Perfezionatite Acuta: Sintomi, Cause e Rimedi. - YouTube
Qualche anno fa, durante quella che è stata in assoluto.. diversi anni fa in realtà!
..durante quella che è stata in assoluto la mia prima esperienza lavorativa, ricordo che avevo
appeso una nota all'armadio della mia camera che diceva qualcosa come "voglio fare le cose
alla perfezione, così finalmente piacerò al mio capo". Non ricordo le parole esatte, ma questo era
il concetto. Non avevo idea allora che quello che avevo scritto era segno che qualcosa assolutamente
doveva cambiare nel mio modo di percepire le mie capacità, le mie abilità e le mie potenzialità.
Questa è una storia che mi è venuta in mente dopo essere stata ospite di RTL 102.5 dove abbiamo
parlato di perfezionismo, e ho pensato che era decisamente un argomento interessante da tirar
fuori dopo così tanto tempo anche su ImpactGirl. Quindi in questa puntata cerchiamo di capire come
smettere di essere i nostri peggiori nemici in assoluto, i peggiori nemici del nostro successo,
il maggior ostacolo nastro al nostro successo e interrompere il circolo vizioso del perfezionismo
quando ci rendiamo conto che in realtà non ci sta servendo a nulla. Prima però come sempre ti
invito a lasciarci un commento sotto al video se stai ascoltando questa puntata e guardando
questa puntata dal canale YouTube oppure dal sito Biz-academy.it/podcast o di lasciarci una
recensione se stai ascoltando questo podcast da iTunes, Spreaker, Spotify o qualunque sia
la sua piattaforma podcast preferita e facci sapere che cosa ne pensi di ImpactGirl,
se ti sta effettivamente aiutando nella tua crescita professionale e imprenditoriale :)
Ok, vediamo allora quali sono alcuni segnali che ci indicano che stiamo cadendo o scivolando nella
trappola del perfezionismo. Il primo è quello, diciamo così, con cui personalmente mi ritrovo
ad avere a che fare più spesso e cioè la sensazione, anzi a volte la convinzione,
di non stare mai facendo abbastanza. Quindi che cosa succede.. al lavoro magari non fai mai una
pausa non prende mai una vacanza, nemmeno una mini vacanza perché hai la sensazione che ogni goccia
della tua energia del tuo tempo debba essere spesa per cercare di perfezionare qualcosa che non è mai
abbastanza perfetto. E questo che cosa significa? Che ci sentiamo sempre più stressate e più stanche
e quindi decisamente sempre meno in grado di poter fare qualcosa alla perfezione, anche
se poi la perfezione non esiste. E ovviamente non riuscendo a performare come ci piacerebbe,
anzi performando sempre meno perché siamo sempre più stanche, ci sentiamo ancora più imperfette e
ancora più lontano da quella abbastanza che ci piacerebbe raggiungere. E quindi diventa
un circolo vizioso che si auto alimenta e non ci dà tregua. Un secondo segnale è questo desiderio
di arrivare sempre ad ottenere il massimo del risultato. Quindi se otteniamo quello che è una A
e non una A+ ecco che già ci sentiamo in difetto. Ora stiamo parlando di voti scolastici in questo
esempio della A e della A+ però che cosa succede? Che quando siamo al lavoro e quando effettivamente
poi stiamo delle libere professioniste, siamo delle imprenditrici quindi siamo noi le prime
a giudicare il nostro lavoro ecco, qui qui scatta il problema perché poi lo valutiamo
in maniera assolutamente irrazionale e quindi anche quando è un lavoro da A+ lo valutiamo C-.
Addirittura lo valutiamo un C- prima ancora che il lavoro sia stato condiviso con il mondo esterno
e quindi il rischio è che non lo condivideremo mai e quindi quel libro non sarà mai concluso,
quel corso non sarà mai lanciato perché ci sarà sempre il terrore
di quello che gli altri potrebbero dire. Un terzo segnale che ci dovrebbe così,
far intuire che stiamo scivolando nella buccia di banana del perfezionismo, è il fatto di
dimenticarci continuamente di celebrare i nostri successi, perché tanto non è stato grazie a noi se
li abbiamo raggiunti, è stata una gran botta di fortuna oppure ci siamo fatti aiutare da
qualcuno. Quindi ovviamente insomma il merito non è assolutamente nostro. Come se chiedere
aiuto poi fosse un demerito. Tra l'altro c'è un tipo di perfezionista che si definisce solista,
cioè è quella perfezionista che, appunto, se non fa tutto da sola allora non è merito suo,
allora non vale, allora non è un risultato che vale la pena di essere celebrato. E poi
c'è un'altra un altro segnale che sicuramente è indicativo del perfezionismo cioè il fatto
di continuare a procrastinare, che un po' si collega aii segnali che abbiamo appena visto.
Il fatto di ritenere che il proprio lavoro sia un C- ci porta a rinviare il lancio di quel corso a
rinviare la pubblicazione di quel libro, a rinviare la decisione di trovare quel nuovo
cliente o poter provare a chiamarlo e vedere se effettivamente al cliente per noi. Quindi tutto
quello che in qualche modo ci può esporre al giudizio degli altri è qualcosa che tendiamo a
procrastinare, tendiamo a non fare. Quindi questo ovviamente ci blocca, blocca la nostra crescita,
blocca le nostre opportunità, blocca completamente le nostre possibilità di
successo. Quindi se ci siamo identificate in uno di questi segnali, come possiamo smettere
di essere il peggior ostacolo al nostro successo? In primo luogo rendendoci conto che prenderci del
tempo per staccare, ma staccare veramente, anche se non è un tempo lungo anche se è un
tempo breve, non è mai tempo perso. è tempo investito in te stessa. Non sarai
meno perfetta perché hai deciso di prendersi un giorno di riposo. Sarai semplicemente meno
stressata e più concentrata, e quindi anche più soddisfatta dei risultati che otterrai al lavoro,
perchè sarai più energica e naturalmente più in grado di portare a termine entro
la timeline che ti sei data l'obiettivo che hai deciso e ti sei prefissa di raggiungere.
Un'altra cosa che possiamo fare subito è provare a rielaborare nella nostra testa l'idea del rifiuto.
Invece di identificarci con quel rifiuto, proviamo ad utilizzarlo come molla per crescere, come molla
anche per per per festeggiare un tentativo che abbiamo fatto e a cui magari è seguito un no.
Siamo convinte che ricevere un rifiuto sia una sorta di punizione e che poi sarà un etichetta che
ci porteremo stampato in fronte per sempre, che la vedranno tutti, sarà diciamo così la lettera
scarlatta che vedranno tutti e ci riconosceranno tutti come l'impostore della situazione.. ma sai
che c'è? Al diavolo la sindrome dell'impostore, che vada a farsi [ ] letteralmente!
è parte del gioco ricevere rifiuti! Nessuno mi aveva detto questa cosa quando ho deciso
di iniziare la mia attività e devo dire che col senno di poi avrei tanto preferito che
qualcuno mi avvisasse, che i rifiuti sarebbero stati tanti e a volte decisamente spiacevoli.
Una delle mie prime dei miei primi esperimenti, con un lavoro che non era proprio lavoro da
dipendente, diciamo che avrei ricevuto una commissione per ogni spazio pubblicitario
che riuscivo a vendere per questa azienda. Quindi diciamo insomma era una sorta di di ruolo ibrido.
Ecco, questa è stata la mia prima esperienza con i rifiuti, con i rifiuti nel senso letterale dei NO
perché ogni mattina mi ritrovavo questa lista di numeri di telefono di aziende di tutto il
mondo che dovevo chiamare per vendere degli spazi pubblicitaridei siti dell'azienda per cui lavoravo
in quel periodo. E non ho mai ricevuto così tanti NO in quel periodo e quel periodo è durato circa
otto mesi.. credo di aver ricevuto anzi più noi quel periodo di circa otto mesi di quelli che ho
ricevuto in tutto il resto della mia vita e sono stati dei No a volte anche molto molto aggressivi,
molto rabbiosi. Dei no che inevitabilmente io ho preso personalmente. Quello che allora ancora
non sapevo sul vendere qualcosa, in quel caso era prodotto di terzi, poi quando ho iniziato la mia
attività sarebbe stato il mio, ma è il fatto che il rifiuto, il No è parte essenziale del gioco,
è proprio nelle carte, non si può evitare. E prima impariamo a spersonalizzare questo rifiuto,
quindi a prendere le distanza da questo rifiuto, prima impariamo a.. o meglio più che impariamo,
prima riusciamo a trovare il coraggio di assumerci i rischi che, di correre quei rischi, quei rischi
di fare errori, quei rischi di fare pasticci, quei rischi di apparire goffa, quei rischi di
effettivamente ricevere un No da qualcuno che dice "sai che c'è? Non è ancora il momento, non
mi convinci ancora" perché quella è l'occasione che ci si presenta per poterci migliorare,
per poter capire che cosa stiamo sbagliando. Quindi due cose che possiamo fare fin da oggi,
fin da subito, fin dal secondo in cui chiudiamo questo video e chiudiamo questo podcast per tenere
a bada il perfezionismo sono prima di tutto a prenderci un momento di stacco se ci rendiamo
conto che ci stiamo avvicinando al burnout, se ci rendiamo conto di avere la testa piena,
se ci rendiamo conto di non riuscire ad andare avanti perché non siamo mai soddisfatte di
quello che stiamo facendo, proviamo a prendere le distanze e proviamo a ricaricare le pile,
così da tornare fresche ed energiche al lavoro che vogliamo portare a termine. E
secondo proviamo a distanziarci dai no, che inevitabilmente riceveremo,
soprattutto se siamo libere professioniste e imprenditrici ma non solo! Sono curiosa
di sapere se anche tu ti ritrovi spesso a dover tenere a bada al perfezionismo
nella quotidianità lavorativa e non solo, e che cosa fai per riuscirci!
Quindi ti aspetto con le tue tips, i tuoi suggerimenti,
i tuoi spunti nei commenti sotto al video se stai guardando questa
puntata da YouTube o direttamente sul blog alla pagina Biz-academy.it/podcast
Naturalmente se stai ascoltando questo podcast, questa puntata da iTunes,
Spreaker, Spotify o qualunque sia la tua piattaforma podcast preferita ti
invito a lasciarci un feedback per aiutarci a capire se siamo sulla strada giusta e se
queste tematiche affrontate su ImpactGirl sono di tuo gradimento e soprattutto sono
utili per la tua crescita professionale. Ci vediamo alla prossima puntata di ImpactGirl!
Questo è tutto per la puntata di oggi. Spero di averti dato qualche
utile spunto che potrai implementare sin da subito. Se crescere un business
in cui credi sul web in modo autentico e proficuo è parte dei tuoi piani e non
sei ancora entrata a Biz-academy puoi farlo visitando il sito Biz-academy.it
Noi come sempre ci sentiamo e vediamo alla prossima puntata di ImpactGirl :)