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Moravia - Gli Indifferenti, 3 (III)

3 (III)

Capitolo III

Piccolo ma angoscioso tragitto attraverso il corridoio; Carla guardava in terra pensando vagamente che quel passaggio quotidiano dovesse aver consumato la trama del vecchio tappeto che nascondeva il pavimento; e anche gli specchi ovali appesi alle pareti dovevano serbare la traccia delle loro facce e delle loro persone che più volte al giorno da molti anni vi si riflettevano, oh, appena per un istante, il tempo di esaminare, la madre e lei, il belletto, e Michele il nodo della cravatta; in quel corridoio l'abitudine e la noia stavano in agguato e trafiggevano l'anima di chi vi passava come se i muri stessi ne avessero esaltato i velenosi spiriti; tutto era immutabile, il tappeto, la luce, gli specchi, la porta a vetri del vestibolo a sinistra, l'atrio oscuro della scala a destra, tutto era ripetizione: Michele che si soffermava un istante ad accendere una sigaretta e soffiava sul fiammifero, la madre che compiacentemente domandava all'amante: "Non è vero, che ho la faccia stanca questa sera? "; Leo, con indifferenza, senza togliersi di bocca la sigaretta, rispondeva: "Ma no, al contrario, non l'ho mai vista così brillare," e lei stessa che ne soffriva; la vita non cambiava.

Entrarono nel freddo oscuro salone rettangolare che una specie di arco divideva in due parti disuguali e sedettero nell'angolo opposto alla porta; delle tende di velluto cupo nascondevano le finestre serrate, non c'era lampadario ma solamente dei lumi in forma di candelabri, infissi alle pareti a eguale distanza l'uno dall'altro; tre dei quali, accesi, diffusero una luce mediocre nella metà più piccola del salone; l'altra metà, oltre l'arco, rimase immersa in un'ombra nera in cui si distinguevano a malapena i riflessi degli specchi e la forma lunga del pianoforte.

Per un istante non parlarono; Leo fumava con compunzione, la madre considerava con una mesta dignità le sue mani dalle unghie smaltate, Carla quasi carponi tentava di accendere la lampada nell'angolo e Michele guardava Leo; poi la lampada si accese, Carla sedette e Michele parlò: "Sono stato dall'amministratore di Leo e mi ha fatto un monte di chiacchiere... il sugo della faccenda è poi questo: che a quel che pare tra una settimana scade l'ipoteca e perciò bisognerà andarsene e vendere la villa per pagare Merumeci..."

La madre spalancò gli occhi: "Quell'uomo non sa quello che dice... ha agito di testa sua... l'ho sempre detto io che aveva qualche cosa contro di noi..."

Silenzio: "Quell'uomo ha detto la verità" disse alfine Leo senza alzare gli occhi.

Tutti lo guardarono. "Ma vediamo, Merumeci," supplicò la madre giungendo le mani; "non vorrà mica mandarci via così sui due piedi?... ci conceda una proroga..."

"Ne ho già concesse due;" disse Leo "basta... tanto più che non servirebbe ad evitare la vendita..."

"Come a non evitare?" domandò la madre.

Leo alzò finalmente gli occhi e la guardò: "Mi spiego: a meno che non riusciate a mettere insieme ottocentomila lire, non vedo come potreste pagare se non vendendo la villa..."

La madre capì, una paura vasta le si aprì davanti agli occhi come una voragine; impallidì, guardò l'amante; ma Leo tutto assorto nella contemplazione del suo sigaro non la rassicurò: "Questo significa" disse Carla "che dovremo lasciare la villa e andare ad abitare in un appartamento di poche stanze?"

"Già," rispose Michele "proprio così."

Silenzio; la paura della madre ingigantiva; non aveva mai voluto sapere di poveri e neppure conoscerli di nome, non aveva mai voluto ammettere l'esistenza di gente dal lavoro faticoso e dalla vita squallida. "Vivono meglio di noi" aveva sempre detto; "noi abbiamo maggiore sensibilità e più grande intelligenza e perciò soffriamo più di loro..."; ed ora, ecco, improvvisamente, ella era costretta a mescolarsi, a ingrossare la turba dei miserabili; quello stesso senso di ripugnanza, di umiliazione, di paura che aveva provato passando un giorno in un'automobile assai bassa attraverso una folla minacciosa e lurida di scioperanti, l'opprimeva; non l'atterrivano i disagi e le privazioni a cui andava incontro, ma invece il bruciore, il pensiero di come l'avrebbero trattata, di quel che avrebbero detto le persone di sua conoscenza, tutta gente ricca, stimata ed elegante; ella si vedeva, ecco... povera, sola, con quei due figli, senza amicizie ché tutti l'avrebbero abbandonata, senza divertimenti, balli, lumi, feste, conversazioni: oscurità completa, ignuda oscurità.

Il suo pallore aumentava: "Bisognerebbe che gli parlassi da sola a solo," pensava attaccandosi all'idea della seduzione; "senza Michele e senza Carla... allora capirebbe."

Guardò l'amante. "Lei, Merumeci," propose vagamente "ci conceda ancora una proroga, e noi il denaro lo si troverà in qualche modo." "In che modo?" domandò l'uomo con un mezzo sorriso ironico.

"Le banche..." arrischiò la madre.

Leo rise: "Oh, le banche." Si chinò e fissò in volto l'amante: "Le banche" sillabò "non prestano denaro che contro sicure garanzie e ora poi con questa penuria di quattrini che c'è in giro non ne prestano affatto; ma ammettiamo che ne prestassero...: che specie di garanzia potrebbe lei dare, cara signora?"

"Il ragionamento non fa una grinza" osservò Michele; avrebbe voluto appassionarsi a questa loro questione vitale, protestare: "Vediamo" pensava "si tratta della nostra esistenza... potremmo da un momento all'altro non avere di che vivere materialmente"; ma per quanti sforzi facesse questa rovina gli restava estranea; era come vedere qualcheduno affogare, guardare e non muovere un dito.

Tutt'altra era invece la madre: "Lei ci dia questa proroga," ella disse con fierezza, ergendosi sul busto e staccando le parole; "e può star sicuro che alla data della scadenza lei avrà i suoi quattrini, non ne dubiti, fino all'ultimo centesimo."

Leo rise dolcemente chinando la testa: "Ne sono certo... ma allora a che serve la proroga?... Quei mezzi che lei adopererà tra un anno per ottenere denari perché non usarli ora e così pagarmi subito?"

Quella faccia china era così calma e sagace che la madre ne ebbe timore; da Leo i suoi occhi irresoluti passarono a Michele, poi a Carla: eccoli là i suoi due figli deboli che avrebbero provato le angustie della povertà; le venne un esaltato amor materno: "Senta Merumeci," incominciò con voce persuasiva "lei è un amico di famiglia, a lei posso dir tutto... non si tratta di me, non è per me che chiedo questa proroga, io sarei anche pronta ad andare a vivere in una soffitta..." Alzò gli occhi al cielo e: "Dio sa se penso a me... ma io ho Carla da maritare... ora lei conosce il mondo... il giorno stesso che io lasciassi la villa e andassi a vivere in qualche appartamentino, tutti ci volterebbero le spalle... la gente è fatta così... e allora, me lo saluta lei il matrimonio di mia figlia?" "Sua figlia" disse Leo con una falsa serietà, "ha una bellezza che troverà sempre pretendenti." Guardò Carla, e le ammiccò; ma una rabbia trattenuta e profonda possedeva la fanciulla: "Chi vuoi che mi sposi," avrebbe voluto gridare alla madre "con questo uomo per casa e te in quelle condizioni?" L'offendeva, l'umiliava la disinvoltura con la quale la madre, che abitualmente non si curava affatto di lei, la tirava in ballo come un argomento favorevole ai suoi scopi; bisognava finirla, ella si sarebbe data a Leo, e così nessuno più l'avrebbe desiderata per moglie; guardò la madre negli occhi: "Non pensare a me, mamma" disse con fermezza; "io non c'entro né ci voglio entrare in tutto questo."

Fu in questo momento che una risata agra, falsa da allegare i denti partì dall'angolo dove sedeva Michele; la madre si voltò: "Ma sai," egli le disse tentando con sforzo di dare alla sua voce indifferente un'intonazione sarcastica; "chi sarà il primo ad abbandonarci se lasciamo la villa? Indovina."

"Mah, non so."

"Leo" egli proruppe additando l'uomo; "il nostro Leo."

Leo ebbe un gesto di protesta. "Ah, Merumeci?" ripetè la madre incerta e impressionata guardando l'amante come se avesse voluto leggergli in faccia se fosse stato capace di un simile tradimento; poi ad un tratto, con occhi e sorriso infiammati di patetico sarcasmo: "Ma già... sicuro... e io stupida che non ci pensavo... sicuro Carla" soggiunse rivolgendosi alla figlia; "Michele ha ragione... il primo che fingerà di non averci mai conosciuto, dopo naturalmente che avrà intascato i quattrini, sarà Merumeci...: non protesti" ella continuò con un sorriso ingiurioso; "non è colpa sua, tutti gli uomini sono così... potrei giurarlo, passerà con una di quelle sue amiche tanto simpatiche e tanto eleganti e appena mi vedrà... volterà la testa dall'altra parte... sicuro... caro lei... ci metterei la mano sul fuoco..." Tacque per un istante. "E già," concluse con amarezza e rassegnazione; "già... anche Cristo è stato tradito dai suoi migliori amici."

Soverchiato da quel fiotto di accuse, Leo posò il sigaro: "Tu" disse voltandosi verso Michele "sei un ragazzo, e per questo non ti prendo in considerazione...; ma che lei signora" soggiunse voltandosi alla madre "possa credere che io per una vendita qualsiasi abbandoni i miei migliori amici, ecco, questo non me l'aspettavo... no, proprio non me l'aspettavo." Scosse la testa e riprese il sigaro.

"Quanto è falso," pensò Michele divertito; poi bruscamente si ricordò di essere l'uomo derubato, canzonato, oltraggiato, nel suo patrimonio, nella sua dignità, nella persona di sua madre: "Ingiuriarlo" pensò; "provocare una scena." Capì di aver lasciato passare in quella serata mille occasioni più favorevoli ad un alterco, per esempio quando Leo aveva rifiutato di concedere una proroga; ma ormai era troppo tardi: "Non te l'aspettavi eh?" disse rovesciandosi nella poltrona e accavalciando le gambe; esitò, poi senza muoversi: "mascalzone."

Tutti si voltarono, la madre con sorpresa, l'uomo lentamente, togliendosi di bocca il sigaro: "Cosa hai detto?"

"Voglio dire," spiegò Michele aggrappandosi con le mani ai bracciuoli della poltrona e non ritrovando nella sua indifferenza le ragioni che lo avevano spinto a quell'ingiuria veemente; "che Leo... ci ha rovinati... e ora finge di esserci amico... ma non lo è."

Silenzio; disapprovazione: "Senti Michele," disse Leo fissando sul ragazzo due occhi del tutto inespressivi; "mi sono già accorto da qualche minuto che tu questa sera vuoi attaccar briga, chi sa perché... mi dispiace ma ti dico subito che non attacca. Se tu fossi un uomo saprei come risponderti... ma sei un ragazzo senza responsabilità... per questo la migliore cosa che puoi fare è andare a letto e dormirci sopra." Tacque e riprese il sigaro: "E mi dici questo" soggiunse bruscamente "proprio quando stavo per proporvi le condizioni più favorevoli."

Silenzio: "Merumeci ha ragione" parlò a sua volta la madre "veramente, Michele, egli non ci ha rovinati e c'è stato sempre amico... perché ingiuriarlo in questo modo?..."

"Ah, ora lo difendi" pensò il ragazzo; un'irritazione forte contro se stesso e gli altri lo invase: "Se sapeste quanto tutto questo mi è indifferente," avrebbe voluto gridare loro: la madre eccitata e interessata, Leo falso, Carla stessa che attonita lo guardava, gli parvero in quel momento ridicoli eppure invidiabili appunto perché essi aderivano a questa realtà e consideravano veramente la parola "mascalzone" come una ingiuria mentre per lui, gesti, parole, sentimenti, tutto era un giuoco vano di finzioni.

Però volle andare fin al fondo della strada incominciata: "Quel che ho detto è la pura verità" proferì senza convinzione.

Leo alzò con disgusto e malcontento le spalle: "Ma fammi il piacere" interruppe scuotendo con violenza la cenere del suo sigaro; "fammi il santissimo piacere..." e già la madre stava per sostenere l'amante, con un "hai torto marcio Michele", quando laggiù, in quella poca luce che vi arrivava dal loro angolo, la porta si aprì a metà, e una testa bionda di donna si affacciò:

"Si può?" domandò la testa; tutti si voltarono: "Oh, Lisa!" esclamò la madre "entra, entra pure." La porta si aprì del tutto e Lisa entrò; un soprabito turchino avvolgeva il suo corpo grasso, e le arrivava fin quasi ai piedi minuscoli; la testa dal cappellino cilindrico, azzurro e argento, pareva ancor più piccola su quelle spalle piene che il panno invernale arrotondava; il soprabito era ampio, eppure il petto e i fianchi floridi vi si stampavano con abbondanza di linee curve e gonfie; invece le estremità di questo corpo meravigliavano per la loro esiguità e sotto la campana larga del mantello si distingueva con stupore la sottigliezza delle caviglie.

"Non disturbo?" domandò Lisa avvicinandosi "è tardi... lo so... ma ho cenato qui accanto e poiché passavo per la vostra strada non ho potuto resistere alla tentazione di farvi una visita e sono venuta..."

"Figurati", disse la madre; si alzò e andò incontro all'amica: "Non ti togli il soprabito?" le domandò.

"No," rispose l'altra "resto un poco e poi scappo..., lo aprirò, ecco... per non aver troppo caldo."

Disfece la cintura rivelando un vistoso e lucido vestito di seta nera ornato di grossi fiori azzurrastri; salutò Carla: "Buonasera Carla... Leo: ah c'è anche Merumeci... impossibile non trovarlo qui... Michele: come va Michele?" e sedette sul divano accanto alla madre.

"Che bel vestito hai" disse questa allargando il soprabito; "ebbene quali novità mi racconti?"

"Nessuna," rispose Lisa guardandosi intorno; "ma..." soggiunse "che facce stralunate avete... si direbbe che steste discutendo e io con la mia venuta abbia interrotto la vostra discussione."

"Ma no," protestò Leo posando su Lisa, tra il fumo del suo sigaro, uno sguardo mistificatore; "ma no... La massima allegria ha regnato finora."

"Si parlava del più e del meno... ecco tutto" disse la madre; prese una scatola e la porse all'amica: "Fumi?"

A questo punto Michele, con la consueta inopportunità, interloquì:

"È la pura verità" disse curvandosi e guardando attentamente Lisa; "noi stavamo accapigliandoci e tu hai interrotto la nostra discussione."

"Oh" fece Lisa senza alzarsi, con un riso forzato e malizioso; "allora me ne vado... non vorrei per tutto l'oro del mondo aver disturbato un consiglio di famiglia..."

"Neppure per sogno" protestò la madre; e con una smorfia di biasimo verso Michele: "Sciocco!"

"Io sciocco?" ripetè il ragazzo: "Ben mi sta" pensò "sciocco... sì..., sciocco a volermi per forza appassionare a queste tue questioni." Un orribile senso di futilità e di noia l'oppresse; girò gli occhi intorno, per l'ombra ostile del salotto; poi su quelle facce; Leo lo guardava, gli parve, ironicamente, un sorriso appena percettibile fioriva sulle sue labbra carnose; quel sorriso era ingiurioso; un uomo forte, un uomo normale se ne sarebbe offeso e avrebbe protestato; lui invece no... lui con un certo avvilente senso di superiorità e di compassionevole disprezzo restava indifferente... ma volle per la seconda volta andar contro la propria sincerità: "Protestare," pensò "ingiuriarlo daccapo."

Guardò Leo: "E... dico," profferì con voce incolore "che bisogno c'è di sorridere?"

"lo... parola d'onore..." incominciò Leo fingendo la più grande stupefazione:

"Dico" soggiunse Michele alzando con uno sforzo penoso la voce; era così che bisognava litigare; ricordava di aver assistito in tram, a un alterco tra due signori ugualmente grassi e importanti; ciascuno dei due dopo aver preso per testimoni i presenti e citato, con parole risentite, la propria onorabilità, la propria professione, le proprie ferite di guerra, e in generale tutti quegli elementi che potessero commuovere l'uditorio, aveva finito, pur di soverchiar l'avversario, per urlare francamente, e arrivare a un certo grado di collera sincera; così doveva fare anche lui: "Non credere che perché è venuta Lisa io non sia più capace di ripetere quello che ho detto prima... anzi guarda lo ripeto... mascalzone!"

Tutti lo guardarono: "Ma insomma..." esplose la madre indignata.

Lisa osservava curiosamente Michele: "Perché... cos'è successo?" domandava... Leo invece non si mosse né mostrò di essersi offeso: ebbe soltanto un riso falso, alto e sprezzante."Ah... bellissima questa," ripetè "bellissima... non si potrà più neppure sorridere..."; poi, bruscamente "finché si scherza, si scherza," soggiunse alzandosi dal fondo della poltrona, e battendo il pugno sulla tavola; "ma ora basta... o Michele mi fa delle scuse o io me ne vado."

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Capitolo III

Piccolo ma angoscioso tragitto attraverso il corridoio; Carla guardava in terra pensando vagamente che quel passaggio quotidiano dovesse aver consumato la trama del vecchio tappeto che nascondeva il pavimento; e anche gli specchi ovali appesi alle pareti dovevano serbare la traccia delle loro facce e delle loro persone che più volte al giorno da molti anni vi si riflettevano, oh, appena per un istante, il tempo di esaminare, la madre e lei, il belletto, e Michele il nodo della cravatta; in quel corridoio l'abitudine e la noia stavano in agguato e trafiggevano l'anima di chi vi passava come se i muri stessi ne avessero esaltato i velenosi spiriti; tutto era immutabile, il tappeto, la luce, gli specchi, la porta a vetri del vestibolo a sinistra, l'atrio oscuro della scala a destra, tutto era ripetizione: Michele che si soffermava un istante ad accendere una sigaretta e soffiava sul fiammifero, la madre che compiacentemente domandava all'amante: "Non è vero, che ho la faccia stanca questa sera? ||anxious|||||||||||||||||||fabric||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||makeup||Michele||||||||||||||||they pierced|||||||||||||||||||immutable|||||||||||||||||||||||||||||||||||he blew|||||||||||||||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||a alma|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||soprava||fósforo||||||||||||||cansada|| Small but distressing journey through the corridor; Carla looked down, thinking vaguely that that daily passage must have worn away the texture of the old carpet that hid the floor; and even the oval mirrors hanging on the walls must have held the trace of their faces and their people who several times a day for many years had been reflected in them, oh, just for a moment, the time to examine, her mother and she, the beau, and Michele the knot of the tie; in that hallway habit and boredom lurked and pierced the soul of those who passed through it as if the walls themselves had exalted its poisonous spirits; everything was unchanging, the carpet, the light, the mirrors, the glass door of the vestibule on the left, the dark atrium of the staircase on the right, everything was repetition: Michael lingering for a moment to light a cigarette and blow on the match, the mother complacently asking her lover, "Isn't it true, that I have a tired face tonight? "; Leo, con indifferenza, senza togliersi di bocca la sigaretta, rispondeva: "Ma no, al contrario, non l'ho mai vista così brillare," e lei stessa che ne soffriva; la vita non cambiava. ||||||||||||||||||||and||||||||| ||||tirar da||||||||||||||||||||||||| "; Leo, with indifference, without taking his cigarette out of his mouth, replied, "But no, on the contrary, I've never seen her so bright," and she herself suffering from it; life did not change.

Entrarono nel freddo oscuro salone rettangolare che una specie di arco divideva in due parti disuguali e sedettero nell'angolo opposto alla porta; delle tende di velluto cupo nascondevano le finestre serrate, non c'era lampadario ma solamente dei lumi in forma di candelabri, infissi alle pareti a eguale distanza l'uno dall'altro; tre dei quali, accesi, diffusero una luce mediocre nella metà più piccola del salone; l'altra metà, oltre l'arco, rimase immersa in un'ombra nera in cui si distinguevano a malapena i riflessi degli specchi e la forma lunga del pianoforte. |||||||||||||||unequal||||||||||||||||||||||||||candelabra||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| They entered the cold dark rectangular hall, which a kind of arch divided into two unequal parts, and sat in the corner opposite the door; dark velvet curtains hid the shuttered windows; there was no chandelier but only candelabra-shaped lamps, stuck to the walls at equal distances from each other; three of which, lit, spread a mediocre light in the smaller half of the hall; the other half, beyond the archway, remained bathed in a black shadow in which the reflections of mirrors and the long form of the piano could barely be distinguished.

Per un istante non parlarono; Leo fumava con compunzione, la madre considerava con una mesta dignità le sue mani dalle unghie smaltate, Carla quasi carponi tentava di accendere la lampada nell'angolo e Michele guardava Leo; poi la lampada si accese, Carla sedette e Michele parlò: "Sono stato dall'amministratore di Leo e mi ha fatto un monte di chiacchiere... il sugo della faccenda è poi questo: che a quel che pare tra una settimana scade l'ipoteca e perciò bisognerà andarsene e vendere la villa per pagare Merumeci..." ||||they spoke||||compunction||||||sad||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||in||||||||||||||||||| ||||||||compunção||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| For a moment they did not speak; Leo smoked with compunction, his mother regarded his enameled fingernail hands with a mournful dignity, Carla almost crawled on all fours trying to light the lamp in the corner and Michele looked at Leo; then the lamp lit, Carla sat down and Michele spoke: "I've been to Leo's administrator and he gave me a lot of talk... the sauce of the matter is then this: that apparently in a week's time the mortgage expires and therefore we will have to leave and sell the villa to pay Merumeci..."

La madre spalancò gli occhi: "Quell'uomo non sa quello che dice... ha agito di testa sua... l'ho sempre detto io che aveva qualche cosa contro di noi..." Mother's eyes went wide: "That man doesn't know what he's saying...he acted on his own...I always said he had something against us..."

Silenzio: "Quell'uomo ha detto la verità" disse alfine Leo senza alzare gli occhi. Silence: "The man told the truth," Leo finally said without looking up.

Tutti lo guardarono. Everyone looked at him. "Ma vediamo, Merumeci," supplicò la madre giungendo le mani; "non vorrà mica mandarci via così sui due piedi?... ||||||reaching||||||to send us|||onto the|| "But come on, Merumeci," pleaded the mother, joining her hands; "he surely won't send us away just like that?... ci conceda una proroga..." |||extension grant us an extension..."

"Ne ho già concesse due;" disse Leo "basta... tanto più che non servirebbe ad evitare la vendita..." ||||||||||||it would be needed|||| "I've already granted two;" Leo said "that's enough... especially since it wouldn't help to avoid the sale..."

"Come a non evitare?" "How not to avoid?" domandò la madre. Mother asked.

Leo alzò finalmente gli occhi e la guardò: "Mi spiego: a meno che non riusciate a mettere insieme ottocentomila lire, non vedo come potreste pagare se non vendendo la villa..." ||||||||||||||||||eight hundred thousand||||||||||| Leo finally looked up and looked at her, "Let me explain: unless you can put together eight hundred thousand liras, I don't see how you could pay for it except by selling the mansion..."

La madre capì, una paura vasta le si aprì davanti agli occhi come una voragine; impallidì, guardò l'amante; ma Leo tutto assorto nella contemplazione del suo sigaro non la rassicurò: "Questo significa" disse Carla "che dovremo lasciare la villa e andare ad abitare in un appartamento di poche stanze?" |||||||||||||||||||||||contemplation||||||||||||||||||||||||| The mother understood, a vast fear opened up before her eyes like a chasm; she paled, looked at her lover; but Leo all absorbed in contemplation of his cigar did not reassure her, "Does this mean," Carla said, "that we will have to leave the villa and go to live in an apartment of a few rooms?"

"Già," rispose Michele "proprio così." "Yeah," Michele replied, "that's right."

Silenzio; la paura della madre ingigantiva; non aveva mai voluto sapere di poveri e neppure conoscerli di nome, non aveva mai voluto ammettere l'esistenza di gente dal lavoro faticoso e dalla vita squallida. |||||it magnified||||||||||||||||||||||||||| Silence; her mother's fear magnified; she had never wanted to know about the poor or even know them by name; she had never wanted to admit the existence of people with hard work and squalid lives. "Vivono meglio di noi" aveva sempre detto; "noi abbiamo maggiore sensibilità e più grande intelligenza e perciò soffriamo più di loro..."; ed ora, ecco, improvvisamente, ella era costretta a mescolarsi, a ingrossare la turba dei miserabili; quello stesso senso di ripugnanza, di umiliazione, di paura che aveva provato passando un giorno in un'automobile assai bassa attraverso una folla minacciosa e lurida di scioperanti, l'opprimeva; non l'atterrivano i disagi e le privazioni a cui andava incontro, ma invece il bruciore, il pensiero di come l'avrebbero trattata, di quel che avrebbero detto le persone di sua conoscenza, tutta gente ricca, stimata ed elegante; ella si vedeva, ecco... povera, sola, con quei due figli, senza amicizie ché tutti l'avrebbero abbandonata, senza divertimenti, balli, lumi, feste, conversazioni: oscurità completa, ignuda oscurità. |||||||||||||||||we suffer||||||||||||||to enlarge|||||||||||||||||||||||||||||||strikers|||||discomfort|||deprivations|||she was going||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||naked| "They live better than we do," she had always said; "we have greater sensitivity and greater intelligence and therefore suffer more than they do...."; and now, lo and behold, suddenly, she was forced to mingle, to swell the ranks of the wretched; that same sense of revulsion, of humiliation, of fear that she had felt one day as she passed in a very low car through a threatening and filthy crowd of strikers, oppressed her; she was not appalled by the hardships and privations she was going through, but instead the burning, the thought of how they would treat her, of what people of her acquaintance, all rich, esteemed and elegant people, would say; she saw herself, lo... poor, alone, with those two children, with no friendships because everyone would abandon her, with no amusements, dances, lights, parties, conversations: complete darkness, naked darkness.

Il suo pallore aumentava: "Bisognerebbe che gli parlassi da sola a solo," pensava attaccandosi all'idea della seduzione; "senza Michele e senza Carla... allora capirebbe." ||pallor|||||I spoke|||||||||||||||| Her pallor increased: "You would need to talk to him alone to alone," she thought as she attached herself to the idea of seduction; "without Michele and without Carla ... then he would understand."

Guardò l'amante. He looked at his lover. "Lei, Merumeci," propose vagamente "ci conceda ancora una proroga, e noi il denaro lo si troverà in qualche modo." "You, Merumeci," he proposed vaguely, "give us one more extension, and we will find the money somehow." "In che modo?" "In what way?" domandò l'uomo con un mezzo sorriso ironico. the man asked with a half ironic smile.

"Le banche..." arrischiò la madre. ||she risked|| ||"arriscou"|| "The banks..." the mother ventured.

Leo rise: "Oh, le banche." |Leo se levanta||| Leo laughed, "Oh, the banks." Si chinò e fissò in volto l'amante: "Le banche" sillabò "non prestano denaro che contro sicure garanzie e ora poi con questa penuria di quattrini che c'è in giro non ne prestano affatto; ma ammettiamo che ne prestassero...: che specie di garanzia potrebbe lei dare, cara signora?" ||||||||||||||against||||||||shortage|||||||||||||||||||||||| |Se inclinou||encarou|||o amante|||soletrou||emprestam||||seguras|garantias seguras||||||||||||||||||admitamos que prestassem|||||||||||| She leaned down and stared into her lover's face: "Banks," she syllable, "do not lend money except against sureties, and now then with this scarcity of dough around they do not lend any at all; but suppose they did lend any...: what sort of collateral could you give, dear lady?" Se inclinó y miró fijamente a su amante: "Los bancos" susurró "no prestan dinero sin garantías seguras y ahora con esta escasez de dinero que hay por ahí, no prestan en absoluto; pero supongamos que lo hicieran...: ¿qué tipo de garantía podría usted dar, querida señora?"

"Il ragionamento non fa una grinza" osservò Michele; avrebbe voluto appassionarsi a questa loro questione vitale, protestare: "Vediamo" pensava "si tratta della nostra esistenza... potremmo da un momento all'altro non avere di che vivere materialmente"; ma per quanti sforzi facesse questa rovina gli restava estranea; era come vedere qualcheduno affogare, guardare e non muovere un dito. ||not|||not a wrinkle|||||to get passionate||||||||||||||||||||||||||for|||||ruin||||||||to drown|||||| "The reasoning doesn't make a wrinkle," observed Michael; he would have liked to get passionate about this vital issue of theirs, to protest, "Let's see," he thought, "it's about our existence ... we could at any moment not have enough to live on materially"; but no matter how hard he tried, this ruin remained foreign to him; it was like watching someone drowning, watching and not moving a finger. "El razonamiento no deja lugar a dudas" observó Michele; habría querido apasionarse por este asunto vital, protestar: "Veamos" pensaba "se trata de nuestra existencia... podríamos quedarnos sin medios para vivir de un momento a otro"; pero por más esfuerzos que hacía, esta ruina le resultaba ajena; era como ver a alguien ahogarse, mirar y no mover un dedo.

Tutt'altra era invece la madre: "Lei ci dia questa proroga," ella disse con fierezza, ergendosi sul busto e staccando le parole; "e può star sicuro che alla data della scadenza lei avrà i suoi quattrini, non ne dubiti, fino all'ultimo centesimo." ||||||||||||||lifting herself||torso||||||||||||||||||money|||||| Quite different was the mother, however: "You give us this extension," she said proudly, standing on her torso and pulling away from the words; "and you can be sure that on the due date you will have your quattrini, don't doubt it, down to the last penny." Sin embargo, la madre era completamente diferente: "Usted nos dé esta prórroga," dijo con orgullo, erguiéndose en el busto y enfatizando las palabras; "y puede estar seguro de que para la fecha de vencimiento tendrá su dinero, no lo dude, hasta el último centavo."

Leo rise dolcemente chinando la testa: "Ne sono certo... ma allora a che serve la proroga?... Leo laughed softly, bowing his head, "I'm sure...but then what's the point of the extension?.... Quei mezzi che lei adopererà tra un anno per ottenere denari perché non usarli ora e così pagarmi subito?" ||||she will use|||||||||||||| Those means that she will use in a year's time to obtain denarii, why not use them now and thus pay me right away?" "¿Por qué no usar esos medios que utilizará dentro de un año para obtener dinero y así pagarme ahora?"

Quella faccia china era così calma e sagace che la madre ne ebbe timore; da Leo i suoi occhi irresoluti passarono a Michele, poi a Carla: eccoli là i suoi due figli deboli che avrebbero provato le angustie della povertà; le venne un esaltato amor materno: "Senta Merumeci," incominciò con voce persuasiva "lei è un amico di famiglia, a lei posso dir tutto... non si tratta di me, non è per me che chiedo questa proroga, io sarei anche pronta ad andare a vivere in una soffitta..." Alzò gli occhi al cielo e: "Dio sa se penso a me... ma io ho Carla da maritare... ora lei conosce il mondo... il giorno stesso che io lasciassi la villa e andassi a vivere in qualche appartamentino, tutti ci volterebbero le spalle... la gente è fatta così... e allora, me lo saluta lei il matrimonio di mia figlia?" |face|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||in|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||they would turn||||||||||me|||||||| That bowed face was so calm and sagacious that the mother was afraid of it; from Leo her irresolute eyes passed to Michael, then to Carla: there they were, her two weak children who would experience the anguish of poverty; an exalted maternal love came to her: "Look Merumeci," she began in a persuasive voice, "you are a friend of the family, to you I can tell everything... it's not about me, it's not for me that I'm asking for this extension, I would even be ready to go and live in an attic..." She rolled her eyes and, "God knows I think of me... but I have Carla to marry... now she knows the world... the very day I leave the mansion and go to live in some little apartment, everyone would turn their backs on us... people are like that... so, will you say hello to my daughter's wedding?" La madre se sintió intimidada por la calma y astucia de esa mirada bajada; de Leo sus ojos indecisos pasaron a Michele, luego a Carla: ahí estaban sus dos hijos débiles que experimentarían las angustias de la pobreza; sintió un amor materno exaltado: "Escuche, Merumeci", comenzó con voz persuasiva "usted es un amigo de la familia, le puedo contar todo... no se trata de mí, no es por mí que pido esta prórroga, estaría dispuesta a irme a vivir a un desván..." Levantó los ojos al cielo y dijo: "Dios sabe si pienso en mí... pero tengo que casar a Carla... usted conoce el mundo... el día en que dejara la villa y me fuera a vivir a algún apartamento, todos me darían la espalda... la gente es así... entonces, ¿me saluda usted la boda de mi hija?" "Sua figlia" disse Leo con una falsa serietà, "ha una bellezza che troverà sempre pretendenti." ||||||||||||||suitors "Your daughter," Leo said with false seriousness, "has a beauty that will always find suitors." "Su hija" dijo Leo con una falsa seriedad, "tiene una belleza que siempre atraerá pretendientes." Guardò Carla, e le ammiccò; ma una rabbia trattenuta e profonda possedeva la fanciulla: "Chi vuoi che mi sposi," avrebbe voluto gridare alla madre "con questo uomo per casa e te in quelle condizioni?" She looked at Carla, and winked at her; but a restrained and deep anger possessed the maiden: "Who do you want me to marry," she would have liked to shout at her mother, "with this man in the house and you in that condition?" Miró a Carla y le guiñó un ojo; pero una rabia contenida y profunda poseía a la joven: "¿Quién crees que me voy a casar contigo?", quería gritarle a su madre, "¿con este hombre en casa y tú en esa condición?" L'offendeva, l'umiliava la disinvoltura con la quale la madre, che abitualmente non si curava affatto di lei, la tirava in ballo come un argomento favorevole ai suoi scopi; bisognava finirla, ella si sarebbe data a Leo, e così nessuno più l'avrebbe desiderata per moglie; guardò la madre negli occhi: "Non pensare a me, mamma" disse con fermezza; "io non c'entro né ci voglio entrare in tutto questo." he offended|he humiliated||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| It offended her, it humiliated her the ease with which her mother, who habitually did not care for her at all, brought her up as an argument favorable to her purposes; it had to stop, she would give herself to Leo, and so no one would ever want her for a wife again; she looked her mother in the eye, "Don't think about me, Mom," she said firmly; "I don't have anything to do with this nor do I want to." La insolencia con la que su madre, que normalmente no le prestaba atención en absoluto, la utilizaba como argumento a favor de sus propios intereses la ofendía y humillaba; debía parar, ella se entregaría a Leo y así nadie más la desearía como esposa; miró a su madre a los ojos: "No pienses en mí, mamá", dijo con firmeza; "no tengo nada que ver ni quiero tener nada que ver con todo esto".

Fu in questo momento che una risata agra, falsa da allegare i denti partì dall'angolo dove sedeva Michele; la madre si voltò: "Ma sai," egli le disse tentando con sforzo di dare alla sua voce indifferente un'intonazione sarcastica; "chi sarà il primo ad abbandonarci se lasciamo la villa? ||||||||||||||from the corner||||||||||||||||||||||||||||||||| It was at this moment that a sour, tooth-achingly false laughter started from the corner where Michael sat; his mother turned around, "But you know," he said to her, trying with effort to give his indifferent voice a sarcastic intonation; "who will be the first to abandon us if we leave the mansion? Fue en ese momento que una risa amarga, falsa, que mostraba los dientes, surgió desde el rincón donde estaba sentado Michele; la madre se volteó: "Pero ¿sabes?", le dijo intentando darle a su voz indiferente un tono sarcástico; "¿quién será el primero en abandonarnos si dejamos la villa?" Indovina." guess Guess.

"Mah, non so." "Well, I don't know."

"Leo" egli proruppe additando l'uomo; "il nostro Leo." "Leo," he exclaimed, pointing at the man; "our Leo."

Leo ebbe un gesto di protesta. Leo had a gesture of protest. "Ah, Merumeci?" "Ah, Merumeci?" ripetè la madre incerta e impressionata guardando l'amante come se avesse voluto leggergli in faccia se fosse stato capace di un simile tradimento; poi ad un tratto, con occhi e sorriso infiammati di patetico sarcasmo: "Ma già... sicuro... e io stupida che non ci pensavo... sicuro Carla" soggiunse rivolgendosi alla figlia; "Michele ha ragione... il primo che fingerà di non averci mai conosciuto, dopo naturalmente che avrà intascato i quattrini, sarà Merumeci...: non protesti" ella continuò con un sorriso ingiurioso; "non è colpa sua, tutti gli uomini sono così... potrei giurarlo, passerà con una di quelle sue amiche tanto simpatiche e tanto eleganti e appena mi vedrà... volterà la testa dall'altra parte... sicuro... caro lei... ci metterei la mano sul fuoco..." Tacque per un istante. |||||impressed||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||insulting||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| repeated the uncertain and impressed mother, looking at her lover as if she wanted to read in his face whether he was capable of such a betrayal; then suddenly, with eyes and smile inflamed with pathetic sarcasm, "But already... sure... and I stupid that I didn't think about it... sure Carla" she added turning to her daughter; "Michele is right.... the first one who will pretend that he never knew us, after of course he pockets the dough, will be Merumeci...: don't protest" she continued with an insulting smile; "it's not his fault, all men are like that... I could swear, he will pass by with one of those friends of his who are so nice and so elegant and as soon as he sees me he'll turn his head the other way ... sure ... dear you ... I would put my hand on it..." She was silent for a moment. "E già," concluse con amarezza e rassegnazione; "già... anche Cristo è stato tradito dai suoi migliori amici." ||||||resignation|||||||||| "And already," he concluded with bitterness and resignation; "already ... even Christ was betrayed by his best friends."

Soverchiato da quel fiotto di accuse, Leo posò il sigaro: "Tu" disse voltandosi verso Michele "sei un ragazzo, e per questo non ti prendo in considerazione...; ma che lei signora" soggiunse voltandosi alla madre "possa credere che io per una vendita qualsiasi abbandoni i miei migliori amici, ecco, questo non me l'aspettavo... no, proprio non me l'aspettavo." overwhelmed|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Overwhelmed by that flurry of accusations, Leo put down his cigar: "You," he said turning to Michael, "are a boy, and for that I don't take you into consideration...; but that you ma'am," he added turning back to his mother, "could believe that I for any sale would abandon my best friends, here, this I did not expect... no, I just didn't expect it." Scosse la testa e riprese il sigaro. He shook his head and resumed the cigar.

"Quanto è falso," pensò Michele divertito; poi bruscamente si ricordò di essere l'uomo derubato, canzonato, oltraggiato, nel suo patrimonio, nella sua dignità, nella persona di sua madre: "Ingiuriarlo" pensò; "provocare una scena." |||||||||||||robbed||outraged|||||||||||||||| "How untrue," Michael thought with amusement; then abruptly remembered that he was the man robbed, mocked, outraged, in his heritage, in his dignity, in the person of his mother: "Injuring him," he thought; "causing a scene." Capì di aver lasciato passare in quella serata mille occasioni più favorevoli ad un alterco, per esempio quando Leo aveva rifiutato di concedere una proroga; ma ormai era troppo tardi: "Non te l'aspettavi eh?" ||||||||||||||argument||||||||||||||||||you expected| He realized that he had let a thousand more favorable opportunities for an altercation pass that evening, for example, when Leo had refused to grant an extension; but by then it was too late: "You didn't see that coming, did you?" disse rovesciandosi nella poltrona e accavalciando le gambe; esitò, poi senza muoversi: "mascalzone." |||||crossing||||||| he said, toppling over in the chair and crossing his legs; he hesitated, then without moving, "rascal."

Tutti si voltarono, la madre con sorpresa, l'uomo lentamente, togliendosi di bocca il sigaro: "Cosa hai detto?" Everyone turned, the mother with surprise, the man slowly, taking the cigar out of his mouth, "What did you say?"

"Voglio dire," spiegò Michele aggrappandosi con le mani ai bracciuoli della poltrona e non ritrovando nella sua indifferenza le ragioni che lo avevano spinto a quell'ingiuria veemente; "che Leo... ci ha rovinati... e ora finge di esserci amico... ma non lo è." ||||gripping|||||||||||||||||||||that insult|||||||||||||||| "I mean," Michele explained, clinging with his hands to the armrests of the armchair and not finding in his indifference the reasons that had prompted him to that vehement insult; "that Leo ... has ruined us ... and now he pretends to be our friend ... but he is not."

Silenzio; disapprovazione: "Senti Michele," disse Leo fissando sul ragazzo due occhi del tutto inespressivi; "mi sono già accorto da qualche minuto che tu questa sera vuoi attaccar briga, chi sa perché... mi dispiace ma ti dico subito che non attacca. |||||||||||||inexpressive|||||||||||||||||||||||||| Silence; disapproval: "Look Michele," Leo said, fixing on the boy two completely expressionless eyes; "I've already noticed a few minutes ago that you want to attack tonight, who knows why...I'm sorry but I'm telling you right now that it doesn't attack. Se tu fossi un uomo saprei come risponderti... ma sei un ragazzo senza responsabilità... per questo la migliore cosa che puoi fare è andare a letto e dormirci sopra." |||||||||||||||||||||||||||in it| If you were a man I would know how to answer you...but you're a boy without responsibility...that's why the best thing you can do is go to bed and sleep it off." Tacque e riprese il sigaro: "E mi dici questo" soggiunse bruscamente "proprio quando stavo per proporvi le condizioni più favorevoli." |||||||||||||||to propose to you|||| He fell silent and resumed his cigar, "And you tell me this," he abruptly added, "just when I was about to offer you the most favorable terms."

Silenzio: "Merumeci ha ragione" parlò a sua volta la madre "veramente, Michele, egli non ci ha rovinati e c'è stato sempre amico... perché ingiuriarlo in questo modo?..." Silence: "Merumeci is right," his mother spoke in turn, "really, Michele, he did not ruin us and has always been our friend... why insult him like this?..."

"Ah, ora lo difendi" pensò il ragazzo; un'irritazione forte contro se stesso e gli altri lo invase: "Se sapeste quanto tutto questo mi è indifferente," avrebbe voluto gridare loro: la madre eccitata e interessata, Leo falso, Carla stessa che attonita lo guardava, gli parvero in quel momento ridicoli eppure invidiabili appunto perché essi aderivano a questa realtà e consideravano veramente la parola "mascalzone" come una ingiuria mentre per lui, gesti, parole, sentimenti, tutto era un giuoco vano di finzioni. |||||||an irritation||||||||||||||||||||||||||||||||astonished||||||||||envy-inducing||||they adhered||||||||||||||||||||||game|||fictions "Ah, now you're defending him," thought the boy; a strong irritation against himself and the others invaded him: "If you knew how indifferent all this is to me," he would have liked to shout at them: the excited and interested mother, fake Leo, Carla herself who astonishedly looked at him, seemed to him at that moment ridiculous yet enviable precisely because they adhered to this reality and truly regarded the word "scoundrel" as an insult while for him, gestures, words, feelings, everything was a vain play of pretenses.

Però volle andare fin al fondo della strada incominciata: "Quel che ho detto è la pura verità" proferì senza convinzione. ||||||||started||||||||||| However, he wanted to go all the way down the road he had started: "What I have said is the pure truth," he proclaimed without conviction.

Leo alzò con disgusto e malcontento le spalle: "Ma fammi il piacere" interruppe scuotendo con violenza la cenere del suo sigaro; "fammi il santissimo piacere..." e già la madre stava per sostenere l'amante, con un "hai torto marcio Michele", quando laggiù, in quella poca luce che vi arrivava dal loro angolo, la porta si aprì a metà, e una testa bionda di donna si affacciò: |||||||||||||||||||||||very holy||||||||||||you have||||||||||||||||||||||||||||| Leo shrugged his shoulders in disgust and discontent, "Give me a break," he interrupted, shaking the ashes of his cigar violently; "give me the most holy break..." and already his mother was about to back up her lover with a "you're dead wrong Michele," when over there, in what little light reached you from their corner, the door opened halfway, and a blond head of a woman appeared:

"Si può?" "Can you?" domandò la testa; tutti si voltarono: "Oh, Lisa!" demanded the head; everyone turned around, "Oh, Lisa!" esclamò la madre "entra, entra pure." Mother exclaimed, "Come in, come in." La porta si aprì del tutto e Lisa entrò; un soprabito turchino avvolgeva il suo corpo grasso, e le arrivava fin quasi ai piedi minuscoli; la testa dal cappellino cilindrico, azzurro e argento, pareva ancor più piccola su quelle spalle piene che il panno invernale arrotondava; il soprabito era ampio, eppure il petto e i fianchi floridi vi si stampavano con abbondanza di linee curve e gonfie; invece le estremità di questo corpo meravigliavano per la loro esiguità e sotto la campana larga del mantello si distingueva con stupore la sottigliezza delle caviglie. |||||||||||blue|||||||||||||tiny||||||blue|||||||||||||||it rounded|||||||||||||themselves|they printed|||||||bulging|||||||||||slimness||||||||||||||| The door opened fully and Lisa entered; a blue overcoat wrapped around her fat body, and reached almost to her tiny feet; the head with the cylindrical hat, blue and silver, seemed even smaller on those full shoulders rounded off by the winter cloth; the overcoat was loose, yet the bosom and florid hips were stamped upon it with an abundance of curved and swollen lines; instead the extremities of this body amazed for their smallness and under the wide bell of the cloak one could distinguish with amazement the thinness of the ankles.

"Non disturbo?" "Am I bothering you?" domandò Lisa avvicinandosi "è tardi... lo so... ma ho cenato qui accanto e poiché passavo per la vostra strada non ho potuto resistere alla tentazione di farvi una visita e sono venuta..." asked Lisa approaching, "it's late... I know... but I had dinner next door and since I was passing by your way I couldn't resist the temptation to pay you a visit and came..."

"Figurati", disse la madre; si alzò e andò incontro all'amica: "Non ti togli il soprabito?" "Don't mention it", said the mother; she got up and went to meet her friend, "Aren't you taking off your coat?" le domandò.

"No," rispose l'altra "resto un poco e poi scappo..., lo aprirò, ecco... per non aver troppo caldo." ||||||||I escape|||||||| "No," the other replied, "I'll stay a little while and then I'll run..., I'll open it, here... not to be too hot."

Disfece la cintura rivelando un vistoso e lucido vestito di seta nera ornato di grossi fiori azzurrastri; salutò Carla: "Buonasera Carla... Leo: ah c'è anche Merumeci... impossibile non trovarlo qui... Michele: come va Michele?" he undid|||||colorful|||||||||||bluish||||||||||||||||| He undid his belt revealing a showy and shiny black silk dress adorned with large bluish flowers; he greeted Carla: "Good evening Carla... Leo: ah there is also Merumeci...impossible not to find him here.... Michele: how are you doing Michele?" e sedette sul divano accanto alla madre. And sat on the sofa next to his mother.

"Che bel vestito hai" disse questa allargando il soprabito; "ebbene quali novità mi racconti?" "What a beautiful dress you have," said this one widening her overcoat; "well what news are you telling me?"

"Nessuna," rispose Lisa guardandosi intorno; "ma..." soggiunse "che facce stralunate avete... si direbbe che steste discutendo e io con la mia venuta abbia interrotto la vostra discussione." |||||||||stunned||||||||||||||||| "None," Lisa replied as she looked around; "but..." she added, "what queer faces you have...one would think you were arguing and I with my coming interrupted your discussion."

"Ma no," protestò Leo posando su Lisa, tra il fumo del suo sigaro, uno sguardo mistificatore; "ma no... La massima allegria ha regnato finora." |||||||||||||||mystifying||||||it has|| "But no," Leo protested, laying on Lisa, amid the smoke of his cigar, a mystifying look; "but no... Utmost cheerfulness has reigned so far."

"Si parlava del più e del meno... ecco tutto" disse la madre; prese una scatola e la porse all'amica: "Fumi?" "We talked about this and that ... that's all," said the mother; she took a box and handed it to her friend, "Do you smoke?"

A questo punto Michele, con la consueta inopportunità, interloquì: At this point Michael, with his usual inappropriateness, interjected:

"È la pura verità" disse curvandosi e guardando attentamente Lisa; "noi stavamo accapigliandoci e tu hai interrotto la nostra discussione." ||||||||||||grappling||||||| "It's the pure truth," he said as he bent down and looked carefully at Lisa; "we were huddling and you interrupted our discussion."

"Oh" fece Lisa senza alzarsi, con un riso forzato e malizioso; "allora me ne vado... non vorrei per tutto l'oro del mondo aver disturbato un consiglio di famiglia..." "Oh," Lisa made without getting up, with a forced, mischievous chuckle; "then I'm leaving...I wouldn't wish for all the gold in the world to have disturbed a family council..."

"Neppure per sogno" protestò la madre; e con una smorfia di biasimo verso Michele: "Sciocco!" not even||||||||||||||foolish "Not a chance," protested the mother; and with a grimace of blame toward Michael, "Fool!"

"Io sciocco?" "Me fool?" ripetè il ragazzo: "Ben mi sta" pensò "sciocco... sì..., sciocco a volermi per forza appassionare a queste tue questioni." |||well||||||||||||||| repeated the boy, "Well it fits me," he thought, "foolish ... yes ..., foolish to necessarily want to get passionate about these matters of yours." Un orribile senso di futilità e di noia l'oppresse; girò gli occhi intorno, per l'ombra ostile del salotto; poi su quelle facce; Leo lo guardava, gli parve, ironicamente, un sorriso appena percettibile fioriva sulle sue labbra carnose; quel sorriso era ingiurioso; un uomo forte, un uomo normale se ne sarebbe offeso e avrebbe protestato; lui invece no... lui con un certo avvilente senso di superiorità e di compassionevole disprezzo restava indifferente... ma volle per la seconda volta andar contro la propria sincerità: "Protestare," pensò "ingiuriarlo daccapo." |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||disheartening|||||||||||||||||||||to protest||| A horrible sense of futility and boredom oppressed him; he turned his eyes around, for the hostile shadow of the living room; then on those faces; Leo looked at him, it seemed to him, ironically, a barely perceptible smile bloomed on his fleshy lips; that smile was insulting; a strong man, a normal man would have been offended by it and would have protested; he would not... he with a certain demeaning sense of superiority and compassionate contempt remained indifferent ... but he wanted for the second time to go against his own sincerity: "Protest," he thought, "insult him all over again."

Guardò Leo: "E... dico," profferì con voce incolore "che bisogno c'è di sorridere?" ||||he offered|||||||| He looked at Leo, "And. I say," he proffered in a colorless voice, "what's the need to smile?"

"lo... parola d'onore..." incominciò Leo fingendo la più grande stupefazione: "I ... word of honor ..." began Leo feigning the greatest stupefaction:

"Dico" soggiunse Michele alzando con uno sforzo penoso la voce; era così che bisognava litigare; ricordava di aver assistito in tram, a un alterco tra due signori ugualmente grassi e importanti; ciascuno dei due dopo aver preso per testimoni i presenti e citato, con parole risentite, la propria onorabilità, la propria professione, le proprie ferite di guerra, e in generale tutti quegli elementi che potessero commuovere l'uditorio, aveva finito, pur di soverchiar l'avversario, per urlare francamente, e arrivare a un certo grado di collera sincera; così doveva fare anche lui: "Non credere che perché è venuta Lisa io non sia più capace di ripetere quello che ho detto prima... anzi guarda lo ripeto... |||||||painful|||||||||||||||||||||||||||||||||||quoted|||||||||||||||||||||||||||||overwhelm||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| "I say," Michael added, raising his voice with a painful effort; this was how one should quarrel; he remembered having witnessed in the streetcar, an altercation between two equally fat and important gentlemen; each of the two after taking as witnesses those present and mentioning, in resentful words, his own honorability, his profession, his war wounds, and in general all those elements that could move the audience, had ended up, in order to overpower his opponent, to shout frankly, and reach a certain degree of sincere anger; so he had to do too: "Don't think that because Lisa came I am no longer able to repeat what I said before ... indeed look I'll repeat it.... mascalzone!" scoundrel!

Tutti lo guardarono: "Ma insomma..." esplose la madre indignata. |||but||||| Everyone looked at him: "But come on..." the mother exploded indignantly.

Lisa osservava curiosamente Michele: "Perché... cos'è successo?" Lisa was curiously watching Michele: "Why... what happened?" domandava... Leo invece non si mosse né mostrò di essersi offeso: ebbe soltanto un riso falso, alto e sprezzante."Ah... asked... Leo, on the other hand, did not move or show that he was offended: he only had a false, high and contemptuous laugh. "Ah... bellissima questa," ripetè "bellissima... non si potrà più neppure sorridere..."; poi, bruscamente "finché si scherza, si scherza," soggiunse alzandosi dal fondo della poltrona, e battendo il pugno sulla tavola; "ma ora basta... o Michele mi fa delle scuse o io me ne vado." ||||||||||||until|||||||||||||||||||||||||||||| beautiful this," he repeated, "beautiful... you won't even be able to smile anymore..."; then, abruptly, "as long as you joke, you joke," he added, getting up from the back of the chair, and pounding his fist on the table; "but that's enough now... either Michele makes me an apology or I'm leaving."