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IL BURLONE - Massimo Gorki, Il Burlone - Massimo Gorki

Il Burlone - Massimo Gorki

II.

Un paio di giorni dopo la scena che abbiamo descritta, Gvosdef, vestito di un camiciotto bleu, stretto alla vita da un cinto di cuoio, colla testa coperta di un berretto bianco che gli cascava sulla nuca e con un grosso bastone nodoso in mano, se ne stava passeggiando lentamente sulla «Montagna». Così si chiamava un'altura che sormontava il fiume, al quale si poteva scendere per un leggero pendio. In tempi antichi, quella sponda era coperta di un bosco ceduo; ma poi era stato quasi tutto tagliato e non ne rimanevano che poche vecchie quercie e pochi faggi, piegati dal vento. Nuovi steli si avvolgevano intorno alle loro radici, cespugli circondavano i loro tronchi, e dovunque, in mezzo al verde, il pubblico, per passare, aveva formato sentieri che scendevano tutti verso il fiume. Un largo viale attraversava poi orizzontalmente «la Montagna» ed è più particolarmente lì che la gente veniva a passeggiare, formando due file che procedevano in senso inverso l'una dall'altra. Piaceva a Gvosdef di andare a zonzo per quel viale, di andare e di tornare insieme al pubblico, di sentirsi libero come tutti gli altri, di aspirare liberamente l'aria profumata dall'odore delle foglie, di muoversi a suo piacere, di far parte di qualche cosa di grande e di sentirsi l'eguale di tutti. Quel giorno, egli era un pochino brillo ed il suo volto butterato ed ardito aveva un'espressione benevola e socievole. Delle ciocche di capelli castagni si arricciavano sulla sua tempia sinistra e si rizzavano in alto: facevano graziosamente risaltare gli orecchi e si posavano elegantemente sull'orlo del berretto. Gvosdef aveva il suo aspetto spavaldo di robusto operaio, contento di sè stesso, pronto a cantare, a ballare, a fare a pugni, - secondo le circostanze - ed a bere qualche bicchierino di quello buono: sembrava che la natura, dandogli quelle ciocche ricciute, avesse voluto presentare al mondo Nicola Gvosdef come un giovanotto pieno di fuoco e conscio del proprio valore. Gettandosi attorno delle occhiate approvatrici, Gvosdef urtava in modo tutto pacifico i viandanti,i quali sopportavano quegli urti senza risentirsene; camminava sulle vesti delle signore, si scusava cortesemente, inghiottiva come tutti gli altri la sua porzione di densa polvere, e si sentiva felice e contento.

Attraverso il fogliame, si vedeva, all'altro lato del fiume, nei prati, tramontare il sole. Il cielo, da quel lato, era color porpora, caldo e mite: pareva invitare la gente verso quello che pareva essere il limite del verde scuro dei campi. Sotto i piedi dei viandanti si allungavano le ombre di tutti gli oggetti e la folla le calpestava senza saperne la bellezza.

La sigaretta, posta all'angolo sinistro delle sue labbra, dava a Gvosdef un'aria elegante ed alquanto fatua; lasciava sfuggire il fumo dall'angolo destro, esaminava il pubblico e aveva una voglia matta di conversare con qualcuno, bevendo un bicchiere di birra nel caffè al piede della «Montagna». Ma non incontrava alcun conoscente, e non trovava alcuna occasione propizia per attaccare discorso con uno sconosciuto. Malgrado il giorno festivo e la temperatura primaverile, i passanti parevano di cattivo umore, e benchè avesse già gettato parecchie occhiate in faccia alle persone che camminavano vicino a lui con un sorriso bonario e l'espressione di un uomo dispostissimo a far amicizia, nessuna rispondeva al suo umore socievole.... Ad un tratto, fra la quantità di nuche che si vedeva davanti, passò la nuca, a lui ben nota, del redattore-capo, Dmitri Pàvlovitsc Istomin. Gvosdef sorrise allegramento al ricordo del suo trionfo su quel signore, e si mise a guardare con piacere il cappello grigio di Dmitri Pavlovitsc.

Talvolta quel cappello, di forma bassa, scompariva dietro ad altri cappelli e ciò inquietava - non si sa perchè - Gvosdef, il quale si alzava allora sulla punta dei piedi per rivederlo; e, quando l'aveva ritrovato, sorrideva di nuovo. Così mentre seguiva cogli occhi il redattore-capo, Gvosdef camminava e si ricordava dell'epoca in cui egli era il piccolo Nicolka, figlio del magnano, ed il redattore era Mitka, figlio della diaconessa. Avevano ancora un altro compagno che avevano sopranominato «lo zuccheraio», ed un altro ancora, Vaska Giukof, figlio di un impiegato governativo che abitava nell'ultima casa della strada. Era una buona vecchia casa, tutta coperta di muschio, alla quale erano appiccicate, da tutte le parti, altre casupole costruite dopo. Il padre di Vaska aveva un magnifico stormo di colombi. Si stava così bene nel cortile di quella casa per giuocare a mosca cieca, perchè il padre di Vaska, un avaraccio, vi conservava un ammasso di vecchie cose: carrette rotte, casse, barili sfondati... Adesso Vaska è il medico del distretto, e sul sito, occupato allora dalla vecchia casa, stanno ora i depositi della ferrovia.... E si ricordava pure degli altri compagni, tutti ragazzetti di otto a dieci anni. Tutti dimoravano allora all'estremità della città, nella strada Umida. Vivevano in ottima intelligenza fra di loro ed in perpetua ostilità con i monelli delle altre vie vicine. Saccheggiavano gli orti ed i giardini; giuocavano agli aliossi, ad altri giuochi infantili, andavano a scuola.... Un venticinque anni erano passati da quell'epoca. In quel tempo - ed era passato - c'erano monelli, birichini e sporcaccioni, come Nicolka, come il figlio del magnano, i quali sono oggi uomini importanti... Nicolka si è impaniato in quella strada Umida, mentre essi, terminata la scuola elementare, avevano continuato gli studi al ginnasio... Lui, invece, no... Se tentasse di conversare col redattore? Dirgli «buona sera» ed intavolare una conservazione? Per incominciare, domandargli scusa dello scandalo, e poi parlare, ma così, in generale, della vita?..

Il cappello del redattore appariva e scompariva sempre davanti agli occhi di Gvosdef, come se avesse voluto attirarlo, - e Gvosdef si decise: il redattore camminava, appunto in quel momento, solo, in uno spazio libero, lasciato per poco sgombro dalla folla. Camminava sulle sue gambe esili in un calzone chiaro, mentre girava la testa ora da un lato, ora dall'altro, guardando la gente coi suoi occhi da miope. Gvosdef gli si accostò e gli gettò un'occhiata amabile, spiando un momento favorevole per salutarlo, e, nello stesso tempo, era punto dall'acuto desiderio di sapere in qual modo il redattore lo avrebbe accolto. - Buona sera, Mitri Pàvlovitsc!

Il redattore si voltò, sollevò leggermente il cappello con una mano, si acconciò gli occhiali sul naso con l'altra, riconobbe Gvosdef e si fece serio, serio. Ma questa circostanza non sconcertò affatto Nicola Gvosdef, - al contrario, si chinò con un'aria ancora più amabile verso il redattore ed esalando l'odore dell'acquavite che aveva bevuto, gli domandò a bruciapelo: - State facendo la vostra passeggiatina?

Il redattore si fermò un istante; le labbra e le narici gli fremettero dal disgusto, e, con aria asciutta, gli buttò in faccia queste parole:

- Cosa desiderate?

- Io? Nulla! È così... Fa bel tempo oggi... Ed avrei piacere di parlare con voi di quell'affare. - Non desidero parlare con voi di alcun affare, dichiarò il redattore, affrettando il passo. Gvosdef lo imitò.

- Non desiderate?.. Comprendo perfettamente... Siete nel vostro dritto... Comprendo benissimo anche questo... Giacchè vi ho svergognato, è naturale che l'abbiate con me... - Siete ubbriaco... disse il redattore fermandosi. E se non mi lasciate in pace, vi farò arrestare dalla polizia.

Gvosdef si mise a ridere.

- E perchè mai?

Il redattore gli gettò di sbieco uno sguardo pieno d'angoscia come chi si trova in una posizione spiacevole e non sa come uscirne. Il pubblico li guardava già con curiosità. Parecchie persone porgevano l'orecchie, fiutando uno scandolo. Istomin si guardava intorno, confuso ed imbarazzato.

Gvosdef se ne accorse.

- Andiamo un po' in disparte... volete? diss'egli; e, senza aspettare il suo consenso, spinse con la spalla Istomin, fuori del viale principale, verso un sentiero che scendeva per il pendio, fra cespugli. Il redattore non protestò contro quest'abile manovra, forse perchè non ne ebbe il tempo, - forse perchè sperava, una volta fuori del pubblico, di potersi più facilmente liberare dell'importuno ex-compositore. Camminava lentamente, con precauzione, ponendo il bastone a terra, e Gvosdef lo seguiva, dicendo, come se parlasse al suo cappello, le parole seguenti:

- Ecco, a poca distanza da qui, c'è un albero caduto, sul quale potremo sederci... Voi, Mitri Pàvlovitsc, non dovete essere in collera con me. Scusatemi! L'ho fatto per dispetto. Talvolta, noialtri, siamo tormentati da una collera tale che non la si può neanche annegare nel vino... Ebbene! in un momento di quella specie, si va fino al punto di fare uno scherzo di cattivo genere ad una persona qualunque, di dare uno schiaffo ad un passante, o qualche cosa di simile... Non mi pento... Quel che è fatto, è fatto!.. Ma è possibilissimo ch'io abbia oltrepassato i limiti... ch'io sia andato troppo oltre... Sia che il redattore fosse commosso da quella franca spiegazione, sia che la persona di Gvosdef avesse svegliato la sua curiosità, sia infine che avesse capito che non c'era mezzo di sbarazzarsi da un uomo simile, fatto sta che gli chiese: - Di che volete parlare?

- Ma così... di tutto! La mia anima si rattrista perchè risente l'offesa che le si fa... Sediamoci qui. - Non ho tempo...

- Lo so... il giornale! Mangerà, divorerà la metà della vostra vita... ci consumerete la salute... Capisco perfettamente!.. Lui, l'amministratore, che cos'è?. Lui, ha il suo danaro nel giornale - voi, il vostro sangue!.. Ecco, gli avete di già sacrificato gli occhi a forza di scrivere... Sedetevi.

Davanti ad essi, lungo il sentiero, giaceva un grosso tronco d'albero, avanzo a metà imputridito di una vecchia quercia. I folti rami di un nocciuolo si abbassavano al di sopra di quel tronco, formando un tetto di verdura. Attraverso i rami si vedeva un po' di cielo, già invaso dai colori sbiaditi del tramonto; un forte odore di piante riempiva l'aria. Gvosdef si sedette sul tronco caduto, e rivolgendosi al redattore, che stava ancora in piedi, guardandosi intorno con aria indecisa, si rimise a parlare:

- Ho alzato un poco il gomito quest'oggi... Il vivere mi dà noia, Mitri Pàvlovitsc!.. I miei compagni, gli operai, non fanno più per me, - non so com'è avvenuto, ma me ne sono distaccato: ho in testa una direzione d'idee affatto differente... Vi ho veduto questa sera e mi sono ricordato che, anche voi, siete stato il mio compagno... Si mise a ridere perchè il redattore lo guardava con cambiamenti di fisonomia così rapidi che il suo volto assumeva infatti espressioni ridicole.

- Il vostro compagno?... E quando?

- Oh! molto tempo fa, Mitri Pàvlovitsc.... Dimoravamo nella strada Umida... ve ne ricordate? Alla distanza di una casa l'uno dall'altro; e, dirimpetto a noi, c'era Miscka il magnano, attualmente Mihàil Jefimovitsc Krulef, giudice istruttore - il quale viveva con suo padre... quell'uomo così severo. Vi ricordate di Jefimitsc, che ci ha così spesso tirato peri capelli?.. Ma sedetevi!

Il redattore fece un leggero cenno con la testa e si sedette accanto a Gvosdef. Lo guardava come chi vuol ricordarsi di qualche cosa dimenticata da lungo tempo, e si stroppicciava la fronte.

E Gvosdef continuava ad evocare i suoi ricordi.

- Che buona vita facevamo allora! E perchè mai l'uomo non rimane fanciullo tutta la sua vita? Si fa grande - perchè? Per poi scomparire nella terra!... Tutta la vita, non fa altro che subire ogni specie di sventure... Alla fine s'inasprisce, si abbrutisce... Che farsa!... Eccolo che vive... vive... ed alla fine di questa sua vita, niente altro che sciocchezze... Una bara, e poi nulla!.. Invece, in altri tempi, vivevamo senza l'ombra di un'idea triste... Tutto era gaio: eravamo veri uccelletti! Correvamo quà e là, scalavamo le siepi per andare a cogliere le frutta degli altri... Vi ricordate di quel giorno in cui, nell'orto della Petrovna, in una nostra escursione, vi ho gettato un cetriuolo in faccia? Vi siete messo a gridare ed a piangere ed io son fuggito a gambe levate... Poi siete venuto con vostra madre a casa mia per lagnarvi a mio padre, e che mio padre mi ha frustato di santa ragione?.. E Miscka, oggigiorno Mihàil Jefimovitsc...

Il redattore ascoltava e sorrideva senza volerlo. Avrebbe ben voluto restare serio e conservare la propria dignità davanti a quell'uomo che si mostrava propenso alla familiarità. Ma vi era qualche cosa di commovente in quei racconti dei giorni sereni dell'infanzia, e, nel modo in cui Gvosdef parlava, le intonazioni che potevano minacciare l'amor proprio di Dimitri Pàvlovitsc non suonavano ancora troppo penosamente offensive... E poi, si stava così bene in quel sito! Al di sopra di loro, la sabbia del viale superiore strideva sotto i passi della gente che vi passeggiava; talvolta si udiva una risata; le parole giungevano monche, ma il vento sospirava - e tutte le voci e tutti i rumori si fondevano nel melanconico mormorìo del fogliame. Ed allorchè quel mormorìo taceva, c'erano momenti di silenzio assoluto, come se, intorno ad essi, tutto il creato avesse teso un orecchio attento alle parole di Nicola Gvosdef, che continuava a narrare storielle della sua infanzia.

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Il Burlone - Massimo Gorki |joker|| |O Bobo||Górki Der Witzbold - Massimo Gorki The Joker - Maximus Gorki El Joker - Massimo Gorki Le Joker - Massimo Gorki O Joker - Massimo Gorki

II.

Un paio di giorni dopo la scena che abbiamo descritta, Gvosdef, vestito di un camiciotto bleu, stretto alla vita da un cinto di cuoio, colla testa coperta di un berretto bianco che gli cascava sulla nuca e con un grosso bastone nodoso in mano, se ne stava passeggiando lentamente sulla «Montagna». |pair||||||||described|||||jacket|blue|tight||waist|||belt||leather|with the|head|covered|||||||fell||||||||knotty||||||||| |Um par|||||||||Gvosdef||||jaqueta azul|azul|apertado|||||cinto de couro||couro|com a|cabeça coberta|coberta|||gorro branco||||caía|||||||bastão nodoso grosso|Nodoso: nodoso||||||||| A couple of days after the scene we described, Gvosdef, dressed in a blue shirt, tied at the waist with a leather belt, his head covered with a white cap that fell on the back of his neck and with a big knotty stick in his hand, if he was walking slowly on the "Mountain". Così si chiamava un'altura che sormontava il fiume, al quale si poteva scendere per un leggero pendio. |||||overlooked|||||||||||slope |||||dominava||rio|||||||||declive suave This was the name of a rise that surmounted the river, to which one could descend by a slight slope. In tempi antichi, quella sponda era coperta di un bosco ceduo; ma poi era stato quasi tutto tagliato e non ne rimanevano che poche vecchie quercie e pochi faggi, piegati dal vento. ||ancient||||||||deciduous|||||||||||they remained||||oaks|||beech|bent|| ||||margem||||||bosque de talhadia|||||||cortado||||restavam|||||||||| In ancient times, that bank was covered with a coppice; but then almost everything had been cut down and only a few old oaks and a few beech trees remained, bent by the wind. Nuovi steli si avvolgevano intorno alle loro radici, cespugli circondavano i loro tronchi, e dovunque, in mezzo al verde, il pubblico, per passare, aveva formato sentieri che scendevano tutti verso il fiume. |stems||||||roots|bushes|||||||||||||||||||they descended|||| New stalks wrapped around their roots, bushes surrounded their trunks, and everywhere in the green the public had formed paths to pass that all led down to the river. Un largo viale attraversava poi orizzontalmente «la Montagna» ed è più particolarmente lì che la gente veniva a passeggiare, formando due file che procedevano in senso inverso l'una dall'altra. |||it crossed||horizontally||||||||||||||||||they proceeded||||| A wide avenue then crossed "la Montagna" horizontally and it is more particularly there that people came for a walk, forming two rows that proceeded in reverse from each other. Piaceva a Gvosdef di andare a zonzo per quel viale, di andare e di tornare insieme al pubblico, di sentirsi libero come tutti gli altri, di aspirare liberamente l'aria profumata dall'odore delle foglie, di muoversi a suo piacere, di far parte di qualche cosa di grande e di sentirsi l'eguale di tutti. |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||the same|| Gvosdef liked to go for a stroll along that avenue, to go and come back together with the public, to feel free like everyone else, to freely inhale the fragrant air from the smell of the leaves, to move at will, to be part of of something great and to feel the equal of all. Quel giorno, egli era un pochino brillo ed il suo volto butterato ed ardito aveva un'espressione benevola e socievole. |||||a little|||||||||||benevolent||sociable That day, he was a little tipsy and his bold and pockmarked face had a benevolent and sociable expression. Delle ciocche di capelli castagni si arricciavano sulla sua tempia sinistra e si rizzavano in alto: facevano graziosamente risaltare gli orecchi e si posavano elegantemente sull'orlo del berretto. |locks|||chestnut|themselves|they curled|||||||curled||||||||||they placed||on the edge|| Strands of chestnut hair curled up at his left temple and stood up high: they gracefully made his ears stand out and rested elegantly on the brim of his cap. Gvosdef aveva il suo aspetto spavaldo di robusto operaio, contento di sè stesso, pronto a cantare, a ballare, a fare a pugni, - secondo le circostanze - ed a bere qualche bicchierino di quello buono: sembrava che la natura, dandogli quelle ciocche ricciute, avesse voluto presentare al mondo Nicola Gvosdef come un giovanotto pieno di fuoco e conscio del proprio valore. |||||bold||||||||||||||||||||||||little glass||||||||giving him||||||||||||||||||||| Gvosdef had the arrogant aspect of a robust worker, happy with himself, ready to sing, dance, fight, - according to the circumstances - and drink a few glasses of the good one: it seemed that nature, giving him those curly locks , had wanted to present Nicola Gvosdef to the world as a young man full of fire and aware of his own worth. Gettandosi attorno delle occhiate approvatrici, Gvosdef urtava in modo tutto pacifico i viandanti,i quali sopportavano quegli urti senza risentirsene; camminava sulle vesti delle signore, si scusava cortesemente, inghiottiva come tutti gli altri la sua porzione di densa polvere, e si sentiva felice e contento. ||||approving||he bumped||||||travelers|||tolerated||bumps||feeling resentful|||||||he apologized||swallowed||||||||||dust|||||| Throwing approving glances around him, Gvosdef struck in a quite peaceful way the wayfarers, who endured those shocks without resenting them; he walked in ladies' robes, apologized politely, swallowed his portion of dense dust like everyone else, and felt happy and content.

Attraverso il fogliame, si vedeva, all'altro lato del fiume, nei prati, tramontare il sole. Through the foliage, on the other side of the river, in the meadows, the sun could be seen setting. Il cielo, da quel lato, era color porpora, caldo e mite: pareva invitare la gente verso quello che pareva essere il limite del verde scuro dei campi. |||||||purple||||||||||||||||||| The sky, on that side, was purple, warm and mild: it seemed to invite people to what seemed to be the edge of the dark green of the fields. Sotto i piedi dei viandanti si allungavano le ombre di tutti gli oggetti e la folla le calpestava senza saperne la bellezza. ||||||they lengthened|||||||||||she stepped||||beauty Under the feet of the wayfarers the shadows of all objects stretched and the crowd trampled them without knowing their beauty.

La sigaretta, posta all'angolo sinistro delle sue labbra, dava a Gvosdef un'aria elegante ed alquanto fatua; lasciava sfuggire il fumo dall'angolo destro, esaminava il pubblico e aveva una voglia matta di conversare con qualcuno, bevendo un bicchiere di birra nel caffè al piede della «Montagna». |||at the corner|left||||||Gvosdef|||||foolish|she let||||from the corner||he examined|||||||||||||||||||||| The cigarette, placed in the left corner of his lips, gave Gvosdef an elegant and somewhat fatuous air; he let the smoke escape from the right-hand corner, he examined the audience and had a great desire to converse with someone, drinking a glass of beer in the cafe at the foot of the "Mountain". Ma non incontrava alcun conoscente, e non trovava alcuna occasione propizia per attaccare discorso con uno sconosciuto. But he met no acquaintance, and found no favorable occasion to strike up a conversation with a stranger. Malgrado il giorno festivo e la temperatura primaverile, i passanti parevano di cattivo umore, e benchè avesse già gettato parecchie occhiate in faccia alle persone che camminavano vicino a lui con un sorriso bonario e l'espressione di un uomo dispostissimo a far amicizia, nessuna rispondeva al suo umore socievole.... |||||||||||||||although||||several|glances||||||they walked|||||||kind||||||very willing|||||he responded|||| In spite of the public holiday and the spring temperature, the passersby seemed in a bad mood, and although he had already glanced several times in the face of the people walking near him with a good-natured smile and the expression of a man very willing to make friends, none answered. to his sociable mood .... Ad un tratto, fra la quantità di nuche che si vedeva davanti, passò la nuca, a lui ben nota, del redattore-capo, Dmitri Pàvlovitsc Istomin. |||||||napes|||||||||||||||Dmitri||Istomin Suddenly, among the quantity of nape of the neck that could be seen in front, the nape of the head, well known to him, of the editor-in-chief, Dmitri Pavlovitsc Istomin, passed. Gvosdef sorrise allegramento al ricordo del suo trionfo su quel signore, e si mise a guardare con piacere il cappello grigio di Dmitri Pavlovitsc. ||joyfully|||||triumph|||||||||||||||| Gvosdef smiled gleefully at the memory of his triumph over that gentleman, and began to look with pleasure at Dmitri Pavlovitsc's gray hat.

Talvolta quel cappello, di forma bassa, scompariva dietro ad altri cappelli e ciò inquietava - non si sa perchè - Gvosdef, il quale si alzava allora sulla punta dei piedi per rivederlo; e, quando l'aveva ritrovato, sorrideva di nuovo. ||||||it disappeared|||||||it troubled||||||||||||||||to see him|||||he smiled|| Sometimes that hat, low in shape, disappeared behind other hats and this disturbed - we don't know why - Gvosdef, who then got up on tiptoe to see it again; and, when she found him, she smiled again. Così mentre seguiva cogli occhi il redattore-capo, Gvosdef camminava e si ricordava dell'epoca in cui egli era il piccolo Nicolka, figlio del magnano, ed il redattore era Mitka, figlio della diaconessa. ||he followed|||||||||||of the era||||||||||blacksmith|||||Mitka|||deaconess So while he followed the editor-in-chief with his eyes, Gvosdef walked and remembered the time when he was little Nicolka, son of the magnanus, and the editor was Mitka, son of the deaconess. Avevano ancora un altro compagno che avevano sopranominato «lo zuccheraio», ed un altro ancora, Vaska Giukof, figlio di un impiegato governativo che abitava nell'ultima casa della strada. |||||||they had given him the nickname||sugar maker|||||Vaska|Giukof||||employee|governmental|||||| They had yet another companion whom they had nicknamed "the sugar maker," and yet another, Vaska Giukof, the son of a government employee who lived in the last house on the street. Era una buona vecchia casa, tutta coperta di muschio, alla quale erano appiccicate, da tutte le parti, altre casupole costruite dopo. ||||||covered||moss||||stuck||||||little houses|built| It was a good old house, all covered with moss, to which other huts built afterwards were stuck on all sides. Il padre di Vaska aveva un magnifico stormo di colombi. Vaska's father had a magnificent flock of doves. Si stava così bene nel cortile di quella casa per giuocare a mosca cieca, perchè il padre di Vaska, un avaraccio, vi conservava un ammasso di vecchie cose: carrette rotte, casse, barili sfondati... Adesso Vaska è il medico del distretto, e sul sito, occupato allora dalla vecchia casa, stanno ora i depositi della ferrovia.... E si ricordava pure degli altri compagni, tutti ragazzetti di otto a dieci anni. ||||||||||||||||||||miserly||||||||little carts|||||||||||district||||||||||||deposits|||||||||||||||| It was so good in the courtyard of that house to play blind-flies, because Vaska's father, a miser, kept a pile of old things there: broken carts, crates, smashed barrels ... Now Vaska is the district doctor, and on the site, then occupied by the old house, are now the railway depots .... And he also remembered the other comrades, all boys of eight to ten years. Tutti dimoravano allora all'estremità della città, nella strada Umida. Everyone lived then at the edge of the city, in the Wet Street. Vivevano in ottima intelligenza fra di loro ed in perpetua ostilità con i monelli delle altre vie vicine. ||||||||||hostility||||||streets| They lived in excellent intelligence among themselves and in perpetual hostility with the urchins of the other nearby streets. Saccheggiavano gli orti ed i giardini; giuocavano agli aliossi, ad altri giuochi infantili, andavano a scuola.... Un venticinque anni erano passati da quell'epoca. they plundered||||||they played||marbles|||games|childish|||||||||| They plundered the vegetable gardens and gardens; they played aliossi, other childhood games, went to school .... Twenty-five years had passed since that time. In quel tempo - ed era passato - c'erano monelli, birichini e sporcaccioni, come Nicolka, come il figlio del magnano, i quali sono oggi uomini importanti... Nicolka si è impaniato in quella strada Umida, mentre essi, terminata la scuola elementare, avevano continuato gli studi al ginnasio... Lui, invece, no... Se tentasse di conversare col redattore? ||||||||naughty||dirty ones||Nicolka|||||farmer|||||men|||||stuck||||||||||||continued||||high school|||||he tried||to converse|| At that time - and it had passed - there were urchins, naughty and dirty, like Nicolka, like the son of the magnan, who are today important men ... Nicolka got stuck in that Wet street, while they finished school elementary school, they had continued their studies at the gymnasium ... He, however, no ... What if he tried to converse with the editor? Dirgli «buona sera» ed intavolare una conservazione? ||evening||to start|| Say "good evening" and start a conservation? Per incominciare, domandargli scusa dello scandalo, e poi parlare, ma così, in generale, della vita?.. ||to ask him|||||||||||| To begin with, apologize for the scandal, and then talk about life in general? ..

Il cappello del redattore appariva e scompariva sempre davanti agli occhi di Gvosdef, come se avesse voluto attirarlo, - e Gvosdef si decise: il redattore camminava, appunto in quel momento, solo, in uno spazio libero, lasciato per poco sgombro dalla folla. |hat||||||||||||||||to attract him|||||||||||||||||||||| The editor's hat always appeared and disappeared in front of Gvosdef's eyes, as if he had wanted to attract him, - and Gvosdef made up his mind: the editor was walking, just at that moment, alone, in a free space, barely left clear of the crowd. Camminava sulle sue gambe esili in un calzone chiaro, mentre girava la testa ora da un lato, ora dall'altro, guardando la gente coi suoi occhi da miope. ||||thin|||||||||||||||||||||| He walked on his slender legs in a light-colored trousers, turning his head now on one side, now on the other, looking at people with his myopic eyes. Gvosdef gli si accostò e gli gettò un'occhiata amabile, spiando un momento favorevole per salutarlo, e, nello stesso tempo, era punto dall'acuto desiderio di sapere in qual modo il redattore lo avrebbe accolto. Gvosdef|||||||||spying|||||to greet him|||||||by the sharp||||||||||| Gvosdef approached him and gave him an amiable look, spying on a favorable moment to greet him, and at the same time he was stung by a keen desire to know how the editor would welcome him. - Buona sera, Mitri Pàvlovitsc! - Good evening, Mitri Pavlovitsc!

Il redattore si voltò, sollevò leggermente il cappello con una mano, si acconciò gli occhiali sul naso con l'altra, riconobbe Gvosdef e si fece serio, serio. ||||||||||||adjusted||||||||||||| The editor turned, lifted his hat slightly with one hand, pushed his glasses over his nose with the other, recognized Gvosdef and became serious, serious. Ma questa circostanza non sconcertò affatto Nicola Gvosdef, - al contrario, si chinò con un'aria ancora più amabile verso il redattore ed esalando l'odore dell'acquavite che aveva bevuto, gli domandò a bruciapelo: ||||it disconcerted|||||contrary|||||||kind|||||exhaling||of the brandy||||||| But this circumstance did not at all disconcert Nicola Gvosdef - on the contrary, he leaned with an even more amiable air towards the editor and exhaling the smell of the brandy he had drunk, he asked him point-blank: - State facendo la vostra passeggiatina? ||||little walk - Are you taking your stroll?

Il redattore si fermò un istante; le labbra e le narici gli fremettero dal disgusto, e, con aria asciutta, gli buttò in faccia queste parole: ||||||||||||they trembled|||||||||||| The editor paused for a moment; his lips and nostrils quivered with disgust, and, with dry air, he threw these words in his face:

- Cosa desiderate? - What do you wish?

- Io? - The? Nulla! Nothing! È così... Fa bel tempo oggi... Ed avrei piacere di parlare con voi di quell'affare. It's like that ... The weather is nice today ... And I'd like to talk to you about that thing. - Non desidero parlare con voi di alcun affare, dichiarò il redattore, affrettando il passo. ||||||||he declared|||hurrying|| - I do not wish to speak with you about any business, the editor declared, hurrying his pace. Gvosdef lo imitò. ||imitated Gvosdef imitated him.

- Non desiderate?.. Comprendo perfettamente... Siete nel vostro dritto... Comprendo benissimo anche questo... Giacchè vi ho svergognato, è naturale che l'abbiate con me... ||||||||||since|||shamed||||you had|| I understand perfectly ... You are right on your side ... I also understand this very well ... Since I have shamed you, it is natural that you have it with me ... - Siete ubbriaco... disse il redattore fermandosi. |drunk|||| - You're drunk ... said the editor, stopping. E se non mi lasciate in pace, vi farò arrestare dalla polizia. And if you don't leave me alone, I'll have the police arrest you.

Gvosdef si mise a ridere. Gvosdef laughed.

- E perchè mai? - And why on earth?

Il redattore gli gettò di sbieco uno sguardo pieno d'angoscia come chi si trova in una posizione spiacevole e non sa come uscirne. ||||||||||||||||||||||to get out of it The editor gave him a sidelong glance full of anguish like someone who is in an unpleasant position and does not know how to get out of it. Il pubblico li guardava già con curiosità. The audience was already looking at them with curiosity. Parecchie persone porgevano l'orecchie, fiutando uno scandolo. |||the ears|sniffing|| Several people held out their ears, sniffing a scandolo. Istomin si guardava intorno, confuso ed imbarazzato. Istomin looked around, confused and embarrassed.

Gvosdef se ne accorse. Gvosdef noticed it.

- Andiamo un po' in disparte... volete? - Let's go a little aside ... do you want to? diss'egli; e, senza aspettare il suo consenso, spinse con la spalla Istomin, fuori del viale principale, verso un sentiero che scendeva per il pendio, fra cespugli. ||||||||||||||avenue||||path||||||| he said; and, without waiting for his consent, he pushed Istomin off the main avenue with his shoulder towards a path that went down the slope, among bushes. Il redattore non protestò contro quest'abile manovra, forse perchè non ne ebbe il tempo, - forse perchè sperava, una volta fuori del pubblico, di potersi più facilmente liberare dell'importuno ex-compositore. |||he protested||this clever||||||||||||||||||to be able to||||of the nuisance|| The editor did not protest against this clever maneuver, perhaps because he did not have the time, - perhaps because he hoped, once out of the public, to be able more easily to get rid of the importunate ex-composer. Camminava lentamente, con precauzione, ponendo il bastone a terra, e Gvosdef lo seguiva, dicendo, come se parlasse al suo cappello, le parole seguenti: ||||||||||||he followed|||||||||| He walked slowly, carefully, placing his cane on the ground, and Gvosdef followed him, saying, as if speaking to his hat, the following words:

- Ecco, a poca distanza da qui, c'è un albero caduto, sul quale potremo sederci... Voi, Mitri Pàvlovitsc, non dovete essere in collera con me. ||||||||tree|||||sit|||||||||| - Well, a short distance from here, there is a fallen tree, on which we can sit ... You, Mitri Pavlovitsc, must not be angry with me. Scusatemi! Excuse me! L'ho fatto per dispetto. I did it out of spite. Talvolta, noialtri, siamo tormentati da una collera tale che non la si può neanche annegare nel vino... Ebbene! |||tormented|||||||||||||| Sometimes, the rest of us, we are tormented by such anger that it cannot even be drowned in wine ... Well! in un momento di quella specie, si va fino al punto di fare uno scherzo di cattivo genere ad una persona qualunque, di dare uno schiaffo ad un passante, o qualche cosa di simile... Non mi pento... Quel che è fatto, è fatto!.. |||||||||||||||||||||||||slap||||||||||||||||| in a moment of that kind, it goes as far as to make a bad joke on an ordinary person, to slap a passer-by, or something similar ... I do not regret ... What is done , it's done!.. Ma è possibilissimo ch'io abbia oltrepassato i limiti... ch'io sia andato troppo oltre... ||very possible|||||||||| But it is quite possible that I have overstepped the limits ... that I have gone too far ... Sia che il redattore fosse commosso da quella franca spiegazione, sia che la persona di Gvosdef avesse svegliato la sua curiosità, sia infine che avesse capito che non c'era mezzo di sbarazzarsi da un uomo simile, fatto sta che gli chiese: |||||||||||||||||||||||||understood||||||||||||||| Whether the editor was moved by that frank explanation, whether the person of Gvosdef had awakened his curiosity, or finally understood that there was no way to get rid of such a man, the fact is that he asked him: - Di che volete parlare? - What do you want to talk about?

- Ma così... di tutto! - But so ... of everything! La mia anima si rattrista perchè risente l'offesa che le si fa... Sediamoci qui. ||||||it feels|the offense|||||let's sit| My soul is saddened because it is affected by the offense that is done to it ... Let's sit here. - Non ho tempo... - I have no time...

- Lo so... il giornale! - I know ... the newspaper! Mangerà, divorerà la metà della vostra vita... ci consumerete la salute... Capisco perfettamente!.. |he will devour|||||||will consume|||| It will eat, it will devour half of your life ... you will consume our health ... I understand perfectly! .. Lui, l'amministratore, che cos'è?. He, the administrator, what is he ?. Lui, ha il suo danaro nel giornale - voi, il vostro sangue!.. He has his money in the newspaper - you, your blood! .. Ecco, gli avete di già sacrificato gli occhi a forza di scrivere... Sedetevi. |||||sacrificed||||||| Here, you have already sacrificed his eyes by dint of writing ... Sit down.

Davanti ad essi, lungo il sentiero, giaceva un grosso tronco d'albero, avanzo a metà imputridito di una vecchia quercia. |||||||||||the remains|||rotting||||oak Ahead of them, along the path, lay a large tree trunk, half-rotted remains of an old oak. I folti rami di un nocciuolo si abbassavano al di sopra di quel tronco, formando un tetto di verdura. |||||hazelnut||they lowered||||||||||| The thick branches of a hazel tree lowered above that trunk, forming a roof of greenery. Attraverso i rami si vedeva un po' di cielo, già invaso dai colori sbiaditi del tramonto; un forte odore di piante riempiva l'aria. |||||||||||||faded||||||||| Through the branches you could see a bit of sky, already invaded by the faded colors of the sunset; a strong smell of plants filled the air. Gvosdef si sedette sul tronco caduto, e rivolgendosi al redattore, che stava ancora in piedi, guardandosi intorno con aria indecisa, si rimise a parlare: Gvosdef sat down on the fallen log, and turning to the editor, who was still standing, looking around with an indecisive air, he began to speak again:

- Ho alzato un poco il gomito quest'oggi... Il vivere mi dà noia, Mitri Pàvlovitsc!.. - I raised my elbow a little today ... Living annoys me, Mitri Pavlovitsc! .. I miei compagni, gli operai, non fanno più per me, - non so com'è avvenuto, ma me ne sono distaccato: ho in testa una direzione d'idee affatto differente... Vi ho veduto questa sera e mi sono ricordato che, anche voi, siete stato il mio compagno... ||||||||||||||||||detached||||||of ideas||||||||||||||||||| My comrades, the workers, no longer do it for me - I don't know how it happened, but I detached myself from it: I have a completely different direction of ideas in my head ... I saw you this evening and I remembered that , you too, you have been my companion ... Si mise a ridere perchè il redattore lo guardava con cambiamenti di fisonomia così rapidi che il suo volto assumeva infatti espressioni ridicole. ||||||||||||facial expression|||||||it assumed||| He laughed because the editor looked at him with such rapid changes in physiognomy that his face in fact took on ridiculous expressions.

- Il vostro compagno?... - Your partner? ... E quando? And when?

- Oh! - Oh! molto tempo fa, Mitri Pàvlovitsc.... Dimoravamo nella strada Umida... ve ne ricordate? |||||we lived|||||| a long time ago, Mitri Pavlovitsc .... We lived in the Wet street ... do you remember? Alla distanza di una casa l'uno dall'altro; e, dirimpetto a noi, c'era Miscka il magnano, attualmente Mihàil Jefimovitsc Krulef, giudice istruttore - il quale viveva con suo padre... quell'uomo così severo. |distance|||||||||||Miscka||||Mihàil|Yefimovich|Krulef|judge||||||||||severe At the distance of a house from each other; and, opposite us, was Miscka the magnan, currently Mihail Jefimovitsc Krulef, investigating judge - who lived with his father ... that stern man. Vi ricordate di Jefimitsc, che ci ha così spesso tirato peri capelli?.. |||Jemmitsk|||||||for| Do you remember Jefimitsc, who so often pulled us by the hair? .. Ma sedetevi! |sit down But sit down!

Il redattore fece un leggero cenno con la testa e si sedette accanto a Gvosdef. ||||light|gesture||||||||| The editor nodded slightly and sat down next to Gvosdef. Lo guardava come chi vuol ricordarsi di qualche cosa dimenticata da lungo tempo, e si stroppicciava la fronte. |||||||||||||||furrowed|| She looked at him like someone who wants to remember something long forgotten, and she wrinkled her forehead.

E Gvosdef continuava ad evocare i suoi ricordi. ||||to evoke||| And Gvosdef kept evoking his memories.

- Che buona vita facevamo allora! - What a good life we were leading then! E perchè mai l'uomo non rimane fanciullo tutta la sua vita? And why on earth does man not remain a child all his life? Si fa grande - perchè? It gets bigger - why? Per poi scomparire nella terra!... Only to disappear into the earth! ... Tutta la vita, non fa altro che subire ogni specie di sventure... Alla fine s'inasprisce, si abbrutisce... Che farsa!... |||||||||||misfortunes|||it sharpens||becomes brutish||farce All his life, he does nothing but suffer every kind of misfortune ... In the end he gets bitter, he brutalizes ... What a farce! ... Eccolo che vive... vive... ed alla fine di questa sua vita, niente altro che sciocchezze... Una bara, e poi nulla!.. Here he is living ... he lives ... and at the end of his life, nothing but nonsense ... A coffin, and then nothing! .. Invece, in altri tempi, vivevamo senza l'ombra di un'idea triste... Tutto era gaio: eravamo veri uccelletti! ||||||||||||joyful|||little birds Instead, in other times, we lived without the shadow of a sad idea ... Everything was gay: we were real little birds! Correvamo quà e là, scalavamo le siepi per andare a cogliere le frutta degli altri... Vi ricordate di quel giorno in cui, nell'orto della Petrovna, in una nostra escursione, vi ho gettato un cetriuolo in faccia? we ran||||we climbed||||||||||||||||||||Petrovna||||excursion|||||cucumber|| We ran here and there, we climbed the hedges to go and pick the fruits of the others ... Do you remember that day when, in the vegetable garden of Petrovna, on one of our excursions, I threw a cucumber in your face? Vi siete messo a gridare ed a piangere ed io son fuggito a gambe levate... Poi siete venuto con vostra madre a casa mia per lagnarvi a mio padre, e che mio padre mi ha frustato di santa ragione?.. ||||||||||||||raised|||||||||||complain||||||||||he punished||| You started screaming and crying and I ran away ... Then you came with your mother to my house to complain to my father, and that my father whipped me for good reason? .. E Miscka, oggigiorno Mihàil Jefimovitsc... And Miscka, nowadays Mihail Jefimovitsc ...

Il redattore ascoltava e sorrideva senza volerlo. The editor listened and smiled unwittingly. Avrebbe ben voluto restare serio e conservare la propria dignità davanti a quell'uomo che si mostrava propenso alla familiarità. He would have liked to remain serious and keep his dignity in front of that man who showed himself inclined to familiarity. Ma vi era qualche cosa di commovente in quei racconti dei giorni sereni dell'infanzia, e, nel modo in cui Gvosdef parlava, le intonazioni che potevano minacciare l'amor proprio di Dimitri Pàvlovitsc non suonavano ancora troppo penosamente offensive... E poi, si stava così bene in quel sito! ||||||||||||||||||||||||they could|||||Dimitri|||||||||||||||| But there was something moving in those tales of the peaceful days of childhood, and in the way Gvosdef spoke, the intonations that could threaten Dimitri Pavlovitsc's self-love still didn't sound too painfully offensive ... And then, it was so good on that site! Al di sopra di loro, la sabbia del viale superiore strideva sotto i passi della gente che vi passeggiava; talvolta si udiva una risata; le parole giungevano monche, ma il vento sospirava - e tutte le voci e tutti i rumori si fondevano nel melanconico mormorìo del fogliame. ||||||||||it creaked|||||||||||||||||incomplete||||||||||||||they melted||melancholic|murmur|| Above them, the sand of the upper avenue screeched under the footsteps of the people walking there; sometimes laughter was heard; the words came cut short, but the wind sighed - and all the voices and all the noises merged into the melancholy murmur of the foliage. Ed allorchè quel mormorìo taceva, c'erano momenti di silenzio assoluto, come se, intorno ad essi, tutto il creato avesse teso un orecchio attento alle parole di Nicola Gvosdef, che continuava a narrare storielle della sua infanzia. |||murmuring||||||||||||||||||||||||||||to narrate|little stories||| And when that murmur was silent, there were moments of absolute silence, as if, around them, all creation had listened attentive to the words of Nicholas Gvosdef, who continued to tell stories of his childhood.