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1812. La storia della bufera napoleonica, XXX puntata

XXX puntata

Da Mosca La Voce della Russia.

Vi invitiamo all'ascolto della XXX puntata del ciclo ”1812.

La bufera napoleonica” a cura di Dmitri Mincenok. Nel 1812 Mosca era una capitale in pensione.

Dopo aver perso nel 1712 il rango di capitale dell'impero, negli ultimi 40 anni si era trasformata in un immenso paese di campagna. Non c'erano piazze e mancavano i grandi viali. I palazzi di marmo della nobiltà si alternavano a casupole di legno. Piazza Rossa era allora un grande mercato che stava a segnare la decadenza del potere che cedeva il passo alla forza del denaro.

Un fenomeno analogo si registrò ai giorni nostri, negli anni '90 che segnarono l'avvio del processo di formazione della nuova Russia.

Dinanzi al Cremlino c'erano ancora i resti di un vallo in terra battuta fatto costruire da Pietro il Grande quando temeva un attacco della Svezia.

In quei tempi Mosca era abitata da non pochi originali che animavano la vita cittadina.

Diffusissima l'abitudine di affibbiare a chiunque dei soprannome. Per esempio il rampollo dell'illustre casato dei Rostopcinik per la forma della testa si ebbe quello di melone, un nomignolo che poi si estese ai figli e anche alla casa

C'era poi un certo Nikonor Stepanovic che veniva apostrofato al femminile.

Un paese di campagna in cui si conoscevano tutti, in cui ognuno avrebbe potuto raccontare qualcosa di intimo sul vicino di casa.

Petr Vjasemskii ci ha lasciato tutta una serie di bozzetti sulla Mosca patriarcale dell'epoca.

Leggiamo: “A Mosca, prima dell'incendio, c'erano tre sorelle, signorine.

Erano state soprannominate le Tre Parche, benché non terrorizzassero nessuno. Loro si limitavano a partecipare a tutti i balli della città senza trascurare nemmeno un ricevimento. Erano piuttosto passatelle, ma la terza era comunque la più piccola. Per cui era sempre tenuta sotto tutela e sorveglianza e non le permettevano di uscire da sola.

Ai balli erano le prime ad arrivare e le ultime ad uscire. Un giorno un tizio chiese alla sorella maggiore: “ Ma come fate a sopportare questo ritmo così impegnativo alla vostra eta? Ma veramente i balli vi piacciono tanto? - Nemmeno per sogno!

È solo per far piacere alla nostra piccola salterina! E dire che la piccola salterina aveva già superato i 60 anni.

Secondo numerose testimonianze a Mosca la vita trascorreva in allegria.

Difficile dire perché. Forse per la nostra concezione del cristianesimo in cui per accedere alla redenzione bisogna prima abbandonarsi al peccato oppure perché l'uomo è ancora molto vicino alle bestie che mangiano a sazietà e raccolgono le forze quando per istinto sentono imminente un pericolo. Quell'estate a Mosca fu particolarmente afosa.

In città e nei sobborghi ci si divertiva a più non posso. I balli si succedevano ai concerti, alle scampagnate e ai ricevimenti in maschera. Me le notizie sull'approssimarsi del nemico influivano sull' atmosfera generale.

La gente si attendeva di vedere da vicino l'invasione.

Napoleone era definito l'Anticristo. Tutte le informazioni venivano da vecchie riviste.

Nessuno era mai entrato in contatto con il nemico. Gli unici francesi che conoscevano era le gornernanti. Temevano quindi un nemico più inventato che conosciuto.

Ci si nutriva di pettegolezzi, mentre le notizie erano ricavate principalmente dal giornale “ Moskovskie Vedomosti” che usciva con una tiratura di cinquecento copie.

L'ultimo numero vide la luce il 31 agosto.

Godeva di una certa popolarità anche la rivista “ Russkii Vestnik” pubblicato dal giornalista Serghej Glinka di cui si diceva che fosse a contatto con gli spiriti. E c'era infine il Club inglese, il più esclusivo della città, in cui era di moda criticare lo zar e portare alle stelle Kutuzov.

Per il popolino venivano stampati dei manifesti che di regola eranno affissi vicino alla tipografia.

In questi manifesti c'era tutto il contrario della verità.

Si affermava che il nemico cercasse di evitare in ogni modo la battaglia, che a centinaia i tedeschi disertavano per entrare nelle file di Barklai annunciando che al primo combattimento i loro compatrioti non sarebbero rimasti con i francesi. Per raggiungere le masse analfabete c'erano i “lubki”, una specie di fumetto ante littteram che ricordano le caricature che sarebbero poi apparse sulla Pravda durante la seconda guerra mondiale.

Questi fumetti avevano due personaggi principali: Dolbila il contadino e Gvosdila il guerriero.

Entrambi si battevano a corpo a corpo con i francesi avendo sempre la meglio. L'informazione era tutto qui.

Le autorità volevano evitare il panico e dicevano soltanto che l'esercito arretrava in vista della battaglia generale. Ma dove, quando? Erra iniziata una certa penuria di prodotti alimentari, ma non c'erano file dinanzi ai negozi.

Ma c'erano altre cose degne di nota.

L'alta società smise di parlare francese e passò al russo. Ma la lingua madre era conosciuta così male che molti dovettero ricorrere ai maestri. Ecco quanto era accaduto in soli cento anni in seguito alle riforme di Pietro il Grande. Fu introdotta una multa di alcuni rubli per chi parlava in francese in pubblico, dove si poteva rischiare anche di più.

Nei confronti del nemico erano tutti irriducibili.

Inoltre nessuno voleva rimanere in una città assediata. Chi aveva tenute e possedimenti lontani si mise in viaggio.

Si creavano spontaneamente delle carovane. Bastava avere una carrozza.. Gli artigiani russi erano così bravi da costruire carrozze perfettamente ammortizzate in grado di ridurre al minimo le asperità del viaggio e delle strade.

Nella sua fuga la nobiltà non rimase sola.

Si mosse anche la piccola borghesia. Ognuno si era ricordato del villaggio natio e partiva.

Il governatore di Mosca comunicò a Pietroburgo che in caso di necessità era possibile trasformare la città in un deserto. Ma non era ancora venuto il momento.

Meno di tre settimane mancavano all'incendio di Mosca.

Avete ascoltato la XXX puntata del ciclo “1812.

La bufera napoleonica “ a cura di Dmitri Mincenok.

XXX puntata XXX Folge XXX installment Episodio XXX XXX épisode XXX aflevering Episódio XXX XXX avsnitt

Da Mosca La Voce della Russia.

Vi invitiamo all’ascolto della XXX  puntata del ciclo ”1812.

La bufera napoleonica” a cura  di Dmitri Mincenok. Nel 1812 Mosca era una capitale in pensione. In 1812 Moscow was a retired capital.

Dopo aver perso nel 1712 il  rango di capitale dell’impero, negli ultimi 40 anni si era trasformata in un immenso paese di campagna. |||||status||||||||||||||| Having lost its status as the capital of the empire in 1712, it had developed into a huge country town in the last 40 years. Non c’erano piazze e mancavano i grandi viali. There were no squares and there were no large avenues. I palazzi di marmo della nobiltà si alternavano a casupole di legno. The marble palaces of the nobility alternated with wooden huts. Piazza Rossa era allora un grande mercato che stava a segnare la decadenza del potere che cedeva il passo alla forza del denaro. ||||||||||mark|||||||||||| Red Square was then a large market which marked the decline of power which gave way to the power of money.

Un fenomeno analogo si registrò ai giorni nostri, negli anni '90 che segnarono l’avvio del processo di formazione della nuova Russia. A similar phenomenon occurred today, in the 1990s, which marked the start of the formation process of the new Russia.

Dinanzi al Cremlino c’erano ancora i resti di un vallo in terra battuta fatto costruire da Pietro il Grande quando temeva un attacco della Svezia. |||||||||rampart||||||||||||||| In front of the Kremlin there were still the remains of a clay wall built by Peter the Great when he feared an attack from Sweden.

In quei tempi Mosca era abitata da non pochi originali che animavano la vita cittadina. In those days Moscow was inhabited by not a few originals that animated city life.

Diffusissima l’abitudine di affibbiare a chiunque dei soprannome. |||attach||||nicknames The habit of giving anyone a nickname is very widespread. Per esempio il rampollo dell’illustre casato dei Rostopcinik per la forma della testa si ebbe quello di melone, un nomignolo che poi si estese ai figli e anche alla casa For example, the scion of the illustrious family of Rostopcinik for the shape of the head was that of melon, a nickname that then extended to the children and also to the house

C’era poi un certo Nikonor Stepanovic che veniva apostrofato al femminile. Then there was a certain Nikonor Stepanovic who was addressed as a female.

Un  paese di campagna in cui  si conoscevano tutti, in  cui  ognuno avrebbe potuto raccontare qualcosa di intimo sul vicino di casa. A country town where everyone knew each other, where everyone could tell something intimate about their neighbor.

Petr Vjasemskii ci ha lasciato tutta una serie di bozzetti sulla Mosca patriarcale dell’epoca. Petr Vjasemskii left us a whole series of sketches on the patriarchal Moscow of the time.

Leggiamo: “A Mosca, prima dell’incendio, c’erano tre sorelle, signorine. We read: “In Moscow, before the fire, there were three sisters, young ladies.

Erano state soprannominate le Tre Parche, benché non terrorizzassero nessuno. They had been nicknamed the Three Fates, although they did not terrify anyone. Loro si limitavano a partecipare a tutti i balli della città senza trascurare nemmeno un ricevimento. They limited themselves to participating in all the dances in the city without neglecting even a reception. Erano piuttosto passatelle, ma la terza era comunque la più piccola. They were rather passatelle, but the third was still the smallest. Per cui era sempre tenuta sotto tutela e sorveglianza e non  le permettevano di uscire da sola. So she was always kept under guardianship and surveillance and did not allow her to go out alone.

Ai balli erano le prime ad arrivare e le ultime ad uscire. At the dances they were the first to arrive and the last to leave. Un giorno un tizio chiese alla sorella maggiore: “ Ma come fate a sopportare questo ritmo così impegnativo alla vostra eta? One day a guy asked his older sister: “But how can you handle this demanding pace at your age? Ma veramente i balli vi piacciono tanto? But do you really like dances so much? - Nemmeno per sogno! - Not a chance!

È solo per far piacere alla nostra piccola salterina! It's just to please our little jumper! E dire che la piccola salterina aveva già superato i 60 anni. And to say that the little jumper was already over 60 years old.

Secondo numerose testimonianze a Mosca la vita trascorreva in allegria. According to numerous testimonies, life in Moscow was spent in joy.

Difficile dire perché. It's hard to say why. Forse per la nostra concezione del cristianesimo in cui per accedere alla redenzione bisogna prima abbandonarsi al peccato oppure perché l’uomo è ancora molto vicino alle bestie che mangiano a sazietà e raccolgono le forze quando per istinto sentono imminente un  pericolo. Perhaps because of our conception of Christianity in which to access redemption one must first abandon oneself to sin or because man is still very close to the beasts that eat their fill and gather strength when instinctively they feel an imminent danger. Quell’estate a Mosca fu particolarmente afosa. That summer in Moscow was particularly sultry.

In città e nei sobborghi ci si divertiva a più non posso. In the city and in the suburbs it was fun as much as I could. I balli si succedevano ai concerti, alle scampagnate e ai ricevimenti in maschera. The dances followed one another at concerts, outings and masked receptions. Me le notizie sull’approssimarsi del nemico influivano sull' atmosfera generale. But news of the approach of the enemy affected the general atmosphere.

La gente si attendeva di vedere da vicino l’invasione. People expected to see the invasion up close.

Napoleone era definito l’Anticristo. Napoleon was called the Antichrist. Tutte le informazioni venivano da vecchie riviste. All the information came from old magazines.

Nessuno era mai entrato in contatto con il nemico. No one had ever come into contact with the enemy. Gli unici francesi che conoscevano era le gornernanti. The only French they knew were the gornernanti. Temevano quindi un nemico più inventato che conosciuto. They therefore feared an enemy more invented than known.

Ci si nutriva di pettegolezzi, mentre le notizie erano ricavate principalmente dal giornale “ Moskovskie Vedomosti” che usciva con una tiratura di cinquecento copie. We fed on gossip, while the news was obtained mainly from the newspaper “Moskovskie Vedomosti” which came out with a circulation of five hundred copies.

L’ultimo numero vide la luce il 31 agosto. The last issue saw the light on August 31st.

Godeva di una certa popolarità anche la rivista “ Russkii Vestnik”  pubblicato dal giornalista Serghej Glinka di cui si diceva che fosse a contatto con  gli spiriti. The magazine “Russkii Vestnik”, published by the journalist Serghej Glinka, who was said to be in contact with spirits, also enjoyed a certain popularity. E c’era infine il Club inglese, il più esclusivo della città, in cui era di moda criticare lo zar e portare alle stelle Kutuzov. And finally there was the English Club, the most exclusive in the city, where it was fashionable to criticize the Tsar and to bring Kutuzov to the stars.

Per il popolino venivano stampati dei manifesti che di regola eranno affissi vicino alla tipografia. For the populace, posters were printed which as a rule were posted near the printing house.

In questi manifesti c’era tutto il contrario della verità. In these manifestos there was quite the opposite of the truth.

Si affermava che il nemico cercasse di evitare in ogni modo la battaglia, che a centinaia i tedeschi disertavano per entrare nelle file di Barklai annunciando che al primo combattimento i loro compatrioti non sarebbero rimasti con  i francesi. It was claimed that the enemy tried to avoid the battle in every way, that by the hundreds the Germans deserted to join the ranks of Barklai announcing that their compatriots would not stay with the French at the first fight. Per raggiungere le masse analfabete c’erano i “lubki”, una specie di fumetto ante littteram che ricordano le caricature che sarebbero poi apparse sulla Pravda durante la seconda guerra mondiale. To reach the illiterate masses there were the “lubki”, a kind of ante littteram comic that recall the caricatures that would later appear on Pravda during the Second World War.

Questi fumetti avevano due personaggi principali: Dolbila il  contadino e Gvosdila il guerriero. These comics had two main characters: Dolbila the farmer and Gvosdila the warrior.

Entrambi si battevano a corpo a corpo con i francesi avendo sempre la meglio. Both fought hand-to-hand with the French always having the upper hand. L’informazione era tutto qui. The information was all there.

Le autorità volevano evitare il panico e dicevano soltanto che l’esercito arretrava in  vista della battaglia generale. The authorities wanted to avoid panic and said only that the army was retreating in view of the general battle. Ma dove, quando? But where, when? Erra iniziata una certa penuria di prodotti alimentari, ma non c’erano file dinanzi ai negozi. A certain shortage of food had begun, but there were no lines in front of the shops.

Ma c’erano altre cose degne di nota. But there were other things worth noting.

L’alta società smise di parlare francese e passò al russo. High society stopped speaking French and switched to Russian. Ma la lingua madre era conosciuta così male che molti dovettero ricorrere ai maestri. But the mother tongue was so poorly known that many had to resort to teachers. Ecco quanto era accaduto in soli cento anni in seguito alle  riforme di  Pietro il Grande. This is what had happened in just a hundred years following the reforms of Peter the Great. Fu introdotta una multa di alcuni rubli per chi parlava in francese in pubblico, dove si poteva rischiare anche di più. |introduced||||||||||||||||||| A fine of a few rubles was introduced for those who spoke French in public, where one could risk even more.

Nei confronti del nemico erano tutti irriducibili. ||||||unyielding They were all irreducible to the enemy.

Inoltre nessuno voleva rimanere in una città assediata. |||||||besieged Furthermore, no one wanted to remain in a besieged city. Chi aveva tenute e possedimenti lontani si mise in viaggio. ||estates||||||| Those who had distant estates and possessions set out on a journey.

Si creavano spontaneamente delle carovane. ||spontaneously||caravans Caravans were created spontaneously. Bastava avere una carrozza.. It was enough to have a carriage .. Gli artigiani russi erano così bravi da costruire carrozze perfettamente ammortizzate in grado di ridurre al minimo le asperità del viaggio e delle strade. ||||||||||well-cushioned||||reduce||||||||| Russian craftsmen were good enough to build perfectly cushioned carriages that could minimize the roughness of travel and roads.

Nella sua fuga la nobiltà non rimase sola. In his escape, the nobility was not alone.

Si mosse anche la piccola borghesia. The petty bourgeoisie also moved. Ognuno si  era ricordato del villaggio natio e partiva. ||||||native|| Everyone had remembered their native village and left.

Il governatore di Mosca comunicò a Pietroburgo che in caso di necessità era possibile trasformare la città in un deserto. The governor of Moscow informed Petersburg that in case of need it was possible to turn the city into a desert. Ma non era ancora venuto il momento. But the time had not yet come.

Meno di tre settimane mancavano all’incendio di Mosca. Less than three weeks before the fire in Moscow.

Avete ascoltato la XXX puntata  del ciclo “1812.

La bufera napoleonica “ a cura di Dmitri Mincenok.