×

Wir verwenden Cookies, um LingQ zu verbessern. Mit dem Besuch der Seite erklärst du dich einverstanden mit unseren Cookie-Richtlinien.


image

Learn Italian with Lucrezia 2020, Roman words and expressions we always use (ita audio + subtitles)

Roman words and expressions we always use (ita audio + subtitles)

Ciao a tutti e bentornati sul mio canale!

- Saluta, saluta! - Ciao a tutti!

Oppure dovrei dire: "Benvenuti sur canale mio".

Eh, forse, data la natura del video.

Allora, nel video di oggi cercheremo di spiegare alcune parole, alcune espressioni,

che si usano nel dialetto romano.

Iniziamo dalle parole più semplici.

Che sono quelle che veramente usano tutti. Allora, iniziamo.

Questa è la prima parola romana che impareremo oggi: "Avoja".

Allora, "avoja" significa "eccome".

Quindi in italiano standard diciamo "eccome", in romano diciamo "avoja".

Significa "sì", "eccome", "certo che sì", avoja.

Che suona molta meglio in romano, è quello!

Poi abbiamo "sine" e "none", queste sono le versioni di "sì" e "no" quando qualcuno ci chiede insistentemente qualcosa.

Magari noi abbiamo già risposto due o tre volte "sì", alla quarta "sine".

Significa "ti ho già detto di sì" o "ti ho già detto di no".

La prossima è la parola più bella in assoluto.

Il simbolo della romanità.

Daje.

"Daje" significa "forza", "dai".

- Sì, è espressione di gioia. - Potrebbe anche significare un "sì" accorato.

Magari quando la Roma fa gol e tutti "daje", nel senso di "sì"!

Sì, è un'ottima interpretazione.

Perché in realtà quello è l'uso che facciamo anche di "Dai!" in italiano, no?

Quindi penso che "daje" venga da "dai". Non ne sono certa.

È probabile.

È un'esclamazione che tende a incoraggiare il nostro interlocutore.

"Ammazza!", spesso e volentieri accompagnato da "Ammazza, oh!".

Esatto, c'è tra parentesi un "oh".

Allora, "ammazza" è un'esclamazione di sorpresa.

Quindi, quando siete sorpresi, stupiti, meravigliati, sia in negativo che in positivo, potete utilizzare "Ammazza"!

Allora, adesso veniamo alle espressioni, a delle frasi che si dicono in determinate situazioni.

"Come te pija de". "Come te pija de uscì". Oppure "come te pija de...". "Come te pija de usci'" è quello che dico sempre.

- "Come te pija de usci' co' 'sto tempo". - Esatto, quindi se piove fuori e una persona mi dice "vado a fare una passeggiata",

e io rispondo: "come te pija de usci' co' sta pioggia". Nel senso, dove trovi la voglia di uscire con questo tempo uggioso?

Ovviamente possiamo trovare un'espressione un po' più informale in italiano, che sarebbe "come ti va di uscire", "come ti va di". - "Ma che davero davero?" significa "Sul serio?!", "Stai scherzando'", "Scherzi?". - Veramente mi stai dicendo questo? Veramente stai facendo questo? Chi dice "ma che davero davero?" rimane incredulo, non riesce a credere a quello che viene detto.

"Me sta a veni' 'na cicagna o 'n abbiocco".

Nel senso, "ci stiamo addormentando", no?

Quel sonno post pranzo.

"Me sta a veni'" è la versione in romano della perifrasi "stare + gerundio": mi sta venendo, sta venendo l'abbiocco a me.

"C'ho 'na sbadijarella". "Sbadijarella" viene dal verbo "sbadigliare", l'aggiunta del suffisso [-rella] dà l'idea di questo sbadigliare continuo, cioè non uno sbadiglio, ma 'na sbadijarella,

Si sbadiglia ripetutamente per un lasso di tempo.

Anche questo è un tratto molto dialettale, perché in realtà in italiano si dice semplicemente "ho".

Poi, "quanno affitti" e "ciao core". Allora, più o meno queste due esclamazioni hanno lo stesso contesto d'uso.

Significano entrambe "lasciamo stare", "così non funziona".

Sono molto idiomatiche come esclamazioni.

Per esempio: io ti chiedo di fare una cosa in un certo modo, tu invece fai quella cosa, ma a modo tuo.

E ci impieghi più tempo del previsto.

E allora io ti dico: "No, così, se ciao, quanno affitti!"

- Certo. - Nel senso che io sono un po' spazientita da quello che l'altra persona sta facendo,

Perché ci sta mettendo troppo tempo.

Quindi, probabilmente la sta facendo anche nel modo sbagliato. O non nel modo migliore, più efficiente.

Non nel modo più efficiente, esatto.

Invece "ciao core" è più generico.

- Quando hai perso la speranza proprio. - Perché ti avvicini al microfono? - Boh, mi dà l'idea di essere in tv, di commentare una partita. Per esempio, io sto parlando al telefono con qualcuno che non mi riesce a sentire bene, devo ripetere la stessa cosa varie volte,

e l'altra persona ancora non capisce quello che io voglio dire, capisce tutt'altro,

allora io dico: "eh vabbè, ciao core!".

- E attacca il telefono. - No, non attacco il telefono, però sarà una conversazione difficile!

Allora, veniamo alle ultime due espressioni che sono due espressioni idiomatiche.

Allora, la prima è:

"Stamo a fa' er giro de Peppe".

Significa "stiamo percorrendo una strada più lunga per arrivare ad un punto".

Questa espressione si usa solamente quando siamo in macchina oppure quando stiamo camminando per andare da qualche parte.

Dobbiamo raggiungere un punto, e invece di prendere la strada più corta, prendiamo la strada più lunga che è inutile prendere.

Spesso si fa perché chi guida non sa bene dove deve andare di preciso,

e gli si dice "stai a fa' il giro di Peppe".

Qua stamo a fa' er giro de Peppe, affittamo domani (arriviamo a destinazione dopodomani!".

Stiamo facendo una strada più lunga inutilemente.

Peppe non si sa chi sia.

È un nome a caso, perché è un nome molto comune. Come vedremo nella prossima espressione.

L'ultima espressione è "Cerca' Maria pe' Roma", che significa "cercare un ago in un pagliaio".

In italiano utilizziamo l'espressione idiomatica "cercare un ago in un pagliaio",

invece in romanesco "cerca' Maria pe' Roma".

Questo sta a sottolineare la difficoltà di fare qualcosa, come cercare una Maria specifica per Roma, ci sono talmente tante donne con questo nome! È un nome molto comune.

Queste erano le 12 tra frasi ed espressioni che utilizziamo molto spesso nelle nostre conversazioni, nella nostra lingua quotidiana.

Fateci sapere che cosa ne pensate, se vi è piaciuto questo video, se dovremmo farne altri così. Grazie mille per aver guardato questo video e ci vediamo nel prossimo. A presto, ciao!

Roman words and expressions we always use (ita audio + subtitles) Roman words and expressions we always use (ita audio + subtitles)

Ciao a tutti e bentornati sul mio canale!

- Saluta, saluta! - Ciao a tutti!

Oppure dovrei dire: "Benvenuti sur canale mio". O debería decir: "Bienvenido a mi canal".

Eh, forse, data la natura del video. Eh vielleicht angesichts der Art des Videos. Eh, quizás, dada la naturaleza del video.

Allora, nel video di oggi cercheremo di spiegare alcune parole, alcune espressioni,

che si usano nel dialetto romano.

Iniziamo dalle parole più semplici.

Che sono quelle che veramente usano tutti. Allora, iniziamo. Cuáles son los que realmente usa todo el mundo. Entonces empecemos.

Questa è la prima parola romana che impareremo oggi: "Avoja". Esta es la primera palabra romana que aprenderemos hoy: "Avoja". C'est le premier mot romain que nous apprendrons aujourd'hui : « Avoja ».

Allora, "avoja" significa "eccome".

Quindi in italiano standard diciamo "eccome", in romano diciamo "avoja". Entonces, en italiano estándar decimos "eccome", en romano decimos "avoja".

Significa "sì", "eccome", "certo che sì", avoja.

Che suona molta meglio in romano, è quello!

Poi abbiamo "sine" e "none", queste sono le versioni di "sì" e "no" quando qualcuno ci chiede insistentemente qualcosa.

Magari noi abbiamo già risposto due o tre volte "sì", alla quarta "sine".

Significa "ti ho già detto di sì" o "ti ho già detto di no".

La prossima è la parola più bella in assoluto.

Il simbolo della romanità.

Daje. Daje.

"Daje" significa "forza", "dai".

- Sì, è espressione di gioia. - Potrebbe anche significare un "sì" accorato.

Magari quando la Roma fa gol e tutti "daje", nel senso di "sì"!

Sì, è un'ottima interpretazione.

Perché in realtà quello è l'uso che facciamo anche di "Dai!" in italiano, no?

Quindi penso che "daje" venga da "dai". Non ne sono certa.

È probabile.

È un'esclamazione che tende a incoraggiare il nostro interlocutore.

"Ammazza!", spesso e volentieri accompagnato da "Ammazza, oh!". "Kill!", Souvent et volontiers accompagné de "Kill, oh!".

Esatto, c'è tra parentesi un "oh".

Allora, "ammazza" è un'esclamazione di sorpresa.

Quindi, quando siete sorpresi, stupiti, meravigliati, sia in negativo che in positivo, potete utilizzare "Ammazza"!

Allora, adesso veniamo alle espressioni, a delle frasi che si dicono in determinate situazioni.

"Come te pija de". "Come te pija de uscì". Oppure "come te pija de...". "Come te pija de usci'" è quello che dico sempre. "Viens te pija de". "Viens te pija de sortit". Ou "viens te pija de ...". "Come te pija de usci'" est ce que je dis toujours.

- "Come te pija de usci' co' 'sto tempo". - Esatto, quindi se piove fuori e una persona mi dice "vado a fare una passeggiata",

e io rispondo: "come te pija de usci' co' sta pioggia". Nel senso, dove trovi la voglia di uscire con questo tempo uggioso?

Ovviamente possiamo trovare un'espressione un po' più informale in italiano, che sarebbe "come ti va di uscire", "come ti va di". - "Ma che davero davero?" significa "Sul serio?!", "Stai scherzando'", "Scherzi?". - Veramente mi stai dicendo questo? Veramente stai facendo questo? Chi dice "ma che davero davero?" rimane incredulo, non riesce a credere a quello che viene detto.

"Me sta a veni' 'na cicagna o 'n abbiocco". "Moi est un veni '' na cicagna ou 'n abbiocco".

Nel senso, "ci stiamo addormentando", no? En el sentido, "nos estamos quedando dormidos", ¿no es así?

Quel sonno post pranzo.

"Me sta a veni'" è la versione in romano della perifrasi "stare + gerundio": mi sta venendo, sta venendo l'abbiocco a me. "Me sta a veni '" es la versión romana de la perífrasis "mirada + gerundio": viene hacia mí, el abbiocco viene hacia mí. « Me sta a veni' » est la version romaine de la périphrase « stare + gerundio » : il vient à moi, l'abbiocco vient à moi.

"C'ho 'na sbadijarella". "Sbadijarella" viene dal verbo "sbadigliare", l'aggiunta del suffisso [-rella] dà l'idea di questo sbadigliare continuo, cioè non uno sbadiglio, ma 'na sbadijarella,

Si sbadiglia ripetutamente per un lasso di tempo. Bosteza repetidamente durante un período de tiempo.

Anche questo è un tratto molto dialettale, perché in realtà in italiano si dice semplicemente "ho".

Poi, "quanno affitti" e "ciao core". Allora, più o meno queste due esclamazioni hanno lo stesso contesto d'uso.

Significano entrambe "lasciamo stare", "così non funziona".

Sono molto idiomatiche come esclamazioni. Son muy idiomáticos como exclamaciones.

Per esempio: io ti chiedo di fare una cosa in un certo modo, tu invece fai quella cosa, ma a modo tuo.

E ci impieghi più tempo del previsto.

E allora io ti dico: "No, così, se ciao, quanno affitti!"

- Certo. - Nel senso che io sono un po' spazientita da quello che l'altra persona sta facendo,

Perché ci sta mettendo troppo tempo.

Quindi, probabilmente la sta facendo anche nel modo sbagliato. O non nel modo migliore, più efficiente.

Non nel modo più efficiente, esatto.

Invece "ciao core" è più generico.

- Quando hai perso la speranza proprio. - Perché ti avvicini al microfono? - Boh, mi dà l'idea di essere in tv, di commentare una partita. - Cuando perdiste la esperanza. - ¿Por qué te acercas al micrófono? - No sé, me da la idea de estar en televisión, de comentar un partido. Per esempio, io sto parlando al telefono con qualcuno che non mi riesce a sentire bene, devo ripetere la stessa cosa varie volte,

e l'altra persona ancora non capisce quello che io voglio dire, capisce tutt'altro,

allora io dico: "eh vabbè, ciao core!".

- E attacca il telefono. - No, non attacco il telefono, però sarà una conversazione difficile!

Allora, veniamo alle ultime due espressioni che sono due espressioni idiomatiche.

Allora, la prima è:

"Stamo a fa' er giro de Peppe".

Significa "stiamo percorrendo una strada più lunga per arrivare ad un punto".

Questa espressione si usa solamente quando siamo in macchina oppure quando stiamo camminando per andare da qualche parte.

Dobbiamo raggiungere un punto, e invece di prendere la strada più corta, prendiamo la strada più lunga che è inutile prendere.

Spesso si fa perché chi guida non sa bene dove deve andare di preciso,

e gli si dice "stai a fa' il giro di Peppe".

Qua stamo a fa' er giro de Peppe, affittamo domani (arriviamo a destinazione dopodomani!". Nous voici à fa'er giro de Peppe, louons demain (nous arrivons à destination après-demain !".

Stiamo facendo una strada più lunga inutilemente.

Peppe non si sa chi sia.

È un nome a caso, perché è un nome molto comune. Come vedremo nella prossima espressione.

L'ultima espressione è "Cerca' Maria pe' Roma", che significa "cercare un ago in un pagliaio". La última expresión es "Cerca 'Maria pe' Roma", que significa "buscando una aguja en un pajar".

In italiano utilizziamo l'espressione idiomatica "cercare un ago in un pagliaio",

invece in romanesco "cerca' Maria pe' Roma".

Questo sta a sottolineare la difficoltà di fare qualcosa, come cercare una Maria specifica per Roma, ci sono talmente tante donne con questo nome! È un nome molto comune.

Queste erano le 12 tra frasi ed espressioni che utilizziamo molto spesso nelle nostre conversazioni, nella nostra lingua quotidiana.

Fateci sapere che cosa ne pensate, se vi è piaciuto questo video, se dovremmo farne altri così. Grazie mille per aver guardato questo video e ci vediamo nel prossimo. A presto, ciao!