Si stanno commemorando le vittime dell'attentato terroristico
In Russia si stanno commemorando le vittime dell'attentato terroristico che tre anni fa ha avuto luogo nella metropolitana di Mosca. Il 29 marzo 2010, all'ora di punta mattutina, in due stazioni sotterranee sono state scosse dalle esplosioni eseguite da terroriste-kamikaze. La tragedia ha portato via la vita di 40 persone, più di 160 ne sono rimaste ferite.
Dal mattino presto la gente porta fiori al luoghi di esplosioni. Tra coloro che si sono recati per commemorare i morti c'erano rappresentanti di varie nazionalità ed abitanti di varie regioni del Paese. Sono uniti dallo stesso dolore. Tre anni fa questa tragedia immane non solo ha costretto lo Stato ad intensificare gli sforzi per garantire la sicurezza dei cittadini. Ha unito la società, - sottolinea il politologo Nikolaj Mironov:
Di fronte ad una simile tragedia la società si unisce al cordoglio per le vittime. Va detto che tanto le autorità quanto il popolo hanno tratto delle lezioni consistenti dall'accaduto. Si è provveduto a rendere più efficace l'attività di mantenimento dell'ordine pubblico. L'indagine sugli incidenti è stata portata a termine, sono stati scoperti gli organizzatori degli attentati. I nomi degli esecutori materiali e degli autori degli attentati terroristici sono stati scoperti in modo operativo. Tutti sono stati catturati. Alla fine dell'anno scorso il Comitato antiterroristico nazionale della Russia ha dichiarato che in Daghestan è stato eliminato il guerrigliero Gussein Magomedov, l'ultimo personaggio implicato nel crimine. È stato proprio lui ad avere portato nella Metropolitana le terroriste-suicide. La Polizia internazionale continua a ricercare solo il comandante di campo Doku Umarov il quale dopo il 29 Marzo 2010 ha pubblicato in Internet una lettera in cui si è rivendicato il crimine.
Perché i moscoviti e gli ospiti della capitale possano vivere in un'atmosfera calma, a livello federale è stato adottato un programma di garanzia della sicurezza dei passeggeri trasportati dai mezzi pubblici. Ora, a distanza di tre anni, possiamo parlare di primi successi del progetto,- ritiene Serghey Goncharov, vice Presidente della Commissione della Duma di Mosca per la sicurezza.
Non posso dire che abbiamo raggiunto al 100 % il risultato avoluto. Ma i cambiamenti positivi in questo campo non mancano. Abbiamo aumentato il personale della Polizia impegnato nella sorveglianza degli ingressi della Metropolitana, i servizi cinologici. Ma quel che più conta è che già ora in molte stazioni sotterranee funzionano i cosiddetti apparecchi intelligenti capaci di individuare nella metropolitana i criminali ricercati dalla polizia. Ci sono anche apparecchi automatici che consentono di individuare le sostanze esplosive.
Peraltro, i cordoni di polizia e gli analizzatori automatici non bastano per garantire l'incolumità dei cittadini,- ritiene Alexandr Mikhailov, Presidente del Fondo per la lotta antiterrotristica e antidroga: La lotta contro il terrorismo è tutto un complesso di provvedimenti. Oggigiorno sono stati liquidati molti terroristi, molti ne sono in carcere. È una garanzia importante della sicurezza. Tutti i provvedimenti di carattere tecnico col tempo invecchiano, i terroristi applicano metodi sempre più sofisticati. Perciò senza il lavoro operativo praticamente non faremo nulla in questo campo.
Alla fine dell'anno scorso gli agenti dei dicasteri militari hanno riferito di avere scongiurato 92 attentati terroristici, di avere fermato ed eliminato più di 600 guerriglieri. Di sicuro è ancora presto placarsi, ma il FSB (Servizio Federale di Sicurezza) dichiara di fare tutto il possibile perché i cittadini della Russia si sentano più al sicuro.