Atto Terzo, Scena VIII
SCENA VIII
Il Marchese e detto .
Marchese - Cavaliere, voi mi avete insultato.
Cavaliere - Compatitemi, fu un accidente.
Marchese - Mi maraviglio di voi.
Cavaliere - Finalmente il vaso non vi ha colpito.
Marchese - Una gocciola d'acqua mi ha macchiato il vestito. Cavaliere - Torno a dir, compatitemi.
Marchese - Questa è una impertinenza.
Cavaliere - Non l'ho fatto apposta. Compatitemi per la terza volta.
Marchese - Voglio soddisfazione.
Cavaliere - Se non volete compatirmi, se volete soddisfazione, son qui, non ho soggezione di voi.
Marchese - ( Cangiandosi ) Ho paura che questa macchia non voglia andar via; questo è quello che mi fa andare in collera.
Cavaliere - ( Con isdegno ) Quando un cavalier vi chiede scusa, che pretendete di più?
Marchese - Se non l'avete fatto a malizia, lasciamo stare. Cavaliere - Vi dico che son capace di darvi qualunque soddisfazione.
Marchese - Via, non parliamo altro.
Cavaliere - Cavaliere malnato.
Marchese - Oh questa è bella! A me è passata la collera, e voi ve la fate venire.
Cavaliere - Ora per l'appunto mi avete trovato in buona luna. Marchese - Vi compatisco, so che male avete.
Cavaliere - I fatti vostri io non gli ricerco.
Marchese - Signor inimico delle donne, ci siete caduto eh?
Cavaliere - Io? Come?
Marchese - Sì, siete innamorato...
Cavaliere - Sono il diavolo che vi porti.
Marchese - Che serve nascondersi?...
Cavaliere - Lasciatemi stare, che giuro al cielo ve ne farò pentire. ( Parte ).