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Podcast Italiano - Intermedio (Intermediate), #10 - Tre errori frequenti fatti dagli stranieri in italiano

#10 - Tre errori frequenti fatti dagli stranieri in italiano

Ciao a tutti, mi chiamo Davide e questo è Podcast Italiano.

Oggi volevo parlarvi di alcuni errori che gli stranieri quando parlano italiano fanno molto spesso, ma che si possono correggere semplicemente. Mi riferisco ad errori molto diffusi, che sento fare da molti dei miei studenti o molte delle persone con cui parlo italiano.

Ovviamente ci sono tanti errori che sono difficili da correggere, magari perché si tratta (=sono, riguardano) di regole grammaticali complicate, di particolarità dell'italiano, verbi irregolari, preposizioni difficili da memorizzare, ecc. È normale fare errori e, anzi, farne è l'unico modo di migliorare e farne sempre di meno. L'unico modo di non fare errori è non parlare proprio, che non è una strategia molto efficace, come potrete capire. Dunque è normale fare errori o, come diremmo in maniera colloquiale, “ci sta” fare errori. È comprensibile e, anzi, è necessario. Avendo fatto questa premessa però, voglio aiutarvi a non fare alcuni errori semplici. Penso che non farli potrebbe aiutarvi a rendere il vostro italiano più naturale. E dunque ne ho scelti tre tra i più comuni:

1 – Sono tedesco, vengo dalla Germania

Molte persone che imparano l'italiano quando si presentano dicono “Sono di Germania”, “Sono di Russia”, “Sono di Francia”, oppure “Vengo da Germania”, “Vengo da Russia”, “Vengo da Francia” ecc.

In italiano non diciamo così. Nel 90% dei casi diremmo la nazionalità, dunque “Sono tedesco”, “Sono russo”, “Sono francese”. O, al limite, “Vengo DALLA Germania”, “DALLA Russia”, “DALLA Francia”. Tuttavia, è più naturale dire la nazionalità.

“Sono di” si usa quando parliamo della città da cui veniamo. “Sono di Roma, “di Mosca”, “di Londra”.”

Sono russo e sono di San Pietroburgo

Sono tedesco e sono di Amburgo.

Sono spagnolo e sono di Siviglia.

2 Vivo a Londra

Ovviamente al posto di “sono di” possiamo dire “vivo” o “abito” “. Ma l'errore – e questo è il secondo errore che ho scelto – l'errore che viene fatto è usare la preposizione “in” al posto di “a”. Alla domanda “Dove vivi?” si risponde “vivo a Londra”, “a Madrid”, “a Torino”, non “vivo in Londra/Madrid” ecc.

es. Sono americano. Sono di New York ma adesso vivo A Los Angeles.

Sono brasiliano. Sono di Rio Janeiro ma ora abito A Recife.

Sono australiano. Sono di Melbourne ma adesso vivo a Sydney.

3 – sono tedesco

Il terzo errore, anche se in realtà non si tratta (=non è) di un errore in senso stretto, è parlare utilizzando i pronomi personali soggetto (io, tu, lui, ecc.) In italiano non è necessario dire “Io sono tedesco”, “Io abito a Mosca”, “io mi chiamo Paolo”, “io ho vent'anni”.

Infatti capiamo a chi ci si riferisce dal verbo e dal predicato.

es. SonO tedescO. “IO sono tedesco”, ovviamente.

È italianA. “LEI è italiana”.

Siamo andatI al parco. “NOI siamo andati”.

Dunque capiamo dal verbo e da come termina il predicato.

È molto innaturale utilizzare il soggetto nelle frasi, dunque, di regola, non fatelo. Il pronome personale si usa per dare enfasi al soggetto. Provate a capire la differenza tra questi due dialoghi:

– Tuo fratello è andato a comprare il pane?

– Sì, ci è andato.

– È andato tuo fratello a comprare il pane?

– No, ci sono andato IO. Oppure: “No, IO ci sono andato”.

L'intonazione è molto importante. Come vedete “IO” serve a indicare che non è andato LUI, sono andato IO. In questo caso è necessario utilizzare il pronome personale soggetto. In altri casi, quando diamo informazioni generali, è superfluo.

“Mi chiamo Andrea, ho 25 anni, sono italiano e abito a Roma”.

Non c'è nemmeno un pronome.

“Oggi mi sono alzato, ho fatto colazione, sono andato in banca, sono tornato a casa, ho pranzato, ecc.”

Come vedete non c'è nemmeno l'ombra di un pronome.

Mentre lo useremmo in questo caso:

“Hai mangiato TU tutta la cioccolata che ho comprato?”

“Ha preso LUI le chiavi di casa?”

Correggere questi tre errori non è difficile e può rendere il vostro italiano molto più naturale.

Grazie per l'ascolto, su podcastitaliano.com troverete la trascrizione dell'episodio.

Ci vediamo presto.

Alla prossima. Ciao!

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#10 - Tre errori frequenti fatti dagli stranieri in italiano #10 - Drei häufige Fehler von Ausländern im Italienischen # 10 - Three frequent mistakes made by foreigners in Italian #10 - Tres errores frecuentes de los extranjeros en italiano # 10 - Trois erreurs fréquentes commises par les étrangers en italien #第10回 「外国人がイタリア語で犯しがちな3つの間違い #10 - Três erros frequentes cometidos por estrangeiros em italiano #10 - Tre vanliga misstag som görs av utlänningar på italienska

Ciao a tutti, mi chiamo Davide e questo è Podcast Italiano. Hallo zusammen, mein Name ist Davide und dies ist der italienische Podcast. Hello everyone, my name is Davide and this is Italian Podcast. Hej alla, jag heter Davide och detta är Podcast Italiano.

Oggi volevo parlarvi di alcuni errori che gli stranieri quando parlano italiano fanno molto spesso, ma che si possono correggere semplicemente. Heute möchte ich mit Ihnen über einige Fehler sprechen, die Ausländer beim Sprechen der italienischen Sprache sehr häufig machen, die aber einfach korrigiert werden können. Today I wanted to talk to you about some mistakes that foreigners make very often when they speak Italian, but which can be easily corrected. Idag ville jag prata med er om några misstag som utländska personer ofta gör när de pratar italienska, men som enkelt kan rättas till. Mi riferisco** **ad errori molto diffusi, che sento fare da molti dei miei studenti o molte delle persone con cui parlo italiano. Ich beziehe mich auf sehr häufige Fehler, die ich bei vielen meiner Studenten oder bei vielen Leuten, mit denen ich Italienisch spreche, höre. I am referring to very common mistakes, which I hear many of my students make or many of the people I speak Italian with. Je fais référence à des erreurs très courantes, que j'entends faire par beaucoup de mes étudiants ou de nombreuses personnes dont je parle italien. Jag syftar på mycket vanliga misstag som jag hör många av mina studenter eller många av de personer jag pratar italienska med göra.

Ovviamente ci sono tanti errori che sono difficili da correggere, magari perché si tratta (=sono, riguardano) di regole grammaticali complicate, di particolarità dell'italiano, verbi irregolari, preposizioni difficili da memorizzare, ecc. Offensichtlich gibt es viele Fehler, die schwer zu korrigieren sind, vielleicht weil es sich um komplizierte grammatikalische Regeln, Besonderheiten des Italienischen, unregelmäßige Verben, schwer zu merkende Präpositionen usw. handelt (= handelt). Obviously there are many errors that are difficult to correct, perhaps because they are (= are, concern) complicated grammatical rules, peculiarities of Italian, irregular verbs, prepositions that are difficult to memorize, etc. Självklart finns det många fel som är svåra att rätta till, kanske för att det handlar om komplicerade grammatiska regler, speciella egenskaper i italienska, oregelbundna verb, prepositioner som är svåra att memorera, osv. È normale fare errori e, anzi, farne è l'unico modo di migliorare e farne sempre di meno. Es ist normal, Fehler zu machen, und in der Tat ist es der einzige Weg, sich zu verbessern und immer weniger zu machen. It is normal to make mistakes and, indeed, making them is the only way to improve and make less and less. Il est normal de faire des erreurs et, en effet, en faire est le seul moyen de s'améliorer et d'en faire de moins en moins. Det är normalt att göra fel och, faktiskt, det är det enda sättet att förbättra sig och göra färre fel. L'unico modo di non fare errori è non parlare proprio, che non è una strategia molto efficace, come potrete capire. Der einzige Weg, keine Fehler zu machen, besteht darin, überhaupt nicht zu sprechen, was keine sehr effektive Strategie ist, wie Sie verstehen werden. The only way not to make mistakes is not to speak at all, which is not a very effective strategy, as you can understand. La seule façon de ne pas faire d'erreur est de ne pas parler du tout, ce qui n'est pas une stratégie très efficace, comme vous pouvez le comprendre. Det enda sättet att inte göra fel är att inte prata alls, vilket inte är en särskilt effektiv strategi, som ni kommer att förstå. Dunque è normale fare errori o, come diremmo in maniera colloquiale, “ci sta” fare errori. Es ist also normal, Fehler zu machen oder, wie wir umgangssprachlich sagen würden, „wir machen“ Fehler. So it is normal to make mistakes or, as we would say colloquially, "we are" making mistakes. Il est donc normal de faire des erreurs ou, comme nous dirions familièrement, "nous sommes" en train de faire des erreurs. È comprensibile e, anzi, è necessario. Das ist verständlich und in der Tat notwendig. It is understandable and, indeed, it is necessary. C'est compréhensible et, en effet, c'est nécessaire. Det är förståeligt och, faktiskt, nödvändigt. Avendo fatto questa premessa però, voglio aiutarvi a non fare alcuni errori semplici. Nachdem ich diese Prämisse gemacht habe, möchte ich Ihnen jedoch helfen, einige einfache Fehler nicht zu machen. Having made this premise, however, I want to help you not to make some simple mistakes. Ayant fait cette prémisse, cependant, je veux vous aider à ne pas faire de simples erreurs. Efter att ha gjort denna inledning vill jag hjälpa er att undvika vissa enkla misstag. Penso che non farli potrebbe aiutarvi a rendere il vostro italiano più naturale. Ich denke, sie nicht zu machen, könnte Ihnen helfen, Ihr Italienisch natürlicher zu machen. I think not doing them might help you make your Italian more natural. Jag tror att om ni inte gör dem kan det hjälpa er att göra er italienska mer naturlig. E dunque ne ho scelti tre tra i più comuni: Und so habe ich drei der häufigsten ausgewählt: And so I have chosen three of the most common: Et j'ai donc choisi trois des plus courants: Och därför har jag valt tre av de vanligaste:

1 – Sono tedesco, vengo dalla Germania 1 - Ich bin Deutscher, ich komme aus Deutschland 1 - I am German, I come from Germany 1 – Je suis allemand, je viens d'Allemagne 1 - Jag är tysk, jag kommer från Tyskland

Molte persone che imparano l'italiano quando si presentano dicono “Sono di Germania”, “Sono di Russia”, “Sono di Francia”, oppure “Vengo da Germania”, “Vengo da Russia”, “Vengo da Francia” ecc. Viele Menschen, die Italienisch lernen, sagen „Ich komme aus Deutschland“, „Ich komme aus Russland“, „Ich komme aus Frankreich“, oder „Ich komme aus Deutschland“, „Ich komme aus Russland“, „Ich komme aus“, wenn sie sich vorstellen Frankreich" usw. Many people who learn Italian when they introduce themselves say "I am from Germany", "I am from Russia", "I am from France", or "I come from Germany", "I come from Russia", "I come from France" etc. Många som lär sig italienska säger när de presenterar sig 'Jag är från Tyskland', 'Jag är från Ryssland', 'Jag är från Frankrike' eller 'Jag kommer från Tyskland', 'Jag kommer från Ryssland', 'Jag kommer från Frankrike' osv.

In italiano non diciamo così. Im Italienischen sagen wir das nicht. In Italian we don't say that. På italienska säger vi inte så. Nel 90% dei casi diremmo la nazionalità, dunque “Sono tedesco”, “Sono russo”, “Sono francese”. In 90% der Fälle würden wir die Nationalität sagen, also „Ich bin Deutscher“, „Ich bin Russe“, „Ich bin Franzose“. In 90% of cases we would say the nationality, therefore "I am German", "I am Russian", "I am French". Dans 90% des cas on dirait la nationalité, donc "je suis allemand", "je suis russe", "je suis français". I 90% av fallen skulle vi säga nationaliteten, så alltså "Jag är tysk", "Jag är rysk", "Jag är fransk". O, al limite, “Vengo DALLA Germania”, “DALLA Russia”, “DALLA Francia”. Oder zumindest „Ich komme AUS Deutschland“, „AUS Russland“, „AUS Frankreich“. Or, at least, “I come FROM Germany”, “FROM Russia”, “FROM France”. Eller, i värsta fall, "Jag kommer FRÅN Tyskland", "FRÅN Ryssland", "FRÅN Frankrike". Tuttavia, è più naturale dire la nazionalità. Es ist jedoch natürlicher, Nationalität zu sagen. However, it is more natural to say nationality. Ändå är det mer naturligt att säga nationalitet.

“Sono di” si usa quando parliamo della città da cui veniamo. „Sono di“ wird verwendet, wenn wir über die Stadt sprechen, aus der wir kommen. “Sono di” is used when we talk about the city we come from. L'expression "Je suis de" est utilisée pour parler de la ville d'où l'on vient. “Jag är från” används när vi pratar om staden vi kommer ifrån. “Sono di Roma, “di Mosca”, “di Londra”.” "Ich komme aus Rom, 'aus Moskau', 'aus London'." "I'm from Rome," from Moscow "," from London "." “Jag är från Rom”, “från Moskva”, “från London”.

Sono russo e sono di San Pietroburgo Ich bin Russe und komme aus St. Petersburg I am Russian and I am from St. Petersburg

Sono tedesco e sono di Amburgo. Ich bin Deutscher und komme aus Hamburg. I am German and I am from Hamburg.

Sono spagnolo e sono di Siviglia. I am Spanish and from Seville.

2 Vivo a Londra** ** 2 Ich wohne in London 2 I live in London 2 Jag bor i London

Ovviamente al posto di “sono di” possiamo dire “vivo” o “abito” “. Natürlich können wir statt „Ich komme aus“ auch „Ich lebe“ oder „Ich lebe“ sagen. Of course instead of "I am from" we can say "I live" or "I inhabit" ". Självklart kan vi säga 'jag bor' istället för 'jag är från'. Ma l'errore – e questo è il secondo errore che ho scelto – l'errore che viene fatto è usare la preposizione “in” al posto di “a”. Aber der Fehler – und das ist der zweite Fehler, den ich gewählt habe – der Fehler, der gemacht wird, besteht darin, die Präposition „in“ anstelle von „a“ zu verwenden. But the mistake-and this is the second mistake I chose-the mistake that is made is using the preposition "in" instead of "to." Men felet – och detta är det andra felet jag valt – felet som görs är att använda prepositionen 'i' istället för 'på'. Alla domanda “Dove vivi?” si risponde “vivo a Londra”, “a Madrid”, “a Torino”, non “vivo in Londra/Madrid” ecc. Auf die Frage "Wo wohnst du?" Sie antworten „Ich lebe in London“, „in Madrid“, „in Turin“, nicht „Ich lebe in London/Madrid“ usw. The question "Where do you live?" is answered "I live in London," "in Madrid," "in Turin," not "I live in London/Madrid," etc. A la question "Où habites-tu ?" la réponse est "j'habite à Londres", "à Madrid", "à Turin", pas "j'habite à Londres/Madrid" etc. Vid frågan "Var bor du?" svarar man "jag bor i London", "i Madrid", "i Torino", inte "jag bor i London/Madrid" osv.

es. z.B. Ex. par exemple. ex. Sono americano. Ich bin Amerikaner. I am an American. Jag är amerikan. Sono di New York ma adesso vivo A Los Angeles. Ich komme aus New York, lebe aber jetzt in Los Angeles. I am from New York but now live in Los Angeles. Jag är från New York men bor nu i Los Angeles.

Sono brasiliano. Jag är brasilian. Sono di Rio Janeiro ma ora abito A Recife. Jag är från Rio de Janeiro men bor nu i Recife.

Sono australiano. Sono di Melbourne ma adesso vivo a Sydney.

3 – sono tedesco 3 – Je suis allemand 3 – jag är tysk

Il terzo errore, anche se in realtà non si tratta (=non è) di un errore in senso stretto, è parlare utilizzando i pronomi personali soggetto (io, tu, lui, ecc.) Der dritte Fehler, auch wenn es eigentlich kein (= kein) Fehler im engeren Sinne ist, ist das Sprechen mit den Personalpronomen (ich, du, er etc.) The third error, although it is not actually (=not) an error in the strict sense, is speaking using personal subject pronouns (I, you, he, etc.) La troisième erreur, même si en réalité ce n'est pas (=n'est pas) une erreur au sens strict, c'est de parler avec les pronoms personnels sujets (je, tu, lui, etc.) Det tredje felet, även om det i verkligheten inte är ett (inte är) fel i strikt bemärkelse, är att prata med personliga pronomen i subjektform (jag, du, han, osv.) In italiano non è necessario dire “Io sono tedesco”, “Io abito a Mosca”, “io mi chiamo Paolo”, “io ho vent'anni”. Auf Italienisch muss man nicht sagen „Ich bin Deutscher“, „Ich lebe in Moskau“, „Mein Name ist Paolo“, „Ich bin zwanzig Jahre alt“. In Italian it is not necessary to say "I am German," "I live in Moscow," "my name is Paolo," "I am 20 years old." På italienska är det inte nödvändigt att säga “Jag är tysk”, “Jag bor i Moskva”, “Jag heter Paolo”, “Jag är tjugo år.”

Infatti capiamo a chi ci si riferisce dal verbo e dal predicato. Tatsächlich verstehen wir, auf wen wir uns mit dem Verb und dem Prädikat beziehen. In fact we understand who we are referring to by the verb and the predicate. En fait, nous comprenons à qui nous nous référons par le verbe et le prédicat. Faktiskt förstår vi vem som avses från verbet och predikatet.

es. ex. ex. SonO tedescO. Ich bin Deutscher. Jag är tysk. “IO sono tedesco”, ovviamente. Ich bin Deutscher", natürlich. "I am German," of course. “JAG är tysk”, självklart.

È italianA. Sie ist ItalienerinA. Hon är italiensk. “LEI è italiana”. SIE ist Italienerin". “HON är italienska.”

Siamo andatI al parco. Wir sind in den Park gegangen. We went to the park. “NOI siamo andati”. "WE are gone."

Dunque capiamo dal verbo e da come termina il predicato. So verstehen wir aus dem Verb und wie das Prädikat endet. So we understand from the verb and how the predicate ends.

È molto innaturale utilizzare il soggetto nelle frasi, dunque, di regola, non fatelo. Es ist sehr unnatürlich, das Subjekt in Sätzen zu verwenden, also tun Sie es in der Regel nicht. It is very unnatural to use the subject in sentences, so, as a rule, do not do it. Det är mycket onaturligt att använda subjektet i meningarna, så som regel, gör inte det. Il pronome personale si usa per dare enfasi al soggetto. Das Personalpronomen wird verwendet, um das Subjekt hervorzuheben. The personal pronoun is used to give emphasis to the subject. Personliga pronomen används för att ge betoning åt subjektet. Provate a capire la differenza tra questi due dialoghi: Versuchen Sie, den Unterschied zwischen diesen beiden Dialogen zu verstehen: Try to understand the difference between these two dialogues: Försök att förstå skillnaden mellan dessa två dialoger:

– Tuo fratello è andato a comprare il pane? - Ist dein Bruder Brot kaufen gegangen? - Did your brother go to buy bread? – Gick din bror och köpte bröd?

– Sì, ci è andato. - Ja, er war dort. - Yes, he went there. – Ja, han gick dit.

– È andato tuo fratello** **a comprare il pane? - Ist dein Bruder Brot kaufen gegangen? - Did your brother go to buy bread? – Gick din bror och köpte bröd?

– No, ci sono andato IO. - Nein, ich war dort. - No, I went there. – Nej, det var JAG som gick dit. Oppure: “No, IO ci sono andato”. Oder: "Nein, ich war dort". Or, "No, I went there." Eller: “Nej, JAG gick dit”.

L'intonazione è molto importante. Die Intonation ist sehr wichtig. Intonation is very important. Betoningen är mycket viktig. Come vedete “IO” serve a indicare che non è andato LUI, sono andato IO. Wie Sie sehen können, wird „I“ verwendet, um anzuzeigen, dass ER nicht gegangen ist, sondern ich gegangen bin. As you see "I" is used to indicate that he did not go HE, I went I. In questo caso è necessario utilizzare il pronome personale soggetto. In diesem Fall muss das Subjekt-Personalpronomen verwendet werden. In this case it is necessary to use the subject personal pronoun. In altri casi, quando diamo informazioni generali, è superfluo. Wenn wir in anderen Fällen allgemeine Informationen geben, sind diese überflüssig. In other cases, when we give general information, it is superfluous.

“Mi chiamo Andrea, ho 25 anni, sono italiano e abito a Roma”. "Mein Name ist Andrea, ich bin 25 Jahre alt, ich bin Italiener und lebe in Rom. "My name is Andrea, I am 25 years old, Italian and live in Rome."

Non c'è nemmeno un pronome. Es gibt nicht einmal ein Pronomen. There is not a single pronoun. Il n'y a même pas de pronom.

“Oggi mi sono alzato, ho fatto colazione, sono andato in banca, sono tornato a casa, ho pranzato, ecc.” "Heute bin ich aufgestanden, habe gefrühstückt, bin zur Bank gegangen, nach Hause gekommen, habe zu Mittag gegessen usw." "Today I got up, had breakfast, went to the bank, came home, had lunch, etc."

Come vedete non c'è nemmeno l'ombra di** **un pronome. Wie Sie sehen können, gibt es nicht einmal den Schatten eines Pronomens. As you can see, there is not even the shadow of a pronoun.

Mentre lo useremmo in questo caso: Während wir es in diesem Fall verwenden würden: While we would use it in this case: Alors que nous l'utiliserions dans ce cas:

“Hai mangiato TU tutta la cioccolata che ho comprato?” "Hast DU die ganze Schokolade gegessen, die ich gekauft habe?" "Did YOU eat all the chocolate I bought?"

“Ha preso LUI le chiavi di casa?” "Hat er die Hausschlüssel genommen?" "Did HE take the house keys?"

Correggere questi tre errori non è difficile e può rendere il vostro italiano molto più naturale. Die Korrektur dieser drei Fehler ist nicht schwer und kann Ihr Italienisch viel natürlicher klingen lassen. Correcting these three errors is not difficult and can make your Italian sound much more natural.

Grazie per l'ascolto, su podcastitaliano.com troverete la trascrizione dell'episodio. Danke fürs Zuhören, auf podcastitaliano.com finden Sie das Transkript der Folge. Thanks for listening, at podcastitaliano.com you will find the transcript of the episode.

Ci vediamo presto. Wir sehen uns bald wieder.

Alla prossima. Bis zum nächsten Mal. Ciao!