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Bartebly, lo Scrivano - Herman Melville, Bartleby (4)

Bartleby (4)

Il mio animo, tuttavia, non era tranquillo, e in preda a una irrequieta curiosità, ritornai infine davanti alla porta. Senza difficoltà infilai la chiave ed entrai. Bartleby non si vedeva. Guardai intorno con ansia, sbirciai dietro il suo paravento, ma era chiaro che se ne era andato. Esaminando con attenzione il luogo, conclusi che chissà da quanto tempo Bartleby doveva mangiare, vestirsi, dormire nel mio ufficio; il tutto senza un piatto, senza un letto, senza uno specchio. Il sedile imbottito di un vecchio divano traballante, in un angolo, mostrava la lieve impronta di una forma sparuta che lì si era coricata. Arrotolata sotto la sua scrivania trovai una coperta; sotto la grata vuota del camino, una scatola di lucido e una spazzola; su una sedia, una bacinella di latta con del sapone e un asciugamano cencioso; in un giornale alcune briciole di focaccine e un pezzetto di formaggio. "Sì", pensai, "è evidente che Bartleby si è installato qui, una sistemazione da scapolo, tutto per conto suo". Immediatamente mi sentii pervadere dal pensiero: "Che squallida solitudine, che isolamento ci sono qui, sotto i miei occhi! La sua povertà è grande, ma la sua solitudine, che cosa orribile! Pensaci. Alla domenica Wall Street è deserta come Petra; la notte, alla fine di ogni giornata, è il vuoto. Questo edificio, che nei giorni feriali brulica di operosità e di vita, di notte rimanda l'eco del nulla, e durante tutta la domenica è abbandonato. E Bartleby ha scelto questo luogo come propria casa; unico spettatore di una solitudine che ha visto gremita - una specie di novello, innocente Mario, che medita fra le rovine di Cartagine! ".

Per la prima volta in vita mia fui sopraffatto da un senso di ineluttabile, struggente malinconia. Prima di allora non avevo mai sperimentato altro che un triste languore non sgradevole. Il vincolo della comune umanità mi trascinava irresistibilmente verso un cupo sconforto. Una malinconia fraterna! Sì, io e Bartleby eravamo entrambi figli di Adamo. Ricordai le vivide sete e i volti raggianti che avevo visto quel giorno, persone agghindate a festa che, simili a cigni, veleggiavano lungo quel Mississippi che è Broadway; e confrontandoli con il pallido copista, mi dissi: "Ah, la felicità corteggia la luce, ecco perché crediamo che il mondo sia lieto; ma l'infelicità si nasconde e si isola, ecco perché crediamo che non ci sia infelicità". Queste tristi fantasticherie - senz'altro chimere di un cervello malato e sciocco - condussero ad altri pensieri, più circostanziati, sulle eccentricità di Bartleby. Aleggiava intorno a me il presentimento di qualche strana scoperta. Mi parve di vedere la pallida forma dello scrivano, avvolta in un sudario gelido, giacere fra gente sconosciuta, incurante.

All'improvviso fui attratto dalla scrivania chiusa di Bartleby, con la chiave in bella mostra nella toppa.

"Non voglio fare nulla di male, non intendo soddisfare una crudele curiosità", pensavo. "La scrivania, inoltre, è di mia proprietà e anche quello che contiene. Così prenderò il coraggio di guardare dentro". Tutto era disposto in ordine metodico; i fogli in pile regolari. Gli scomparti erano profondi e, spostando i fascicoli delle pratiche, tastai fino in fondo. Dopo un poco toccai qualcosa e la trassi fuori. Era un vecchio fazzoletto di cotone, pesante e annodato. Aprendolo vidi che era il suo salvadanaio.

Mi sovvenni allora dei sommessi misteri che avevo notato in quell'uomo. Rammentai di non averlo mai sentito parlare se non per rispondere; di non averlo mai visto leggere - no, neppure un giornale - sebbene di tanto in tanto avesse abbastanza tempo per sè; ricordai che per lunghi intervalli se ne stava in piedi accanto alla sua pallida finestra dietro il paravento a guardare fuori il muro cieco di mattoni; ero sicuro che non andasse mai a una mensa o a una trattoria, mentre il suo volto esangue indicava chiaramente che non beveva mai birra, come faceva Tacchino, e neppure tè o perfino caffè, come gli altri esseri umani; che non andava mai in alcun posto particolare di mia conoscenza; che non usciva mai a fare una passeggiata, a meno che non ci fosse andato in quel momento; che aveva sempre evitato di dirmi chi fosse, da dove venisse, se avesse parenti al mondo; che, seppure così scarno ed emaciato, non si lamentava mai di star male. E soprattutto rammentavo una certa aria inconsapevole di pallido - come chiamarlo? - pallido sussiego, anzi un alone di austero riserbo, che mi aveva intimorito fino a ridurmi a quella docile accettazione delle sue eccentricità, quando avevo ormai paura di chiedergli di rendermi il più insignificante servizio, sebbene potessi capire, dalla protratta immobilità, che dietro il paravento se ne stava probabilmente in piedi, perso in una di quelle sue fantasticherie trasognate davanti al muro cieco.

Rimuginando tutte queste cose e collegandole alla recente scoperta che del mio ufficio Bartleby aveva fatto il suo alloggio permanente e la sua casa, non dimentico della sua morbosa suscettibilità, rimuginando tutto questo, prese a insinuarsi in me un sentimento di prudenza. Le mie prime emozioni erano state di pura malinconia e di sincera, autentica pietà ma, a mano a mano che la solitudine e l'isolamento di Bartleby crescevano nella mia immaginazione, quella stessa malinconia trascolorava in paura, quella pietà in repulsione. E così vero, e anche così terribile, che fino a un certo punto il pensiero o la vista dell'infelicità impegnano i nostri migliori sentimenti, ma, in certi casi speciali, oltre a un certo punto, non succede più. Sbagliano quanti asseriscono che invariabilmente ciò deriva dall'innato egoismo del cuore umano. Discende piuttosto da una certa impotenza a porre rimedio a un male estremo e organico. Per un essere sensibile la pietà non di rado è sofferenza. E quando alla fine si intuisce che tale pietà non si traduce in un efficace soccorso, il senso comune impone all'animo di sbarazzarsene. Quanto vidi quella mattina mi convinse che lo scrivano era vittima di un disordine innato e incurabile. Avrei forse potuto soccorrere il corpo, ma non era il corpo a dolergli; era la sua anima che soffriva, e non potevo raggiungere la sua anima.

Lasciai cadere il proposito di andare alla chiesa della Santissima Trinità quel mattino. Mi sentivo in qualche modo indegno dopo le cose che avevo visto. Mi incamminai verso casa pensando a cosa avrei fatto con Bartleby. Alla fine mi risolsi su quanto segue: il mattino dopo gli avrei rivolto alcune pacate domande sul suo passato, ecc. e, se avesse rifiutato di rispondere in modo aperto e senza riserve (presumevo che avrebbe preferito di no), gli avrei allora dato una banconota da venti dollari oltre a quanto già eventualmente gli dovevo, dicendogli che i suoi servizi non erano più richiesti, ma che, se in qualunque altro modo avessi potuto aiutarlo, sarei stato felice di adoperarmi in tal senso; soprattutto se avesse desiderato ritornare là dove era nato, non importa dove fosse, avrei volentieri contribuito alle spese. Inoltre, se, una volta arrivato a casa, in un momento qualsiasi si fosse trovato bisognoso di aiuto, una sua lettera avrebbe certamente avuto risposta.

Giunse il mattino successivo.

"Bartleby", dissi rivolgendomi gentilmente a lui dietro il paravento.

Nessuna risposta.

"Bartleby", dissi in tono ancora più gentile, "venga qui. Non le chiederò di fare nulla che lei preferisca non fare… desidero soltanto parlarle".

A queste parole silenziosamente scivolò fuori.

"Vuole dirmi, Bartleby, dove è nato?"

"Preferirei di no".

"Non vuole raccontarmi niente di sé?"

"Preferirei di no".

"Quale ragionevole obiezione ha per non parlarmi? Ho nei suoi confronti sentimenti amichevoli".

Non mi guardava mentre parlavo, ma teneva gli occhi fissi sul busto di Cicerone, dietro alla mia sedia, circa a sei pollici sopra la mia testa.

"Che cosa mi risponde, Bartleby? ", proseguii dopo aver aspettato una sua risposta per un bel po' di tempo, mentre il suo volto rimaneva immobile, salvo un tremore quasi impercettibile delle labbra pallide e sottili.

"Per il momento preferisco non rispondere", disse e si ritirò nel suo eremo.

Fu una mia debolezza, lo confesso, ma in quel momento i suoi modi mi irritarono. Non soltanto mi sembrava che nascondessero un certo pacato disprezzo, ma la sua caparbietà mi pareva ingratitudine, considerando gli innegabili benefici e l'indulgenza che aveva avuto da me.

Ancora una volta me ne rimasi lì seduto a rimuginare su quello che avrei dovuto fare. Mortificato com'ero per il suo comportamento, e altrettanto risoluto a licenziarlo quando ero arrivato in ufficio, avvertivo un timore superstizioso che mi si agitava in fondo al cuore, vietandomi di mettere in atto quel proposito, dandomi del mascalzone se avessi osato proferire una sola parola amara contro di lui, il più derelitto degli uomini. Da ultimo, avvicinando con piglio confidenziale la mia sedia alla sua dietro il paravento, mi sedetti dicendo:

"Bartleby, non importa se non mi racconta la sua storia, ma mi consenta di supplicarla, da amico, di adeguarsi per quanto possibile alle abitudini dell'ufficio. Mi prometta che, domani o il giorno appresso, aiuterà a controllare i documenti: in breve, mi prometta che fra un giorno o due comincerà a essere un po' ragionevole. Dica di sì, Bartleby".

"Per il momento preferirei non essere un po' ragionevole", fu la risposta soavemente cadaverica.

Proprio in quel momento si aprirono le porte pieghevoli, e si avvicinò Pince-Nez. Aveva l'aria sofferente di chi ha passato una notte particolarmente brutta, dovuta a una digestione peggiore del solito. Colse le ultime parole di Bartleby.

"Preferirebbe di no, eh? ", ringhiò Pince-Nez. "Lo preferirei io se fossi in lei, signore", rivolto a me, "lo preferirei io; gli darei io le preferenze, a quel mulo cocciuto! Scusi, signore, cos'è che preferisce non fare adesso? ".

Bartleby non batté ciglio.

"Signor Pince-Nez, preferirei che lei si ritirasse per il momento", dissi.

In qualche modo, da un po' di tempo, avevo preso involontariamente l'abitudine di usare la parola "preferire" a ogni piè sospinto, anche fuori luogo. Tremavo all'idea che la vicinanza dello scrivano avesse già, e in modo grave, compromesso il mio equilibrio mentale. Quali altre e peggiori aberrazioni non avrebbe potuto produrre? Questa apprensione aveva avuto la sua parte nella decisione di prendere drastiche misure.

Mentre Pince-Nez si allontanava con aria acida e scontrosa, si avvicinò beato e ossequioso Tacchino.

"Con rispetto, signore", disse, "ieri mi sono messo a pensare al nostro Bartleby. Secondo me, se solo lo preferisse, un quarto di buona birra al giorno farebbe molto nel curarlo e metterlo in sesto per aiutare a controllare i documenti".

"Così anche lei è rimasto contagiato dalla parola", dissi leggermente eccitato.

"Con rispetto, signore, quale parola? ", chiese Tacchino ficcandosi nel ristretto spazio dietro il paravento e, così facendo, mandandomi a urtare lo scrivano. "Quale parola, signore?"

"Preferirei essere lasciato solo qui", disse Bartleby, quasi offeso per quell'invasione nel suo spazio privato.

"Ecco la parola, Tacchino", dissi, "Eccola!".

"Oh, preferire? Oh, sì… strana parola. Non la uso mai io. Ma, signore, come stavo dicendo, se preferisse…"

"Tacchino", lo interruppi, "si ritiri, per favore".

"Certamente, signore, se lei preferisce così". Mentre apriva la porta pieghevole per ritirarsi, Pince-Nez, lanciandomi un'occhiata dalla sua scrivania, mi chiese se preferissi che un certo documento venisse copiato su carta azzurra o bianca. Non sottolineò con accento malizioso la parola "preferire". Era chiaro che gli era sfuggita dalle labbra in modo involontario. "Devo sbarazzarmi senz'altro di questo demente, che ha già, in certa misura, turbato la lingua, se non il cervello mio e dei miei impiegati", pensai fra me. Ma ritenni prudente non spiattellargli lì per lì il licenziamento.

Il giorno successivo notai che Bartleby non faceva nulla salvo starsene in piedi alla finestra, perso nella fantasticheria ispiratagli dal muro cieco. Quando gli chiesi perché non scrivesse, rispose di aver deciso di non scrivere più.

"Come, anche questo adesso? Cos'altro? ", esclamai. "Non vuole più scrivere?"

"No".

"Per quale ragione?"

"Non capisce da sé la ragione? ", rispose con indifferenza.

Lo guardai fisso e notai che i suoi occhi apparivano spenti e vitrei. Mi venne subito da pensare che l'impareggiabile diligenza, durante le prime settimane del suo impiego presso di me, nel copiare accanto a quella buia finestra gli avesse temporaneamente affaticato la vista.

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Bartleby (4) Bartleby (4) Bartleby (4) Bartleby (4)

Il mio animo, tuttavia, non era tranquillo, e in preda a una irrequieta curiosità, ritornai infine davanti alla porta. ||||||||||||unruhigen|||||| Senza difficoltà infilai la chiave ed entrai. Bartleby non si vedeva. Guardai intorno con ansia, sbirciai dietro il suo paravento, ma era chiaro che se ne era andato. I looked around anxiously, peeking behind his screen, but it was clear that he was gone. Esaminando con attenzione il luogo, conclusi che chissà da quanto tempo Bartleby doveva mangiare, vestirsi, dormire nel mio ufficio; il tutto senza un piatto, senza un letto, senza uno specchio. Examining the place carefully, I concluded that who knows how long Bartleby had to eat, dress, sleep in my office; all without a plate, without a bed, without a mirror. Il sedile imbottito di un vecchio divano traballante, in un angolo, mostrava la lieve impronta di una forma sparuta che lì si era coricata. ||gepolstert|||||wackelnd|||||||||||dünn||||| The upholstered seat of a rickety old sofa in one corner showed the faint imprint of a sparse form that had lain there. Arrotolata sotto la sua scrivania trovai una coperta; sotto la grata vuota del camino, una scatola di lucido e una spazzola; su una sedia, una bacinella di latta con del sapone e un asciugamano cencioso; in un giornale alcune briciole di focaccine e un pezzetto di formaggio. ||||||||||Gitter|||||||Politur|||Bürste|||||Schüssel||Blech|||||||lappen|||||Brösel||||||| Rolled up under his desk I found a blanket; under the empty fireplace grate, a box of polish and a brush; on a chair, a tin basin with soap and a ragged towel; in a newspaper some crumbs of scones and a piece of cheese. "Sì", pensai, "è evidente che Bartleby si è installato qui, una sistemazione da scapolo, tutto per conto suo". |||||||||||||Single|||| Immediatamente mi sentii pervadere dal pensiero: "Che squallida solitudine, che isolamento ci sono qui, sotto i miei occhi! |||||||schäbige|||||||||| Immediately I felt pervaded by the thought, "What bleak loneliness, what isolation there is here before my eyes! La sua povertà è grande, ma la sua solitudine, che cosa orribile! Pensaci. Alla domenica Wall Street è deserta come Petra; la notte, alla fine di ogni giornata, è il vuoto. |||||||Petra|||||||||| On Sunday Wall Street is as deserted as Petra; at night, at the end of each day, it is emptiness. Questo edificio, che nei giorni feriali brulica di operosità e di vita, di notte rimanda l'eco del nulla, e durante tutta la domenica è abbandonato. |||||werktags|wimmelt|||||||||||||||||| This building, which on weekdays teems with industriousness and life, sends back echoes of nothingness at night, and throughout Sunday is abandoned. E Bartleby ha scelto questo luogo come propria casa; unico spettatore di una solitudine che ha visto gremita - una specie di novello, innocente Mario, che medita fra le rovine di Cartagine! |||||||||||||||||voller||||Neuling|||||||||Karthago And Bartleby chose this place as his home; the sole spectator of a solitude he saw packed - a kind of new, innocent Mario, meditating in the ruins of Carthage! ".

Per la prima volta in vita mia fui sopraffatto da un senso di ineluttabile, struggente malinconia. |||||||||||||Unvermeidlichkeit|drückender| For the first time in my life I was overcome by a sense of inescapable, poignant melancholy. Prima di allora non avevo mai sperimentato altro che un triste languore non sgradevole. |||||||||||Langeweile||unangenehm Before then I had never experienced anything but a sad, unpleasant languor. Il vincolo della comune umanità mi trascinava irresistibilmente verso un cupo sconforto. |||||||||||Verzweiflung The bond of common humanity dragged me irresistibly toward a gloomy despondency. Una malinconia fraterna! Sì, io e Bartleby eravamo entrambi figli di Adamo. Yes, Bartleby and I were both children of Adam. Ricordai le vivide sete e i volti raggianti che avevo visto quel giorno, persone agghindate a festa che, simili a cigni, veleggiavano lungo quel Mississippi che è Broadway; e confrontandoli con il pallido copista, mi dissi: "Ah, la felicità corteggia la luce, ecco perché crediamo che il mondo sia lieto; ma l'infelicità si nasconde e si isola, ecco perché crediamo che non ci sia infelicità". ||||||||||||||geschmückt||||||Schwäne|segelten||||||||||||copista||||||||||||||||||||||||||||||| I recalled the vivid silks and radiant faces I had seen that day, people decked out in festive garb who, swan-like, sailed down that Mississippi that is Broadway; and comparing them with the pale copyist, I said to myself, "Ah, happiness courts the light, that's why we believe the world is happy; but unhappiness hides and isolates, that's why we believe there is no unhappiness." Queste tristi fantasticherie - senz'altro chimere di un cervello malato e sciocco - condussero ad altri pensieri, più circostanziati, sulle eccentricità di Bartleby. ||||Phantome|||||||||||||||| Aleggiava intorno a me il presentimento di qualche strana scoperta. Alegte||||||||| A foreboding of some strange discovery hovered around me. Mi parve di vedere la pallida forma dello scrivano, avvolta in un sudario gelido, giacere fra gente sconosciuta, incurante. ||||||||||||Leichentuch||||||unbekümmert I thought I saw the pale form of the scribe, wrapped in an icy shroud, lying among unknown people, heedless.

All'improvviso fui attratto dalla scrivania chiusa di Bartleby, con la chiave in bella mostra nella toppa. |||||||||||||||Schloss Suddenly I was attracted to Bartleby's closed desk, with the key prominently displayed in the keyhole.

"Non voglio fare nulla di male, non intendo soddisfare una crudele curiosità", pensavo. "I don't want to do anything wrong, I don't intend to satisfy a cruel curiosity," I thought. "La scrivania, inoltre, è di mia proprietà e anche quello che contiene. "The desk, moreover, is my property and also what it contains. Così prenderò il coraggio di guardare dentro". Tutto era disposto in ordine metodico; i fogli in pile regolari. |||||||||Stapeln| Everything was arranged in methodical order; the papers in regular stacks. Gli scomparti erano profondi e, spostando i fascicoli delle pratiche, tastai fino in fondo. |||||||Aktenbündel|||||| The compartments were deep, and as I moved the case files around, I felt my way to the bottom. Dopo un poco toccai qualcosa e la trassi fuori. Era un vecchio fazzoletto di cotone, pesante e annodato. ||||||||gebunden Aprendolo vidi che era il suo salvadanaio. ||||||Sparschwein

Mi sovvenni allora dei sommessi misteri che avevo notato in quell'uomo. |sovvenni||||||||| I then became aware of the subdued mysteries I had noticed in the man. Rammentai di non averlo mai sentito parlare se non per rispondere; di non averlo mai visto leggere - no, neppure un giornale - sebbene di tanto in tanto avesse abbastanza tempo per sè; ricordai che per lunghi intervalli se ne stava in piedi accanto alla sua pallida finestra dietro il paravento a guardare fuori il muro cieco di mattoni; ero sicuro che non andasse mai a una mensa o a una trattoria, mentre il suo volto esangue indicava chiaramente che non beveva mai birra, come faceva Tacchino, e neppure tè o perfino caffè, come gli altri esseri umani; che non andava mai in alcun posto particolare di mia conoscenza; che non usciva mai a fare una passeggiata, a meno che non ci fosse andato in quel momento; che aveva sempre evitato di dirmi chi fosse, da dove venisse, se avesse parenti al mondo; che, seppure così scarno ed emaciato, non si lamentava mai di star male. ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||esangue||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||mager||emaciato||||||| I remembered that I never heard him speak except in response; that I never saw him read-no, not even a newspaper-though he had enough time to himself from time to time; I remembered that for long intervals he would stand by his pale window behind the screen looking out at the blind brick wall; I was sure that he never went to a canteen or a diner, while his bloodless face clearly indicated that he never drank beer, as Turkey did, or even tea or even coffee, as other human beings did; that he never went to any particular place of my acquaintance; that he never went out for a walk, unless he had gone there at the time; that he had always avoided telling me who he was, where he came from, whether he had any relatives in the world; that, though so gaunt and emaciated, he never complained of being ill. E soprattutto rammentavo una certa aria inconsapevole di pallido - come chiamarlo? ||||||unwissend|||| Most of all, I remembered a certain unconscious air of pale - what to call it? - pallido sussiego, anzi un alone di austero riserbo, che mi aveva intimorito fino a ridurmi a quella docile accettazione delle sue eccentricità, quando avevo ormai paura di chiedergli di rendermi il più insignificante servizio, sebbene potessi capire, dalla protratta immobilità, che dietro il paravento se ne stava probabilmente in piedi, perso in una di quelle sue fantasticherie trasognate davanti al muro cieco. |Sussiego|||Hauch|||Reserviertheit||||intimoriert|||||||||||||||||||||||||||protratta|Unbeweglichkeit|||||||||||||||||||||| - pale demeanor, indeed an aura of austere reserve, which had intimidated me into that docile acceptance of his eccentricities, when I was now afraid to ask him to render me the most insignificant service, although I could tell from the protracted stillness that he was probably standing behind the screen, lost in one of his dreamy reveries before the blind wall.

Rimuginando tutte queste cose e collegandole alla recente scoperta che del mio ufficio Bartleby aveva fatto il suo alloggio permanente e la sua casa, non dimentico della sua morbosa suscettibilità, rimuginando tutto questo, prese a insinuarsi in me un sentimento di prudenza. Nachdenkend||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Mulling all these things over and connecting them to the recent discovery that Bartleby had made my office his permanent quarters and home, not oblivious of his morbid susceptibility, mulling all this over, a feeling of caution began to creep in. Le mie prime emozioni erano state di pura malinconia e di sincera, autentica pietà ma, a mano a mano che la solitudine e l'isolamento di Bartleby crescevano nella mia immaginazione, quella stessa malinconia trascolorava in paura, quella pietà in repulsione. |||||||||||||||||||||||||||||||||transcolorierte|||||| My first emotions had been pure melancholy and sincere, genuine pity but, as Bartleby's loneliness and isolation grew in my imagination, that same melancholy transcended into fear, that pity into revulsion. E così vero, e anche così terribile, che fino a un certo punto il pensiero o la vista dell'infelicità impegnano i nostri migliori sentimenti, ma, in certi casi speciali, oltre a un certo punto, non succede più. And so true, and also so terrible, that up to a certain point the thought or sight of unhappiness engages our best feelings, but, in certain special cases, beyond a certain point, it no longer happens. Sbagliano quanti asseriscono che invariabilmente ciò deriva dall'innato egoismo del cuore umano. ||behaupten||||||||| Those who assert that invariably this stems from the innate selfishness of the human heart are wrong. Discende piuttosto da una certa impotenza a porre rimedio a un male estremo e organico. ||||||||||||extremes||organisch Rather, it descends from a certain impotence to remedy extreme and organic evil. Per un essere sensibile la pietà non di rado è sofferenza. For a sensitive being, pity is not infrequently suffering. E quando alla fine si intuisce che tale pietà non si traduce in un efficace soccorso, il senso comune impone all'animo di sbarazzarsene. |||||intuitiv erkennt|||||||||||||||||sich davon befreien And when it eventually becomes apparent that such pity does not result in effective relief, common sense dictates that the soul must get rid of it. Quanto vidi quella mattina mi convinse che lo scrivano era vittima di un disordine innato e incurabile. |||||überzeugte||||||||||| What I saw that morning convinced me that the scribe was the victim of an innate and incurable disorder. Avrei forse potuto soccorrere il corpo, ma non era il corpo a dolergli; era la sua anima che soffriva, e non potevo raggiungere la sua anima. |||retten|||||||||ihm wehzutun||||||||||||| I could perhaps have rescued the body, but it was not the body that ached; it was his soul that ached, and I could not reach his soul.

Lasciai cadere il proposito di andare alla chiesa della Santissima Trinità quel mattino. Mi sentivo in qualche modo indegno dopo le cose che avevo visto. Mi incamminai verso casa pensando a cosa avrei fatto con Bartleby. Alla fine mi risolsi su quanto segue: il mattino dopo gli avrei rivolto alcune pacate domande sul suo passato, ecc. e, se avesse rifiutato di rispondere in modo aperto e senza riserve (presumevo che avrebbe preferito di no), gli avrei allora dato una banconota da venti dollari oltre a quanto già eventualmente gli dovevo, dicendogli che i suoi servizi non erano più richiesti, ma che, se in qualunque altro modo avessi potuto aiutarlo, sarei stato felice di adoperarmi in tal senso; soprattutto se avesse desiderato ritornare là dove era nato, non importa dove fosse, avrei volentieri contribuito alle spese. and, if he refused to answer openly and unreservedly (I presumed he would prefer not to), I would then give him a twenty-dollar bill in addition to what I already possibly owed him, telling him that his services were no longer required, but that, if in any other way I could help him, I would be happy to endeavor to do so; especially if he wished to return to where he was born, no matter where he was, I would gladly contribute to the expenses. Inoltre, se, una volta arrivato a casa, in un momento qualsiasi si fosse trovato bisognoso di aiuto, una sua lettera avrebbe certamente avuto risposta. Moreover, if, once he arrived home, at any time he found himself in need of help, a letter from him would certainly be answered.

Giunse il mattino successivo.

"Bartleby", dissi rivolgendomi gentilmente a lui dietro il paravento. "Bartleby," I said politely addressing him behind the screen.

Nessuna risposta.

"Bartleby", dissi in tono ancora più gentile, "venga qui. Non le chiederò di fare nulla che lei preferisca non fare… desidero soltanto parlarle". I am not going to ask you to do anything that you would rather not do...I just wish to talk to you."

A queste parole silenziosamente scivolò fuori.

"Vuole dirmi, Bartleby, dove è nato?"

"Preferirei di no".

"Non vuole raccontarmi niente di sé?"

"Preferirei di no".

"Quale ragionevole obiezione ha per non parlarmi? ||Einwand|||| Ho nei suoi confronti sentimenti amichevoli". I have friendly feelings toward him."

Non mi guardava mentre parlavo, ma teneva gli occhi fissi sul busto di Cicerone, dietro alla mia sedia, circa a sei pollici sopra la mia testa.

"Che cosa mi risponde, Bartleby? ", proseguii dopo aver aspettato una sua risposta per un bel po' di tempo, mentre il suo volto rimaneva immobile, salvo un tremore quasi impercettibile delle labbra pallide e sottili.

"Per il momento preferisco non rispondere", disse e si ritirò nel suo eremo.

Fu una mia debolezza, lo confesso, ma in quel momento i suoi modi mi irritarono. Non soltanto mi sembrava che nascondessero un certo pacato disprezzo, ma la sua caparbietà mi pareva ingratitudine, considerando gli innegabili benefici e l'indulgenza che aveva avuto da me. |||||||||||||Sturheit|||||||||Nachsicht||||| Not only did they seem to me to conceal a certain quiet contempt, but his stubbornness seemed to me to be ingratitude, considering the undeniable benefits and indulgence he had received from me.

Ancora una volta me ne rimasi lì seduto a rimuginare su quello che avrei dovuto fare. |||||||||nachdenken|||||| Once again I sat there mulling over what I should do. Mortificato com'ero per il suo comportamento, e altrettanto risoluto a licenziarlo quando ero arrivato in ufficio, avvertivo un timore superstizioso che mi si agitava in fondo al cuore, vietandomi di mettere in atto quel proposito, dandomi del mascalzone se avessi osato proferire una sola parola amara contro di lui, il più derelitto degli uomini. |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||proferieren||||||||||derelitto|| Mortified as I was by his behavior, and equally resolved to fire him when I had arrived at the office, I felt a superstitious fear stirring in the bottom of my heart, forbidding me to carry out that intention, calling me a scoundrel if I dared to utter a single bitter word against him, the most derelict of men. Da ultimo, avvicinando con piglio confidenziale la mia sedia alla sua dietro il paravento, mi sedetti dicendo: ||||Piglia|||||||||||| At last, confidently approaching my chair to his behind the screen, I sat down, saying:

"Bartleby, non importa se non mi racconta la sua storia, ma mi consenta di supplicarla, da amico, di adeguarsi per quanto possibile alle abitudini dell'ufficio. "Bartleby, it doesn't matter if you don't tell me your story, but allow me to plead with you, as a friend, to conform as much as possible to the customs of the office. Mi prometta che, domani o il giorno appresso, aiuterà a controllare i documenti: in breve, mi prometta che fra un giorno o due comincerà a essere un po' ragionevole. Promise me that, tomorrow or the next day, he will help check the documents: in short, promise me that in a day or two he will begin to be a little reasonable. Dica di sì, Bartleby".

"Per il momento preferirei non essere un po' ragionevole", fu la risposta soavemente cadaverica.

Proprio in quel momento si aprirono le porte pieghevoli, e si avvicinò Pince-Nez. ||||||||||||Pince|Pince-Nez Just then the folding doors opened, and Pince-Nez approached. Aveva l'aria sofferente di chi ha passato una notte particolarmente brutta, dovuta a una digestione peggiore del solito. Colse le ultime parole di Bartleby.

"Preferirebbe di no, eh? ", ringhiò Pince-Nez. ringhiò|| "Lo preferirei io se fossi in lei, signore", rivolto a me, "lo preferirei io; gli darei io le preferenze, a quel mulo cocciuto! |||||||||||||||||||||Esel|sturer "I would prefer him if I were you, sir," addressing me, "I would prefer him; I would give him preference, that stubborn mule! Scusi, signore, cos'è che preferisce non fare adesso? ".

Bartleby non batté ciglio. |||Augenlid

"Signor Pince-Nez, preferirei che lei si ritirasse per il momento", dissi.

In qualche modo, da un po' di tempo, avevo preso involontariamente l'abitudine di usare la parola "preferire" a ogni piè sospinto, anche fuori luogo. Somehow, for some time, I had unwittingly gotten into the habit of using the word "prefer" at every turn, even out of place. Tremavo all'idea che la vicinanza dello scrivano avesse già, e in modo grave, compromesso il mio equilibrio mentale. Quali altre e peggiori aberrazioni non avrebbe potuto produrre? Questa apprensione aveva avuto la sua parte nella decisione di prendere drastiche misure. |Besorgnis|||||||||||

Mentre Pince-Nez si allontanava con aria acida e scontrosa, si avvicinò beato e ossequioso Tacchino. |||||||||schroff|||||gehorsam| As Pince-Nez turned away sourly and grumpily, blissfully and obsequiously approached Turkey.

"Con rispetto, signore", disse, "ieri mi sono messo a pensare al nostro Bartleby. "Respectfully, sir," he said, "yesterday I got to thinking about our Bartleby. Secondo me, se solo lo preferisse, un quarto di buona birra al giorno farebbe molto nel curarlo e metterlo in sesto per aiutare a controllare i documenti". ||||||||||||||||||||sesto|||||| In my opinion, if he only preferred it, a quart of good beer a day would go a long way in curing him and setting him up to help check his papers."

"Così anche lei è rimasto contagiato dalla parola", dissi leggermente eccitato. "So you were also infected by the word," I said slightly excitedly.

"Con rispetto, signore, quale parola? ", chiese Tacchino ficcandosi nel ristretto spazio dietro il paravento e, così facendo, mandandomi a urtare lo scrivano. ||||engen||||||||||stoßen|| ", Turkey asked, poking into the narrow space behind the screen and, in doing so, sending me bumping into the scribe. "Quale parola, signore?"

"Preferirei essere lasciato solo qui", disse Bartleby, quasi offeso per quell'invasione nel suo spazio privato.

"Ecco la parola, Tacchino", dissi, "Eccola!".

"Oh, preferire? Oh, sì… strana parola. Non la uso mai io. Ma, signore, come stavo dicendo, se preferisse…" But, sir, as I was saying, if you would rather-"

"Tacchino", lo interruppi, "si ritiri, per favore". "Turkey," I interrupted him, "please withdraw."

"Certamente, signore, se lei preferisce così". Mentre apriva la porta pieghevole per ritirarsi, Pince-Nez, lanciandomi un'occhiata dalla sua scrivania, mi chiese se preferissi che un certo documento venisse copiato su carta azzurra o bianca. As he opened the folding door to retreat, Pince-Nez, casting a glance at me from his desk, asked if I preferred a certain document to be copied on blue or white paper. Non sottolineò con accento malizioso la parola "preferire". Era chiaro che gli era sfuggita dalle labbra in modo involontario. It was clear that it had escaped his lips involuntarily. "Devo sbarazzarmi senz'altro di questo demente, che ha già, in certa misura, turbato la lingua, se non il cervello mio e dei miei impiegati", pensai fra me. "I must certainly get rid of this demented person, who has already, to some extent, disturbed my tongue, if not my and my employees' brains," I thought to myself. Ma ritenni prudente non spiattellargli lì per lì il licenziamento. ||||verraten|||||

Il giorno successivo notai che Bartleby non faceva nulla salvo starsene in piedi alla finestra, perso nella fantasticheria ispiratagli dal muro cieco. The next day I noticed that Bartleby did nothing except stand at the window, lost in the reverie inspired by the blind wall. Quando gli chiesi perché non scrivesse, rispose di aver deciso di non scrivere più. When I asked him why he was not writing, he replied that he had decided not to write anymore.

"Come, anche questo adesso? Cos'altro? ", esclamai. "Non vuole più scrivere?"

"No".

"Per quale ragione?"

"Non capisce da sé la ragione? ", rispose con indifferenza.

Lo guardai fisso e notai che i suoi occhi apparivano spenti e vitrei. Mi venne subito da pensare che l'impareggiabile diligenza, durante le prime settimane del suo impiego presso di me, nel copiare accanto a quella buia finestra gli avesse temporaneamente affaticato la vista. ||||||||||||||||||||||||||||aff fatigato|| It immediately occurred to me that the unparalleled diligence, during the first weeks of his employment with me, in copying by that dark window had temporarily fatigued his eyesight.