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Cristo si è fermato a Eboli - Carlo Levi, Parte 5

Parte 5

«Ma il piccolo e funesto lume di coscienza del tenente Decunto, - pensavo, attendendo la cena nella cucina della vedova, - è cosa rara, forse unica». Esso non mi era apparso in nessuna delle facce ottuse, maligne e avidamente soddisfatte delle mie nuove conoscenze, sulla piazza. Le loro passioni, era evidente, non risalivano nella storia, non uscivano dal paese stretto dalle argille malariche, crescevano nel piccolo recinto fra quattro case, avevano l'urgenza e la miseria del bisogno quotidiano del cibo e del denaro, si rivestivano, senza nascondersi, del formalismo dei galantuomini, gonfiavano nello spazio costretto delle anime piccole e del paesaggio desolato, fino a premere violente, come il vapore del brodo lungo della vedova sotto il coperchio della pentola di terra, che sentivo brontolare e soffiare su un povero fuoco di stecchi, là nel camino. Guardavo il fuoco, pensando alla serie infinita dei giorni che mi si stendevano innanzi, e nei quali, anche per me, l'orizzonte del mondo degli uomini sarebbe stato il cerchio di queste oscure passioni; e la vedova intanto disponeva sul tavolo il pane e la brocca dell'acqua. Era il pane nero di qui, fatto di grano duro, in grandi forme di tre o di cinque chili; che durano una settimana, cibo quasi unico del povero e del ricco; rotonde come un sole, o come una messicana pietra del tempo. Cominciai ad affettarlo, con il gesto che avevo ormai appreso, stringendolo e appoggiandolo al petto, e traendo verso di me, attento a non tagliarmi il mento, il coltello affilato. La brocca, come quelle di Grassano, e tutte quelle che, là e qui, le donne portano in capo, era un'anfora di Ferrandina, di terra giallorosata, a stretture e rigonfi, come una immagine femminile arcaica, dalla vita sottile, dal petto e dai fianchi rotondi, con le piccole braccia ad ansa. Ero solo al tavolo, davanti alla tovaglia pesante, di tela di casa: ma la stanza non era vuota. La porta di strada ogni tanto si apriva, ed entravano delle donne, le vicine, le conoscenti, le comari della vedova. Venivano con vari pretesti, a portar acqua o a chiedere se dovessero lavare per lei, domattina al fiume: si fermavano lontane dal mio tavolo, vicino all'uscio; stavano l'una vicina all'altra, e parlavano tutte insieme, come uccelli. Fingevano di non guardarmi: ma ogni tanto, sotto i veli, i loro occhi neri si voltavano rapidi e curiosi dalla mia parte, e subito fuggivano, come animali del bosco. Non ancora avvezzo al costume (un povero residuo di costume, che non ha nulla a che fare con quelli famosi di Pietragalla o di Pisticci), mi parevano tutte eguali, col viso incorniciato dal velo piú volte ripiegato che ricade sulla schiena, con le semplici camicette di cotone, le larghe sottane scure, a campana, lunghe a mezza gamba, e gli stivaletti alti. Stavano ritte, col portamento solenne di chi è avvezzo a portare in equilibrio i pesi sul capo, e i volti avevano tutti un'espressione di selvatica gravità. Gravi e senza grazia femminile erano i loro gesti, come le occhiate pesanti dei neri occhi curiosi. Non mi parevano donne, ma soldati di uno strano esercito, o piuttosto una flottiglia di barche tondeggianti e oscure, pronte a prendere tutte insieme il vento nelle piccole vele bianche. Le guardavo e cercavo di capire i loro discorsi nel dialetto per me nuovo, quando si batté all'uscio, le donne presero congedo con un grande ondeggiare di sottane e di veli, e un nuovo personaggio entrò nella cucina. Era un giovane con dei minuscoli baffetti rossi, che portava un astuccio allungato di pelle marrone. Era mal vestito, aveva le scarpe impolverate, ma aveva il colletto e la cravatta, e portava in capo un curioso berretto alto e tondo, con una visiera di tela cerata, sul tipo di quelli che un tempo avevano gli accademisti, dove sul fondo grigio, spiccavano fiammanti su tutta l'altezza due grandi lettere ritagliate e cucite, di panno vermiglio: «U. E.» - Ufficiale Esattoriale, - mi disse, quando gli chiesi che cosa significassero quell'U. e quell'E. giganteschi. E intanto, posato con riguardo l'astuccio, si sedette al mio tavolo, tirò fuori di tasca un pacchetto di pane e formaggio, ordinò alla vedova un bicchiere di vino, e cominciò a mangiare. Era l'Ufficiale Esattoriale di Stigliano : veniva spesso a Gagliano per i doveri del suo ufficio: oggi aveva fatto tardi e avrebbe dovuto fermarsi a dormire dalla vedova. Aveva lavoro a Gagliano anche per l'indomani. Non parlava volentieri del suo mestiere: invece, con molta soddisfazione, mi mostrò subito il contenuto del suo astuccio. Era un clarinetto. Non se ne separava mai: lo portava sempre con sé nei suoi viaggi alla caccia del denaro dei contadini. Aveva trovato quell'impiego, bisogna pur vivere: ma la sua ambizione era un'altra, era la musica. Non era ancora perfetto, studiava il clarino soltanto da un anno, ma si esercitava continuamente. Sì, poteva darmene un saggio, poiché io, si vedeva, ero un intenditore: ma un pezzo solo, perché voleva ancora uscire a far visita a un suo compare, ed era tardi. Il pane e il formaggio erano finiti, e non c'era altro da mangiare. Il clarinetto soffiava, indeciso e fragile, le note di una canzonetta; i cani l'accompagnavano brontolando. Appena il musicista esattore fu uscito, e rimanemmo soli, la vedova si profferse in scuse per essere costretta a darmelo per compagno di stanza. Non si poteva fare diversamente. - Ma è un giovane per bene: è pulito; non è un contadino -. L'assicurai che mi sarei adattato volentieri alla sua compagnia. Ero ormai avvezzo a questi casuali compagni di una notte. A Grassano, quando abitavo alla locanda di Prisco, quasi ogni sera dovevo accogliere gente nuova nella mia camera. Le camere là erano due, ma quando una era piena, si doveva ricorrere alla mia; e c'erano spesso forestieri di passaggio, perché Grassano è sulla grande strada, e la locanda di Prisco è rinomata come la migliore della provincia, al punto che i viaggiatori che vanno per i loro affari a Tricarico preferiscono tornare la sera fino a Grassano, piuttosto che fermarsi nella misera taverna di quella sede vescovile. Erano dunque passati da me viaggiatori di commercio pugliesi, mercanti di pere napoletani, carrettieri, conducenti di automobili, le genti più diverse. Una notte, era già tardi, ed io ero già a letto, sentii il rombo inabituale di una motocicletta, e mi vidi capitare in camera il motociclista, con il casco coperto di polvere. Era il barone Nicola Rotunno, di Avellino, uno dei più ricchi proprietari della provincia. Possedeva, con un suo fratello avvocato, terre sconfinate a Grassano, a Tricarico, a Grottole, in non so quanti altri comuni del Materese, e girava in motocicletta per raccogliere dai fattori i denari dei raccolti, ed esigere dai contadini il pagamento dei debiti, di quei debiti che essi contraggono nel corso dell'anno per poter campare, e che di solito, superando l'intero guadagno dell'annata, si accumulano ad inghiottire ogni speranza di stagione benigna. Il barone, un giovane magro, sbarbato, con gli occhiali a pince-nez, aveva fama, a Grassano, di essere, come suo fratello, particolarmente spietato nei suoi interessi, capace di cacciare un contadino per un debito di poche lire, astuto negli affari e poco chiaro, abile nello scegliere dei fattori devoti al suo interesse, durissimo con tutti. Era un uomo di chiesa, e portava all'occhiello della giacchetta, invece del solito distintivo fascista, quello rotondo dell'Azione Cattolica. Con me fu gentilissimo. Saputo che io, suo vicino di letto, ero un confinato, si offerse subito di farmi liberare, cosa per lui facilissima, mi disse, perché era amico di un'amica carissima del Senatore Bocchini, Capo della Polizia; una signora, come lui, di Avellino, e come lui particolarmente devota a una Madonna che si adora in un celebre santuario nei dintorni di quella città. Il discorso cadde così sui santuari e sui santi, e sul san Rocco di Tolve, un santo di cui io stesso ho potuto conoscere, per prove e favori personali, la particolare virtù. Tolve è un villaggio vicino a Potenza, e c'era stato in quei giorni un pellegrinaggio, come tutti gli anni, al principio di agosto. Uomini, donne e bambini vi concorrono da tutte le province circostanti, a piedi, o sugli asini, camminando il giorno e la notte. San Rocco li aspetta, librato nell'aria, sopra la chiesa. «Tolve è mia, e io la proteggo», dice san Rocco nella stampa popolare che lo rappresenta, vestito di marrone, con la sua aureola d'oro, nel cielo azzurro del paese. Ma anche il santo di Grassano è un buon santo: un san Maurizio splendente di colori, laggiù nella chiesa, armato di tutto punto, un glorioso guerriero di cartapesta, di quelli che si fanno ancora oggi, con tanta arte, a Bari. Da san Maurizio passammo al suo compagno di guerra e di beatitudine, e ad altri santi, e a sant'Agostino, e alla Città di Dio, e a discorsi sui Vangeli. Il barone mostrava di essere stupito e compiaciuto della mia competenza su questo argomento, che non supponeva che io potessi conoscere. S'era così fatto molto tardi, gli occhi mi si chiudevano dal sonno, quando vidi il barone rizzarsi improvvisamente sul letto, prendere gli occhiali di sul comodino e inforcarli sul naso, balzare in terra con un salto, e avvicinarsi silenzioso al mio letto, avvolto, come uno spettro, in una lunga camicia da notte bianca, che gli scendeva quasi ai piedi. nudi. Quando mi fu vicino, fece con la mano un grande segno di croce su di me e disse, con voce solenne e commossa: - Ti benedico, in nome di Gesù Bambino, buona notte -. Replicato il segno di croce, tornò fra le lenzuola e spense il lume. Protetto dalla inattesa benedizione del barone possidente, non tardai ad addormentarmi, per risvegliarmi, come sempre all'alba, al suono angelico delle campanelle dei greggi che partivano per i campi, e ai clamori diabolici di Prisco, che, come ogni mattina, chiamava con voci stentoree i figli insonnoliti. La camera della vedova, che dovevo, quella notte, spartire con l'esattore, era assai più triste di quella di Prisco. Era una stanza buia, lunga e stretta, con una finestrucola in fondo, le pareti dipinte a calce, grige, sporche e scrostate. C'erano tre lettucci, un catino di ferro smaltato in un angolo, con una brocca, e un canterano zoppo in faccia ai letti. Una lampadina, sporca di antichi nerumi di mosche, mandava una sbiadita luce giallastra. Le mosche volavano a sciami, nel caldo soffocante. La finestra era chiusa, perché non entrassero le zanzare; ma ero appena con la testa sul cuscino che già sentivo, da tutti i lati, il loro sibilo, pauroso in questi paesi di malaria.

Intanto era arrivato il mio compagno, aveva attaccato il berretto ad un chiodo, in faccia al mio letto, posato l'astuccio del clarinetto sul canterano, e si era spogliato. Gli chiesi come andava il suo lavoro, qui a Gagliano. - Male, - mi disse. - Oggi sono venuto per fare dei pignoramenti. Le tasse non le pagano. Si viene a pignorare, e non si trova nulla. Sono stato in tre case: mobili non ne hanno: non c'è che il letto, e quello non si può prendere. Dovrò accontentarmi di una capra e di qualche piccione. Non c'è neppure da pagare le spese della trasferta. Domattina devo andare da due altri: speriamo mi vada meglio. Ma è una miseria: i contadini non vogliono pagare. Sono quasi tutti proprietari, qui a Gagliano: hanno tutti il loro piccolo pezzo di terra, magari lontano dal paese, a due o tre ore di strada; e certe volte, sì, è terra cattiva, e rende poco. Le tasse sono forti, per dire la verità: ma questo non mi riguarda, non siamo noi che le mettiamo, noi dobbiamo soltanto farle pagare. E lei sa come sono i contadini: per loro tutte le annate sono cattive. Sono pieni di debiti, hanno la malaria, non hanno da mangiare. Ma staremmo freschi se dovessimo dar retta a loro: noi dobbiamo fare il nostro dovere. Non pagano, e dobbiamo accontentarci di portar via quel poco che si trova, roba che non val nulla. Certe volte ho dovuto fare il viaggio per qualche bottiglia d'olio e un po' di farina. E ancora ci guardano male, con odio. A Missanello, due anni fa, hanno anche sparato. È un brutto mestiere. Ma bisogna pur vivere.

Vedevo che l'argomento lo disgustava, e per confortarlo portai il discorso sulla musica. Sperava di poter scrivere delle canzonette, di vincere qualche concorso, qualche premio: in questo caso avrebbe lasciato l'esattoria. Intanto suonava il clarinetto nella banda di Stigliano. Gli chiesi com'erano le canzoni popolari di queste parti, e se avesse potuto insegnarmene qualcuna, e magari, poiché egli era così abile, trascrivermela. Mi disse se volevo la musica di «Faccetta nera» o di qualche altra canzonetta in voga. No, non era questo, volevo le canzoni dei contadini. Rimase un po' a riflettere, come ad un argomento per lui nuovo, a cui non avesse mai pensato. Scrivermi le note di una canzone avrebbe potuto, cercandole ad una ad una sul clarinetto. Ma non gli veniva fatto di ricordarsi di nessuna canzone cantata dai contadini. A Viggiano cantavano e suonavano. Ma da queste parti, no. C'era forse qualche canto di chiesa, si sarebbe informato. Altro non conosceva. Anch'io avevo notato, a Grassano, la stessa cosa. Né il mattino quando partono per il lavoro, né il meriggio sotto il sole, né la sera, nelle lunghe file nere che tornano, con gli asini e le capre; verso le case sul monte, nessuna voce rompe il silenzio della terra. Soltanto una volta avevo sentito, verso il Basento, il lamento di un flauto di canna, a cui un altro flauto rispondeva dalla collina di faccia: erano due pastori forestieri che andavano col gregge di paese in paese, e si richiamavano di lontano. I contadini non cantano.

Il mio compagno non rispondeva più: sentivo il suo respiro regolare e fischiante, nel ronzio continuato delle mosche eccitate dal caldo. Un tenue chiarore veniva, attraverso i vetri chiusi, da un cielo pallido per una falce di luna: sul muro, in faccia a me, distinguevo a quel barlume, sul berretto appeso al chiodo, le grandi lettere rosse: «U. E.». Le fissavo nell'oscurità, finché mi si chiusero gli occhi, e mi addormentai.

Parte 5 Part 5 Partie 5

«Ma il piccolo e funesto lume di coscienza del tenente Decunto, - pensavo, attendendo la cena nella cucina della vedova, - è cosa rara, forse unica». ||||гибельный|||||лейтенанта|||||||||||||| Esso non mi era apparso in nessuna delle facce ottuse, maligne e avidamente soddisfatte delle mie nuove conoscenze, sulla piazza. |||||||||тупые|злобные коварные||жадно|удовлетворённые|||||| Le loro passioni, era evidente, non risalivano nella storia, non uscivano dal paese stretto dalle argille malariche, crescevano nel piccolo recinto fra quattro case, avevano l'urgenza e la miseria del bisogno quotidiano del cibo e del denaro, si rivestivano, senza nascondersi, del formalismo dei galantuomini, gonfiavano nello spazio costretto delle anime piccole e del paesaggio desolato, fino a premere violente, come il vapore del brodo lungo della vedova sotto il coperchio della pentola di terra, che sentivo brontolare e soffiare su un povero fuoco di stecchi, là nel camino. ||||||||||||||||||||огороженное пространство||||||||||||||||||облекались||||формализм галантных людей|||||||||||||пустынный безлюдный|||||||||бульона вдовы||||||крышка|||||||булькать||свистеть||||||дрова ветки||| Their passions, it was clear, did not go back in history, they did not leave the town squeezed by malarial clays, they grew up in the small enclosure between four houses, they had the urgency and misery of the daily need for food and money, they clothed themselves, without hiding , of the formalism of gentlemen, they swelled in the confined space of little souls and of the desolate landscape, until they pressed violently, like the steam of the widow's long broth under the lid of the earthen pot, which I heard grumbling and blowing on a poor stick fire , there in the fireplace. Guardavo il fuoco, pensando alla serie infinita dei giorni che mi si stendevano innanzi, e nei quali, anche per me, l'orizzonte del mondo degli uomini sarebbe stato il cerchio di queste oscure passioni; e la vedova intanto disponeva sul tavolo il pane e la brocca dell'acqua. |||||||||||||||||||||||||||||||||||||располагала|||||||кувшин| I looked at the fire, thinking of the infinite series of days that stretched out before me, and in which, even for me, the horizon of the world of men would be the circle of these dark passions; and the widow meanwhile arranged the bread and the pitcher of water on the table. Era il pane nero di qui, fatto di grano duro, in grandi forme di tre o di cinque chili; che durano una settimana, cibo quasi unico del povero e del ricco; rotonde come un sole, o come una messicana pietra del tempo. Cominciai ad affettarlo, con il gesto che avevo ormai appreso, stringendolo e appoggiandolo al petto, e traendo verso di me, attento a non tagliarmi il mento, il coltello affilato. ||нарезать его|||||||||||||||||||||||||| La brocca, come quelle di Grassano, e tutte quelle che, là e qui, le donne portano in capo, era un'anfora di Ferrandina, di terra giallorosata, a stretture e rigonfi, come una immagine femminile arcaica, dalla vita sottile, dal petto e dai fianchi rotondi, con le piccole braccia ad ansa. |глиняная кувшина|||||||||||||||||||||||||поясах||выпуклости||||||||||||||||||||ручка The jug, like those of Grassano, and all those which, there and here, women wear on their heads, was a Ferrandina amphora, of yellowish earth, with stretches and bulges, like an archaic female image, with a slender waist, round chest and hips, and small looped arms. Ero solo al tavolo, davanti alla tovaglia pesante, di tela di casa: ma la stanza non era vuota. ||||||скатерть||||||||||| I was alone at the table, in front of the heavy, cloth tablecloth of the house: but the room was not empty. La porta di strada ogni tanto si apriva, ed entravano delle donne, le vicine, le conoscenti, le comari della vedova. |||||||||||||||||подруги|| The street door would occasionally open, and women would enter, neighbors, acquaintances, widow's maids. Venivano con vari pretesti, a portar acqua o a chiedere se dovessero lavare per lei, domattina al fiume: si fermavano lontane dal mio tavolo, vicino all'uscio; stavano l'una vicina all'altra, e parlavano tutte insieme, come uccelli. Fingevano di non guardarmi: ma ogni tanto, sotto i veli, i loro occhi neri si voltavano rapidi e curiosi dalla mia parte, e subito fuggivano, come animali del bosco. Non ancora avvezzo al costume (un povero residuo di costume, che non ha nulla a che fare con quelli famosi di Pietragalla o di Pisticci), mi parevano tutte eguali, col viso incorniciato dal velo piú volte ripiegato che ricade sulla schiena, con le semplici camicette di cotone, le larghe sottane scure, a campana, lunghe a mezza gamba, e gli stivaletti alti. ||привыкший|||||остаток||||||||||||||||||||||||обрамлённое лицо|||||сколько раз сложенный||||||||блузки|||||юбки||||||||||| Not yet accustomed to the costume (a poor remnant of costume, which has nothing to do with the famous ones of Pietragalla or Pisticci), they all looked the same to me, with their faces framed by the veil folded several times that falls down their backs, with the simple cotton blouses, the wide dark, bell-shaped, half-leg-long skirts, and the high boots. Stavano ritte, col portamento solenne di chi è avvezzo a portare in equilibrio i pesi sul capo, e i volti avevano tutti un'espressione di selvatica gravità. |стояли||осанка|||||привыкший||||||||||||||||дикой| They stood upright, with the solemn bearing of those accustomed to balancing weights on their heads, and their faces all had an expression of wild gravity. Gravi e senza grazia femminile erano i loro gesti, come le occhiate pesanti dei neri occhi curiosi. Serious and without feminine grace were their gestures, like the heavy gazes of the black curious eyes. Non mi parevano donne, ma soldati di uno strano esercito, o piuttosto una flottiglia di barche tondeggianti e oscure, pronte a prendere tutte insieme il vento nelle piccole vele bianche. ||казались||||||||||||||круглые||||||||||||| They did not seem to me to be women, but soldiers in a strange army, or rather a flotilla of round, dark boats, ready to catch the wind all at once in their little white sails. Le guardavo e cercavo di capire i loro discorsi nel dialetto per me nuovo, quando si batté all'uscio, le donne presero congedo con un grande ondeggiare di sottane e di veli, e un nuovo personaggio entrò nella cucina. |||||||||||||||||||||отпуск|||||||||||||||| I was watching them and trying to understand their speeches in the dialect new to me, when there was a knock at the door, the women took their leave with a great swaying of skirts and veils, and a new character entered the kitchen. Era un giovane con dei minuscoli baffetti rossi, che portava un astuccio allungato di pelle marrone. |||||маленькие|усики|||||пенал|||| He was a young man with a tiny red mustache, carrying an elongated brown leather pouch. Era mal vestito, aveva le scarpe impolverate, ma aveva il colletto e la cravatta, e portava in capo un curioso berretto alto e tondo, con una visiera di tela cerata, sul tipo di quelli che un tempo avevano gli accademisti, dove sul fondo grigio, spiccavano fiammanti su tutta l'altezza due grandi lettere ritagliate e cucite, di panno vermiglio: «U. ||||||||||воротник||||||||||||||||козырек|||плащевка||||||||||академики|||||выделялись|пылающие|||||||вырезанные||||ткань|малиновый| E.» - Ufficiale Esattoriale, - mi disse, quando gli chiesi che cosa significassero quell'U. ||налоговый инспектор||||||||| E." - Tax Collector Officer, - he told me, when I asked him what that U. meant. e quell'E. giganteschi. E intanto, posato con riguardo l'astuccio, si sedette al mio tavolo, tirò fuori di tasca un pacchetto di pane e formaggio, ordinò alla vedova un bicchiere di vino, e cominciò a mangiare. |||с||пенал|||||||||||||||||||||||||| And in the meantime, putting down his pouch with consideration, he sat down at my table, took out of his pocket a package of bread and cheese, ordered the widow a glass of wine, and began to eat. Era l'Ufficiale Esattoriale di Stigliano : veniva spesso a Gagliano per i doveri del suo ufficio: oggi aveva fatto tardi e avrebbe dovuto fermarsi a dormire dalla vedova. |||||||||||обязанности||||||||||||||| Aveva lavoro a Gagliano anche per l'indomani. He also had work in Gagliano for the next day. Non parlava volentieri del suo mestiere: invece, con molta soddisfazione, mi mostrò subito il contenuto del suo astuccio. Era un clarinetto. ||кларнет Non se ne separava mai: lo portava sempre con sé nei suoi viaggi alla caccia del denaro dei contadini. He never parted with it: he always took it with him on his travels to hunt for the peasants' money. Aveva trovato quell'impiego, bisogna pur vivere: ma la sua ambizione era un'altra, era la musica. ||работу|||||||||||| Non era ancora perfetto, studiava il clarino soltanto da un anno, ma si esercitava continuamente. |||||||||||||упражнялся| He was not yet perfect, he had only been studying the clarinet for a year, but he practiced continuously. Sì, poteva darmene un saggio, poiché io, si vedeva, ero un intenditore: ma un pezzo solo, perché voleva ancora uscire a far visita a un suo compare, ed era tardi. |||||||||||знаток|||||||||||||||||| Yes, he could give me a piece of it, for I, it could be seen, was a connoisseur: but only one piece, because he still wanted to go out and visit one of his cronies, and it was late. Il pane e il formaggio erano finiti, e non c'era altro da mangiare. Il clarinetto soffiava, indeciso e fragile, le note di una canzonetta; i cani l'accompagnavano brontolando. |||||||||||||сопровождали|ворча The clarinet blew, indecisive and fragile, the notes of a ditty; the dogs accompanied it grumbling. Appena il musicista esattore fu uscito, e rimanemmo soli, la vedova si profferse in scuse per essere costretta a darmelo per compagno di stanza. |||сборщик налогов|||||||||предложила||||||||||| As soon as the collector musician was out, and we were left alone, the widow proffered an apology for being forced to give him to me for a roommate. Non si poteva fare diversamente. It could not be done otherwise. - Ma è un giovane per bene: è pulito; non è un contadino -. - But he is a decent young man: he is clean; he is not a peasant -. L'assicurai che mi sarei adattato volentieri alla sua compagnia. Ero ormai avvezzo a questi casuali compagni di una notte. ||привык|||случайные|||| A Grassano, quando abitavo alla locanda di Prisco, quasi ogni sera dovevo accogliere gente nuova nella mia camera. |||||гостиница|||||||принимать гостей||||| Le camere là erano due, ma quando una era piena, si doveva ricorrere alla mia; e c'erano spesso forestieri di passaggio, perché Grassano è sulla grande strada, e la locanda di Prisco è rinomata come la migliore della provincia, al punto che i viaggiatori che vanno per i loro affari a Tricarico preferiscono tornare la sera fino a Grassano, piuttosto che fermarsi nella misera taverna di quella sede vescovile. |||||||||||||||||||||||||||||гостиница||||известная||||||||||||||||||||||||||||||убогой|||||епископская резиденция There were two rooms there, but when one was full, mine had to be resorted to; and there were often strangers passing through, because Grassano is on the great road, and Prisco's inn is renowned as the best in the province, to the point that travelers going for their business to Tricarico prefer to return in the evening as far as Grassano, rather than stop at the wretched tavern of that bishop's seat. Erano dunque passati da me viaggiatori di commercio pugliesi, mercanti di pere napoletani, carrettieri, conducenti di automobili, le genti più diverse. |||||||||||||возчики|водители автомобилей|||||| Thus, Apulian trade travelers, Neapolitan pear merchants, carters, automobile drivers, the most diverse people had passed by me. Una notte, era già tardi, ed io ero già a letto, sentii il rombo inabituale di una motocicletta, e mi vidi capitare in camera il motociclista, con il casco coperto di polvere. |||||||||||||гул|необычный звук|||мотоцикл|||||||||||||| One night, it was already late, and I was already in bed, I heard the unaccustomed roar of a motorcycle, and I saw the motorcyclist, with his helmet covered with dust, come into my room. Era il barone Nicola Rotunno, di Avellino, uno dei più ricchi proprietari della provincia. He was Baron Nicola Rotunno, of Avellino, one of the richest landlords in the province. Possedeva, con un suo fratello avvocato, terre sconfinate a Grassano, a Tricarico, a Grottole, in non so quanti altri comuni del Materese, e girava in motocicletta per raccogliere dai fattori i denari dei raccolti, ed esigere dai contadini il pagamento dei debiti, di quei debiti che essi contraggono nel corso dell'anno per poter campare, e che di solito, superando l'intero guadagno dell'annata, si accumulano ad inghiottire ogni speranza di stagione benigna. Он владел|||||||||||||||||||||||||||||||||||взимать долги||||||||||||заключают долги||||||жить существовать||||||||урока||||поглотить||||| He owned, with a lawyer brother of his, boundless lands in Grassano, in Tricarico, in Grottole, in I don't know how many other towns in the Materese area, and he rode around on a motorcycle to collect from the farmers the money from the harvests, and to demand from the peasants the payment of their debts, those debts that they incur during the course of the year in order to live, and which usually, exceeding the entire earnings of the year, accumulate to swallow up any hope of a benign season. Il barone, un giovane magro, sbarbato, con gli occhiali a pince-nez, aveva fama, a Grassano, di essere, come suo fratello, particolarmente spietato nei suoi interessi, capace di cacciare un contadino per un debito di poche lire, astuto negli affari e poco chiaro, abile nello scegliere dei fattori devoti al suo interesse, durissimo con tutti. |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||умелый||||||||||| The baron, a thin, bearded young man with pince-nez glasses, had a reputation in Grassano of being, like his brother, particularly ruthless in his interests, able to drive out a peasant for a debt of a few liras, shrewd in business and unclear, adept at choosing factors devoted to his interest, very hard on everyone. Era un uomo di chiesa, e portava all'occhiello della giacchetta, invece del solito distintivo fascista, quello rotondo dell'Azione Cattolica. Con me fu gentilissimo. |||очень любезен Saputo che io, suo vicino di letto, ero un confinato, si offerse subito di farmi liberare, cosa per lui facilissima, mi disse, perché era amico di un'amica carissima del Senatore Bocchini, Capo della Polizia; una signora, come lui, di Avellino, e come lui particolarmente devota a una Madonna che si adora in un celebre santuario nei dintorni di quella città. |||||||||узник|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||почитает||||||||| Upon learning that I, his bed neighbor, was a confined person, he immediately offered to have me released, which was very easy for him, he told me, because he was a friend of a very dear friend of Senator Bocchini, Chief of Police; a lady, like him, from Avellino, and like him particularly devoted to a Madonna who is worshipped in a famous shrine near that city. Il discorso cadde così sui santuari e sui santi, e sul san Rocco di Tolve, un santo di cui io stesso ho potuto conoscere, per prove e favori personali, la particolare virtù. |||||||||||||||||||||||||||благодеяния|||| The talk thus fell on shrines and saints, and on Saint Roch of Tolve, a saint whose particular virtue I myself have come to know through personal trials and favor. Tolve è un villaggio vicino a Potenza, e c'era stato in quei giorni un pellegrinaggio, come tutti gli anni, al principio di agosto. Uomini, donne e bambini vi concorrono da tutte le province circostanti, a piedi, o sugli asini, camminando il giorno e la notte. San Rocco li aspetta, librato nell'aria, sopra la chiesa. «Tolve è mia, e io la proteggo», dice san Rocco nella stampa popolare che lo rappresenta, vestito di marrone, con la sua aureola d'oro, nel cielo azzurro del paese. "Tolve is mine, and I protect her," says St. Roch in the popular print that depicts him, dressed in brown, with his golden halo, in the town's blue sky. Ma anche il santo di Grassano è un buon santo: un san Maurizio splendente di colori, laggiù nella chiesa, armato di tutto punto, un glorioso guerriero di cartapesta, di quelli che si fanno ancora oggi, con tanta arte, a Bari. But Grassano's saint is a good one, too: a Saint Maurice resplendent in color, down there in the church, fully armed, a glorious papier-mâché warrior, the kind that is still so artfully made in Bari. Da san Maurizio passammo al suo compagno di guerra e di beatitudine, e ad altri santi, e a sant'Agostino, e alla Città di Dio, e a discorsi sui Vangeli. From St. Maurice we moved on to his companion in war and bliss, and to other saints, and to St. Augustine, and to the City of God, and to discourses on the Gospels. Il barone mostrava di essere stupito e compiaciuto della mia competenza su questo argomento, che non supponeva che io potessi conoscere. S'era così fatto molto tardi, gli occhi mi si chiudevano dal sonno, quando vidi il barone rizzarsi improvvisamente sul letto, prendere gli occhiali di sul comodino e inforcarli sul naso, balzare in terra con un salto, e avvicinarsi silenzioso al mio letto, avvolto, come uno spettro, in una lunga camicia da notte bianca, che gli scendeva quasi ai piedi. It was thus very late, my eyes closing from sleep, when I saw the Baron suddenly rise up on the bed, take the glasses of on the bedside table and fork them over his nose, leap to the floor with a jump, and silently approach my bed, wrapped, like a spectre, in a long white nightgown, which came down almost to his feet. nudi. Quando mi fu vicino, fece con la mano un grande segno di croce su di me e disse, con voce solenne e commossa: - Ti benedico, in nome di Gesù Bambino, buona notte -. Replicato il segno di croce, tornò fra le lenzuola e spense il lume. Replicating the sign of the cross, he returned to the sheets and turned off the lamp. Protetto dalla inattesa benedizione del barone possidente, non tardai ad addormentarmi, per risvegliarmi, come sempre all'alba, al suono angelico delle campanelle dei greggi che partivano per i campi, e ai clamori diabolici di Prisco, che, come ogni mattina, chiamava con voci stentoree i figli insonnoliti. Protected by the unexpected blessing of the landowning baron, I was not slow to fall asleep, only to awaken, as always at dawn, to the angelic sound of the bells of the flocks leaving for the fields, and to the devilish clamors of Prisco, who, as he did every morning, called with stentorian voices to his sleepless children. La camera della vedova, che dovevo, quella notte, spartire con l'esattore, era assai più triste di quella di Prisco. The widow's room, which I had, that night, to share with the collector, was far sadder than Prisco's. Era una stanza buia, lunga e stretta, con una finestrucola in fondo, le pareti dipinte a calce, grige, sporche e scrostate. C'erano tre lettucci, un catino di ferro smaltato in un angolo, con una brocca, e un canterano zoppo in faccia ai letti. There were three small beds, an enameled iron basin in one corner with a pitcher, and a lame canter in the face of the beds. Una lampadina, sporca di antichi nerumi di mosche, mandava una sbiadita luce giallastra. Le mosche volavano a sciami, nel caldo soffocante. ||||роями||| La finestra era chiusa, perché non entrassero le zanzare; ma ero appena con la testa sul cuscino che già sentivo, da tutti i lati, il loro sibilo, pauroso in questi paesi di malaria. ||||||||||||||||||||||||||свист комаров|||||| The window was closed, lest the mosquitoes come in; but I was barely with my head on the pillow that I could already hear, from all sides, their hissing, fearful in these malaria countries.

Intanto era arrivato il mio compagno, aveva attaccato il berretto ad un chiodo, in faccia al mio letto, posato l'astuccio del clarinetto sul canterano, e si era spogliato. Meanwhile, my companion had arrived, attached the cap to a nail, in the face of my bed, laid the clarinet case on the canister, and undressed. Gli chiesi come andava il suo lavoro, qui a Gagliano. I asked him how his work was going here in Gagliano. - Male, - mi disse. - Oggi sono venuto per fare dei pignoramenti. ||||||аресты имущества Le tasse non le pagano. Si viene a pignorare, e non si trova nulla. Sono stato in tre case: mobili non ne hanno: non c'è che il letto, e quello non si può prendere. I have been to three houses: furniture they have none: there is only the bed, and that you cannot take. Dovrò accontentarmi di una capra e di qualche piccione. |потерпеть|||||||голубь Non c'è neppure da pagare le spese della trasferta. There is also no need to pay for travel expenses. Domattina devo andare da due altri: speriamo mi vada meglio. Ma è una miseria: i contadini non vogliono pagare. Sono quasi tutti proprietari, qui a Gagliano: hanno tutti il loro piccolo pezzo di terra, magari lontano dal paese, a due o tre ore di strada; e certe volte, sì, è terra cattiva, e rende poco. They are almost all owners here in Gagliano: they all have their little piece of land, maybe far from the village, two or three hours away; and sometimes, yes, it is bad land, and it yields little. Le tasse sono forti, per dire la verità: ma questo non mi riguarda, non siamo noi che le mettiamo, noi dobbiamo soltanto farle pagare. Taxes are strong, to tell the truth: but this does not concern me, we are not the ones who put them, we just have to charge them. E lei sa come sono i contadini: per loro tutte le annate sono cattive. And you know how farmers are: all years are bad for them. Sono pieni di debiti, hanno la malaria, non hanno da mangiare. Ma staremmo freschi se dovessimo dar retta a loro: noi dobbiamo fare il nostro dovere. But we would stay cool if we were to listen to them: we have to do our duty. Non pagano, e dobbiamo accontentarci di portar via quel poco che si trova, roba che non val nulla. They don't pay, and we have to be content to take away what little is found, stuff that is worthless. Certe volte ho dovuto fare il viaggio per qualche bottiglia d'olio e un po' di farina. E ancora ci guardano male, con odio. And still they look at us badly, with hatred. A Missanello, due anni fa, hanno anche sparato. |||||||стреляли È un brutto mestiere. Ma bisogna pur vivere. But one has to live.

Vedevo che l'argomento lo disgustava, e per confortarlo portai il discorso sulla musica. ||||вызывало отвращение|||утешить его||||| I could see that the topic disgusted him, and to comfort him I brought the topic to music. Sperava di poter scrivere delle canzonette, di vincere qualche concorso, qualche premio: in questo caso avrebbe lasciato l'esattoria. He hoped to write some ditties, win some contests, some prizes: then he would leave the tax collector's office. Intanto suonava il clarinetto nella banda di Stigliano. Gli chiesi com'erano le canzoni popolari di queste parti, e se avesse potuto insegnarmene qualcuna, e magari, poiché egli era così abile, trascrivermela. ||||||||||||||||||||||записать их Mi disse se volevo la musica di «Faccetta nera» o di qualche altra canzonetta in voga. |||||||Фаццетта|||||||| He told me if I wanted the music of "Faccetta nera" or some other popular song. No, non era questo, volevo le canzoni dei contadini. Rimase un po' a riflettere, come ad un argomento per lui nuovo, a cui non avesse mai pensato. He stood for a while pondering, as if on a subject that was new to him, one he had never thought about. Scrivermi le note di una canzone avrebbe potuto, cercandole ad una ad una sul clarinetto. Writing me the notes of a song he could have, looking them up one by one on the clarinet. Ma non gli veniva fatto di ricordarsi di nessuna canzone cantata dai contadini. But he was not made to remember any songs sung by the peasants. A Viggiano cantavano e suonavano. Ma da queste parti, no. C'era forse qualche canto di chiesa, si sarebbe informato. Altro non conosceva. Anch'io avevo notato, a Grassano, la stessa cosa. Né il mattino quando partono per il lavoro, né il meriggio sotto il sole, né la sera, nelle lunghe file nere che tornano, con gli asini e le capre; verso le case sul monte, nessuna voce rompe il silenzio della terra. ||||||||||полдень|||||||||||||||||||||||||||||| Soltanto una volta avevo sentito, verso il Basento, il lamento di un flauto di canna, a cui un altro flauto rispondeva dalla collina di faccia: erano due pastori forestieri che andavano col gregge di paese in paese, e si richiamavano di lontano. |||||||||||||||||||||||||||пастухи чужие|||||стадо|||||||вызывали|| Only once had I heard, toward the Basento, the wail of a reed flute, to which another flute answered from the hillside in front: they were two foreign shepherds who went with their flocks from village to village, and called out to each other from afar. I contadini non cantano.

Il mio compagno non rispondeva più: sentivo il suo respiro regolare e fischiante, nel ronzio continuato delle mosche eccitate dal caldo. Un tenue chiarore veniva, attraverso i vetri chiusi, da un cielo pallido per una falce di luna: sul muro, in faccia a me, distinguevo a quel barlume, sul berretto appeso al chiodo, le grandi lettere rosse: «U. |одежда||||||||||||||||||||||||||||||||||| A faint glimmer came, through the closed windows, from a sky pale from a crescent moon: on the wall, in my face, I distinguished from that glimmer, on the cap hanging on the nail, the large red letters, "U. E.». Le fissavo nell'oscurità, finché mi si chiusero gli occhi, e mi addormentai. ||в темноте||||||||| I stared at them in the darkness until my eyes closed, and I fell asleep.