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I nomi fanno il mondo - Gian Luca Favetto, 16. L’IDEA DEGLI ALTRI

16. L'IDEA DEGLI ALTRI

È consapevole di ciò che gli altri dicono di lui. Dell'idea che si sono fatta con gli anni: a chi addossare la responsabilità se non a se stesso, al suo carattere, ai suoi sbalzi d'umore, alle sue ossessioni? Cesare Balìa è fiero della condizione che vive: sin dall'adolescenza quello che gli altri vedono in lui si trasforma nella sua realtà. L'immagine che offre è ciò che, in breve tempo, diventa. Il suo posto nel mondo, il suo ruolo nella vita è stabilito dagli altri, con i loro pregiudizi, le abitudini, le ossessioni, pari alle sue, se non superiori. È diventato un uomo che nessuno sa definire, eppure tutti hanno opinioni, ipotesi, fantasie su di lui, qualche dubbio e qualche certezza.

Cesare Balìa è la proiezione delle illusioni altrui, il prolungamento degli altrui sguardi, gli sguardi che diventano materia, acquistano forma, prendono in prestito una faccia, due spalle, due braccia, due gambe e vanno in giro per conto proprio. A volte, nell'immagine che gli altri hanno di lui, riesce persino a cambiare nome. Lo chiamano Bettina.

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16. L’IDEA DEGLI ALTRI 16. THE IDEA OF OTHERS

È consapevole di ciò che gli altri dicono di lui. Dell'idea che si sono fatta con gli anni: a chi addossare la responsabilità se non a se stesso, al suo carattere, ai suoi sbalzi d'umore, alle sue ossessioni? Cesare Balìa è fiero della condizione che vive: sin dall'adolescenza quello che gli altri vedono in lui si trasforma nella sua realtà. L'immagine che offre è ciò che, in breve tempo, diventa. Il suo posto nel mondo, il suo ruolo nella vita è stabilito dagli altri, con i loro pregiudizi, le abitudini, le ossessioni, pari alle sue, se non superiori. È diventato un uomo che nessuno sa definire, eppure tutti hanno opinioni, ipotesi, fantasie su di lui, qualche dubbio e qualche certezza.

Cesare Balìa è la proiezione delle illusioni altrui, il prolungamento degli altrui sguardi, gli sguardi che diventano materia, acquistano forma, prendono in prestito una faccia, due spalle, due braccia, due gambe e vanno in giro per conto proprio. A volte, nell'immagine che gli altri hanno di lui, riesce persino a cambiare nome. Lo chiamano Bettina.