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Il deserto dei Tartari - Dino Buzzati, 6. Il deserto dei Tartari (C. 8-9)

6. Il deserto dei Tartari (C. 8-9)

Ecco i nuovi amici di Drogo, tenenti Carlo Morel, Pietro Angustina, Francesco Grotta, Max Lagorio. Essi sono seduti con lui alla mensa, a quest'ora vuota. Solo un famiglio rimane, appoggiato allo stipite di una lontana porta, e i ritratti degli antichi colonnelli, allineati sui muri attorno, immersi nella penombra. Otto bottiglie stanno nere sulla tovaglia, nel disordine del pranzo finito.

Sono tutti in qualche modo eccitati, un po' dal vino, un po' dalla notte e quando le loro voci tacciono si ode fuori la pioggia. Festeggiano il conte Max Lagorio che all'indomani parte, dopo due anni di Fortezza.

Lagorio disse: "Angustina, se vieni anche tu, ti aspetto". Lo disse nel suo solito tono di scherzo ma si capiva ch'era vero. Anche Angustina aveva finito i due anni di servizio ma non voleva partire. Angustina era pallido e sedeva con la sua perenne aria di distacco, come se non si interessasse affatto di loro, fosse lì per un puro caso.

"Angustina" ripeté Lagorio quasi con un grido, ai confini dell'ubriachezza. "Se vieni anche tu, ti aspetto, sono disposto ad aspettare tre giorni."

Il tenente Angustina non rispose, facendo un lieve sorriso di sopportazione. La sua uniforme azzurra, stinta dal sole, spiccava fra le altre per un'indefinibile trasandata eleganza.

Lagorio si rivolse agli altri, a Morel, a Grotta, a Drogo: "Diteglielo anche voi" e pose la destra sulla spalla di Angustina. "Gli farebbe bene venire in città."

"Mi farebbe bene?" chiese Angustina come incuriosito.

"In città staresti meglio, ecco. Tutti, del resto, io credo."

"Io sto benissimo" fece asciutto Angustina. "Non ho bisogno di cure."

"Non ho detto che tu abbia bisogno di cure. Ho detto che ti farebbe bene." Così disse Lagorio e si udì fuori, nel cortile, cadere la pioggia. Angustina si lisciava con due dita i baffetti, era annoiato, si vedeva.

Lagorio riprese: "A tua mamma, ai tuoi, tu non pensi… Immagina quando tua mamma…"

"Mia mamma saprà adattarsi" rispose Angustina con amaro sottinteso. Lagorio capì e cambio discorso: "Di', Angustina, ci pensi, capitare dopodomani dalla Claudina? Sono due anni che non ti vede…".

"La Claudina…" fece Angustina svogliatamente. "Ma che Claudina? Io non mi ricordo."

"Già, non ti ricordi! Con te non si può parlare di niente stasera, ecco com'è. Non sarà mica un mistero, no? Ti si vedeva insieme tutti i giorni." "Ah" disse Angustina per mostrarsi gentile "adesso mi ricordo. Già, la Claudina, figurati, non si ricorderà nemmeno che esisto…"

"Eh, va là, sappiamo bene che vanno matte tutte per te, non fare il modesto adesso!" esclamò Grotta, e Angustina lo fissò senza battere ciglio, colpito, si vedeva, da tanta piattezza.

Tacquero. Fuori, nella notte, sotto la pioggia autunnale, camminavano le sentinelle. L'acqua scrosciava sulle terrazze, gorgogliava nelle gronde, colava giù per le mura. Fuori era notte fonda e Angustina ebbe un piccolo colpo di tosse. Pareva strano che da un giovane così raffinato potesse uscire un suono tanto sgradevole. Ma egli tossiva con una sapiente misura, abbassando ogni volta la testa, quasi ad indicare che lui non poteva impedirlo, in fondo era una cosa non sua che per correttezza gli toccava subire. Così trasformava la tosse in una specie di vezzo capriccioso, degno di essere imitato. Pure si era fatto un silenzio penoso, che Drogo sentì il bisogno di spezzare.

"Di', Lagorio" domandò "a che ora parti domani?"

"Verso le dieci, credo. Volevo partire prima ma ho ancora da congedarmi dal colonnello."

"Il colonnello si alza alle cinque, estate e inverno alle cinque, non ti fa certo perdere tempo."

Lagorio rise: "Ma sono ben io che non mi alzo alle cinque. Almeno per l'ultima mattina voglio fare i miei comodi, non mi corre dietro nessuno".

"Per dopodomani sei arrivato, allora" notò Morel con invidia.

Lagorio disse: "Mi par fino impossibile, vi giuro".

"Che cosa impossibile?"

"Di essere in città fra due giorni" (una pausa) "e per sempre, anche." Angustina era pallido, ora non si lisciava più i baffetti, ma fissava dinanzi a sé la penombra. Gravava oramai nella sala il sentimento della notte, quando le paure escono dai decrepiti muri e l'infelicità si fa dolce, quando l'anima batte orgogliosa le ali sopra l'umanità addormentata. Gli occhi vitrei dei colonnelli, dai grandi ritratti, esprimevano eroici presagi. E fuori sempre la pioggia.

"Ti immagini?" fece Lagorio, senza misericordia, ad Angustina.

"Dopodomani sera, a quest'ora, io sarò magari da Consalvi. Gran mondo, musica, belle donne" diceva, ripetendo un'antica celia.

"Bel gusto" rispose con sprezzo Angustina.

"Oppure" continuava Lagorio, con le migliori intenzioni, unicamente per persuadere l'amico. "Ecco, forse è meglio, andrò dai Tron, i tuoi zii, c'è gente simpatica e "si giuoca da signori", direbbe Giacomo." "Ah, un bel gusto" disse Angustina.

"Comunque sia" fece Lagorio "dopodomani io sarò a divertirmi e tu sarai di servizio. Io sarò a spasso per la città (e rideva all'idea) e a te arriverà il capitano d'ispezione. "Novità zero, la sentinella Martini si è sentita male". Alle ore due il sergente ti sveglierà:

"Signor tenente, è l'ora dell'ispezione" ti sveglierà alle ore due, puoi giurarlo, e alla stessa identica ora, positivamente io sarò in letto con la Rosaria…"

Erano le fatue inconscie crudeltà di Lagorio, a cui tutti erano abituati. Ma dietro le sue parole, comparve ai compagni l'immagine della lontana città con i suoi palazzi e le chiese immense, le aeree cupole, i romantici viali lungo il fiume. A quell'ora, pensavano, doveva esserci una sottile nebbia e i fanali davano una tenue luce giallastra, a quell'ora nere coppie per le vie solitarie, grida di cocchieri dinanzi alle vetrate accese dell'Opera, echi di violini e di risa, voci di donna (dai tetri portali delle ricche case), finestre illuminate a incredibili altezze, fra il labirinto dei tetti; l'affascinante città con i loro sogni di giovinezza, le sue ancora sconosciute avventure. Tutti ora guardavano senza farsi accorgere, la faccia di Angustina greve di stanchezza inconfessata; non erano lì, capivano, per festeggiare Lagorio in partenza, in verità essi salutavano Angustina perché lui solo sarebbe rimasto. Ad uno ad uno, dopo Lagorio, venuto il turno, anche gli altri se ne sarebbero andati, Grotta, Morel e prima ancora Giovanni Drogo, che aveva appena quattro mesi da fare. Angustina invece sarebbe rimasto, non riuscivano a capire il perché, ma lo sapevano bene. E benché sentissero oscuramente che anche questa volta egli obbediva al suo ambizioso stile di vita, non erano più capaci di invidiarlo; pareva in fondo un'assurda mania. E perché Angustina, maledetto snob, adesso ancora sorride? Perché, malato com'è, non corre a fare i bagagli, non si prepara alla partenza? e invece fissa dinanzi a sé la penombra? A che cosa pensa? Quale segreto orgoglio lo trattiene alla Fortezza? Anche lui dunque? Guardalo, Lagorio, tu che gli sei amico, guardalo bene fin che sei in tempo, fa che il suo volto resti nella tua mente così com'è questa sera, il naso sottile, gli sguardi atoni, quell'ingrato sorriso, forse un giorno capirai perché non ti ha voluto seguire, saprai ciò che era chiuso dietro la sua immobile fronte.

Lagorio partì il mattino dopo. I due suoi cavalli erano ad aspettarlo con l'attendente dinanzi alla porta della Fortezza. Il cielo era coperto e non pioveva.

Logorio aveva una faccia contenta. Era uscito dalla sua camera senza darci neanche un'occhiata né si voltò indietro, quando fu all'aperto, per guardare la Fortezza. Le muraglie stavano sopra di lui cupe ed arcigne, la sentinella alla porta era immobile, non un'anima viva sulla vasta spianata. Da un casottino, addossato al forte, uscivano ritmici suoni di martello. Angustina era sceso a salutare il compagno. Fece una carezza al cavallo. "Sempre una bella bestia" disse. Lagorio se ne andava, scendeva alla loro città, alla vita facile e lieta. Lui invece restava, lui guardava con occhi impenetrabili il compagno che si affaccendava intorno alle bestie; e stentava a sorridere. "Mi pare fino impossibile di partire" diceva Lagorio. "Questa Fortezza era per me un'ossessione."

"Va' a salutare i miei, quando arrivi" fece Angustina senza badargli.

"Di' alla mamma che io sto bene."

"Sta' tranquillo" rispose Lagorio. E dopo una pausa aggiunse: "Mi è dispiaciuto ieri sera, sai? Noi siamo proprio diversi, quello che tu pensi, in fondo, io non l'ho mai capito. Sembrano manie le tue, io non so, ma forse sei tu che hai ragione".

"Non ci pensavo nemmeno" fece Angustina, appoggiando la destra a un fianco del cavallo e guardando a terra. "Figurati se mi sono arrabbiato."

Erano due uomini diversi, che amavano diverse cose, distanti per intelligenza e cultura. Ci si meravigliava persino di vederli sempre insieme, tanta era la superiorità di Angustina. Pure erano amici; fra tutti quanti Lagorio era il solo che istintivamente lo capisse, solo lui sentiva pena per il compagno, quasi si vergognava di partire dinanzi a lui, come di una brutta ostentazione, e non sapeva decidersi.

"Se vedi la Claudina" disse ancora Angustina con voce immobile "salutala… anzi no, è meglio che tu non dica niente."

"Oh, ma sarà lei a domandarmi, se la vedo. Lo sa bene che sei qui." Angustina tacque.

"Allora" disse Lagorio che aveva finito di sistemare, con l'attendente, la sacca da viaggio "forse è meglio che vada, se no faccio tardi. Ti saluto." Strinse la mano all'amico, poi con elegante mossa saltò in sella.

"Addio, Lagorio" esclamò Angustina. "Buon viaggio!"

Diritto in sella, Lagorio lo guardava; non era molto intelligente ma un'oscura voce gli diceva che forse non si sarebbero più riveduti. Un colpo di speroni e il cavallo si mosse. Fu allora che Angustina alzò leggermente la mano destra, per fare un cenno. come per richiamare il compagno, che si fermasse ancora un momento, aveva da dirgli un'ultima cosa. Lagorio vide il gesto con la coda dell'occhio e si fermò a una ventina di metri.

"Che cosa c'è?" domandò. "Volevi qualcosa?"

Ma Angustina abbassò la mano, riprendendo l'indifferente posa di prima. "Niente, niente" rispose. "Perché?"

"Ah, mi pareva…" disse Lagorio perplesso, e si allontanò attraverso la spianata, dondolando sulla sella.

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Capitolo 9

Le terrazze della Fortezza erano bianche, così come la valle del sud e il deserto del settentrione. La neve copriva interamente gli spalti, aveva steso una fragile cornice lungo le merlature, precipitava con piccoli tonfi dalle gronde, si staccava ogni tanto dal fianco dei precipizi, per nessuna comprensibile ragione, e orribili masse rimbombavano nei canaloni fumando.

Non era la prima neve, ma la terza o la quarta, e stava ad indicare che parecchi giorni erano passati. "Mi sembra ieri che sono arrivato alla Fortezza" diceva Drogo, ed era proprio così. Sembrava ieri, eppure il tempo si era consumato lo stesso con il suo immobile ritmo, identico per tutti gli uomini, né più lento per chi è felice né più veloce per gli sventurati.

Né adagio né presto altri tre mesi erano passati. Natale si era già dissolto nella lontananza, anche il nuovo anno era venuto portando per qualche minuto agli uomini strane speranze. Giovanni Drogo già si preparava a partire. Occorreva ancora la formalità della visita medica, come gli aveva promesso il maggiore Matti, e poi sarebbe potuto andare. Egli continuava a ripetersi che questo era un avvenimento lieto, che in città lo aspettava una vita facile, divertente e forse felice, eppure non era contento. Il mattino del 10 gennaio entrò nell'ufficio del dottore, all'ultimo piano della Fortezza. Il medico si chiamava Ferdinando Rovina, aveva più di cinquant'anni, un volto floscio e intelligente, una rassegnata stanchezza, e non portava la divisa ma una lunga giacca scura da magistrato. Era seduto al suo tavolo con vari libri e carte davanti; però Drogo, entrando quasi all'improvviso, capì subito che non stava facendo niente; sedeva immobile, pensando a chissà cosa. La finestra dava sul cortile e di qui saliva un suono di passi cadenzati perché era già sera e cominciava il cambio della guardia. Dalla finestra si scorgeva un pezzo del muro di fronte e il cielo straordinariamente sereno. I due si salutarono e Giovanni si accorse presto che il medico era perfettamente al corrente del suo caso. "I corvi nidificano e le rondini se ne vanno" disse Rovina scherzando e trasse fuori da un cassetto una carta con un formulario stampato.

"Lei forse non sa, dottore, che io sono venuto qui per uno sbaglio" rispose Drogo.

"Tutti, caro figliolo, sono venuti quassù per uno sbaglio" fece il medico con patetica allusione. "Chi più chi meno, anche quelli che ci sono rimasti. " Drogo non capiva bene e si accontentò di sorridere. "Oh, non la rimprovero! Fate bene, voi giovani, a non ammuffire quassù" continuò il Rovina. "Giù in città ci sono ben altre occasioni. Ci penso anch'io qualche volta, se potessi…"

"Perché? " chiese Drogo. "Non potrebbe farsi trasferire? " Il dottore agitò le mani come se avesse udito un'enormità.

"Farmi trasferire? " e rise di gusto "dopo venticinque anni che sono quassù? Troppo tardi, figliolo, bisognava pensarci prima."

Forse avrebbe desiderato che Drogo lo contraddicesse ancora, ma siccome il tenente tacque, entrò in argomento: invitò Giovanni a sedere, si fece dare da lui nome e cognome che scrisse al posto giusto, sul modulo regolamentare.

"Bene" concluse. "Lei soffre di qualche disturbo al sistema cardiaco, vero?

Il suo organismo non resiste a questa altitudine, vero? Facciamo così? " "Facciamo pure così" assentì Drogo. "Lei è il migliore arbitro di queste cose."

"Prescriviamo anche una licenza di convalescenza, già che ci siamo? " fece il medico ammiccando.

"La ringrazio" disse Drogo "ma non vorrei esagerare."

"Come vuole. Niente licenza. Io, alla vostra età, non avevo di simili scrupoli."

Giovanni invece di sedersi, si era avvicinato alla finestra e guardava ogni tanto in giù, ai soldati schierati sulla bianca neve. Il sole era appena tramontato, fra le muraglie si era diffusa una penombra azzurra.

"Più della metà di voialtri dopo tre quattro mesi vuole andarsene" andava dicendo con una certa tristezza il dottore, anche lui ormai avvolto dalle ombre, tanto che non si capiva come ci vedesse a scrivere. "Anch'io, se potessi tornare indietro, farei come voi… Ma dopo tutto è un peccato. " Drogo ascoltava senza interesse, intento com'era a guardare dalla finestra. E allora gli parve di vedere le mura giallastre del cortile levarsi altissime verso il cielo di cristallo e sopra di esse, al di là, ancora più alte, solitarie torri, muraglioni a sghembo coronati di neve, aerei spalti e fortini, che non aveva mai prima notato. Una luce chiara dall'occidente ancora li illuminava ed essi misteriosamente così splendevano di una impenetrabile vita. Mai Drogo si era accorto che la Fortezza fosse così complicata ed immensa. Vide una finestra (o una feritoia? ) aperta sulla valle, a quasi incredibile altezza. Lassù dovevano esserci uomini che egli non conosceva, forse anche qualche ufficiale come lui, del quale avrebbe potuto essere amico. Vide ombre geometriche di abissi fra bastione e bastione, vide esili ponti sospesi fra i tetti, strani portoni sprangati a filo delle muraglie, antichi spiombatoi bloccati, lunghi spigoli incurvati dagli anni.

Vide, fra lanterne e fiaccole, sul fondo livido del cortile, soldati grandissimi e fieri sguainare le baionette. Sul chiaro della neve formavano file nere ed immobili, come di ferro. Essi erano bellissimi e stavano impietriti, mentre una tromba cominciava a suonare. Gli squilli si allargavano per l'aria vivi e lucenti, penetravano diritti nel cuore.

"Ad uno ad uno ve ne andate tutti" mormorava Rovina nella penombra. "Finiremo per restare soltanto noi vecchi. Quest'anno…" La tromba suonava giù nel cortile, suono puro di voce umana e metallo. Palpitò ancora con slancio guerriero. Tacendo, lasciò inesprimibile incanto, persino nell'ufficio del medico. Il silenzio divenne tale che si poté udire un lungo passo scricchiolare sulla neve gelata. Il colonnello in persona era sceso a salutare la guardia. Tre squilli di estrema bellezza tagliarono il cielo.

"Chi c'è di voialtri? " continuava a recriminare il dottore. "Il tenente Angustina, l'unico. Anche Morel, scommetto, quest'altr'anno dovrà scendere in città a farsi curare. Anche lui, scommetto, finirà per ammalarsi…"

"Morel? " Drogo non poteva evitare di rispondere, per far vedere che ascoltava. "Morel ammalato? " chiese non avendo afferrato che le ultime parole.

"Oh no" fece il dottore. "Una specie di metafora."

Pur attraverso la finestra chiusa si udivano i passi vitrei del colonnello. Nel crepuscolo le baionette facevano, allineate, tante strisce d'argento. Da lontananze improbabili giungevano echi di trombe, il suono di prima, forse, rimandato dall'intrico delle muraglie.

Il dottore taceva. Poi si alzò, disse: "Ecco qua il certificato.

Adesso vado a farlo firmare dal signor comandante" piegò il foglio e lo mise in una cartella, staccò dall'attaccapanni il pastrano e un berrettone di pelo. "Viene anche lei tenente? " chiese. "Che cosa sta mai guardando?"

Le guardie montanti avevano deposto le armi e si muovevano ad una ad una verso le varie parti della Fortezza. Sulla neve la cadenza dei loro passi faceva un rumore sordo, ma sopra volava la musica delle fanfare. Poi, per quanto fosse inverosimile, le mura, già assediate dalla notte, si alzarono lentamente verso lo zenit, e dal loro limite supremo, incorniciato da strisce di neve, cominciarono a staccarsi nuvole bianche a forma di airone naviganti per gli spazi siderali. Passò nella mente di Drogo il ricordo della sua città, un'immagine pallida, vie fragorose sotto la piova, statue di gesso, umidità di caserme, squallide campane, facce stanche e disfatte, pomeriggi senza fine, soffitti sporchi di polvere.

Qui invece avanzava la notte grande delle montagne, con le nubi in fuga sulla fortezza, miracolosi presagi. E dal nord, dal settentrione invisibile dietro le mura, Drogo sentiva premere il proprio destino. "Medico medico" disse Drogo quasi balbettando. "Io sto bene."

"Lo so" rispose il medico. "Che cosa credeva?"

"Io sto bene" ripeté Drogo quasi non riconoscendo la propria voce. "Io sto bene e voglio restare."

"Restare qui alla Fortezza? Non vuole più partire? Che cosa le è successo?"

"Io non so" disse Giovanni. "Ma non posso partire."

"Oh" esclamò Rovina avvicinandosi. "Se lei non scherza giuro che sono contento."

"Non scherzo, no" fece Drogo che sentiva l'esaltazione tramutarsi in una strana pena, prossima alla felicità. "Medico, butti via quella carta."

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6. Il deserto dei Tartari (C. 8-9) 6. Die Wüste der Tartaren (C. 8-9) 6. The Desert of the Tartars (C. 8-9) 6. Tartarernas öken (C. 8-9)

Ecco i nuovi amici di Drogo, tenenti Carlo Morel, Pietro Angustina, Francesco Grotta, Max Lagorio. ||||||||||Angustina||||Lagorio Essi sono seduti con lui alla mensa, a quest'ora vuota. They are sitting with him at the table, at this empty hour. Solo un famiglio rimane, appoggiato allo stipite di una lontana porta, e i ritratti degli antichi colonnelli, allineati sui muri attorno, immersi nella penombra. ||servant||||||||||||||||||||| Only a familiar remains, leaning against the jamb of a distant door, and the portraits of the ancient colonels, lined up on the surrounding walls, immersed in the half-light. Otto bottiglie stanno nere sulla tovaglia, nel disordine del pranzo finito. |||||tablecloth||||| Eight bottles stand black on the tablecloth, in the mess of the finished lunch.

Sono tutti in qualche modo eccitati, un po' dal vino, un po' dalla notte e quando le loro voci tacciono si ode fuori la pioggia. They are all somehow excited, a little from the wine, a little from the night and when their voices are silent the rain is heard outside. Festeggiano il conte Max Lagorio che all'indomani parte, dopo due anni di Fortezza.

Lagorio disse: "Angustina, se vieni anche tu, ti aspetto". Lagorio said: "Angustina, if you come too, I'll wait for you." Lo disse nel suo solito tono di scherzo ma si capiva ch'era vero. Anche Angustina aveva finito i due anni di servizio ma non voleva partire. Angustina era pallido e sedeva con la sua perenne aria di distacco, come se non si interessasse affatto di loro, fosse lì per un puro caso. |||||||||||detachment||||||not at all|||||||| Angustina was pale and sat with his everlasting air of detachment, as if he didn't care at all about them, he was there by pure chance.

"Angustina" ripeté Lagorio quasi con un grido, ai confini dell'ubriachezza. |||||||||of the drunkenness "Angustina" repeated Lagorio almost with a cry, bordering on drunkenness. "Se vieni anche tu, ti aspetto, sono disposto ad aspettare tre giorni." "If you come too, I'll wait for you, I'm willing to wait three days."

Il tenente Angustina non rispose, facendo un lieve sorriso di sopportazione. Lieutenant Angustina did not reply, smiling slightly in tolerance. La sua uniforme azzurra, stinta dal sole, spiccava fra le altre per un'indefinibile trasandata eleganza. |||||||it stood out|||||an undefined|disheveled| His blue uniform, faded by the sun, stood out among the others for an indefinable shabby elegance.

Lagorio si rivolse agli altri, a Morel, a Grotta, a Drogo: "Diteglielo anche voi" e pose la destra sulla spalla di Angustina. |||||||||||tell him it|||||||||| Lagorio turned to the others, to Morel, to Grotta, to Drogo: "Tell him you too" and put his right hand on Angustina's shoulder. "Gli farebbe bene venire in città." "It would do him good to come to town."

"Mi farebbe bene?" "Would it be good for me?" chiese Angustina come incuriosito.

"In città staresti meglio, ecco. "In the city you'd be better off, that's it. Tutti, del resto, io credo." All of them, after all, I believe. "

"Io sto benissimo" fece asciutto Angustina. "I'm fine," Angustina said dryly. "Non ho bisogno di cure." "I don't need treatment."

"Non ho detto che tu abbia bisogno di cure. "I didn't say you need treatment. Ho detto che ti farebbe bene." I said it would do you good. " Così disse Lagorio e si udì fuori, nel cortile, cadere la pioggia. So said Lagorio and outside, in the courtyard, rain fell. Angustina si lisciava con due dita i baffetti, era annoiato, si vedeva. Angustina was smoothing his mustache with two fingers, he was bored, it showed.

Lagorio riprese: "A tua mamma, ai tuoi, tu non pensi… Immagina quando tua mamma…" Lagorio continued: "You don't think about your mother, yours, ... Imagine when your mother ..."

"Mia mamma saprà adattarsi" rispose Angustina con amaro sottinteso. "My mum will know how to adapt," Angustina answered with a bitter implication. Lagorio capì e cambio discorso: "Di', Angustina, ci pensi, capitare dopodomani dalla Claudina? ||||||||||||Claudina Lagorio understood and changed the subject: "Say, Angustina, are you thinking about it, will it happen the day after tomorrow at Claudina's? Sono due anni che non ti vede…". He hasn't seen you for two years… ".

"La Claudina…" fece Angustina svogliatamente. ||||listlessly "Claudina..." Angustina said listlessly. "Ma che Claudina? "What about Claudina? Io non mi ricordo." I do not remember."

"Già, non ti ricordi! "Yeah, you don't remember! Con te non si può parlare di niente stasera, ecco com'è. We can't talk about anything with you tonight, that's how it is. Non sarà mica un mistero, no? It won't be a mystery, right? Ti si vedeva insieme tutti i giorni." We saw you together every day. " "Ah" disse Angustina per mostrarsi gentile "adesso mi ricordo. Già, la Claudina, figurati, non si ricorderà nemmeno che esisto…" Yes, Claudina, imagine, will not even remember that I exist ... "

"Eh, va là, sappiamo bene che vanno matte tutte per te, non fare il modesto adesso!" "Eh, go there, we know they are all crazy for you, don't be modest now!" esclamò Grotta, e Angustina lo fissò senza battere ciglio, colpito, si vedeva, da tanta piattezza. ||||||||||||||flatness Grotta exclaimed, and Angustina stared at him without batting an eye, struck, you could see, by so much flatness.

Tacquero. They were silent. Fuori, nella notte, sotto la pioggia autunnale, camminavano le sentinelle. L'acqua scrosciava sulle terrazze, gorgogliava nelle gronde, colava giù per le mura. |it splashed|||||gutters||||| The water splashed on the terraces, gurgled in the eaves, trickled down the walls. Fuori era notte fonda e Angustina ebbe un piccolo colpo di tosse. It was late at night outside and Angustina had a small cough. Pareva strano che da un giovane così raffinato potesse uscire un suono tanto sgradevole. It seemed strange that such an unpleasant sound could come out of such a refined young man. Ma egli tossiva con una sapiente misura, abbassando ogni volta la testa, quasi ad indicare che lui non poteva impedirlo, in fondo era una cosa non sua che per correttezza gli toccava subire. |||||||||||||||||||||||||||||correctness||| But he coughed with a wise measure, lowering his head each time, as if to indicate that he could not prevent it, after all it was something not his own that for fairness he had to suffer. Così trasformava la tosse in una specie di vezzo capriccioso, degno di essere imitato. Thus he transformed the cough into a kind of capricious habit, worthy of being imitated. Pure si era fatto un silenzio penoso, che Drogo sentì il bisogno di spezzare. Yet there was a painful silence, which Drogo felt the need to break.

"Di', Lagorio" domandò "a che ora parti domani?" "Say, Lagorio," he asked, "what time are you leaving tomorrow?"

"Verso le dieci, credo. "Por volta das dez, eu acho. Volevo partire prima ma ho ancora da congedarmi dal colonnello." I wanted to leave earlier but I still have to say goodbye to the colonel. "

"Il colonnello si alza alle cinque, estate e inverno alle cinque, non ti fa certo perdere tempo." "The colonel gets up at five, summer and winter at five, certainly doesn't waste your time."

Lagorio rise: "Ma sono ben io che non mi alzo alle cinque. Lagorio laughed: "But it's me who doesn't get up at five. Almeno per l'ultima mattina voglio fare i miei comodi, non mi corre dietro nessuno". ||||||||comfortable||||| At least for the last morning I want to be comfortable, nobody runs after me ".

"Per dopodomani sei arrivato, allora" notò Morel con invidia. "You're here for the day after tomorrow, then," Morel noted with envy.

Lagorio disse: "Mi par fino impossibile, vi giuro". Lagorio said: "It seems impossible to me, I swear to you."

"Che cosa impossibile?"

"Di essere in città fra due giorni" (una pausa) "e per sempre, anche." "To be in town in two days" (a break) "and forever, too." Angustina era pallido, ora non si lisciava più i baffetti, ma fissava dinanzi a sé la penombra. Angustina was pale, now he was no longer smoothing his mustache, but staring straight ahead at the half-light. Gravava oramai nella sala il sentimento della notte, quando le paure escono dai decrepiti muri e l'infelicità si fa dolce, quando l'anima batte orgogliosa le ali sopra l'umanità addormentata. it weighed|||||||||||||decrepit||||||||||||||| The feeling of the night weighed in the hall by now, when fears come out of the decrepit walls and unhappiness becomes sweet, when the soul proudly beats its wings over sleeping humanity. Gli occhi vitrei dei colonnelli, dai grandi ritratti, esprimevano eroici presagi. ||glassy||||||||omens The glassy eyes of the colonels, with their large portraits, expressed heroic omens. E fuori sempre la pioggia. And always the rain outside.

"Ti immagini?" fece Lagorio, senza misericordia, ad Angustina. |||mercy||

"Dopodomani sera, a quest'ora, io sarò magari da Consalvi. ||||||||Consalvi "The day after tomorrow evening, at this time, I will perhaps be at Consalvi's. Gran mondo, musica, belle donne" diceva, ripetendo un'antica celia. ||||||||joke Great world, music, beautiful women, "he said, repeating an old joke.

"Bel gusto" rispose con sprezzo Angustina. ||||contempt|

"Oppure" continuava Lagorio, con le migliori intenzioni, unicamente per persuadere l'amico. "Or," Lagorio continued, with the best of intentions, solely to persuade his friend. "Ecco, forse è meglio, andrò dai Tron, i tuoi zii, c'è gente simpatica e "si giuoca da signori", direbbe Giacomo." "Well, maybe it's better, I'll go to the Tron, your uncles, there are nice people and" you play like gentlemen ", Giacomo would say." "Ah, un bel gusto" disse Angustina. "Ah, a good taste," said Angustina.

"Comunque sia" fece Lagorio "dopodomani io sarò a divertirmi e tu sarai di servizio. "Whatever it is," Lagorio said, "the day after tomorrow I'll be having fun and you'll be on duty. Io sarò a spasso per la città (e rideva all'idea) e a te arriverà il capitano d'ispezione. |||for a walk||||||||||||| I'll be walking around the city (and he laughed at the idea) and the inspection captain will come to you. "Novità zero, la sentinella Martini si è sentita male". "Zero news, sentinel Martini felt ill". Alle ore due il sergente ti sveglierà:

"Signor tenente, è l'ora dell'ispezione" ti sveglierà alle ore due, puoi giurarlo, e alla stessa identica ora, positivamente io sarò in letto con la Rosaria…" |||||||||||to swear it||||||||||||| "Mr. Lieutenant, it's time for the inspection" he will wake you up at two o'clock, you can swear it, and at the exact same time, positively I will be in bed with Rosaria ... "

Erano le fatue inconscie crudeltà di Lagorio, a cui tutti erano abituati. ||foolish|unconscious|||||||| They were the fatuous unconscious cruelties of Lagorio, to which everyone was accustomed. Ma dietro le sue parole, comparve ai compagni l'immagine della lontana città con i suoi palazzi e le chiese immense, le aeree cupole, i romantici viali lungo il fiume. But behind his words, the image of the distant city appeared to his companions with its immense palaces and churches, the aerial domes, the romantic avenues along the river. A quell'ora, pensavano, doveva esserci una sottile nebbia e i fanali davano una tenue luce giallastra, a quell'ora nere coppie per le vie solitarie, grida di cocchieri dinanzi alle vetrate accese dell'Opera, echi di violini e di risa, voci di donna (dai tetri portali delle ricche case), finestre illuminate a incredibili altezze, fra il labirinto dei tetti; l'affascinante città con i loro sogni di giovinezza, le sue ancora sconosciute avventure. ||||||||||headlights|||||yellowish|||||||||||drivers|||||||||||laughter|||||||||||||||||||||||||||||||| At that hour, they thought, there must be a thin fog and the headlights gave a soft yellowish light, at that hour black couples in the lonely streets, cries of coachmen in front of the illuminated windows of the Opera, echoes of violins and laughter, voices of a woman (from the gloomy portals of the rich houses), windows illuminated at incredible heights, among the labyrinth of the roofs; the fascinating city with their dreams of youth, its still unknown adventures. Tutti ora guardavano senza farsi accorgere, la faccia di Angustina greve di stanchezza inconfessata; non erano lì, capivano, per festeggiare Lagorio in partenza, in verità essi salutavano Angustina perché lui solo sarebbe rimasto. ||||||||||heavy|||unconfessed||||||||||||||||||| Everyone now looked unnoticed at Angustina's face heavy with unacknowledged weariness; they weren't there, they understood, to celebrate Lagorio leaving, in truth they greeted Angustina because he alone would remain. Ad uno ad uno, dopo Lagorio, venuto il turno, anche gli altri se ne sarebbero andati, Grotta, Morel e prima ancora Giovanni Drogo, che aveva appena quattro mesi da fare. One by one, after Lagorio, when the turn came, the others would leave too, Grotta, Morel and before that Giovanni Drogo, who had just four months to do. Angustina invece sarebbe rimasto, non riuscivano a capire il perché, ma lo sapevano bene. Angustina, on the other hand, would have stayed, they couldn't understand why, but they knew it well. E benché sentissero oscuramente che anche questa volta egli obbediva al suo ambizioso stile di vita, non erano più capaci di invidiarlo; pareva in fondo un'assurda mania. |||||||||||||||||||||||||an absurd| And although they felt obscurely that this time too he was obeying his ambitious way of life, they were no longer able to envy him; after all it seemed an absurd mania. E perché Angustina, maledetto snob, adesso ancora sorride? And why is Angustina, cursed snob, still smiling now? Perché, malato com'è, non corre a fare i bagagli, non si prepara alla partenza? Why, sick as he is, doesn't he run to pack, don't prepare for departure? e invece fissa dinanzi a sé la penombra? and instead stares at the penumbra A che cosa pensa? What are you thinking about? Quale segreto orgoglio lo trattiene alla Fortezza? ||||it holds|| What secret pride keeps him at the Fort? Que orgulho secreto o mantém no Forte? Anche lui dunque? So he too? Guardalo, Lagorio, tu che gli sei amico, guardalo bene fin che sei in tempo, fa che il suo volto resti nella tua mente così com'è questa sera, il naso sottile, gli sguardi atoni, quell'ingrato sorriso, forse un giorno capirai perché non ti ha voluto seguire, saprai ciò che era chiuso dietro la sua immobile fronte. |||||||||||||||||||||||||||||||||that ungrateful||||||||||||||||||||| Look at him, Lagorio, you who are his friend, look at him carefully as long as you have time, let his face remain in your mind as it is tonight, the thin nose, the atonic looks, that ungrateful smile, maybe one day you will understand why he did not want to follow you, you will know what was closed behind his motionless forehead.

Lagorio partì il mattino dopo. I due suoi cavalli erano ad aspettarlo con l'attendente dinanzi alla porta della Fortezza. ||||||||the attendant||||| His two horses were waiting for him with the orderly in front of the door of the fortress. Il cielo era coperto e non pioveva.

Logorio aveva una faccia contenta. Logorio|||| Era uscito dalla sua camera senza darci neanche un'occhiata né si voltò indietro, quando fu all'aperto, per guardare la Fortezza. He had left his room without even glancing at us or looking back when he was outside to look at the Keep. Le muraglie stavano sopra di lui cupe ed arcigne, la sentinella alla porta era immobile, non un'anima viva sulla vasta spianata. ||||||dark||bitter|||||||||||| The walls were dark and grim above him, the sentry at the door was motionless, not a living soul on the vast esplanade. Da un casottino, addossato al forte, uscivano ritmici suoni di martello. ||little hut|||||||| From a small house, leaning against the fort, rhythmic hammer sounds came out. Angustina era sceso a salutare il compagno. ||he descended|||| Angustina had come down to greet his companion. Fece una carezza al cavallo. He patted the horse. "Sempre una bella bestia" disse. Lagorio se ne andava, scendeva alla loro città, alla vita facile e lieta. Lui invece restava, lui guardava con occhi impenetrabili il compagno che si affaccendava intorno alle bestie; e stentava a sorridere. |||||||||||||||||he struggled|| He, on the other hand, remained, he looked with impenetrable eyes at his companion who busied himself around the beasts; and he could hardly smile. "Mi pare fino impossibile di partire" diceva Lagorio. "It seems impossible to me to leave," said Lagorio. "Questa Fortezza era per me un'ossessione." "This Fortress was an obsession for me."

"Va' a salutare i miei, quando arrivi" fece Angustina senza badargli. ||||||||Angustina||noticing him "Go say hello to my parents when you arrive," Angustina said, ignoring him.

"Di' alla mamma che io sto bene." "Tell mom I'm fine."

"Sta' tranquillo" rispose Lagorio. "Don't worry," replied Lagorio. E dopo una pausa aggiunse: "Mi è dispiaciuto ieri sera, sai? And after a pause he added, "I was sorry last night, you know? Noi siamo proprio diversi, quello che tu pensi, in fondo, io non l'ho mai capito. We are really different, what you think, after all, I have never understood. Sembrano manie le tue, io non so, ma forse sei tu che hai ragione". They seem to be your quirks, I don't know, but maybe you are the one who is right ".

"Non ci pensavo nemmeno" fece Angustina, appoggiando la destra a un fianco del cavallo e guardando a terra. "I didn't even think about it," Angustina said, leaning her right hand against the horse's side and looking at the ground. "Nem pensei nisso", disse Angustina, apoiando a mão direita na lateral do cavalo e olhando para o chão. "Figurati se mi sono arrabbiato." "Imagine if I got angry." "Imagine se eu ficasse com raiva."

Erano due uomini diversi, che amavano diverse cose, distanti per intelligenza e cultura. They were two different men, who loved different things, distant in intelligence and culture. Ci si meravigliava persino di vederli sempre insieme, tanta era la superiorità di Angustina. One was even surprised to see them always together, such was Angustina's superiority. Pure erano amici; fra tutti quanti Lagorio era il solo che istintivamente lo capisse, solo lui sentiva pena per il compagno, quasi si vergognava di partire dinanzi a lui, come di una brutta ostentazione, e non sapeva decidersi. Yet they were friends; of all of them Lagorio was the only one who instinctively understood him, only he felt pity for his companion, he was almost ashamed to leave in front of him, as if he were an ugly ostentation, and could not make up his own mind.

"Se vedi la Claudina" disse ancora Angustina con voce immobile "salutala… anzi no, è meglio che tu non dica niente." "If you see Claudina," Angustina said in a still voice, "say hello to her ... no, it's better if you don't say anything."

"Oh, ma sarà lei a domandarmi, se la vedo. "Oh, but she will be the one to ask me, if I see her. Lo sa bene che sei qui." He knows you are here. " Angustina tacque.

"Allora" disse Lagorio che aveva finito di sistemare, con l'attendente, la sacca da viaggio "forse è meglio che vada, se no faccio tardi. |||||||to arrange||||||||||||||| "So," said Lagorio, who had finished arranging the travel bag with the orderly, "maybe I'd better go, otherwise I'll be late." Ti saluto." I salute you. " Strinse la mano all'amico, poi con elegante mossa saltò in sella. He shook hands with his friend, then with an elegant move jumped into the saddle.

"Addio, Lagorio" esclamò Angustina. "Buon viaggio!"

Diritto in sella, Lagorio lo guardava; non era molto intelligente ma un'oscura voce gli diceva che forse non si sarebbero più riveduti. |||||||||||||||||||||seen Right in the saddle, Lagorio looked at him; he wasn't very intelligent but a dark voice told him that maybe they would never see each other again. Un colpo di speroni e il cavallo si mosse. A stroke of spurs and the horse moved. Fu allora che Angustina alzò leggermente la mano destra, per fare un cenno. It was then that Angustina raised her right hand slightly to make a sign. come per richiamare il compagno, che si fermasse ancora un momento, aveva da dirgli un'ultima cosa. as if to call his companion back, to stop a moment longer, he had one last thing to say. Lagorio vide il gesto con la coda dell'occhio e si fermò a una ventina di metri. Lagorio||||||||||||||| Lagorio saw the gesture out of the corner of his eye and stopped about twenty meters away.

"Che cosa c'è?" "What's up?" domandò. he asked. "Volevi qualcosa?" "Did you want something?"

Ma Angustina abbassò la mano, riprendendo l'indifferente posa di prima. ||||||the indifferent||| But Angustina lowered her hand, resuming the indifferent pose as before. "Niente, niente" rispose. "Perché?"

"Ah, mi pareva…" disse Lagorio perplesso, e si allontanò attraverso la spianata, dondolando sulla sella. ||||||||||||swaying|| "Ah, it seemed to me ..." Lagorio said puzzled, and walked away across the esplanade, swinging on his saddle.

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Capitolo 9

Le terrazze della Fortezza erano bianche, così come la valle del sud e il deserto del settentrione. The terraces of the Fortress were white, as were the southern valley and the northern desert. La neve copriva interamente gli spalti, aveva steso una fragile cornice lungo le merlature, precipitava con piccoli tonfi dalle gronde, si staccava ogni tanto dal fianco dei precipizi, per nessuna comprensibile ragione, e orribili masse rimbombavano nei canaloni fumando. |||||battlements||||||||||||||gutters||it detached||||||||||||||they echoed||gutters| The snow entirely covered the battlements, had spread a fragile cornice along the battlements, fell with small thuds from the eaves, occasionally detached itself from the side of the precipices, for no understandable reason, and horrible masses reverberated in the gullies smoking.

Non era la prima neve, ma la terza o la quarta, e stava ad indicare che parecchi giorni erano passati. It was not the first snow, but the third or fourth, indicating that several days had passed. "Mi sembra ieri che sono arrivato alla Fortezza" diceva Drogo, ed era proprio così. "It seems to me yesterday that I arrived at the Fortress," said Drogo, and that was it. Sembrava ieri, eppure il tempo si era consumato lo stesso con il suo immobile ritmo, identico per tutti gli uomini, né più lento per chi è felice né più veloce per gli sventurati. ||||||||||||||||||||||||||||||||unfortunate

Né adagio né presto altri tre mesi erano passati. Neither slowly nor soon another three months had passed. Natale si era già dissolto nella lontananza, anche il nuovo anno era venuto portando per qualche minuto agli uomini strane speranze. Christmas had already dissolved into the distance, even the New Year had come, bringing strange hopes to men for a few minutes. Giovanni Drogo già si preparava a partire. Occorreva ancora la formalità della visita medica, come gli aveva promesso il maggiore Matti, e poi sarebbe potuto andare. The formality of the medical examination was still needed, as Major Matti had promised him, and then he could go. Egli continuava a ripetersi che questo era un avvenimento lieto, che in città lo aspettava una vita facile, divertente e forse felice, eppure non era contento. He kept repeating to himself that this was a happy event, that an easy, fun and perhaps happy life awaited him in the city, yet he was not happy. Il mattino del 10 gennaio entrò nell'ufficio del dottore, all'ultimo piano della Fortezza. On the morning of January 10, he entered the doctor's office, on the top floor of the fortress. Il medico si chiamava Ferdinando Rovina, aveva più di cinquant'anni, un volto floscio e intelligente, una rassegnata stanchezza, e non portava la divisa ma una lunga giacca scura da magistrato. ||||||||||||flabby||||||||||||||||| The doctor's name was Ferdinando Rovina, he was over fifty years old, with a limp and intelligent face, a resigned weariness, and he wore not a uniform but a long dark magistrate's jacket. Era seduto al suo tavolo con vari libri e carte davanti; però Drogo, entrando quasi all'improvviso, capì subito che non stava facendo niente; sedeva immobile, pensando a chissà cosa. He was seated at his table with various books and papers in front of him; but Drogo, entering almost suddenly, understood immediately that he was doing nothing; he sat motionless, thinking of who knows what. La finestra dava sul cortile e di qui saliva un suono di passi cadenzati perché era già sera e cominciava il cambio della guardia. |||||||||||||rhythmic|||||||||| The window overlooked the courtyard and from here rose the sound of rhythmic footsteps because it was already evening and the changing of the guard was beginning. Dalla finestra si scorgeva un pezzo del muro di fronte e il cielo straordinariamente sereno. |||she saw||||||||||| From the window you could see a piece of the opposite wall and the extraordinarily clear sky. I due si salutarono e Giovanni si accorse presto che il medico era perfettamente al corrente del suo caso. The two said goodbye and Giovanni soon realized that the doctor was perfectly aware of his case. "I corvi nidificano e le rondini se ne vanno" disse Rovina scherzando e trasse fuori da un cassetto una carta con un formulario stampato. ||they nest|||swallows|||||||||||||||||| "The crows nest and the swallows go away," Ruin said jokingly and pulled a card with a printed form out of a drawer.

"Lei forse non sa, dottore, che io sono venuto qui per uno sbaglio" rispose Drogo. "Perhaps you don't know, Doctor, that I came here by mistake," replied Drogo.

"Tutti, caro figliolo, sono venuti quassù per uno sbaglio" fece il medico con patetica allusione. "Everyone, dear son, has come up here by mistake," said the doctor with pathetic allusion. "Chi più chi meno, anche quelli che ci sono rimasti. "Some more, some less, even those who remain there. " Drogo non capiva bene e si accontentò di sorridere. "Drogo didn't understand well and contented himself with smiling. "Oh, non la rimprovero! |||I do not blame "Oh, I don't blame her! Fate bene, voi giovani, a non ammuffire quassù" continuò il Rovina. ||||||to rot|||| Do well, you young people, not to get moldy up here "continued the Ruin. "Giù in città ci sono ben altre occasioni. "There are other occasions down in the city. Ci penso anch'io qualche volta, se potessi…" I think about it sometimes too, if I could ... "

"Perché? " chiese Drogo. "Non potrebbe farsi trasferire? "Couldn't he get transferred? " Il dottore agitò le mani come se avesse udito un'enormità. "The doctor waved his hands as if he had heard an enormous amount.

"Farmi trasferire? "Get me transferred? " e rise di gusto "dopo venticinque anni che sono quassù? "and laughed heartily" after twenty-five years of being up here? Troppo tardi, figliolo, bisognava pensarci prima." Too late, son, we had to think about it first. "

Forse avrebbe desiderato che Drogo lo contraddicesse ancora, ma siccome il tenente tacque, entrò in argomento: invitò Giovanni a sedere, si fece dare da lui nome e cognome che scrisse al posto giusto, sul modulo regolamentare. Perhaps he would have liked Drogo to contradict him again, but since the lieutenant was silent, he entered the subject: he invited Giovanni to sit down, he asked for his name and surname, which he wrote in the right place, on the regulatory form.

"Bene" concluse. "Good," he concluded. "Lei soffre di qualche disturbo al sistema cardiaco, vero? "You suffer from some cardiac system disorder, don't you?

Il suo organismo non resiste a questa altitudine, vero? Facciamo così? Let's do like this? " "Facciamo pure così" assentì Drogo. "Lei è il migliore arbitro di queste cose." "You are the best arbiter of these things."

"Prescriviamo anche una licenza di convalescenza, già che ci siamo? we prescribe||||||||| "We also prescribe a convalescence license, while we're at it? " fece il medico ammiccando.

"La ringrazio" disse Drogo "ma non vorrei esagerare."

"Come vuole. "As you want. Niente licenza. |license No license. Io, alla vostra età, non avevo di simili scrupoli." I, at your age, had no such scruples. "

Giovanni invece di sedersi, si era avvicinato alla finestra e guardava ogni tanto in giù, ai soldati schierati sulla bianca neve. |||||||||||||||||aligned||| Il sole era appena tramontato, fra le muraglie si era diffusa una penombra azzurra. The sun had just set, a blue penumbra had spread between the walls.

"Più della metà di voialtri dopo tre quattro mesi vuole andarsene" andava dicendo con una certa tristezza il dottore, anche lui ormai avvolto dalle ombre, tanto che non si capiva come ci vedesse a scrivere. ||||||||||||||||||||||wrapped|||||||||||| "More than half of you people want to leave after three or four months," the doctor was saying with some sadness, also now shrouded in shadows, so much so that it was not clear how he saw us writing. "Mais da metade de vocês quer ir embora depois de três ou quatro meses", dizia o médico com certa tristeza, ele também agora envolto em sombras, tanto que não ficou claro como nos via escrevendo. "Anch'io, se potessi tornare indietro, farei come voi… Ma dopo tutto è un peccato. "Me too, if I could go back, I would do as you do ... But after all it's a shame. " Drogo ascoltava senza interesse, intento com'era a guardare dalla finestra. E allora gli parve di vedere le mura giallastre del cortile levarsi altissime verso il cielo di cristallo e sopra di esse, al di là, ancora più alte, solitarie torri, muraglioni a sghembo coronati di neve, aerei spalti e fortini, che non aveva mai prima notato. ||||||||||||||||||||||||||||||battlements||crooked|crowned|||airplanes|battlements|||||||| And then he thought he saw the yellowish walls of the courtyard rise very high towards the crystal sky and above them, beyond them, even higher, solitary towers, skewed walls crowned with snow, aerial battlements and forts, which he never had. first noticed. Una luce chiara dall'occidente ancora li illuminava ed essi misteriosamente così splendevano di una impenetrabile vita. A clear light from the west still illuminated them and they mysteriously thus shone with an impenetrable life. Mai Drogo si era accorto che la Fortezza fosse così complicata ed immensa. Vide una finestra (o una feritoia? He saw a window (or a loophole? ) aperta sulla valle, a quasi incredibile altezza. Lassù dovevano esserci uomini che egli non conosceva, forse anche qualche ufficiale come lui, del quale avrebbe potuto essere amico. There must have been men up there he didn't know, perhaps even some officers like him, whom he might have been friends with. Vide ombre geometriche di abissi fra bastione e bastione, vide esili ponti sospesi fra i tetti, strani portoni sprangati a filo delle muraglie, antichi spiombatoi bloccati, lunghi spigoli incurvati dagli anni. ||||abysses||||||thin||||||||secured||||||drop holes|||edges|curved|| He saw geometric shadows of the abysses between bastion and bastion, he saw slender bridges suspended between the roofs, strange doors bolted flush with the walls, ancient blocked spiombatoi, long edges curved by the years.

Vide, fra lanterne e fiaccole, sul fondo livido del cortile, soldati grandissimi e fieri sguainare le baionette. ||||torches||||||||||to unsheathe|| He saw, among lanterns and torches, on the livid background of the courtyard, huge and proud soldiers unsheathing their bayonets. Sul chiaro della neve formavano file nere ed immobili, come di ferro. Essi erano bellissimi e stavano impietriti, mentre una tromba cominciava a suonare. |||||petrified|||||| They were beautiful and stood petrified while a trumpet began to sound. Gli squilli si allargavano per l'aria vivi e lucenti, penetravano diritti nel cuore. |rings||||||||||| The rings spread through the air alive and bright, penetrating straight into the heart.

"Ad uno ad uno ve ne andate tutti" mormorava Rovina nella penombra. "One by one you all go away" murmured Ruin in the half-light. "Finiremo per restare soltanto noi vecchi. "We will end up being just us old men. Quest'anno…" La tromba suonava giù nel cortile, suono puro di voce umana e metallo. This year… "The trumpet sounded down in the courtyard, pure sound of human voice and metal. Palpitò ancora con slancio guerriero. he trembled|||impulse| It still throbbed with warrior momentum. Tacendo, lasciò inesprimibile incanto, persino nell'ufficio del medico. Silent, he left inexpressible enchantment, even in the doctor's office. Il silenzio divenne tale che si poté udire un lungo passo scricchiolare sulla neve gelata. The silence became such that a long footstep could be heard crunching in the frozen snow. Il colonnello in persona era sceso a salutare la guardia. Tre squilli di estrema bellezza tagliarono il cielo. Three blasts of extreme beauty cut the sky.

"Chi c'è di voialtri? "Who is there of you? " continuava a recriminare il dottore. "the doctor kept complaining. "Il tenente Angustina, l'unico. "Lieutenant Angustina, the only one. Anche Morel, scommetto, quest'altr'anno dovrà scendere in città a farsi curare. ||I bet|this other year|he will have to|||||| Morel, too, I bet, will have to go down to town this year for treatment. Anche lui, scommetto, finirà per ammalarsi…" He too, I bet, will end up getting sick ... "

"Morel? " Drogo non poteva evitare di rispondere, per far vedere che ascoltava. "Drogo could not avoid answering, to show that he was listening. "Morel ammalato? " chiese non avendo afferrato che le ultime parole. |||understood||||

"Oh no" fece il dottore. "Una specie di metafora."

Pur attraverso la finestra chiusa si udivano i passi vitrei del colonnello. Even through the closed window, the colonel's glassy footsteps could be heard. Nel crepuscolo le baionette facevano, allineate, tante strisce d'argento. In the twilight the bayonets lined up many strips of silver. Da lontananze improbabili giungevano echi di trombe, il suono di prima, forse, rimandato dall'intrico delle muraglie. |distances||||||||||||of the entanglement|| From improbable distances came echoes of trumpets, the earlier sound, perhaps, sent back from the tangle of the walls.

Il dottore taceva. Poi si alzò, disse: "Ecco qua il certificato.

Adesso vado a farlo firmare dal signor comandante" piegò il foglio e lo mise in una cartella, staccò dall'attaccapanni il pastrano e un berrettone di pelo. ||||||||he folded||||||||folder|he detached|from the coat rack||overcoat|||large hat|| Now I'm going to get the captain to sign it "he folded the paper and put it in a folder, removed his overcoat and a fur cap from the hanger. "Viene anche lei tenente? "Are you coming too, Lieutenant? " chiese. "Che cosa sta mai guardando?" "What is he looking at?"

Le guardie montanti avevano deposto le armi e si muovevano ad una ad una verso le varie parti della Fortezza. The upright guards had laid down their weapons and were moving one by one towards the various parts of the fortress. Sulla neve la cadenza dei loro passi faceva un rumore sordo, ma sopra volava la musica delle fanfare. On the snow the cadence of their footsteps made a dull noise, but the music of the brass bands flew overhead. Poi, per quanto fosse inverosimile, le mura, già assediate dalla notte, si alzarono lentamente verso lo zenit, e dal loro limite supremo, incorniciato da strisce di neve, cominciarono a staccarsi nuvole bianche a forma di airone naviganti per gli spazi siderali. ||||||||besieged|||||||||||||||||||||||||||heron||||| Then, improbable as it was, the walls, already besieged by the night, slowly rose towards the zenith, and from their supreme limit, framed by strips of snow, white heron-shaped clouds began to break away, sailing through the sidereal spaces. Passò nella mente di Drogo il ricordo della sua città, un'immagine pallida, vie fragorose sotto la piova, statue di gesso, umidità di caserme, squallide campane, facce stanche e disfatte, pomeriggi senza fine, soffitti sporchi di polvere. |||||||||||||noisy|||||of|||||||||||afternoons|||||| The memory of his city passed through Drogo's mind, a pale image, noisy streets in the rain, plaster statues, damp barracks, squalid bells, tired and unmade faces, endless afternoons, dusty ceilings.

Qui invece avanzava la notte grande delle montagne, con le nubi in fuga sulla fortezza, miracolosi presagi. ||||||||||||||||omens Here, on the other hand, the great night of the mountains was advancing, with clouds fleeing over the fortress, miraculous omens. E dal nord, dal settentrione invisibile dietro le mura, Drogo sentiva premere il proprio destino. And from the north, from the north invisible behind the walls, Drogo felt his destiny pressing. "Medico medico" disse Drogo quasi balbettando. "Medical doctor," said Drogo, almost stammering. "Io sto bene."

"Lo so" rispose il medico. "Che cosa credeva?"

"Io sto bene" ripeté Drogo quasi non riconoscendo la propria voce. "I'm fine" Drogo repeated almost not recognizing his own voice. "Io sto bene e voglio restare." "I'm fine and I want to stay."

"Restare qui alla Fortezza? Non vuole più partire? Che cosa le è successo?" What happened to her?"

"Io non so" disse Giovanni. "Ma non posso partire."

"Oh" esclamò Rovina avvicinandosi. "Oh," said Ruin as he approached. "Se lei non scherza giuro che sono contento." "If you aren't joking, I swear I'm happy."

"Non scherzo, no" fece Drogo che sentiva l'esaltazione tramutarsi in una strana pena, prossima alla felicità. "I'm not kidding, no" said Drogo who felt the exaltation turn into a strange pain, close to happiness. "Medico, butti via quella carta." "Doctor, throw that card away."