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Piccolo Mondo Italiano, 88_Il fascismo e la lingua italiana

88_Il fascismo e la lingua italiana

Il fascismo e la lingua italiana

La lingua è la forma di espressione di una persona. Attraverso la lingua mostriamo la nostra personalità, i ricordi, i sogni e le ambizioni. Con la lingua comunichiamo e facciamo gruppo, condividiamo idee e creiamo rivoluzioni.

Non deve stupirci, quindi, se la lingua è anche uno strumento di controllo. Oggi ti parlo un po' del fascismo e del tentativo di cambiare o controllare la lingua italiana.

Iniziamo con un po' di contesto storico. Il fascismo è stato un movimento politico fondato nel 1919, in Italia, da Benito Mussolini. Il partito è rimasto al potere dal 1922 al 1943. È stato un regime dittatoriale, cioè una forma di governo in cui il potere era concentrato in un solo organo, il partito fascista. Per questo motivo si parla di dittatura fascista con a capo Benito Mussolini. Nell'episodio di oggi parlo del tentativo di Mussolini e delle persone intorno a lui di modellare la lingua che si parlava in Italia per creare quello che i fascisti chiamavano “l'uomo nuovo”. Un italiano nuovo che a detta del regime deve “credere, obbedire, combattere”. Un uomo che deve esprimersi con una nuova lingua, virile e uguale per tutti, per ogni italiano. I fascisti devono marciare verso l'avvenire.

Ricordiamo che l'Italia negli anni 20 era un paese che usciva dalla prima guerra mondiale. Aveva un livello bassissimo di alfabetizzazione, poche persone sapevano leggere e scrivere. La maggior parte degli italiani parlava il dialetto o la lingua della propria regione. Gli italiani, durante la prima guerra mondiale, si erano incontrati al fronte e avevano visto che non potevano comunicare uno con l'altro, ognuno parlava un po' la propria lingua.

Per creare questa lingua nuova e per raggiungere l'obiettivo di una forma di comunicare uguale in tutta Italia, Mussolini mette in moto un'enorme macchina della propaganda che coinvolge tutti i campi della cultura: stampa, radio, cinema, scuola, sport.

In questa marcia verso la lingua unica c'erano diversi nemici da combattere: le parole straniere, le minoranze linguistiche in Italia, i dialetti e le forme di comunicazione borghesi. Per Mussolini, infatti, il vero nemico del popolo è la borghesia.

Mussolini, il Duce, così era chiamato.

Benito Mussolini aveva una personalità molto forte e carismatica, non possiamo negarlo. Basta guardare qualche filmato d'epoca per capire che riesce bene a comunicare con il popolo. Lo fa con frasi fatte e slogan urlati spesso da una posizione rialzata rispetto alla folla. Molte pause, poche parole, spesso banalizzate.

“Combattenti di terra, di mare, dell'aria. Camicie nere della rivoluzione e delle legioni. Uomini e donne d'Italia, dell'impero e del Regno d'Albania...”

Il regime fascista crea così una forma di comunicazione unica, impersonificata dalla figura di Mussolini stesso. Parole legate alla guerra sono usate per creare motti come: marciare, non marcire. Oppure: credere, obbedire, combattere. Sono continui i riferimenti all'impero romano, alla grandezza di Roma. Gli slogan del regime sono ripetuti in continuazione. Ci sono parole d'ordine ed è introdotto il saluto romano come saluto fascista. Si alza una mano tenendo ben dritto il braccio.

Possiamo dire che la comunicazione fascista è stata un esempio di persuasione di massa basata sul gesto, sul movimento e sulla parola.

Benito Mussolini era un uomo eloquente, sapeva parlare e persuadere le masse. Si serviva, poi, di una scenografia con i fiocchi. Edifici maestosi, costruzioni con il suo nome, sfilate di macchine quando entrava in città. Insomma, un contesto che aveva lo scopo di sorprendere e affascinare il cittadino.

La prima lotta linguistica intrapresa dal fascismo è stata quella contro le parole straniere. Ed è così che il governo fascista impone l'italianizzazione di tutte le insegne, i nomi degli alberghi, delle liste di cibi nei menu.

I popoli forti - dicono i fascisti in quegli anni - impongono il loro linguaggio e in Italia non c'è più posto per forestierismi, cioè non c'è più posto per parole straniere.

Ovviamente si devono trovare alternative alle parole straniere in uso comune in quegli anni. E così “booking” è sostituito da “prenotazione”. Il “croissant” diventa “cornetto”, l' “elevator” si trasforma nell'italianissimo “ascensore”. E così, un “cocktail” diventa una “bevanda arlecchina” e avere un flirt è “fiorellare”. Adoro questa! Purtroppo “fiorellare” non è rimasto nella lingua italiana. Sarebbe bello dire, immagina: “sto fiorellando con un ragazzo all'università” per dire che sto uscendo con qualcuno.

Comunque, dicevamo. Un “toast”, diventa in italiano una “fetta di pan tosto” e così via. Come per “fiorellare” molte parole non entreranno mai nell'uso comune, altre, invece, resteranno. È il caso, ad esempio, della parola “autista”.

Ci sono anche rubriche sui giornali italiani che nascono negli anni Trenta per difendere la lingua italiana e trovare sostituzioni alle parole straniere.

Più forte è la lotta del governo fascista contro le minoranze linguistiche presenti in Italia, soprattutto in aree di confine. Soffrono più degli altri le minoranze tedesche, francesi, ladine e slave tra tutti. L'italiano è imposto in queste aree come lingua ufficiale e lingua dello stato.

Tu che mi ascolti sai che quando un italiano vuole parlare in modo formale, utilizza la forma Lei. Per chiedere un caffè in un bar, ad esempio, direi al barista: “Scusi, può farmi un caffè, per favore?”. “Può” è la terza persona del verbo potere e quindi il formale. Durante il ventennio, i venti anni di potere, il fascismo disprezza il Lei, lo ripudia. Si deve - dicevano i fascisti - usare il Voi e non la forma servile e borghese Lei. Il Voi è un modo di parlare formale più antico del lei, diciamo. Se immaginiamo la stessa situazione del bar di prima, ad esempio, dovrei dire: “Scusi, potete farmi un caffè, per favore?”. Dovrei quindi parlare con la persona davanti a me usando la coniugazione del verbo collegata al Voi. In alcune aree d'Italia si usa ancora questo Voi, ma diciamo che è italiano standard usare il Lei oggi. La battaglia del fascismo contro il Lei non ha funzionato e lo usiamo ancora oggi in tutta la penisola in situazioni formali.

In quale modo il fascismo poteva imporre tutte queste regole sulla popolazione? Il cinema è un aspetto importante soprattutto dopo l'arrivo del cinema sonoro negli anni 20. Finalmente era possibile registrare e riprodurre un suono insieme alle immagini. Nel 1933 arriva anche il doppiaggio che è quella tecnica che permette di mostrare un film straniero con una voce registrata in lingua locale. Il cinema è stato un grandissimo strumento di propaganda per il regime fascista. Non le riprese dal vivo, però. È stato chiaro fin da subito che registrare le persone per strada non funzionava. Ogni paese parlava con il proprio accento, i dialetti erano forti nella strada e nessun italiano parlava una lingua uguale, standard. L'italiano nuovo che il fascismo tanto desiderava non esisteva per le strade. Per questo nei documentari è meglio usare una voce fuori campo che copre le voci reali delle persone. Una voce asettica e ufficiale.

La lingua, però, non è un vestito che si indossa o una cosa che si impara a memoria. Nella lingua c'è la memoria, sì, ma quella della famiglia. La lingua è una cosa intima e non è certo un decreto ministeriale a poterla cambiare dall'oggi al domani.

Riconoscendo questa difficoltà, il fascismo punta sulla scuola. È importante educare quei giovani che saranno gli italiani fascisti di domani.

Nell'Italia dei fascisti / anche i bimbi son guerrieri / siam balilla moschettieri / del regime il baldo fior. La medaglia che portiamo, con il Duce qui sul petto...

Si punta molto l'attenzione sul movimento, lo sport e ovviamente la propaganda. Dal 1934 il dialetto è del tutto escluso dalla scuola. I libri di testo sono unici per tutte le scuole d'Italia e ovviamente raccontano la storia della rivoluzione fascista. Il Duce, Mussolini, è protagonista nei libri di scuola.

La Reale Accademia d'Italia inizia la stesura di un nuovo vocabolario che raccoglie le nuove parole della lingua italiana. Tra una citazione di Dante e una di Ariosto compaiono frasi e citazioni di Mussolini.

Alla fine del ventennio fascista, verso gli anni 40, il potere del regime vacilla. L'alleanza con la Germania di Hitler, le leggi razziali e l'Italia che si avvia verso una guerra imminente fanno perdere la fiducia a molti italiani. Con la guerra molte opere rimangono incompiute compreso il vocabolario della lingua italiana che si ferma alla lettera C. Il resto è un'altra storia: l'Italia entra in guerra, il governo fascista cade e dopo una dura lotta civile i cittadini votano la Repubblica nel 1946.

Ma che cosa resta, nel 1951 di quello che il fascismo aveva cercato di fare con la lingua italiana? Ben poco, possiamo dire. La popolazione nel 1951 è in gran parte analfabeta e il dialetto rimane la lingua principale della maggioranza degli italiani. Sarà la televisione a cambiare le cose, nel 1954. Entrerà nelle case degli italiani e li esporrà ad un italiano standard, uguale per tutti. Le minoranze linguistiche fortunatamente continuano ad esistere e hanno ripreso la loro dignità. Il Lei è ancora al suo posto e pochi motti di Mussolini sono veramente entrati nella lingua comune. La maggior parte è finita nel dimenticatoio, dimenticata.

Anche l'episodio di oggi finisce qui, spero di aver stimolato la tua curiosità. Adesso vado a prepararmi una “bevanda arlecchina”. Se vuoi accedere a trascrizioni e materiali extra ricorda che trovi tutto su www.piccolomondoitaliano.com. Grazie e a presto.

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Il fascismo e la lingua italiana Fascism and the Italian language

La lingua è la forma di espressione di una persona. Sprache ist die Ausdrucksform einer Person. Language is a person's form of expression. Attraverso la lingua mostriamo la nostra personalità, i ricordi, i sogni e le ambizioni. Durch Sprache zeigen wir unsere Persönlichkeit, Erinnerungen, Träume und Ambitionen. Through language we show our personality, memories, dreams and ambitions. Con la lingua comunichiamo e facciamo gruppo, condividiamo idee e creiamo rivoluzioni. |||||||||||revolutions With language we communicate and form a group, share ideas and create revolutions.

Non deve stupirci, quindi, se la lingua è anche uno strumento di controllo. ||surprise|||||||||| Therefore, it should not surprise us that language is also a means of control. Cela ne devrait donc pas nous surprendre si le langage est aussi un moyen de contrôle. Oggi ti parlo un po' del fascismo e del tentativo di cambiare o controllare la lingua italiana. |||||||||attempt||||||| Today I talk to you a little bit about fascism and the attempt to change or control the Italian language.

Iniziamo con un po' di contesto storico. Let's start with some historical context. Commençons par quelques rappels historiques. Il fascismo è stato un movimento politico fondato nel 1919, in Italia, da Benito Mussolini. Fascism was a political movement founded in 1919, in Italy, by Benito Mussolini. Il partito è rimasto al potere dal 1922 al 1943. The party remained in power from 1922 to 1943. È stato un regime dittatoriale, cioè una forma di governo in cui il potere era concentrato in un solo organo, il partito fascista. ||||dictatorial|||||||||||||||||| It was a dictatorial regime, that is, a form of government in which power was concentrated in one body, the fascist party. C'était un régime dictatorial, c'est-à-dire une forme de gouvernement dans laquelle le pouvoir était concentré dans un seul organe, le parti fasciste. Per questo motivo si parla di dittatura fascista con a capo Benito Mussolini. ||||||dictatorship|||||| For this reason we speak of a fascist dictatorship headed by Benito Mussolini. Nell'episodio di oggi parlo del tentativo di Mussolini e delle persone intorno a lui di modellare la lingua che si parlava in Italia per creare quello che i fascisti chiamavano “l'uomo nuovo”. |||||||||||||||to shape|||||||||||||||| In today's episode I talk about the attempt by Mussolini and those around him to shape the language spoken in Italy to create what the fascists called "the new man". Un italiano nuovo che a detta del regime deve “credere, obbedire, combattere”. ||||||||||obey| Ein neuer Italiener, der laut Regime "glauben, gehorchen, kämpfen" muss. A new Italian who, according to the regime, must "believe, obey, fight". Un nouvel Italien qui, selon le régime, doit "croire, obéir, combattre". Un uomo che deve esprimersi con una nuova lingua, virile e uguale per tutti, per ogni italiano. |||||||||strong||||||| Ein Mann, der sich mit einer neuen Sprache ausdrücken muss, männlich und für alle gleich, für jeden Italiener. A man who must express himself with a new language, virile and the same for everyone, for every Italian. I fascisti devono marciare verso l'avvenire. |||march||the future |||||el futuro Die Faschisten müssen in die Zukunft marschieren. Fascists must march into the future. Les fascistes doivent marcher vers l'avenir.

Ricordiamo che l'Italia negli anni 20 era un paese che usciva dalla prima guerra mondiale. Recall that Italy in the 1920s was a country coming out of World War I. Rappelons que l'Italie des années 1920 était un pays sortant de la Première Guerre mondiale. Aveva un livello bassissimo di alfabetizzazione, poche persone sapevano leggere e scrivere. |||||literacy|||||| tenía||||||pocas|personas|||| It had a very low level of literacy, few people could read and write. Il avait un très faible niveau d'alphabétisation, peu de gens savaient lire et écrire. La maggior parte degli italiani parlava il dialetto o la lingua della propria regione. Most Italians spoke the dialect or language of their region. Gli italiani, durante la prima guerra mondiale, si erano incontrati al fronte e avevano visto che non potevano comunicare uno con l'altro, ognuno parlava un po' la propria lingua. |||||||||themselves|||||||||||||each|||||| The Italians, during World War I, had met at the front and had seen that they could not communicate with each other, each speaking their own language a little. Les Italiens, pendant la première guerre mondiale, s'étaient rencontrés au front et avaient vu qu'ils ne pouvaient pas communiquer entre eux, chacun parlait un peu sa propre langue.

Per creare questa lingua nuova e per raggiungere l'obiettivo di una forma di comunicare uguale in tutta Italia, Mussolini mette in moto un'enorme macchina della propaganda che coinvolge tutti i campi della cultura: stampa, radio, cinema, scuola, sport. |||||||||||||||||||||in motion||||||it involves|||||||radio||| To create this new language and to achieve the goal of an equal form of communication throughout Italy, Mussolini set in motion a huge propaganda machine involving all fields of culture: press, radio, cinema, school, sports. Pour créer cette nouvelle langue et atteindre l'objectif d'une forme de communication qui soit la même dans toute l'Italie, Mussolini met en branle une énorme machine de propagande qui implique tous les domaines de la culture : presse, radio, cinéma, école, sport.

In questa marcia verso la lingua unica c'erano diversi nemici da combattere: le parole straniere, le minoranze linguistiche in Italia, i dialetti e le forme di comunicazione borghesi. ||||||||||||||||minorities|||||||||||bourgeois In this march toward a single language there were several enemies to fight: foreign words, language minorities in Italy, dialects and bourgeois forms of communication. Dans cette marche vers une langue unique, il y avait plusieurs ennemis à combattre : les mots étrangers, les minorités linguistiques en Italie, les dialectes et les formes de communication bourgeoises. Per Mussolini, infatti, il vero nemico del popolo è la borghesia. ||||||||||bourgeoisie For Mussolini, in fact, the real enemy of the people is the bourgeoisie.

Mussolini, il Duce, così era chiamato. ||leader||| Mussolini, the Duce, as he was called. Mussolini, le Duce, c'est ainsi qu'il s'appelait.

Benito Mussolini aveva una personalità molto forte e carismatica, non possiamo negarlo. ||||||||charismatic|||deny it Benito Mussolini had a very strong and charismatic personality, we cannot deny that. Basta guardare qualche filmato d'epoca per capire che riesce bene a comunicare con il popolo. |||video||||||||||| One only has to watch some period footage to see that he communicates well with the people. Lo fa con frasi fatte e slogan urlati spesso da una posizione rialzata rispetto alla folla. |||||||shouted||||||||crowd He does this with catchphrases and slogans shouted often from an elevated position above the crowd. Il le fait avec des slogans et des slogans souvent criés d'une position surélevée au-dessus de la foule. Molte pause, poche parole, spesso banalizzate. |pauses|||often|banalized Many pauses, few words, often trivialized. Beaucoup de pauses, peu de mots, souvent banalisés.

“Combattenti di terra, di mare, dell'aria. fighters||||| "Fighters of land, sea, and air. « Combattants de la terre, de la mer, de l'air. Camicie nere della rivoluzione e delle legioni. ||||||legions camisas negras|||||| Blackshirts of the revolution and legions. Uomini e donne d'Italia, dell'impero e del Regno d'Albania...” ||||||||of Albania Men and Women of Italy, the Empire and the Kingdom of Albania..." Hommes et femmes d'Italie, de l'empire et du Royaume d'Albanie..."

Il regime fascista crea così una forma di comunicazione unica, impersonificata dalla figura di Mussolini stesso. The fascist regime thus created a unique form of communication, personified by the figure of Mussolini himself. Le régime fasciste crée ainsi une forme de communication unique, personnifiée par la figure de Mussolini lui-même. Parole legate alla guerra sono usate per creare motti come: marciare, non marcire. |related|||||||slogans||||march ||||||||lemas|||| War-related words are used to create mottos such as: march, don't rot. Des mots liés à la guerre sont utilisés pour créer des devises telles que : marchez, ne pourrissez pas. Oppure: credere, obbedire, combattere. Or: believe, obey, fight. Sono continui i riferimenti all'impero romano, alla grandezza di Roma. |continuous|||||||| There are continuous references to the Roman empire, to the greatness of Rome. Gli slogan del regime sono ripetuti in continuazione. |||||repeated||continuation The regime's slogans are repeated over and over again. Ci sono parole d'ordine ed è introdotto il saluto romano come saluto fascista. There are watchwords and the Roman salute is introduced as a fascist salute. Il y a des mots d'ordre et le salut romain est présenté comme un salut fasciste. Si alza una mano tenendo ben dritto il braccio. ||||holding||straight||arm Er hebt eine Hand und hält seinen Arm gerade. He raises one hand while keeping his arm straight.

Possiamo dire che la comunicazione fascista è stata un esempio di persuasione di massa basata sul gesto, sul movimento e sulla parola. ||||communication|||||||persuasion|||||gesture||||| We can say that fascist communication was an example of mass persuasion based on gesture, movement and speech. On peut dire que la communication fasciste était un exemple de persuasion de masse basée sur le geste, le mouvement et la parole.

Benito Mussolini era un uomo eloquente, sapeva parlare e persuadere le masse. |||||eloquent||||to persuade|| Benito Mussolini was an eloquent man; he could speak and persuade the masses. Si serviva, poi, di una scenografia con i fiocchi. |he used||||set design|with||ribbons He used, then, a set design with flair. Il utilise alors une scénographie avec des éclats. Затем он с блеском использовал сценографию. Edifici maestosi, costruzioni con il suo nome, sfilate di macchine quando entrava in città. buildings|majestic||||||parades|||||| Majestic buildings, constructions bearing his name, parades of cars when he entered the city. Des immeubles majestueux, des immeubles à son nom, des défilés de voitures à son entrée dans la ville. Insomma, un contesto che aveva lo scopo di sorprendere e affascinare il cittadino. ||||||||||to fascinate||citizen In short, a context that was meant to surprise and fascinate the citizen. Bref, un contexte qui se voulait surprendre et fasciner le citoyen.

La prima lotta linguistica intrapresa dal fascismo è stata quella contro le parole straniere. ||||undertaken||||||||| The first linguistic struggle waged by fascism was against foreign words. La première lutte linguistique menée par le fascisme fut contre les mots étrangers. Ed è così che il governo fascista impone l'italianizzazione di tutte le insegne, i nomi degli alberghi, delle liste di cibi nei menu. |||||||it imposes|Italianization||||signs||||hotels|||||| And so it is that the Fascist government mandates the Italianization of all signs, hotel names, food lists on menus. Et c'est ainsi que le gouvernement fasciste impose l'italianisation de toutes les enseignes, les noms des hôtels, les listes d'aliments sur les menus.

I popoli forti - dicono i fascisti in quegli anni - impongono il loro linguaggio e in Italia non c'è più posto per forestierismi, cioè non c'è più posto per parole straniere. |||||||||impose||||||||||||foreign words|||||||| Starke Völker - sagen die Faschisten in jenen Jahren - setzen ihre Sprache durch, und in Italien ist kein Platz mehr für Fremdwörter. Strong peoples-say the fascists in those years-impose their own language, and in Italy there is no longer any place for forestierismi, that is, no place for foreign words. Les peuples forts - disent les fascistes de l'époque - imposent leur langue et en Italie il n'y a plus de place pour les mots étrangers, c'est-à-dire qu'il n'y a plus de place pour les mots étrangers.

Ovviamente si devono trovare alternative alle parole straniere in uso comune in quegli anni. Of course, alternatives to the foreign words in common use in those years must be found. E così “booking” è sostituito da “prenotazione”. ||booking|||| And so "booking" is replaced by "reservation." Il “croissant” diventa “cornetto”, l' “elevator” si trasforma nell'italianissimo “ascensore”. |||||||||elevator The "croissant" becomes "cornetto," the "elevator" turns into the very Italian "ascensore." E così, un “cocktail” diventa una “bevanda arlecchina” e avere un flirt è “fiorellare”. ||||||drink|harlequin||||flirt||flirt And so, a "cocktail" becomes a "harlequin drink," and to have a flirtation is to "flourish." Adoro questa! Purtroppo “fiorellare” non è rimasto nella lingua italiana. Unfortunately, "flourish" has not remained in the Italian language. Sarebbe bello dire, immagina: “sto fiorellando con un ragazzo all'università” per dire che sto uscendo con qualcuno. It would be nice to say, imagine, "I'm flowering with a guy in college" to mean I'm dating.

Comunque, dicevamo. Anyway, we were saying. Un “toast”, diventa in italiano una “fetta di pan tosto” e così via. A "toast," becomes in Italian a "slice of toast," and so on. Come per “fiorellare” molte parole non entreranno mai nell'uso comune, altre, invece, resteranno. ||||||they will enter||||||they will remain As with "flourish," many words will never enter common usage; others, however, will remain. È il caso, ad esempio, della parola “autista”. |||||||driver This is the case, for example, with the word "driver." C'est le cas, par exemple, du mot "conducteur".

Ci sono anche rubriche sui giornali italiani che nascono negli anni Trenta per difendere la lingua italiana e trovare sostituzioni alle parole straniere. |||sections||||||||||||||||||| There are also columns in Italian newspapers that arose in the 1930s to defend the Italian language and find substitutions for foreign words. Il y a aussi des colonnes dans les journaux italiens qui sont nés dans les années 1930 pour défendre la langue italienne et trouver des substituts aux mots étrangers.

Più forte è la lotta del governo fascista contro le minoranze linguistiche presenti in Italia, soprattutto in aree di confine. Stronger is the fascist government's struggle against linguistic minorities in Italy, especially in border areas. La lutte du gouvernement fasciste contre les minorités linguistiques présentes en Italie, notamment dans les zones frontalières, est plus forte. Soffrono più degli altri le minoranze tedesche, francesi, ladine e slave tra tutti. ||||||||Ladin||Slavic|| The German, French, Ladin and Slavic minorities among all suffer more than the others. Les minorités allemandes, françaises, ladines et slaves souffrent toutes plus que les autres. L'italiano è imposto in queste aree come lingua ufficiale e lingua dello stato. ||imposed|||||||||| Italian is imposed in these areas as the official language and language of the state. L'italien s'impose dans ces régions comme langue officielle et langue de l'État.

Tu che mi ascolti sai che quando un italiano vuole parlare in modo formale, utilizza la forma Lei. You who listen to me know that when an Italian wants to speak formally, he uses the form Lei. Per chiedere un caffè in un bar, ad esempio, direi al barista: “Scusi, può farmi un caffè, per favore?”. To ask for coffee in a coffee shop, for example, I would say to the barista, "Excuse me, can you make me a coffee, please?" “Può” è la terza persona del verbo potere e quindi il formale. "Can" is the third person of the verb power and therefore the formal. "Can" est la troisième personne du verbe pouvoir et donc le formel. Durante il ventennio, i venti anni di potere, il fascismo disprezza il Lei, lo ripudia. ||||||||||verachtet||||lehnt ab ||twenty years||||||||he despises||||he repudiates During the twenty years, the twenty years of power, fascism despises the Lei, repudiates him. Pendant les vingt ans, les vingt ans de pouvoir, le fascisme méprise le Lei, le renie. Si deve - dicevano i fascisti - usare il Voi e non la forma servile e borghese Lei. ||||||||||||servile||| One must - the fascists said - use the Voi and not the servile and bourgeois form Lei. Il faut - disaient les fascistes - utiliser le Voi et non la forme servile et bourgeoise Lei. Il Voi è un modo di parlare formale più antico del lei, diciamo. Voi is an older formal way of speaking than lei, let's say. Se immaginiamo la stessa situazione del bar di prima, ad esempio, dovrei dire: “Scusi, potete farmi un caffè, per favore?”. If we imagine the same situation in the café as before, for example, I should say, "Excuse me, can you make me a coffee, please?" Dovrei quindi parlare con la persona davanti a me usando la coniugazione del verbo collegata al Voi. ||||||||||||||connected|| I should then talk to the person in front of me using the verb conjugation related to You. In alcune aree d'Italia si usa ancora questo Voi, ma diciamo che è italiano standard usare il Lei oggi. In some areas of Italy this Voi is still used, but let's say it is standard Italian to use Lei today. La battaglia del fascismo contro il Lei non ha funzionato e lo usiamo ancora oggi in tutta la penisola in situazioni formali. |||||||not|||||||||||||| Fascism's battle against Lei did not work, and we still use it today throughout the peninsula in formal situations.

In quale modo il fascismo poteva imporre tutte queste regole sulla popolazione? ||||||impose||||| How could fascism impose all these rules on the population? Comment le fascisme a-t-il pu imposer toutes ces règles à la population ? Il cinema è un aspetto importante soprattutto dopo l'arrivo del cinema sonoro negli anni 20. |||||||||||sound|| Cinema is an important aspect especially after the arrival of sound cinema in the 1920s. Finalmente era possibile registrare e riprodurre un suono insieme alle immagini. At last it was possible to record and play a sound along with the pictures. Nel 1933 arriva anche il doppiaggio che è quella tecnica che permette di mostrare un film straniero con una voce registrata in lingua locale. ||||dubbing|||||||||||||||recorded||| 1933 also saw the arrival of dubbing, which is that technique of showing a foreign film with a recorded voice in the local language. Il cinema è stato un grandissimo strumento di propaganda per il regime fascista. Cinema was a great propaganda tool for the fascist regime. Non le riprese dal vivo, però. ||recordings||| ||grabaciones||| Not live footage, though. Pas des images en direct, cependant. È stato chiaro fin da subito che registrare le persone per strada non funzionava. It was clear early on that recording people on the street wasn't working. Il était clair dès le début que l'enregistrement des gens dans la rue ne fonctionnait pas. Ogni paese parlava con il proprio accento, i dialetti erano forti nella strada e nessun italiano parlava una lingua uguale, standard. Each village spoke with its own accent, dialects were strong in the street, and no Italian spoke an equal, standard language. L'italiano nuovo che il fascismo tanto desiderava non esisteva per le strade. The new Italian that fascism so desired did not exist on the streets. Per questo nei documentari è meglio usare una voce fuori campo che copre le voci reali delle persone. |||documentaries||||a|||||covers||||| That is why in documentaries it is best to use a voice-over that covers the real voices of people. Pour cette raison, dans les documentaires, il est préférable d'utiliser une voix off qui couvre les vraies voix des gens. Una voce asettica e ufficiale. ||aseptic|| An aseptic and official voice. Une voix aseptique et officielle.

La lingua, però, non è un vestito che si indossa o una cosa che si impara a memoria. Language, however, is not a dress you wear or something you memorize. Cependant, la langue n'est pas une robe que vous portez ou quelque chose que vous apprenez par cœur. Nella lingua c'è la memoria, sì, ma quella della famiglia. In language there is memory, yes, but that of the family. La lingua è una cosa intima e non è certo un decreto ministeriale a poterla cambiare dall'oggi al domani. Language is an intimate thing, and it is certainly not a ministerial decree that can change it overnight. La langue est une chose intime et ce n'est certainement pas un arrêté ministériel qui peut la changer du jour au lendemain.

Riconoscendo questa difficoltà, il fascismo punta sulla scuola. Recognizing this difficulty, fascism focuses on the school. Conscient de cette difficulté, le fascisme se concentre sur l'école. È importante educare quei giovani che saranno gli italiani fascisti di domani. It is important to educate those young people who will be the fascist Italians of tomorrow.

Nell'Italia dei fascisti / anche i bimbi son guerrieri / siam balilla moschettieri / del regime il baldo fior. |||||||warriors|we are|Balilla|musketeers||||brave| ||||||||||||||valiente| In the Italy of the Fascists / even the children are warriors / we are balilla musketeers / of the regime the baldo fior. Dans l'Italie des fascistes / même les enfants sont des guerriers / nous sommes des mousquetaires balilla / du régime baldo fior. В Италии фашистов / даже дети - воины / мы - мушкетеры балилла / режима смелый цветок. La medaglia che portiamo, con il Duce qui sul petto... |||||||||chest The medal we wear, with the Duce here on the chest ... La médaille que nous portons, avec le Duce ici sur notre poitrine...

Si punta molto l'attenzione sul movimento, lo sport e ovviamente la propaganda. There is a lot of focus on movement, sports, and of course propaganda. Une grande partie de l'attention est portée sur le mouvement, le sport et évidemment la propagande. Dal 1934 il dialetto è del tutto escluso dalla scuola. Since 1934, dialect has been completely excluded from the school. I libri di testo sono unici per tutte le scuole d'Italia e ovviamente raccontano la storia della rivoluzione fascista. The textbooks are unique to all schools in Italy and obviously tell the story of the fascist revolution. Les manuels sont uniques à toutes les écoles en Italie et racontent évidemment l'histoire de la révolution fasciste. Il Duce, Mussolini, è protagonista nei libri di scuola. The Duce, Mussolini, is featured in school books.

La Reale Accademia d'Italia inizia la stesura di un nuovo vocabolario che raccoglie le nuove parole della lingua italiana. ||Academy||||draft|||||||||||| ||||||redacción|||||||||||| The Royal Academy of Italy begins drafting a new vocabulary that collects the new words of the Italian language. L'Académie royale d'Italie commence à rédiger un nouveau vocabulaire qui rassemble les nouveaux mots de la langue italienne. Tra una citazione di Dante e una di Ariosto compaiono frasi e citazioni di Mussolini. ||||||||Ariosto|they appear|||quote|| |||||||||aparecen||||| Phrases and quotations from Mussolini appear between a quote from Dante and one from Ariosto. Des phrases et des citations de Mussolini apparaissent entre une citation de Dante et une de l'Arioste.

Alla fine del ventennio fascista, verso gli anni 40, il potere del regime vacilla. ||||||||||||wavers At the end of the twenty years of fascism, towards the 1940s, the regime's power faltered. L'alleanza con la Germania di Hitler, le leggi razziali e l'Italia che si avvia verso una guerra imminente fanno perdere la fiducia a molti italiani. |||||||||||||it heads||||||||||| The alliance with Hitler's Germany, the racial laws, and Italy heading into an impending war caused many Italians to lose faith. L'alliance avec l'Allemagne hitlérienne, les lois raciales et l'Italie se dirigeant vers une guerre imminente font perdre confiance à de nombreux Italiens. Con la guerra molte opere rimangono incompiute compreso il vocabolario della lingua italiana che si ferma alla lettera C. Il resto è un'altra storia: l'Italia entra in guerra, il governo fascista cade e dopo una dura lotta civile i cittadini votano la Repubblica nel 1946. ||||||incomplete||||||||||||||||||||||||||||||||||||| With the war many works remain unfinished including the vocabulary of the Italian language which stops at the letter C. The rest is another story: Italy enters the war, the fascist government falls, and after a hard civil struggle the citizens vote for the Republic in 1946. Avec la guerre de nombreux ouvrages restent inachevés dont le vocabulaire de la langue italienne qui s'arrête à la lettre C. La suite est une autre histoire : l'Italie entre en guerre, le gouvernement fasciste tombe et après une dure lutte civile les citoyens votent pour la République en 1946 .

Ma che cosa resta, nel 1951 di quello che il fascismo aveva cercato di fare con la lingua italiana? But what remains in 1951 of what fascism had tried to do with the Italian language? Ben poco, possiamo dire. Very little, we can say. La popolazione nel 1951 è in gran parte analfabeta e il dialetto rimane la lingua principale della maggioranza degli italiani. |||||||illiterate||||||||||| ||||||||||||||||mayoría|| The population in 1951 is largely illiterate, and dialect remains the main language of the majority of Italians. La population en 1951 est en grande partie analphabète et le dialecte reste la langue principale de la majorité des Italiens. Sarà la televisione a cambiare le cose, nel 1954. It would be television that would change things, in 1954. Entrerà nelle case degli italiani e li esporrà ad un italiano standard, uguale per tutti. |||||||he will expose||||||| It will enter the homes of Italians and expose them to a standard, equal Italian. Il va entrer dans les foyers des Italiens et les exposer à un italien standard, le même pour tout le monde. Le minoranze linguistiche fortunatamente continuano ad esistere e hanno ripreso la loro dignità. Language minorities fortunately continue to exist and have regained their dignity. Il Lei è ancora al suo posto e pochi motti di Mussolini sono veramente entrati nella lingua comune. |||||||||phrases|||||||| |||||||||mottos|||||||| Die Lei ist immer noch in Kraft, und nur wenige von Mussolinis Mottos sind wirklich in den allgemeinen Sprachgebrauch eingegangen. The Lei is still in place and few of Mussolini's mottos have truly entered the common language. Le Lei est toujours en place et peu de devises de Mussolini sont vraiment entrées dans la langue commune. La maggior parte è finita nel dimenticatoio, dimenticata. ||||||drawer| Most have gone into oblivion, forgotten. La plupart sont passés au bord du chemin, oubliés.

Anche l'episodio di oggi finisce qui, spero di aver stimolato la tua curiosità. Today's episode also ends here, I hope I have stimulated your curiosity. Adesso vado a prepararmi una “bevanda arlecchina”. Now I'm going to make myself a "harlequin drink." Maintenant, je vais préparer une "boisson arlequin". Se vuoi accedere a trascrizioni e materiali extra ricorda che trovi tutto su www.piccolomondoitaliano.com. If you want access to transcripts and extra materials remember that you can find everything at www.piccolomondoitaliano.com. Grazie e a presto. Thank you and see you soon.