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Salvatore racconta, #91 – Massimo Troisi, il principino timido della risata

#91 – Massimo Troisi, il principino timido della risata

Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 19 novembre 2022.

Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.

Ok, la scena è questa.

Ci sono due ragazzi, giovani, sulla trentina. Due amici che chiacchierano un po', tanto per passare il tempo. Siamo a Napoli. Nessuno lo dice chiaramente, ma si capisce in fretta dall'accento molto forte con cui parlano i protagonisti.

Uno dei due racconta all'altro dei suoi progetti. Dice che vuole partire, cambiare aria.

E dice al suo amico: parto, e ricomincio da tre.

E allora l'amico lo corregge. In questi casi si dice ricomincio da zero, non da tre.

Ma il primo si impunta. E no, io ricomincio da tre. Tre cose nella vita mi sono riuscite bene. Io riparto da quelle, perché negarle?

Raccontata così, è una scena meno divertente di quanto non sia nella realtà. Vi consiglio di andare a guardarla.

È una delle prime scene di un film che si chiama proprio Ricomincio da tre ed è stato l'esordio cinematografico di un attore napoletano che in poco tempo avrebbe cambiato profondamente il modo di intendere la comicità e anche la napoletanità.

Prima di lui, il classico stereotipo del napoletano, nel mondo dello spettacolo, era quello di un uomo molto sicuro di sé, spavaldo, furbo, capace di cadere sempre in piedi e di conquistare tutti con il suo carisma e la sua parlantina.

Mentre il protagonista di Ricomincio da tre è completamente diverso. Timido, impacciato, un po' malinconico.

Proprio con questa sua semplicità ha conquistato subito la simpatia del pubblico.

Con i suoi film, tre in particolare, ha lasciato una traccia importante nel cinema italiano. Cambiando il modo in cui conosciamo la commedia, ma non solo. Con una comicità leggera, ma mai superficiale, e con una malinconia che non è mai vera tristezza, quando guardiamo i suoi film ci sembra di incontrare un amico, un fratello, uno di noi.

Alle prese con la vita e le sue piccole grandi complicazioni.

Lui ha voluto ricominciare da tre e noi cominciamo da lui e da tre dei suoi film.

Oggi ti parlo di Massimo Troisi, il principino timido della risata.

Se conosci un po' i simboli della cultura italiana, sai che il ruolo di principe della risata è di un grande attore napoletano. Antonio De Curtis meglio noto come Totò.

Ho definito Massimo Troisi il principino timido della risata proprio in omaggio a Totò, di cui Troisi è un erede, anche se un erede un po' ribelle.

Come Totò, anche Troisi è napoletano, ma figlio di un'altra Napoli e di un'altra Italia. Nato nel 1953 e cresciuto in una città che ormai stava facendo i conti con la sua nuova realtà provinciale.

Se Totò era un principe, ma un principe vero, e molto orgoglioso, Troisi è un giovane del popolo, figlio di un ferroviere e di una casalinga, e vive in una Napoli che sa di essere grande e di avere una storia importante, ma anche tanti problemi di vita quotidiana.

Il giovane Massimo Troisi comincia a fare teatro con un gruppo di amici negli anni '70, quando in Campania scoppia inaspettata un'epidemia di colera, in un periodo in cui il tasso di disoccupazione è altissimo e tante persone decidono di abbandonare la città e andare al nord. Quella Napoli è un posto dove è difficile pensare alla gloria e alla nobiltà.

E Troisi non ci pensa affatto. Già da ragazzo si sente scomodo negli stereotipi della napoletanità fatta di furbizia e orgoglio. Quando improvvisa i suoi spettacoli con gli amici, parte da un grande classico della commedia napoletana. La maschera di Pulcinella.

Il suo Pulcinella non è uno furbo che si diverte a fregare gli altri, ma un personaggio goffo che non sa bene dove andare e cosa fare. È divertente, certo, ma in un modo diverso rispetto agli schemi classici. Racconta un'altra storia, un'altra Napoli, più moderna.

E questa cosa va avanti man mano che la popolarità di Troisi cresce. Finché gli arrivano molte proposte di fare cinema.

Lui all'inizio le rifiuta, perché le sceneggiature ripetono i cliché napoletani che a lui proprio non interessano. A un certo punto, scrive lui un canovaccio con un paio di amici e nel 1981, esce il suo primo film. Ricomincio da tre.

È la storia di Gaetano, un ragazzo napoletano che, a differenza di molti coetanei, un lavoro ce l'ha, ma non è soddisfatto. La vita che fa gli sembra monotona, così decide di partire per Firenze dove vive uno zio che lo può aiutare a ricominciare.

Nel suo viaggio deve lottare contro gli stereotipi sui napoletani. Tutti, per esempio, pensano che sia un emigrato, la parola che si usava all'epoca in Italia per parlare delle persone partite dal sud e dirette a nord in cerca di un lavoro. Ma Gaetano non è un emigrato, lui un lavoro a Napoli lo aveva, è partito solo per scoprire il mondo. E lo spiega, con pazienza e dolcezza ma anche una punta di irritazione, ogni volta. A Firenze incontra una serie di personaggi bizzarri, come per esempio un predicatore americano di nome Frankie oppure Robertino, un uomo di quarant'anni succube dell'anziana madre. E alla fine Gaetano incontra Marta. Una giovane donna molto indipendente e aspirante scrittrice, di cui presto si innamora.

E anche lei si innamora di lui. Ma la storia si complica molto e alla fine i due si riconciliano con una scena molto comica, ma anche molto dolce, in cui i due parlano del nome per il futuro bambino che avranno insieme.

È un film dove si ride tantissimo, perché Troisi ha un talento comico irresistibile. Per quello che dice, ma anche e soprattutto per quello che non dice. Nella sua mimica e nel suo volto c'è il talento di un grande attore. Tuttavia, non si ride soltanto.

La goffaggine di Gaetano, la sua timidezza, il suo tentativo disperato di trovare un posto dove essere felice sono cose molto dolci e malinconiche, soprattutto vere. Troisi ci racconta anche questo. E poi, da non dimenticare, la grande modernità. La protagonista femminile, Marta, è una donna forte e indipendente, emotivamente molto più solida di Gaetano e pronta ad affrontare i suoi problemi da sola. Nell'Italia del 1981 non era così scontato.

Ricomincio da tre è un successo sorprendente. Tutta Italia si innamora di questo giovane che, da un lato, è legato mani e piedi alla tradizione napoletana. Parla molto in dialetto, gesticola, è irruento. Dall'altro però è diverso, non è il classico napoletano guascone. Al contrario, è molto sincero. È come se Pulcinella avesse tolto la maschera per mostrare tutte le sue debolezze. È ancora comico, ma adesso ispira anche fiducia.

Troisi continua il filone con il suo film successivo, Scusate il ritardo, un'altra commedia molto divertente e malinconica sui rapporti di coppia che ripete un po' lo schema di Ricomincio da tre.

Dal film ancora successivo a questo, Troisi cambia marcia. Soprattutto sul piano linguistico. Abbandona un po' il grande uso del dialetto napoletano. Per lui, parlare in dialetto non è mai stata una posa, ma un modo del tutto naturale di esprimersi. Il cinema però ha le sue esigenze, non tutti sono in grado di capire bene quello che dice, e Troisi capisce che può essere espressivo e sincero anche rinunciando un po' al dialetto. L'occasione arriva in un film molto speciale, uscito nel 1983 e girato assieme al suo grande amico Roberto Benigni. Si intitola: Non ci resta che piangere.

Oggi Benigni è famoso a livello internazionale grazie al film La vita è bella, ma in Italia è molto conosciuto anche come grande attore comico. Non ci resta che piangere mette insieme la comicità toscana di Benigni e quella napoletana di Troisi in un mix meraviglioso.

I due si capiscono alla perfezione, nel film spesso improvvisano e i risultati sono davvero brillanti. Non ci resta che piangere racconta la storia di due amici che vivono in Toscana e un giorno, sorpresi da un temporale in campagna, si ritrovano improvvisamente… nella Firenze del Rinascimento. All'inizio sono sorpresi e preoccupati, poi cercano di adattarsi a quella nuova realtà in cui sembra che siano bloccati per sempre. A un certo punto, visto che sono lì, Saverio -cioè Benigni- ha un'idea. Vuole provare a raggiungere Cristoforo Colombo per impedirgli di partire e scoprire l'America. Il motivo? Sua sorella da tempo soffre per una relazione infelice con un ragazzo americano. Cambiando la storia del mondo, Saverio potrebbe salvare la sorella. Ne vale la pena, no?

Ancora una volta è un film in cui Troisi mostra una comicità che gli viene naturale. Mario, il suo personaggio, è un uomo semplice, vorrebbe solo tornare a casa e alla sua vita e invece si trova catapultato in una realtà assurda di cui non capisce le regole. Ma anche lì, alla fine, cerca solo una cosa. L'amore.

Arriviamo al 1994, l'anno in cui esce l'ultimo film di Massimo Troisi e che lui stesso non vedrà mai. Ma di questo parliamo dopo.

Il titolo di questo film, molto famoso, è Il postino. Parla del poeta cileno realmente esistito Pablo Neruda e del periodo che ha passato su una piccola isola in esilio dopo essere stato cacciato dal Cile in quanto oppositore del dittatore Pinochet. E su quell'isola, Neruda ha fatto amicizia con il postino locale, assunto apposta per lui, perché nessun altro abitante locale riceveva mai lettere.

Tra il poeta e il postino nasce un legame fatto di lunghe conversazioni sull'amore, sulla natura, sulla vita. Diventano presto amici, in una storia piena di momenti divertenti, ma anche di tanta dolcezza e malinconia.

Troisi ha scritto la sceneggiatura partendo da un romanzo che aveva letto quasi per caso. Sentiva, sapeva, che quello sarebbe stato un grande film sull'amore e sulla sincerità. I temi che lo interessavano di più, da sempre.

Vuole un grande regista per questo film, e chiama il britannico Robert Radford. Per il ruolo di Neruda si affida all'attore francese Philippe Noiret, mentre il postino Mario Ruoppolo lo interpreta Troisi stesso.

Il film è bellissimo. Il postino e il poeta, persone lontane anni-luce per storia, cultura, livello di istruzione,, e che in una vita normale non si sarebbero mai incontrate, trovano una lingua comune. Neruda è un poeta, ma questo non vuol dire che parli con parole difficili, anzi. Comunica cose profonde e intelligenti con parole semplici. E Mario, il postino, fa lo stesso. Perché lui conosce solo le parole semplici, ma è molto sensibile e parla dal profondo del cuore.

Il postino è il vero testamento artistico di Troisi, il film che esprime in totale la sua visione del cinema e della vita. E purtroppo è anche il suo vero testamento, perché un giorno dopo avere finito le riprese, Massimo Troisi ci ha lasciato per sempre.

Era molto malato, da tempo combatteva con un problema molto serio al cuore che nessuno aveva potuto risolvere. Durante le riprese de Il postino stava già seriamente male, molto affaticato, al punto che in diverse scene (per esempio quelle in bicicletta) aveva dovuto sostituirlo una controfigura.

Sembrava davvero non potercela fare. Eppure ha resistito fino all'ultimo giorno. E poi, appena finito il film, si è messo a dormire e non si è più svegliato.

Se n'è andato con discrezione il 4 giugno del 1994, quasi con timidezza, nel modo in cui aveva vissuto tutta la sua vita.

Se n'è andato dopo aver finito il suo lavoro, la sua missione, dopo avere interpretato un personaggio -il postino Mario- che era davvero molto molto simile a lui stesso.

Troisi recitava con la voce, con il volto, con il corpo, con il cuore.

Era davvero un attore totale. Per lui recitare non significava indossare una maschera, ma al contrario, significava togliersi qualsiasi maschera e mostrarsi totalmente al pubblico.

Napoli, la sua città, lo ha amato per questo. E tutti noi lo abbiamo amato per questo.

Nei suoi film così sinceri e umani, Massimo Troisi continua a vivere con noi. Per l'eternità.

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__Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 19 novembre 2022.__

__Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.__

Ok, la scena è questa.

Ci sono due ragazzi, giovani, sulla trentina. Due amici che chiacchierano un po', tanto per passare il tempo. Two friends chatting a bit, just to pass the time. Siamo a Napoli. Nessuno lo dice chiaramente, ma si capisce in fretta dall'accento molto forte con cui parlano i protagonisti. No one says it clearly, but you can quickly tell by the very strong accents with which the main characters speak.

Uno dei due racconta all'altro dei suoi progetti. One of them tells the other about his plans. Dice che vuole partire, **cambiare aria**. He says he wants to leave, make a change of scenery.

E dice al suo amico: parto, e ricomincio da tre. Und er sagt zu seinem Freund: "Ich gehe jetzt und fange bei drei wieder an.

E allora l'amico lo corregge. Then the friend corrects him. In questi casi si dice ricomincio da zero, non da tre. In such cases they say I am starting from scratch, not from three.

Ma il primo **si** **impunta**. Aber der erste wehrt sich. But the former gets stuck. E no, io ricomincio da tre. And no, I start from three again. Tre cose nella vita mi sono riuscite bene. Three things in life have been successful for me. Io riparto da quelle, perché negarle? I start from those, why deny them?

Raccontata così, è una scena meno divertente di quanto non sia nella realtà. Told like this, it is a less funny scene than it is in reality. Vi consiglio di andare a guardarla. I recommend that you go and watch it.

È una delle prime scene di un film che si chiama proprio Ricomincio da tre ed è stato l'esordio cinematografico di un attore napoletano che in poco tempo avrebbe cambiato profondamente il modo di intendere la comicità e anche la napoletanità. Es ist eine der ersten Szenen des Films Ricomincio da tre (Ich fange bei drei an) und war das Filmdebüt eines neapolitanischen Schauspielers, der in kurzer Zeit das Verständnis von Komödie und auch die neapolitanische Lebensart tiefgreifend verändern sollte. It is one of the first scenes in a film called Ricomincio da tre (I Start from Three) and it was the film debut of a Neapolitan actor who in a short time would profoundly change the way we understand comedy and even Neapolitanness.

Prima di lui, il classico stereotipo del napoletano, nel mondo dello spettacolo, era quello di un uomo molto sicuro di sé, **spavaldo**, furbo, capace di **cadere sempre in piedi** e di conquistare tutti con il suo carisma e la sua **parlantina**.

Mentre il protagonista di Ricomincio da tre è completamente diverso. Timido, **impacciato**, un po' malinconico. |schüchtern, unbeholfen, melancholisch|||

Proprio con questa sua semplicità ha conquistato subito la simpatia del pubblico. It was precisely with this simplicity that he immediately won the sympathy of the audience.

Con i suoi film, tre in particolare, ha lasciato una traccia importante nel cinema italiano. Cambiando il modo in cui conosciamo la commedia, ma non solo. Con una comicità leggera, ma mai **superficiale**, e con una malinconia che non è mai vera tristezza, quando guardiamo i suoi film ci sembra di incontrare un amico, un fratello, uno di noi. With a light but never superficial comedy and a melancholy that is never real sadness, when we watch his films we feel like we are meeting a friend, a brother, one of us.

Alle prese con la vita e le sue piccole grandi complicazioni. Mit dem Leben und seinen kleinen und großen Komplikationen zu kämpfen. Grappling with life and its great little complications.

Lui ha voluto ricominciare da tre e noi cominciamo da lui e da tre dei suoi film. He wanted to start with three, and we start with him and three of his films.

Oggi ti parlo di Massimo Troisi, il principino timido della risata. Heute spreche ich über Massimo Troisi, den schüchternen Prinzen des Lachens. Today I am telling you about Massimo Troisi, the shy little prince of laughter.

Se conosci un po' i simboli della cultura italiana, sai che il ruolo di principe della risata è di un grande attore napoletano. If you know a little about the symbols of Italian culture, you know that the role of the prince of laughter belongs to a great Neapolitan actor. Antonio De Curtis meglio noto come Totò. Antonio De Curtis better known as Totò.

Ho definito Massimo Troisi il principino timido della risata proprio in omaggio a Totò, di cui Troisi è un erede, anche se un erede un po' ribelle. I called Massimo Troisi the shy prince of laughter precisely in homage to Totò, to whom Troisi is an heir, albeit a somewhat rebellious heir.

Come Totò, anche Troisi è napoletano, ma figlio di un'altra Napoli e di un'altra Italia. Like Totò, Troisi is also Neapolitan, but a son of another Naples and another Italy. Nato nel 1953 e cresciuto in una città che ormai stava facendo i conti con la sua nuova realtà provinciale. Er wurde 1953 geboren und wuchs in einer Stadt auf, die gerade dabei war, sich mit ihrer neuen provinziellen Realität zu arrangieren. Born in 1953 and raised in a city that was now coming to terms with its new provincial reality.

Se Totò era un principe, ma un principe vero, e molto orgoglioso, Troisi è un giovane del popolo, figlio di un ferroviere e di una casalinga, e vive in una Napoli che sa di essere grande e di avere una storia importante, ma anche tanti problemi di vita quotidiana. If Totò was a prince, but a real prince, and a very proud one at that, Troisi is a young man of the people, the son of a railroad man and a housewife, and he lives in a Naples that knows it is great and has an important history, but also many problems of daily life.

Il giovane Massimo Troisi comincia a fare teatro con un gruppo di amici negli anni '70, quando in Campania scoppia inaspettata un'epidemia di colera, in un periodo in cui il tasso di disoccupazione è altissimo e tante persone decidono di abbandonare la città e andare al nord. The young Massimo Troisi began doing theater with a group of friends in the 1970s, when a cholera epidemic broke out unexpectedly in Campania, at a time when the unemployment rate was very high and many people decided to leave the city and go north. Quella Napoli è un posto dove è difficile pensare alla gloria e alla nobiltà.

E Troisi non ci pensa affatto. And Troisi thinks nothing of it. Già da ragazzo si sente scomodo negli stereotipi della napoletanità fatta di furbizia e orgoglio. Schon als Junge fühlte er sich unwohl mit den Stereotypen der neapolitanischen Gerissenheit und des Stolzes. Even as a boy he felt uncomfortable in the stereotypical Neapolitan way of life made up of cunning and pride. Quando improvvisa i suoi spettacoli con gli amici, parte da un grande classico della commedia napoletana. Wenn er seine Shows mit Freunden improvisiert, beginnt er mit einem großen Klassiker der neapolitanischen Komödie. When he improvises his shows with friends, he starts with a great classic of Neapolitan comedy. La maschera di Pulcinella. Die Maske von Punchinello. The mask of Punchinello.

Il suo Pulcinella non è uno furbo che si diverte a fregare gli altri, ma un personaggio goffo che non sa bene dove andare e cosa fare. His Punchinello is not a clever one who enjoys fooling others, but an awkward character who does not quite know where to go or what to do. È divertente, certo, ma in un modo diverso rispetto agli schemi classici. Racconta un'altra storia, un'altra Napoli, più moderna.

E questa cosa va avanti **man mano** che la popolarità di Troisi cresce. Und das geht so weiter, während die Popularität von Troisi wächst. And this goes on as Troisi's popularity grows. Finché gli arrivano molte proposte di fare cinema. As long as he gets many proposals to make films.

Lui all'inizio le rifiuta, perché le sceneggiature ripetono i cliché napoletani che a lui proprio non interessano. He initially rejects them, because the scripts repeat Neapolitan clichés that he just doesn't care about. A un certo punto, scrive lui un **canovaccio** con un paio di amici e nel 1981, esce il suo primo film. |||||||Skript|||||||||||| Irgendwann schrieb er mit ein paar Freunden einen Plot und 1981 kam sein erster Film heraus. At some point, he wrote a plot with a couple of friends, and in 1981, his first film was released. Ricomincio da tre. Ich beginne wieder bei drei.

È la storia di Gaetano, un ragazzo napoletano che, a differenza di molti coetanei, un lavoro ce l'ha, ma non è soddisfatto. It is the story of Gaetano, a young man from Naples who, unlike many of his peers, has a job but is not satisfied. La vita che fa gli sembra monotona, così decide di partire per Firenze dove vive uno zio che lo può aiutare a ricominciare. The life he is living seems monotonous, so he decides to leave for Florence where an uncle lives who can help him start over.

Nel suo viaggio deve lottare contro gli stereotipi sui napoletani. Tutti, per esempio, pensano che sia un emigrato, la parola che si usava all'epoca in Italia per parlare delle persone partite dal sud e dirette a nord in cerca di un lavoro. Everyone, for example, thinks he is an emigrant, the word used at that time in Italy to refer to people who left the south and headed north in search of work. Ma Gaetano non è un emigrato, lui un lavoro a Napoli lo aveva, è partito solo per scoprire il mondo. Aber Gaetano ist kein Auswanderer, er hatte einen Job in Neapel, er ging nur weg, um die Welt zu entdecken. But Gaetano is not an emigrant; he had a job in Naples; he left just to discover the world. E lo spiega, con pazienza e dolcezza ma anche una punta di irritazione, ogni volta. And he explains it, with patience and gentleness but also a hint of irritation, every time. A Firenze incontra una serie di personaggi bizzarri, come per esempio un predicatore americano di nome Frankie oppure Robertino, un uomo di quarant'anni succube dell'anziana madre. In Florence he meets a series of bizarre characters, such as an American preacher named Frankie or Robertino, a man in his 40s who is succubus to his elderly mother. E alla fine Gaetano incontra Marta. Una giovane donna molto indipendente e aspirante scrittrice, di cui presto si innamora. A very independent young woman and aspiring writer, with whom she soon falls in love.

E anche lei si innamora di lui. Ma la storia si complica molto e alla fine i due **si riconciliano** con una scena molto comica, ma anche molto dolce, in cui i due parlano del nome per il futuro bambino che avranno insieme. Aber die Geschichte wird sehr kompliziert und die beiden versöhnen sich schließlich mit einer sehr komischen, aber auch sehr süßen Szene, in der die beiden über den Namen für das zukünftige gemeinsame Kind sprechen. But the story gets very complicated and eventually the two reconcile with a very comical, but also very sweet scene in which the two talk about the name for the future child they will have together.

È un film dove si ride tantissimo, perché Troisi ha un talento comico irresistibile. It is a film where you laugh a lot, because Troisi has an irresistible comic talent. Per quello che dice, ma anche e soprattutto per quello che non dice. For what it says, but also and especially for what it does not say. Nella sua mimica e nel suo volto c'è il talento di un grande attore. In his facial expressions and face is the talent of a great actor. Tuttavia, non si ride soltanto.

La goffaggine di Gaetano, la sua timidezza, il suo tentativo disperato di trovare un posto dove essere felice sono cose molto dolci e malinconiche, soprattutto vere. Gaetano's awkwardness, his shyness, his desperate attempt to find a place to be happy are very sweet and melancholy things, especially true. Troisi ci racconta anche questo. Troisi also tells us this. E poi, da non dimenticare, la grande modernità. And then, not to be forgotten, great modernity. La protagonista femminile, Marta, è una donna forte e indipendente, emotivamente molto più solida di Gaetano e pronta ad affrontare i suoi problemi da sola. The female protagonist, Marta, is a strong and independent woman, emotionally much more solid than Gaetano and ready to face her problems alone. Nell'Italia del 1981 non era così scontato. Im Italien des Jahres 1981 war das nicht so offensichtlich. In 1981 Italy, it was not so obvious.

Ricomincio da tre è un successo sorprendente. Tutta Italia si innamora di questo giovane che, da un lato, è **legato mani e piedi** alla tradizione napoletana. Parla molto in dialetto, **gesticola**, è irruento. He speaks a lot in dialect, gesticulates, is impetuous. Dall'altro però è diverso, non è il classico napoletano **guascone**. |||||||||Draufgänger Andererseits ist er aber auch anders, nicht der klassische neapolitanische Gascogner. On the other, however, he is different; he is not the classic Neapolitan Gascon. Al contrario, è molto sincero. Im Gegenteil, er ist sehr aufrichtig. È come se Pulcinella avesse tolto la maschera per mostrare tutte le sue debolezze. Es ist, als ob Punchinello seine Maske abgenommen hätte, um all seine Schwächen zu zeigen. It is as if Punchinello has taken off his mask to show all his weaknesses. È ancora comico, ma adesso ispira anche fiducia. Er ist immer noch komisch, aber jetzt strahlt er auch Vertrauen aus. He is still comical, but now he also inspires confidence.

Troisi continua il filone con il suo film successivo, Scusate il ritardo, un'altra commedia molto divertente e malinconica sui rapporti di coppia che ripete un po' lo schema di Ricomincio da tre. Troisi continues the thread with his next film, Sorry I'm Late, another very funny and melancholy comedy about relationships that repeats somewhat the pattern of Groundhog Day.

Dal film ancora successivo a questo, Troisi **cambia marcia**. Im darauf folgenden Film schaltet Troisi einen Gang zurück. From the film still following this one, Troisi shifts gears. Soprattutto sul piano linguistico. Especially on the linguistic level. Abbandona un po' il grande uso del dialetto napoletano. Per lui, parlare in dialetto non è mai stata una **posa**, ma un modo del tutto naturale di esprimersi. For him, speaking in dialect has never been a pose, but a completely natural way of expressing himself. Il cinema però ha le sue esigenze, non tutti sono in grado di capire bene quello che dice, e Troisi capisce che può essere espressivo e sincero anche rinunciando un po' al dialetto. ||||||||||||||||||||||||||||aufgebend|||| However, cinema has its own demands, not everyone is able to understand what he is saying well, and Troisi understands that he can be expressive and sincere even if he gives up a little dialect. L'occasione arriva in un film molto speciale, uscito nel 1983 e girato assieme al suo grande amico Roberto Benigni. The opportunity comes in a very special film, released in 1983 and made together with his great friend Roberto Benigni. Si intitola: Non ci resta che piangere. It is titled, There's Nothing Left to Do but Cry.

Oggi Benigni è famoso a livello internazionale grazie al film La vita è bella, ma in Italia è molto conosciuto anche come grande attore comico. Non ci resta che piangere mette insieme la comicità toscana di Benigni e quella napoletana di Troisi in un mix meraviglioso.

I due si capiscono alla perfezione, nel film spesso improvvisano e i risultati sono davvero brillanti. The two understand each other perfectly, they often improvise in the film, and the results are really brilliant. Non ci resta che piangere racconta la storia di due amici che vivono in Toscana e un giorno, sorpresi da un temporale in campagna, si ritrovano improvvisamente… nella Firenze del Rinascimento. Non ci resta che piangere erzählt die Geschichte von zwei Freunden, die in der Toskana leben und sich eines Tages, als sie in ein Unwetter geraten, plötzlich im Florenz der Renaissance wiederfinden. All'inizio sono sorpresi e preoccupati, poi cercano di adattarsi a quella nuova realtà in cui sembra che siano bloccati per sempre. At first they are surprised and worried, then they try to adjust to that new reality in which they seem to be stuck forever. A un certo punto, visto che sono lì, Saverio -cioè Benigni- ha un'idea. Vuole provare a raggiungere Cristoforo Colombo per impedirgli di partire e scoprire l'America. Il motivo? Sua sorella da tempo soffre per una relazione infelice con un ragazzo americano. His sister has long suffered from an unhappy relationship with an American boy. Cambiando la storia del mondo, Saverio potrebbe salvare la sorella. By changing the history of the world, Xavier could save his sister. Ne vale la pena, no? It's worth it, isn't it?

Ancora una volta è un film in cui Troisi mostra una comicità che gli viene naturale. Once again it is a film in which Troisi displays a comedy that comes naturally to him. Mario, il suo personaggio, è un uomo semplice, vorrebbe solo tornare a casa e alla sua vita e invece si trova **catapultato** in una realtà assurda di cui non capisce le regole. Ma anche lì, alla fine, cerca solo una cosa. Aber auch dort sucht er letztlich nur nach einer Sache. L'amore.

Arriviamo al 1994, l'anno in cui esce l'ultimo film di Massimo Troisi e che lui stesso non vedrà mai. Wir kommen im Jahr 1994 an, dem Jahr, in dem Massimo Troisis letzter Film in die Kinos kam und den er selbst nie sehen würde. We come to 1994, the year in which Massimo Troisi's last film was released and which he himself would never see. Ma di questo parliamo dopo.

Il titolo di questo film, molto famoso, è Il postino. Parla del poeta cileno realmente esistito Pablo Neruda e del periodo che ha passato su una piccola isola in esilio dopo essere stato cacciato dal Cile in quanto oppositore del dittatore Pinochet. Es geht um den chilenischen Dichter Pablo Neruda und die Zeit, die er auf einer kleinen Insel im Exil verbrachte, nachdem er als Gegner des Diktators Pinochet aus Chile vertrieben worden war. E su quell'isola, Neruda ha fatto amicizia con il postino locale, assunto apposta per lui, perché nessun altro abitante locale riceveva mai lettere. Und auf dieser Insel freundete sich Neruda mit dem örtlichen Briefträger an, der eigens für ihn eingestellt worden war, weil kein anderer Einheimischer jemals Briefe erhielt. And on that island, Neruda befriended the local letter carrier, hired especially for him because no other local resident ever received letters.

Tra il poeta e il postino nasce un legame fatto di lunghe conversazioni sull'amore, sulla natura, sulla vita. Diventano presto amici, in una storia piena di momenti divertenti, ma anche di tanta dolcezza e malinconia. They soon become friends, in a story full of funny moments, but also much sweetness and melancholy.

Troisi ha scritto la sceneggiatura partendo da un romanzo che aveva letto quasi per caso. Troisi wrote the screenplay from a novel he had read almost by accident. Sentiva, sapeva, che quello sarebbe stato un grande film sull'amore e sulla sincerità. He felt, he knew, that that would be a great film about love and sincerity. I temi che lo interessavano di più, da sempre.

Vuole un grande regista per questo film, e chiama il britannico Robert Radford. Er will einen großen Regisseur für diesen Film und nennt den Briten Robert Radford. Per il ruolo di Neruda si affida all'attore francese Philippe Noiret, mentre il postino Mario Ruoppolo lo interpreta Troisi stesso. He relies on French actor Philippe Noiret for the role of Neruda, while letter carrier Mario Ruoppolo is played by Troisi himself.

Il film è bellissimo. Il postino e il poeta, persone lontane anni-luce per storia, cultura, livello di istruzione,, e che in una vita normale non si sarebbero mai incontrate, trovano una lingua comune. The letter carrier and the poet, people who are light-years apart in history, culture, level of education, and who in a normal life would never have met, find a common language. Neruda è un poeta, ma questo non vuol dire che parli con parole difficili, anzi. Comunica cose profonde e intelligenti con parole semplici. He communicates deep and intelligent things in simple words. E Mario, il postino, fa lo stesso. Perché lui conosce solo le parole semplici, ma è molto sensibile e parla dal profondo del cuore.

Il postino è il vero testamento artistico di Troisi, il film che esprime in totale la sua visione del cinema e della vita. Il postino ist Troisis wahres künstlerisches Testament, der Film, der seine Vision von Kino und Leben voll zum Ausdruck bringt. E purtroppo è anche il suo vero testamento, perché un giorno dopo avere finito le riprese, Massimo Troisi ci ha lasciato per sempre. Und leider ist es auch sein wahres Testament, denn einen Tag nach Abschluss der Dreharbeiten verließ uns Massimo Troisi für immer.

Era molto malato, da tempo combatteva con un problema molto serio al cuore che nessuno aveva potuto risolvere. He was very ill, having long been battling with a very serious heart problem that no one had been able to solve. Durante le riprese de Il postino stava già seriamente male, molto affaticato, al punto che in diverse scene (per esempio quelle in bicicletta) aveva dovuto sostituirlo una **controfigura**. During the filming of Il postino he was already seriously ill, very fatigued, to the point that in several scenes (for example, those on a bicycle) a stand-in had to replace him.

Sembrava davvero non potercela fare. It really seemed like he couldn't do it. Eppure ha resistito fino all'ultimo giorno. Yet he held out until the last day. E poi, appena finito il film, si è messo a dormire e non si è più svegliato. And then, as soon as the movie was over, he went to sleep and never woke up.

Se n'è andato con discrezione il 4 giugno del 1994, quasi con timidezza, nel modo in cui aveva vissuto tutta la sua vita. He left quietly on June 4, 1994, almost shyly, in the way he had lived his entire life.

Se n'è andato dopo aver finito il suo lavoro, la sua missione, dopo avere interpretato un personaggio -il postino Mario- che era davvero molto molto simile a lui stesso. he|||||||||||||||||||||||||||| He left after finishing his job, his mission, after playing a character-the letter carrier Mario-who was really very very much like himself.

Troisi recitava con la voce, con il volto, con il corpo, con il cuore.

Era davvero un attore totale. Per lui recitare non significava indossare una maschera, ma al contrario, significava togliersi qualsiasi maschera e mostrarsi totalmente al pubblico.

Napoli, la sua città, lo ha amato per questo. E tutti noi lo abbiamo amato per questo.

Nei suoi film così sinceri e umani, Massimo Troisi continua a vivere con noi. Per l'eternità.