Atto Primo, Scena XIII
SCENA XIII
Il Servitore con una cioccolata, e detti .
Cavaliere - Oh mi dispiace... ( Al servitore ) Fanne subito un'altra. Servitore - In casa per oggi non ce n'è altra, illustrissimo. Cavaliere - Bisogna che ne provveda. ( Al Marchese ) Se vi degnate di questa...
Marchese - ( Prende la cioccolatta, e si mette a berla senza complimenti, seguitando poi a discorrere e bere, come segue ) Questo mio fattore, come io vi diceva... ( Beve ).
Cavaliere - (Ed io resterò senza).
Marchese - Mi aveva promesso mandarmi con l'ordinario... ( Beve ) venti zecchini... ( Beve ). Cavaliere - (Ora viene con una seconda stoccata).
Marchese - E non me li ha mandati... ( Beve ).
Cavaliere - Gli manderà un'altra volta. Marchese - Il punto sta... il punto sta... ( Finisce di bere ) Tenete. ( Dà la chicchera al servitore ) Il punto sta che sono in un grande impegno e non so come fare.
Cavaliere - Otto giorni più, otto giorni meno...
Marchese - Ma voi che siete Cavaliere, sapete quel che vuol dire il mantener la parola. Sono in impegno; e... corpo di bacco! Darei della pugna in cielo.
Cavaliere - Mi dispiace di vedervi scontento. (Se sapessi come uscirne con riputazione!)
Marchese - Voi avreste difficoltà per otto giorni di farmi il piacere?
Cavaliere - Caro Marchese, se potessi, vi servirei di cuore; se ne avessi, ve li avrei esibiti a dirittura. Ne aspetto, e non ne ho.
Marchese - Non mi darete ad intendere d'esser senza denari. Cavaliere - Osservate. Ecco tutta la mia ricchezza. Non arrivano a due zecchini. ( Mostra uno zecchino e varie monete ).
Marchese - Quello è uno zecchino d'oro. Cavaliere - Sì; l'ultimo, non ne ho più. Marchese - Prestatemi quello, che vedrò intanto...
Cavaliere - Ma io poi...
Marchese - Di che avete paura? Ve lo renderò.
Cavaliere - Non so che dire; servitevi. ( Gli dà lo zecchino ).
Marchese - Ho un affare di premura... amico: obbligato per ora: ci rivedremo a pranzo. ( Prende lo zecchino, e parte ).