Fatti Conoscere sui Social Senza Sembrare una Marchetta🎙️(Parte 2) - YouTube
C: Vera parliamo di qualcosa che invece di pratico ne ha parecchio perché è forse una
delle principali cause della paura di esporci sui social. I famosi trolls o haters che siano
disturbatori adesso poi termini si sprecano, forse sono diversi tra loro perché non so
se c'è una differenza di definizione. Ok, che cavolo faccio io con queste persone che
comunque arriveranno c'è chi dice a quando cominciano ad arrivare un buon segno, significa
che sta insomma ti stai facendo conoscere non ha mai piacevole al di là che sia un
buon segno. L'ho sperimentato sulla mia pelle e ovviamente c'è chi lo sperimenta a livelli
molto molto più ampi.
V: Allora, partiamo prima di tutto da da dove arrivano troll e hater arrivano da posti diversi.
Allora di solito il troll è abbastanza esperto della rete cioè è un espertone, che si diverte
a creare scompiglio. Quindi il troll classico, vi faccio un esempio, entra in un gruppo Facebook
di vegani e come prima cosa dice io la fiorentina la mangio al sangue. Allora è chiaro che
lino e poi tutta la gara e a queste reazioni inconsulte e lui gongola e si diverte e poi
carica ancora. E questo è un po il modello del troll ed è un abitante antichissimo della
rete cioè anche venti anni fa, quando c'erano i proto social network il matto del villaggio
che si divertiva così c'era sempre e lì ovviamente il consiglio è non cadere nella
provocazione. Una cosa che contraddistingue il troll è che se tu lo lasci andare in escandescenze
e non gli dai retta quello alla fine fa la figura del peracottaro cioè del matto che
si agita in mezzo alla piazza. Dobbiamo imparare anche a non considerare le provocazioni a
volte prima cosa. Gli haters sono un pochino più particolari perché molti sono hater
per loro malgrado, cioè sono persone che stanno male per i cavoli loro, gli girano
o hanno la luna nera oppure sono malmostosi in generale e così via, vanno online e usano
l'online come sfogatoio, come gucci diciamo così in cui vomitare no l'eroe. Intanto spesso
sono leoni da tastiera cioè se tu li incontrarsi dal vivo sarebbero proprio docili, sono e
che sono protetti da si sentono protetti dietro i loro schermi e quindi si permettono di dire
delle cose che magari dal vivo non direbbero no mi ricordo che una volta se la presero
con Camihawke non so se conosci e che le dissero che era bruttissima eccetera eccetera e lei
fece tutto un pezzo tra l'altro spiegando che lì per lì chiaramente c'è rimasta male
poi noi donne sulla bellezza siamo estremamente suscettibili va beh insomma siamo esseri umani
ci siamo assicurati superiori ma..scherzo era una battuta! Allora quando ti arriva l'odio
secondo me prima di tutto fatti una domanda cioè da dove arriva è uno sfogo di una persona
che sta male, tu cogli che magari si esprime male, in maniera scomposta c'è il momento
disse tappata la vena o ti sta criticando su qualcosa su cui magari in fondo di verità
c'è. Metti che ti sta dicendo una cosa in cui c'è qualcosa di vero allora. Quello che
noi dovremmo riuscire a fare è isolare la parte violenta della frase.. Ah cretina eccetera,
lascia stare le offese e concentrarsi nel merito nel merito. Posso rispondere o no cioè
Sei proprio una cretina fai tutti i podcast per donne ricche. Fai conto che qualcuno che
dice una cosa del genere ora lascia stare è cretina né un po gratuito ma è vero che
fai podcast per donne ricche no guarda io affronto no e poi magari tu puoi mettere dei
link dirà ma no io mi occupo di certo figure seo di una società ma anche di fioristi tanto
per ritornare no guarda ti mando dei link così puoi verificare che è così. Cosa hai
fatto? Hai evitato di rispondere all'offesa che tanto voglio dire che qualcosa ti porta
a rispondere all'offesa e hai risposto nel merito quindi questa è una sottocategoria
dipende molto da quello che vuole la persona che falone iter e questa è la domanda che
ci dobbiamo fare cioè vuole disturbare vuole offendermi vuole comunicare al mondo che sta
male perché a volte le persone ti insultano ma in realtà che risultano perché vogliono
essere considerate, e nel momento in cui tu le consideri, le consideri in maniera pacata
tipo ma no riparliamone cioè forse posso fare qualcosa meglio, spiegami meglio, non
ho capito. Improvvisamente tutti quanti riprendono coscienza della reciproca umanità che c'è
in ogni relazione anche in quelle a distanza e che tendiamo a dimenticarcene. Una delle
cose che viene spesso detta della rete è che disumanizza ma non occorre la rete cioè
uno dei momenti in cui noi siamo più disumani e quando siamo in macchina e in una e un'altra
macchina ci fa una quella che a firenze si dice una sguerguenza cioè una furberia ci
taglia la strada ci si tappa la vena, ci arrabbiamo fortissimo con l'altra macchina, magari ci
affianchiamo, poi guardiamo vicenda l'altra macchina e vediamo lo so il vecchino che guida
attaccato al volante, la signora con tutti i cagnolini che girano per la che cosa capiamo
ma porino sta peggio di me, no cioè abbiamo un po questa reazione diciamo vabbè ma perché
prendersela, il fato se l'è già preso a sufficienza. Quindi io io credo che una delle
cose sia fermarsi un attimo, ignorare l'offesa e concentrarsi se c'è qualcosa su cui possiamo
rispondere nel merito oppure no. Se la risposta è no ignorare basta questo è mio consiglio.
C: Ignorare significa, poi questo dipende dalla piattaforma ma cancellare il messaggio
nasconderlo..
V: dipende dalla gravità dipende dipende anche se può diventare un problema per te
per esempio no cioè se è un'offesa che magari include anche altri allora io lo nasconderei.
Una cosa che io sono riuscito a evitare sempre di fare col profilo della crusca di bloccare
le persone, perché se tu blocchi uno che sta urlando quello si inventa un altro modo
per continuare a urlare cioè si apre un altro profilo e lì si entra in un circolo vizioso
dal quale non si esce più quindi o diciamo silenziare, cancellare, nascondere quel messaggio
lì oppure se è solo che ti stanno dando della cretina lo puoi anche lasciare cioè
tra l'altro quando ti sei creato una community di persone che ti vogliono bene e spesso saranno
i tuoi accoliti diciamo mesi sarà la tua community a difendere la persona e addirittura
potrebbe succedere che tutti trovino nella posizione di difendere chi ti ha offeso. Ragazzi
grazie del supporto ma andateci piano. A me è successo a volte succede sul mio film su
facebook si vede abbastanza bene!
C: Ecco fantastico quindi magari ecco questo è un riferimento che metteremo in maniera
tale che si possa vedere in tempo reale che cosa significa. Ipotizziamo che ha diciamo
in qualcosa non parliamo nè di trolls ne di haters ma di recensioni negative. Io ho
un'attività riceve una recensione negativa sappiamo bene che a volte le recensioni sono
assolutamente, a volte sono assolutamente fuori luogo. Mi vengono in mente le più assurde
che sono quelle ad esempio su Amazon dove magari hai pubblicato un libro con che ne
so anche con case editrici importanti Amazon al ha spedito in ritardo ti arriva una stella
l'ho visto capitare anche ad autori best seller internazionali e il motivo è il libro è
arrivato con un'orecchia oppure il pacco era danneggiato, quindi la recensione in realtà
è di almeno questo è un esempio estremo
È vero che è successo
C: ok ma potrei avere anche un ristorante fare del mio meglio e mi capita una rete di
solito poi cosa succede che difficilmente non lo so è più facile che qualcuno che
si è infastidito per un'esperienza vissuta lascia una decisione negativa piuttosto che
lascia una recensione positiva che si è trovato bene, a meno che non si sia trovato così
bene che dice oddio qui la devo lasciare subito. Quindi di solito ti trovi tra due estremi
chi si è trovato benissimo chi si è trovato in terribilmente male e chi si è trovato
terribilmente male, parlo per esempio di hotel di db esercizi commerciali, di ristoranti
ti può veramente affossare cioè nel senso non tiri pighi più se non sai come gestire
la cosa. Come come possiamo gestirla?
V: Allora regola numero 1: calma e sangue freddo. Nella gestione delle crisi c'è una
cosa che si chiama la Golden hour che è l'ora immediatamente successiva allo scoppio della
crisi e questa funziona sia nella crisi personale ho scritto una cosa con leggerezza online
sia in crisi comunicative anche molto complessi cioè fino a arrivare a donald trump quindi
è una cosa assolutamente trasversale il modo in cui tu imposti lavoro nell'ora successiva
alla crisi determina molto spesso l'andamento poi di tutta la crisi successiva. Prima cosa
siamo esseri umani e possiamo sbagliare cioè ognuno di voi può sbagliare e ognuno di noi
può trovarsi una situazione in cui sembra che abbia sbagliato, ma magari non ha sbagliato.
Questo delle recensioni interessante per e io sono sicura che dei miei libri ci sono
alcune recensioni che non sono state scritte da chi ha letto il libro ma da chi voleva
semplicemente spargere un pò di odio e credo che questo sia qualcosa di inevitabile nel
momento in cui noi ci esponiamo e online ci esponiamo tantissimo, tanto è vero che Mastroianni
appunto il mio coautore dice “dovremo sostituire il concetto di online con il concetto di in
pubblico” cioè tutto quello che noi facciamo on line alla fine è in pubblico. Che sia
anche ricevere una stroncatura o ricevere un premio è tutto pubblico. Allora ci sono
varie cose che possiamo fare. Ovviamente se noi abbiamo un esercizio commerciale un bar
c'è tra eccetera che viene recensito male il problema è che poi le altre persone si
basano sulle recensioni e questo è ovviamente anche giusto così cioè per questo che funziona
il sistema delle recensioni. Allora io tornerei a quello che vi dicevo prima cioè la recensione
ha qualche fondo di verità sì o no? È vero che ha trovato non lo so un capello sul croassaint
nel mio bar o è falso? Quella personale è venuta effettivamente o no? Sta dicendo cose
reali o no? Se sono cose reali e l'errore è mio io chiederei scusa. Perché una delle
grandi risorse che abbiamo è quella di dire è vero ho sbagliato. L'altra cosa è se la
persona si sta inventando tutto beh la maggior parte dei dei sistemi recensori dà la possibilità
di rispondere alla recensione consiglio di rispondere in tono pacato con quella che io
chiamo una quieta assertività cioè senza mai perdere il lume della ragione senza mai
insultare l'altra persona e dire “ma la sua presenza nel mio locale non mi risulta
perché quella sera..” cioè uno può andare anche molto nello specifico. Addirittura depone
moltissimo a favore situazioni il rimanere educati fino in fondo “comunque la ringrazio
di essersi preso la briga di aver lasciato questo commento che mi han dato magari la
possibilità di spiegare una cosa”. Cioè non abbiamo così tanta paura del giudizio
altrui. Intanto se siamo a un inizio cioè se stiamo crescendo è probabile che le critiche
siano vere e ce ne dobbiamo prendere. E forse segreto è prendercene cura, cioè noi dobbiamo
prenderci cura anche di che non ci sopporta. E stando in pubblico una parte che non ci
sopporta è naturale che ci sia. Cioè io ho un pò di tempo fa ho fatto un corso che
non avevo mai fatto, ho tenuto un corso che era di public speaking. Ora, è vero che io
parli tanto in pubblico, ma non avevo mai pensato di fare un corso su come parlare in
pubblico quindi è stata molto interessante anche per me perché ho modellizzato una conoscenza
che avevo ma che non avevo mai considerato come una vera conoscenza. Sai le cose che
dici “facile come bere un bicchier d'acqua no poi scopri che uno non lo so fare! E ovviamente
io ho un rapporto molto carnale con chi ho di fronte, credo anche in questo momento si
senta che se potessi andrei dentro la telecamera, figuratevi dal vivo! Allora io faccio lezione
spesso camminando avanti e indietro, chinandomi sulle persone eccetera. Molte persone sono
rimaste estasiate, gli è piaciuto un sacco eccetera, alcune hanno detto che si sono sentite
attaccate cioè che ero troppo entrante, che ero troppo aggressiva. Ci sono rimasta male?
Certo che sì, perché io non mi vedo aggressiva. però è vero che quando vi faccio prendere
dalla mie cose posso sembrare aggressiva. Ci ho fatto un ragionamento sopra, non è
che ho pestato i piedi, ho detto “non è vero! Non ero aggressiva”. La maturità
sta anche nel dire beh forse per qualcuno per la sensibilità di qualcuno io faccio
questo effetto qui ed è giusto che mi venga detto è un registro e poi in base a quello
posso migliorare. Prendiamo la critica l'odio come una possibilità di miglioramento secondo
me la cosa a cui non ci dobbiamo mai abbassare è quella di replicare stizziti violenti buttando
l'altro. Recentemente è successo sul mio feed di due persone che sono battibecca te
è una che è andata a vedere il film dell'altra persona e poi ha usato informazioni desunte
dal profilo dell'altra persona per insultarla. “Una come te non dovrebbe dire certe cose”
ecco quello è sbagliato perché siamo andati sul personale rimaniamo sul pezzo, rimaniamo
su quello che ci dobbiamo dire e vedrete che funziona tutto molto meglio. Ora ripeto una
parte di chi ascolta penserà che sia fuffa ma è molto meno fuffa di quanto possa sembrare
perché sono cose pratiche l'unica cosa e ci dobbiamo togliere dalla testa la velocità.
Queste sono cose che richiedono un respirone è come dire un'attitudine quasi zen nei confronti
della comunicazione. La differenza fra fare le cose velocemente e farle di fretta quindi
in inglese no be quick not tasty cioè non essere un attimo di pazienza in 30 secondi
dire adesso io sono qui e devo fare questo ci sta sempre.
C: Si e tra l'altro ci permette anche di non reggere di impulso magari con quella violenza
che abbiamo voglia di esprimere perché ci sentiamo attaccati quindi entriamo nella difensiva.
Se dovessimo imparare da brand che già esistono là fuori e che stanno facendo un ottimo lavoro
di comunicazione magari anche brand molto diversi tra loro così da farci un'idea abbastanza
ampia che abbia un range di attività diverse, di tipologie di comunicazioni diverse, anche
per imparare a capire come loro tengono a bada questo tipo di commenti chi ci suggerisci
di seguire sui social?
V: Domandina semplice! Allora io ho un marchio di abbigliamento che mi piace molto al quale
è legato alla storia buffa perché quando per forma in pubblico indosso sempre un loro
capo perché è la specie di cabala, si può dire il marchio è proprio ci dirà no vabbè
comunque è un marchio di Singapore quindi un pò fuori dagli occhi si chiama in Good
Company compagnia loro su instagram ritrovate come IGC Asia hanno un tipo di comunicazione
abbastanza standard da un punto di vista di abbigliamento quindi mettono foto eccetera,
cioè inviti a iniziative particolari eccetera eccetera ma la loro forza è nell'ascoltare
la Community. E quindi se la community dice “ma perché non rifate questo vestito in
un altro colore loro dicono a grazie del suggerimento ci lavoriamo”. Un paio di mesi fa è successo
che hanno messo la foto di una modella che sembrava malata da quanto essi si mirata poi
guardando le altre foto no e che era proprio una foto fatta in un modo che sembrava ancora
più magra le persone si sono un po risentite anche perché hanno detto ma normalmente voi
siete così attenti alla body consciousness, alla body awareness mi sembrava strano. E
loro non hanno cancellato il post hanno scritto “Vi ringraziamo di tutti i commenti noi
lasciamo qui questa discussione a a memento sia per noi che per voi ma faremo in modo
che questo non succeda più qual è il segreto? Il segreto è si occupano della community.
E questo è un po la cosa che io vedo ricorrere nei profili che a cui sono affezionata cioè
non è una comunicazione unidirezionale ma viene sfruttata la bidirezionalità della
rete. Posso promuovere modestamente il profilo Twitter dell'Accademia della Crusca che ovviamente
da un punto di vista dei contenuti si occupa di lingua italiana, quindi ha un target molto
molto circoscritto volendo. Però quello che noi abbiamo fatto io e la mia collega Stefania
Iannizzotto che gestisce Facebook quello che abbiamo fatto è prenderci cura della community
cioè quando qualcuno ci contesta anche violentemente prendercene cura, quando qualcuno ci fa un
complimento mettere il cuoricino. Far sentire che ci siamo. E questo è quello che io vedo
funzionare. Addirittura la Ferragni che può piacere o non piacere modestamente mi piace
però le risposte che lei da anni nei ter sono spesso molto argute perché non sono
ne prese di giro di solito lei chiarisce “Come fa lei a dire che mio figlio sta sempre male,
la baby sitter vive forse con noi?” Magari anche un po provocatoria volte perché è
giusto che a volte ci girino anche ci siamo esseri umani però quello che io apprezzo
di lei e che dall'alto della sua ferragni ta comunque alla fine si occupa della sua
community o chi per lei però insomma ha creato un sistema è uno molto bravo nel dare le
risposte alle lettere ovviamente Gianni Morandi sono fantastiche il padre di tutti noi da
questo punto di vista lupico quelle ma non è che dice un caro saluto e il modo in cui
lui sta facendo un art lui lui mette in pratica sui social un'arte marziale che è l'aikido
no cioè lui fa una sorta di aikido cioè non hanno mai all'attacco di chi ha di fronte
ma lascia che l'impeto della persona che ha di fronte faccia ruzzolare la persona stessa
e poi lui gli fa anche la carezzina come di ritiro anche su è un buon esempio cioè qualcosa
di di virtuoso come che secondo me non funziona il bla stare cioè mettersi una posizione
di superiorità e poi da quella dire io sono xy e voi non siete nessuno il lamentarsi il
continuare a dire allora io ti denuncio ti querelo perché la gente non ne può più
e nemmeno i tribunali ne possono più. Secondo me noi dobbiamo come dire aspettarci che venga
anche il brutto dalla rete ma è imparare prima di tutto a comunicare noi in modo da
minimizzare le situazioni in cui debba emergere il brutto della rete. Infatti scusate vado
un pò fuori ma io propongo sempre il metodo di r s di come Domodossola r come Roma esse
come Savona che è dubbio riflessione silenzio. Dubbio rispetto a quello che leggo: ho capito
bene? Che può essere ho letto un commento, ho capito bene? Ho letto una notizia, ho capito
bene? Perché quello poi imposta tutto quello che faccio dopo noi siamo troppo veloci nel
pensare di capire subito quello che leggiamo e questo il primo difetto riflessione rispetto
a quello che io sto per mettere in rete cioè parola nuda fraintendibile permeabile ovvero
io metto una cosa di un contesto ma se è succosa quasi sicuramente verrà scritto tata
e finirà altrove incontrollabile nel senso che una volta che metto una roba in rete è
un alibi sì soprattutto se è un errore perché poi noi esseri umani amiamo la fidare gli
altri cioè noi esseri umani amiamo beccare l'altro il fallo e disporla pubblico un libro
è una cosa molto umana molto brutta ma è umana quindi sto per scrivere una cosa mi
fermo un attimo dico voglio io vera gheno che questa cosa che sta per scrivere vada
in rete incontrollabile senza limiti scritta e probabilmente immortale cioè per sempre
uno troverà quella cosa legata al mio nome lo voglio davvero cioè questa il terzo è
il silenzio: non c'è sempre bisogno di dire la propria cioè noi possiamo in un sacco
di momenti scegliere di stare zitti. Ci sono tutti i giorni notizie alle quali vorrei rispondere
ma non ho le competenze per farlo, lascio correre, molto semplicemente.
C: E questa tra l'altro a una scelta coraggiosa perché implica il ammettere di non essere
in grado preparati a sufficienza in questo momento per intervenire e questo implica un'umiltà
che non sempre siamo abituati ad avere, sopratutto in rete.
V: Esattamente fra l'altro di solito si usa il progetto socratico di sapere di non sapere
io ho un po di tempo fa ho trovato in rete un grafico, un grafico a torta che mi è piaciuto
tanto è di un di un di uno studioso non sa esattamente un blogger americano che si chiama
Steve Shwords. Allora è fatto così c'è una fettina sottilissima su questa torta e
ci ha scritto Shit You Know cioè le cose che sai ma quella americana. Poi c'è una
fettina un pochino più grande che Shit you know you don't know cioè le cose che sai
di non sapere. Tutto il resto della torta Shit You don't know you don't know cioè
le cose che nemmeno sai di non sapere. Allora una delle cose che sono successe con la complessificazione
della realtà o anche a causa dei nuovi media è che non solo ci sono cose che sappiamo
di non sapere ma c'è un mare di roba che nemmeno immaginiamo esista ed è tutto a portata
di mano. Quindi non è strano incontrare una cosa che nemmeno sapevamo di non sapere e
questo ci deve per per forza far diventare umili perché o diventiamo umili o ci mettiamo
perennemente sulla difensiva e viviano malissimo cioè vediamo continuamente impauriti, accerchiati,
oddio sbaglio e vabbè pazienza, so di non sapere di non sapere.
C: Vera tu hai detto un paio di volte che probabilmente le cose che dice vi erano un
po teoriche poco pratiche io ho preso appunti cielo qua non nuovo i miei appunti perché
sono sotto il microfono per cui poi si stacca tutto e sappiamo cosa vuol dire quando tocco
qualcosa di sbagliato ma ho trovato questa puntata ricchissima, non ricca, ricchissima
di spunti pratici. Chiaro che poi vanno messe in pratica perché poi credo che la cosa peggiore
di non sapere sia imparare poi non neanche provarci a mettere in pratica quello che abbiamo
assorbito. Vera quale donna pensi dovrà intervistare dopo di te?
V: Viva o morta?
C: Viva sarebbe più facile data!
V: Allora sapevo che arrivava questa domanda e non ci ho pensato perché va bene così
dopo che sarei curioso di sentire io allora a me piace molto la direttrice del Cern di
Ginevra Fabiola Gianotti che ovviamente io in una seconda vita volevo fare il fisico
nucleare quindi ho un pò questa fissazione. E più diciamo nell'immediato più nel da
vicino forse ora mi sfugge anche nome no ecco la Giulia Blasi non so se l'avete già intervistata
che è scrittrice femminista il suo ultimo libro si chiama manuale per ragazze rivoluzionarie
è tutta un trattato sul femminismo, sul quale non sono sempre d'accordo, ma secondo me è
importante da leggere perché da un bellissimo spaccato della situazione attuale del femminismo
in Italia quindi ecco questi sono i miei nomi.
C: Vera grazie per gli spunti e grazie per il tempo perché c'eravamo date 40 minuti
ma io avevo già detto a Vera secondo me sforiamo e io ti lascio sforare alla grande se siamo
in questo fiume in piena di spunti pratici perché poi è l'idea è la mission che sta
dietro questo progetto. Ragazze in ascolto vi ricordo che qui sotto la puntata se state
guardando o ascoltando la puntata dal sito web potete tranquillamente riguardare punto
per punto il minutaggio preciso dei temi che abbiamo affrontato, in maniera tale che possiate
direttamente andare alla parte che vi interessa a ripassare. Vi invito anche naturalmente
a condividere nello spazio dedicato ai commenti qual è l'idea è più importante che avete
acquisito da questa conversazione con Vera è quella che metterete in pratica nello sviluppo
della comunicazione del vostro brand e vi invito anche non so se questo fa parte delle
regole del bon ton della comunicazione a mettere 5 stelle se state ascoltando il podcast da
Spreaker, Spotify, Itunes o qualunque altra piattaforma sia venuta fuori che nascono come
funghi dove state ascoltando questo podcast mi raccomando! Era giusta come comunicazione
Vera sono rientrando nelle regole non era una marchetta?
V: Massì dai la carina dai poi due sono carine no grazie aria e e anche i commenti poi gli
sembra un modo io possa veramente presto anche a questo
C: Grazie ancora Vera per essere stata con noi!
V: Grazie a Voi, Grazie grazie!