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Moravia - Gli Indifferenti, 9 (VII)

9 (VII)

"Che brutta giornata" pensò Leo avviandosi a sua volta; "che stupida giornata." Ora pioveva con tranquillità dal cielo alto, il giardino era già tutto bagnato, il fruscio umido e ininterrotto dell'acqua aboliva ogni altro rumore. Leo se ne andava malcontento; non soltanto la festa di Carla gli era costata tra fiori e regalo un mezzo migliaio di lire, ma anche, in grazia di quel vino traditore, l'avventura era finita in un modo non si sapeva se più ridicolo o più disgustoso: "Carla non desidera altro" pensava rabbiosamente: "non c'era neppure bisogno di ubriacarla... ora invece tutto è da ricominciare." Fu soltanto quando si trovò in strada e guardò da che parte dovesse dirigersi che si ricordò che Lisa, la sera avanti l'aveva invitato ad andare quel giorno in casa sua.

Dapprima l'idea di tornare dall'antica amante gli parve assurda; non gli piaceva di rifare le strade già percorse, quella visita gli pareva una "minestra riscaldata"; ma d'altra parte la libidine che Carla gli aveva messo in corpo andava soddisfatta.

"Se oggi non mi sfogo" pensava andandosene sotto la pioggia, per quelle strade larghe e vuote del sobborgo ricco, "scoppio". L'immagine di Carla nuda e piangente gli stava davanti agli occhi, e così insistente che fece con la mano un gesto come per scacciarla: "Ma sì, andiamoci" pensò alfine; "dopo tutto anche Lisa è una donna."

Questa decisione gli mise le ali ai piedi; chiamò un taxi: "Via Boezio" ordinò buttandosi a sedere; l'automobile partì; Leo accese una sigaretta: "Sarà il più bel giorno della sua vita" pensò; e immaginava che appena l'avrebbe visto Lisa gli sarebbe saltata al collo; "ieri sera ha fatto un po' di commedia, ha voluto mettermi una pulce nelle orecchie, si capisce, anche lei ha il suo orgoglio di donna... ma oggi... oggi non si farà tanto pregare"; l'automobile in corsa lo scuoteva di qua e di là; gli pareva con questa sua visita a Lisa di essere generoso, di fare nel tempo stesso il proprio vantaggio ed una buona azione; "Sarà il più bel giorno della sua vita" si ripeteva; "io le concederò quel che non ha mai osato sperare e nel contempo passerò alla meno peggio questa stupida giornata." Gettò la sigaretta fuori dal finestrino; ora con un morbido slittamento delle ruote sull'asfalto bagnato, l'automobile entrava in una strada deserta fiancheggiata da platani; il denaro in mano; il taxi si fermò; Leo discese, curvo sotto la pioggia pagò, poi disparve in fretta nel portone.

Salì lentamente la scala ricordando con una compiacenza senza malinconia quante volte l'aveva percorsa dieci anni prima.

"Non c'è che dire" si ripetè senza neppure tentare di spiegarsi il significato di questo suo pensiero; "dieci anni sono dieci anni." Suonò, gli venne aperto; ritrovò tutto come un tempo, così che per un istante ebbe l'impressione di non esser più quello di ora ma quello di una volta; ogni cosa stava al suo posto, gli armadi nel corridoio oscuro, in fondo al corridoio la sonante porta a vetri del boudoir, e poi, ecco, la stessa tenda abbassata, gli stessi tappeti... Allora sedette in una di quelle scricchiolanti poltrone e accese una sigaretta.

Dopo un istante Lisa entrò: "Oh! sei tu" disse sbadatamente; sedette e guardò l'uomo come per domandargli la ragione della sua visita.

"Non mi aspettavi?" disse Leo, stupito, ché era convinto invece di essere stato atteso con ansietà: "eppure ieri sera mi hai fatto credere tutto l'opposto."

"Si dicono tante cose" ella cominciò abbassando la gonna sopra le ginocchia; "soprattutto di notte, quando non ci si vede."

"È furba" pensò Leo, "vuol farsi pregare"; avvicinò la propria poltrona a quella di Lisa, poi, curvandosi: "E io invece sono convinto che tu parlavi seriamente."

"E se avessi cambiato idea?" ella domandò con vivacità: ora quella sua debolezza della sera avanti le appariva come era veramente: non ritorno d'amore per Leo ma momentaneo smarrimento e ignoranza del proprio sentimento verso Michele: "Tante cose" soggiunse con serietà "possono essere successe da ieri ad oggi."

[...] Bruscamente Leo si alzò, si chinò su di lei, le rovesciò indietro la testa per i capelli e tentò di baciarla; Lisa fece appena in tempo a mettersi una mano davanti alla bocca. "Su, non esser cattiva" comandò Leo, e vi erano nei suoi occhi, nel modo col quale tentava di rimuover l'ostacolo della mano una tale sicurezza di trionfare alla fine, un tale scetticismo sulla serietà delle sue ripulse, che Lisa si sentì ad un tratto invadere da una collera cieca; tolse la mano davanti la bocca: "Lasciami, ti dico" intimò con voce caparbia ed occhi adirati; ma l'uomo se ne avvantaggiò per impossessarsi delle sue labbra ripugnanti; per un istante ella subì il bacio torcendosi e sforzandosi invano di liberarsi, poi alfine, con uno strappone, riuscì ad alzarsi in piedi; l'urto fu tale che Leo perse l'equilibrio e cadde a rovescio dentro la sua poltrona.

Si alzò e ravviando nervosamente la giacca scomposta: "Lisa, non facciamo scherzi... non abbiamo deciso di tornare amici?... che modi sono questi?"

Ella indicò teatralmente la porta con la mano:

"Vattene" ordinò.

"Ma come?" cominciò Leo imbestialito.

"Non ti amo, non ti ho mai amato..." gridò Lisa chinandosi e sibilandogli in volto le parole; "te l'ho lasciato credere oggi, per un istante, per prendermi il gusto di sentire tutte le frottole che mi avresti detto... e ora vattene."

L'uomo restò per un istante immobile, meravigliato; poi, improvvisamente, passò da questo stupore di pietra ad una collera vendicativa e caparbia:

"Ah sì" gridò, "è così... debbo andarmene eh!... dopo averti fatto il burattino... ebbene non me ne andrò...": egli esitò cercando invano nel suo furore una espiazione degna della colpa di Lisa: sfasciarle qualche mobile o qualche porcellana? schiaffeggiarla?

"Non me ne andrò se non dopo averti baciata." Buttò da parte la sedia, fece per afferrare Lisa fra le sue braccia, nella sua rabbia quel bacio diveniva addirittura la possessione, pensava confusamente di gettar la donna in terra e di prenderla là, sul tappeto; ma Lisa gli sfuggì e si rifugiò dietro una poltrona; per un istante stettero faccia a faccia, curvi, attaccati alla poltrona, spiandosi a vicenda e sforzandosi ciascuno di indovinare i movimenti dell'altro. "Vattene" ella disse finalmente, ansante, scapigliata, spaventata dalla brutalità che gonfiava la faccia dell'uomo, là davanti a lei... Allora, con una grossolana astuzia, bruscamente, la mano di Leo l'afferrò per i capelli, egli scansò con una spinta la poltrona e strinse la donna tra le sue braccia.

Lottarono per qualche secondo: Leo tentava di spezzare i gesti di Lisa, la donna si sforzava di sfuggire a quell'abbraccio; vi riuscì alfine e si rifugiò contro la porta:

"Vattene" ordinò ancora con voce interrotta; "vattene o chiamo." Era rossa, scarmigliata, ansante, il vestito le si era sbottonato sopra una spalla, teneva le mani aderenti alla porta, il petto sussultante in fuori; "vattene" ripetè; ma qualcheduno dal corridoio spingeva ora l'uscio e tentava di entrare:

"Non importa, Maria" ella gridò senza voltarsi; " non ho bisogno di voi..."

"Apri" comandò allora chi spingeva, con voce maschile; "non sono Maria... apri." Macchinalmente Lisa si fece da parte; l'uscio si aprì e Michele entrò.

Teneva il cappello in mano e indossava un impermeabile verde tutto bagnato; guardò Lisa ansante e discinta, Leo rosso; subito la verità della scena che gli stava sotto gli occhi gli si ricostruì nella mente: "Leo è venuto" pensò, "per riallacciare gli antichi legami... e Lisa l'ha respinto...", ma non agì secondo questi pensieri; gli parve confusamente che doveva approfittare di questa occasione per rompere definitivamente con Lisa; e poi non era questo l'atteggiamento obbligato in simili circostanze?

"Scusate," disse con una voce atona che si sforzava di parere ironica; "la colpa è tutta mia... avevo deciso di non venire mai più e sono venuto... vi ho disturbati... scusate"; fece un inchino ridicolo e rigido, girò su se stesso e sparì; la porta si chiuse.

Quel diavolo senza molla scaturito dall'ombra del corridoio e poi subito rientratovi aveva calmato Leo; egli sorrise: "È quello il tuo amore, Lisa?" domandò.

Assorta nel suo stupore ella accennò di sì con la testa, cupamente; poi, improvvisamente, come se il pensiero di Michele partito senza salutarla, forse per sempre, le fosse riuscito intollerabile, corse alla finestra e la spalancò.

L'appartamento era al piano nobile, le finestre erano molto basse; ella si affacciò, guardò: l'aria era fredda, la strada vuota e bagnata, pioveva, un grande platano senza foglie piantato là davanti ostruiva la vista del cielo; ma qualche metro più a sinistra qualcheduno che indossava un impermeabile verde stretto alla cintura, se ne andava tranquillamente, contro i muri: "Michele," ella chiamò sporgendosi; "Michele!" Lo vide voltarsi un poco, guardarla curiosamente e continuare il suo cammino. "Michele!" gridò con più forza; questa volta, il ragazzo fece con la mano, senza voltarsi, senza fermarsi, un gesto di saluto; ora stava già a qualche distanza, laggiù, sul marciapiede lustro, camminava di buon passo, presto avrebbe girato; Lisa capì che era inutile insistere, e si voltò verso il salotto.

"Tornerà, non temere" disse con falsa bonarietà Leo, dritto nel mezzo della stanza; "lo conosco... non è di quelli che fanno le cose sul serio... tornerà, puoi star sicura."

Quella voce provocava, oltraggiava, insultava sanguinosamente; dignitosissima Lisa si mosse e andò a premere un bottone sulla parete opposta, passò un istante, apparve la cameriera:

"Maria, accompagnate il signore alla porta." Era la fine, banalissima e ridicola fine; dal salotto alla porta c'erano due passi. Il signore se ne andava ignobilmente borbottando "Me ne vado Lisa... me ne vado... salutami Michele." La cameriera non capiva e guardava stupidamente ora l'uomo, ora Lisa; ma Leo non aspettò che gli s'indicasse la strada, e presi il cappello e il pastrano uscì da solo.

La pioggia gli rinfrescò l'anima, aprì l'ombrello e camminò quasi senza alcun pensiero: "Poteva andare e non andare" si consolò ad un certo momento; "e non è andata"; e poi ancora, serenamente: "oggi l'ho bell'e capito, quel tasto là è meglio che non lo tocchi"; dopo di che non pensò più a nulla, accese una sigaretta, e badando a non bagnarsi i piedi nelle pozze, camminò col suo passo abituale, né piano né in fretta.

Arrivò in fondo alla strada, sbucò in una vasta piazza piovosa, senza monumenti e senza giardini, all'angolo, sotto l'antenna del segnale di fermata, un gruppetto di persone aspettava il tram; si avvicinò, riconobbe, appoggiato all'antenna, Michele: "Toh! sei ancora qui" gli disse senz'ombra di rancore.

"Già" rispose il ragazzo alzando verso di lui i suoi occhi annoiati; "aspetto." Un istante di silenzio.

"Ma allora" disse Leo, "poiché vado a casa mia ti offro il passaggio sul taxi... taxi!"

Michele accettò: "Ma perché tutto questo?" pensò buttandosi a sedere sull'automobile a fianco dell'uomo.

Per un minuto non parlarono: "Si può sapere" domandò finalmente l'uomo, "perché te ne sei andato?... Non avevi dunque capito che quella non desiderava altro che tu restassi?"

Michele non rispose subito; guardava attraverso il finestrino le facciate bagnate delle case "Lo so" rispose alfine.

"O allora... perché non sei restato?"

"Ma... perché non la amo."

Questa risposta fece sorridere Leo: "Ma, vediamo" incominciò, "credi tu forse che si debba andare con una donna soltanto quando la si ama?"

"Io credo questo" rispose Michele senza voltarsi, in tono serio.

"O allora..." mormorò Leo un po' sconcertato; "ma io per esempio" soggiunse tranquillamente, "troppe donne ho avuto che non ho mai amato... la stessa Lisa l'ho presa senza amarla... e ciò nonostante non ho mai avuto a pentirmene...: mi son divertito quanto chicchessia."

"Non ne dubito" disse Michele a denti stretti; "Che Dio ti maledica" avrebbe voluto rispondergli: "Credi tu che tutti al mondo siano come te?"

"E poi, lasciamo andare" continuò Leo; "quando vedo un ragazzo come te, senza grandi conoscenze, senza grandi risorse, fare lo sdegnoso con una donna come Lisa, che sarà quel che sarà, ma certo non è da disprezzarsi., ecco mi sembra che il mondo sia capovolto."

"Lascia che si capovolga" mormorò Michele, ma l'uomo non lo udì".

"Bah! per me fate quel che volete" concluse Leo; accese una sigaretta e si ravvolse nel suo pastrano.

Michele lo guardava: "Dunque secondo te" domandò "non dovrei rinunziare a Lisa..."

"Ma già..., sicuro" approvò Leo togliendosi di bocca la sigaretta; "prima di tutto perché Lisa non è davvero da buttarsi via; oggi appunto la guardavo., è grassa ma soda...: ha un petto" egli soggiunse con una strizzatina dell'occhio all'indirizzo di Michele disgustato "e dei fianchi... e poi caro mio, quella è una donna che può dare molte maggiori soddisfazioni che non una delle solite signorine all'acqua di rose... è piena di temperamento... una vera femmina... e in secondo luogo dove la trovi oggi una amante che ti riceva in casa? Questo, per te che non puoi pagarti la camera o l'appartamentino, è una grande comodità; vai, vieni, entri, esci, nessuno ti dice nulla, sei come in casa tua; te ne infischi; invece, soprattutto alla tua età, si finisce sempre per portar l'innamorata in certi brutti posti, ristoranti, alberghi, ecc. che tolgono l'appetito soltanto a pensarci... se a tutto questo aggiungi che Lisa non ti costerà un soldo, dico un soldo... ecco io non so cosa si possa desiderare di più..."

"E già" si ripetè il ragazzo un po' tristemente; "che cosa si può desiderare di più?" Non parlava, stava un po' curvo, guardando ora l'uomo ora la strada; era già il crepuscolo, i fanali non erano ancora accesi... un'ombra umida invadeva la via affollata così che non se ne vedeva il fondo, e uomini, ombrelli, veicoli, ogni cosa a qualche distanza si confondeva in una sola lontananza piovosa in cui, isolati e rapidi, si vedevano scendere e salire i lumi gialli dei tram e quelli delle automobili: "E ora cosa farò?" si domandava il ragazzo; ogni volta che osservava la mobilità e la continua agitazione della vita, la propria inerzia gli incuteva spavento.

"Vai là, mio caro," sentì dire da Leo; "non starci a pensar tanto... la cosa è molto più semplice di quello che credi... Lisa non aspetta che te...: tornaci stasera e ti accoglierà a braccia aperte..."

Si voltò: "Dunque dovrei fingere di amarla" incominciò.

"Macché fingere" interruppe Leo; "chi te lo fa fare?... non stare ad approfondire tanto... l'essenziale è che quella è pronta ad andare a letto con te... accetta e contentati."

Pensoso Michele era tornato a guardare la strada: "Fa fermare in piazza" avvertì, "che scendo." Un istante di silenzio: "E da' il caso" soggiunse, "che qualcheduno ti abbia offeso in qualche modo...; a te il tipo in questione non ti è antipatico, anzi, nonostante l'offesa, non sai odiarlo...; fingi allora di sdegnarti e lo prendi a schiaffi o no?"

"Dipende dall'offesa" rispose Leo.

"La più grande che ci sia."

"Ma allora" ribatté l'uomo, "è impossibile che mi resti simpatico e che non me ne importi nulla."

"Ma da' questo caso..."

"Ebbene, lo prenderei a schiaffi" rispose Leo senza esitare. In piazza l'automobile si fermò; ma prima che Michele fosse disceso Leo lo tirò per la manica. "E mi raccomando" disse con un ammiccamento e un gesto espressivo della mano; "Lisa...: fatti sotto": dopo di che rovesciatosi daccapo sul cuscino gridò il suo indirizzo e l'automobile ripartì.

Dopo cinque minuti era a casa sua; passò nel suo studio, una stanza pressoché nuda, con un alto zoccolo di legno marrone, scaffali e scrivania americana, e sedette; l'ombra del crepuscolo piovoso dava a quei mobili banali, a quegli oggetti utili, un intollerabile aspetto di noia e di precarietà; era l'ora peggiore, non era più il pomeriggio bianco, e non era ancora la notte nera, la luce del giorno era troppo fioca per permettere di vedere e quella di una lampada troppo forte per quella bigia penombra; ma Leo vinse facilmente questo disagio, accese un lume, lesse una lettera d'affari, e si accinse a scrivere la risposta; fu in questo momento che il campanello del telefono suonò.

Senza lasciar la penna egli staccò il ricevitore e lo appoggiò all'orecchio: "Con chi parlo?" domandò una voce femminile. "La voce di Mariagrazia" pensò Leo: "Trentuno, quattro, nove, sei" rispose. "Parlo col signor Merumeci?" insistette la voce. "Sì". "Allora parli con Mariagrazia... Carla propone di andare a ballare al Ritz... vuoi venire con noi...?" "Va bene... fra un'oretta" disse l'uomo. "A proposito" continuò la madre; "quando vogliamo vederci?" Ma Leo aveva riconosciuto il principio di uno dei soliti interminabili discorsi. "Vedremo" rispose, e riattaccò bruscamente il ricevitore.

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9 (VII) 9 (VII) 9 (VII) 9 (VII)

"Che brutta giornata" pensò Leo avviandosi a sua volta; "che stupida giornata." |||||starting|||||| "What a bad day," thought Leo as he walked off; "what a stupid day." Ora pioveva con tranquillità dal cielo alto, il giardino era già tutto bagnato, il fruscio umido e ininterrotto dell'acqua aboliva ogni altro rumore. ||||from the||||||||||rustle|||uninterrupted||||| Rain was now falling calmly from the high sky, the garden was already all wet, the humid and uninterrupted rustle of the water abolished any other noise. Leo se ne andava malcontento; non soltanto la festa di Carla gli era costata tra fiori e regalo un mezzo migliaio di lire, ma anche, in grazia di quel vino traditore, l'avventura era finita in un modo non si sapeva se più ridicolo o più disgustoso: "Carla non desidera altro" pensava rabbiosamente: "non c'era neppure bisogno di ubriacarla... ora invece tutto è da ricominciare." Leo was walking away discontented; not only had Carla's party cost him around five hundred lire between flowers and gifts, but also, thanks to that treacherous wine, the adventure had ended in a way that was either more ridiculous or more disgusting: "Carla desires nothing else," he thought angrily, "there was no need to get her drunk... now everything has to start over." Fu soltanto quando si trovò in strada e guardò da che parte dovesse dirigersi che si ricordò che Lisa, la sera avanti l'aveva invitato ad andare quel giorno in casa sua. It was only when he found himself on the street and looked which way to go that he remembered that Lisa, the night before, had invited him to go to her house that day.

Dapprima l'idea di tornare dall'antica amante gli parve assurda; non gli piaceva di rifare le strade già percorse, quella visita gli pareva una "minestra riscaldata"; ma d'altra parte la libidine che Carla gli aveva messo in corpo andava soddisfatta. At first, the idea of ​​returning to the former lover seemed absurd to him; he didn't like to retrace his steps, that visit seemed like a "reheated soup"; but on the other hand, the urge that Carla had put in him needed to be satisfied.

"Se oggi non mi sfogo" pensava andandosene sotto la pioggia, per quelle strade larghe e vuote del sobborgo ricco, "scoppio". |||||||||||||||||suburb|| "If I don't vent today" he thought as he walked away in the rain, through the wide and empty streets of the wealthy suburb, "I'll burst." L'immagine di Carla nuda e piangente gli stava davanti agli occhi, e così insistente che fece con la mano un gesto come per scacciarla: "Ma sì, andiamoci" pensò alfine; "dopo tutto anche Lisa è una donna." The image of Carla naked and crying was in front of his eyes, so insistent that he made a gesture with his hand as if to chase it away: "Well, let's go there" he finally thought; "after all, Lisa is also a woman."

Questa decisione gli mise le ali ai piedi; chiamò un taxi: "Via Boezio" ordinò buttandosi a sedere; l'automobile partì; Leo accese una sigaretta: "Sarà il più bel giorno della sua vita" pensò; e immaginava che appena l'avrebbe visto Lisa gli sarebbe saltata al collo; "ieri sera ha fatto un po' di commedia, ha voluto mettermi una pulce nelle orecchie, si capisce, anche lei ha il suo orgoglio di donna... ma oggi... oggi non si farà tanto pregare"; l'automobile in corsa lo scuoteva di qua e di là; gli pareva con questa sua visita a Lisa di essere generoso, di fare nel tempo stesso il proprio vantaggio ed una buona azione; "Sarà il più bel giorno della sua vita" si ripeteva; "io le concederò quel che non ha mai osato sperare e nel contempo passerò alla meno peggio questa stupida giornata." ||to him||||||||||Boezio||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||to put me||tick||||||||||||||||not|||||||||shook|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| This decision gave wings to his feet; he called a taxi: "Via Boezio" he ordered, throwing himself in; the car started; Leo lit a cigarette: "It will be the best day of her life" he thought; and he imagined that as soon as Lisa saw him, she would throw herself into his arms; "last night she played a little drama, she wanted to put a bug in my ear, of course, she also has her pride as a woman... but today... today she won't need to be asked much"; the moving car shook him back and forth; he felt that with this visit to Lisa he was being generous, benefiting himself at the same time and doing a good deed; "It will be the best day of her life" he repeated to himself; "I will grant her what she has never dared to hope for and at the same time I will get through this stupid day as best as I can." Gettò la sigaretta fuori dal finestrino; ora con un morbido slittamento delle ruote sull'asfalto bagnato, l'automobile entrava in una strada deserta fiancheggiata da platani; il denaro in mano; il taxi si fermò; Leo discese, curvo sotto la pioggia pagò, poi disparve in fretta nel portone. ||||||||||skidding|||||||||||||plane trees||||||||||||||||||||| He threw the cigarette out the window; now with a soft sliding of the wheels on the wet asphalt, the car entered a deserted road lined with plane trees; money in hand; the taxi stopped; Leo got out, bent under the rain, paid, then quickly disappeared into the doorway.

Salì lentamente la scala ricordando con una compiacenza senza malinconia quante volte l'aveva percorsa dieci anni prima. He slowly climbed the stairs, remembering with a sense of satisfaction, without melancholy, how many times he had climbed them ten years earlier.

"Non c'è che dire" si ripetè senza neppure tentare di spiegarsi il significato di questo suo pensiero; "dieci anni sono dieci anni." "There is no denying it," he repeated to himself, without even trying to explain the meaning of this thought; "ten years are ten years." Suonò, gli venne aperto; ritrovò tutto come un tempo, così che per un istante ebbe l'impressione di non esser più quello di ora ma quello di una volta; ogni cosa stava al suo posto, gli armadi nel corridoio oscuro, in fondo al corridoio la sonante porta a vetri del boudoir, e poi, ecco, la stessa tenda abbassata, gli stessi tappeti... Allora sedette in una di quelle scricchiolanti poltrone e accese una sigaretta. ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||resonant|||||||||||curtain|||||||||||creaking||||| He rang the bell, the door was opened; he found everything as it used to be, so that for a moment he had the impression of no longer being the person he was now but the one he used to be; everything was in its place, the wardrobes in the dark corridor, at the end of the corridor the resounding glass door of the boudoir, and then, there it was, the same lowered curtain, the same carpets... So he sat in one of those creaking armchairs and lit a cigarette.

Dopo un istante Lisa entrò: "Oh! After a moment Lisa entered: "Oh! sei tu" disse sbadatamente; sedette e guardò l'uomo come per domandargli la ragione della sua visita. |||absentmindedly|||||||||||| it's you" she said absentmindedly; she sat down and looked at the man as if to ask him the reason for his visit.

"Non mi aspettavi?" "You weren't expecting me?" disse Leo, stupito, ché era convinto invece di essere stato atteso con ansietà: "eppure ieri sera mi hai fatto credere tutto l'opposto." said Leo, amazed, as he was instead convinced that he had been eagerly awaited: "yet last night you made me believe the opposite."

"Si dicono tante cose" ella cominciò abbassando la gonna sopra le ginocchia; "soprattutto di notte, quando non ci si vede." "People say many things," she began, pulling her skirt down over her knees; "especially at night, when you can't see each other."

"È furba" pensò Leo, "vuol farsi pregare"; avvicinò la propria poltrona a quella di Lisa, poi, curvandosi: "E io invece sono convinto che tu parlavi seriamente." "She's clever," Leo thought, "she wants to be begged"; he moved his armchair closer to Lisa's, then, leaning in: "And yet I am convinced that you were speaking seriously."

"E se avessi cambiato idea?" "And what if I changed my mind?" ella domandò con vivacità: ora quella sua debolezza della sera avanti le appariva come era veramente: non ritorno d'amore per Leo ma momentaneo smarrimento e ignoranza del proprio sentimento verso Michele: "Tante cose" soggiunse con serietà "possono essere successe da ieri ad oggi." |||vivacity||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| she asked eagerly; now her weakness of the previous evening appeared to her as it really was: not a return of love for Leo, but a momentary confusion and ignorance of her own feelings towards Michele. "Many things," she added seriously, "could have happened from yesterday to today."

[...] Bruscamente Leo si alzò, si chinò su di lei, le rovesciò indietro la testa per i capelli e tentò di baciarla; Lisa fece appena in tempo a mettersi una mano davanti alla bocca. [...] Abruptly Leo stood up, leaned over her, tilted her head back by the hair, and tried to kiss her; Lisa barely managed to put a hand in front of her mouth. "Su, non esser cattiva" comandò Leo, e vi erano nei suoi occhi, nel modo col quale tentava di rimuover l'ostacolo della mano una tale sicurezza di trionfare alla fine, un tale scetticismo sulla serietà delle sue ripulse, che Lisa si sentì ad un tratto invadere da una collera cieca; tolse la mano davanti la bocca: "Lasciami, ti dico" intimò con voce caparbia ed occhi adirati; ma l'uomo se ne avvantaggiò per impossessarsi delle sue labbra ripugnanti; per un istante ella subì il bacio torcendosi e sforzandosi invano di liberarsi, poi alfine, con uno strappone, riuscì ad alzarsi in piedi; l'urto fu tale che Leo perse l'equilibrio e cadde a rovescio dentro la sua poltrona. ||||||||||||||||||to remove|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||stubborn|||angry|||||||||||disgusting||||||||twisting||||||||||jerk|||||||||||||||in||||| "Come on, don't be mean," Leo commanded, and there was in his eyes, in the way he tried to remove the obstacle of her hand, such a certainty of triumphing in the end, such a skepticism about the seriousness of her rejections, that Lisa suddenly felt invaded by a blind anger; she took her hand away from her mouth: "Let me go, I'm telling you," she insisted with a stubborn voice and angry eyes; but the man took advantage of it to possess her repugnant lips; for a moment she endured the kiss, twisting and struggling in vain to free herself, then finally, with a jerk, managed to stand up; the impact was such that Leo lost his balance and fell backwards into his armchair.

Si alzò e ravviando nervosamente la giacca scomposta: "Lisa, non facciamo scherzi... non abbiamo deciso di tornare amici?... |||straightening||||disheveled|||||||||| He stood up and nervously straightened his disheveled jacket: "Lisa, let's not play games... didn't we decide to become friends?... che modi sono questi?" What kind of behavior is this?"

Ella indicò teatralmente la porta con la mano: She dramatically pointed to the door with her hand:

"Vattene" ordinò. "Go away," she ordered.

"Ma come?" "But how?" cominciò Leo imbestialito. ||infuriated

"Non ti amo, non ti ho mai amato..." gridò Lisa chinandosi e sibilandogli in volto le parole; "te l'ho lasciato credere oggi, per un istante, per prendermi il gusto di sentire tutte le frottole che mi avresti detto... e ora vattene." ||||||||||leaning||hissing||||||||||||||||||||||that|||||| "I don't love you, I have never loved you..." Lisa screamed, bending down and hissing the words in his face; "I let you believe it today, for a moment, to enjoy hearing all the lies you would have told me... and now go away."

L'uomo restò per un istante immobile, meravigliato; poi, improvvisamente, passò da questo stupore di pietra ad una collera vendicativa e caparbia: The man remained motionless for a moment, amazed; then, suddenly, he went from this stunned silence to a vengeful and stubborn anger:

"Ah sì" gridò, "è così... debbo andarmene eh!... "Ah yes" he shouted, "that's right... I have to go, right!..." dopo averti fatto il burattino... ebbene non me ne andrò...": egli esitò cercando invano nel suo furore una espiazione degna della colpa di Lisa: sfasciarle qualche mobile o qualche porcellana? ||||puppet||||||||||||||atonement||||||break them||||| after making you the puppet... well I won't go away...": he hesitated, vainly seeking in his fury an expiation worthy of Lisa's guilt: breaking some furniture or some porcelain for her? schiaffeggiarla? slap her slapping her?

"Non me ne andrò se non dopo averti baciata." "I won't leave until after I've kissed you." Buttò da parte la sedia, fece per afferrare Lisa fra le sue braccia, nella sua rabbia quel bacio diveniva addirittura la possessione, pensava confusamente di gettar la donna in terra e di prenderla là, sul tappeto; ma Lisa gli sfuggì e si rifugiò dietro una poltrona; per un istante stettero faccia a faccia, curvi, attaccati alla poltrona, spiandosi a vicenda e sforzandosi ciascuno di indovinare i movimenti dell'altro. |||||||grab||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||spying|in||||||||| He pushed the chair aside and tried to grab Lisa in his arms, in his anger that kiss became a possession, he thought confusedly about throwing the woman on the floor and taking her there, on the carpet; but Lisa slipped away and took refuge behind an armchair; for a moment they stood face to face, bent over, clinging to the armchair, spying on each other and each trying to guess the other's movements. "Vattene" ella disse finalmente, ansante, scapigliata, spaventata dalla brutalità che gonfiava la faccia dell'uomo, là davanti a lei... Allora, con una grossolana astuzia, bruscamente, la mano di Leo l'afferrò per i capelli, egli scansò con una spinta la poltrona e strinse la donna tra le sue braccia. |||||disheveled|||||||||||||||||cunning|||||||||||pushed||||||||||||| "Go away," she finally said, panting, disheveled, frightened by the brutality that inflated the man's face, there in front of her... Then, with a crude cunning, abruptly, Leo's hand grabbed her by the hair, he pushed the armchair aside and tightened the woman in his arms.

Lottarono per qualche secondo: Leo tentava di spezzare i gesti di Lisa, la donna si sforzava di sfuggire a quell'abbraccio; vi riuscì alfine e si rifugiò contro la porta: They struggled for a few seconds: Leo tried to break Lisa's gestures, the woman tried to escape from that embrace; she finally succeeded and took refuge against the door:

"Vattene" ordinò ancora con voce interrotta; "vattene o chiamo." |||||interrupted||| "Go away," she ordered again with a broken voice; "go away or I'll call." Era rossa, scarmigliata, ansante, il vestito le si era sbottonato sopra una spalla, teneva le mani aderenti alla porta, il petto sussultante in fuori; "vattene" ripetè; ma qualcheduno dal corridoio spingeva ora l'uscio e tentava di entrare: ||disheveled|||||||||||||||||||heaving|||||||||pushed|||||| She was red, disheveled, breathless, her dress had come undone over one shoulder, she kept her hands clinging to the door, her chest heaving outwards; she repeated "go away"; but someone from the hallway was now pushing the door and trying to come in:

"Non importa, Maria" ella gridò senza voltarsi; " non ho bisogno di voi..." "It doesn't matter, Maria" she shouted without turning around; "I don't need you..."

"Apri" comandò allora chi spingeva, con voce maschile; "non sono Maria... "Open" commanded whoever was pushing, with a male voice; "I'm not Maria... apri." open." Macchinalmente Lisa si fece da parte; l'uscio si aprì e Michele entrò. Mechanically Lisa stepped aside; the door opened and Michele entered.

Teneva il cappello in mano e indossava un impermeabile verde tutto bagnato; guardò Lisa ansante e discinta, Leo rosso; subito la verità della scena che gli stava sotto gli occhi gli si ricostruì nella mente: "Leo è venuto" pensò, "per riallacciare gli antichi legami... e Lisa l'ha respinto...", ma non agì secondo questi pensieri; gli parve confusamente che doveva approfittare di questa occasione per rompere definitivamente con Lisa; e poi non era questo l'atteggiamento obbligato in simili circostanze? ||||||||||||||||disheveled||||||||||||||||||||||||reconnect|||||||rejected|||||||||||||||||||||||||||||| He was holding his hat in his hand and was wearing a wet green raincoat; he looked at Lisa panting and undressed, Leo red; immediately the truth of the scene before his eyes was reconstructed in his mind: "Leo has come" he thought, "to reconnect the old ties... and Lisa rejected him...", but he didn't act according to these thoughts ; it seemed to him confusedly that he should take advantage of this opportunity to break with Lisa definitively; and then wasn't this the obligatory attitude in such circumstances?

"Scusate," disse con una voce atona che si sforzava di parere ironica; "la colpa è tutta mia... avevo deciso di non venire mai più e sono venuto... vi ho disturbati... scusate"; fece un inchino ridicolo e rigido, girò su se stesso e sparì; la porta si chiuse. |||||toneless||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| "Sorry," he said with a hoarse voice that tried to sound ironic; "it's all my fault... I had decided never to come again and I came... I disturbed you... sorry"; he made a ridiculous and stiff bow, turned around and disappeared; the door closed.

Quel diavolo senza molla scaturito dall'ombra del corridoio e poi subito rientratovi aveva calmato Leo; egli sorrise: "È quello il tuo amore, Lisa?" that|devil|||emerged|||||||re-entered||||||||||| That devil without a spring, sprung from the shadow of the corridor and then immediately went back in, had calmed Leo; he smiled: "Is that your love, Lisa?" domandò. he asked.

Assorta nel suo stupore ella accennò di sì con la testa, cupamente; poi, improvvisamente, come se il pensiero di Michele partito senza salutarla, forse per sempre, le fosse riuscito intollerabile, corse alla finestra e la spalancò. |||||||||||sullenly||||||||||||||||||||||||flung open Lost in her astonishment, she nodded solemnly; then, suddenly, as if the thought of Michele leaving without saying goodbye, perhaps forever, had become unbearable, she ran to the window and flung it open.

L'appartamento era al piano nobile, le finestre erano molto basse; ella si affacciò, guardò: l'aria era fredda, la strada vuota e bagnata, pioveva, un grande platano senza foglie piantato là davanti ostruiva la vista del cielo; ma qualche metro più a sinistra qualcheduno che indossava un impermeabile verde stretto alla cintura, se ne andava tranquillamente, contro i muri: "Michele," ella chiamò sporgendosi; "Michele!" ||on the|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||to the||||||||||||leaning| The apartment was on the noble floor, the windows were very low; she leaned out, looked: the air was cold, the street empty and wet, it was raining, a large leafless plane tree planted in front obstructed the view of the sky; but a few meters to the left someone wearing a tight green raincoat around the waist, was walking calmly, against the walls: "Michele," she called out leaning; "Michele!" Lo vide voltarsi un poco, guardarla curiosamente e continuare il suo cammino. She saw him turn a little, look at her curiously and continue on his way. "Michele!" gridò con più forza; questa volta, il ragazzo fece con la mano, senza voltarsi, senza fermarsi, un gesto di saluto; ora stava già a qualche distanza, laggiù, sul marciapiede lustro, camminava di buon passo, presto avrebbe girato; Lisa capì che era inutile insistere, e si voltò verso il salotto. |||||||||||||||||||||||||||||shine||||||||||||||||||| he shouted louder; this time, the boy waved with his hand, without turning around, without stopping, a gesture of farewell; now he was already some distance away, down there, on the shiny sidewalk, walking briskly, soon he would turn; Lisa understood that it was pointless to insist, and she turned towards the living room.

"Tornerà, non temere" disse con falsa bonarietà Leo, dritto nel mezzo della stanza; "lo conosco... non è di quelli che fanno le cose sul serio... tornerà, puoi star sicura." ||||||kindness|||||||||||||||||||||| "He will come back, don't worry" Leo said with false kindness, standing in the middle of the room; "I know him... he's not one of those who take things seriously... he'll come back, you can be sure."

Quella voce provocava, oltraggiava, insultava sanguinosamente; dignitosissima Lisa si mosse e andò a premere un bottone sulla parete opposta, passò un istante, apparve la cameriera: |||outraged||bloodily|very dignified|||||||||button||||||||| That voice provoked, offended, insulted bloodily; very dignified Lisa moved and went to press a button on the opposite wall, a moment passed, the maid appeared:

"Maria, accompagnate il signore alla porta." "Maria, accompany the gentleman to the door." Era la fine, banalissima e ridicola fine; dal salotto alla porta c'erano due passi. It was the end, a very banal and ridiculous end; there were only two steps from the living room to the door. Il signore se ne andava ignobilmente borbottando "Me ne vado Lisa... me ne vado... salutami Michele." ||||||muttering||||||||| The gentleman was leaving ignobly muttering "I'm leaving Lisa... I'm leaving... say hi to Michele." La cameriera non capiva e guardava stupidamente ora l'uomo, ora Lisa; ma Leo non aspettò che gli s'indicasse la strada, e presi il cappello e il pastrano uscì da solo. The waitress didn't understand and stupidly looked at the man and Lisa alternately; but Leo didn't wait for someone to show him the way, and taking his hat and coat, he left alone.

La pioggia gli rinfrescò l'anima, aprì l'ombrello e camminò quasi senza alcun pensiero: "Poteva andare e non andare" si consolò ad un certo momento; "e non è andata"; e poi ancora, serenamente: "oggi l'ho bell'e capito, quel tasto là è meglio che non lo tocchi"; dopo di che non pensò più a nulla, accese una sigaretta, e badando a non bagnarsi i piedi nelle pozze, camminò col suo passo abituale, né piano né in fretta. ||||||||||||||||||||||||||||||||||||that|key||||||||||||||||||||making sure|||||||puddles|||||||||| The rain refreshed his soul, he opened the umbrella and walked almost thoughtlessly: "I could go or not go," he consoled himself at a certain moment; "and I didn't go"; and then again, calmly: "Today I understood it well, that button there is better left untouched"; after that, he didn't think about anything else, lit a cigarette, and being careful not to wet his feet in the puddles, walked at his usual pace, neither slow nor fast.

Arrivò in fondo alla strada, sbucò in una vasta piazza piovosa, senza monumenti e senza giardini, all'angolo, sotto l'antenna del segnale di fermata, un gruppetto di persone aspettava il tram; si avvicinò, riconobbe, appoggiato all'antenna, Michele: "Toh! |||||emerged|||||rainy||||||||||||||||||||||||||look He arrived at the end of the road, emerged into a vast rainy square, without monuments and gardens, on the corner, under the stop signal antenna, a group of people was waiting for the tram; he approached, recognized Michele leaning against the antenna: "Look! sei ancora qui" gli disse senz'ombra di rancore. "You're still here," he said without a hint of resentment.

"Già" rispose il ragazzo alzando verso di lui i suoi occhi annoiati; "aspetto." "Yeah," replied the boy, raising his weary eyes towards him, "I'm waiting." Un istante di silenzio. A moment of silence.

"Ma allora" disse Leo, "poiché vado a casa mia ti offro il passaggio sul taxi... "But then", Leo said, "since I'm going home I offer you a ride in the taxi... taxi!" taxi!"

Michele accettò: "Ma perché tutto questo?" Michele accepted: "But why all this?" pensò buttandosi a sedere sull'automobile a fianco dell'uomo. she thought as she sat down on the car next to the man.

Per un minuto non parlarono: "Si può sapere" domandò finalmente l'uomo, "perché te ne sei andato?... For a minute they didn't speak: "Can I know" finally asked the man, "why did you leave?... Non avevi dunque capito che quella non desiderava altro che tu restassi?" Hadn't you understood that she only wanted you to stay?"

Michele non rispose subito; guardava attraverso il finestrino le facciate bagnate delle case "Lo so" rispose alfine. ||||||||||wet|||||| Michele did not respond immediately; he looked through the window at the wet facades of the houses. "I know," he finally replied.

"O allora... perché non sei restato?" "Or then... why didn't you stay?"

"Ma... perché non la amo." "But... because I don't love her."

Questa risposta fece sorridere Leo: "Ma, vediamo" incominciò, "credi tu forse che si debba andare con una donna soltanto quando la si ama?" This answer made Leo smile: "But, let's see," he began, "do you believe that one should only go with a woman when they love her?"

"Io credo questo" rispose Michele senza voltarsi, in tono serio. "I believe this," Michele replied without turning around, in a serious tone.

"O allora..." mormorò Leo un po' sconcertato; "ma io per esempio" soggiunse tranquillamente, "troppe donne ho avuto che non ho mai amato... la stessa Lisa l'ho presa senza amarla... e ciò nonostante non ho mai avuto a pentirmene...: mi son divertito quanto chicchessia." |||||||||||||||||||||||||||||||||||||regret||||| "Or then..." mumbled Leo a little puzzled; "but I, for example," he calmly added, "have had too many women that I have never loved... I took Lisa without loving her... and yet I have never regretted it...: I enjoyed it like anyone else."

"Non ne dubito" disse Michele a denti stretti; "Che Dio ti maledica" avrebbe voluto rispondergli: "Credi tu che tutti al mondo siano come te?" "I don't doubt it," Michele said through clenched teeth; "May God curse you," he wanted to reply: "Do you think everyone in the world is like you?"

"E poi, lasciamo andare" continuò Leo; "quando vedo un ragazzo come te, senza grandi conoscenze, senza grandi risorse, fare lo sdegnoso con una donna come Lisa, che sarà quel che sarà, ma certo non è da disprezzarsi., ecco mi sembra che il mondo sia capovolto." and||||||||||||||||||||disdainful||||||||||||||||be despised||||||||upside down "And then, let's move on," Leo continued; "When I see a boy like you, without great knowledge, without great resources, acting disdainfully towards a woman like Lisa, whatever she may be, but certainly not to be underestimated, it seems to me that the world is upside down."

"Lascia che si capovolga" mormorò Michele, ma l'uomo non lo udì". "Let it turn upside down," Michele muttered, but the man did not hear him.

"Bah! Bah per me fate quel che volete" concluse Leo; accese una sigaretta e si ravvolse nel suo pastrano. |||||||||||||wrapped||| "Do whatever you want with me," Leo concluded; lit a cigarette and wrapped himself in his overcoat.

Michele lo guardava: "Dunque secondo te" domandò "non dovrei rinunziare a Lisa..." Michele was looking at him: "So in your opinion," he asked, "should I not give up Lisa..."

"Ma già..., sicuro" approvò Leo togliendosi di bocca la sigaretta; "prima di tutto perché Lisa non è davvero da buttarsi via; oggi appunto la guardavo., è grassa ma soda...: ha un petto" egli soggiunse con una strizzatina dell'occhio all'indirizzo di Michele disgustato "e dei fianchi... e poi caro mio, quella è una donna che può dare molte maggiori soddisfazioni che non una delle solite signorine all'acqua di rose... è piena di temperamento... una vera femmina... e in secondo luogo dove la trovi oggi una amante che ti riceva in casa? |||||||||||||||||||thrown|||||||||firm||||||||wink||||||||||||||||||||||||||||young ladies||||||||||||||||||||||||| "But of course..." Leo agreed, removing the cigarette from his mouth; "first of all, because Lisa is not really someone to be thrown away; just today I was looking at her., she's fat but firm...: she has a chest," he added with a wink towards the disgusted Michele, "and hips... and then my dear, that's a woman who can provide much greater satisfaction than one of the usual airheads... she's full of temperament... a real woman... and secondly, where do you find a lover today who welcomes you into her home?" Questo, per te che non puoi pagarti la camera o l'appartamentino, è una grande comodità; vai, vieni, entri, esci, nessuno ti dice nulla, sei come in casa tua; te ne infischi; invece, soprattutto alla tua età, si finisce sempre per portar l'innamorata in certi brutti posti, ristoranti, alberghi, ecc. ||||||||||||||||||||||||||||||don't care|||||||||||||||||| This, for you who cannot afford the room or apartment, is a great convenience; you come and go, enter, exit, no one says anything to you, you feel at home; you don't care; instead, especially at your age, you always end up taking your beloved to certain ugly places, restaurants, hotels, etc. che tolgono l'appetito soltanto a pensarci... se a tutto questo aggiungi che Lisa non ti costerà un soldo, dico un soldo... ecco io non so cosa si possa desiderare di più..." |take|||||||||||||||||I say|||||||||||| that only take away the appetite just to think about it... if you add that Lisa won't cost you a penny, I mean a penny... well, I don't know what more one could desire..."

"E già" si ripetè il ragazzo un po' tristemente; "che cosa si può desiderare di più?" "And already" the boy repeated a bit sadly, "what more could one desire?" Non parlava, stava un po' curvo, guardando ora l'uomo ora la strada; era già il crepuscolo, i fanali non erano ancora accesi... un'ombra umida invadeva la via affollata così che non se ne vedeva il fondo, e uomini, ombrelli, veicoli, ogni cosa a qualche distanza si confondeva in una sola lontananza piovosa in cui, isolati e rapidi, si vedevano scendere e salire i lumi gialli dei tram e quelli delle automobili: "E ora cosa farò?" |||||||||||||||twilight||headlights|||||||||||||||||||||umbrellas|||||||||||||||||||||||||||||||||||| He didn't speak, he was a little hunched over, looking at the man and then at the street; it was already twilight, the streetlights were not yet on... a damp shadow invaded the crowded street so that the end could not be seen, and men, umbrellas, vehicles, everything at some distance merged into a single rainy distance in which, isolated and rapid, the yellow lights of trams and cars descending and rising could be seen: "And now what will I do?" si domandava il ragazzo; ogni volta che osservava la mobilità e la continua agitazione della vita, la propria inerzia gli incuteva spavento. |||||||||mobility|||||||||||| the boy wondered; every time he observed the mobility and constant agitation of life, his own inertia frightened him.

"Vai là, mio caro," sentì dire da Leo; "non starci a pensar tanto... la cosa è molto più semplice di quello che credi... Lisa non aspetta che te...: tornaci stasera e ti accoglierà a braccia aperte..." ||||||||||||||||||||||||||||return to it||||||| "Go there, my dear," Leo said; "don't think too much about it... it's much simpler than you think... Lisa is just waiting for you...: go back tonight and she will welcome you with open arms..."

Si voltò: "Dunque dovrei fingere di amarla" incominciò. She turned around: "So I should pretend to love her," she began.

"Macché fingere" interruppe Leo; "chi te lo fa fare?... "No pretending" Leo interrupted; "who forces you to do it?... non stare ad approfondire tanto... l'essenziale è che quella è pronta ad andare a letto con te... accetta e contentati." don't delve too much... the important thing is that she's ready to go to bed with you... just accept it and be happy.

Pensoso Michele era tornato a guardare la strada: "Fa fermare in piazza" avvertì, "che scendo." Thoughtful Michele had returned to look at the street: "Stop in the square," he warned, "as I get off." Un istante di silenzio: "E da' il caso" soggiunse, "che qualcheduno ti abbia offeso in qualche modo...; a te il tipo in questione non ti è antipatico, anzi, nonostante l'offesa, non sai odiarlo...; fingi allora di sdegnarti e lo prendi a schiaffi o no?" ||||||||||||||||||||||||||||||||||||disdain||it||||| A moment of silence: "And what if" he added, "someone has offended you in some way...; the person in question is not unpleasant to you, in fact, despite the offense, you do not hate him...; so do you pretend to be outraged and slap him or not?"

"Dipende dall'offesa" rispose Leo. "It depends on the offense," Leo replied.

"La più grande che ci sia." "The greatest there is."

"Ma allora" ribatté l'uomo, "è impossibile che mi resti simpatico e che non me ne importi nulla." "But then" replied the man, "it's impossible for me to still like you and not care about it."

"Ma da' questo caso..." "But in this case..."

"Ebbene, lo prenderei a schiaffi" rispose Leo senza esitare. "Well, I would slap him," Leo replied without hesitation. In piazza l'automobile si fermò; ma prima che Michele fosse disceso Leo lo tirò per la manica. The car stopped in the square; but before Michele got out, Leo pulled him by the sleeve. "E mi raccomando" disse con un ammiccamento e un gesto espressivo della mano; "Lisa...: fatti sotto": dopo di che rovesciatosi daccapo sul cuscino gridò il suo indirizzo e l'automobile ripartì. ||||||wink||||||||yourself|||||throwing himself|back||||||||| "And be careful," he said with a wink and a expressive hand gesture; "Lisa...: get in there": after which he collapsed back on the pillow, shouted his address, and the car drove off.

Dopo cinque minuti era a casa sua; passò nel suo studio, una stanza pressoché nuda, con un alto zoccolo di legno marrone, scaffali e scrivania americana, e sedette; l'ombra del crepuscolo piovoso dava a quei mobili banali, a quegli oggetti utili, un intollerabile aspetto di noia e di precarietà; era l'ora peggiore, non era più il pomeriggio bianco, e non era ancora la notte nera, la luce del giorno era troppo fioca per permettere di vedere e quella di una lampada troppo forte per quella bigia penombra; ma Leo vinse facilmente questo disagio, accese un lume, lesse una lettera d'affari, e si accinse a scrivere la risposta; fu in questo momento che il campanello del telefono suonò. |||||||||||||almost|||||base||||shelves|||||||||||||||||||||||||||||||||the||||||||||||||||||||||||||||||dull|||||||discomfort|||||||||||||||||||||||| After five minutes he was at his home; he entered his study, a room almost bare, with a high brown wooden baseboard, shelves and an American desk, and sat down; the shadow of the rainy dusk gave those ordinary furniture, those useful objects, an unbearable aspect of boredom and precariousness; it was the worst time, it was no longer the white afternoon, and it was not yet the black night, the daylight was too dim to see and the light of a lamp too strong for that greyish half-light; but Leo easily overcame this discomfort, lit a lamp, read a business letter, and began to write the answer; it was at this moment that the telephone bell rang.

Senza lasciar la penna egli staccò il ricevitore e lo appoggiò all'orecchio: "Con chi parlo?" |||||hung up|||||placed|||| Without letting go of the pen, he picked up the receiver and rested it against his ear: "Who am I speaking to?" domandò una voce femminile. asked a female voice. "La voce di Mariagrazia" pensò Leo: "Trentuno, quattro, nove, sei" rispose. "The voice of Mariagrazia," Leo thought: "Thirty-one, four, nine, six" he replied. "Parlo col signor Merumeci?" "Am I speaking with Mr. Merumeci?" insistette la voce. insisted the voice. "Sì". "Allora parli con Mariagrazia... Carla propone di andare a ballare al Ritz... vuoi venire con noi...?" |||||||||||Ritz|||| "So you're talking to Mariagrazia... Carla suggests going dancing at the Ritz... do you want to come with us...?" "Va bene... fra un'oretta" disse l'uomo. "Alright... in an hour" said the man. "A proposito" continuò la madre; "quando vogliamo vederci?" "By the way," the mother continued; "when do we want to meet up?" Ma Leo aveva riconosciuto il principio di uno dei soliti interminabili discorsi. ||||||||||endless| But Leo had recognized the beginning of one of the usual endless speeches. "Vedremo" rispose, e riattaccò bruscamente il ricevitore. "We'll see," he replied, and abruptly hung up the receiver.