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Moravia - Gli Indifferenti, 12 (VIII)

12 (VIII)

Capitolo VIII

Uscirono alfine dalla sala da pranzo, a passi misurati, accendendo delle sigarette e guardandosi di sfuggita negli specchi del corridoio, e andarono nel salotto.

"Stasera," disse subito Leo sedendosi a fianco di Mariagrazia sul divano, "sono in disposizione di sentire un po' di musica classica... su, Carla," disse volgendosi verso la fanciulla: "suonaci quel che vuoi tu, Beethoven o Chopin, purché sia roba del buon tempo antico, quando non usavano i jazz che fanno venire il mal di capo..." Rise con cordialità e accavalciò le gambe.

"Sì, Carla," insistette la madre cui non pareva vero di avvantaggiarsi della musica per poter parlare con maggior libertà all'amante; "sì, suonaci qualche cosa, per esempio... quella fuga... di chi era? Ah! sì di Bach... che ti riusciva così bene."

Anche a Michele l'idea della musica piacque infinitamente; si sentiva stanco e irritato, l'immagine convenzionale della melodia intesa come un dolce fiume nel quale ci si può immergere e dimenticare non gli era mai sembrata così vera come ora: "Della musica" pensò socchiudendo gli occhi; "e al diavolo tutte le meschinità...: della vera musica."

"È molto tempo che non suono più" avvertì Carla: "vuol dire che non sarete troppo severi." Andò al pianoforte, l'aprì, esaminò qualche spartito: "Una fuga di Bach," annunziò finalmente.

I primi accordi risuonarono; Michele socchiuse gli occhi e si preparò ad ascoltare la melodia; la sua solitudine, le conversazioni con Lisa gli avevano messo in corpo un gran bisogno di compagnia e di amore, una speranza estrema di trovare tra tutta la gente del mondo una donna da poter amare sinceramente, senza ironie e senza rassegnazione: "Una donna vera" pensò; "una donna pura, né falsa, né stupida, né corrotta... trovarla... questo sì che rimetterebbe a posto ogni cosa." Per ora non la trovava, non sapeva neppure dove cercarla, ma ne aveva in mente l'immagine, tra l'ideale e materiale che si confondeva con le altre figure di quel fantastico mondo istintivo e sincero dove egli avrebbe voluto vivere; la musica lo avrebbe aiutato a ricostruire quest'immagine amata... ed ecco difatti, più per la sua esaltazione e per il suo desiderio che in grazia della musica stessa, fin dalle prime note, formarsi tra lui e Carla quella immagine... era una fanciulla, lo indovinava dalla snellezza del corpo, dagli occhi, da tutto il portamento, assai graziosa in verità, quasi gli voltava le spalle e l'osservava attentamente, senza lusinga, senza ombra di lascivia, oh no, avrebbe potuto giurarlo, ma con quella curiosità franca e attonita con la quale i bambini guardano i loro coetanei: "la mia compagna," egli pensò: e già dei gesti, una specie di abbraccio, un sorriso, una mossa della mano, degli avvenimenti, passeggiate, conversazioni, si formavano e passavano nel cielo desideroso della sua fantasia, quando un chiacchiericcio fitto e sommesso ruppe l'illusione e lo ricondusse alla realtà.

Era la madre che portava a compimento il suo proposito di avvalersi della musica per parlare all'amante:

"Se vuole, Merumeci," insisteva guardando velenosamente l'amante distratto, "lei può andare anche subito a quel suo ricevimento...; non c'è nessuna necessità che lei si annoi qui a sentire la musica nessuno la trattiene... vada... vada pure dove l'aspettano."

Leo la fissò; non aveva nessuna voglia di litigare; fece un cenno nella direzione di Carla come per significare. "Ora no... ora stiamo ad ascoltare Bach."

"Ma sì" insistette la madre; "lei qui si annoia... non dica di no...: l'ho visto sbadigliare con questi miei occhi... Noi l'annoiamo, e d'altra parte non possiamo mica metterci a ballare per divertirla... Vada dunque in quel luogo, dove sarà accolto a braccia aperte e nessuno suonerà, e nessuno la disturberà... ci vada..." Parlava e non cessava di sorridere stupidamente, ripresa, al solo pensiero di Lisa, da una vertigine di gelosia:

"E poi," soggiunse, "sarebbe una vera maleducazione mancare al ricevimento della Smithson... chissà quanta gente ci sarà... avrà fatto un treno speciale per far andare i suoi invitati fino a Milano..."

Pur di togliersi di tomo questo fastidio Leo avrebbe dato qualsiasi cosa; scosse la cenere del sigaro, si voltò con calma verso la madre:

"Se ho mentito," disse, "è stato soltanto per riguardo a lei, per non farle credere che in casa sua ci si annoia... La verità è che stasera non vado ad alcun ricevimento bensì a dormire... Son molte notti che faccio le ore piccole, mi sento stanco... stasera voglio andare a dormire presto."

[...] "È inutile ch'io suoni" disse con calma: "tutti parlano... tutti discorrono... meglio davvero andare a dormire..."

Quei due del divano si videro accoppiati; la madre si staccò dall'amante e guardò la figlia con volto sconcertato.

"Se volete parlare" soggiunse la fanciulla "non fatemi suonare." Silenzio.

"Facevamo dei commenti alla tua musica" rispose alfine Leo. "Suoni bene Carla; continua, continua pure."

Questa nuova menzogna fu il segnale di una specie di ribellione, come se tutti si fossero ad un tratto destati dal loro lungo torpore; e primo fra tutti Michele che aveva fino allora sopportato in silenzio i conversari di sua madre e di Leo; un po' per rabbia, un po' per un istintivo bisogno di azione, prese il giornale che teneva spiegato sulle ginocchia e lo scagliò con forza per terra:

"Non è vero niente" gridò guardando Leo; "è una spudorata menzogna... alla musica voi ci pensavate come io... come io a farmi prete... parlavate di affari, del legale" egli rise con sforzo: "e di altre cose ancora."

Ci fu silenzio: "Ecco" gridò improvvisamente Carla battendo le mani: "ecco la verità... alfine si respira..."

Fu come se qualcheduno avesse spalancato la finestra e l'aria fredda della notte fosse penetrata nel salotto; per un istante tutti si guardarono in volto stupefatti; ma il primo a riaversi fu Leo:

"Ti sbagli" disse severamente a Michele: "è segno che hai ascoltato male."

Siffatta falsità ispirò al ragazzo un riso alto e sgradevole: "Ah! ah!" rideva rovesciandosi nella poltrona "questa è bella." Poi s'interruppe:

"Mentitore!" disse bruscamente e con volto serio.

Si guardarono; Carla trattenne il respiro; la madre impallidì.

"Io dico" gridò all'improvviso Leo battendo il pugno sulla tavola, "che questo è troppo." Ma non si alzò; restò seduto fissando sul ragazzo due occhi indagatori: "Non ti sapevo così rissoso" soggiunse; e poi dopo un istante: "e se tu continui sarò costretto a tirarti le orecchie." Quest'ultima frase la profferì nel modo più stupido e solenne; sembrò a Michele che la minaccia di Leo, fieramente incominciata, fosse andata man mano affievolendosi, fino a raggiungere la piatta volgarità di una tirata d'orecchie; di rimbalzo anche il proprio sentimento diminuiva; non c'era nulla da fare; né scagliare il guanto di sfida, né ostentare il proprio onore offeso; bastava nascondere la parte minacciata, le orecchie, troppo poco.

"Tirare le orecchie, tirar le orecchie a me? a me? a me?" Ogni "a me" gli dava una spinta di più verso l'azione, ma si sentiva freddo e indifferente; false erano le parole che gli uscivano di bocca, falsa la voce; dov'era il fervore? dove lo sdegno? altrove, forse non esistevano.

Sulla tavola, tra i fiori, le tazzine, e il bricco del caffè, c'era un portacenere di marmo, di alabastro bianco venato in grigio: stese una mano di sonnambulo, lo prese, mollemente lo scagliò. Vide sua madre giunger le mani, la udì cacciare un grido; Leo urlava: "È roba da pazzi!! "; Carla si agitava; capì che il marmo aveva sbagliato strada; invece di Leo era stata colpita la madre; sulla testa? no, sopra la spalla.

Si alzò, goffamente si avvicinò al divano dove la sua vittima giaceva; incerta in volto e senza saper perché, la madre teneva gli occhi chiusi e a intervalli sospirava, ma era evidente che non provava alcun dolore e che questo suo svenimento era del tutto immaginario.

Insieme con gli altri due Michele si chinò; nonostante questa vista che avrebbe dovuto essere dolorosa, non provava alcun rimorso, anzi non gli riusciva di soffocare la sensazione che quella scena fosse ridicola. Invano pensava: "È mia madre... l'ho colpita... l'ho ferita... avrebbe potuto morire"; invano cercava un po' di pietà affettuosa per quella figura immobile, perduta nell'errore: la sua anima restava inerte. Si chinò e la guardò: ora la madre sollevava, senza cambiar di posizione o aprire gli occhi, un languido braccio, e con le dita allargava le vesti sull'omero colpito; apparve la spalla nuda, grassa, ma senza traccia di contusioni, né livida, né rossa: nulla. Però le dita come insoddisfatte continuavano a tirare, ad abbassare la veste, denudando un braccio, svelando l'ascella. Era straordinario: sparse sul petto, che sempre più si allargava, sbiancava, e rivelava il principio dei seni, le dita impudiche parevano perseguire uno scopo completamente diverso da quello di mostrare le ferite; per esempio, quello di spogliarsi.

In verità questo molle abbandono si rivolgeva all'amante; una romantica pietà doveva scaturirne e impietosirgli il cuore: "Mi vedrà ferita, svenuta, col petto nudo," era pressappoco il pensiero di Mariagrazia; "si ricorderà che mi sono fatta avanti per lui, che ho ricevuto il portacenere invece sua, e non potrà fare a meno di provare per me una profonda riconoscente tenerezza." La sua fantasia illusa immaginava che Leo l'avrebbe presa tra le sue braccia, l'avrebbe scossa, chiamata per nome, si sarebbe alfine inquietato non vedendola rinvenire... e alfine ella sarebbe lentamente tornata in sé, avrebbe riaperto gli occhi, i primi sguardi sarebbero stati per l'amante, per lui il primo sorriso. Ma non fu così, Leo non la prese fra le sue braccia né la chiamò per nome.

"Sarà forse bene che io vada fuori dalla porta" disse invece a Carla, con voce piena d'ironica intenzione. Fu come se la madre avesse ricevuto un getto d'acqua fredda, proprio là, su quella spalla che aveva denudato per l'amante, ella riaprì gli occhi, si alzò a sedere, guardò: c'era Michele che la osservava con gli occhi scanzonati, come se al suo rimorso si fosse mescolato qualche altro sentimento; Carla che si sforzava di ricondurle le vesti sopra il petto scoperto; ma Leo? dov'era Leo? Altrove che al suo fianco: aveva raccolto il portacenere e lo soppesava; poi bruscamente si volse verso Michele:

"Va bene" gli disse con ironico incoraggiamento; "va bene... va molto bene."

Michele alzò le spalle e lo guardò: "Certo... anzi benissimo" articolò con calma. Allora da dietro le spalle dell'uomo la voce della madre si alzò, acuta e familiare.

"Per carità, Merumeci," supplicava "per carità non ricominci... non lo tocchi... non gli parli... non lo guardi neppure..." E pareva che ella si trovasse al limite estremo della pazienza e della ragione, al di la del quale non c'è che pazzia.

Il ragazzo si rifugiò presso la finestra: la pioggia cadeva ancora, se ne udiva il fruscio sulle imposte e sugli alberi del giardino; pioveva tranquillamente, sulle ville, per le strade vuote. Molta gente doveva ascoltare come lui, dietro i vetri chiusi, col cuore pieno dell'istessa angoscia, volgendo le spalle alla calda intimità delle stanze: "È inutile" si ripeteva toccando con le dita incerte i bordi della finestra, "è inutile... questa non è la mia vita..." Gli tornò in mente la scena del portacenere, il ridicolo svenimento, quell'indifferenza: "Tutto qui diviene comico, falso; non c'è sincerità... io non ero fatto per questa vita." L'uomo che egli doveva odiare, Leo, non si faceva abbastanza odiare; la donna che doveva amare, Lisa, era falsa, mascherava con dei sentimentalismi intollerabili delle voglie troppo semplici ed era impossibile amarla: ebbe l'impressione di volgere le spalle non al salotto, ma ad un abisso vuoto e oscuro: "Non è questa la mia vita" pensò con convinzione; "ma allora?"

Dietro di lui l'uscio si chiuse ed egli si voltò; il salotto era vuoto; madre e figlia erano uscite per accompagnare l'ospite alla porta; la lampada brillava nel cerchio immobile delle poltrone deserte.

"È un ragazzo" disse la madre a Leo nel vestibolo: "non bisogna prenderlo sul serio... non sa quello che fa."

Con viso contrito staccò il tubino dall'attaccapanni e lo porse all'amante. "A me" disse Leo giocondamente avvolgendo intorno al collo una sciarpa di lana, "a me non ha fatto nulla... Soltanto mi dispiace per lei che si è presa sulla spalla il proiettile in questione." Ebbe un riso freddo, falso e amabile: guardò un istante Carla come per domandarle un'approvazione; alfine si voltò e indossò il pastrano.

"È un ragazzo" ripetè la madre meccanicamente aiutandolo; il pensiero che Leo approfittando di quella imprudenza del figlio potesse rompere i loro legami, l'atterriva:

"Può star sicuro" soggiunse in tono umile e autoritario, "che tutto questo non succederà mai più... penserò io a parlare a Michele... e se ci sarà bisogno" soggiunse con voce irresoluta "agirò."

Vi fu silenzio: "Ma via" disse Carla che appoggiata alla porta guardava attentamente sua madre, "via... non agitarti... sono certa" soggiunse abbassando gli occhi e sorridendo, "che Leo stesso non se ne ricorda più."

"Proprio così" disse Leo: "ci sono tante cose più importanti." Baciò la mano alla madre non ancora rassicurata. "Arrivederci presto" disse a Carla, guardandola fissamente negli occhi; ella impallidì e con un gesto lento e rassegnato girò la maniglia della porta.

Questa si spalancò violentemente battendo contro il muro come se qualcheduno ansioso d'entrare avesse spinto con tutte le sue forze dall'esterno. " Uh, che freddo, che umidità..." gridò la madre. Come per risponderle una ventata impetuosa si rovesciò nella stanza; piovve rabbiosamente sulle mattonelle lucide; il lume oscillò; un leggero soprabito di Michele appeso all'attaccapanni percosse più volte con le sue lunghe maniche la faccia di Leo; e le vesti delle due donne si sollevarono gonfiandosi, si alzarono, alfine s'incollarono alle loro gambe.

"Chiudi... chiudi" gridava la madre attaccandosi con ambo le mani alla porta e ridicolmente chinandosi in avanti sui due piedi giunti per non bagnarsi; come un uccello acquatico Carla saltava con precauzione sul pavimento allagato: "chiudi" ripeteva la madre... ma nessuno si muoveva; tutti guardavano stupiti quella violenza fatta di nulla che ruggiva, gemeva, scricchiolava, e lacrimava sulla soglia vuota; e finalmente anche l'altro uscio del vestibolo si spalancò. Si formò allora una specie di vortice che dopo aver percorso il corridoio, s'ingolfò nella casa; si udirono tutte le porte sbattere ora vicine ora lontane, con uno strano fracasso che non era quello degli usci sbatacchiati da una mano irata o distratta; un fracasso nel quale si mescolavano le voci del vento e quegli urti e quelle esitazioni che sembravano preparare l'ultimo e più forte colpo; le stanze vuote e alte echeggiarono; la villa tutta tremò come se avesse dovuto ad un certo momento staccarsi dal suolo e girando su se stessa come una pazza trottola, trasvolare con rapidità sulla cresta fosforescente delle nubi.

"Ed ora?" domandò Leo alla madre, vedendola dopo molti sforzi chiudere la porta; "cosa facciamo?"

"Aspettiamo" fu la risposta. Tacquero tutti e tre: Mariagrazia guardava l'amante con occhi disincantati e amari; tanta fretta la travolgeva. Tra poco Leo sarebbe partito, sarebbe scomparso nella notte piovosa lasciandola alla sua casa fredda, al suo letto vuoto; sarebbe andato altrove; in casa di Lisa per esempio, già, sicuro, in casa di Lisa dove da tanto tempo era aspettato. Chissà come si sarebbero divertiti quella notte quei due, chissà come avrebbero riso di lei!

Fece un ultimo tentativo; tese l'orecchio, contrasse tutto il volto come chi ascolta:

"Mi pare" disse "che qualche cosa sbatta nel salotto... va', Carla," soggiunse con voce impaziente, "va' a vedere." Ascoltarono tutti e tre: pareva che la madre con una mimica imperiosa volesse creare quel fracasso di porte urtate che il silenzio della villa le negava.

"Non mi pare" disse Carla dopo un istante. "Non sento proprio nulla... proprio nulla."

"Ti dico di sì" insistette la madre ansiosa e caparbia: "senti" soggiunse nel più perfetto silenzio, "senti quanto sbatte?"

Allora Leo rise: "Ma no" disse tranquillamente rallegrato dalla stupidità dell'amante, "ma no... nulla sbatte." Vide con piacere rinnovata quell'espressione di dolore degli occhi della donna: "Illusione" concluse riprendendo il tubino, "illusione, cara signora." "Se ne va?" domandò la madre. "Sicuro... è tempo."

"Ma... non piove troppo?" insistette ella, perdutamente, mettendosi tra la porta e l'amante. " Non sarebbe meglio che lei aspettasse ancora un poco?"

"Piove" rispose Leo abbottonando il pastrano, "come le porte sbattono..." Baciò la mano alla donna annichilita, frugò in una tasca per cercare i guanti che erano nell'altra, si avvicinò alla porta, la aprì trattenendola con la mano contro il vento: "Arrivederci Carla" disse alla fanciulla, strinse la mano ch'ella gli tendeva, sorrise, uscì.

Tornarono nell'atrio; la madre rabbrividiva: "Che freddo... uh! che freddo" ripeteva: i muscoli stanchi del volto si erano distesi, era come disfatta, i suoi sguardi smarriti si posavano a caso sugli oggetti, vacillavano, fluttuavano; una nudità disadorna si diffondeva sulla sua faccia usata dal belletto; la bocca impercettibilmente tremava: "Vado a dormire..." ripetè salendo lentamente dietro la balaustra di legno della scala; "vado a dormire... buona notte." La sua ombra montò fino al soffitto, sostò sul pianerottolo, passò sulla parete con dei movimenti obliqui, e scomparve.

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Capitolo VIII

Uscirono alfine dalla sala da pranzo, a passi misurati, accendendo delle sigarette e guardandosi di sfuggita negli specchi del corridoio, e andarono nel salotto. They finally left the dining room, walking slowly, lighting cigarettes and glancing at themselves in the hallway mirrors, and went into the living room.

"Stasera," disse subito Leo sedendosi a fianco di Mariagrazia sul divano, "sono in disposizione di sentire un po' di musica classica... su, Carla," disse volgendosi verso la fanciulla: "suonaci quel che vuoi tu, Beethoven o Chopin, purché sia roba del buon tempo antico, quando non usavano i jazz che fanno venire il mal di capo..." Rise con cordialità e accavalciò le gambe. ||||||||||||||||||||||||||||play for us|||||Beethoven||Chopin|as long as|||||||||||||||||||||||crossed|| "Tonight," Leo immediately said, sitting next to Mariagrazia on the couch, "I am in the mood to listen to some classical music... come on, Carla," he said turning to the girl, "play us whatever you want, Beethoven or Chopin, as long as it's something from the good old times, when they didn't use jazz that gives you a headache..." He laughed warmly and crossed his legs.

"Sì, Carla," insistette la madre cui non pareva vero di avvantaggiarsi della musica per poter parlare con maggior libertà all'amante; "sì, suonaci qualche cosa, per esempio... quella fuga... di chi era? "Yes, Carla," the mother insisted, eager to take advantage of the music to be able to speak more freely to her lover; "yes, play us something, for example... that fugue... by whom was it? Ah! sì di Bach... che ti riusciva così bene." ||Bach||||| yes from Bach... that you were so good at."

Anche a Michele l'idea della musica piacque infinitamente; si sentiva stanco e irritato, l'immagine convenzionale della melodia intesa come un dolce fiume nel quale ci si può immergere e dimenticare non gli era mai sembrata così vera come ora: "Della musica" pensò socchiudendo gli occhi; "e al diavolo tutte le meschinità...: della vera musica." ||||||pleased|||||||||||understood|||||||||||||||||||||||||half-closing||||||||petty concerns||| Even Michele liked the idea of music infinitely; he felt tired and irritated, the conventional image of melody as a sweet river in which one can immerse and forget had never seemed so true to him as now: "Of music," he thought, squinting his eyes; "and to hell with all pettiness...: of true music."

"È molto tempo che non suono più" avvertì Carla: "vuol dire che non sarete troppo severi." "It's been a long time since I played" Carla warned: "does that mean you won't be too severe." Andò al pianoforte, l'aprì, esaminò qualche spartito: "Una fuga di Bach," annunziò finalmente. ||||||sheet music|||||| He went to the piano, opened it, examined some sheet music: 'A Bach fugue,' he finally announced.

I primi accordi risuonarono; Michele socchiuse gli occhi e si preparò ad ascoltare la melodia; la sua solitudine, le conversazioni con Lisa gli avevano messo in corpo un gran bisogno di compagnia e di amore, una speranza estrema di trovare tra tutta la gente del mondo una donna da poter amare sinceramente, senza ironie e senza rassegnazione: "Una donna vera" pensò; "una donna pura, né falsa, né stupida, né corrotta... trovarla... questo sì che rimetterebbe a posto ogni cosa." |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||corrupted||||||||| The first chords resonated; Michele half-closed his eyes and prepared to listen to the melody; his solitude, the conversations with Lisa had filled him with a great need for company and love, an extreme hope of finding a woman to love sincerely among all the people in the world, without irony and resignation: 'A real woman,' he thought; 'a pure woman, not fake, not stupid, not corrupted... to find her... that would truly fix everything.' Per ora non la trovava, non sapeva neppure dove cercarla, ma ne aveva in mente l'immagine, tra l'ideale e materiale che si confondeva con le altre figure di quel fantastico mondo istintivo e sincero dove egli avrebbe voluto vivere; la musica lo avrebbe aiutato a ricostruire quest'immagine amata... ed ecco difatti, più per la sua esaltazione e per il suo desiderio che in grazia della musica stessa, fin dalle prime note, formarsi tra lui e Carla quella immagine... era una fanciulla, lo indovinava dalla snellezza del corpo, dagli occhi, da tutto il portamento, assai graziosa in verità, quasi gli voltava le spalle e l'osservava attentamente, senza lusinga, senza ombra di lascivia, oh no, avrebbe potuto giurarlo, ma con quella curiosità franca e attonita con la quale i bambini guardano i loro coetanei: "la mia compagna," egli pensò: e già dei gesti, una specie di abbraccio, un sorriso, una mossa della mano, degli avvenimenti, passeggiate, conversazioni, si formavano e passavano nel cielo desideroso della sua fantasia, quando un chiacchiericcio fitto e sommesso ruppe l'illusione e lo ricondusse alla realtà. ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||slenderness||||||||posture||||||||||||||flattery||||lewdness||||||||||||astonished|||||||||peers||||||||||||||||||||||||||||||||||||chatter|||soft and quiet|broke|||||| For now, he didn't find her, he didn't even know where to look, but he had her image in mind, between the ideal and material that merged with the other figures of that fantastic instinctive and sincere world where he wished to live; music would help him reconstruct this beloved image... and indeed, more due to his excitement and desire than thanks to the music itself, from the first notes, the image of Carla formed between him and her... she was a young girl, he could tell by her slim body, her eyes, her overall demeanor, quite graceful indeed, almost as if she turned her back to him and observed him attentively, without flattery, without any hint of lasciviousness, oh no, he could swear it, but with that frank and astonished curiosity with which children look at their peers: 'my companion,' he thought; and already, gestures, a kind of embrace, a smile, a hand movement, events, walks, conversations, were forming and passing in the eager sky of his imagination, when a hushed chatter broke the illusion and brought him back to reality.

Era la madre che portava a compimento il suo proposito di avvalersi della musica per parlare all'amante: |||||||||||utilize music||||| It was the mother who was completing her intention to use music to speak to her lover:

"Se vuole, Merumeci," insisteva guardando velenosamente l'amante distratto, "lei può andare anche subito a quel suo ricevimento...; non c'è nessuna necessità che lei si annoi qui a sentire la musica nessuno la trattiene... vada... vada pure dove l'aspettano." "If you want, Merumeci," she insisted, looking venomously at the distracted lover, "you can go to your reception now...; there is no need for you to be bored here listening to the music, no one is holding you back... go... go where you are expected."

Leo la fissò; non aveva nessuna voglia di litigare; fece un cenno nella direzione di Carla come per significare. Leo stared at her; he didn't feel like arguing; he made a gesture in Carla's direction as if to signify. "Ora no... ora stiamo ad ascoltare Bach." "Not now... now we're listening to Bach."

"Ma sì" insistette la madre; "lei qui si annoia... non dica di no...: l'ho visto sbadigliare con questi miei occhi... Noi l'annoiamo, e d'altra parte non possiamo mica metterci a ballare per divertirla... Vada dunque in quel luogo, dove sarà accolto a braccia aperte e nessuno suonerà, e nessuno la disturberà... ci vada..." Parlava e non cessava di sorridere stupidamente, ripresa, al solo pensiero di Lisa, da una vertigine di gelosia: |||||||||||||||yawn||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| "But yes," insisted the mother; "she is bored here... don't say no...: I saw her yawn with my own eyes... We bore her, and on the other hand we can't start dancing to entertain her... So go to that place, where you will be welcomed with open arms and no one will play music, and no one will disturb you... go there..." She spoke and didn't stop smiling stupidly, taken over, at the mere thought of Lisa, by a jealousy vertigo:

"E poi," soggiunse, "sarebbe una vera maleducazione mancare al ricevimento della Smithson... chissà quanta gente ci sarà... avrà fatto un treno speciale per far andare i suoi invitati fino a Milano..." "And then," she added, "it would be really rude to miss the Smithson's reception... who knows how many people will be there... maybe she arranged a special train to bring her guests to Milan..."

Pur di togliersi di tomo questo fastidio Leo avrebbe dato qualsiasi cosa; scosse la cenere del sigaro, si voltò con calma verso la madre: Just to get rid of this annoyance, Leo would have given anything; he shook the cigar ashes, turned calmly towards his mother:

"Se ho mentito," disse, "è stato soltanto per riguardo a lei, per non farle credere che in casa sua ci si annoia... La verità è che stasera non vado ad alcun ricevimento bensì a dormire... Son molte notti che faccio le ore piccole, mi sento stanco... stasera voglio andare a dormire presto." "If I lied," he said, "it was only out of respect for you, not to make you think that it's boring in your house... The truth is that tonight I'm not going to any reception but to sleep... I've been staying up late for many nights, I feel tired... tonight I want to go to bed early."

[...] "È inutile ch'io suoni" disse con calma: "tutti parlano... tutti discorrono... meglio davvero andare a dormire..." [...] "It's useless for me to play" he said calmly: "everyone is talking... everyone is chatting... it's really better to go to sleep..."

Quei due del divano si videro accoppiati; la madre si staccò dall'amante e guardò la figlia con volto sconcertato. ||||||coupled|||||||||||| The couple on the couch noticed each other; the mother separated from her lover and looked at her daughter with a puzzled expression.

"Se volete parlare" soggiunse la fanciulla "non fatemi suonare." "If you want to talk," added the girl, "don't make me play the piano." Silenzio. Silence.

"Facevamo dei commenti alla tua musica" rispose alfine Leo. "We were making comments about your music," Leo finally replied. "Suoni bene Carla; continua, continua pure." "You sound good Carla; keep going, keep going."

Questa nuova menzogna fu il segnale di una specie di ribellione, come se tutti si fossero ad un tratto destati dal loro lungo torpore; e primo fra tutti Michele che aveva fino allora sopportato in silenzio i conversari di sua madre e di Leo; un po' per rabbia, un po' per un istintivo bisogno di azione, prese il giornale che teneva spiegato sulle ginocchia e lo scagliò con forza per terra: |||||||||||||||||||awakened|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||threw|||| This new lie was a sign of a kind of rebellion, as if everyone had suddenly awakened from their long torpor; and first of all Michele who had until then silently endured his mother and Leo's conversations; a little out of anger, a little out of instinctive need for action, he took the newspaper he had spread on his lap and threw it forcefully to the ground:

"Non è vero niente" gridò guardando Leo; "è una spudorata menzogna... alla musica voi ci pensavate come io... come io a farmi prete... parlavate di affari, del legale" egli rise con sforzo: "e di altre cose ancora." |||||||||shameless||||||||||||||||||||||||||| "Nothing is true!" he shouted, looking at Leo; "it's a shameless lie... you thought about music like I did... like I did about becoming a priest... you talked about business, legal matters" he laughed with effort: "and other things too."

Ci fu silenzio: "Ecco" gridò improvvisamente Carla battendo le mani: "ecco la verità... alfine si respira..." There was silence. "Here it is!" Carla suddenly shouted, clapping her hands: "here is the truth... at last, we can breathe..."

Fu come se qualcheduno avesse spalancato la finestra e l'aria fredda della notte fosse penetrata nel salotto; per un istante tutti si guardarono in volto stupefatti; ma il primo a riaversi fu Leo: |||||opened wide|||||||||||||||||||||||||recover|| It was as if someone had thrown open the window and the cold night air had entered the living room; for a moment, everyone looked at each other in astonishment. But the first to recover was Leo:

"Ti sbagli" disse severamente a Michele: "è segno che hai ascoltato male." "You are wrong," he said sternly to Michele, "it's a sign that you have listened poorly."

Siffatta falsità ispirò al ragazzo un riso alto e sgradevole: "Ah! such|||||||||| Such falsehood inspired the boy to give a loud and unpleasant laugh: "Ah! ah!" ah!" rideva rovesciandosi nella poltrona "questa è bella." He laughed, leaning back in his armchair, "This one is good." Poi s'interruppe: Then he stopped.

"Mentitore!" liar "Liar!" disse bruscamente e con volto serio. he said abruptly and with a serious face.

Si guardarono; Carla trattenne il respiro; la madre impallidì. They looked at each other; Carla held her breath; the mother turned pale.

"Io dico" gridò all'improvviso Leo battendo il pugno sulla tavola, "che questo è troppo." "I say," Leo suddenly shouted, banging his fist on the table, "this is too much." Ma non si alzò; restò seduto fissando sul ragazzo due occhi indagatori: "Non ti sapevo così rissoso" soggiunse; e poi dopo un istante: "e se tu continui sarò costretto a tirarti le orecchie." |||||||||||investigative||||||||||||||||||||| But he didn't get up; he remained seated, staring at the boy with two probing eyes: "I didn't know you were so quarrelsome," he added; and then after a moment: "and if you continue, I'll be forced to pull your ears." Quest'ultima frase la profferì nel modo più stupido e solenne; sembrò a Michele che la minaccia di Leo, fieramente incominciata, fosse andata man mano affievolendosi, fino a raggiungere la piatta volgarità di una tirata d'orecchie; di rimbalzo anche il proprio sentimento diminuiva; non c'era nulla da fare; né scagliare il guanto di sfida, né ostentare il proprio onore offeso; bastava nascondere la parte minacciata, le orecchie, troppo poco. ||||||||||||||||||||||||diminishing|||||flat|||||||bounce||||||||||||throw||||challenge||show||||||||||||| He uttered this last sentence in the most silly and solemn way; it seemed to Michele that Leo's threat, fiercely started, was gradually weakening, until it reached the vulgar flatness of an ear-pulling; in return, his own feelings diminished as well; there was nothing to be done; neither to throw down the gauntlet, nor to display his offended honor; it was enough to hide the threatened part, the ears, which were too insignificant.

"Tirare le orecchie, tirar le orecchie a me? "Pulling ears, pulling my ears?" a me? a me?" Ogni "a me" gli dava una spinta di più verso l'azione, ma si sentiva freddo e indifferente; false erano le parole che gli uscivano di bocca, falsa la voce; dov'era il fervore? Every "to me" pushed him further towards action, but he felt cold and indifferent; false were the words coming out of his mouth, false the voice; where was the fervor? dove lo sdegno? where was the indignation? altrove, forse non esistevano. elsewhere, perhaps they did not exist.

Sulla tavola, tra i fiori, le tazzine, e il bricco del caffè, c'era un portacenere di marmo, di alabastro bianco venato in grigio: stese una mano di sonnambulo, lo prese, mollemente lo scagliò. |||||||||coffee pot|||||||||alabaster||veined|||stretched||||||||| On the table, among the flowers, the cups, and the coffee pot, there was a marble ashtray, white alabaster veined in gray: he stretched out a sleepy hand, picked it up, and lazily threw it. En la mesa, entre las flores, las tazas y la jarra de café, había un cenicero de mármol, de alabastro blanco veteado en gris: extendió una mano de sonámbulo, lo agarró, lo lanzó suavemente. Vide sua madre giunger le mani, la udì cacciare un grido; Leo urlava: "È roba da pazzi!! |||join||||||||||||| He saw his mother clasp her hands, heard her let out a cry; Leo shouted: "It's crazy stuff!!" Vio a su madre juntar las manos, la oyó soltar un grito; Leo gritaba: "¡Es una locura! "; Carla si agitava; capì che il marmo aveva sbagliato strada; invece di Leo era stata colpita la madre; sulla testa? Carla was agitated; he realized the marble had taken the wrong path; instead of hitting Leo, it had struck his mother; on the head? "; Carla estaba inquieta; entendió que el mármol había tomado un camino equivocado; en lugar de Leo, había golpeado a la madre; ¿en la cabeza? no, sopra la spalla. no, above the shoulder. no, sobre el hombro.

Si alzò, goffamente si avvicinò al divano dove la sua vittima giaceva; incerta in volto e senza saper perché, la madre teneva gli occhi chiusi e a intervalli sospirava, ma era evidente che non provava alcun dolore e che questo suo svenimento era del tutto immaginario. ||awkwardly||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| He stood up, awkwardly approached the sofa where his victim lay; with an uncertain expression on her face and for no apparent reason, the mother kept her eyes closed and sighed at intervals, but it was evident that she felt no pain and that her fainting was entirely imaginary. Se levantó, torpemente se acercó al sofá donde yacía su víctima; con una expresión vacilante en el rostro y sin saber por qué, la madre mantenía los ojos cerrados y suspiraba en intervalos, pero era evidente que no sentía ningún dolor y que su desmayo era completamente imaginario.

Insieme con gli altri due Michele si chinò; nonostante questa vista che avrebbe dovuto essere dolorosa, non provava alcun rimorso, anzi non gli riusciva di soffocare la sensazione che quella scena fosse ridicola. Together with the other two, Michele bent down; despite this sight that should have been painful, he felt no remorse, on the contrary, he couldn't suppress the feeling that the scene was ridiculous. Junto con los otros dos, Michele se inclinó; a pesar de que esta vista debería haber sido dolorosa, no sentía ningún remordimiento, de hecho, le resultaba difícil sofocar la sensación de que aquella escena era ridícula. Invano pensava: "È mia madre... l'ho colpita... l'ho ferita... avrebbe potuto morire"; invano cercava un po' di pietà affettuosa per quella figura immobile, perduta nell'errore: la sua anima restava inerte. In vain he thought: 'She is my mother... I hit her... I hurt her... she could have died'; in vain he sought a little affectionate pity for that motionless figure, lost in error: his soul remained inert. Si chinò e la guardò: ora la madre sollevava, senza cambiar di posizione o aprire gli occhi, un languido braccio, e con le dita allargava le vesti sull'omero colpito; apparve la spalla nuda, grassa, ma senza traccia di contusioni, né livida, né rossa: nulla. ||||||||raised||||||||||languid||||||||clothes|on the shoulder|||||||||||||||| He bent down and looked at her: now the mother was raising, without changing position or opening her eyes, a languid arm, and with her fingers she spread the clothes over the injured shoulder; the naked, fat shoulder appeared, but without any sign of bruising, neither livid nor red: nothing. Però le dita come insoddisfatte continuavano a tirare, ad abbassare la veste, denudando un braccio, svelando l'ascella. |||||||||||||||revealing|armpit But the fingers, unsatisfied, continued to pull, to lower the garment, uncovering an arm, revealing the armpit. Era straordinario: sparse sul petto, che sempre più si allargava, sbiancava, e rivelava il principio dei seni, le dita impudiche parevano perseguire uno scopo completamente diverso da quello di mostrare le ferite; per esempio, quello di spogliarsi. ||sparse||||||||whitened||||||||||||||||||||||||||undress It was extraordinary: spread on his chest, which was always widening, whitening, and revealing the beginning of the breasts, the impudent fingers seemed to pursue a purpose completely different from showing the wounds; for example, that of undressing.

In verità questo molle abbandono si rivolgeva all'amante; una romantica pietà doveva scaturirne e impietosirgli il cuore: "Mi vedrà ferita, svenuta, col petto nudo," era pressappoco il pensiero di Mariagrazia; "si ricorderà che mi sono fatta avanti per lui, che ho ricevuto il portacenere invece sua, e non potrà fare a meno di provare per me una profonda riconoscente tenerezza." ||||||||||||spring from it||make him feel pity|||||||||||approximately||||||||||||||||||||||||||||||||||tenderness In truth, this soft abandon was aimed at the lover; a romantic pity was supposed to arise from it and soften his heart: "He will see me wounded, fainting, with bare chest," was roughly Mariagrazia's thought; "he will remember that I came forward for him, that I received the ashtray instead of him, and he will not be able to help feeling for me a deep grateful tenderness." De hecho, este suave abandono estaba dirigido al amante; una piedad romántica debía surgir de él y enternecer su corazón: "Me verá herida, desmayada, con el pecho desnudo", era más o menos el pensamiento de Mariagrazia; "recordará que me he acercado a él, que recibí el cenicero en lugar suyo, y no podrá evitar sentir por mí una profunda ternura agradecida." La sua fantasia illusa immaginava che Leo l'avrebbe presa tra le sue braccia, l'avrebbe scossa, chiamata per nome, si sarebbe alfine inquietato non vedendola rinvenire... e alfine ella sarebbe lentamente tornata in sé, avrebbe riaperto gli occhi, i primi sguardi sarebbero stati per l'amante, per lui il primo sorriso. Her deluded imagination imagined that Leo would take her in his arms, shake her, call her by name, would finally become uneasy not seeing her revive... and finally she would slowly come to herself, would reopen her eyes, the first looks would be for the lover, the first smile for him. Su fantasía ilusa imaginaba que Leo la tomaría entre sus brazos, la sacudiría, la llamaría por su nombre, finalmente se inquietaría al no verla recuperarse... y finalmente ella volvería lentamente en sí, abriría los ojos, las primeras miradas serían para el amante, su primera sonrisa. Ma non fu così, Leo non la prese fra le sue braccia né la chiamò per nome. But it didn't happen, Leo didn't take her in his arms or call her by name. Pero no fue así, Leo no la tomó en sus brazos ni la llamó por su nombre.

"Sarà forse bene che io vada fuori dalla porta" disse invece a Carla, con voce piena d'ironica intenzione. "Maybe it's better if I go out the door," he said to Carla instead, with a voice full of ironic intention. Fu come se la madre avesse ricevuto un getto d'acqua fredda, proprio là, su quella spalla che aveva denudato per l'amante, ella riaprì gli occhi, si alzò a sedere, guardò: c'era Michele che la osservava con gli occhi scanzonati, come se al suo rimorso si fosse mescolato qualche altro sentimento; Carla che si sforzava di ricondurle le vesti sopra il petto scoperto; ma Leo? ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||playful|||||||||||||||||bring back|||||||| It was as if the mother had received a splash of cold water, right there, on that shoulder she had bared for her lover, she opened her eyes again, sat up, looked around: there was Michele observing her with mocking eyes, as if some other feeling had mixed with his remorse; Carla trying to cover her exposed chest with her clothing; but Leo? Fue como si la madre hubiera recibido un chorro de agua fría, justo allí, en ese hombro que había desnudado para el amante, ella abrió los ojos de nuevo, se sentó, miró: ahí estaba Michele observándola con ojos traviesos, como si a su remordimiento se hubiera mezclado algún otro sentimiento; Carla que intentaba volver a colocarle la ropa sobre el pecho descubierto; pero ¿Leo? dov'era Leo? ¿dónde estaba Leo? Altrove che al suo fianco: aveva raccolto il portacenere e lo soppesava; poi bruscamente si volse verso Michele: Elsewhere than by her side: he had picked up the ashtray and was weighing it; then abruptly turned towards Michele: Ni siquiera a su lado: había recogido el cenicero y lo estaba sopesando; luego bruscamente se volvió hacia Michele:

"Va bene" gli disse con ironico incoraggiamento; "va bene... va molto bene." "Alright," he said with ironic encouragement; "alright... very well." "Está bien", le dijo con irónico ánimo de aliento; "está bien... está muy bien."

Michele alzò le spalle e lo guardò: "Certo... anzi benissimo" articolò con calma. ||||||||||articulated|| Michele shrugged and looked at him: "Of course... in fact, very good," he articulated calmly. Michele encogió los hombros y lo miró: "Claro... de hecho, muy bien" articuló con calma. Allora da dietro le spalle dell'uomo la voce della madre si alzò, acuta e familiare. Then from behind the man's shoulders, the mother's voice rose, sharp and familiar. Entonces, desde detrás del hombre, la voz de la madre se alzó, aguda y familiar.

"Per carità, Merumeci," supplicava "per carità non ricominci... non lo tocchi... non gli parli... non lo guardi neppure..." E pareva che ella si trovasse al limite estremo della pazienza e della ragione, al di la del quale non c'è che pazzia. |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||that|madness "For heaven's sake, Merumeci," she begged, "for heaven's sake don't start again... don't touch him... don't speak to him... don't even look at him..." And it seemed that she was at the extreme limit of patience and reason, beyond which there is only madness. "¡Por favor, Merumeci!" suplicaba, "por favor, no empieces de nuevo... no lo toques... no le hables... ni siquiera lo mires..." Y parecía que ella estaba en el límite extremo de la paciencia y la razón, más allá del cual solo hay locura.

Il ragazzo si rifugiò presso la finestra: la pioggia cadeva ancora, se ne udiva il fruscio sulle imposte e sugli alberi del giardino; pioveva tranquillamente, sulle ville, per le strade vuote. |||||||||||||||||shutters||||||||||||| The boy took refuge by the window: the rain was still falling, its rustle could be heard on the shutters and on the trees in the garden; it was raining quietly, on the villas, in the empty streets. El chico se refugió junto a la ventana: la lluvia seguía cayendo, se escuchaba el susurro en las persianas y en los árboles del jardín; llovía suavemente en las villas, en las calles vacías. Molta gente doveva ascoltare come lui, dietro i vetri chiusi, col cuore pieno dell'istessa angoscia, volgendo le spalle alla calda intimità delle stanze: "È inutile" si ripeteva toccando con le dita incerte i bordi della finestra, "è inutile... questa non è la mia vita..." Gli tornò in mente la scena del portacenere, il ridicolo svenimento, quell'indifferenza: "Tutto qui diviene comico, falso; non c'è sincerità... io non ero fatto per questa vita." |||||||||||||the same||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Many people had to listen to him, behind closed windows, with hearts full of the same anguish, turning their backs on the warm intimacy of the rooms: "It's useless" he repeated, touching the edges of the window with uncertain fingers, "it's useless... this is not my life..." The scene of the ashtray came back to his mind, the ridiculous fainting, that indifference: "Everything here becomes comic, false; there is no sincerity... I was not made for this life." Mucha gente debía escuchar como él, tras los cristales cerrados, con el corazón lleno de la misma angustia, dando la espalda a la cálida intimidad de las habitaciones: "Es inútil," se repetía tocando con dedos inseguros los bordes de la ventana, "es inútil... esta no es mi vida..." Le vino a la mente la escena del cenicero, el ridículo desmayo, esa indiferencia: "Todo se vuelve cómico, falso; no hay sinceridad... yo no estaba hecho para esta vida." L'uomo che egli doveva odiare, Leo, non si faceva abbastanza odiare; la donna che doveva amare, Lisa, era falsa, mascherava con dei sentimentalismi intollerabili delle voglie troppo semplici ed era impossibile amarla: ebbe l'impressione di volgere le spalle non al salotto, ma ad un abisso vuoto e oscuro: "Non è questa la mia vita" pensò con convinzione; "ma allora?" |||||||||||||||||||masked||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| The man he was supposed to hate, Leo, did not provoke enough hatred; the woman he was supposed to love, Lisa, was false, masking too simple desires with unbearable sentimentalism and it was impossible to love her: he felt like turning his back not to the living room, but to an empty and dark abyss: "This is not my life" he thought firmly; "then what is it?" El hombre a quien debía odiar, Leo, no se hacía lo suficientemente odioso; la mujer a quien debía amar, Lisa, era falsa, ocultaba con sentimentalismos insoportables deseos demasiado simples y era imposible amarla: tuvo la sensación de dar la espalda no a la sala de estar, sino a un abismo vacío y oscuro: "Esta no es mi vida" pensó con convicción; "¿entonces cuál es?"

Dietro di lui l'uscio si chiuse ed egli si voltò; il salotto era vuoto; madre e figlia erano uscite per accompagnare l'ospite alla porta; la lampada brillava nel cerchio immobile delle poltrone deserte. Behind him, the door closed and he turned around; the living room was empty; mother and daughter had gone out to accompany the guest to the door; the lamp shone in the motionless circle of the empty armchairs. Detrás de él la puerta se cerró y se volteó; la sala de estar estaba vacía; madre e hija habían salido para acompañar al invitado a la puerta; la lámpara brillaba en el círculo inmóvil de los sillones vacíos.

"È un ragazzo" disse la madre a Leo nel vestibolo: "non bisogna prenderlo sul serio... non sa quello che fa." "He's just a boy" the mother said to Leo in the vestibule. "Don't take him seriously... he doesn't know what he's doing." "Es un chico", dijo la madre a Leo en el vestíbulo: "no hay que tomarlo en serio... no sabe lo que hace."

Con viso contrito staccò il tubino dall'attaccapanni e lo porse all'amante. ||contrite|||dress|coat rack|||| With a contrite face, she removed her dress from the coat rack and handed it to her lover. Con un rostro compungido, retiró el abrigo del perchero y se lo ofreció a su amante. "A me" disse Leo giocondamente avvolgendo intorno al collo una sciarpa di lana, "a me non ha fatto nulla... Soltanto mi dispiace per lei che si è presa sulla spalla il proiettile in questione." ||||cheerfully|wrapping|||||||||||||||||||||||||||| "To me," Leo said cheerfully, wrapping a woolen scarf around his neck, "he hasn't done anything... I just feel sorry for her for taking the bullet on the shoulder." "A mí", dijo Leo alegremente mientras se enrollaba una bufanda de lana alrededor del cuello, "a mí no me ha hecho nada... Solo lamento por ella que recibió el disparo en el hombro en cuestión." Ebbe un riso freddo, falso e amabile: guardò un istante Carla come per domandarle un'approvazione; alfine si voltò e indossò il pastrano. He had a cold, insincere and sweet smile: he looked at Carla for a moment as if to seek her approval; finally he turned and put on his overcoat. Tuvo una risa fría, falsa y amable: miró a Carla por un momento como si estuviera buscando su aprobación; finalmente se dio la vuelta y se puso el abrigo.

"È un ragazzo" ripetè la madre meccanicamente aiutandolo; il pensiero che Leo approfittando di quella imprudenza del figlio potesse rompere i loro legami, l'atterriva: "He's just a boy," the mother repeated mechanically, helping him; the thought that Leo could take advantage of their son's imprudence to break their ties terrified her. "Es un chico", dijo la madre mecánicamente, ayudándolo; el pensamiento de que Leo podría aprovecharse de la imprudencia de su hijo para romper sus lazos los aterraba:

"Può star sicuro" soggiunse in tono umile e autoritario, "che tutto questo non succederà mai più... penserò io a parlare a Michele... e se ci sarà bisogno" soggiunse con voce irresoluta "agirò." "You can be sure," she added in a humble and authoritative tone, "that this will never happen again... I will talk to Michele... and if necessary," she added in a hesitant voice, "I will act." "Puede estar seguro", agregó en tono humilde y autoritario, "que esto nunca volverá a suceder... yo me encargaré de hablar con Michele... y si es necesario", agregó con voz indecisa, "actuaré."

Vi fu silenzio: "Ma via" disse Carla che appoggiata alla porta guardava attentamente sua madre, "via... non agitarti... sono certa" soggiunse abbassando gli occhi e sorridendo, "che Leo stesso non se ne ricorda più." There was silence: "But come on," said Carla, who was leaning against the door and watching her mother carefully, "come on... don't worry... I'm sure" she added, lowering her eyes and smiling, "that Leo himself doesn't remember anymore." Hubo silencio: "Pero venga", dijo Carla, apoyada en la puerta mientras observaba atentamente a su madre, "venga... no te preocupes... estoy segura", añadió bajando los ojos y sonriendo, "de que ni siquiera Leo se acuerda."

"Proprio così" disse Leo: "ci sono tante cose più importanti." "Exactly," said Leo, "there are many more important things." Baciò la mano alla madre non ancora rassicurata. He kissed his mother's hand, still not reassured. Beso la mano a la madre que aún no estaba tranquila. "Arrivederci presto" disse a Carla, guardandola fissamente negli occhi; ella impallidì e con un gesto lento e rassegnato girò la maniglia della porta. "Goodbye soon," he said to Carla, looking her in the eyes intently; she turned pale and with a slow and resigned gesture, she turned the doorknob. "Hasta pronto", dijo a Carla, mirándola fijamente a los ojos; ella palideció y, con un gesto lento y resignado, giró la manija de la puerta.

Questa si spalancò violentemente battendo contro il muro come se qualcheduno ansioso d'entrare avesse spinto con tutte le sue forze dall'esterno. " It swung open violently, hitting the wall as if someone eager to enter had pushed with all their might from the outside. " Esta se abrió violentamente golpeando contra la pared como si alguien ansioso por entrar hubiera empujado con todas sus fuerzas desde el exterior. " Uh, che freddo, che umidità..." gridò la madre. "Ooh, it's so cold, so damp..." yelled the mother. Come per risponderle una ventata impetuosa si rovesciò nella stanza; piovve rabbiosamente sulle mattonelle lucide; il lume oscillò; un leggero soprabito di Michele appeso all'attaccapanni percosse più volte con le sue lunghe maniche la faccia di Leo; e le vesti delle due donne si sollevarono gonfiandosi, si alzarono, alfine s'incollarono alle loro gambe. ||||gust of wind|||||||||||||||||||hanging||||||||||||||||||||||||||stuck||| As if to answer her, a rushing gust poured into the room; it rained furiously on the shiny tiles; the light wavered; a light overcoat of Michele's hanging on the coat rack struck Leo's face several times with its long sleeves; and the dresses of the two women rose, puffed up, rose, finally clung to their legs.

"Chiudi... chiudi" gridava la madre attaccandosi con ambo le mani alla porta e ridicolmente chinandosi in avanti sui due piedi giunti per non bagnarsi; come un uccello acquatico Carla saltava con precauzione sul pavimento allagato: "chiudi" ripeteva la madre... ma nessuno si muoveva; tutti guardavano stupiti quella violenza fatta di nulla che ruggiva, gemeva, scricchiolava, e lacrimava sulla soglia vuota; e finalmente anche l'altro uscio del vestibolo si spalancò. |||||clinging|||||||||bending down||||||||||||||||||||flooded||||||||||||||||||||creaked||||||||||door||||burst open "Close... close," cried the mother, grasping the door with both hands and ridiculously leaning forward on both feet together so as not to get wet; like a water bird Carla jumped carefully on the flooded floor: "shut up" repeated the mother... but no one moved; everyone watched in astonishment at that violence made of nothing which roared, moaned, creaked, and wept on the empty threshold; and finally the other door of the vestibule also swung open. Si formò allora una specie di vortice che dopo aver percorso il corridoio, s'ingolfò nella casa; si udirono tutte le porte sbattere ora vicine ora lontane, con uno strano fracasso che non era quello degli usci sbatacchiati da una mano irata o distratta; un fracasso nel quale si mescolavano le voci del vento e quegli urti e quelle esitazioni che sembravano preparare l'ultimo e più forte colpo; le stanze vuote e alte echeggiarono; la villa tutta tremò come se avesse dovuto ad un certo momento staccarsi dal suolo e girando su se stessa come una pazza trottola, trasvolare con rapidità sulla cresta fosforescente delle nubi. |||||||||||||||||||||||||||||||||||doors|slammed||||||||||||||||||||||||||||||||||||echoed|||||||||||||detach|||||||||||top|fly away||||||| Then a sort of vortex formed that, after traveling down the hallway, got stuck in the house; all the doors could be heard slamming now near now far, with a strange noise that was not the sound of doors slammed by an angry or distracted hand; a noise in which the voices of the wind, those impacts and hesitations that seemed to be preparing for the final and strongest blow mixed; the empty and tall rooms echoed; the entire villa trembled as if it had to detach from the ground at a certain moment and spin around like a mad spinning top, swiftly flying over the phosphorescent crest of the clouds.

"Ed ora?" "And now?" domandò Leo alla madre, vedendola dopo molti sforzi chiudere la porta; "cosa facciamo?" Leo asked his mother, seeing her after many efforts close the door; "what do we do?"

"Aspettiamo" fu la risposta. "Wait" was the response. Tacquero tutti e tre: Mariagrazia guardava l'amante con occhi disincantati e amari; tanta fretta la travolgeva. |||||||||||||||overwhelmed her All three fell silent: Mariagrazia looked at her lover with disenchanted and bitter eyes; so much haste overwhelmed her. Tra poco Leo sarebbe partito, sarebbe scomparso nella notte piovosa lasciandola alla sua casa fredda, al suo letto vuoto; sarebbe andato altrove; in casa di Lisa per esempio, già, sicuro, in casa di Lisa dove da tanto tempo era aspettato. Soon Leo would leave, disappear into the rainy night leaving her in her cold house, in her empty bed; he would go elsewhere; to Lisa's house for example, yes, sure, to Lisa's house where he had been expected for a long time. Chissà come si sarebbero divertiti quella notte quei due, chissà come avrebbero riso di lei! Who knows how much fun those two would have had that night, who knows how they would have laughed at her!

Fece un ultimo tentativo; tese l'orecchio, contrasse tutto il volto come chi ascolta: She made one last attempt; she listened carefully, clenched her whole face like someone listening:

"Mi pare" disse "che qualche cosa sbatta nel salotto... va', Carla," soggiunse con voce impaziente, "va' a vedere." ||||||bang||||||||||| "It seems" she said "that something is banging in the living room... go, Carla," she added impatiently, "go and see." Ascoltarono tutti e tre: pareva che la madre con una mimica imperiosa volesse creare quel fracasso di porte urtate che il silenzio della villa le negava. All three listened: it seemed that the mother, with an imperious gesture, wanted to create that racket of slammed doors that the silence of the villa denied her.

"Non mi pare" disse Carla dopo un istante. "I don't think so," Carla said after a moment. "Non sento proprio nulla... proprio nulla." "I can't hear anything... absolutely nothing."

"Ti dico di sì" insistette la madre ansiosa e caparbia: "senti" soggiunse nel più perfetto silenzio, "senti quanto sbatte?" "Yes," insisted the anxious and stubborn mother, "feel how it's beating?"

Allora Leo rise: "Ma no" disse tranquillamente rallegrato dalla stupidità dell'amante, "ma no... nulla sbatte." |||||||happy||||||| Then Leo laughed: "But no," he said calmly, amused by the foolishness of his lover, "no... nothing's beating." Vide con piacere rinnovata quell'espressione di dolore degli occhi della donna: "Illusione" concluse riprendendo il tubino, "illusione, cara signora." He saw with pleasure the renewed expression of pain in the woman's eyes: "Illusion," he concluded, picking up the dress, "illusion, dear lady." "Se ne va?" "Is he leaving?" domandò la madre. the mother asked. "Sicuro... è tempo." "Sure... it's time."

"Ma... non piove troppo?" "But... isn't it raining too much?" insistette ella, perdutamente, mettendosi tra la porta e l'amante. " she insisted, desperately, placing herself between the door and her lover. " Non sarebbe meglio che lei aspettasse ancora un poco?" Wouldn't it be better for you to wait a little longer?"

"Piove" rispose Leo abbottonando il pastrano, "come le porte sbattono..." Baciò la mano alla donna annichilita, frugò in una tasca per cercare i guanti che erano nell'altra, si avvicinò alla porta, la aprì trattenendola con la mano contro il vento: "Arrivederci Carla" disse alla fanciulla, strinse la mano ch'ella gli tendeva, sorrise, uscì. |||||raincoat||||||||||overwhelmed||||||||||||||||||||||||||||||||||||| "It's raining," Leo replied buttoning up his overcoat, "like slamming doors..." He kissed the hand of the stunned woman, rummaged in one pocket to find the gloves that were in the other, approached the door, opened it holding it against the wind: "Goodbye Carla," he said to the girl, shook the hand she extended, smiled, and left.

Tornarono nell'atrio; la madre rabbrividiva: "Che freddo... uh! ||||shivered||| They returned to the atrium; the mother shivered: "It's so cold... uh!" che freddo" ripeteva: i muscoli stanchi del volto si erano distesi, era come disfatta, i suoi sguardi smarriti si posavano a caso sugli oggetti, vacillavano, fluttuavano; una nudità disadorna si diffondeva sulla sua faccia usata dal belletto; la bocca impercettibilmente tremava: "Vado a dormire..." ripetè salendo lentamente dietro la balaustra di legno della scala; "vado a dormire... buona notte." |||||||||||||defeat||||lost|||||||||||bare, unadorned||spread||||||makeup|||||||||||||balustrade||||||||| "So cold," she repeated: the tired muscles of her face had relaxed, she seemed defeated, her bewildered gazes randomly settled on objects, wavered, floated; a stark nakedness spread over her face worn from makeup; her mouth trembled imperceptibly: "I'm going to bed..." she repeated slowly climbing the wooden railing of the staircase; "I'm going to bed... good night." La sua ombra montò fino al soffitto, sostò sul pianerottolo, passò sulla parete con dei movimenti obliqui, e scomparve. ||||||||||||||||diagonal movements|| Its shadow climbed up to the ceiling, stopped on the landing, moved obliquely on the wall, and disappeared.