1 - Come è fatta una “moka”(prima parte)
Prima di preparare un caffè con questo tipo di caffettiera, è bene conoscere come è fatta una “moka”:
Essa è composta di alcune parti:
- una parte superiore che si chiama “bricco”, cioè il contenitore dove uscirà il caffè caldo
- un “filtrino”, posto proprio sotto il bricco, che impedisce alla polvere del caffè di mescolarsi con l'acqua quando giunge al bricco
- una guarnizione, posta attorno al “filtrino” che permette a quest'ultimo di rimanere fisso
- una parte inferiore, cioè la caldaia, dove si mette l'acqua per preparare il caffè
- un altro filtro ad imbuto che si inserisce all'interno della caldaia e composto da tanti piccoli fori, dove si mette la polvere del caffè
Preparare un caffè usando la “moka” è in realtà molto semplice, ma gustare un buon caffè dipende da varie cose: l'acqua che si utilizza e il caffè sono forse le cose più importanti, ma l'attenzione a piccoli dettagli può fare la differenza.
Per prima cosa bisogna decidere quale caffettiera (moka) usare in base al numero delle persone. Ci sono piccole caffettiere per una sola tazza, fino ad arrivare a grandi caffettiere per anche dieci persone.
Personalmente non ho mai preparato un caffè per così tanta gente e in casa ho solo caffettiere adatte fino a 4 persone. Se ci sono più ospiti che vogliono un caffè, preparo più caffettiere.
La seconda cosa da prendere in considerazione è il tipo di acqua e, spesso, gustare un buon caffè dipende da essa. C'è chi usa l'acqua del rubinetto (io sono tra quelle persone) perché dove vivo l'acqua è molto buona e fresca, ma altri preferiscono l'acqua minerale in bottiglia.
Inoltre è anche molto importante quale e quanto caffè si adopera: ci sono tanti tipi di caffè, di varie marche e prezzi quindi, dipende dal gusto personale, ma bisogna anche considerare la quantità di caffè usata.
Infine è fondamentale il fuoco. Quando si mette sul fornello, la fiamma non deve mai essere forte.