Come Ti Asfalto gli Haters, con Rosita Celentano. - YouTube
Ciao e benvenuta a questa nuova puntata di Impact Girl.
Oggi parliamo di un tema molto importante soprattutto se lavori sul web perché quando ti
esponi inevitabilmente anche se forse soltanto un post su Facebook potresti attrarre, diciamo così,
degli haters o dei trolls o delle figure insomma particolarmente interessate a creare
polemica poco costruttiva.. In questa puntata impariamo proprio come asfaltare gli hater e
lo facciamo in compagnia di qualcuno che si è allenata parecchio in tutto questo e cioè la
mia carissima amica Rosita. Celentano! Tuffiamoci subito nella nuova puntata!
C: Allora come ti asfalto gli haters come ci asfalti gli hater? Rosita ho bisogno di te, perché
stavo riflettendo, ne parlavamo anche nell'ultima giornata che abbiamo fatto tra noi, sul fatto se
quando si esponi è facile che ti venga sputato addosso il veleno peggiore è che tu possa
immaginare. E non stiamo parlando naturalmente di critiche costruttive perché quelle ci sta che
ci siano ci sta che uno ci resti un po' male e ci sta anche che le interiorizzi, le faccia proprie e
ne faccia buon uso, ma parlo di attacchi gratuiti più o meno maleducati e fuori luogo. Ora, dato per
assunto che per dirla la. Taylor Swift “Hate is gonna Hate” quindi chi odia odierà, punto e basta,
mettiamocela via.. Uno dovrebbe farsi scivolare addosso questa cosa e sembra facile però ci vuole
un sacco di allenamento e tu di allenamento ne hai fatto tanto perché l'esposizione se l'hai
avuta di default da quando era piccolissima. E quindi aiutarci a capire, aiutarmi a capire
come diavolo.. io ti guardo, anche in televisione, nei salotti allora salotti televisivi e chiaro che
poi c'è quasi una sorta di invito alla polemica gratuita perché a parte no del fare share quindi
ci sta però il fatto è al di là del contesto in cui siamo, che sia nel digitale o che sia in tv,
che sia nella vita diciamo così di tutti i giorni, tu hai questa capacità di rispondere in un modo
che quando io ti sento dico ma ci ha pensato le uscita perché ce l'aveva ce l'aveva è scattato un
meccanismo ha schiacciato un pulsante per cui la risposta era perfetta così senza neanche pensarci
un attimo.. allora ti chiedo di farci due o tre esempi di asfaltature o asfaltamenti che
hai fatto in passato e di spiegarci come ci si fa ad allenare per rimettere un hater al suo posto.
R: Allora intanto credo che una delle cose più importanti sia il fatto di non avere paura di
parlare e non aver paura di sbagliare e non aver paura di dire una cosa sbagliata. Se tu
parti dal presupposto che stai dicendo un tuo pensiero che può essere discutibile,
può essere.. puoi dire una stupidaggine perché magari non ti sei aggiornato, parlando poi per
esempio quando si va in televisione nei programmi di attualità dove si parla di cose sociali, di
problemi sociali diventa un pochino più difficile per quello dovrebbe avere il più possibile
cognizione dell'argomento di cui sta parlando, cosa che io non ho, nel senso che peraltro io
dico sempre non perché invitate me quando al posto mio dovrebbe esserci un filosofo, uno scienziato,
un medico? Chiamate una persona qualunque che peraltro io mi reputo abbastanza ignorante,
nel senso che so tutto quello che succede intorno, approfondiscono gli argomenti che più interessano,
mi faccio una mia idea e non ho paura di esporre la mia idea.. Anche se la mia idea potrebbe
essere impopolare, anche se in diretta poi a un certo punto devo dire "guarda c'hai ragione, ho
cambiato idea.. era una stupidaggine quella che ho detto, quella che ho pensato". Già questa cosa qui
elimina tantissimo la possibilità di ferirti, di attaccarti perché se sono la prima io a vivere e
a non avere questa vergogna terribile di dire una cazzata di sbagliare capisci da te che qualunque
haters si smoscia da solo, cioè è uno sfigato... Perché se io sono la prima a essere conscia a non
aver paura ad ammettere i miei limiti, la mia ignoranza, nessun altro mi può ferire.
Questo devo dire è un insegnamento uno dei tanti insegnamenti di mio padre perché lui mi raccontava
che avendo avuto solamente la quinta elementare quando si è trovato famoso da giovanissimo,
a trovarsi in mezzo a spesso a tavolate dove c'erano intellettuali, imprenditori tutta gente
molto colta e parlava con dei termini come parlate voi oggi esperti di web con tutti sti nomi.. e
browser, e il free che lì, che il trak.. che non capisco un cavolo, però dico “scusate che avete
detto?” in modo ironico per giocarci. Lui faceva la stessa cosa, lui diceva “io non mi vergognavo
di dire che cosa vuol dire anticonformista?” (sto facendo un esempio), che cosa vuol dire..
sai termini magari che fino a quel momento lì non sentiti e non usati da lui o dai suoi amici,
venendo da una famiglia molto povera. Questo fa in modo che se tu sei la prima a non prenderti
troppo sul serio a saper giocare ironizzare in modo amorevole verso te stesso delle tue
insicurezze non ti ferisce nessuno. Cioè capisci che gli haters non esistono proprio a me non mi
fanno un baffo, oltretutto Paolo Borzacchiello che è un life coach di neurolinguistica una
volta ha spiegato per esempio che l'uso delle parole che noi facciamo uso nelle situazioni è
molto importante perché chi ha deciso di chiamarli odiatori? cioè tu alimenti uno stato, un modo di
essere se ti dai una un etichetta e un'etichetta sbagliata.. io li avrei chiamati deficienti che
è molto meno grave e un deficiente, i deficienti stanno parlando i deficienti..capisci che già dare
nome a gente aggressiva verbalmente, provocatrice gratuitamente sminuisce la loro forza. Invece
sentirsi un haters spesso per un cretino diventa figo no avere coraggio. Poi c'è la codardia di chi
si copre dietro i social per poterti insultare, c'è la sfigaggine e di chi lo fa perché tu sei
un poveraccio se c'è bisogno di fare questo mi fai veramente tenerezza quindi io né mi incazzo
né niente mi fa, io ti compatisco. C'è un grosso disagio personale che non ha risolto, quindi il
problema di quel deficiente, perché io li chiamo deficiente, deve rimanere suo e non può diventare
mio. Con tutta questa premessa io sono sicura che chiunque si trova davanti a un deficiente che dice
una schifezza si metta a ridere, cioè non può prenderla seriamente perché io prendo seriamente
una critica come accennato tu che sia costruttiva, inerente al contesto. Se vuoi discutiamo
anche in modo magari acceso, sempre nei limiti dell'educazione può anche sfuggire "quello è un
rompipalle ma [ ]" cioè può pure starci in un contesto dove tu mi stai facendo una critica mossa
a confrontare due pensieri. Ma se è gratuita, tanto per essere cattivo o per far vedere che
sei coraggioso, che tu hai il coraggio di scrivere una porcata, mi fai tenerezza, sei un poveraccio
quindi non spreco tempo e faccio in modo che poi il problema resti tuo e non diventi mai mio.
C: Ci sono delle risposte che vip o influencer danno a volte a questi haters che diventano
virali e in effetti fanno sorridere, sono delle risposte proprio che asfaltano cioè di fatto
questi haters o deficienti o come li vogliamo chiamare, vengono letteralmente asfaltati,
non esistono più. Allora, Chiara. Ferragni, è molto molto gettonata dagli haters e c'è
questo commento sul fatto che abbia un seno molto piccolo di qualcuno appunto che l'accusa
che questo sia un grosso problema che dovrebbe risolverlo e lei risponde con una risposta che
appunto è finita poi a per diventare virale dice “adoro il fatto che nel tuo profilo,
nella tua biografia scrivi che ad ogni problema c'è una soluzione poi ritieni che il mio seno
piccolo sia un grosso problema” qualcosa del genere.. Ora la mia domanda è come ti esce una
risposta del genere che chiaramente è una risposta senza nessun tipo di rabbia, come dicevi tu prima,
è una risposta che viene data senza, come dire, si capisce che non viene presa poi tanto sul
personale almeno non sembra. Ma è una risposta talmente neutra, però talmente asfaltate che
non c'è se e non c'è ma, è impossibile che la persona poi ti continui ad attaccare perché ci
sono anche quelle. Come dare una risposta del genere? Quando è che l'hai fatto tu?
R: Ma allora intanto io credo che bisognerebbe "non rinforzare un frame" come dice sempre Paolo
Borzacchiello, come ci insegna la neuro linguistica, perché nel momento in cui
tu spendi anche tre secondi a dare una risposta a una persona che non esiste,
in quel momento inizia a esistere. Quindi bisogna fare proprio una scelta di dire io
prendo e lo blocco. Poi mi ricordo all'inizio che mi dicevano "ma no ma, dopo hai meno follower.."
Ma chissenefrega dico io, preferisco averne meno ma sani che perché avere un numero generale devo
tener dentro il contenitore anche deficienti ma perché? Eccoli lì anche un altro tema nel
senso che c'è gente che pur di avere dei numeri è disposta a qualunque cosa, io non sono disposta.
C: Però mi raccontavi che hai dato una risposta pazzesca a un tizio
che ti ha offeso e ha offeso anche tuo padre.
R: Si su Twitter e mi aveva scritto “ciao come ci si sente essere figlia
di un grande artista ma di un uomo …. “ e io gli ho risposto “bene e tu
come ti senti a essere solo un uomo….. ?” e poi l'ho bloccato
C: ma come ti è venuta???
R: eh non te lo so dire.. nel senso che io c'ho una mia amica che dice che ho delle
chiuse pazzesche. Io credo che non è che tu possa imparare a tavolino a studiare come dare
delle risposte come le chiami tu "asfaltanti", deve essere proprio un modo di essere.. Cioè
mentre leggevo quel messaggio la prima cosa che ho visualizzato nel suo dire, nel suo giudicare mio
padre un uomo di … mi son detta: “non lo conosce, probabilmente è un riflesso di sè stesso”.. ma
guarda, te ne posso dire un'altra.. Xxx non gli pareva vero attaccare tutti le persone come me,
non i deficienti animalisti ed i deficienti vegani, che sono quelle eccezioni vergognose
dove ci sono in tutti i movimenti sono in tutte le situazioni e quindi ci attaccava,
mi prendeva in giro fra l'altro, la sua curva che era già alta ma stazionaria aveva ricominciato a
muoversi verso l'alto, perché per esempio uno che scientificamente decide di andare ad attaccare
laddove c'è una grande visibilità, perché è una regola. Se io attacco una grande come. Chiara
Ferragni della situazione e lei spende tempo per rispondermi, a lui si alza l'attenzione.. Difatti
la regola è se tu vuoi aumentare l'attenzione su di te devi attaccare quelli più grandi di te,
non perder tempo ad attaccare quelli minori perché se no tu fai un favore a loro.. Se uno vuole
parlare cinicamente proprio di come funziona “un mercato” parlando di follower, che poi i numeri
di follower ti portano ad avere sponsorizzazioni, piuttosto che credibilità professionale, piuttosto
che il testimonial di, e quindi questa è una cosa. Xy è uno di quelli che fa un vanto di tutti quelli
che lo insultano. Quindi a lui puoi dire qualunque cosa e adesso non voglio dire parolacce ma proprio
le parolacce peggiori lui le metteva proprio come sigla iniziale. E un giorno, siccome io sono
sempre stata zitta, commentando una schifezza che lui aveva detto estrapolando una roba che
avevo detto io, ho detto "guardate, poi ci sono questi personaggi che girano purtroppo … che sono
diversamente intelligenti e quindi non vedono l'ora di attaccarsi a.. " ..è venuto giù l'inferno
perché "diversamente intelligenti" a lui dava fastidio. Tutti noi abbiamo qualcosa che ci può
colpire, che ci dà fastidio. Se uno c'ha il tempo di pensarci se la segna e alla prossima cazzata,
uno prende e la dice.. Quindi, voglio dire, sai poi ci sono personaggi come lui che vivono di
questo, cioè vivono la loro missione e la loro fama su questo, non solo attaccare gli altri a
prescindere, a prescindere che tu creda in quello che dice oppure no. Io sono una che non potrebbe
mai andare a dire una roba anche attaccare qualcuno se in quel momento non ci credo,
non credo in quello che dico.. Detto ciò fondamentalmente non bisognerebbe,
come si dice, non bisognerebbe rinforzare un frame di questi deficienti perché così non
esistono. Siamo noi che li rispondiamo, che gli diamo un volto, gli diamo un volto, un profilo.
C: C'è un modo, non una regola, non una formula perché appunto è anche un percorso poi personale,
individuale che può essere più o meno supportato da un talento, da un dono, ma c'è un modo per
essere un pochino più auto ironiche prendersi un po' meno sul serio o cominciare a farlo? R: Ma
il modo è.. oddio io, la mia fortuna è stata proprio questa educazione paterna che sa che
ci ha insegnato a ridere, a volerci bene, al di là di cliché estetici, al di là di quello
che ti dicono gli altri, anche il fatto di far attenzione da chi viene un'osservazione o una
critica. Cioè se viene da una persona di cui io ho stima è un osservazione o una critica che tengo in
considerazione perché penso che dica qualcosa per il mio bene anche se sta dicendo una cosa
che a me non piace sentire. Allora a quel punto vale la pena soffermarsi dire o chiedergli anche
“perché mi stai facendo questa osservazione? Dov'è che secondo te ho sbagliato?” Può essere
che abbiano ragione e quindi in quel caso ti danno l'opportunità di evolvere, di crescere
e di arricchire il tuo modo di esprimerti il tuo modo di fare di lavorare di essere quello che è,
come potrebbe essere invece a volte che mi sono trovata a dire “no stavolta ti stai sbagliando”,
questa osservazione è sbagliata per questo e questo motivo e l'altra persona dire a “scusami
forse c'è chi ragione non avevo valutato questo”. Io per esempio dico sempre, che quando con i miei
amici mi capita di avere, grazie al cielo rarissimamente, ma degli scontri forti o su
tematiche di attualità sociali o su discussioni personali nella convivenza perché ci si confida
di momenti difficili di vita, delle proprie relazioni queste cose qui.. io dico sempre quando
io mi incazzo moltissimo e vedete molta foga nella arrabbiarmi a dirvi qualcosa quello è una misura
d'amore, perché se per me tu sei un imbecille non perdo tempo. Ti dico una volta quello che
penso e te lo dico in modo anche leggero, perché se tu hai voglia di ascoltare un parere che ti
può arricchire o comunque che ti fa pensare no che ti crea dei ragionamenti, però poi vedo che se non
te ne frega niente, lascio perdere. Cioè ci sono persone per le quali vale la pena anche discutere,
solitamente dal mio punto di vista sono le persone che amo di più.. Quelle di cui c'è una confidenza
si no facciamo due cene, ci andiamo una sera a fare un aperitivo una cosa cosi. Invece ti voglio
dire una cosa! Una cosa che ho scoperto da poco e devo ringraziare la mia cara amica Paola Neglia,
lei è una consulente di Feng Shui, di questa disciplina antichissima cinese che ti che
misura l'energia intorno a noi, come si muove e questa disciplina parte da centinaia di anni
avanti cristo, dai grandi saggi cinesi, medici cinesi, filosofi cinesi perché i vecchi imperatori
dicevano che se si costruivano città in armonia con la natura circostante ci sarebbero stati i
cittadini felici e sani che avrebbero lavorato per la comunità naturalmente nel modo giusto
tu pensa quanto erano lungimirante quanto erano rispettosi. Da lì tutto uno studio sull'energia
legato al cavo al taoismo a questa filosofia che mi sta appassionando molto.. Una cosa che
mi ha insegnato Paola ultimamente è, perché io la chiamavo per chiedere un consiglio, lei tutte le
volte dopo che le avevo esposto il mio problema lei mi diceva “se posso dirti la mia..” io facevo
“ma io ti ho chiamato apposta per quello”, mi faceva ridere perché dicevo che ti chiamo per
quello e lei diceva “no, perché il fatto comunque di chiedere conferma posso dirti cosa penso io,
riguardo all'argomento che mi risponde riguarda la domanda che mi fai, energeticamente apre dei
canali di accoglienza anche di quello che sta dicendo tu, perché il fatto di percepire quella
domanda e di riconfermarti il fatto che voglio sentire la tua parola il tuo parere
mi predispone ancora meglio ad accogliere qualcosa che magari io non voglio accettare,
non voglio sentire invece in quel momento, intanto ovviamente anche la dolcezza nel dire
le cose più difficili ci dovrebbe essere, perché se io ti do dare una notizia devo dirti Cecilia,
sei ‘na sfigata, se te lo dico dicendoti “madonna Cecilia, sai che sei una sfigata ?? “,
Tu dici “cacchio” se invece io ti dico “Ceci, però ogni tanto sembra un po' una sfigata,
se tu facessi..” Perché tu primo ti mette a ridere, te la dico in modo leggero,
non ti viene l'ansia e da lì formuli una serie di cose che possono essere costruttive in positivo.
C: diciamo che se queste dinamiche potessero riflettersi anche nelle relazioni digitali
sarebbe molto meglio. Diciamo che poi il digitale toglie una serie di aspetti che
nelle relazioni per interpersonali di persona, sono sicuramente più facile anche se poi non è
facile. Non è facile neanche chiedere il permesso di dire la propria, perché noi
siamo molto bravi ad ascoltare con lo scopo di ribattere, di rispondere e di dire la nostra,
raramente siamo pronti ad ascoltare semplicemente per ascoltare, quindi in effetti questo elemento
è importante. Quindi tornando ai nostri Haters potremmo dire che nel momento in cui ci sono delle
critiche costruttive, quindi diciamo che sono magari espresse in modo appunto poco tattico,
senza chiedere il permesso, senza chiedere se vogliamo sentire quello che hanno da dire ma in
fin dei conti ci stiamo esponendo quindi ci sta… prendere un attimo le distanze dalla situazione,
non reagire ma chiedersi magari che cosa c'è di vero in questa critica,
abbiamo sbagliato in qualcosa. Quello che dicevi tu all'inizio che secondo me è molto importante,
siamo effettivamente ignoranti su un certo argomento, non c'eravamo preparati abbastanza,
abbiamo detto qualcosa che era completamente fuori luogo, scusiamo accettiamo e accogliamo
e ringraziamo anche per questa critica.. Se invece diventa un odio digitale, ecco,
qui ci tengo anche a sottolineare a chiudere la nostra chiacchierata ricordando che esiste
un'iniziativa che si chiama “odiare ti costa” e che nasce proprio in supporto e aiuto alle
vittime di odio sul web. Parliamo naturalmente di situazioni come diffamazione, cyberbullismo,
revenge porn, minacce, violenza insomma offese alla propria reputazione, cose molto pesanti che
può insomma non puoi farti scivolare addosso, non è neanche giusto ignorare, perché possono
minare anche mentalmente insomma l'equilibrio di una persona. Quindi questa iniziativa è qualcosa
che si può cercare su internet che consente proprio di segnalare chi ci attacca o chi sta
attaccando qualcuno che noi conosciamo ch e che si trova in una situazione di difficoltà. Rosita
grazie per questi spunti che sono una cosa che mi piace molto di te che sono sempre, quello che
tu condividi è sempre condiviso con grande umiltà e sempre a partire da una tua esperienza ed è per
questo che ci tenevo molto ad avere appunto la tua opinione, a chiederti la tua su questo tema perché
sapevo che sarebbero emersi aspetti che di solito un esperto che ne so di haters non tirerebbe fuori
perché ci sarebbero magari tutta una serie di aspetti, di formule, di cose da fare da non fare
no, blocchi non blocchi invece contest momento fuori un sacco di cose che portano proprio da noi,
da come noi possiamo diventare un pochino più forti al di là di quello che ci succede intorno.
R: Ma io credo che sia la garanzia dovrebbe essere la garanzia di tutto il mondo no anche di chi
produce qualunque cosa a partire da se stesso. Oggi gli slogan e le pubblicità sono la cosa più
fasulla che esista sulla terra, una volta quando c'erano i caroselli, i testimonial oggi fanno
i testimoni famosi solamente perché pigliano tanti soldi non perché poi usano quel prodotto
che incitano alla gente di comprare, questa è una scorrettezza e veramente una dinamica scorretta.
Io l'unica cosa che posso fare è partire dalla mia esperienza personale e non aver paura di dire che
ho sbagliato, tanto siamo sempre in evoluzione, tanto guarda non esiste nessuno che non sbaglia
e gli errori ci devono servire a migliorare. L'unica cosa però io smetterei di chiamarli
haters o odiatori perché la lingua e le parole sono fondamentali. Guarda, pensaci già solo a
dire cos'è che hai detto prima? Odiare ti costa.. mettere “essere deficiente ti costa” fa anche
ridere alla gente, sì perché purtroppo l'odio è un sentimento che hanno voluto inculcarci
negli ultimi 30-40 anni goccia dopo goccia e ci stanno riuscendo, capisci, anche questo momento
di pandemia che crea una distanza sociale, siamo tutti i nemici di tutti e non bisogna bisognerebbe
veramente concentrarsi sulle cose positive non focalizzare più quelle negative e bisognerebbe
proprio fare un percorso invece evidenziando sempre di più le azioni e le cose belle..
C: E, tra l'altro, una cosa importantissima che hai detto l'odio può farti sentire importante
quello che dicevi prima no “Ah sono un hater” un leone da tastiera, mi nascondo però sono forte.
R: perché è un sentimento è un sentimento, finché tu provi odio provi un sentimento,
quando io non provo più niente e ti dico sei un deficiente e lì c'è un distacco vero,
c'è una distanza. Quindi tu crei un legame sentimentale con gli haters. È sbagliato
bisognerebbe proprio cambiare non parla non chiamarli più così. Ci sono parole
che arrivano dritte a colpire una cosa e altre no quindi l'odio purtroppo è un sentimento..
iniziamo a non chiamarlo più a non evocarlo più ecco questo è già arrivare a una cosa.
C: Bello, bello, mi piace moltissimo e secondo
me è la chiusa perfetta per questa nostra chiacchierata insieme..
R: Vedi che è venuta fuori la chiusa anche qui senza saperlo. Le nostre chiuse dai
C: Questo è tutto per la puntata di oggi,
spero di averti dato qualche utile spunto che potrai implementare sin da subito. Se
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Noi come sempre ci sentiamo e vediamo alla prossima puntata Impact Girl [Musica]