×

Mes naudojame slapukus, kad padėtume pagerinti LingQ. Apsilankę avetainėje Jūs sutinkate su mūsų slapukų politika.


image

1812. La storia della bufera napoleonica, XXXIII puntata (finale)

XXXIII puntata (finale)

Da Borodino a Parigi Aurelio: State ascoltando La Voce della Russia, da Mosca. Anna: 1812 Aurelio: Da Borodino a Parigi Anna: Programma conclusivo in tre puntate di Aurelio Montingelli e Anna Gromova Tarle racconta che Napoleone aveva lasciato il suo esercito impegnato nelle acque della Beresina, per abbandonarsi ad una lunga corsa di dodici giorni attraverso mezza Europa che lo aveva portato alle Tuilleries all'alba del 18 dicembre. Nei sei mesi della campagna di Russia aveva perso mezzo milione di uomini, ma lui, come tutti i dittatori temeva più che altro di perdere la faccia. A Parigi si era fatto precedere dal famoso Bollettino n.29 che annunciava la sconfitta di cui però lui attribuiva la responsabilità a tutti gli altri e prima di tutto al Generale Inverno. Due secoli dopo la leggenda è ancora viva se un giornalista italiano si sente in dovere di smentirla… Secondo Paolo Granzotto infatti sarebbe stata creata dallo stesso Napoleone che nel «prematuro sopraggiungere dell'inverno»aveva voluto vedere il responsabile della disfatta. “In verità fino alla Beresina – egli scrive - l'inverno russo era stato insolitamente mite. Quando si fece davvero sentire sembrò più rigido di quel che fosse perché nulla era stato predisposto per affrontarlo. I piani prevedevano infatti di trascorrerlo nei sontuosi edifici moscoviti, con le tavole imbandite davanti ai caminetti accesi. A fiaccare l'esercito fu semmai una estate torrida unita alla drammatica carenza dei servizi medici. Prima ancora che fosse sparato un solo colpo, 90.000 soldati erano morti di dissenteria, difterite e tifo. “ Cinquantanni prima il grande storico russo Evghenj Tarle era stato più lapidario: “ Non il gelo e gli spazi sconfissero Napoleone, ma la resistenza del popolo russo….Esso aveva difeso il suo diritto ad una esistenza nazionale indipendente e lo aveva fatto con una irresistibile volontà di vittoria, con un eroismo sprezzante di ogni clamore, come nessun altro al mondo…” Alessandro I aveva detto sei mesi prima che nessuna trattativa sarebbe stata possibile fino a quando un solo soldato nemico fosse rimasto sul suolo della patria. Volgeva al termine quel fatidico 1812 e coloro che avevano potuto, erano fuggiti. In terra russa erano rimasti soltanto centinaia di migliaia di cadaveri, mezzo milione di uomini, di cui a Napoleone non importava nulla, come egli stesso aveva confessato a Metternich. I soldati russi avevano raggiunto i confini della patria, ma non si erano fermati. Leggiamo nel diario del soldato Aleksandr Cicerin . “2 gennaio 1813. A 28 verste da Merech. Ieri abbiamo iniziato l'anno nuovo con una marcia tremenda. Alle 8 del mattino ci siamo radunati sulla riva del Neman. Prima di passare all'azione è stata officiata la liturgia. Abbiamo attraversato il fiume con la musica e un triplice Hurrah. Poi ci siamo lasciati alle spalle il fiume e ho messo piede in un paese straniero avvertendo una inconsapevole emozione. Alla fine ci siamo fatti il segno della croce per l'ultima volta in terra natia e ho ricordato gli amici, ho pensato ai cari genitori e per le prime otto verste mi è sembrato di marciare insieme a loro…” In un certo senso quelle prime otto verste in terra straniera possono essere considerate l'inizio della sesta coalizione, benché la Prussia soltanto a marzo si unì alla Russia, seguita, nell' estate, da Inghilterra, Austria e Svezia. Le truppe russe avanzavano e a fine gennaio entrarono a Varsavia. Ma Kutuzov aveva fretta e puntò subito su Kalisz, da cui sarebbe partita l'offensiva sulla Germania. Ma non riuscì a vederla. Morì il 26 aprile del 1813 in una piccola cittadina della Prussia che oggi si trova in territorio polacco. La Prussia dichiarò guerra alla Francia e si alleò con la Russia. Alleati e vassalli e finanche i vecchi compagni d'arme come Murat e Bernadotte, decisero di scrollarsi di dosso Napoleone convinti di poter avere un futuro soltanto senza e contro di lui. I primi mesi del 1813 furono contrassegnati da battaglie sanguinose in cui spesse volte la vittoria aveva il sapore della sconfitta. Comunque, al di là delle alterne fortune militari di quella prima fase della campagna, fu subito chiaro che la futura sesta coalizione avrebbe disposto di una significativa superioritàdi uomini e mezzi. E che Napoleone non sarebbe riuscito ad evitare la sconfitta definitiva, benché Metternich gli offrisse una ciambella di salvataggio che sembrava piuttosto una spinta verso il baratro. A Dresda Metternich presentò a Napoleone la proposta di un congresso di pace. Lui, Bonaparte, avrebbe dovuto soltanto rinunciare a Olanda, Svizzera, Spagna. Unione del Reno, Polonia e gran parte dell'Italia… Napoleone represse a stento l'indignazione, ma perché aveva bisogno di tempo accettò di stare al gioco di quello che sarebbe passato alla storia come il Congresso di Praga. Il cui copione era stato già scritto ed infatti il 10 agosto Metternich annunciava che l'Austria scendeva in guerra contro Napoleone a fianco della coalizione. Con l'autunno incominciò la secessione volontaria o forzata degli staterelli che Napoleone aveva fondato per parenti e amici. A settembre Massimiliano di Baviera si dichiarò sciolto da ogni vincolo di alleanza con la Francia napoleonica. Il 26 ottobre la cavalleria cosacca cacciò dalla Westfalia Re Jerome Bonaparte e il suo regnò aderì alla coalizione. Il 2 novembre Federico di Wuttemberg fece altrettanto. L'Armata russo-austro-prussiana si era attestata ai confini con la Francia. E secondo lo storico Mikhailovski-Danilevskii, testimone oculare di quegli avvenimenti, per tutto il mese di dicembre Alessandro I aveva spronato gli alleati ad entrare in territorio francese. Nella notte di San Silvestro la Guardia russa, al comando diretto dello zar varcò i confini della Francia. Il 26 gennaio del 1814 le truppe alleate si concentrarono nello Champagne a 200 chilometri da Parigi. Lo stesso giorno Napoleone salutò il Re di Roma, di tre anni, e la moglie Maria Luisa e partì per la sua ultima battaglia. Non li avrebbe piu visti. Gli storici francesi, come Lavisse e Rambaud, hanno descritto quell'ultima battaglia, in verità articolata in tutta una serie di sanguinosi combattenti, come una folgorante vittoria, in cui Napoleone, come avrebbe detto lui stesso, aveva ritrovato gli stivali delle prime campagne italiane. Si, nel corso delle operazioni in territorio francese Napoleone seppe cogliere alcune vittorie, ma queste rimasero sempre fine a se stesse e senza alcuno sbocco strategico. La solita mistificazione della storia che Napoleone aveva iniziato dopo la Beresina. Allora, nei dodici giorni di viaggio verso Parigi, aveva ripetuto a Colencour che durante la campagna di Russia, da Smolensk a Borodino, aveva sempre battuto i russi. Ben sapendo che il fido e prudente diplomatico non avrebbe avuto il coraggio di chiedere perché allora stavano scappando. A fine marzo le truppe della coalizione decisero che la guerra doveva essere decisa a Parigi e non in una serie infinita di scontri sui campi della Francia. Il 29 marzo settecentomila parigini seppero che i russi erano alle porte della città. Dopo alcuni duri combattimenti alla periferia della città Alessandro I chiese la resa ai parlamentari francesi con queste parole: “ Che Marmon ponga fine alla battaglia, se Parigi non si arrenderà, entro questa sera nessuno saprà mai dove si trovava la capitale…” Fra le truppe russe c'era un testimone d'eccezione, il futuro scrittore Aleksandr Pisarev che nella sua opera più celebre dedicata ai Granatieri russi, così annotava il 30 marzo del 1814: “ Alle 12 di questa mattina le truppe russe al comando dell'Imperatore, entrarono trionfalmente a Parigi. Gli abitanti della città hanno accolto fra gli applausi i Vincitori…” La Grande guerra patriottica del 1812 si era conclusa.

XXXIII puntata (finale) XXXIII Folge (endgültig) XXXIII episode (final) XXXIII épisode (final) XXXIII episódio (final) XXXIII эпизод (финал)

Da Borodino a Parigi Aurelio: State ascoltando La Voce della Russia, da Mosca. From Borodino to Paris Aurelio: You are listening to The Voice of Russia, from Moscow. Anna: 1812 Aurelio: Da Borodino a Parigi Anna: Programma conclusivo in tre puntate di Aurelio Montingelli e Anna Gromova Tarle racconta che Napoleone aveva lasciato il suo esercito impegnato nelle acque della Beresina, per abbandonarsi ad una lunga corsa di dodici giorni attraverso mezza Europa che lo aveva portato alle Tuilleries all'alba del 18 dicembre. |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||Tuileries||| Anna: 1812 Aurelio: From Borodino to Paris Anna: Final program in three episodes by Aurelio Montingelli and Anna Gromova Tarle tells that Napoleon had left his army engaged in the waters of the Beresina, to indulge in a long twelve-day race across half of Europe that he had taken him to the Tuilleries at dawn on December 18th. Nei sei mesi della campagna di Russia aveva perso mezzo milione di uomini, ma lui, come tutti i dittatori temeva più che altro di perdere la faccia. In the six months of the Russian campaign he had lost half a million men, but he, like all dictators, was more afraid of losing face. A Parigi si era fatto precedere dal famoso Bollettino n.29 che annunciava la sconfitta di cui però lui attribuiva la responsabilità a tutti gli altri e prima di tutto al Generale Inverno. |||||preceded|||||||||||||attributed||||||||||||| In Paris he had been preceded by the famous Bulletin n.29 which announced the defeat of which, however, he attributed the responsibility to all the others and first of all to General Winter. Due secoli dopo la leggenda è ancora viva se un giornalista italiano si sente in dovere di smentirla… Secondo Paolo Granzotto infatti sarebbe stata creata dallo stesso Napoleone che nel «prematuro sopraggiungere dell'inverno»aveva voluto vedere il responsabile della disfatta. |||||||||||||||||deny|||Granzotto||||created||||||premature||||||||| Two centuries later, the legend is still alive if an Italian journalist feels compelled to deny it… According to Paolo Granzotto, it was in fact created by Napoleon himself who wanted to see the person responsible for the defeat in the "premature arrival of winter". “In verità fino alla Beresina – egli scrive - l'inverno russo era stato insolitamente mite. |||||||||||unusually|mild “In truth, up to Berezina - he writes - the Russian winter had been unusually mild. Quando si fece davvero sentire sembrò più rigido di quel che fosse perché nulla era stato predisposto per affrontarlo. ||||||||||||||||prepared|| When he really did make himself felt he seemed stiffer than he was because nothing was designed to deal with him. I piani prevedevano infatti di trascorrerlo nei sontuosi edifici moscoviti, con le tavole imbandite davanti ai caminetti accesi. ||planned|||spend||sumptuous||||||set|||fireplaces| In fact, the plans foresaw to spend it in the sumptuous Moscow buildings, with the tables set in front of the lit fireplaces. A fiaccare l'esercito fu semmai una estate torrida unita alla drammatica carenza dei servizi medici. |weaken|||||||||dramatic|lack||| To weaken the army, if anything, it was a torrid summer combined with the dramatic lack of medical services. Prima ancora che fosse sparato un solo colpo, 90.000 soldati erano morti di dissenteria, difterite e tifo. |||||||||||||diphtheria|| Even before a single shot was fired, 90,000 soldiers had died of dysentery, diphtheria and typhus. “ Cinquantanni prima il grande storico russo Evghenj Tarle era stato più lapidario: “ Non il gelo e gli spazi sconfissero Napoleone, ma la resistenza del popolo russo….Esso aveva difeso il suo diritto ad una esistenza nazionale indipendente e lo aveva fatto con una irresistibile volontà di vittoria, con un eroismo sprezzante di ogni clamore, come nessun altro al mondo…” Alessandro I aveva detto sei mesi prima che nessuna trattativa sarebbe stata possibile fino a quando un solo soldato nemico fosse rimasto sul suolo della patria. |||||||||||concise|||||||defeated|||||||||||||||||||||||||||||||||||clamor|||||||||||||||negotiation|||||||||||||||| "Fifty years earlier, the great Russian historian Evghenj Tarle had been more succinct:" Not frost and space defeated Napoleon, but the resistance of the Russian people .... It had defended its right to an independent national existence and had done so with an irresistible will to win, with a heroism contemptuous of all clamor, like no other in the world… ”Alexander I had said six months earlier that no negotiations would be possible as long as only one enemy soldier remained on the soil of the homeland. Volgeva al termine quel fatidico 1812 e coloro che avevano potuto, erano fuggiti. That fateful 1812 was drawing to a close and those who could have fled. In terra russa erano rimasti soltanto centinaia di migliaia di cadaveri, mezzo milione di uomini, di cui a Napoleone non importava nulla, come egli stesso aveva confessato a Metternich. On Russian soil there were only hundreds of thousands of corpses left, half a million men, of which Napoleon did not care, as he himself had confessed to Metternich. I soldati russi avevano raggiunto i confini della patria, ma non si erano fermati. The Russian soldiers had reached the borders of the homeland, but they had not stopped. Leggiamo nel diario del soldato Aleksandr Cicerin . ||||||Cicerin We read in the diary of Private Aleksandr Cicerin. “2 gennaio 1813. A 28 verste da Merech. |||the 28 versts from Merech. Ieri abbiamo iniziato l'anno nuovo con una marcia tremenda. Yesterday we started the new year with a tremendous march. Alle 8 del mattino ci siamo radunati sulla riva del Neman. At 8 in the morning we gathered on the bank of the Neman. Prima di passare all'azione è stata officiata la liturgia. ||||||officiated|| Before taking action, the liturgy was officiated. Abbiamo attraversato il fiume con la musica e un triplice Hurrah. ||||||||||hurrah We crossed the river with music and a triple Hurray. Poi ci siamo lasciati alle spalle il fiume e ho messo piede in un paese straniero avvertendo una inconsapevole emozione. ||||||||||||||||feeling||| Then we left the river behind and set foot in a foreign country feeling an unconscious emotion. Alla fine ci siamo fatti il segno della croce per l'ultima volta in terra natia e ho ricordato gli amici, ho pensato ai cari genitori e per le prime otto verste mi è sembrato di marciare insieme a loro…” In un certo senso quelle prime otto verste in terra straniera possono essere considerate l'inizio della sesta coalizione, benché la Prussia soltanto a marzo si unì alla Russia, seguita, nell' estate, da Inghilterra, Austria e Svezia. ||||||||||||||native||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||joined||||the|||||| In the end we made the sign of the cross for the last time in our homeland and I remembered friends, I thought of dear parents and for the first eight verses I felt like I was marching with them ... "In a sense, the first ones eight versts in a foreign land can be considered the beginning of the sixth coalition, although it was not until March that Prussia joined Russia, followed in the summer by England, Austria and Sweden. Le truppe russe avanzavano e a fine gennaio entrarono a Varsavia. |||advanced||||||| The Russian troops advanced and at the end of January they entered Warsaw. Ma Kutuzov aveva fretta e puntò subito su Kalisz, da cui sarebbe partita l'offensiva sulla Germania. ||||||||Kalisz|||would|||| But Kutuzov was in a hurry and immediately aimed at Kalisz, from which the offensive on Germany would start. Ma non riuscì a vederla. ||||see her But he couldn't see it. Morì il 26 aprile del 1813 in una piccola cittadina della Prussia che oggi si trova in territorio polacco. He died on April 26, 1813 in a small town in Prussia which is now on Polish territory. La Prussia dichiarò guerra alla Francia e si alleò con la Russia. ||||||||allied||| Prussia declared war on France and allied itself with Russia. Alleati e vassalli e finanche i vecchi compagni d'arme come Murat e Bernadotte, decisero di scrollarsi di dosso Napoleone convinti di poter avere un futuro soltanto senza e contro di lui. ||||||||of arms|||||||||off||||be able to||||||||| Allies and vassals and even old comrades in arms such as Murat and Bernadotte, decided to shake off Napoleon convinced that they could only have a future without and against him. I primi mesi del 1813 furono contrassegnati da battaglie sanguinose in cui spesse volte la vittoria aveva il sapore della sconfitta. |||||marked|||bloody|||often|||||||| The first months of 1813 were marked by bloody battles in which victory often tasted like defeat. Comunque, al di là delle alterne fortune militari di quella prima fase della campagna, fu subito chiaro che la futura sesta coalizione avrebbe disposto di una significativa superioritàdi uomini e mezzi. |||||alternate||||||||||||||||||||||superiority of||| However, beyond the alternating military fortunes of that first phase of the campaign, it was immediately clear that the future sixth coalition would have a significant superiority of men and means. E che Napoleone non sarebbe riuscito ad evitare la sconfitta definitiva, benché Metternich gli offrisse una ciambella di salvataggio che sembrava piuttosto una spinta verso il baratro. ||||||||||||||||lifeline||lifeline||||||||abyss And that Napoleon would not be able to avoid definitive defeat, even though Metternich offered him a rescue donut that looked more like a push into the abyss. A Dresda Metternich presentò a Napoleone la proposta di un congresso di pace. In Dresden Metternich presented Napoleon with the proposal for a peace congress. Lui, Bonaparte, avrebbe dovuto soltanto rinunciare a Olanda, Svizzera, Spagna. He, Bonaparte, would only have to give up Holland, Switzerland, Spain. Unione del Reno, Polonia e gran parte dell'Italia… Napoleone represse a stento l'indignazione, ma perché aveva bisogno di tempo accettò di stare al gioco di quello che sarebbe passato alla storia come il Congresso di Praga. |||||||||repressed||||||||||||||||||||||||||Prague Union of the Rhine, Poland and most of Italy ... Napoleon barely suppressed the indignation, but because he needed time he agreed to play the game of what would go down in history as the Congress of Prague. Il cui copione era stato già scritto ed infatti il 10 agosto Metternich annunciava che l'Austria scendeva in guerra contro Napoleone a fianco della coalizione. ||script||||||||||||||||||||| The script had already been written and in fact on 10 August Metternich announced that Austria was going to war against Napoleon alongside the coalition. Con l'autunno incominciò la secessione volontaria o forzata degli staterelli che Napoleone aveva fondato per parenti e amici. |the autumn|||secession|||forced||small states|||||||| With the autumn began the voluntary or forced secession of the small states that Napoleon had founded for relatives and friends. A settembre Massimiliano di Baviera si dichiarò sciolto da ogni vincolo di alleanza con la Francia napoleonica. ||||Bavaria||||||constraint|||||| In September Maximilian of Bavaria declared himself dissolved from all ties of alliance with Napoleonic France. Il 26 ottobre la cavalleria cosacca cacciò dalla Westfalia Re Jerome Bonaparte e il suo regnò aderì alla coalizione. |October|||Cossack|||Westphalia||||and|||reigned|joined|| On October 26, the Cossack cavalry drove King Jerome Bonaparte out of Westphalia and his reign joined the coalition. Il 2 novembre Federico di Wuttemberg fece altrettanto. ||||Württemberg|| On November 2, Frederick of Wuttemberg did the same. L'Armata russo-austro-prussiana si era attestata ai confini con la Francia. ||||had||stationed||||| The Russo-Austro-Prussian Army had settled on the border with France. E secondo lo storico Mikhailovski-Danilevskii, testimone oculare di quegli avvenimenti, per tutto il mese di dicembre Alessandro I aveva spronato gli alleati ad entrare in territorio francese. |according to|||Mikhailovski||||||||||||||||urged||||||| And according to the historian Mikhailovski-Danilevskii, an eyewitness to those events, for the whole month of December Alexander I had encouraged the allies to enter French territory. Nella notte di San Silvestro la Guardia russa, al comando diretto dello zar varcò i confini della Francia. ||||New Year's|||||||||crossed|||| On New Year's Eve the Russian Guard, under the direct command of the Tsar, crossed the borders of France. Il 26 gennaio del 1814 le truppe alleate si concentrarono nello Champagne a 200 chilometri da Parigi. On January 26, 1814, the Allied troops concentrated in Champagne 200 kilometers from Paris. Lo stesso giorno Napoleone salutò il Re di Roma, di tre anni, e la moglie Maria Luisa e partì per la sua ultima battaglia. ||||greeted||||||||||||||||||| On the same day Napoleon greeted the three-year-old King of Rome and his wife Maria Luisa and left for his last battle. Non li avrebbe piu visti. not|||| He would never see them again. Gli storici francesi, come Lavisse e Rambaud, hanno descritto quell'ultima battaglia, in verità articolata in tutta una serie di sanguinosi combattenti, come una folgorante vittoria, in cui Napoleone, come avrebbe detto lui stesso, aveva ritrovato gli stivali delle prime campagne italiane. ||||Lavisse||Rambaud|||that last||||||||||||||dazzling||||||||||||||||| French historians, such as Lavisse and Rambaud, have described that last battle, in truth articulated in a whole series of bloody fighters, as a dazzling victory, in which Napoleon, as he himself would have said, had found the boots of the first Italian campaigns. . Si, nel corso delle operazioni in territorio francese Napoleone seppe cogliere alcune vittorie, ma queste rimasero sempre fine a se stesse e senza alcuno sbocco strategico. Yes, during the operations in French territory Napoleon was able to seize some victories, but these always remained an end in themselves and without any strategic outcome. La solita mistificazione della storia che Napoleone aveva iniziato dopo la Beresina. ||mystification||||||||| The usual mystification of the story that Napoleon had started after the Beresina. Allora, nei dodici giorni di viaggio verso Parigi, aveva ripetuto a Colencour che durante la campagna di Russia, da Smolensk a Borodino, aveva sempre battuto i russi. Then, during the twelve days of his journey to Paris, he had repeated to Colencour that during the Russian campaign, from Smolensk to Borodino, he had always beaten the Russians. Ben sapendo che il fido e prudente diplomatico non avrebbe avuto il coraggio di chiedere perché allora stavano scappando. ||||||||not|||||||||| Knowing full well that the trustworthy and prudent diplomat would not have had the courage to ask why they were running away then. A fine marzo le truppe della coalizione decisero che la guerra doveva essere decisa a Parigi e non in una serie infinita di scontri sui campi della Francia. At the end of March the coalition troops decided that the war should be decided in Paris and not in an endless series of clashes on the French fields. Il 29 marzo settecentomila parigini seppero che i russi erano alle porte della città. ||||found out|||||||| On March 29, seven hundred thousand Parisians learned that the Russians were at the gates of the city. Dopo alcuni duri combattimenti alla periferia della città Alessandro I chiese la resa ai parlamentari francesi con queste parole: “ Che Marmon ponga fine alla battaglia, se Parigi non si arrenderà, entro questa sera nessuno saprà mai dove si trovava la capitale…” Fra le truppe russe c'era un testimone d'eccezione, il futuro scrittore Aleksandr Pisarev che nella sua opera più celebre dedicata ai Granatieri russi, così annotava il 30 marzo del 1814: “ Alle 12 di questa mattina le truppe russe al comando dell'Imperatore, entrarono trionfalmente a Parigi. ||harsh||||||||requested||||||||||Napoleon|put||||||||surrender|||||||||||||||||||exceptional|||||Pisarev|||||||||Grenadiers||||||||||||||||||triumphantly|| After some hard fighting on the outskirts of the city Alexander I asked the French parliamentarians to surrender with these words: "May Marmon put an end to the battle, if Paris does not surrender, by this evening no one will ever know where the capital was ..." Among the troops Russian there was an exceptional witness, the future writer Aleksandr Pisarev who in his most famous work dedicated to the Russian Grenadiers, he noted on March 30, 1814: "At 12 this morning the Russian troops under the command of the Emperor, entered triumphantly in Paris. Gli abitanti della città hanno accolto fra gli applausi i Vincitori…” La Grande guerra patriottica del 1812 si era conclusa. The inhabitants of the city welcomed the victors with applause… ”The Great Patriotic War of 1812 had ended.