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Mattinate Napoletane, 07 - SENZA VEDERLO

07 - SENZA VEDERLO

Siccome in questo mondo chi pensa ai casi suoi e mette le cose a posto è chiamato accorto, così, quando dopo la morte di Selletta, spazzino, il quale prima aveva fatto il fiaccheraio e prima ancora avea governato un negoziuccio di commestibili, la vedova Carmela chiuse un suo maschietto all'Albergo dei Poveri, la bambinella mandò a imparar di cucire da una sartina, e si tenne in casa soltanto il marmocchio che le succhiava la vita appeso tutta la santa giornata al petto vizzo, delle vicine parecchie, e furono le più attempate, dissero che avea fatto bene a provvedere a quel modo alle cose sue, sconsolata e impoverita come Selletta l'avea lasciata. Dissero le

altre, poche, e furono le mammine fresche del vicinato, le quali cominciavano con la prima maternità a raccôr tutto l'amor loro sui figliuoli, che questi erano il riso della casa e che proprio ci voleva un core assai duro per allontanarli e un coraggio, via, un coraggio! —Come fate a rimaner tutta sola?—diceva alla vedova Nunziata Fusco, una bionda grassetta, con in collo un bambino biondo, grassotto come lei.

—Dite voi—piagnucolava Carmela—come avrei potuto fare con tre angioletti attorno? Sono tre bocche, sono. E poi Nanninella, voi sapete, torna a sera dalla sarta e la notte m'è compagnia. Impara l'arte, oramai è grandicella. Per Peppino… voi dite che… lì, all'Albergo… è brutto, non è vero? L'altra diceva: —Sentite, me ne sarebbe mancato il coraggio. Voi non lo vedete più, Peppino, e lui non vede più voi. E chi chiama se ammala?

—Come! Allora non sapete niente. Lì si trova come a casa sua e niente gli manca… Ah! è vero—soggiungeva con le lagrime agli occhi—io non aveva pensato a questo, ma già, avranno medici e medicine, e se accade che lui s'ammali, lontano sia, me l'hanno da far sapere. —Vi dico che non lo fanno sapere—sentenziava la Fusco, carezzando il suo marmocchio, come per dire a Carmela:

—Questo qui, vedete, me lo tengo io, che sono la mamma, e non uscirà mai di casa sua.

La vedova rientrò in casa e corse a baciare così forte il suo piccino, che dormiva nella culla, da farlo svegliare in un sovrassalto. Il piccino piangeva.

—Core mio!—fece lei—zitto, via, zitto. Oggi andiamo a trovare

Peppino.

Era venuto l'inverno a un tratto, con giornate buie e rigide. La casa di Selletta stringeva il cuore, tutta occupata dall'oscurità. Appena, di sotto l'uscio, ci si vedeva il lettuccio di contro le parete ove gli strappi al parato meschino scoprivano la grigia nudità del muro. L'umido penetrava nelle ossa; Selletta lì dentro ci aveva persa la salute. La vedova imbacuccò alla meglio il piccino e lei si buttò addosso lo sciallo nero che a quello era servito di coverta, nella cuna. Cercava ora la chiave della porta. La trovò nella cenere fredda del braciere che con quella aveva scavata il giorno prima, per riattizzare il fuoco.

—Andiamo da Peppino—ripeteva al marmocchio, chiudendo l'uscio. La viuzza, trafficata dai piccoli venditori e dal vicinato in movimento, pareva allegra. Nel lontano, per un vicoletto che vi sbucava, una larga striscia di sole tratteneva i passanti, i quali si fermavano apposta in quel po' di caldo a chiacchierare. —Dove andate?—chiese alla vedova una vicina—Avete vista la buona giornata, e andate a spasso?

—Andiamo da Peppino—disse Carmela mettendo in tasca la chiave.

—Peppino chi?

—Peppino mio figlio, che ho messo a scuola all'Albergo dei Poveri quando Selletta è morto, buon'anima sua. È stato lui che me l'ha raccomandato. Diceva: mettilo lì perchè impara l'arte e non toglie pane alla casa. —E voi l'andate a trovare? —Sono tre settimane che non lo vedo, e questo gli farà piacere. Lasciatemi andare, bella mia, buongiorno.

E tirò via col bambino in collo, trascinando per la mota della viuzza un lembo della gonna lacera.

In quel pezzo della via, soleggiato, lì dove un gruppetto di femmine s'era raccolto a ciarlare, trovò Nanninella che guardava curiosamente, con le manine sotto il grembiale, il panchetto d'un venditore di caramelle il quale si godeva il sole fumando la pipa, gli occhi socchiusi. —Nannina!—fece la vedova—come ti trovi qui? Che fai? La bambina le corse incontro, allegramente.

—Non si lavora oggi, la maestra fa festa, ce ne ha mandate via tutte, perchè lo sposo la conduce in campagna.

—Andiamo da Peppino—disse la vedova pigliandosela per mano.

Faceva un gran freddo, ma il tempo era sereno e la via asciutta. La bambina batteva ogni tanto i piedi a terra, per riscaldarsi, afferrata con una mano alla veste della madre che le covriva il pugno. L'altra mano aveva ficcata nella piega dello scialletto, alla vita. A volte, chinando la testa, passava il gomito sulla fronte per trarne indietro una banda di capelli che le veniva sugli occhi. Non voleva metter fuori la mano dallo scialletto.

—È molto lontano?—chiese, a un tratto, quando furono nella via larga di

Foria.

—Lì, in fondo—disse la vedova—Vedi quegli alberi? Lì, guarda, dirimpetto a noi. È lì.

—Com'è lontano!—mormorò la bambina. Allo sbocco di via del Duomo, sul marciapiedi, incontrarono la

rivendugliuola che teneva bottega accosto alla loro. La vedova non la vide; in quel momento rincappucciava il bambino. La vide Nanninella. E come la rivendugliola le sorrideva, le gridò passando:

—Noi andiamo da Peppino. Torniamo più tardi!

—Chi è?—fece la vedova, voltandosi.

—Marianna—disse la bambina—è andata a comprare qualcosa.

—Cammina—disse la vedova.

Arrivarono stanche, la bambina non ne poteva più. Cercarono il sole, presso alla grande scala dell'Albergo, ove quello batteva tutto sulla facciata. Sui gradini erano seduti tre vecchietti, Pezzenti di San Gennaro, in chiacchiere con una venditrice di melo.

La vedova s'accostò, guardando nella cesta. —Me ne comprate, bella figlia!—le fece la venditrice—guardate, ve ne do' tre di quelle grosse per due soldi, guardate. —Dite—fece la vedova—le posso portare su a mio figlio? Lo permettono, sapete niente?

—Come no? Vi pare? Son mele, non sono cannoni. Pigliatele. Dove le volete mettere?

—Qui—disse la bambina, aprendo il grembiale—mettetele qui, le porto io. La vedova pagò i due soldi e si mise a salire la scala dell'Albergo, con dietro la bambina, tutta felice delle mele. Sul largo pianerottolo non sapeva dove più andare, le porte erano molte, la scala continuava.

—È qui?—chiese la bambina.

—Ancora più su. Non so. Aspettiamo qualcuno che ce lo dica. Sentivano zufolare su per la scala, una voce d'uomo s'avvicinava canticchiando:

M'hanno detto che Beppe va soldato, e che vi han vista pianger di nascosto….

Spuntò subitamente un giovanotto, con le mani in saccoccia e uno scartafaccio sotto l'ascella. Quando fu sul pianerottolo dette una occhiata alla donna e alla bambina e tirò innanzi, continuando:

Far pianger sì begli occhi è gran peccato…

—Signore, signore!—fece la vedova.

—Che c'è?—chiese lui mettendo il piede sul primo gradino dell'altra tesa, e voltandosi. —Dove si va per vedere… per parlare con un bambino? Io ho qui mio figlio…

—Vi levate presto voi la mattina? Questa non è ora di parlatorio. Ma, via, può accadere che vi facciano vedere il bambino. Andate su, dal segretario.

—Dov'è?—chiese timidamente la vedova. —Su, al secondo piano, prima porta a destra, ultima camera.

Parlando saliva; a un tratto la vedova non lo vide più. Ma sentì la sua voce dall'alto, mentre saliva anche lei. —Ultima camera, avete capito?

—Sissignore—gridò la vedova—grazie, signore, Dio ve lo renda!

Il segretario era un uomo assai maturo, molto per bene, con occhiali d'oro, con un bell'anello al dito indice. Sedeva presso la sua scrivania, firmando certe carte che un impiegato gli metteva innanzi una dopo l'altra, asciugando le firme sopra un gran foglio di carta rossa. Nella camera c'era la stufa, che vi spandeva un tepore dolcissimo. —Chi siete? Che volete?—fece il vecchio, levando gli occhi dalle sue carte ed esaminando la vedova e la bambinella.

La vedova non sapeva che dire.

—Sono Carmela Selletta, eccellenza, volevo vedere, se è possibile… io ho qui mio figlio… ha sette anni… Giuseppe Selletta…

—Ma, Dio mio! Non dovete venire qui.—fece il vecchio, la penna levata—

questo non è parlatorio, Dio mio! Ah! santa pazienza!

—Così m'hanno detto, eccellenza—mormorò la vedova, mortificata—ho incontrato per le scale un giovane e m'ha insegnata la porta… —Ma non è qui, non è qui—insisteva il vecchietto—e poi, bella mia, non è ora questa di parlatorio.

La vedova rimase muta.

—Come avete detto che si chiama vostro figlio?—soggiunse, dopo un momento, il vecchietto, del quale ora la voce si raddolciva.

—Peppino… Giuseppe Selletta.

—Mazzia, fatemi il piacere, guardate un po' dentro, in archivio, se c'è Larissa, e parlatene a lui di questo ragazzo. Anzi fatelo venire qui, che sarà meglio.

—Come si chiama?—chiese l'impiegato alla vedova. —Giuseppe Selletta.

Mazzia sparì dietro una portiera. Il vecchietto raggiustò sul naso gli occhiali, soffiò nelle mani e mise sulla scrivania una tabacchiera di argento. Nannina

aveva riguadagnato coraggio e s'accostava alla scrivania, guardandovi curiosamente il gran calamaio dorato, sul quale due pupazzetti reggevano a fatica una colonnina per metterci entro le penne. Lo sguardo della piccina incantata passava dal calamaio a un fermacarte di cristallo, sotto il quale si vedeva la chiesa di San Pietro, col cupolone, la piazza e la gente in cammino, tutto colorato.

—Sedete—fece a un tratto il vecchietto, dopo una rumorosa soffiata di naso

—pigliatevi, lì, una sedia, quella nell'angolo, brava, sedete pure. Aprì la tabacchiera, tirò su una gran presa e allungò le braccia sulla scrivania.

—Ah, buon Dio di pace e d'amore!—sospirò. Poi, voltandosi:

—Che cosa avete in braccio?—dimandò, aguzzando lo sguardo di sotto gli occhiali.

La vedova alzò un lembo dello sciallo, scovrendo il piccino che dormiva tranquillamente con una mano sul petto.

—Un piccino?—fece il vecchio, sorridendo—carino proprio! Figlio vostro?

—Sissignore.

Nanninella s'era avvicinata a guardare il fratellino, togliendosi alle contemplazioni del calamaio. Stese la mano per carezzarlo.

—Pssst!—fece il vecchio, sottovoce—lascialo stare, tu. Si sveglierà. Ricopritelo con lo sciallo, poverino.

Appariva Mazzia sotto la portiera, impassibile.

—Dunque?—fece il vecchietto.

—Se il signor segretario—disse Mazzia—vuol favorire un momento…

—Che c'è? Si levò poggiando le mani sui bracciuoli della sua seggiola, cercando in saccoccia il moccichino di seta rossa.

Ripeteva, camminando:

—Che c'è Mazzia? Quando il segretario gli fu presso Mazzia lasciò ricadere la portiera e questa li nascose.

—Ora viene Peppino—disse la vedova a Nanninella.

—Ora viene?—ripetette la piccina, sottovoce.

La vedova col capo fece cenno di sì. I due parlottavano ancora dietro la portiera, ma non si capiva nulla di quel che dicessero.

A un tratto riapparve il vecchietto. Pareva molto turbato e veniva innanzi lentamente, con lo sguardo sulla vedova. Si fermò presso alla scrivania, aggiustò un quaderno sotto un libro e, tossì due o tre volte.

—Sentite, bella mia…

La vedova s'era levata, traendo indietro la seggiola. —Sentite, non si può parlare a quest'ora coi ragazzi… Io ve lo avevo detto, siete venuta troppo presto! Gli è che a quest'ora il ragazzo… S'interruppe. La vedova lo guardava.

—Mazzia—si volse lui bruscamente allo impiegato—aiutami a dire…

—Il ragazzo è alla lezione—disse Mazzia secco secco. E si rimise a guardare di fuori, per la vetrata.

—Ecco—disse il vecchietto risollevato-è alla lezione. Qui si è molto severi….

La vedova ebbe un moto di dispiacere. Strinse meglio sul petto il bambino, e rimase lì impiedi, aspettando ancora, sperando ancora.

—È proprio impossibile?—mormorò timidamente.

—Eh?—fece il vecchio—sicuro, impossibile. Voi siete sua madre, non è vero?

—Sissignore, sua madre.

—Impossibile, bella mia—borbottò—come si fa? Dovreste tornare. Tornate…. tornate lunedì, che c'è udienza, non è vero Mazzia? Mazzia guardava difuori. Non udì e non rispose.

La vedova arrossiva. Cacciò lentamente la mano nel grembiale di

Nannina.

—Perdonatemi—balbettò—io gli avevo portato… gli volevo lasciare…

queste mele… perdonatemi….

—Date qua—disse il vecchio.

La bambina già ne avea posate due sulla scrivania, accanto al bel calamaio. Lui prese la terza e la mise presso alle altre.

—Perdonatemi l'ardire—mormorava la vedova. —Via—fece lui, dolcemente.

—Torno lunedì?

—Sì, sì, lunedì… più tardi. Non venite da me, chiedete del direttore, lui saprà dirvi…

La vedova gli prese la mano ch'egli stendeva a carezzar la bambina, e fece per baciargliela. —Oh!—esclamò lui, come spaventato—lasciate stare, bella mia. Addio,

addio… buona giornata….

Erano uscite. Il vecchietto rimase impiedi presso la porta. Ascoltava il rumore delle ciabatte della vedova su per la scala, la vocetta della bambina che interrogava.

Mazzia si ricollocò di faccia a lui e gli mise innanzi le carte.

—Piano—disse il vecchietto—non c'è fretta…. Vi fu un silenzio.

Il segretario scoteva malinconicamente la testa.

—Glie lo dirà il direttore, lunedì—mormorò—io no, di certo. Non voglio ricominciare la giornata a questo modo.

Asciugati gli occhiali se li piantò sul naso, tossì, soffiò nelle mani e riprese la penna.

—Ah! Signore Iddio!—sospirò—Buon Dio di pace e d'amore!…. Date qua, Mazzia….

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07 - SENZA VEDERLO 07 - WITHOUT SEEING IT 07 - SIN VERLO 07 - SEM O VER

Siccome in questo mondo chi pensa ai casi suoi e mette le cose a posto è chiamato accorto, così, quando dopo la morte di Selletta, spazzino, il quale prima aveva fatto il fiaccheraio e prima ancora avea governato un negoziuccio di commestibili, la vedova Carmela chiuse un suo maschietto all'Albergo dei Poveri, la bambinella mandò a imparar di cucire da una sartina, e si tenne in casa soltanto il marmocchio che le succhiava la vita appeso tutta la santa giornata al petto vizzo, delle vicine parecchie, e furono le più attempate, dissero che avea fatto bene a provvedere a quel modo alle cose sue, sconsolata e impoverita come Selletta l'avea lasciata. Since in this world whoever thinks about his cases and puts things right is called shrewd, so, after Selletta's death, a street sweeper, who had previously been a carpenter and even before had ruled an edible shop, the widow Carmela she closed one of her boys at the Albergo dei Poveri, the little girl sent to learn to sew from a seamstress, and only the brat that sucked her life hung from the whole day hung on the broken chest, of the several neighbors, and at home. older, they said that she had done well to take care of her things that way, disconsolate and impoverished as Selletta had left her. Dissero le

altre, poche, e furono le mammine fresche del vicinato, le quali cominciavano con la prima maternità a raccôr tutto l'amor loro sui figliuoli, che questi erano il riso della casa e che proprio ci voleva un core assai duro per allontanarli e un coraggio, via, un coraggio! others, a few, and they were the fresh mothers of the neighborhood, who were beginning with first motherhood to gather all their love on their children, that these were the laugh of the house and that it really took a very hard heart to drive them away and a courage, away, a courage! —Come fate a rimaner tutta sola?—diceva alla vedova Nunziata Fusco, una bionda grassetta, con in collo un bambino biondo, grassotto come lei. "How can you be all alone?" Said to the widow Nunziata Fusco, a fat blonde, with a blond boy on her neck, fat like her.

—Dite voi—piagnucolava Carmela—come avrei potuto fare con tre angioletti attorno? Sono tre bocche, sono. E poi Nanninella, voi sapete, torna a sera dalla sarta e la notte m'è compagnia. And then Nanninella, you know, comes back in the evening from the seamstress and the night is company for me. Impara l'arte, oramai è grandicella. Per Peppino… voi dite che… lì, all'Albergo… è brutto, non è vero? For Peppino ... you say ... there, at the Hotel ... it's bad, isn't it? L'altra diceva: —Sentite, me ne sarebbe mancato il coraggio. -Look, I would have lacked the courage. Voi non lo vedete più, Peppino, e lui non vede più voi. E chi chiama se ammala? And who calls if she gets sick?

—Come! Allora non sapete niente. Lì si trova come a casa sua e niente gli manca… Ah! There he is at home and nothing is missing ... Ah! è vero—soggiungeva con le lagrime agli occhi—io non aveva pensato a questo, ma già, avranno medici e medicine, e se accade che lui s'ammali, lontano sia, me l'hanno da far sapere. it's true-she added with tears in her eyes-I hadn't thought of that, but already, they'll have doctors and medicine, and if it happens that he gets sick, far be it, they have to let me know. —Vi dico che non lo fanno sapere—sentenziava la Fusco, carezzando il suo marmocchio, come per dire a Carmela: "I tell you they don't let you know," Fusco said, caressing her brat, as if to say to Carmela:

—Questo qui, vedete, me lo tengo io, che sono la mamma, e non uscirà mai di casa sua. —This one here, you see, I keep it myself, that I am the mother, and she will never leave her house.

La vedova rientrò in casa e corse a baciare così forte il suo piccino, che dormiva nella culla, da farlo svegliare in un sovrassalto. The widow went back into the house and ran to kiss her little one, who was sleeping in the cradle, so hard that he woke up in a start. Il piccino piangeva.

—Core mio!—fece lei—zitto, via, zitto. -My heart!-she made her-shut up, away, shut up. Oggi andiamo a trovare

Peppino.

Era venuto l'inverno a un tratto, con giornate buie e rigide. Suddenly winter had come, with dark and harsh days. La casa di Selletta stringeva il cuore, tutta occupata dall'oscurità. Selletta's house squeezed his heart, all occupied by darkness. Appena, di sotto l'uscio, ci si vedeva il lettuccio di contro le parete ove gli strappi al parato meschino scoprivano la grigia nudità del muro. As soon as, under the door, you could see the little bed against the wall where the tears in the petty wall revealed the gray nakedness of the wall. L'umido penetrava nelle ossa; Selletta lì dentro ci aveva persa la salute. La vedova imbacuccò alla meglio il piccino e lei si buttò addosso lo sciallo nero che a quello era servito di coverta, nella cuna. The widow bundled up the little one as best she could, and she threw on the black shawl that had served as a coverta, in the cuna. Cercava ora la chiave della porta. He was now looking for the key to the door. La trovò nella cenere fredda del braciere che con quella aveva scavata il giorno prima, per riattizzare il fuoco. He found it in the cold ashes of the brazier he had dug with it the day before to rekindle the fire.

—Andiamo da Peppino—ripeteva al marmocchio, chiudendo l'uscio. La viuzza, trafficata dai piccoli venditori e dal vicinato in movimento, pareva allegra. Nel lontano, per un vicoletto che vi sbucava, una larga striscia di sole tratteneva i passanti, i quali si fermavano apposta in quel po' di caldo a chiacchierare. In the far distance, for a little alleyway that led out into it, a wide strip of sunshine held passersby, who stopped on purpose in that bit of heat to chat. —Dove andate?—chiese alla vedova una vicina—Avete vista la buona giornata, e andate a spasso?

—Andiamo da Peppino—disse Carmela mettendo in tasca la chiave.

—Peppino chi?

—Peppino mio figlio, che ho messo a scuola all'Albergo dei Poveri quando Selletta è morto, buon'anima sua. È stato lui che me l'ha raccomandato. He was the one who recommended it to me. Diceva: mettilo lì perchè impara l'arte e non toglie pane alla casa. He said: put it there because it learns art and does not take bread from the house. —E voi l'andate a trovare? —Sono tre settimane che non lo vedo, e questo gli farà piacere. -It's been three weeks since I've seen him, and this will please him. Lasciatemi andare, bella mia, buongiorno.

E tirò via col bambino in collo, trascinando per la mota della viuzza un lembo della gonna lacera.

In quel pezzo della via, soleggiato, lì dove un gruppetto di femmine s'era raccolto a ciarlare, trovò Nanninella che guardava curiosamente, con le manine sotto il grembiale, il panchetto d'un venditore di caramelle il quale si godeva il sole fumando la pipa, gli occhi socchiusi. —Nannina!—fece la vedova—come ti trovi qui? -Nannina!-made the widow-how are you here? Che fai? La bambina le corse incontro, allegramente.

—Non si lavora oggi, la maestra fa festa, ce ne ha mandate via tutte, perchè lo sposo la conduce in campagna. -No work today, the teacher is having a party, she sent us all away, because the groom is taking her to the country.

—Andiamo da Peppino—disse la vedova pigliandosela per mano.

Faceva un gran freddo, ma il tempo era sereno e la via asciutta. La bambina batteva ogni tanto i piedi a terra, per riscaldarsi, afferrata con una mano alla veste della madre che le covriva il pugno. The little girl occasionally tapped her feet on the ground to warm herself, grasping with one hand at her mother's robe that clutched her fist. L'altra mano aveva ficcata nella piega dello scialletto, alla vita. The other hand had stuck in the crease of the shawl, at the waist. A volte, chinando la testa, passava il gomito sulla fronte per trarne indietro una banda di capelli che le veniva sugli occhi. Sometimes, bowing her head, she would pass her elbow on her forehead to pull back a band of hair that came over her eyes. Non voleva metter fuori la mano dallo scialletto. He didn't want to put his hand out of the shawl.

—È molto lontano?—chiese, a un tratto, quando furono nella via larga di "Is it very far?" He asked suddenly when they were in the wide street of

Foria.

—Lì, in fondo—disse la vedova—Vedi quegli alberi? -There, at the bottom-said the widow-Do you see those trees? Lì, guarda, dirimpetto a noi. È lì.

—Com'è lontano!—mormorò la bambina. -How far it is!- murmured the little girl. Allo sbocco di via del Duomo, sul marciapiedi, incontrarono la

rivendugliuola che teneva bottega accosto alla loro. the little shop that kept the shop next to them. La vedova non la vide; in quel momento rincappucciava il bambino. La vide Nanninella. E come la rivendugliola le sorrideva, le gridò passando: And as the reseller smiled at her, he shouted to her as he passed:

—Noi andiamo da Peppino. -We go to Peppino's. Torniamo più tardi!

—Chi è?—fece la vedova, voltandosi.

—Marianna—disse la bambina—è andata a comprare qualcosa.

—Cammina—disse la vedova. -Walk-said the widow.

Arrivarono stanche, la bambina non ne poteva più. They arrived tired, the girl was fed up. Cercarono il sole, presso alla grande scala dell'Albergo, ove quello batteva tutto sulla facciata. They looked for the sun, near the large staircase of the hotel, where it beat everything on the facade. Sui gradini erano seduti tre vecchietti, Pezzenti di San Gennaro, in chiacchiere con una venditrice di melo. Three old men sat on the steps, Pezzenti di San Gennaro, chatting with an apple vendor.

La vedova s'accostò, guardando nella cesta. —Me ne comprate, bella figlia!—le fece la venditrice—guardate, ve ne do' tre di quelle grosse per due soldi, guardate. -Buy me some, pretty daughter!-the saleswoman asked her-look, I'll give you three of the big ones for two pennies, look. —Dite—fece la vedova—le posso portare su a mio figlio? Lo permettono, sapete niente?

—Come no? Vi pare? Do you think so? Son mele, non sono cannoni. They are apples, they are not cannons. Pigliatele. Dove le volete mettere?

—Qui—disse la bambina, aprendo il grembiale—mettetele qui, le porto io. -Here-said the child, opening the apron-put them here, I'll take them. La vedova pagò i due soldi e si mise a salire la scala dell'Albergo, con dietro la bambina, tutta felice delle mele. Sul largo pianerottolo non sapeva dove più andare, le porte erano molte, la scala continuava. On the wide landing he did not know where to go anymore, the doors were many, the staircase continued.

—È qui?—chiese la bambina.

—Ancora più su. Non so. Aspettiamo qualcuno che ce lo dica. Sentivano zufolare su per la scala, una voce d'uomo s'avvicinava They heard whistling up the ladder, a man's voice approaching canticchiando: humming:

M'hanno detto che Beppe va soldato, e che vi han vista pianger di nascosto….

Spuntò subitamente un giovanotto, con le mani in saccoccia e uno scartafaccio sotto l'ascella. A young man immediately popped up, with his hands in his sack and a scrapbook under his armpit. Quando fu sul pianerottolo dette una occhiata alla donna e alla bambina e tirò innanzi, continuando:

Far pianger sì begli occhi è gran peccato… To make beautiful eyes cry is a great sin ...

—Signore, signore!—fece la vedova. -Sir, sir!-made the widow.

—Che c'è?—chiese lui mettendo il piede sul primo gradino dell'altra tesa, e voltandosi. -What? -he asked, putting his foot on the first step of the other brim, and turning around. —Dove si va per vedere… per parlare con un bambino? Io ho qui mio figlio…

—Vi levate presto voi la mattina? Questa non è ora di parlatorio. Ma, via, può accadere che vi facciano vedere il bambino. But, go, it may happen that they let you see the child. Andate su, dal segretario.

—Dov'è?—chiese timidamente la vedova. —Su, al secondo piano, prima porta a destra, ultima camera. -Up on the second floor, first door on the right, last room.

Parlando saliva; a un tratto la vedova non lo vide più. Ma sentì la sua voce dall'alto, mentre saliva anche lei. But she heard her voice from above as she went up too. —Ultima camera, avete capito? -Last room, do you understand?

—Sissignore—gridò la vedova—grazie, signore, Dio ve lo renda! -Yes, sir-shouted the widow-thank you, sir, God give it to you!

Il segretario era un uomo assai maturo, molto per bene, con occhiali d'oro, con un bell'anello al dito indice. Sedeva presso la sua scrivania, firmando certe carte che un impiegato gli metteva innanzi una dopo l'altra, asciugando le firme sopra un gran foglio di carta rossa. He sat by his desk, signing certain papers that a clerk put before him one after another, wiping the signatures over a large sheet of red paper. Nella camera c'era la stufa, che vi spandeva un tepore dolcissimo. In the room there was the stove, which spread a very sweet warmth. —Chi siete? Che volete?—fece il vecchio, levando gli occhi dalle sue carte ed esaminando la vedova e la bambinella. What do you want?-made the old man, lifting his eyes from his papers and examining the widow and the little girl.

La vedova non sapeva che dire.

—Sono Carmela Selletta, eccellenza, volevo vedere, se è possibile… io ho qui mio figlio… ha sette anni… Giuseppe Selletta…

—Ma, Dio mio! Non dovete venire qui.—fece il vecchio, la penna levata— You don't have to come here.-made the old man, pen raised-

questo non è parlatorio, Dio mio! Ah! santa pazienza!

—Così m'hanno detto, eccellenza—mormorò la vedova, mortificata—ho incontrato per le scale un giovane e m'ha insegnata la porta… -So I was told, Excellency-murmured the widow, mortified-I met on the stairs a young man and he taught me the door... —Ma non è qui, non è qui—insisteva il vecchietto—e poi, bella mia, non è ora questa di parlatorio.

La vedova rimase muta.

—Come avete detto che si chiama vostro figlio?—soggiunse, dopo un momento, il vecchietto, del quale ora la voce si raddolciva. -What did you say your son's name was?" added, after a moment, the old man, whose voice was now softening.

—Peppino… Giuseppe Selletta.

—Mazzia, fatemi il piacere, guardate un po' dentro, in archivio, se c'è Larissa, e parlatene a lui di questo ragazzo. "Mazzia, do me the pleasure, look a little inside, in the archive, if Larissa is here, and tell him about this boy." Anzi fatelo venire qui, che sarà meglio.

—Come si chiama?—chiese l'impiegato alla vedova. —Giuseppe Selletta. -Giuseppe Selletta.

Mazzia sparì dietro una portiera. Il vecchietto raggiustò sul naso gli occhiali, soffiò nelle mani e mise sulla scrivania una tabacchiera di argento. The old man beamed his glasses on his nose, blew into his hands and placed a silver snuff box on the desk. Nannina

aveva riguadagnato coraggio e s'accostava alla scrivania, guardandovi curiosamente il gran calamaio dorato, sul quale due pupazzetti reggevano a fatica una colonnina per metterci entro le penne. he had regained courage and approached the desk, looking curiously at the large golden inkwell, on which two little figures with difficulty held up a column to put us inside the pens. Lo sguardo della piccina incantata passava dal calamaio a un fermacarte di cristallo, sotto il quale si vedeva la chiesa di San Pietro, col cupolone, la piazza e la gente in cammino, tutto colorato. The gaze of the enchanted little girl passed from the inkwell to a crystal paperweight, under which one could see the church of San Pietro, with the dome, the square and the people walking, all colorful.

—Sedete—fece a un tratto il vecchietto, dopo una rumorosa soffiata di naso "Sit down," said the old man suddenly, after a loud blow of the nose

—pigliatevi, lì, una sedia, quella nell'angolo, brava, sedete pure. - take a chair there, the one in the corner, good, sit well. Aprì la tabacchiera, tirò su una gran presa e allungò le braccia sulla scrivania. He opened the snuff box, pulled on a large grip and stretched his arms across the desk.

—Ah, buon Dio di pace e d'amore!—sospirò. "Ah, good God of peace and love!" Poi, voltandosi: Then, turning around:

—Che cosa avete in braccio?—dimandò, aguzzando lo sguardo di sotto gli occhiali. -What do you have in your arms?‖ he asked, sharpening his gaze from under his glasses.

La vedova alzò un lembo dello sciallo, scovrendo il piccino che dormiva tranquillamente con una mano sul petto.

—Un piccino?—fece il vecchio, sorridendo—carino proprio! Figlio vostro?

—Sissignore.

Nanninella s'era avvicinata a guardare il fratellino, togliendosi alle contemplazioni del calamaio. Nanninella had moved closer to look at her little brother, removing herself from the contemplations of the inkwell. Stese la mano per carezzarlo.

—Pssst!—fece il vecchio, sottovoce—lascialo stare, tu. -Pssst!-made the old man, under his breath-let him be, you. Si sveglierà. Ricopritelo con lo sciallo, poverino. Cover him with the shawl, poor thing.

Appariva Mazzia sotto la portiera, impassibile.

—Dunque?—fece il vecchietto.

—Se il signor segretario—disse Mazzia—vuol favorire un momento…

—Che c'è? Si levò poggiando le mani sui bracciuoli della sua seggiola, cercando in saccoccia il moccichino di seta rossa. He rose, resting his hands on the arms of his chair, searching in his sack for the red silk snot.

Ripeteva, camminando:

—Che c'è Mazzia? -What's up Mazzia? Quando il segretario gli fu presso Mazzia lasciò ricadere la portiera e questa li nascose. When the secretary was at Mazzia's, he let the door drop and it hid them.

—Ora viene Peppino—disse la vedova a Nanninella.

—Ora viene?—ripetette la piccina, sottovoce.

La vedova col capo fece cenno di sì. The widow with her head nodded. I due parlottavano ancora dietro la portiera, ma non si capiva nulla di quel che dicessero.

A un tratto riapparve il vecchietto. Pareva molto turbato e veniva innanzi lentamente, con lo sguardo sulla vedova. He seemed very upset and came forward slowly, his eyes on the widow. Si fermò presso alla scrivania, aggiustò un quaderno sotto un libro e, tossì due o tre volte. He stopped by the desk, adjusted a notebook under a book and, coughed two or three times.

—Sentite, bella mia…

La vedova s'era levata, traendo indietro la seggiola. —Sentite, non si può parlare a quest'ora coi ragazzi… Io ve lo avevo detto, siete venuta troppo presto! -Listen, you can't talk at this hour with the kids--I told you, you came too early! Gli è che a quest'ora il ragazzo… S'interruppe. La vedova lo guardava.

—Mazzia—si volse lui bruscamente allo impiegato—aiutami a dire… -Mazzia-he turned abruptly to the clerk-help me say...

—Il ragazzo è alla lezione—disse Mazzia secco secco. E si rimise a guardare di fuori, per la vetrata. And he looked out again, for the glass window.

—Ecco—disse il vecchietto risollevato-è alla lezione. Qui si è molto severi….

La vedova ebbe un moto di dispiacere. Strinse meglio sul petto il bambino, e rimase lì impiedi, aspettando ancora, sperando ancora. He clutched the child better on his chest, and stood there, still waiting, still hoping.

—È proprio impossibile?—mormorò timidamente.

—Eh?—fece il vecchio—sicuro, impossibile. Voi siete sua madre, non è vero?

—Sissignore, sua madre. -Yes, sir, his mother.

—Impossibile, bella mia—borbottò—come si fa? -Impossible, my beauty-borrowed-how do you do it? Dovreste tornare. Tornate…. tornate lunedì, che c'è udienza, non è vero Mazzia? come back on Monday, that there is a hearing, isn't it Mazzia? Mazzia guardava difuori. Non udì e non rispose. He did not hear and did not answer.

La vedova arrossiva. The widow blushed. Cacciò lentamente la mano nel grembiale di Slowly he thrust his hand into the apron of

Nannina.

—Perdonatemi—balbettò—io gli avevo portato… gli volevo lasciare… -Forgive me-he stammered-I had brought him-I wanted to leave him....

queste mele… perdonatemi….

—Date qua—disse il vecchio. "Give it here," said the old man.

La bambina già ne avea posate due sulla scrivania, accanto al bel calamaio. The girl had already placed two on the desk, next to the beautiful inkwell. Lui prese la terza e la mise presso alle altre. He took the third and placed it next to the others.

—Perdonatemi l'ardire—mormorava la vedova. "Forgive me for daring," murmured the widow. —Via—fece lui, dolcemente. "Go," he said softly.

—Torno lunedì? —Are I back on Monday?

—Sì, sì, lunedì… più tardi. Non venite da me, chiedete del direttore, lui saprà dirvi…

La vedova gli prese la mano ch'egli stendeva a carezzar la bambina, e fece per baciargliela. The widow took his hand that he extended to caress the child, and made to kiss it. —Oh!—esclamò lui, come spaventato—lasciate stare, bella mia. "Oh!" He exclaimed, frightened. "Leave it alone, my beautiful one." Addio,

addio… buona giornata…. goodbye--have a nice day....

Erano uscite. Il vecchietto rimase impiedi presso la porta. Ascoltava il rumore delle ciabatte della vedova su per la scala, la vocetta della bambina che interrogava.

Mazzia si ricollocò di faccia a lui e gli mise innanzi le carte. Mazzia relocated herself back to face him and placed the papers in front of him.

—Piano—disse il vecchietto—non c'è fretta…. Vi fu un silenzio. There was a silence.

Il segretario scoteva malinconicamente la testa. The secretary shook his head wistfully.

—Glie lo dirà il direttore, lunedì—mormorò—io no, di certo. "The manager will tell you on Monday," he murmured. "I certainly don't. Non voglio ricominciare la giornata a questo modo.

Asciugati gli occhiali se li piantò sul naso, tossì, soffiò nelle mani e riprese la penna. Drying his glasses he planted them on his nose, coughed, blew into his hands and resumed his pen.

—Ah! Signore Iddio!—sospirò—Buon Dio di pace e d'amore!…. Lord God!-he sighed-God of peace and love!.... Date qua, Mazzia…. Give it here, Mazzia….