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Bertoldo e Bertoldino (col Cacasenno di Aldo Banchieri) - 1. Le sottilissime astuzie di Bertoldo, 01. Proemio

01. Proemio

Le sottilissime astuzie di Bertoldo

Nuovamente reviste e ristampate con il suo testamento nell'ultimo e altri detti sentenziosi che nel primo non erano di Giulio Cesare Croce

Proemio

Qui non ti narrerò, benigno lettore, il giudicio di Paris, non il ratto di Elena, non l'incendio di Troia, non il passaggio d'Enea in Italia, non i longhi errori di Ulisse, non le magiche operazioni di Circe, non la distruzione di Cartagine, non l'esercito di Serse, non le prove di Alessandro, non la fortezza di Pirro, non i trionfi di Mario, non le laute mense di Lucullo, non i magni fatti di Scipione, non le vittorie di Cesare, non la fortuna di Ottaviano, poiché di simil fatti le istorie ne danno a chi legge piena contezza; ma bene t'appresento innanzi un villano brutto e mostruoso sì, ma accorto e astuto, e di sottilissimo ingegno; a tale, che paragonando la bruttezza del corpo con la bellezza dell'animo, si può dire ch'ei sia proprio un sacco di grossa tela, foderato di dentro di seta e oro. Quivi udirai astuzie, motti, sentenze, arguzie, proverbi e stratagemme sottilissime e ingegnose da far trasecolare non che stupire. Leggi dunque, che di ciò trarrai grato e dolce trattenimento, essendo l'opera piacevole e di molta dilettazione

01. Proemio 01. Proem 01. Proem 01\. Foreword 01. Proem 01. Proem

Le sottilissime astuzie di Bertoldo ||||Bertoldo The subtle tricks of Bertoldo

Nuovamente reviste e ristampate con il suo testamento nell'ultimo e altri detti sentenziosi che nel primo non erano Again revised and reprinted with his last will and other sentitious sayings that were not in the first di Giulio Cesare Croce of Giulio Cesare Croce

Proemio Proemio

Qui non ti narrerò, benigno lettore, il giudicio di Paris, non il ratto di Elena, non l'incendio di Troia, non il passaggio d'Enea in Italia, non i longhi errori di Ulisse, non le magiche operazioni di Circe, non la distruzione di Cartagine, non l'esercito di Serse, non le prove di Alessandro, non la fortezza di Pirro, non i trionfi di Mario, non le laute mense di Lucullo, non i magni fatti di Scipione, non le vittorie di Cesare, non la fortuna di Ottaviano, poiché di simil fatti le istorie ne danno a chi legge piena contezza; ma bene t'appresento innanzi un villano brutto e mostruoso sì, ma accorto e astuto, e di sottilissimo ingegno; a tale, che paragonando la bruttezza del corpo con la bellezza dell'animo, si può dire ch'ei sia proprio un sacco di grossa tela, foderato di dentro di seta e oro. Here I will not tell you, benign reader, the judgment of Paris, not the rape of Helen, not the fire of Troy, not the passage of Aeneas in Italy, not the long errors of Ulysses, not the magical operations of Circe, not the destruction of Carthage, not the army of Xerxes, not the evidence of Alexander, not the fortress of Pirro, not the triumphs of Mario, not the lavish tables of Lucullus, not the magni fi c facts of Scipio, not the victories of Caesar, not the fortune of Octavianus, because of similar facts the histories give to those who read full knowledge; but well I represent you before an ugly and monstrous villain, yes, but shrewd and cunning, and of subtle genius; to this, that comparing the ugliness of the body with the beauty of the soul, it can be said that it is a lot of big canvas, lined with silk and gold inside. Quivi udirai astuzie, motti, sentenze, arguzie, proverbi e stratagemme sottilissime e ingegnose da far trasecolare non che stupire. Leggi dunque, che di ciò trarrai grato e dolce trattenimento, essendo l'opera piacevole e di molta dilettazione