Possiamo fidarci del nostro intuito?
Hai mai provato la sensazione di aver fatto una scelta giusta o sbagliata, ma non sai
il perché?
I nostri presentimenti sono spesso considerati come un qualcosa di mistici o legati a telepatia
e premonizioni; ma c'è una spiegazione scientifica a tutto ciò?
Possiamo fidarci del nostro intuito?
Comprendere immediatamente qualcosa senza aver fatto un ragionamento logico, ha meno
a che vedere col futuro e più col riconoscimento degli schemi.
Se ti mostrassi la disposizione di questa scacchiera per 5 secondi, saresti in grado
di replicarla?
Studi hanno appurato che la maggior parte dei giocatori novizi di scacchi è in grado
a ricreare lo schema nel 25% dei casi, mentre i professionisti riescono con una precisione
del 95%.
Tuttavia, quando la prova è stata ripetuta coi pezzi in posizioni completamente casuali,
sia principianti che professionisti sono riusciti a completarlo solo al 25%.
I professionisti non hanno memoria fotografica - sfruttano semplicemente la loro esperienza
e intuito, basandosi sugli schemi che hanno visto in anni e anni di pratica!
Il nostro cervello elabora le informazioni sia tramite il Pensiero lento che rapido.
Per esempio, questo problema matematico provocherà una stimolo stressante, e il tuo cervello
utilizzerà il pensiero lento per risolverlo.
Questa immagine richiede invece un ragionamento rapido; capire emozioni come la tristezza
è una risposta immediata del cervello.
E il pensiero rapido è laddove risiede l'intuito.
Durante uno studio sul gioco da tavolo Japponese "Shogi", ai concorrenti è stato chiesto di
risolvere uno scacco matto nel giro di un secondo.
Senza il tempo per un ragionamento logico, scansioni cerebrali dei giocatori esperti
di Shogi non hanno evidenziato alcuna attivazione della corteccia, la parte del cervello legata
al pensiero cosciente.
Al contrario, i gangli basali, responsabili dei comportamenti automatici e delle nostre
abitudini, si sono attivati.
È interessante notare che quando dobbiamo prendere decisioni importanti come comprare
una casa, nonostante in molti credano sia meglio ragionarci su con prudenza, stilando
una lista di pro e di contro, da uno studio è emerso che in realtà, le scelte migliori
dei partecipanti sono state quelle prese senza pensarci su troppo.
Si è così scoperto che spesso teniamo in considerazione solo una piccola parte di informazioni
rilevanti, che ci porta così a valutare il peso di ogni fattore in maniera inaccurata.
Lo studio ha inoltre dimostrato che chi si è fidato del proprio intuito è stato molto
più soddisfatto della propria decisione, rispetto a chi invece è arrivato a una decisione
prendendosi del tempo.
Tuttavia, quando si tratta di un semplice acquisto, come decidere quale dentifricio
comprare - dove i fattori di scelta non sono così complessi - uno studio ha dimostrato
che utilizzare il pensiero lento e documentarsi è d'aiuto.
Pensi di essere in grado di riconoscere il suono della tua stessa voce?
Sorprendentemente, dopo aver ascoltato una registrazione con diverse voci in successione,
compresa la propria, il 75% dei partecipanti al test ha sbagliato a riconoscerla.
Ma l'aspetto più affascinante è stato che, misurando la conducibilità della loro pelle,
il livello era più alto quando la loro voce veniva riprodotta - e, malgrado ciò, non
hanno riconosciuto consciamente la loro voce, come se avessero ignorato il loro intuito
che aveva individuato subito la risposta corretta.
Lo stesso fenomeno si è verificato durante un gioco di carte con 4 mazzi.
I concorrenti dovevano scegliere una carta da una pila qualsiasi, che poteva contenere
carte belle o brutte.
Senza esserne al corrente, i mazzi A e B contenevano più carte brutte, mentre C e D più belle.
Dopo aver scelto 10 carte, i concorrenti non avevano alcuna idea di cosa stesse accadendo,
ma dopo 50 carte, gran parte di loro ha sospettato che ci fossero mazzi migliori di altri.
Alla fine, dopo 80 carte, avevano intuito che i mazzi A e B fossero brutti mentre i
C e D belli.
Ma di nuovo, ancora prima di essersene resi conto, i livelli di conducibilità sulla pelle
aumentavano nel momento in cui allungavano il braccio verso il mazzo A e B, poco dopo
aver pescato 10 carte.
Loro pelle stava nuovamente emettendo segnali provenienti dall'inconscio sulla giusta scelta
da fare prima di esserci arrivati in maniera più conscia.
Possiamo dire con certezza che la pelle non conosceva la risposta corretta, ma il loro
subconscio aveva iniziato a intuire il tutto prima di esserci arrivati con la logica.
Quindi è sempre corretto seguire i propri presentimenti?
Non quando si tratta di empatia, secondo quanto è emerso.
Da uno studio che ha coinvolto più di 900 partecipanti, è emerso che quando si trattava
di interpretare e comprendere esattamente lo stato d'animo degli altri, il pensiero
lento o l'analisi delle informazioni a disposizione , prima di prendere una decisione, aveva più
successo rispetto alle scelte del fato.
Fondamentalmente il nostro intuito si basa su esperienze passate, e ha aiutato i nostri
antenati a distinguere gli amici dai nemici.
Tuttavia ci sono stati forniti 2 sistemi di pensiero - rapido e lento, e il consiglio
è di seguirli entrambi.
Link al video sulla potenza del pensiero.
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