20. SE AVESSE FORTUNA
Per Milton Fraser detto Nobody era diventato un assillo. Usciva dalla camera da letto e entrava in bagno, usciva dalla casa e entrava in macchina, usciva dal paese e entrava in città, usciva dalla macchina e entrava in azienda, usciva dall'ascensore e entrava in ufficio, usciva per la pausa pranzo e rientrava per un pomeriggio fitto di appuntamenti, entrava e usciva dalle riunioni, a fine giornata entrava in palestra e usciva dalla doccia, e poi di nuovo entrava in macchina, usciva dalla città, entrava nel paese dove viveva, usciva dal garage, entrava in casa, usciva a fumare sulla veranda, finché a mezzanotte non entrava nel letto e usciva dallo stato di veglia, entrava nel sonno... Tutto questo attraversare porte chiamiamo vita.
Quando incontrò Ánita Toth e s'innamorò, non volle che la sua passione c'entrasse con le porte. Si fece fine e rimase in attesa. Fine come un foglio di carta, sottile, per terra, davanti a casa di Ánita. Lei avrebbe potuto raccoglierlo di ritorno dall'ufficio o dalla spesa e metterlo in tasca. Se avesse avuto fortuna, un colpo di vento o una mano caritatevole l'avrebbero spinto sotto la porta senza bisogno di aprirla e chiuderla. Fine dell'ossessione per Milton Fraser detto Nobody, inizio dell'amore.