Atto Secondo, Scena XV
SCENA XV
Fabrizio e detto .
Fabrizio - È vero, signore, che vuole il conto?
Cavaliere - Sì, l'avete portato? Fabrizio - Adesso la padrona lo fa.
Cavaliere - Ella fa i conti?
Fabrizio - Oh, sempre ella. Anche quando viveva suo padre. Scrive e sa far di conto meglio di qualche giovane di negozio.
Cavaliere - (Che donna singolare è costei!)
Fabrizio - Ma vuol ella andar via così presto?
Cavaliere - Sì, così vogliono i miei affari.
Fabrizio - La prego di ricordarsi del cameriere.
Cavaliere - Portate il conto, e so quello che devo fare.
Fabrizio - Lo vuol qui il conto?
Cavaliere - Lo voglio qui; in camera per ora non ci vado.
Fabrizio - Fa bene; in camera sua vi è quel seccatore del signor Marchese. Carino! Fa l'innamorato della padrona. ma può leccarsi le dita. Mirandolina deve esser mia moglie.
Cavaliere - ( Alterato ) Il conto.
Fabrizio - La servo subito. ( Parte ).