Bonus POS e tetto ai contanti. COSA CAMBIA
Dal 1 luglio 2020 entrerà in vigore il limite dei 2000 euro per i pagamenti in contanti.
Questo tetto che viene imposto non è la prima volta in realtà che viene messo.
Già il governo Monti, nel lontano 2011, portò a 1000 euro il limite dei pagamenti in contanti
e poi Renzi nel 2015 lo alzò a 3000.
Oggi l'attuale governo, il governo di Di Maio e di Zingaretti, vuole fare scendere questo limite a 2000 euro.
C'è già tutto nella legge di bilancio ed entrerà in vigore dal 1 luglio 2020.
Cosa rischia?
Chi effettuerà pagamenti che non siano effettuati con carte di credito, debito, ricaricabili, bonifici o assegni.
Rischia, per gli importi superiori a 2000 euro, multe che vanno dai 3 ai 50.000 euro.
Un'altra novità molto importante dal 1 luglio 2020 è il cosiddetto bonus per i POS, ovvero per i pagamenti elettronici.
Il POS è quel dispositivo con il quale noi, una volta, strisciavamo la nostra carta per pagare,
oggi invece si poggia direttamente, anziché strisciarla.
Non si mette neanche il PIN per gli importi inferiori ai 25 euro.
Va ricordato che già dal 2016 c'era l'obbligo per tutti di dover avere un POS installato per poter ricevere pagamenti elettronici.
Il limite di quella legge del 2016 era che non erano previste sanzioni.
Era semplicemente un invito.
Da oggi ci sono le sanzioni.
Cosa vuol dire questo?
Vuol dire che chi non si adeguerà alle nuove imposizioni di legge andrà incontro a delle sanzioni.
Queste sanzioni sono un po' ridicole perché si parla di 30 euro fissi per chi non accetta il pagamento con il POS,
più il 4% dell'importo che il professionista o il commerciante non hanno accettato in pagamento elettronico.
Oltre alle multe ci sono anche i premi, il bonus POS.
Questo bonus è un credito d'imposta del 30% sulle commissioni interbancarie.
Perché lo ricordiamo che le banche o chi ci mette la carta di credito,
quando noi effettuiamo un pagamento con la carta, il Bancomat eccetera,
dà poi al commerciante un prezzo da pagare, una commissione.
Queste commissioni per un importo del 30%, quando poi si vanno con i nostri amici commercialisti a versare gli F24,
quindi a pagare le tasse, potrà essere portato in credito d'imposta e in compensazione un importo del 30% su queste commissioni.
Sono delle novità importanti, erano già previste perché la legge di bilancio l'aveva già previsto
e adesso, dal 1 luglio, entrano in vigore.
Lo ricordiamo, ci sono delle sanzioni per chi non si adegua, sia per i pagamenti in contanti,
il cui limite verrà fissato a 2.000 euro, e sia per i pagamenti elettronici.
Chiunque da oggi potrà accettare i pagamenti con le carte di credito, il Bancomat e le carte prepagate,
o anche con gli altri soldi.