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Moravia - Gli Indifferenti, 15 (X)

15 (X)

Capitolo X

II primo ad addormentarsi fu Leo; l'impreveduta seppure inesperta sfrenatezza di Carla l'aveva spossato. Dopo l'ultimo abbraccio poiché stettero per qualche istante ambedue immobili, con le membra madide confuse tra di loro, gli occhi socchiusi e le teste unite sul capezzale in una specie di esausto dormiveglia, la fanciulla sentì l'amante ritirar pian piano il braccio dalla sua vita, districar le gambe dalle sue e voltarsi verso la parete. "E domani mattina?..." ella pensò confusamente ascoltando il respiro tranquillo del dormiente, "e domani mattina?" Si sentiva anche lei stanchissima, quella fitta oscurità della stanza le pareva un secolo che ci stava immersa, la testa le doleva, non osava muoversi;

[...] La memoria dei fatti le tornava a brani: ora le pareva di rivedersi in quell'automobile in corsa, sotto la pioggia, per le vie della città; ora nel salotto, seduta sulle ginocchia dell'amante; quasi simultaneamente le riapparvero l'immagine di Leo in atto d'entrar nel letto dov'ella l'aspettava e l'altra più strana e più turbante di loro due nudi, l'uno a fianco all'altro, insonnoliti e storditi in quella luce accecante della stanza da bagno tutta murata di maiolica bianca, dritti, in piedi in attesa di quell'acqua calda con la quale si sarebbero lavati. Questi ricordi così recenti le parevano invece lontani e come staccati dalla sua persona, non li possedeva né se li spiegava, le sembravano pieni di una inammissibile irrealtà; e pure non c'era dubbio, questa vita così vicina che le figure che vi si muovevano le apparivano grandi al naturale, l'aveva vissuta lei; bastava che ella tendesse una mano sotto le lenzuola per toccare il corpo nudo dell'amante addormentato o che accendesse la luce per convincersi che ella si trovava davvero nella camera di Leo e non nella sua: "Lontana dalla mia casa," pensò finalmente con un turbamento straordinario; "qui... nel letto del mio amante..." Ma se le rievocazioni dei fatti più normali di quella notte già la stupivano, certe altre di cose che nonché prevedere aveva sempre ignorato, la sconvolgevano addirittura, non si saziava di analizzarle, ricominciava più volte a ricostruirle, per così dire le riassaporava., per esempio la memoria precisa di certe momentanee chiaroveggenze, per le quali, quando la lampada era ancora accesa, aveva sorpreso, foss'anche per un attimo, certi loro atteggiamenti, di lei e dell'amante, di una tale indecente mostruosità, che le si erano per così dire stampati in mente in modo incancellabile.

Ma fosse l'oscurità che l'avvolgeva, fosse veramente un senso di paura e d'incertezza, a poco a poco queste rievocazioni la stancarono, non bastarono più a distrarla dalla coscienza delle sue presenti condizioni. "E ora" pensò ad un tratto "cosa mi succederà?" Non voleva confessarselo ma si sentiva terribilmente sola... ecco... stava distesa supina, in quel letto, abbandonata ai suoi pensieri solitari, alle sue paure, alla sua debolezza; la notte riempiva i suoi occhi sbarrati, l'amante non l'accarezzava sulla fronte, non ravviava i suoi capelli scomposti, non l'assisteva nel suo angoscioso dormiveglia, non la difendeva, era come se non ci fosse...: un respiro tranquillo e niente di più, là, alla sua destra, poteva esser tanto di Leo che di un'altra persona, le ricordava ogni tanto che non era sola.

Le venne d'improvviso un desiderio isterico di compagnia e di carezze; "perché dorme," si domandava, "perché non si cura di me?" quel respiro letargico, là, al suo fianco, aveva finito insensibilmente per spaventarla, non le pareva dell'amante, ma di un altro uomo a lei sconosciuto e magari anche ostile; c'era insomma in quel respiro un ritmo così indifferente, una regolarità tanto mostruosamente in contrasto con le sue angosce e i suoi fantasmi ch'ella non sapeva davvero se impaurirsene o indignarsene; tentò di dimenticarlo, tese le orecchie, ascoltò i pochi rumori dell'appartamento, certi scricchiolii dei mobili, certi fruscii; poi spalancò gli occhi nell'oscurità per vedere qualche cosa su cui fissare tutta la sua attenzione... ma ogni sforzo fu inutile, il respiro s'imponeva, calmo, quasi inumano... "Come sarebbe bello" pensò alfine scoraggiata "se egli ora si destasse e mi dicesse che mi ama." E già immaginava come tutto questo sarebbe avvenuto; ecco... egli l'avrebbe riattirata al suo fianco, e guancia contro guancia, le avrebbe mormorato in un orecchio le dolci parole, già al solo pensiero se ne sentiva tutta commossa e quasi consolata, quando, repentinamente, una terribile paura l'agghiacciò.

Le parve ad un tratto che l'uscio del bagno, laggiù in fondo al letto, si stesse aprendo; in quel punto, sia che i vetri emanassero qualche luminosità, sia che le persiane della finestra del bagno fossero aperte e un po' di luce venisse dal cortile, certo è che le tenebre erano meno fitte che nel resto della stanza... ed ecco... laggiù, non c'era dubbio, l'uscio si apriva pian piano, si muoveva, come se qualcheduno desideroso d'entrare l'andasse cautamente spingendo dall'esterno.

Dal terrore, il respiro le mancò, il cuore incominciò a battere in petto furiosamente; restò immobile, irrigidita, supina con gli occhi fissi in quella direzione; questo pensiero pazzo a cui, del resto, pur esprimendolo, subito non credette, le attraversò la mente: "È mamma che viene a sorprendermi..." Poi la porta ebbe un leggero tintinnio e questo fu troppo per Carla: a occhi chiusi, con quanta forza poteva, con un senso di lacerazione ella cacciò un urlo lungo, lamentoso.

Ci fu un tramestio; la luce si accese, riapparve la stanza tranquilla, Leo tutto insonnolito sorse sul letto:

"Eh!... cos'è successo?"

"La porta" balbettò Carla bianca e ansante, "la porta del bagno."

Senza dir parola l'amante discese dal letto, ella lo vide aprir quell'uscio, scomparire nel bagno, riapparire:

"Io non vedo nulla" egli dichiarò; "sarà stato il vento... avevo lasciato aperta la finestra del bagno..." Tornò al letto, sollevò le coltri, si ridistese: "Non pensarci più e dormi" le disse, "buon sonno," e spense la luce.

Questi atti dell'uomo furono così rapidi, così breve quella parentesi di luce, che ella non ebbe il tempo né di parlare né almeno, con un abbraccio o uno sguardo, di esprimergli tutto il desiderio estremo di carezze e di consolazione che in quel momento le premeva l'animo; allora, nella rinnovata oscurità, dopo un istante di incertezza, incominciò a piangere.

Le lacrime colavano rapide sulle sue guance, tutta l'amarezza che aveva accumulato in quella notte dirompeva ora da ogni parte della sua anima: "Se mi avesse amata" si ripeteva "mi avrebbe consolata... e invece niente: ha spento la luce e si è voltato dall'altra parte." Quella solitudine che prima aveva appena intuito, ora le appariva inevitabile; si coprì gli occhi col braccio nudo; ebbe, se la sentì sul volto, una smorfia di amaro dolore: "Non mi ama... nessuno mi ama," non cessava di ripetersi. Si tirava i capelli con le dita; ormai aveva le guance tutte intrise di lacrime; alfine la stanchezza che covava in lei la vinse e piangendo ella si riaddormentò.

Quando si destò doveva già esser giorno, lo indovinò da quel po' di luce che le stecche delle finestre lasciavano trapelare nella diradata oscurità della stanza. Si destò con facilità, riconobbe subito il luogo dove si trovava, non stupì né di vedersi addosso quel pigiama dalle grosse righe che la sera avanti non aveva voluto indossare, benché non ricordasse in qual preciso momento della notte avesse potuto infilarlo, né, appena si fu alzata e appoggiata alla parete e i suoi occhi assonnati si furono abituati alla polverosa penombra della stanza di scorgere, là, sul guanciale, quella macchia oscura e arruffata, la testa di Leo. Insomma quel sonno aveva dissipato tutti gli stupori e le paure della notte; era come se ella fosse stata ormai da anni abituata a destarsi in quel modo, in quel letto dell'amante; finiti il tormento, la meraviglia, l'impazienza; finita quella sensazione d'irrealtà triste e avventurosa; con le spalle contro la parete, gli occhi sbarrati nell'ombra soffocante, Carla indovinava dall'insolita sazietà, dalla calma, dalla riflessiva pazienza che la possedevano, di essere veramente entrata in una nuova vita. "È strano" pensò ad un certo punto, non seppe se con paura o con dispetto, "è come se io fossi d'un tratto diventata molto più vecchia di quel che già ero..." Restò così immobile, vagamente preoccupata, per qualche secondo; poi si chinò e scosse l'uomo per una spalla.

Leo... chiamò con una strana voce sommessa.

L'amante aveva tirato le lenzuola fin sulle orecchie, pareva immerso in un sonno profondo, e da prima o non udì o finse di non udire; ancora una volta Carla si chinò e lo scosse; allora, da quell'ombra del guanciale, arrivò la voce assonnata:

"Perché mi hai svegliato?"

"È tardi" ella disse, sempre con quella sua nuova intonazione bassa e intima; "sarà ora ch'io torni a casa..."

Senza dir parola, senza muovere il resto del corpo, Leo tese un braccio fuori dal letto e accese la lampada; tornò quella luce tranquilla della sera avanti, e Carla riconobbe completamente i mobili, le due porte, quella poltroncina nella quale stava il mucchietto bianco dei suoi panni più intimi, e se stessa seduta sul letto...: l'orologio posato sul tavolino, sotto la lampada, segnava le cinque e mezzo.

"Sono le cinque e mezzo" ripetè con rammarico e irritazione Leo senza voltarsi: "si può sapere perché mi hai svegliato?"

"È tardi" ella ripetè come prima; esitò, poi con precauzione scavalcò il corpo dell'amante e sedette sul bordo del letto.

Egli non parve accorgersene, non le rispose; evidentemente, ella pensò, aveva richiuso gli occhi e si era daccapo addormentato; allora, senza voltarsi, senza curarsi di lui Carla si accinse a rivestirsi.

Ma si era appena tolta di dosso quella ripugnante uniforme dalle grosse righe, e tutta nuda, in piedi, stava preparandosi ad infilar la camicia, quando, d'improvviso, sentì un braccio afferrarla da dietro, alla vita. Il primo movimento fu di paura; lasciò cadere in terra l'indumento, si voltò vivamente da quel lato: si vide allora, là contro il fianco, la testa arruffata, insonnolita, rossa, dell'amante:

"Carla" egli mormorò, sporgendosi dal letto, levando degli occhi eccitati e mal desti verso la fanciulla e fingendo di parlare a fatica per un gran sonno che non aveva; "perché andartene così presto? Vieni qui... toma qui accanto al tuo Leo."

Ella guardò quel volto tentatore, laggiù, illuminato dalla luce calda della lampada, e, d'improvviso, una inspiegabile sofferenza le gonfiò il petto:

"Lasciami" disse con voce caparbia sforzandosi di staccar dal costato le cinque dita che vi s'incollavano, "è tardi... è tempo che io vada."

Vide l'uomo ridere socchiudendo quei suoi piccoli occhi eccitati: "per certe cose non è mai tardi," e di colpo, senza ragione, ché dentro di sé ammetteva benissimo che all'amante venissero tali voglie, la sua collera fu al colmo: "Lasciami ti dico" ripetè duramente: per tutta risposta Leo allungò goffamente anche l'altro braccio tentando di rovesciarla al suo fianco; allora, con uno strattone, ella si liberò, andò alla poltroncina ai piedi del letto, e, curva, senza più occuparsi di lui, senza dir parola, si diede a infilar le calze.

Dopo le calze venne la volta delle giarrettiere; non rialzò quei suoi occhi preoccupati che dopo qualche istante e guardò con espressione dura verso il letto; ma Leo si era voltato contro la parete e pareva dormire. "Buon sonno" ella pensò; fu un attimo; e nel contempo, quasi che questo breve pensiero avesse potuto provocarlo, un senso di paura e d'incertezza le strinse il cuore; tornarono, dopo tante ore di completa dimenticanza, ad echeggiare nella sua testa le vecchie parole: "la nuova vita:" si chinò, raccattò la sottoveste: "È mai possibile" pensò stringendo nervosamente quel cencio e guardando fisso davanti a sé, "che sia questa la nuova vita?"

Senza cessare di agitare nella sua anima inerte quest'idea finì di vestirsi e si alzò:

"Alzati" gridò al dormiente curvandosi e toccandolo sopra una spalla, "sbrigati... è tempo di andare..."

"Va bene" fu la risposta. Sicura di ritrovarlo vestito Carla passò nel bagno.

Si pettinò col pettine e la spazzola di Leo, si lavò le mani, esaminò attentamente nello specchio il suo volto pallido. "A casa" pensò "mi laverò tutta... farò un bagno... poi... e poi bisognerà andare subito a quell'appuntamento, al tennis." Ma nonostante questi pensieri calmi e pratici, quella domanda rattristata non cessava di echeggiare nei piani inferiori della sua coscienza: "È mai possibile che sia questa la nuova vita?"

Nella camera da letto l'aspettava una sorpresa; Leo non si era vestito e neppure per lo meno alzato; stava nella stessa identica posizione nella quale l'aveva lasciato, e pareva tuttora dormire.

Gli si avvicinò, lo scosse: "Leo... è tardi... dobbiamo andare... alzati..."

L'uomo si voltò, alzò appena dal guanciale la faccia assonnata e la guardò: "Eh?... sei già vestita?"

"È tardi..."

"È tardi?" ripetè Leo come se non avesse capito; "e allora?"

"Come allora?... bisogna che tu mi accompagni a casa..."

Egli sbadigliò, si tirò i capelli: "Se tu sapessi che sonno ho..." incominciò " tutta la notte non mi hai lasciato un solo istante in pace...: mi chiamavi... mi parlavi... mi davi dei calci... che so io?... Muoio dal sonno." Parlava con lentezza, trascinando le parole, evitando di guardare la fanciulla; Carla invece l'osservava con attenzione: "Evidentemente" pensò ad un tratto, senza ira, con calma, "non è soltanto perché non ha dormito ma anche e soprattutto perché poco fa non gli ho ceduto che ora finge di aver sonno..." Si drizzò.

"Se vuoi dormire, Leo," disse quasi con dolcezza "non far complimenti... posso anche andare sola..."

"Che sciocchezza..." egli si stirò, a lungo, senza riguardo: "ora che mi hai svegliato ti accompagno."

"Bisogna mostrargli che si sbaglia" ella pensò guardandolo, "che... non sono come lui." "Ma no," insistette sempre con la stessa mansuetudine "no... non voglio disturbarti; tu hai sonno, è giusto... preferisco andar sola."

Un poco sconcertato Leo la guardò: "Un ben nulla sola" disse alfine con una molle energia; "dici ora così... poi invece non cesserai di rimproverarmelo... vi conosco come siete... ho bello e deciso: ti accompagno." Tacque, scosse con forza la testa, ma non si mosse, si guardarono:

"E se te l'ordinassi?" domandò bruscamente la fanciulla.

"Che cosa?"

"Di non accompagnarmi."

Leo spalancò gli occhi stupito: "In tal caso" rispose con diffidenza "la questione cambierebbe aspetto."

"Ebbene" disse Carla rassettandosi tranquillamente la cintura del vestito, "te lo ordino."

Un istante di silenzio: "Prima volevi essere accompagnata" disse alfine l'uomo, "ora non vuoi più... che capricci mi fai?"

"Ah! son io che faccio i capricci" ella pensò a denti stretti; sedette sul bordo del letto, presso l'amante:

"Non si tratta di capricci" rispose "ma ho pensato che questo tuo accompagnamento potrebbe essere compromettente... se ci vedessero insieme... E poi Michele potrebbe già essersi alzato...; allora capisci? È meglio ch'io me ne vada sola... conosco la strada, sarò in dieci minuti a casa... e tu... potrai dormire...

Tacquero ambedue guardandosi; ora, dopo quella momentanea vampata di desiderio, Leo provava davvero un gran sonno, nulla gli ripugnava più che alzarsi e andar con Carla nella strada, forse sotto la pioggia; e poi c'era anche da tirar fuori la macchina; le sorrise, tese la mano, l'accarezzò sulla guancia:

"In fondo" disse " nonostante tutte le tue fisime sei veramente una gran brava bambina... e allora posso sul serio lasciarti andar sola?..."

"Certamente" ella disse alzandosi; quel tono di Leo l'irritava; "puoi farne a meno... anzi te ne prego."

"Ad ogni modo" soggiunse Leo come parlando a se stesso, "tu hai visto che io ho insistito fino all'ultimo... se non ti accompagno non è che io voglia dormire, ma perché come hai detto bene potrei comprometterti... così dopo non venire a dirmi..." Ma s'interruppe; Carla non era più nella stanza, era già uscita per prendere il cappello. "Tanto meglio" pensò Leo, "fa piacere a me e fa piacere a lei... così siamo tutti e due contenti."

Dopo un istante ella rientrò; aveva il cappello in testa, l'impermeabile, l'ombrello; infilò un guanto con volto preoccupato, cercò invano l'altro per tutte le tasche: " pazienza" disse alfine, "l'avrò perduto... E, a proposito," soggiunse senza impaccio awicinandoglisi " puoi darmi del denaro per un taxi?... io non ne ho."

La giacca di Leo era appesa ad una sedia non lungi dal letto; egli si protese, trasse di tasca una manciata di monete d'argento:

"Ecco" disse porgendogliele.

Il denaro in tasca: "Comincio a guadagnare," Carla non potè fare a meno di pensare. Si avvicinò al letto, si chinò: "Allora a oggi, caro," gli disse quasi con affetto, come per compensare quel suo pensiero cattivo; si baciarono. "Chiudi bene la porta" le gridò Leo; la vide uscire con precauzione, e per un istante aspettò di udire sbatter l'uscio di casa; ma nessun rumore giunse alle sue orecchie; allora spense la lampada e voltandosi contro il muro si riaddormentò.

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Capitolo X

II primo ad addormentarsi fu Leo; l'impreveduta seppure inesperta sfrenatezza di Carla l'aveva spossato. The first to fall asleep was Leo; Carla's unexpected, though inexperienced, wildness had exhausted him. II primo ad addormentarsi fu Leo; l'impreveduta seppure inesperta sfrenatezza di Carla l'aveva spossato. De eerste die in slaap viel was Leo; Carla's onvoorspelbare maar onervaren wildheid had hem uitgeput. Dopo l'ultimo abbraccio poiché stettero per qualche istante ambedue immobili, con le membra madide confuse tra di loro, gli occhi socchiusi e le teste unite sul capezzale in una specie di esausto dormiveglia, la fanciulla sentì l'amante ritirar pian piano il braccio dalla sua vita, districar le gambe dalle sue e voltarsi verso la parete. After their final embrace, they both remained still for a few moments, with their limbs intertwined, eyes half-closed, and heads resting together on the pillow in a kind of exhausted half-sleep. The girl felt her lover slowly withdraw his arm from around her, untangle his legs from hers, and turn towards the wall. "E domani mattina?..." "And tomorrow morning?..." ella pensò confusamente ascoltando il respiro tranquillo del dormiente, "e domani mattina?" She thought confusedly, listening to the sleeping person's calm breathing, "and tomorrow morning?" Si sentiva anche lei stanchissima, quella fitta oscurità della stanza le pareva un secolo che ci stava immersa, la testa le doleva, non osava muoversi; She also felt extremely tired, the dense darkness of the room felt like a century immersed in it, her head hurt, she dared not move;

[...] La memoria dei fatti le tornava a brani: ora le pareva di rivedersi in quell'automobile in corsa, sotto la pioggia, per le vie della città; ora nel salotto, seduta sulle ginocchia dell'amante; quasi simultaneamente le riapparvero l'immagine di Leo in atto d'entrar nel letto dov'ella l'aspettava e l'altra più strana e più turbante di loro due nudi, l'uno a fianco all'altro, insonnoliti e storditi in quella luce accecante della stanza da bagno tutta murata di maiolica bianca, dritti, in piedi in attesa di quell'acqua calda con la quale si sarebbero lavati. [...] The memory of the events came back to her in pieces: now she seemed to see herself in that speeding car, in the rain, through the city streets; now in the living room, sitting on her lover's lap; almost simultaneously, the image of Leo about to enter the bed where she was waiting reappeared to her, and the other, stranger and more disturbing image of the two of them naked, side by side, drowsy and dazed in the blinding light of the all-white tiled bathroom, standing upright, waiting for the warm water with which they would wash. Questi ricordi così recenti le parevano invece lontani e come staccati dalla sua persona, non li possedeva né se li spiegava, le sembravano pieni di una inammissibile irrealtà; e pure non c'era dubbio, questa vita così vicina che le figure che vi si muovevano le apparivano grandi al naturale, l'aveva vissuta lei; bastava che ella tendesse una mano sotto le lenzuola per toccare il corpo nudo dell'amante addormentato o che accendesse la luce per convincersi che ella si trovava davvero nella camera di Leo e non nella sua: "Lontana dalla mia casa," pensò finalmente con un turbamento straordinario; "qui... nel letto del mio amante..." Ma se le rievocazioni dei fatti più normali di quella notte già la stupivano, certe altre di cose che nonché prevedere aveva sempre ignorato, la sconvolgevano addirittura, non si saziava di analizzarle, ricominciava più volte a ricostruirle, per così dire le riassaporava., per esempio la memoria precisa di certe momentanee chiaroveggenze, per le quali, quando la lampada era ancora accesa, aveva sorpreso, foss'anche per un attimo, certi loro atteggiamenti, di lei e dell'amante, di una tale indecente mostruosità, che le si erano per così dire stampati in mente in modo incancellabile. On the contrary, these so recent memories seemed distant to her and as if detached from her person, she neither possessed them nor explained them to herself, they seemed to her full of an inadmissible unreality; and yet there was no doubt, this life so close that the figures that moved in it appeared life-size, she had lived it; it was enough for her to reach out under the sheets to touch the naked body of her sleeping lover or for her to turn on the light to convince herself that she was really in Leo's room and not in his: "Far from my home," she finally thought with a extraordinary disturbance; "here... in my lover's bed..." But if the recollections of the more normal events of that night already amazed her, certain other things that she had always ignored as well as foreseeing, even shocked her, she couldn't get enough of analyzing them, she would start reconstructing them several times, so to speak she would savor them again, for example the precise memory of certain momentary clairvoyances, by which, while the lamp was still burning, she had surprised, even if only for a moment, certain of their attitudes, of her and of her lover, of such indecent monstrosity, that they had, so to speak, been imprinted on her mind in an indelible way.

Ma fosse l'oscurità che l'avvolgeva, fosse veramente un senso di paura e d'incertezza, a poco a poco queste rievocazioni la stancarono, non bastarono più a distrarla dalla coscienza delle sue presenti condizioni. But whether it was the darkness that enveloped her, whether it was truly a sense of fear and uncertainty, little by little these recollections tired her, they were no longer enough to distract her from the awareness of her current condition. "E ora" pensò ad un tratto "cosa mi succederà?" "And now" she suddenly thought "what will happen to me?" Non voleva confessarselo ma si sentiva terribilmente sola... ecco... stava distesa supina, in quel letto, abbandonata ai suoi pensieri solitari, alle sue paure, alla sua debolezza; la notte riempiva i suoi occhi sbarrati, l'amante non l'accarezzava sulla fronte, non ravviava i suoi capelli scomposti, non l'assisteva nel suo angoscioso dormiveglia, non la difendeva, era come se non ci fosse...: un respiro tranquillo e niente di più, là, alla sua destra, poteva esser tanto di Leo che di un'altra persona, le ricordava ogni tanto che non era sola. She didn't want to admit it to herself but she felt terribly alone... there she was... lying on her back, in that bed, abandoned to her lonely thoughts, to her fears, to her weakness; the night filled her wide-open eyes, the lover didn't caress her forehead, didn't tidy her disheveled hair, didn't assist her in her anguished waking dream, didn't defend her, it was as if he wasn't there...: a peaceful breath and nothing more, there, to her right, it could be Leo's or someone else's, it reminded her now and then that she was not alone.

Le venne d'improvviso un desiderio isterico di compagnia e di carezze; "perché dorme," si domandava, "perché non si cura di me?" Suddenly, she felt a hysterical desire for company and caresses; "why is he sleeping," she wondered, "why doesn't he care about me?" quel respiro letargico, là, al suo fianco, aveva finito insensibilmente per spaventarla, non le pareva dell'amante, ma di un altro uomo a lei sconosciuto e magari anche ostile; c'era insomma in quel respiro un ritmo così indifferente, una regolarità tanto mostruosamente in contrasto con le sue angosce e i suoi fantasmi ch'ella non sapeva davvero se impaurirsene o indignarsene; tentò di dimenticarlo, tese le orecchie, ascoltò i pochi rumori dell'appartamento, certi scricchiolii dei mobili, certi fruscii; poi spalancò gli occhi nell'oscurità per vedere qualche cosa su cui fissare tutta la sua attenzione... ma ogni sforzo fu inutile, il respiro s'imponeva, calmo, quasi inumano... "Come sarebbe bello" pensò alfine scoraggiata "se egli ora si destasse e mi dicesse che mi ama." that lethargic breath, there, by her side, had gradually ended up scaring her, it didn't seem like her lover's breath, but rather that of another man unknown and maybe even hostile to her; in short, in that breath there was such an indifferent rhythm, a regularity so monstrously contrasting with her anxieties and ghosts that she really didn't know whether to be afraid or to be angry; she tried to forget it, strained her ears, listened to the few noises in the apartment, certain creaking of the furniture, certain rustles; then she opened her eyes in the darkness to see something to focus all her attention on... but every effort was futile, the breath prevailed, calm, almost inhuman... "How beautiful it would be" she finally thought discouraged "if he were to wake up now and tell me he loves me." E già immaginava come tutto questo sarebbe avvenuto; ecco... egli l'avrebbe riattirata al suo fianco, e guancia contro guancia, le avrebbe mormorato in un orecchio le dolci parole, già al solo pensiero se ne sentiva tutta commossa e quasi consolata, quando, repentinamente, una terribile paura l'agghiacciò. And she was already imagining how all this would happen; here... he would draw her back to his side, cheek against cheek, he would whisper sweet words in her ear, just thinking about it made her all emotional and almost comforted, when suddenly, a terrible fear gripped her.

Le parve ad un tratto che l'uscio del bagno, laggiù in fondo al letto, si stesse aprendo; in quel punto, sia che i vetri emanassero qualche luminosità, sia che le persiane della finestra del bagno fossero aperte e un po' di luce venisse dal cortile, certo è che le tenebre erano meno fitte che nel resto della stanza... ed ecco... laggiù, non c'era dubbio, l'uscio si apriva pian piano, si muoveva, come se qualcheduno desideroso d'entrare l'andasse cautamente spingendo dall'esterno. Suddenly, it seemed to her that the door of the bathroom, down there at the end of the bed, was opening; at that moment, whether it was because the windows were emitting some light, or because the shutters of the bathroom window were open and a bit of light was coming from the courtyard, it is certain that the darkness was less thick than in the rest of the room... and there... down there, there was no doubt, the door was opening slowly, moving, as if someone eager to enter was cautiously pushing it from the outside.

Dal terrore, il respiro le mancò, il cuore incominciò a battere in petto furiosamente; restò immobile, irrigidita, supina con gli occhi fissi in quella direzione; questo pensiero pazzo a cui, del resto, pur esprimendolo, subito non credette, le attraversò la mente: "È mamma che viene a sorprendermi..." Poi la porta ebbe un leggero tintinnio e questo fu troppo per Carla: a occhi chiusi, con quanta forza poteva, con un senso di lacerazione ella cacciò un urlo lungo, lamentoso. Out of terror, her breath failed her, her heart began to beat furiously in her chest; she remained motionless, stiff, supine with her eyes fixed in that direction; this crazy thought, which, moreover, she immediately did not believe even though she expressed it, crossed her mind: "It's mom coming to surprise me..." Then the door made a slight jingle and this was too much for Carla: with her eyes closed, as forcefully as she could, with a sense of tearing, she let out a long, plaintive scream.

Ci fu un tramestio; la luce si accese, riapparve la stanza tranquilla, Leo tutto insonnolito sorse sul letto: There was a commotion; the light turned on, the calm room reappeared, Leo, still half asleep, rose on the bed:

"Eh!... cos'è successo?"

"La porta" balbettò Carla bianca e ansante, "la porta del bagno." "The door," Carla stammered, white and breathless, "the bathroom door."

Senza dir parola l'amante discese dal letto, ella lo vide aprir quell'uscio, scomparire nel bagno, riapparire: Without saying a word, the lover got out of bed, she saw him open that door, disappear into the bathroom, reappear:

"Io non vedo nulla" egli dichiarò; "sarà stato il vento... avevo lasciato aperta la finestra del bagno..." Tornò al letto, sollevò le coltri, si ridistese: "Non pensarci più e dormi" le disse, "buon sonno," e spense la luce. "I can't see anything," he declared; "it must have been the wind... I had left the bathroom window open..." He returned to bed, lifted the covers, lay back down: "Don't think about it anymore and sleep," he said to her, "good night," and turned off the light.

Questi atti dell'uomo furono così rapidi, così breve quella parentesi di luce, che ella non ebbe il tempo né di parlare né almeno, con un abbraccio o uno sguardo, di esprimergli tutto il desiderio estremo di carezze e di consolazione che in quel momento le premeva l'animo; allora, nella rinnovata oscurità, dopo un istante di incertezza, incominciò a piangere. These acts of the man were so quick, so brief that parenthesis of light, that she did not even have time to speak, nor at least, with a hug or a glance, to express to him all the extreme desire for caresses and comfort that was pressing on her soul at that moment; then, in the renewed darkness, after a moment of uncertainty, she began to cry.

Le lacrime colavano rapide sulle sue guance, tutta l'amarezza che aveva accumulato in quella notte dirompeva ora da ogni parte della sua anima: "Se mi avesse amata" si ripeteva "mi avrebbe consolata... e invece niente: ha spento la luce e si è voltato dall'altra parte." Tears flowed quickly on her cheeks, all the bitterness that she had accumulated during that night now bursting from every part of her soul: "If he had loved me" she repeated to herself "he would have comforted me... instead nothing: he turned off the light and turned away." Quella solitudine che prima aveva appena intuito, ora le appariva inevitabile; si coprì gli occhi col braccio nudo; ebbe, se la sentì sul volto, una smorfia di amaro dolore: "Non mi ama... nessuno mi ama," non cessava di ripetersi. The loneliness that she had barely sensed before now appeared inevitable to her; she covered her eyes with her bare arm; she felt a grimace of bitter pain on her face: "He doesn't love me... no one loves me," she kept repeating to herself. Si tirava i capelli con le dita; ormai aveva le guance tutte intrise di lacrime; alfine la stanchezza che covava in lei la vinse e piangendo ella si riaddormentò. She pulled her hair with her fingers; her cheeks were now soaked with tears; finally, the weariness that had been brewing in her overcame her and she fell back asleep, crying.

Quando si destò doveva già esser giorno, lo indovinò da quel po' di luce che le stecche delle finestre lasciavano trapelare nella diradata oscurità della stanza. When she woke up, it must have already been day, she guessed from the little light that the window panes allowed to filter through the sparse darkness of the room. Si destò con facilità, riconobbe subito il luogo dove si trovava, non stupì né di vedersi addosso quel pigiama dalle grosse righe che la sera avanti non aveva voluto indossare, benché non ricordasse in qual preciso momento della notte avesse potuto infilarlo, né, appena si fu alzata e appoggiata alla parete e i suoi occhi assonnati si furono abituati alla polverosa penombra della stanza di scorgere, là, sul guanciale, quella macchia oscura e arruffata, la testa di Leo. She woke up easily, immediately recognized the place where she was, was not surprised to see herself wearing that pajamas with large stripes that she had refused to put on the night before, although she did not remember at what exact moment of the night she could have put it on, nor, as soon as she got up and leaned against the wall and her sleepy eyes got used to the dusty half-light of the room to see, there, on the pillow, that dark and tousled stain, Leo's head. Insomma quel sonno aveva dissipato tutti gli stupori e le paure della notte; era come se ella fosse stata ormai da anni abituata a destarsi in quel modo, in quel letto dell'amante; finiti il tormento, la meraviglia, l'impazienza; finita quella sensazione d'irrealtà triste e avventurosa; con le spalle contro la parete, gli occhi sbarrati nell'ombra soffocante, Carla indovinava dall'insolita sazietà, dalla calma, dalla riflessiva pazienza che la possedevano, di essere veramente entrata in una nuova vita. In short, that sleep had dispelled all the wonders and fears of the night; it was as if she had been used to waking up like that in that lover's bed for years now; ended the torment, the wonder, the impatience; finished that sad and adventurous sense of unreality; with her back against the wall, her eyes wide open in the stifling darkness, Carla deduced from the unusual satisfaction, the calmness, the reflective patience that possessed her, that she had truly entered a new life. "È strano" pensò ad un certo punto, non seppe se con paura o con dispetto, "è come se io fossi d'un tratto diventata molto più vecchia di quel che già ero..." Restò così immobile, vagamente preoccupata, per qualche secondo; poi si chinò e scosse l'uomo per una spalla. "It's strange," she thought at a certain point, not knowing if with fear or annoyance, "it's as if I suddenly became much older than I already was..." She remained motionless, vaguely worried, for a few seconds; then she bent down and shook the man by the shoulder.

Leo... chiamò con una strana voce sommessa. Leo... called out in a strange, hushed voice.

L'amante aveva tirato le lenzuola fin sulle orecchie, pareva immerso in un sonno profondo, e da prima o non udì o finse di non udire; ancora una volta Carla si chinò e lo scosse; allora, da quell'ombra del guanciale, arrivò la voce assonnata: The lover had pulled the sheets up over his ears, seeming immersed in a deep sleep, and at first either didn't hear or pretended not to hear; once again Carla leaned over and shook him; then, from the shadow of the pillow, came the drowsy voice:

"Perché mi hai svegliato?" "Why did you wake me up?"

"È tardi" ella disse, sempre con quella sua nuova intonazione bassa e intima; "sarà ora ch'io torni a casa..." "It's late," she said, always with that new low and intimate intonation; "it's time for me to go home..."

Senza dir parola, senza muovere il resto del corpo, Leo tese un braccio fuori dal letto e accese la lampada; tornò quella luce tranquilla della sera avanti, e Carla riconobbe completamente i mobili, le due porte, quella poltroncina nella quale stava il mucchietto bianco dei suoi panni più intimi, e se stessa seduta sul letto...: l'orologio posato sul tavolino, sotto la lampada, segnava le cinque e mezzo. Without saying a word, without moving the rest of his body, Leo reached out his arm from the bed and turned on the lamp; that peaceful evening light returned, and Carla completely recognized the furniture, the two doors, that armchair where the pile of her most intimate clothes was, and herself sitting on the bed...: the clock placed on the small table, under the lamp, marked five-thirty.

"Sono le cinque e mezzo" ripetè con rammarico e irritazione Leo senza voltarsi: "si può sapere perché mi hai svegliato?" "It's five-thirty," Leo repeated with regret and irritation without turning around: "can you tell me why you woke me up?"

"È tardi" ella ripetè come prima; esitò, poi con precauzione scavalcò il corpo dell'amante e sedette sul bordo del letto. "It's late" she repeated as before; hesitated, then carefully stepped over her lover's body and sat on the edge of the bed.

Egli non parve accorgersene, non le rispose; evidentemente, ella pensò, aveva richiuso gli occhi e si era daccapo addormentato; allora, senza voltarsi, senza curarsi di lui Carla si accinse a rivestirsi. He didn't seem to notice, didn't answer her; evidently, she thought, he had closed his eyes and fallen back asleep; then, without turning, without caring about him Carla began to get dressed.

Ma si era appena tolta di dosso quella ripugnante uniforme dalle grosse righe, e tutta nuda, in piedi, stava preparandosi ad infilar la camicia, quando, d'improvviso, sentì un braccio afferrarla da dietro, alla vita. But she had just taken off that repugnant uniform with thick stripes, and completely naked, standing, was getting ready to put on her shirt, when, suddenly, she felt an arm grab her from behind, around the waist. Il primo movimento fu di paura; lasciò cadere in terra l'indumento, si voltò vivamente da quel lato: si vide allora, là contro il fianco, la testa arruffata, insonnolita, rossa, dell'amante: The first movement was one of fear; she dropped her garment to the ground, turned quickly in that direction: then she saw, there against her side, the tousled, sleepy, red head of her lover.

"Carla" egli mormorò, sporgendosi dal letto, levando degli occhi eccitati e mal desti verso la fanciulla e fingendo di parlare a fatica per un gran sonno che non aveva; "perché andartene così presto? "Carla," he murmured, leaning out of bed, raising his excited and sleepy eyes towards the girl and pretending to speak with difficulty due to a deep sleep he didn't have; "why are you leaving so soon? Vieni qui... toma qui accanto al tuo Leo." Come here... come here next to your Leo."

Ella guardò quel volto tentatore, laggiù, illuminato dalla luce calda della lampada, e, d'improvviso, una inspiegabile sofferenza le gonfiò il petto: She looked at that tempting face down there, illuminated by the warm light of the lamp, and suddenly an inexplicable pain swelled her chest:

"Lasciami" disse con voce caparbia sforzandosi di staccar dal costato le cinque dita che vi s'incollavano, "è tardi... è tempo che io vada." "Let me go" she said stubbornly, trying to detach the five fingers stuck to his side, "it's late... it's time for me to go."

Vide l'uomo ridere socchiudendo quei suoi piccoli occhi eccitati: "per certe cose non è mai tardi," e di colpo, senza ragione, ché dentro di sé ammetteva benissimo che all'amante venissero tali voglie, la sua collera fu al colmo: "Lasciami ti dico" ripetè duramente: per tutta risposta Leo allungò goffamente anche l'altro braccio tentando di rovesciarla al suo fianco; allora, con uno strattone, ella si liberò, andò alla poltroncina ai piedi del letto, e, curva, senza più occuparsi di lui, senza dir parola, si diede a infilar le calze. She saw the man laughing, squinting his small excited eyes: "for certain things it's never too late," and suddenly, without reason, because she perfectly understood that the lover could have such desires, her anger peaked: "I said let me go" she repeated harshly; Leo clumsily extended his other arm trying to pull her down beside him; then, with a jerk, she freed herself, went to the armchair at the foot of the bed, and, bent over, without paying any more attention to him, without saying a word, she started putting on her stockings.

Dopo le calze venne la volta delle giarrettiere; non rialzò quei suoi occhi preoccupati che dopo qualche istante e guardò con espressione dura verso il letto; ma Leo si era voltato contro la parete e pareva dormire. After the stockings came the garters; she did not raise her worried eyes until after a moment and looked sternly towards the bed; but Leo had turned against the wall and seemed to be sleeping. "Buon sonno" ella pensò; fu un attimo; e nel contempo, quasi che questo breve pensiero avesse potuto provocarlo, un senso di paura e d'incertezza le strinse il cuore; tornarono, dopo tante ore di completa dimenticanza, ad echeggiare nella sua testa le vecchie parole: "la nuova vita:" si chinò, raccattò la sottoveste: "È mai possibile" pensò stringendo nervosamente quel cencio e guardando fisso davanti a sé, "che sia questa la nuova vita?" "Good night" she thought; it was a moment; and at the same time, as if this brief thought could have triggered it, a sense of fear and uncertainty gripped her heart; after many hours of complete forgetfulness, the old words returned to echo in her head: "the new life:" she bent down, picked up the slip: "Is it possible" she thought nervously clutching that rag and staring blankly ahead, "that this is the new life?"

Senza cessare di agitare nella sua anima inerte quest'idea finì di vestirsi e si alzò: Without ceasing to stir this idea in her inert soul, she finished dressing and got up:

"Alzati" gridò al dormiente curvandosi e toccandolo sopra una spalla, "sbrigati... è tempo di andare..." "Get up" he shouted at the sleeper, bending down and touching him on the shoulder, "hurry up... it's time to go..."

"Va bene" fu la risposta. "Okay" was the reply. Sicura di ritrovarlo vestito Carla passò nel bagno. Confident she would find him dressed, Carla passed into the bathroom.

Si pettinò col pettine e la spazzola di Leo, si lavò le mani, esaminò attentamente nello specchio il suo volto pallido. She combed her hair with Leo's comb and brush, washed her hands, carefully examined her pale face in the mirror. "A casa" pensò "mi laverò tutta... farò un bagno... poi... e poi bisognerà andare subito a quell'appuntamento, al tennis." "At home," she thought, "I will wash myself completely... I will take a bath... then... and then I will have to go straight to that appointment, to play tennis." Ma nonostante questi pensieri calmi e pratici, quella domanda rattristata non cessava di echeggiare nei piani inferiori della sua coscienza: "È mai possibile che sia questa la nuova vita?" But despite these calm and practical thoughts, that saddened question continued to echo in the lower levels of her consciousness: "Is this really the new life?"

Nella camera da letto l'aspettava una sorpresa; Leo non si era vestito e neppure per lo meno alzato; stava nella stessa identica posizione nella quale l'aveva lasciato, e pareva tuttora dormire. In the bedroom, a surprise awaited her; Leo had not dressed or even gotten up; he was in the exact same position as she had left him, and still seemed to be sleeping.

Gli si avvicinò, lo scosse: "Leo... è tardi... dobbiamo andare... alzati..." She approached him, shook him: "Leo... it's late... we need to go... get up..."

L'uomo si voltò, alzò appena dal guanciale la faccia assonnata e la guardò: "Eh?... The man turned, lifted his sleepy face slightly from the pillow and looked at her: "Huh?..." sei già vestita?" Are you already dressed?

"È tardi..." "It's late..."

"È tardi?" "Is it late?" ripetè Leo come se non avesse capito; "e allora?" Leo repeated as if he hadn't understood; "so what?"

"Come allora?... "What do you mean by that?... bisogna che tu mi accompagni a casa..." "You have to accompany me home..."

Egli sbadigliò, si tirò i capelli: "Se tu sapessi che sonno ho..." incominciò " tutta la notte non mi hai lasciato un solo istante in pace...: mi chiamavi... mi parlavi... mi davi dei calci... che so io?... He yawned, pulled his hair: "If you only knew how sleepy I am..." he began "you didn't leave me a single moment of peace all night... you called me... you talked to me... you kicked me... what do I know?... Muoio dal sonno." I'm dying of sleep." Parlava con lentezza, trascinando le parole, evitando di guardare la fanciulla; Carla invece l'osservava con attenzione: "Evidentemente" pensò ad un tratto, senza ira, con calma, "non è soltanto perché non ha dormito ma anche e soprattutto perché poco fa non gli ho ceduto che ora finge di aver sonno..." Si drizzò. He was speaking slowly, dragging the words, avoiding looking at the girl; Carla, on the other hand, was observing him attentively: "Obviously," she suddenly thought, without anger, calmly, "it's not just because he hasn't slept but also and above all because a while ago I didn't give in to him and now he pretends to be sleepy..." She straightened up.

"Se vuoi dormire, Leo," disse quasi con dolcezza "non far complimenti... posso anche andare sola..." "If you want to sleep, Leo," she said almost gently, "don't worry... I can also go alone..."

"Che sciocchezza..." egli si stirò, a lungo, senza riguardo: "ora che mi hai svegliato ti accompagno." "What nonsense..." he yawned, without caring: "now that you woke me up, I'll accompany you."

"Bisogna mostrargli che si sbaglia" ella pensò guardandolo, "che... non sono come lui." "We have to show him that he's wrong," she thought as she looked at him, "that... I'm not like him." "Ma no," insistette sempre con la stessa mansuetudine "no... non voglio disturbarti; tu hai sonno, è giusto... preferisco andar sola." "But no," she insisted with the same gentleness, "no... I don't want to disturb you; you are sleepy, that's fine... I prefer to go alone."

Un poco sconcertato Leo la guardò: "Un ben nulla sola" disse alfine con una molle energia; "dici ora così... poi invece non cesserai di rimproverarmelo... vi conosco come siete... ho bello e deciso: ti accompagno." A little confused, Leo looked at her: "You're absolutely nothing alone," he finally said with a soft energy; "you're saying that now... but then you won't stop reproaching me... I know you well... I'm firm and decided: I'll accompany you." Tacque, scosse con forza la testa, ma non si mosse, si guardarono: He fell silent, shook his head forcefully, but didn't move. They looked at each other:

"E se te l'ordinassi?" "What if I ordered you to do it?" domandò bruscamente la fanciulla. the girl asked abruptly.

"Che cosa?" "What?"

"Di non accompagnarmi." "Not to accompany me."

Leo spalancò gli occhi stupito: "In tal caso" rispose con diffidenza "la questione cambierebbe aspetto." Leo opened his eyes wide in amazement: "In that case," he replied suspiciously, "the situation would change.

"Ebbene" disse Carla rassettandosi tranquillamente la cintura del vestito, "te lo ordino." "Well," said Carla, adjusting her dress belt calmly, "I order you to do it."

Un istante di silenzio: "Prima volevi essere accompagnata" disse alfine l'uomo, "ora non vuoi più... che capricci mi fai?" A moment of silence: "First you wanted to be accompanied," the man finally said, "now you don't want to anymore... what whims you have?"

"Ah! son io che faccio i capricci" ella pensò a denti stretti; sedette sul bordo del letto, presso l'amante: It's me who throws tantrums," she thought through clenched teeth; she sat on the edge of the bed, next to her lover:

"Non si tratta di capricci" rispose "ma ho pensato che questo tuo accompagnamento potrebbe essere compromettente... se ci vedessero insieme... E poi Michele potrebbe già essersi alzato...; allora capisci? "It's not about tantrums" she replied "but I thought that this company of yours could be compromising... if they saw us together... And then Michele might have already gotten up...; do you understand? È meglio ch'io me ne vada sola... conosco la strada, sarò in dieci minuti a casa... e tu... potrai dormire... It's better that I leave alone... I know the way, I'll be home in ten minutes... and you... can sleep...

Tacquero ambedue guardandosi; ora, dopo quella momentanea vampata di desiderio, Leo provava davvero un gran sonno, nulla gli ripugnava più che alzarsi e andar con Carla nella strada, forse sotto la pioggia; e poi c'era anche da tirar fuori la macchina; le sorrise, tese la mano, l'accarezzò sulla guancia: They both became quiet looking at each other; now, after that momentary flash of desire, Leo really felt very sleepy, nothing repulsed him more than getting up and going with Carla on the street, maybe in the rain; and then there was also the car to get out; he smiled at her, reached out his hand, caressed her on the cheek:

"In fondo" disse " nonostante tutte le tue fisime sei veramente una gran brava bambina... e allora posso sul serio lasciarti andar sola?..." "After all" he said "despite all your quirks you are really a very good girl... can I seriously let you go alone?..."

"Certamente" ella disse alzandosi; quel tono di Leo l'irritava; "puoi farne a meno... anzi te ne prego." "Certainly" she said getting up; she was irritated by Leo's tone; "you can do without it... in fact, I beg you to."

"Ad ogni modo" soggiunse Leo come parlando a se stesso, "tu hai visto che io ho insistito fino all'ultimo... se non ti accompagno non è che io voglia dormire, ma perché come hai detto bene potrei comprometterti... così dopo non venire a dirmi..." Ma s'interruppe; Carla non era più nella stanza, era già uscita per prendere il cappello. "Anyway," Leo added as if speaking to himself, "you saw that I insisted until the end... if I'm not accompanying you, it's not that I want to sleep, but as you rightly said, I could compromise you... so don't come to tell me afterwards..." But he stopped; Carla was no longer in the room, she had already left to get her hat. "Tanto meglio" pensò Leo, "fa piacere a me e fa piacere a lei... così siamo tutti e due contenti." "Even better," Leo thought, "it pleases me and it pleases her... so we're both happy."

Dopo un istante ella rientrò; aveva il cappello in testa, l'impermeabile, l'ombrello; infilò un guanto con volto preoccupato, cercò invano l'altro per tutte le tasche: " pazienza" disse alfine, "l'avrò perduto... E, a proposito," soggiunse senza impaccio awicinandoglisi " puoi darmi del denaro per un taxi?... After a moment she returned; she had her hat on, her raincoat, her umbrella; she put on one glove with a worried face, searched in vain for the other in all the pockets: "oh well," she said finally, "I must have lost it... And, by the way," she added without hesitation approaching him, "can you give me some money for a taxi?..." io non ne ho." I don't have any.

La giacca di Leo era appesa ad una sedia non lungi dal letto; egli si protese, trasse di tasca una manciata di monete d'argento: Leo's jacket was hanging on a chair not far from the bed; he leaned over, pulled out a handful of silver coins from his pocket:

"Ecco" disse porgendogliele. "Here," he said, handing them to her.

Il denaro in tasca: "Comincio a guadagnare," Carla non potè fare a meno di pensare. Money in her pocket: "I'm starting to earn," Carla couldn't help but think. Si avvicinò al letto, si chinò: "Allora a oggi, caro," gli disse quasi con affetto, come per compensare quel suo pensiero cattivo; si baciarono. She approached the bed, leaned over: "So, until today, darling," she said almost affectionately, as if to make up for her mean thought; they kissed. "Chiudi bene la porta" le gridò Leo; la vide uscire con precauzione, e per un istante aspettò di udire sbatter l'uscio di casa; ma nessun rumore giunse alle sue orecchie; allora spense la lampada e voltandosi contro il muro si riaddormentò. "Close the door tightly" Leo yelled at her; he saw her leave cautiously, and for a moment he waited to hear the door of the house slam; but no noise reached his ears; then he turned off the lamp, turned against the wall and fell back asleep.