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Storia D'Italia, L'Impero colpisce ancora (410-418) - Ep. 26 (2)

L'Impero colpisce ancora (410-418) - Ep. 26 (2)

Una nuova rivolta in Gallia: Giovino, Goar, Gundahar

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Giovino, un imperatore-fantoccio

Nel frattempo la Gallia non era affatto pacificata, nonostante la morte e sconfitta di Costantino III. C'erano stati due eventi che avevano ulteriormente complicato un quadro già confuso: l'esercito del Reno si era ammutinato nuovamente e aveva nominato un nuovo imperatore e i Goti erano finalmente entrati in Gallia, aggiungendo una ulteriore pedina al complicatissimo scacchiere gallico.

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Vediamo innanzitutto cosa accadde a nord: alcuni Alani non erano andati verso ovest e verso la Spagna ma erano rimasti nel nord della Gallia, di converso si erano uniti al banchetto di quello che restava della Gallia Romana anche i Burgundi che avevano attraversato il Reno e avevano occupato la sezione centrale del vecchio limes, stabilendo la loro capitale a Mainz. Il re degli Alani, Goar, e il re dei Burgundi, Gundahar, insieme controllavano le terre tra la Mosella e il Reno. La sconfitta di Costantino III aveva creato un vuoto di potere e si sa, in politica non esiste il vuoto. La Gallia del nord non aveva nessuna intenzione di tornare a prendere ordini da parte di quei buffoni di Ravenna, grazie tante. Goar e Gundahar, assieme a quello che restava della Gallia settentrionale Romana, avevano elevato un gallo-romano di rango senatorio alla dignità imperiale, ovviamente si trattava di un semplice fantoccio a fare da schermo legale allo strapotere dei barbari, un po' come Prisco Attalo per i Goti. Il gallo-romano si chiamava Iovinus o Giovino.

Il primo atto di Giovino fu ovviamente di legalizzare l'occupazione da parte dei Burgundi e degli Alani della sponda sinistra del Reno: Giovino sapeva bene a chi doveva la sua carica. In contemporanea Giovino inviò messaggeri ad un altro senatore che aveva avuto una esperienza simile: ma ovviamente il nostro Prisco Attalo, sempre un ospite dei Goti e oramai uno dei confidenti più importanti di Re Athaulf.

Attalo consigliò a Giovino una alleanza: con la forza militare di quello che restava dell'esercito Romano del Reno, dei Germani e dei Goti Giovino avrebbe avuto quello che serviva per rovesciare il potere di Ravenna e installare un nuovo governo per tutto l'impero occidentale. Le trattative avanzarono rapidamente e Athaulf decise che era arrivato di mettere in pratica un piano che il suo predecessore Alaric aveva immaginato più volte: nel 412 portò l'intera carovana dei Visigoti dall'altro lato delle Alpi. Lo stato Romano sembrava inflessibile nella difesa dell'Italia, forse in Gallia i Goti avrebbero avuto più fortuna tra i relitti galleggianti di quello che restava della Gallia Romana.

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Flavio Costanzo deve aver emesso un rumoroso sospiro di sollievo nel vederli partire: per rimettere in sesto l'impero aveva innanzitutto bisogno di riavere il pieno controllo dell'Italia e il suo esercito, pur vittorioso, non era ancora nelle condizioni di affrontare i Visigoti. A prima vista l'uscita dei Goti dalla scena italiana era un'ottima notizia. Quello che però Flavio Costanzo doveva evitare a tutti i costi era che giungessero a buon fine le macchinazioni di Prisco Attalo e Giovino. Una alleanza tra Visigoti, Germani e Gallo-romani sarebbe stata effettivamente impossibile da fermare.

Le guerre si vincono anche con la penna

Qui ahimè debbo avventurarmi sulle sabbie mobili della speculazione perché credo sia l'unica chiave per comprendere quel che avvenne. Flavio Costanzo non era solo un ottimo generale e un capace amministratore, credo fosse anche un fine politico e stratega. Non è solo con la forza bruta che si vince una guerra, soprattutto la complicatissima partita a scacchi che si giocava ora sulla pelle dell'occidente. Flavio Costanzo sapeva che c'era solo una cosa che poteva far perdere il lume della ragione ai Balti, la famiglia di Alaric e Athaulf: ma ovviamente Sarus, il Goto che era un nemico acerrimo dei Balti e che continuava ad essere una figura importante della corte di Ravenna. Sarus era uno dei principali generali di Flavio Costanzo e uno dei suoi potenziali rivali per il massimo comando. Due piccioni con una fava: credo che Flavio Costanzo riuscì con un robusto mobbing e una rete di intrighi ad isolare Sarus a corte. Sarus si risentì a tal punto che decise di abbandonare Onorio e di rifugiarsi presso l'unica possibile alternativa: Giovino. Sarus partì da Ravenna con un piccolo seguito e si diresse in Gallia.

Qualcuno fece sapere ad Athaulf che Sarus era in viaggio verso la Gallia con un piccolissimo seguito. La stessa lingua fece sapere ad Athaulf che Giovino aveva trattato con Sarus per farne uno dei suoi comandanti in capo. Non ho prove per dire dietro tutto questo c'era Flavio Costanzo ma se non lui chi? Se fu davvero sua la mossa fu uno dei capolavori politici di Flavio Costanzo: Athaulf fece fuori Sarus in una imboscata e, irritato anche per altre ragioni, ruppe con Giovino e fece sapere a Flavio Costanzo che forse era arrivato il tempo di rimettere questo parvenu di Giovino e i suoi burattinai barbari al posto loro.

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Con un colpo da maestro Flavio Costanzo ottenne non solo che Goti e ribelli in Gallia si unissero ma fece sì che i Goti tornassero dalla parte di Ravenna, come ai bei tempi di Stilicone. In cambio i Goti ottennero di potersi stanziare temporaneamente in Aquitania e Bordeaux aprì le porte ai Visigoti senza bisogno di combattere.

Il 413 fu l'anno in cui collassò anche l'usurpazione di Giovino: l'esercito di Flavio Costanzo arrivò in Gallia e assieme ai Visigoti di Athaulf pose velocemente fine alla ribellione della Gallia del nord. I goti annientarono l'esercito nemico e poi circondarono Valence dove si era rifugiato Giovino. Questi fu costretto ad arrendersi: anche la sua testa fu inviata a Ravenna dove stavano terminando le picche sulle quali appendere le teste degli usurpatori.

Rinnovare Roma con le armi gotiche

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Ataulfo, Re dei Goti, in questo quadro ottocentesco oggi al Prado

Athaulf era stato di parola e si aspettava di essere ricompensato per il buon lavoro eseguito: aveva finalmente dimostrato a Ravenna che i suoi Goti potevano essere una forza a sostegno delle autorità e non solo una forza distruttiva. Ma anche Athaulf sottovalutò la diffidenza che anni di saccheggi e devastazioni avevano causato nella mentalità dei Romani, per non parlare del sacco di Roma. I Goti erano stati degli utili idioti ma Ravenna non aveva alcuna intenzione di trattare con loro in buona fede e cercò una scusa per rompere la breve alleanza: la scusa fu richiedere il rilascio di Galla Placidia come precondizione per un accordo, condizione inaccettabile per Athaulf.

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La risposta di Athaulf all'ennesimo voltafaccia dei Romani fu la consueta sequenza di saccheggi: se Ravenna non voleva i Goti come alleati avrebbe provato nuovamente quanto ci si divertiva ad averli come nemici. La Gallia meridionale soffrì lo stesso fato dell'Italia, Narbonne e Tolosa furono catturate e i Goti mossero persino all'attacco di Marsiglia: l'attacco però fallì e Athaulf fu così severamente ferito che diede ordine ai suoi di tornare in Aquitania, la nuova base delle operazioni per i Visigoti. Anche lì però furono tormentati dagli stomaci vuoti: la carestia seguiva i Goti come una condanna, ogni volta che si abbandonavano ai loro saccheggi nell'eterna guerra di posizione con le autorità imperiali.

Athaulf comprese che la situazione andava sbloccata in qualche modo. Nel suo entourage c'era ancora un premio più importante di ogni gioiello, il premio che si era trascinato dietro da Roma. Leggenda vuole che fosse stato lui a catturare l'altera Galla Placidia e fu sempre Athaulf a chiedere in sposa la principessa dei Romani. Probabilmente fu solo politica, o forse anche Galla era rimasta vittima della nota sindrome di Stoccolma, sta di fatto che Galla acconsentì a sposare Athaulf e a quanto pare anche di buon grado. I due furono uniti in matrimonio in una spettacolare cerimonia celebrata coreograficamente nella casa di uno dei senatori della Gallia meridionale, nei pressi di Narbonne. Athaulf per quel giorno indossò un'uniforme da alto ufficiale Romano, fece doni regali alla sua novella sposa, va detto in gran parte frutto del bottino del sacco di Roma ma ehi, nessuno badò troppo ai particolari. Prisco Attalo, l'imperatore fallito, recitò il poema nuziale. Il Re del nord e la principessa del sud furono uniti in matrimonio nella costernazione della corte di Ravenna. Fu forse in quell'occasione che Athaulf declamò qualcosa di simile al famoso discorso che ci ha tramandato Orosio. Fatemi fare lo storico antico e fatemi mettere anch'io delle parole in bocca ad Athaulf, senza avere la certezza che le avesse davvero pronunciate: “In principio pensavo di sostituire alla Romania, l'impero dei Romani, una nuova Gothia, un nuovo impero universale di cui io sarei stato il fondatore, come Augusto fu il fondatore dell'impero dei Romani. Ma mi sono convinto che l'indole dei miei Goti, anarchica e incontrollabile, non si presta alla costruzione di un impero, che per necessità deve essere basato sulle leggi e il diritto. Ho pertanto deciso di diventare il rinnovatore di Roma, non il suo distruttore: Goti e Romani assieme potranno rinnovare questo nostro impero e assieme ricostruire la potenza di Roma”.

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Ovviamente non sappiamo cosa disse davvero Athaulf, o se disse alcunché. Quel che è certo è che la sua politica da allora in poi si basò in sostanza sul discorso di Orosio, cosa che rende la questione muta. Quanto a Galla e Athaulf, pare che vissero quell'anno in totale armonia e i canonici nove mesi dopo il matrimonio i due avranno un figlio che riceverà l'altisonante nome di Teodosio, il nome del padre di Galla. Onorio non aveva figli, né mai li avrà. In questo momento dunque il piccolo Teodosio, figlio del re dei Goti e di Galla, era l'erede dell'Impero Romano d'occidente.

Ravenna colpisce ancora

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Le favorite dell'imperatore Onorio, quadro pre-raffaellita

Questo stato di cose non era però accettabile per Flavio Costanzo e Onorio: non avevano resistito anni e anni ai Visigoti per vedere uno dei loro sedere sul trono dei Cesari e degli Augusti. Una volta raccolte le forze disponibili Flavio Costanzo mosse contro i Goti, spedendo la flotta a bloccare tutti i porti, in modo da impedire l'arrivo di rifornimenti alimentari in Gallia meridionale, una regione devastata dalla carestia.

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Athaulf, spostatosi a Bordeaux, decise di reagire nominando nuovamente un imperatore Romano alternativo a Onorio, un uomo che avrebbe retto formalmente l'impero fino alla maggiore età di suo figlio Teodosio. E chi poteva essere questo nuovo imperatore se non il nostro vecchio amico Prisco Attalo? Il nostro senatore divenne imperatore per la seconda volta, ma tutto fu vano. Flavio Costanzo era riuscito ad operare un blocco totale dei Goti, riducendoli alla fame. Athaulf fu costretto a trascinare l'intera tribù in Spagna, con l'obiettivo di trovare ancora nuove terre sulle quali vivere, dopo aver devastato Italia e Gallia. A Barcellona la coppia reale fu colpita da un tremendo lutto: l'ancora infante Teodosio morì, come accadeva spesso ai bebè nel mondo antico, e fu sepolto dai genitori in una bara coperta d'argento. Con lui moriva il sogno di unire Goti e Romani sotto una unica dinastia.

Sentendo l'odore della fine di un regno Prisco Attalo fuggì e si allontanò dai Visigoti, fu catturato dalle forze di Flavio Costanzo e inviato a Ravenna. Qui non fece la fine degli usurpatori – lui che lo era stato due volte – fu invece spedito in esilio a Lipari.

Poco tempo dopo fu la volta di Athaulf: i Visigoti lo avevano seguito attraverso mezzo impero nella ricerca di un futuro ma cinque anni dopo il sacco di Roma non erano più vicini a raggiungere il loro sogno di una stabile patria nel mondo Romano. In più molti di loro erano alla fame, cosa che in genere aiuta a soffiare vento sulle braci del dissenso. Sta di fatto che Athaulf aveva preso al suo servizio, imprudentemente, uno dei vecchi seguaci di Sarus che segretamente era determinato a vendicare il suo vecchio padrone, anche se non ho il dubbio che questi fu solo l'utile idiota della fazione Gotica che voleva usurpare il potere di Athaulf. Questi fu sorpreso mentre faceva un bagno e colpito a morte: aveva regnato sui Visigoti per cinque anni passando dall'essere un capo barbarico a diventare uno degli statisti della sua epoca. L'impero era quasi crollato nel terzo secolo e si era salvato grazie al nuovo sangue degli imperatori illirici: chissà, forse Athaulf e i suoi Goti avrebbero potuto essere per il quinto secolo quello che furono gli illirici nel terzo. Creo che la politica di Athaulf fosse l'unica possibile: Il suo sogno di rinnovare il nome Romano attraverso le armi Gotiche fu forse uno degli ultimi treni per l'occidente romano. In un certo senso si avvererà un giorno, ma non prima di vedere l'occidente avvolto nelle fiamme della sua stessa caduta. Sarà troppo poco e troppo tardi.

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L'Impero colpisce ancora (410-418) - Ep. 26 (2) The Empire|strikes|again| Das Imperium schlägt zurück (410-418) - Ep. 26 (2) Η Αυτοκρατορία επιστρέφει (410-418) - Ep. 26 (2) The Empire Strikes Back (410-418) - Ep. 26 (2) L'Empire contre-attaque (410-418) - Ep. 26 (2) O Império Contra-Ataca (410-418) - Ep. 26 (2) Империя наносит ответный удар (410-418) - Эп. 26 (2) İmparatorluk Geri Dönüyor (410-418) - Ep. 26 (2)

Una nuova rivolta in Gallia: Giovino, Goar, Gundahar ||rebellion|||Giovino|| Une nouvelle révolte en Gaule : Giovinus, Goar, Gundahar

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Giovino, un imperatore-fantoccio Giovino, a puppet emperor Giovino, un empereur fantoche

Nel frattempo la Gallia non era affatto pacificata, nonostante la morte e sconfitta di Costantino III. |in the meantime|||||not at all|pacified|despite||||||| Meanwhile, Gaul was by no means pacified, despite the death and defeat of Constantine III. C'erano stati due eventi che avevano ulteriormente complicato un quadro già confuso: l'esercito del Reno si era ammutinato nuovamente e aveva nominato un nuovo imperatore e i Goti erano finalmente entrati in Gallia, aggiungendo una ulteriore pedina al complicatissimo scacchiere gallico. there were|there had been||||they had|further|||picture|already|confused|the army|||||mutinied|again||he had|||||||||||||adding||further|piece||very complicated|chessboard|

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Vediamo innanzitutto cosa accadde a nord: alcuni Alani non erano andati verso ovest e verso la Spagna ma erano rimasti nel nord della Gallia, di converso si erano uniti al banchetto di quello che restava della Gallia Romana anche i Burgundi che avevano attraversato il Reno e avevano occupato la sezione centrale del vecchio limes, stabilendo la loro capitale a Mainz. |first||it happened|||||||gone||||||||they were|remained||||||||||||||||||||||||||Reno|||||||||border|establishing||||| Il re degli Alani, Goar, e il re dei Burgundi, Gundahar, insieme controllavano le terre tra la Mosella e il Reno. |||||||||||together||||||||| La sconfitta di Costantino III aveva creato un vuoto di potere e si sa, in politica non esiste il vuoto. |||||he had|created||void||power||itself|it is known||||it exists|| La Gallia del nord non aveva nessuna intenzione di tornare a prendere ordini da parte di quei buffoni di Ravenna, grazie tante. ||||||||||||orders||||those|fools||||many Goar e Gundahar, assieme a quello che restava della Gallia settentrionale Romana, avevano elevato un gallo-romano di rango senatorio alla dignità imperiale, ovviamente si trattava di un semplice fantoccio a fare da schermo legale allo strapotere dei barbari, un po' come Prisco Attalo per i Goti. |||together||||it remained|||||||||||rank|||dignity|||itself|it dealt|||simple|puppet||||screen||to the|overpower|||||as||||| Goar et Gundahar, ainsi que ce qui restait de la Gaule romaine du Nord, avaient élevé à la dignité impériale un Gallo-Romain de rang sénatorial, manifestement une simple marionnette servant de paravent juridique à la surpuissance des barbares, un peu comme Priscus Attalus pour les Goths. Il gallo-romano si chiamava Iovinus o Giovino. |rooster|||his name was|Iovinus||

Il primo atto di Giovino fu ovviamente di legalizzare l'occupazione da parte dei Burgundi e degli Alani della sponda sinistra del Reno: Giovino sapeva bene a chi doveva la sua carica. ||act|||it was||||||||||of the||of the|bank|||Reno||||||he had to|||position Le premier acte de Jovinus fut bien sûr de légaliser l'occupation par les Bourguignons et les Alains de la rive gauche du Rhin : Jovinus savait bien à qui il devait sa charge. In contemporanea Giovino inviò messaggeri ad un altro senatore che aveva avuto una esperienza simile: ma ovviamente il nostro Prisco Attalo, sempre un ospite dei Goti e oramai uno dei confidenti più importanti di Re Athaulf. |contemporary||||to||||||had|||||||our|||||guest||||now|||||||| Au même moment, Jovinus envoie des messagers à un autre sénateur qui a vécu une expérience similaire : il s'agit bien sûr de Priscus Attalus, toujours invité par les Goths et désormais l'un des principaux confidents du roi Athaulf.

Attalo consigliò a Giovino una alleanza: con la forza militare di quello che restava dell'esercito Romano del Reno, dei Germani e dei Goti Giovino avrebbe avuto quello che serviva per rovesciare il potere di Ravenna e installare un nuovo governo per tutto l'impero occidentale. |he advised||||||||||that|||||||of the||||||||||||to overturn||power||||||||||| Le trattative avanzarono rapidamente e Athaulf decise che era arrivato di mettere in pratica un piano che il suo predecessore Alaric aveva immaginato più volte: nel 412 portò l'intera carovana dei Visigoti dall'altro lato delle Alpi. |negotiations|they advanced|||||||||||||plan|||his|||he had||||||||||||| Lo stato Romano sembrava inflessibile nella difesa dell'Italia, forse in Gallia i Goti avrebbero avuto più fortuna tra i relitti galleggianti di quello che restava della Gallia Romana. |||it seemed|inflexible|||||||||||||||||||||||

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Flavio Costanzo deve aver emesso un rumoroso sospiro di sollievo nel vederli partire: per rimettere in sesto l'impero aveva innanzitutto bisogno di riavere il pieno controllo dell'Italia e il suo esercito, pur vittorioso, non era ancora nelle condizioni di affrontare i Visigoti. ||||emitted||noisy|sigh||relief||to see them|||to put back||shape|the empire|he had|first|need||to regain||full|||||||even|victorious|||||||to face|| Flavius Constantius must have breathed a loud sigh of relief to see them leave: to get the empire back on track, he needed first of all to regain full control of Italy, and his army, though victorious, was not yet in a position to take on the Visigoths. A prima vista l'uscita dei Goti dalla scena italiana era un'ottima notizia. |||the exit|||||Italian||an excellent| At first glance, the exit of the Goths from the Italian scene was very good news. Quello che però Flavio Costanzo doveva evitare a tutti i costi era che giungessero a buon fine le macchinazioni di Prisco Attalo e Giovino. ||however||||to avoid||||costs|||they reached|||||machinations||||| What Flavius Constantius had to avoid at all costs, however, was for the machinations of Priscus Attalus and Giovinus to come to fruition. Ce que Flavio Costanzo devait éviter à tout prix, c'est que les machinations de Prisco Attalo et de Giovino ne portent leurs fruits. Una alleanza tra Visigoti, Germani e Gallo-romani sarebbe stata effettivamente impossibile da fermare. |alliance|||||||it would be|it would have been|effectively|||to stop An alliance between Visigoths, Germans, and Gallo-Romans would have been effectively impossible to stop.

Le guerre si vincono anche con la penna |wars|themselves|they win||||pen

Qui ahimè debbo avventurarmi sulle sabbie mobili della speculazione perché credo sia l'unica chiave per comprendere quel che avvenne. |alas|I must|to venture|onto the|sands||||||it is|the only||||||it happened Flavio Costanzo non era solo un ottimo generale e un capace amministratore, credo fosse anche un fine politico e stratega. ||||||excellent||||capable|administrator||he was||||||strategist Flavius Constantius was not only an excellent general and a capable administrator, I believe he was also a fine politician and strategist. Non è solo con la forza bruta che si vince una guerra, soprattutto la complicatissima partita a scacchi che si giocava ora sulla pelle dell'occidente. ||||||brutal||one|you win||||||game||chess|||||on the|skin|of the West It is not only by brute force that you win a war, especially the very complicated chess game that was now being played on the skin of the West. Flavio Costanzo sapeva che c'era solo una cosa che poteva far perdere il lume della ragione ai Balti, la famiglia di Alaric e Athaulf: ma ovviamente Sarus, il Goto che era un nemico acerrimo dei Balti e che continuava ad essere una figura importante della corte di Ravenna. |||||||||||||||||||||||||||||||||fierce||Balts|||||||||||| Flavius Constantius knew that there was only one thing that could make the Balts lose their light of reason, the family of Alaric and Athaulf: but of course Sarus, the Goth who was a bitter enemy of the Balts and continued to be an important figure in the Ravenna court. Sarus era uno dei principali generali di Flavio Costanzo e uno dei suoi potenziali rivali per il massimo comando. ||||||||||||his|||||maximum|command Due piccioni con una fava: credo che Flavio Costanzo riuscì con un robusto mobbing e una rete di intrighi ad isolare Sarus a corte. |pigeons|||bean|||||he succeeded||||bullying|||network||intrigues||to isolate||| Sarus si risentì a tal punto che decise di abbandonare Onorio e di rifugiarsi presso l'unica possibile alternativa: Giovino. ||he felt again||such|||||to abandon||||||||| Sarus became so resentful that he decided to abandon Honorius and take refuge with the only possible alternative-Jovinus. Sarus partì da Ravenna con un piccolo seguito e si diresse in Gallia. |he left||||||following|||he directed||

Qualcuno fece sapere ad Athaulf che Sarus era in viaggio verso la Gallia con un piccolissimo seguito. someone|he made|to know|||||||||||||| La stessa lingua fece sapere ad Athaulf che Giovino aveva trattato con Sarus per farne uno dei suoi comandanti in capo. |same|language|he made|||||||handled||||to make it|||his|||head Non ho prove per dire dietro tutto questo c'era Flavio Costanzo ma se non lui chi? ||evidence||||||||||||| Se fu davvero sua la mossa fu uno dei capolavori politici di Flavio Costanzo: Athaulf fece fuori Sarus in una imboscata e, irritato anche per altre ragioni, ruppe con Giovino e fece sapere a Flavio Costanzo che forse era arrivato il tempo di rimettere questo parvenu di Giovino e i suoi burattinai barbari al posto loro. if|||||move||||masterpieces|||||||outside||||ambush||irritated||||reasons|he broke|||||to let know|||||||||||to put back||||||||puppeteers|||their place| If it was indeed his move, it was one of Flavius Constantius's political masterpieces: Athaulf took out Sarus in an ambush and, irritated for other reasons as well, broke with Jovinus and let Flavius Constantius know that perhaps the time had come to put this Jovinus parvenu and his barbarian puppeteers back in their place.

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Con un colpo da maestro Flavio Costanzo ottenne non solo che Goti e ribelli in Gallia si unissero ma fece sì che i Goti tornassero dalla parte di Ravenna, come ai bei tempi di Stilicone. ||hit|||||he obtained||||||rebels||||they united|||||||they returned||||||in the|beautiful|times||Stilicho With a master stroke Flavius Constantius got not only the Goths and rebels in Gaul to unite but got the Goths to return to the side of Ravenna, as in the good old days of Stilicho. In cambio i Goti ottennero di potersi stanziare temporaneamente in Aquitania e Bordeaux aprì le porte ai Visigoti senza bisogno di combattere. |in exchange|||they obtained||themselves|settle|temporarily|||||||||||||

Il 413 fu l'anno in cui collassò anche l'usurpazione di Giovino: l'esercito di Flavio Costanzo arrivò in Gallia e assieme ai Visigoti di Athaulf pose velocemente fine alla ribellione della Gallia del nord. ||the year||in which|it collapsed||the usurpation||||||||||||||||he placed|quickly|||rebellion|||| 413 was the year when the usurpation of Jovinus also collapsed: the army of Flavius Constantius arrived in Gaul and together with Athaulf's Visigoths quickly ended the rebellion in northern Gaul. I goti annientarono l'esercito nemico e poi circondarono Valence dove si era rifugiato Giovino. ||they annihilated||||||Valence||||refugee| The Goths annihilated the enemy army and then surrounded Valence where Jovinus had taken refuge. Questi fu costretto ad arrendersi: anche la sua testa fu inviata a Ravenna dove stavano terminando le picche sulle quali appendere le teste degli usurpatori. ||forced||to surrender||||||||||they were|||||which|to hang||heads|| The latter was forced to surrender: his head was also sent to Ravenna where the pikes on which to hang the heads of the usurpers were being finished.

Rinnovare Roma con le armi gotiche to renew||||weapons| Renewing Rome with Gothic weapons

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Ataulfo, Re dei Goti, in questo quadro ottocentesco oggi al Prado Ataulfo||||||painting|nineteenth-century|||

Athaulf era stato di parola e si aspettava di essere ricompensato per il buon lavoro eseguito: aveva finalmente dimostrato a Ravenna che i suoi Goti potevano essere una forza a sostegno delle autorità e non solo una forza distruttiva. |it was|state||word|||he expected|||rewarded|||||executed|he had|finally||||||his|||||||support||authorities||||||destructive Athaulf had been true to his word and expected to be rewarded for the good work performed: he had finally shown Ravenna that his Goths could be a force in support of the authorities and not just a destructive force. Ma anche Athaulf sottovalutò la diffidenza che anni di saccheggi e devastazioni avevano causato nella mentalità dei Romani, per non parlare del sacco di Roma. ||Athaulf|he underestimated||mistrust||||||||||mentality|||||to speak|||| But even Athaulf underestimated the distrust that years of looting and devastation had caused in the mindset of the Romans, not to mention the sack of Rome. I Goti erano stati degli utili idioti ma Ravenna non aveva alcuna intenzione di trattare con loro in buona fede e cercò una scusa per rompere la breve alleanza: la scusa fu richiedere il rilascio di Galla Placidia come precondizione per un accordo, condizione inaccettabile per Athaulf. ||||of the|useful|idiots||||she had||||to negotiate|||||faith||he searched||excuse||to break||brief|||excuse||to request||release|||||precondition|||||unacceptable|| The Goths had been useful idiots but Ravenna had no intention of dealing with them in good faith and sought an excuse to break the brief alliance: the excuse was to demand the release of Galla Placidia as a precondition for an agreement, a condition unacceptable to Athaulf.

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La risposta di Athaulf all'ennesimo voltafaccia dei Romani fu la consueta sequenza di saccheggi: se Ravenna non voleva i Goti come alleati avrebbe provato nuovamente quanto ci si divertiva ad averli come nemici. |response||Athaulf|to the nth|||||the|usual|sequence|||if|||he wanted|||||he would|he tried|again|how|to us|one|we had fun||having them||enemies Athaulf's response to yet another turnabout by the Romans was the usual sequence of sackings: if Ravenna did not want the Goths as allies it would prove again how much fun it was to have them as enemies. La Gallia meridionale soffrì lo stesso fato dell'Italia, Narbonne e Tolosa furono catturate e i Goti mossero persino all'attacco di Marsiglia: l'attacco però fallì e Athaulf fu così severamente ferito che diede ordine ai suoi di tornare in Aquitania, la nuova base delle operazioni per i Visigoti. |||she suffered||the same|fate||Narbonne||Toulouse|they were|captured||||they moved|even|||Marseille|the attack||it failed||Athaulf||so|severely|injured|that||order||||||Aquitaine|||base||operations||| Southern Gaul suffered the same fate as Italy, Narbonne and Toulouse were captured, and the Goths even moved to attack Marseilles: the attack failed, however, and Athaulf was so severely wounded that he ordered his men to return to Aquitaine, the new base of operations for the Visigoths. Anche lì però furono tormentati dagli stomaci vuoti: la carestia seguiva i Goti come una condanna, ogni volta che si abbandonavano ai loro saccheggi nell'eterna guerra di posizione con le autorità imperiali. |there|however|they were||by the|stomachs|empty||famine|it followed|||||condemnation|every||||they abandoned|||plunders|in the eternal||||||authorities| Even there, however, they were plagued by empty stomachs: famine followed the Goths like a doom, whenever they indulged in their looting in the eternal war of position with the imperial authorities.

Athaulf comprese che la situazione andava sbloccata in qualche modo. Athaulf|he understood||||it went|unlocked||some| Athaulf understood that the situation had to be unblocked somehow. Nel suo entourage c'era ancora un premio più importante di ogni gioiello, il premio che si era trascinato dietro da Roma. ||entourage|||||||||jewel||||||dragged||| In his entourage there was still a prize more important than any jewel, the prize he had dragged along from Rome. Leggenda vuole che fosse stato lui a catturare l'altera Galla Placidia e fu sempre Athaulf a chiedere in sposa la principessa dei Romani. |||it was|||||the noble||||||Athaulf||to ask||in marriage|||| Legend has it that it was he who had captured the haughty Galla Placidia, and it was also Athaulf who asked the princess of the Romans to marry him. Probabilmente fu solo politica, o forse anche Galla era rimasta vittima della nota sindrome di Stoccolma, sta di fatto che Galla acconsentì a sposare Athaulf e a quanto pare anche di buon grado. ||||||||||victim||known|||Stockholm|it is||fact|||||to marry||||as much|apparently||||glad It was probably just politics, or perhaps Galla had also fallen victim to the well-known Stockholm syndrome, the fact remains that Galla agreed to marry Athaulf and apparently willingly too. I due furono uniti in matrimonio in una spettacolare cerimonia celebrata coreograficamente nella casa di uno dei senatori della Gallia meridionale, nei pressi di Narbonne. ||they were|||marriage|||spectacular||celebrated|choreographically|||||||||||near||Narbonne The two were united in marriage in a spectacular ceremony choreographed in the house of one of the senators of southern Gaul, near Narbonne. Athaulf per quel giorno indossò un'uniforme da alto ufficiale Romano, fece doni regali alla sua novella sposa, va detto in gran parte frutto del bottino del sacco di Roma ma ehi, nessuno badò troppo ai particolari. ||||he put on|an uniform||||||gifts|royal|||novel|wife||||||fruit||loot||||||hey|nobody|they noticed|too||details Prisco Attalo, l'imperatore fallito, recitò il poema nuziale. |||failed|||poem|wedding Il Re del nord e la principessa del sud furono uniti in matrimonio nella costernazione della corte di Ravenna. |||||||||they were|||||consternation|||| Fu forse in quell'occasione che Athaulf declamò qualcosa di simile al famoso discorso che ci ha tramandato Orosio. |||that occasion|||he declaimed|something||similar||famous|speech||||transmitted| Perhaps it was on that occasion that Athaulf declaimed something similar to the famous speech that has been handed down to us by Orosius. Fatemi fare lo storico antico e fatemi mettere anch'io delle parole in bocca ad Athaulf, senza avere la certezza che le avesse davvero pronunciate: “In principio pensavo di sostituire alla Romania, l'impero dei Romani, una nuova Gothia, un nuovo impero universale di cui io sarei stato il fondatore, come Augusto fu il fondatore dell'impero dei Romani. let me|to do|||||||||||mouth||Athaulf|without||||||he had|really|pronounced||beginning|I thought||to replace||Romania||||||||||||to whom||I would|state||founder|as||||||| Let me be an ancient historian and let me also put some words in Athaulf's mouth, without having the certainty that he actually pronounced them: 'At first, I thought of replacing Romania, the Roman Empire, with a new Gothia, a new universal empire of which I would be the founder, just as Augustus was the founder of the Roman Empire.' Ma mi sono convinto che l'indole dei miei Goti, anarchica e incontrollabile, non si presta alla costruzione di un impero, che per necessità deve essere basato sulle leggi e il diritto. |to me|I am|convinced||the nature||my||||uncontrollable|||it lends||construction||||||necessity|||based||laws|||law But I have become convinced that the nature of my Goths, anarchic and uncontrollable, is not suitable for the construction of an empire, which necessarily must be based on laws and rights. Ho pertanto deciso di diventare il rinnovatore di Roma, non il suo distruttore: Goti e Romani assieme potranno rinnovare questo nostro impero e assieme ricostruire la potenza di Roma”. |therefore|||to become||renovator||||||||||together|they will be able|to renew||||||to reconstruct||power|| I have therefore decided to become the renovator of Rome, not its destroyer: Goths and Romans together can renew this our empire and together rebuild the power of Rome.

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Ovviamente non sappiamo cosa disse davvero Athaulf, o se disse alcunché. ||we know|what||||||he said|anything Obviously, we do not know what Athaulf really said, or if he said anything at all. Quel che è certo è che la sua politica da allora in poi si basò in sostanza sul discorso di Orosio, cosa che rende la questione muta. that||||||||||then||then||||substance||speech|||||it makes||question| What is certain is that his policy from then on was essentially based on Orosius' speech, which makes the matter mute. Quanto a Galla e Athaulf, pare che vissero quell'anno in totale armonia e i canonici nove mesi dopo il matrimonio i due avranno un figlio che riceverà l'altisonante nome di Teodosio, il nome del padre di Galla. |||||it seems|||||total|harmony|||canons|nine|months|||marriage|||they will have||son||he will receive|sonorous|||||||father||Galla As for Galla and Athaulf, it seems that they lived that year in total harmony and canonically nine months after the marriage, the two will have a son who will receive the grand name of Theodosius, the name of Galla's father. Onorio non aveva figli, né mai li avrà. |||children|nor||them|he will have Honorius had no children, nor will he ever have any. In questo momento dunque il piccolo Teodosio, figlio del re dei Goti e di Galla, era l'erede dell'Impero Romano d'occidente. |||therefore||||son||king|||||||the heir|||of the West At this moment, therefore, the little Theodosius, son of the king of the Goths and Galla, was the heir of the Western Roman Empire.

Ravenna colpisce ancora |it strikes|again Ravenna strikes again.

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Le favorite dell'imperatore Onorio, quadro pre-raffaellita |favorites|||||Pre-Raphaelite The favorites of Emperor Honorius, pre-Raphaelite painting

Questo stato di cose non era però accettabile per Flavio Costanzo e Onorio: non avevano resistito anni e anni ai Visigoti per vedere uno dei loro sedere sul trono dei Cesari e degli Augusti. ||||||||||||||||||||||||||||throne||Caesars|||Augustus However, this state of affairs was not acceptable to Flavius Constantius and Honorius: they had not resisted year after year against the Visigoths only to see one of them sitting on the throne of the Caesars and Augusts. Una volta raccolte le forze disponibili Flavio Costanzo mosse contro i Goti, spedendo la flotta a bloccare tutti i porti, in modo da impedire l'arrivo di rifornimenti alimentari in Gallia meridionale, una regione devastata dalla carestia.

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Athaulf, spostatosi a Bordeaux, decise di reagire nominando nuovamente un imperatore Romano alternativo a Onorio, un uomo che avrebbe retto formalmente l'impero fino alla maggiore età di suo figlio Teodosio. E chi poteva essere questo nuovo imperatore se non il nostro vecchio amico Prisco Attalo? Il nostro senatore divenne imperatore per la seconda volta, ma tutto fu vano. Flavio Costanzo era riuscito ad operare un blocco totale dei Goti, riducendoli alla fame. Athaulf fu costretto a trascinare l'intera tribù in Spagna, con l'obiettivo di trovare ancora nuove terre sulle quali vivere, dopo aver devastato Italia e Gallia. A Barcellona la coppia reale fu colpita da un tremendo lutto: l'ancora infante Teodosio morì, come accadeva spesso ai bebè nel mondo antico, e fu sepolto dai genitori in una bara coperta d'argento. Con lui moriva il sogno di unire Goti e Romani sotto una unica dinastia.

Sentendo l'odore della fine di un regno Prisco Attalo fuggì e si allontanò dai Visigoti, fu catturato dalle forze di Flavio Costanzo e inviato a Ravenna. Qui non fece la fine degli usurpatori – lui che lo era stato due volte – fu invece spedito in esilio a Lipari.

Poco tempo dopo fu la volta di Athaulf: i Visigoti lo avevano seguito attraverso mezzo impero nella ricerca di un futuro ma cinque anni dopo il sacco di Roma non erano più vicini a raggiungere il loro sogno di una stabile patria nel mondo Romano. In più molti di loro erano alla fame, cosa che in genere aiuta a soffiare vento sulle braci del dissenso. Sta di fatto che Athaulf aveva preso al suo servizio, imprudentemente, uno dei vecchi seguaci di Sarus che segretamente era determinato a vendicare il suo vecchio padrone, anche se non ho il dubbio che questi fu solo l'utile idiota della fazione Gotica che voleva usurpare il potere di Athaulf. Questi fu sorpreso mentre faceva un bagno e colpito a morte: aveva regnato sui Visigoti per cinque anni passando dall'essere un capo barbarico a diventare uno degli statisti della sua epoca. L'impero era quasi crollato nel terzo secolo e si era salvato grazie al nuovo sangue degli imperatori illirici: chissà, forse Athaulf e i suoi Goti avrebbero potuto essere per il quinto secolo quello che furono gli illirici nel terzo. Creo che la politica di Athaulf fosse l'unica possibile: Il suo sogno di rinnovare il nome Romano attraverso le armi Gotiche fu forse uno degli ultimi treni per l'occidente romano. In un certo senso si avvererà un giorno, ma non prima di vedere l'occidente avvolto nelle fiamme della sua stessa caduta. Sarà troppo poco e troppo tardi.