Cosa accadrebbe se il SOLE SCOMPARISSE per un MESE?
Una quasi perfetta sfera di plasma incandescente con un nucleo caldo più di 15 milioni di
gradi, il Sole è la più importante fonte di energia
per la vita sulla Terra. Ma cosa accadrebbe se sparisse all'improvviso
per un mese? Nei primi 8 minuti e 20 secondi non ce ne
renderemmo conto, poiché questo è il tempo che i raggi solari impiegano per raggiungere
la terra. Naturalmente, se in quel momento da te fosse
notte, la Luna scomparirebbe immediatamente dato che è visibile poiché riflette i raggi
solari. Ciò che rimane è la sola luce prodotta dalle
stelle. Fortunatamente, possiamo ancora produrre energia
luminosa poiché l'83% è prodotta tramite petrolio, carbone e gas naturali.
Ora, dato che la gravità viaggia alla stessa velocità della luce, impiegherebbe anch'essa
8 minuti e 20 secondi per sentire gli effetti della scomparsa del Sole.
Senza la sua forza di attrazione gravitazionale, usciremmo dall'orbita solare e vagheremmo
nello spazio. Ma senza i raggi solari, il processo di fotosintesi
di tutte le piante cesserebbe immediatamente. Questo è un grosso problema poiché abbiamo
bisogno delle piante per il cibo e per la produzione di ossigeno.
Per sopravvivere, le piante trasformano il monossido di carbonio e l'acqua in glucosio
e ossigeno. Senza i raggi solari, le piante possono comunque
fotosintetizzare tramite l'impiego di luci artificiali, che però possono sostenere solo
una piccola parte del cibo prodotto grazie al sole.
Le coltivazioni in ambienti chiusi rappresentano solo lo 0,07% del totale, che si tradurrebbe
in una crisi del settore agricolo. Dopo una settimana, le piante inizierebbero
a decomporsi, portando al collasso l'intera catena alimentare.
Un altro problema è la CO2. La decomposizione degli organismi porterebbe
a un rilascio di una quantità enorme di anidride carbonica.
E senza piante in grado di assorbirla, la concentrazione di CO2 nell'atmosfera salirebbe
vertiginosamente. La CO2, in basse concentrazioni, è un gas
fisiologicamente importante, ma in alte concentrazioni è tossico.
Con una concentrazione all'1%, ti sentiresti solamente assonato ma al 10% porterebbe a
convulsioni, coma e persino alla morte. Per quanto riguarda l'ossigeno, senza il quale
nostro cervello non sopravviverebbe più di 6 minuti, la nostra atmosfera ne contiene
circa 6 trilioni di chili e i ricercatori stimano che durerebbe per 1000 anni.
Ma nel giro di una settimana, la temperatura calerebbe fino a -18°, ancora sopportabile.
Alcune comunità Inuit sopravvivono a inverni con temperature di -25° nei momenti più
caldi della giornata mentre altri animali sono in grado di sopravvivere a -60°.
Ma l'universo è un luogo vasto e freddo, dove la temperatura è di circa -273,15°,
Insomma, parecchio freddo. Dopo un mese, prendendo in considerazione
l'attuale velocità di orbitazione, la terra percorrerebbe 78 milioni di chilometri, oltrepassando
l'orbita di Marte ma non oltre quella di Giove. Questa è nota come zona circumstellare abitabile,
dove si ricevono sufficienti raggi solari che permettono all'acqua di restare in stato
liquido. E a questo punto, cosa succederebbe se, dopo
un mese, il Sole ricomparisse immediatamente? Escludendo il fatto di essere andati in collisione
con un altro pianeta, o che la nostra orbita abbia preso altre traiettorie, ci troveremmo
a circa 170 milioni di chilometri dal Sole. E la nostra velocità non sarebbe stata sufficiente
a sfuggire totalmente da esso. Per cui la Terra riprenderebbe un'orbita ellittica,
un po' più lontana di prima. Ma gli scienziati sostengono che ci troveremmo
ancora nella zona abitabile, e attorno a zone geologicamente e vulcanicamente attive come
l'Islanda o Yellowstone, potremmo raccogliere l'energia necessaria per scaldarci e rimediare
alla distanza maggiore dal Sole. Ma se il Sole impiegasse molti più mesi per
ricomparire, saremmo catapultati fuori dall'orbita e diventeremmo un pianeta vagabondo.
Gli studi affermano che, in questo stato, ossia pianeti che hanno perso l'orbita con
la propria stella, ci sarebbero circa 100 miliardi di pianeti classificati come vagabondi.
Nel caso della Terra, ci vorrebbe un bel po' di ingegno umano per riuscire a sopravvivere.