How to Use PROPRIO in Italian | Easy Italian 67
È che pensare a come iniziare queste puntate sta diventando proprio difficile! Sì, perché scrivi, provi, riprovi, registri. Brody mangia... tutto. Proprio difficile, proprio, proprio difficile. In questa puntata parliamo di come usare la parola “proprio”. Iniziamo con il primo significato. Molto semplice. È un sinonimo di 'molto'. Per esempio, “proprio difficile”. O “proprio buono”. Molto difficile, molto buono. Vediamo alcuni esempi. Prima parliamo degli uomini italiani e poi un episodio nel quale abbiamo chiesto: “Nottambulo o mattiniero?” Ma anche nelle relazioni, negli atteggiamenti con le persone, sono proprio prime donne, sono prime donne, sono prime donne. Preferisco anche andare a dormire più tardi, e svegliarmi tardi, così... Odio proprio svegliarmi la mattina presto. In questo esempio, invece, cerco di spiegare un detto francese a mia madre. Patti. Mentre in francese, come avevamo già detto prima, è avere il burro, i soldi del burro, e questa è la parte un po', diciamo, osé, il culo della signora che fa il burro. Almeno, diciamo, proprio letteralmente. Questo è molto sconcio. È proprio il momento di parlare di Patreon, allora. Se volete dei materiali in più per imparare meglio l'italiano da questa puntata, potete unirvi alla nostra comunità Patreon, dove troverete esercizi, audio lento e tante altre cose utili per migliorare il vostro italiano. Come il “grammar bank”. Una raccolta di regole spiegate ad hoc prendendo esempi da tutte le puntate di Easy Italian. Se volete saperne di più, cliccate il link in descrizione. Il secondo significato è “precisamente” o “esattamente” e serve per enfatizzare qualcosa. In questo esempio, abbiamo chiesto alle persone se preferivano programmare la serata o uscire e fare le cose in modo più spontaneo. Dicevo proprio questo, il bello è farle lì, sul momento, anche perché vengono ancora più belle fatte in quel momento. Io di solito organizzo tutto proprio al momento, proprio... Appena arrivo in un posto, magari con gli amici decido, devo andare in questo posto, vado lì e poi organizzo tutto sul momento, cioè... In questo esempio, ho chiesto alle ragazze cosa significa la parola “mammoni”. ...alle abitudini, ai vizi del nucleo familiare. Quasi morboso, che ti spinge a non avere una relazione proprio per stare con la mamma. E in questo esempio si parla del rapporto uomo-donna in Italia. Prima c'era una galanteria dell'uomo che adesso è stata persa, è andata persa. Anche proprio il rapporto uomo-donna è cambiato. Cambierà sempre anche... La donna ormai è allo stesso livello dell'uomo. Adesso un esempio un po' più articolato e lungo, perché così è più facile comprendere l'uso di “proprio” e la sua posizione all'interno del discorso, in un episodio in cui parliamo di Napoli e della pizza. La Reggia di Capodimonte è uno dei quattro palazzi reali di Napoli, costruito nel 1738 da Carlo III di Borbone, che è un re che viene a Napoli: visita il palazzo reale, non è soddisfatto e decide di costruirne altri tre. Il primo è proprio questo qui, il Palazzo Reale di Capodimonte. Scusa, ma questa puntata non doveva essere sulla pizza? Eh... Ci arriviamo, perché è proprio in questo palazzo che nel 1889 i re d'Italia, Umberto e Margherita, vengono in visita a Napoli, si trattengono qui nel palazzo e decidono, un po' come fanno tutti i turisti che vengono qui a Napoli, decidono di ordinare la pizza a domicilio. Poi ci sono alcuni piccoli modi di dire con “proprio”. Per esempio, “proprio no”. Per esempio... A domanda: “Hai fame?” Si può rispondere: “Proprio no”. Cosa mai sentita a casa nostra. No. A meno che non abbiamo appena finito un pranzo enorme con primo, secondo e dolce. Ma anche lì, è difficile che diciamo: “Proprio no”. “Proprio no” è troppo forte, sì. Sì, alla fine c'è sempre un po' di spazio. - Sì. Una piccola frase che si sente spessissimo: “Proprio così”. Si fa proprio così. La penso proprio così. È successo proprio così. Prendiamo la metro e ci spostiamo dall'altra parte della città. Proprio così, al momento. Tutto senza pianificare assolutamente niente. Un altro piccolo modo di dire: “vero e proprio”. Questa casa è una vera e propria stalla. Da quando è arrivata... Da quando è arrivata Brody. Questa pizza è una vera e propria schifezza. In questo caso “proprio” enfatizza “vero” e quindi: “E' proprio così”. È veramente così. Molto, molto, molto così. E questa espressione cambia in base al genere. Se la cosa è femminile come “stalla”, una vera e propria stalla, se è maschile come “miracolo”: Questo microfono è un vero e proprio miracolo, perché non abbiamo più le mani occupate. Avete visto? La concordanza è sempre sul secondo oggetto. Quindi, puoi avere un nome maschile, per esempio “il microfono”. Questo microfono è una vera e propria meraviglia. Perché concorda sempre con il secondo. Ma non è una pubblicità... Al microfono, anche perché non abbiamo detto che microfono è. E noi, come facciamo? Eh, noi a volte usiamo 'actually', a volte usiamo 'just', che però non sono una vera e propria traduzione. Ultimo significato di “proprio” è... Quello classico. - Quello classico. Nel quale va a sostituire “mio”, “tuo”, “suo”. Quando una cosa appartiene a qualcuno, si può usare “proprio”. Soprattutto quando è in generale. Quindi, non stiamo parlando di me o di te o di qualcuno, ma del generico. Quindi, per esempio, “la propria casa”, la casa di qualcuno, generico. Vediamo un paio di esempi. Più sottomessa, poco indipendente, disposta anche ad accettare anche cose abbastanza negative dal proprio partner, ecco, diciamo... Oppure ci sono anche dei motivi economici veri che rendono più difficile trovare una casa propria. In questi esempi, abbiamo sentito “proprio partner” e “casa propria”, perché le persone stavano parlando di un partner in generale, avere un partner, non il partner di qualcuno in particolare. In questo ultimo esempio, ho detto “casa propria”, perché in italiano possiamo dire: “casa mia”, “casa tua”, “casa sua”; in questo caso, “proprio” o “propria”, va a sostituire “mia”, “tua” e “sua” e quindi l'ho detto alla fine, però di solito “proprio” si mette prima. Sì, prevalentemente “proprio” si mette prima. Ognuno porta il proprio vino. O la propria tazza. Anche qui c'è la concordanza, quindi “proprio” o “propria”, a seconda se maschile o femminile. Quindi, il proprio vino, la propria tazza. La propria testa, come in questo esempio. Ma prima parliamo dei problemi che il tradurre nella propria testa può dare. Si può tranquillamente tradurre nella propria testa. E capita. Però se ci si basa troppo sulla traduzione, se ci appoggiamo troppo alla traduzione nella propria testa, nella nostra testa, ci creiamo dei problemi. Riassumiamo perché c'è proprio bisogno. Sì. “Proprio” ha più significati. Il significato più semplice è “molto”. Per esempio: è proprio difficile spiegare il significato di “proprio”. Può significare anche “esattamente” o “precisamente”. Quindi: sono arrivato proprio adesso. Proprio in questo momento. In questi casi, non c'è concordanza, finisce sempre con la 'o'. Invece c'è la concordanza nel piccolo modo di dire 'vero e proprio' e, in questo caso, concorda sempre con il secondo oggetto. Quindi: questa casa è un vero e proprio macello, oppure: è una vera e propria stalla. Quindi, concorda a seconda del genere del secondo oggetto. Mentre, quando parliamo... Quando sostituisce il possessivo, concorda con il nome, quindi: la propria casa, il proprio vino. E voi? Raccontateci qualcosa della vostra giornata usando “proprio”. Ciao. - Ciao.