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"Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello, XVI - Il ritratto di Minerva (Seconda parte)

XVI - Il ritratto di Minerva (Seconda parte)

XVI: Il ritratto di Minerva (Seconda parte)

Leggendo ad alta voce questo documento, il vecchio s'accese e si commosse tanto, che, sebbene ciò ch'ei leggeva fosse affatto contrario al mio sentimento, pure mi destò ammirazione. Era stato anch'egli, dal canto suo, un eroe. N'ebbi un'altra prova, quando egli stesso mi volle narrar la storia di un certo giglio di legno dorato, ch'era pur lì, nel salone. La mattina del 5 settembre 1860 il Re usciva dalla Reggia di Napoli in un legnetto scoperto insieme con la Regina e due gentiluomini di corte: arrivato il legnetto in via di Chiaja dovette fermarsi per un intoppo di carri e di vetture innanzi a una farmacia che aveva su l'insegna i gigli d'oro. Una scala, appoggiata all'insegna, impediva il transito. Alcuni operaj, saliti su quella scala, staccavano dall'insegna i gigli. Il Re se n'accorse e additò con la mano alla Regina quell'atto di vile prudenza del farmacista, che pure in altri tempi aveva sollecitato l'onore di fregiar la sua bottega di quel simbolo regale. Egli, il marchese d'Auletta, si trovava in quel momento a passare di là: indignato, furente, s'era precipitato entro la farmacia, aveva afferrato per il bavero della giacca quel vile, gli aveva mostrato il Re ll fuori, gli aveva poi sputato in faccia e, brandendo uno di quei gigli staccati, s'era messo a gridare tra la ressa: « Viva il Re! ».

Questo giglio di legno gli ricordava ora, lì nel salotto, quella triste mattina di settembre, e una delle ultime passeggiate del suo Sovrano per le vie di Napoli; ed egli se ne gloriava quasi quanto della chiave d'oro di gentiluomo di camera e dell'insegna di cavaliere di San Gennaro e di tant'altre onorificenze che facevano bella mostra di sé nel salone, sotto i due grandi ritratti a olio di Ferdinando e di Francesco II. Poco dopo, per attuare il mio tristo disegno, io lasciai il marchese col Paleari e Papiano, e m'accostai a Pepita. M'accorsi subito ch'ella era molto nervosa e impaziente. Volle per prima cosa saper l'ora da me. - Quattro e meccio ? Bene! bene!

Che fossero però le quattro e meccio non aveva certamente dovuto farle piacere: lo argomentai da quel « Bene! bene!

» a denti stretti e dal volubile e quasi aggressivo discorso in cui subito dopo si lanciò contro l'Italia e più contro Roma così gonfia di sé per il suo passato. Mi disse, tra l'altro, che anche loro, in Ispagna, avevano tambien un Colosseo come il nostro, della stessa antichità; ma non se ne curavano né punto né poco: - Piedra muerta!

Valeva senza fine di più, per loro, una Plaza de toros . Sì, e per lei segnatamente, più di tutti i capolavori dell'arte antica, quel ritratto di Minerva del pittore Manuel Bernaldez che tardava a venire. L'impazienza di Pepita non proveniva da altro, ed era già al colmo. Fremeva, parlando; si passava rapidissimamente, di tratto in tratto, un dito sul naso; si mordeva il labbro; apriva e chiudeva le mani, e gli occhi le andavano sempre lì, all'uscio. Finalmente il Bernaldez fu annunziato dal cameriere, e si presentò accaldato, sudato, come se avesse corso. Subito Pepita gli voltò le spalle e si sforzò d'assumere un contegno freddo e indifferente; ma quando egli, dopo aver salutato il marchese, si avvicinò a noi, o meglio a lei e, parlandole nella sua lingua, chiese scusa del ritardo, ella non seppe contenersi più e gli rispose con vertiginosa rapidità: - Prima de tuto lei parli taliano, porqué aquì siamo a Roma, dove ci sono aquesti segnori che no comprendono lo espagnolo, e no me par bona crianza che lei parli con migo espagnolo. Poi le digo che me ne importa niente del su' retardo e che podeva pasarse de la escusa. Quegli, mortificatissimo, sorrise nervosamente e s'inchinò; poi le chiese se poteva riprendere il ritratto, essendoci ancora un po' di luce. - Ma comodo! - gli rispose lei con la stessa aria e lo stesso tono. - Lei puede pintar senza de mi o tambien borrar lo pintado, come glie par .

Manuel Bernaldez tornò a inchinarsi e si rivolse alla signora Candida che teneva ancora in braccio la cagnetta.

Ricominciò allora per Minerva il supplizio. Ma a un supplizio ben più crudele fu sottoposto il suo carnefice: Pepita, per punirlo del ritardo, prese a sfoggiar con me tanta civetteria, che mi parve anche troppa per lo scopo a cui tendevo. Volgendo di sfuggita qualche sguardo ad Adriana, m'accorgevo di quant'ella soffrisse. Il supplizio non era dunque soltanto per il Bernaldez e per Minerva ; era anche per lei e per me. Mi sentivo il volto in fiamme, come se man mano mi ubriacasse il dispetto che sapevo di cagionare a quel povero giovane, il quale tuttavia non m'ispirava pietà: pietà, lì dentro, m'ispirava soltanto Adriana; e, poiché io dovevo farla soffrire, non m'importava che soffrisse anche lui della stessa pena: anzi quanto più lui ne soffriva, tanto meno mi pareva che dovesse soffrirne Adriana. A poco a poco, la violenza che ciascuno di noi faceva a se stesso crebbe e si tese fino a tal punto, che per forza doveva in qualche modo scoppiare.

Ne diede il pretesto Minerva . Non tenuta quel giorno in soggezione dallo sguardo della padroncina, essa, appena il pittore staccava gli occhi da lei per rivolgerli alla tela, zitta zitta, si levava dalla positura voluta, cacciava le zampine e il musetto nell'insenatura tra la spalliera e il piano della poltrona, come se volesse ficcarsi e nascondersi lì, e presentava al pittore il di dietro, bello scoperto, come un o, scotendo quasi a dileggio la coda ritta. Già parecchie volte la signora Candida la aveva rimessa a posto. Aspettando, il Bernaldez sbuffava, coglieva a volo qualche mia parola rivolta a Pepita e la commentava borbottando sotto sotto fra sé. Più d'una volta, essendomene accorto, fui sul punto d'intimargli: « Parli forte! ».

Ma egli alla fine non ne poté più, e gridò a Pepita:

- Prego: faccia almeno star ferma la bestia!

- Vestia, vestia, vestia ... - scattò Pepita, agitando le mani per aria, eccitatissima. - Sarà vestia , ma non glie se dice!

- Chi sa che capisce, poverina... - mi venne da osservare a mo' di scusa, rivolto al Bernaldez. La frase poteva veramente prestarsi a una doppia interpretazione; me ne accorsi dopo averla proferita. Io volevo dire: « Chi sa che cosa immagina che le si faccia ». Ma il Bernaldez prese in altro senso le mie parole, e con estrema violenza, figgendomi gli occhi negli occhi, rimbeccò:

- Ciò che dimostra di non capir lei!

Sotto lo sguardo fermo e provocante di lui, nell'eccitazione in cui mi trovavo anch'io, non potei fare a meno di rispondergli: - Ma io capisco, signor mio, che lei sarà magari un gran pittore...

- Che cos'è? - domandò il marchese, notando il nostro fare aggressivo.

Il Bernaldez, perdendo ogni dominio su se stesso s'alzò e venne a piantarmisi di faccia: - Un gran pittore... Finisca!

- Un gran pittore, ecco... ma di poco garbo, mi pare; e fa paura alle cagnette, - gli dissi io allora, risoluto e sprezzante.

- Sta bene, - fece lui. - Vedremo se alle cagnette soltanto!

E si ritirò.

Pepita improvvisamente ruppe in un pianto strano, convulso, e cadde svenuta tra le braccia della signora Candida e di Papiano.

Nella confusione sopravvenuta, mentr'io con gli altri mi facevo a guardar la Pantogada adagiata sul canapè, mi sentii afferrar per un braccio e mi vidi sopra di nuovo il Bernaldez, ch'era tornato indietro. Feci in tempo a ghermirgli la mano levata su me e lo respinsi con forza, ma egli mi si lanciò contro ancora una volta e mi sfiorò appena il viso con la mano. Io mi avventai, furibondo; ma Papiano e il Paleari accorsero a trattenermi, mentre il Bernaldez si ritraeva gridandomi:

- Se l'abbia per dato! Ai suoi ordini!... Qua conoscono il mio indirizzo!

Il marchese s'era levato a metà dalla poltrona, tutto fremente, e gridava contro l'aggressore; io mi dibattevo intanto fra il Paleari e Papiano, che mi impedivano di correre a raggiungere colui. Tentò di calmarmi anche il marchese, dicendomi che, da gentiluomo, io dovevo mandar due amici per dare una buona lezione a quel villano, che aveva osato di mostrar così poco rispetto per la sua casa.

Fremente in tutto il corpo, senza più fiato gli chiesi appena scusa per lo spiacevole incidente e scappai via, seguito dal Paleari e da Papiano. Adriana rimase presso la svenuta, ch'era stata condotta di là. Mi toccava ora a pregare il mio ladro che mi facesse da testimonio: lui e il Paleari: a chi altri avrei potuto rivolgermi?

- Io? - esclamò, candido e stupito, il signor Anselmo. - Ma che! Nossignore! Dice sul serio? - (e sorrideva). - Non m'intendo di tali faccende, io, signor Meis... Via, via, ragazzate, sciocchezze, scusi... - Lei lo farà per me, - gli gridai energicamente, non potendo entrare in quel momento in discussione con lui. - Andrà con suo genero a trovare quel signore, e...

- Ma io non vado! Ma che dice! - m'interruppe. - Mi domandi qualunque altro servizio: son pronto a servirla; ma questo, no: non è per me, prima di tutto; e poi, via, glie l'ho detto: ragazzate! Non bisogna dare importanza... Che c'entra... - Questo, no! questo, no! - interloquì Papiano vedendomi smaniare. - C'entra benissimo! Il signor Meis ha tutto il diritto d'esigere una soddisfazione; direi anzi che è in obbligo, sicuro! deve, deve...

- Andrà dunque lei con un suo amico, - dissi, non aspettandomi anche da lui un rifiuto.

Ma Papiano apri le braccia addoloratissimo.

- Si figuri con che cuore vorrei farlo!

- E non lo fa? - gli gridai forte, in mezzo alla strada.

- Piano, signor Meis, - pregò egli, umile. - Guardi... Senta: mi consideri... consideri la mia infelicissima condizione di subalterno... di miserabile segretario del marchese... servo, servo, servo...

- Che ci ha da vedere? Il marchese stesso... ha sentito?

- Sissignore! Ma domani? Quel clericale... di fronte al partito... col segretario che s'impiccia in questioni cavalleresche... Ah, santo Dio, lei non sa che miserie! E poi, quella fraschetta, ha veduto? è innamorata, come una gatta, del pittore, di quel farabutto... Domani fanno la pace, e allora io, scusi, come mi trovo? Ci vado di mezzo! Abbia pazienza, signor Meis, mi consideri... E proprio così.

- Mi vogliono dunque lasciar solo in questo frangente? - proruppi ancora una volta, esasperato. - Io non conosco nessuno, qua a Roma!

-...Ma c'è il rimedio! C'è il rimedio! - s'affrettò a consigliarmi Papiano. - Glielo volevo dir subito... Tanto io, quanto mio suocero, creda, ci troveremmo imbrogliati; siamo disadatti... Lei ha ragione, lei freme, lo vedo: il sangue non è acqua. Ebbene, si rivolga subito a due ufficiali del regio esercito: non possono negarsi di rappresentare un gentiluomo come lei in una partita d'onore. Lei si presenta, espone loro il caso... Non è la prima volta che càpita loro di rendere questo servizio a un forestiere.

Eravamo arrivati al portone di casa; dissi a Papiano: - Sta bene! - e lo piantai lì, col suocero, avviandomi solo, fosco, senza direzione.

Mi s'era ancora una volta riaffacciato il pensiero schiacciante della mia assoluta impotenza. Potevo fare un duello nella condizione mia? Non volevo ancora capirlo ch'io non potevo far più nulla? Due ufficiali? Sì, Ma avrebbero voluto prima sapere, e con fondamento, ch'io mi fossi. Ah, pure in faccia potevano sputarmi, schiaffeggiarmi, bastonarmi: dovevo pregare che picchiassero sodo, sì, quanto volevano, ma senza gridare, senza far troppo rumore... Due ufficiali! E se per poco avessi loro scoperto il mio vero stato, ma prima di tutto non m'avrebbero creduto, chi sa che avrebbero sospettato; e poi sarebbe stato inutile, come per Adriana: pur credendomi, m'avrebbero consigliato di rifarmi prima vivo, giacché un morto, via, non si trova nelle debite condizioni di fronte al codice cavalleresco... E dunque dovevo soffrirmi in pace l'affronto, come già il furto? Insultato, quasi schiaffeggiato, sfidato, andarmene via come un vile, sparir così, nel bujo dell'intollerabile sorte che mi attendeva, spregevole, odioso a me stesso? No, no! E come avrei potuto più vivere? come sopportar la mia vita? No, no, basta! basta! Mi fermai. Mi vidi vacillar tutto all'intorno; sentii mancarmi le gambe al sorgere improvviso d'un sentimento oscuro, che mi comunicò un brivido dal capo alle piante. « Ma almeno prima, prima... » dissi tra me, vaneggiando, « almeno prima tentare... perché no? se mi venisse fatto... Almeno tentare... per non rimaner di fronte a me stesso così vile... Se mi venisse fatto... avrei meno schifo di me... Tanto, non ho più nulla da perdere... Perché non tentare? Ero a due passi dal Caffè Aragno. « Là, là, allo sbaraglio! » E, nel cieco orgasmo che mi spronava, entrai.

Nella prima sala, attorno a un tavolino, c'erano cinque o sei ufficiali d'artiglieria e, come uno d'essi, vedendomi arrestar lì presso torbido, esitante, si voltò a guardarmi, io gli accennai un saluto, e con voce rotta dall'affanno: - Prego... scusi... - gli dissi. - Potrei dirle una parola?

Era un giovanottino senza baffi, che doveva essere uscito quell'anno stesso dall'Accademia, tenente. Si alzò subito e mi s'appressò, con molta cortesia. - Dica pure, signore...

- Ecco, mi presento da me: Adriano Meis. Sono forestiere, e non conosco nessuno... Ho avuto una... una lite, sì... Avrei bisogno di due padrini... Non saprei a chi rivolgermi... Se lei con un suo compagno volesse...

Sorpreso, perplesso, quegli stette un po' a squadrarmi, poi si voltò verso i compagni, chiamò: - Grigliotti!

Questi, ch'era un tenente anziano, con un pajo di baffoni all'insù, la caramella incastrata per forza in un occhio, lisciato, impomatato, si levò, seguitando a parlare coi compagni (pronunziava l'</I>erre</I> alla francese) e ci s'avvicinò, facendomi un lieve, compassato inchino. Vedendolo alzare, fui sul punto di dire al tenentino: « Quello, no, per carità! quello, no! ».

Ma certo nessun altro del crocchio, come riconobbi poi, poteva esser più designato di colui alla bisogna. Aveva su la punta delle dita tutti gli articoli del codice cavalleresco.

Non potrei qui riferire per filo e per segno tutto ciò che egli si compiacque di dirmi intorno al mio caso, tutto ciò che pretendeva da me... dovevo telegrafare, non so come, non so a chi, esporre, determinare, andare dal colonnello ça va sans dire ... come aveva fatto lui, quando non era ancora sotto le armi, e gli era capitato a Pavia lo stesso mio caso... Perché, in materia cavalleresca... e giù, giù, articoli e precedenti e controversie e giurì d'onore e che so io. Avevo cominciato a sentirmi tra le spine fin dal primo vederlo: figurarsi ora, sentendolo sproloquiare così! A un certo punto, non ne potei più: tutto il sangue m'era montato alla testa: proruppi: - Ma sissignore! ma lo so! Sta bene... lei dice bene; ma come vuole ch'io telegrafi, adesso? Io son solo! Io voglio battermi, ecco! battermi subito, domani stesso, se è possibile... senza tante storie! Che vuole ch'io ne sappia? Io mi son rivolto a loro con la speranza che non ci fosse bisogno di tante formalità, di tante inezie, di tante sciocchezze, mi scusi!

Dopo questa sfuriata, la conversazione diventò quasi diverbio e terminò improvvisamente con uno scoppio di risa sguajate di tutti quegli ufficiali. Scappai via, fuori di me, avvampato in volto, come se mi avessero preso a scudisciate. Mi recai le mani alla testa, quasi per arrestar la ragione che mi fuggiva; e, inseguito da quelle risa, m'allontanai di furia, per cacciarmi, per nascondermi in qualche posto... Dove? A casa? Ne provai orrore. E andai, andai all'impazzata; poi, man mano rallentai il passo e alla fine, arrangolato, mi fermai, come se non potessi più trascinar l'anima, frustata da quel dileggio, fremebonda e piena d'una plumbea tetraggine angosciosa. Rimasi un pezzo attonito; poi mi mossi di nuovo, senza più pensare, alleggerito d'un tratto, in modo strano, d'ogni ambascia, quasi istupidito; e ripresi a vagare, non so per quanto tempo, fermandomi qua e là a guardar nelle vetrine delle botteghe, che man mano si serravano, e mi pareva che si serrassero per me, per sempre; e che le vie a poco a poco si spopolassero, perché io restassi solo, nella notte, errabondo, tra case tacite, buje, con tutte le porte, tutte le finestre serrate, serrate per me, per sempre: tutta la vita si rinserrava, si spegneva, ammutoliva con quella notte; e io già la vedevo come da lontano, come se essa non avesse più senso né scopo per me. Ed ecco, alla fine, senza volerlo, quasi guidato dal sentimento oscuro che mi aveva invaso tutto, maturandomisi dentro man mano, mi ritrovai sul Ponte Margherita, appoggiato al parapetto, a guardare con occhi sbarrati il fiume nero nella notte.

« Là? Un brivido mi colse, di sgomento, che fece d'un subito insorgere con impeto rabbioso tutte le mie vitali energie armate di un sentimento d'odio feroce contro coloro che, da lontano, m'obbligavano a finire, come avevan voluto, là, nel molino della Stìa . Esse Romilda e la madre, mi avevan gettato in questi frangenti: ah, io non avrei mai pensato di simulare un suicidio per liberarmi di loro. Ed ecco, ora, dopo essermi aggirato due anni, come un'ombra, in quella illusione di vita oltre la morte, mi vedevo costretto, forzato, trascinato pei capelli a eseguire su me la loro condanna. Mi avevano ucciso davvero! Ed esse esse sole si erano liberate di me...

Un fremito di ribellione mi scosse. E non potevo io vendicarmi di loro, invece d'uccidermi? Chi stavo io per uccidere? Un morto... nessuno...

Restai, come abbagliato da una strana luce improvvisa. Vendicarmi! Dunque, ritornar lì, a Miragno? uscire da quella menzogna che mi soffocava divenuta ormai insostenibile; ritornar vivo per loro castigo, col mio vero nome, nelle mie vere condizioni, con le mie vere e proprie infelicità? Ma le presenti? Potevo scuotermele di dosso, così, come un fardello esoso che si possa gettar via? No, no, no! Sentivo di non poterlo fare. E smaniavo lì, sul ponte ancora incerto della mia sorte.

Frattanto, ecco, nella tasca del mio pastrano palpavo, stringevo con le dita irrequiete qualcosa che non riuscivo a capir che fosse. Alla fine, con uno scatto di rabbia, la trassi fuori. Era il mio berrettino da viaggio, quello che, uscendo di casa per far visita al marchese Giglio, m'ero cacciato in tasca, senza badarci. Feci per gittarlo al fiume, ma - sul punto - un'idea mi balenò; una riflessione, fatta durante il viaggio da Alenga a Torino, mi tornò chiara alla memoria. « Qua, » dissi, quasi inconsciamente, tra me, « su questo parapetto... il cappello... il bastone... Sì! Com'esse là, nella gora del molino, Mattia Pascal; io, qua, ora, Adriano Meis... Una volta per uno! Ritorno vivo; mi vendicherò! Un sussulto di gioja, anzi un impeto di pazzia m'investì, mi sollevò. Ma sì! ma sì! Io non dovevo uccider me, un morto, io dovevo uccidere quella folle, assurda finzione che m'aveva torturato, straziato due anni, quell'Adriano Meis, condannato a essere un vile, un bugiardo, un miserabile; quell'Adriano Meis dovevo uccidere, che essendo, com'era, un nome falso, avrebbe dovuto aver pure di stoppa il cervello, di cartapesta il cuore, di gomma le vene, nelle quali un po' d'acqua tinta avrebbe dovuto scorrere, invece di sangue: allora sì! Via, dunque, giù, giù, tristo fantoccio odioso! Annegato, là, come Mattia Pascal Una volta per uno! Quell'ombra di vita, sorta da una menzogna macabra, si sarebbe chiusa degnamente, così, con una menzogna macabra! E riparavo tutto! Che altra soddisfazione avrei potuto dare ad Adriana per il male che le avevo fatto? Ma l'affronto di quel farabutto dovevo tenermelo? Mi aveva investito a tradimento, il vigliacco! Oh, io ero ben sicuro di non aver paura di lui. Non io, non io, ma Adriano Meis aveva ricevuto l'insulto. Ed ora, ecco, Adriano Meis s'uccideva. Non c'era altra via di scampo per me! Un tremore, intanto, mi aveva preso, come se io dovessi veramente uccidere qualcuno. Ma il cervello mi s'era d'un tratto snebbiato, il cuore alleggerito, e godevo d'una quasi ilare lucidità di spirito. Mi guardai attorno. Sospettai che di là, sul Lungotevere, ci potesse essere qualcuno, qualche guardia, che - vedendomi da un pezzo sul ponte - si fosse fermata a spiarmi. Volli accertarmene: andai, guardai prima nella Piazza della Libertà, poi per il Lungotevere dei Mellini. Nessuno! Tornai allora indietro; ma, prima di rifarmi sul ponte, mi fermai tra gli alberi, sotto un fanale: strappai un foglietto dal taccuino e vi scrissi col lapis: Adriano Meis . Che altro? Nulla. L'indirizzo e la data. Bastava così. Era tutto lì, Adriano Meis, in quel cappello, in quel bastone. Avrei lasciato tutto, là, a casa, abiti, libri... Il denaro, dopo il furto, l'avevo con me. Ritornai sul ponte, cheto, chinato. Mi tremavano le gambe, e il cuore mi tempestava in petto. Scelsi il posto meno illuminato dai fanali, e subito mi tolsi il cappello, infissi nel nastro il biglietto ripiegato, poi lo posai sul parapetto, col bastone accanto; mi cacciai in capo il provvidenziale berrettino da viaggio che m'aveva salvato, e via, cercando l'ombra, come un ladro, senza volgermi addietro.

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XVI - Il ritratto di Minerva (Seconda parte) XVI - The Portrait of Minerva (Part Two) XVI - El retrato de Minerva (Segunda parte) XVI - O Retrato de Minerva (Segunda Parte)

XVI: Il ritratto di Minerva (Seconda parte)

Leggendo ad alta voce questo documento, il vecchio s'accese e si commosse tanto, che, sebbene ciò ch'ei leggeva fosse affatto contrario al mio sentimento, pure mi destò ammirazione. ||||||||he lit||||||||that he||||||||||it awakened| ||||||||||||||embora||que ele||||||||||despertou| As I read this document aloud, the old man became so inflamed and moved that, although what he read was quite contrary to my feeling, it still aroused my admiration. Era stato anch'egli, dal canto suo, un eroe. Era||||||| He had also been, for his part, a hero. N'ebbi un'altra prova, quando egli stesso mi volle narrar la storia di un certo giglio di legno dorato, ch'era pur lì, nel salone. ||||||||to narrate||||||lily|||golden||||| ||||||||contar||||||lírio|||||||| La mattina del 5 settembre 1860 il Re usciva dalla Reggia di Napoli in un legnetto scoperto insieme con la Regina e due gentiluomini di corte: arrivato il legnetto in via di Chiaja dovette fermarsi per un intoppo di carri e di vetture innanzi a una farmacia che aveva su l'insegna i gigli d'oro. ||||||he exited||palace|||||little carriage||||||||gentlemen|||||||||Chiaja|||||obstacle|||||cars||||||||the sign||lilies| ||||||||||||||||||||||||||||||Chiaja|||||obstáculo|||||||||||||||lírios| Una scala, appoggiata all'insegna, impediva il transito. |||at the sign|||passage ||encostada|||| A ladder, leaning against the sign, prevented transit. Alcuni operaj, saliti su quella scala, staccavano dall'insegna i gigli. |workers|they climbed||||they detached|from the sign|| ||||||desprendiam-se|da placa|| Il Re se n'accorse e additò con la mano alla Regina quell'atto di vile prudenza del farmacista, che pure in altri tempi aveva sollecitato l'onore di fregiar la sua bottega di quel simbolo regale. |||he noticed||he pointed|||||||||||||||||||||to adorn||||||| |||||apontou||||||||||||||||||solicitado|||||||||| The King noticed it and pointed to the Queen with his hand that act of vile prudence of the pharmacist, who in other times had solicited the honor of decorating his shop with that royal symbol. Egli, il marchese d'Auletta, si trovava in quel momento a passare di là: indignato, furente, s'era precipitato entro la farmacia, aveva afferrato per il bavero della giacca quel vile, gli aveva mostrato il Re ll fuori, gli aveva poi sputato in faccia e, brandendo uno di quei gigli staccati, s'era messo a gridare tra la ressa: « Viva il Re! ||||||||||||||furious|||||||grabbed|||collar|||||||||||||||||||brandishing|||||detached|||||||crowd||| |||||||||||||||||||||agarrado pelo col|||gola da jaqueta|||||||||||||||||||brandindo|||||desprendidos|||||||multidão||| ».

Questo giglio di legno gli ricordava ora, lì nel salotto, quella triste mattina di settembre, e una delle ultime passeggiate del suo Sovrano per le vie di Napoli; ed egli se ne gloriava quasi quanto della chiave d'oro di gentiluomo di camera e dell'insegna di cavaliere di San Gennaro e di tant'altre onorificenze che facevano bella mostra di sé nel salone, sotto i due grandi ritratti a olio di Ferdinando e di Francesco II. |||||||||||||||||||walks|||||||||||||he gloried|||||||||room||of the sign|||||||||honors||||||||||||large|||oil|||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||honrarias|||||||||||||||||Ferdinando|||| This wooden lily reminded him now, there in the drawing room, of that sad September morning, and of one of his Sovereign's last walks through the streets of Naples; and he gloried in it almost as much as in the golden key of gentleman of the chamber and the insignia of knight of San Gennaro and so many other honors that were on display in the drawing room, beneath the two large oil portraits of Ferdinand and Francis II. Este lírio de madeira recordava-lhe agora, ali na sala de visitas, aquela triste manhã de setembro e um dos últimos passeios do seu soberano pelas ruas de Nápoles; e glorificava-o quase tanto como a chave dourada de cavalheiro da câmara e a insígnia de cavaleiro de San Gennaro e tantas outras honras que estavam expostas na sala de visitas, por baixo dos dois grandes retratos a óleo de Fernando e Francisco II. Poco dopo, per attuare il mio tristo disegno, io lasciai il marchese col Paleari e Papiano, e m'accostai a Pepita. M'accorsi subito ch'ella era molto nervosa e impaziente. Volle per prima cosa saper l'ora da me. - Quattro e meccio ? ||and a half ||e pouco Bene! bene!

Che fossero però le quattro e meccio non aveva certamente dovuto farle piacere: lo argomentai da quel « Bene! ||||||I don't know||||||||I argued||| bene!

» a denti stretti e dal volubile e quasi aggressivo discorso in cui subito dopo si lanciò contro l'Italia e più contro Roma così gonfia di sé per il suo passato. |||||changeable||||||||||||||||||inflated|||||| Mi disse, tra l'altro, che anche loro, in Ispagna, avevano tambien un Colosseo come il nostro, della stessa antichità; ma non se ne curavano né punto né poco: ||||||||Spain||also|||||||||||||they took care|||| ||||||||Espanha||||||||||||||||||| - Piedra muerta! Pedra|

Valeva senza fine di più, per loro, una Plaza de toros . ||||||||Praça de touros|| Sì, e per lei segnatamente, più di tutti i capolavori dell'arte antica, quel ritratto di Minerva del pittore Manuel Bernaldez che tardava a venire. |||||||||masterpieces||||||||||||it delayed||to come |||||||||obras-primas|||||||||||||| L'impazienza di Pepita non proveniva da altro, ed era già al colmo. the impatience||||||||||| Fremeva, parlando; si passava rapidissimamente, di tratto in tratto, un dito sul naso; si mordeva il labbro; apriva e chiudeva le mani, e gli occhi le andavano sempre lì, all'uscio. she trembled||||rapidly||||||||||he bit||||||||||||||| ||||rapidissimamente||||||||||mordia||||||||||||||| Finalmente il Bernaldez fu annunziato dal cameriere, e si presentò accaldato, sudato, come se avesse corso. ||||announced||waiter||||heated||||| ||||anunciado||||||||||| Subito Pepita gli voltò le spalle e si sforzò d'assumere un contegno freddo e indifferente; ma quando egli, dopo aver salutato il marchese, si avvicinò a noi, o meglio a lei e, parlandole nella sua lingua, chiese scusa del ritardo, ella non seppe contenersi più e gli rispose con vertiginosa rapidità: |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||to contain herself||||||dizzy| ||||||||||||||||||||||||||||||||falando-lhe|||||||||||||||||vertiginosa|rapidez vertiginosa - Prima de tuto lei parli taliano, porqué aquì siamo a Roma, dove ci sono aquesti segnori che no comprendono lo espagnolo, e no me par bona crianza che lei parli con migo espagnolo. |||||||||||||||gentlemen|||||||||||||||||Spanish ||tudo|||italiano|||||||||estes||||||espanhol||||||educação||||||espanhol Poi le digo che me ne importa niente del su' retardo e che podeva pasarse de la escusa. |||||||||||||she could|to pass yourself|||excuse ||||||||||atraso|||podia|passar|||desculpa Quegli, mortificatissimo, sorrise nervosamente e s'inchinò; poi le chiese se poteva riprendere il ritratto, essendoci ancora un po' di luce. |very mortified||||he bowed|||||||||having there||||| |muito mortificado||||se curvou|||||||||havia ainda||||| - Ma comodo! |comfortable - gli rispose lei con la stessa aria e lo stesso tono. - Lei puede pintar senza de mi o tambien borrar lo pintado, come glie par . ||pintar||||||apagar||pintado||que|

Manuel Bernaldez tornò a inchinarsi e si rivolse alla signora Candida che teneva ancora in braccio la cagnetta. ||||to bow|||||||||||||

Ricominciò allora per Minerva il supplizio. Ma a un supplizio ben più crudele fu sottoposto il suo carnefice: Pepita, per punirlo del ritardo, prese a sfoggiar con me tanta civetteria, che mi parve anche troppa per lo scopo a cui tendevo. |||||||||||executioner|||to punish him|||||to show||||coquetry|||||||||||I intended |||||||||||carniceiro|||||||||||||||||||||||tinha em mente Volgendo di sfuggita qualche sguardo ad Adriana, m'accorgevo di quant'ella soffrisse. turning|||||||||how much|she suffered Voltando|||||||||quanto ela| Il supplizio non era dunque soltanto per il Bernaldez e per Minerva ; era anche per lei e per me. Mi sentivo il volto in fiamme, come se man mano mi ubriacasse il dispetto che sapevo di cagionare a quel povero giovane, il quale tuttavia non m'ispirava pietà: pietà, lì dentro, m'ispirava soltanto Adriana; e, poiché io dovevo farla soffrire, non m'importava che soffrisse anche lui della stessa pena: anzi quanto più lui ne soffriva, tanto meno mi pareva che dovesse soffrirne Adriana. |||||||||||it intoxicated||spite||||to cause||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||her suffering| |||||||||||embriagasse||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||sofrer| A poco a poco, la violenza che ciascuno di noi faceva a se stesso crebbe e si tese fino a tal punto, che per forza doveva in qualche modo scoppiare. ||||||||||||||it grew|||it stretched|||||||||||| |||||||||||||||||||||||||||||explodir

Ne diede il pretesto Minerva . Non tenuta quel giorno in soggezione dallo sguardo della padroncina, essa, appena il pittore staccava gli occhi da lei per rivolgerli alla tela, zitta zitta, si levava dalla positura voluta, cacciava le zampine e il musetto nell'insenatura tra la spalliera e il piano della poltrona, come se volesse ficcarsi e nascondersi lì, e presentava al pittore il di dietro, bello scoperto, come un o, scotendo quasi a dileggio la coda ritta. |||||awe||||little mistress|||||he detached||||||to them|||quiet|||||||she pushed|||||little nose|in the indentation||||||||armchair||||herself|||||she presented|||||||||||shaking|||mockery||| |||||||||||||||||||||||quietinha|||||||enfiava-se|||||focinho|na enseada||||||||||||meter-se|||||||||||||||||||zombaria|||em pé Not held that day in awe of her mistress's gaze, she, as soon as the painter took his eyes off her to turn them to the canvas, quietly shrugged from her intended posture, hunted her little paws and snout in the crevice between the backrest and the top of the armchair, as if she wanted to pry and hide there, and presented the painter with her backside, beautifully uncovered, like an o, wagging her upright tail almost in mockery. Già parecchie volte la signora Candida la aveva rimessa a posto. Aspettando, il Bernaldez sbuffava, coglieva a volo qualche mia parola rivolta a Pepita e la commentava borbottando sotto sotto fra sé. |||he puffed|he caught||in flight||||||||||muttering|||| |||||||||||||||comentava|murmurando baix|||| Più d'una volta, essendomene accorto, fui sul punto d'intimargli: « Parli forte! |||having realized|||||of intimidating him|| |||me dando conta||||||| ».

Ma egli alla fine non ne poté più, e gridò a Pepita:

- Prego: faccia almeno star ferma la bestia!

- Vestia, vestia, vestia ... - scattò Pepita, agitando le mani per aria, eccitatissima. she dressed|||||||||| |vestia||||agitando||||| - Sarà vestia , ma non glie se dice! |ele vestia|||||

- Chi sa che capisce, poverina... - mi venne da osservare a mo' di scusa, rivolto al Bernaldez. La frase poteva veramente prestarsi a una doppia interpretazione; me ne accorsi dopo averla proferita. ||||to lend itself|||||||||| Io volevo dire: « Chi sa che cosa immagina che le si faccia ». Ma il Bernaldez prese in altro senso le mie parole, e con estrema violenza, figgendomi gli occhi negli occhi, rimbeccò: ||||||||||||||fixing me|||||he retorted

- Ciò che dimostra di non capir lei! ||you demonstrate|||understanding|

Sotto lo sguardo fermo e provocante di lui, nell'eccitazione in cui mi trovavo anch'io, non potei fare a meno di rispondergli: ||||||||in the excitement|||||||||||| - Ma io capisco, signor mio, che lei sarà magari un gran pittore...

- Che cos'è? - domandò il marchese, notando il nostro fare aggressivo.

Il Bernaldez, perdendo ogni dominio su se stesso s'alzò e venne a piantarmisi di faccia: ||||||||||||to plant myself|| - Un gran pittore... Finisca! |||finish

- Un gran pittore, ecco... ma di poco garbo, mi pare; e fa paura alle cagnette, - gli dissi io allora, risoluto e sprezzante. ||||||little|grace|||||||little dogs|||||||contemptuous - A great painter, here ... but of little grace, I think; and frightens the little dogs, - I told him then, resolute and contemptuous.

- Sta bene, - fece lui. - Vedremo se alle cagnette soltanto!

E si ritirò.

Pepita improvvisamente ruppe in un pianto strano, convulso, e cadde svenuta tra le braccia della signora Candida e di Papiano. |||||||convulsive||||||||||||

Nella confusione sopravvenuta, mentr'io con gli altri mi facevo a guardar la Pantogada adagiata sul canapè, mi sentii afferrar per un braccio e mi vidi sopra di nuovo il Bernaldez, ch'era tornato indietro. ||that had occurred|||||||||||||sofa|||to grab|||||||||||||| Feci in tempo a ghermirgli la mano levata su me e lo respinsi con forza, ma egli mi si lanciò contro ancora una volta e mi sfiorò appena il viso con la mano. ||||to seize him||||||||I pushed||||||||||||||he touched|||||| ||||agarrar-lhe||||||||empurrei-o||||||||||||||tocou levemente|||||| Io mi avventai, furibondo; ma Papiano e il Paleari accorsero a trattenermi, mentre il Bernaldez si ritraeva gridandomi: ||I lunged|||||||||||||||calling me ||atirei-me|||||||vieram correndo||me segurar||||||gritando para mim

- Se l'abbia per dato! Ai suoi ordini!... Qua conoscono il mio indirizzo!

Il marchese s'era levato a metà dalla poltrona, tutto fremente, e gridava contro l'aggressore; io mi dibattevo intanto fra il Paleari e Papiano, che mi impedivano di correre a raggiungere colui. |||||||||trembling||||the aggressor|||I struggled|||||||||||||| |||||||||||||||||||||||||||||alcançar| Tentò di calmarmi anche il marchese, dicendomi che, da gentiluomo, io dovevo mandar due amici per dare una buona lezione a quel villano, che aveva osato di mostrar così poco rispetto per la sua casa. ||to calm me||||||||||||||||||||villain||||||||||||

Fremente in tutto il corpo, senza più fiato gli chiesi appena scusa per lo spiacevole incidente e scappai via, seguito dal Paleari e da Papiano. trembling|||||||||I asked|just|||||||||||||| |||||||fôlego||perguntei|||||desagradável|||||||||| Adriana rimase presso la svenuta, ch'era stata condotta di là. Mi toccava ora a pregare il mio ladro che mi facesse da testimonio: lui e il Paleari: a chi altri avrei potuto rivolgermi? ||||||||||||||||||||||dirigir-me

- Io? - esclamò, candido e stupito, il signor Anselmo. - Ma che! Nossignore! Dice sul serio? - (e sorrideva). - Non m'intendo di tali faccende, io, signor Meis... Via, via, ragazzate, sciocchezze, scusi... |I understand|||||||||childish things|nonsense| |||||||||||bobagens| - Lei lo farà per me, - gli gridai energicamente, non potendo entrare in quel momento in discussione con lui. |||||||energetically|||||||||| - Andrà con suo genero a trovare quel signore, e...

- Ma io non vado! Ma che dice! - m'interruppe. - Mi domandi qualunque altro servizio: son pronto a servirla; ma questo, no: non è per me, prima di tutto; e poi, via, glie l'ho detto: ragazzate! Non bisogna dare importanza... Che c'entra... - Questo, no! questo, no! - interloquì Papiano vedendomi smaniare. |||fidget |||agitar-se - C'entra benissimo! Il signor Meis ha tutto il diritto d'esigere una soddisfazione; direi anzi che è in obbligo, sicuro! |||||||of demanding||||||||| |||||||de exigir||||||||| Mr. Meis has every right to demand satisfaction; I would even say he is under obligation, sure! deve, deve...

- Andrà dunque lei con un suo amico, - dissi, non aspettandomi anche da lui un rifiuto. |||||||||not expecting||||| ||||||||||||||recusa

Ma Papiano apri le braccia addoloratissimo. |||||very saddened |||||muito triste

- Si figuri con che cuore vorrei farlo!

- E non lo fa? - gli gridai forte, in mezzo alla strada.

- Piano, signor Meis, - pregò egli, umile. |||||humilde - Easy, Mr. Meis,‖ he begged, humbly. - Guardi... Senta: mi consideri... consideri la mia infelicissima condizione di subalterno... di miserabile segretario del marchese... servo, servo, servo... |||||||very unhappy|||||miserable||||||servant - Look... Look: consider me... consider my very unhappy condition as a subordinate... as a miserable secretary of the marquis... servant, servant, servant...

- Che ci ha da vedere? Il marchese stesso... ha sentito?

- Sissignore! Ma domani? Quel clericale... di fronte al partito... col segretario che s'impiccia in questioni cavalleresche... Ah, santo Dio, lei non sa che miserie! |||||||||he gets involved|||knightly|||||||| |||||||||se intromete||||||||||| E poi, quella fraschetta, ha veduto? |||little tavern|| |||frasqueira|| è innamorata, come una gatta, del pittore, di quel farabutto... Domani fanno la pace, e allora io, scusi, come mi trovo? |||||||||scoundrel||||||||||| |||||||||canalha||||||||||| Ci vado di mezzo! Abbia pazienza, signor Meis, mi consideri... E proprio così.

- Mi vogliono dunque lasciar solo in questo frangente? |||||||situation |||||||momento - proruppi ancora una volta, esasperato. you broke|||| explodiu|||| - Io non conosco nessuno, qua a Roma!

-...Ma c'è il rimedio! C'è il rimedio! - s'affrettò a consigliarmi Papiano. ||to advise me| apressou-se||| - Glielo volevo dir subito... Tanto io, quanto mio suocero, creda, ci troveremmo imbrogliati; siamo disadatti... Lei ha ragione, lei freme, lo vedo: il sangue non è acqua. |||immediately||||||||we would find|involved||inadequate|||||she trembles||||||| ||||||||||||||desajustados|||||ferve||||||| Ebbene, si rivolga subito a due ufficiali del regio esercito: non possono negarsi di rappresentare un gentiluomo come lei in una partita d'onore. ||you turn||||||||||to refuse|||||||||game| Well, address two officers of the royal army at once: they cannot deny themselves to represent a gentleman like you in a game of honor. Lei si presenta, espone loro il caso... Non è la prima volta che càpita loro di rendere questo servizio a un forestiere. |||||||||||||it happens||||||||foreigner

Eravamo arrivati al portone di casa; dissi a Papiano: - Sta bene! - e lo piantai lì, col suocero, avviandomi solo, fosco, senza direzione. ||||||starting myself|||| ||deixei||||indo sozinho||sombrio||

Mi s'era ancora una volta riaffacciato il pensiero schiacciante della mia assoluta impotenza. |||||reflected||||||| |||||ressurgido|||opressivo|||| Potevo fare un duello nella condizione mia? Non volevo ancora capirlo ch'io non potevo far più nulla? |||understand him|||||| Did I not yet want to understand that I could do nothing more? Due ufficiali? Sì, Ma avrebbero voluto prima sapere, e con fondamento, ch'io mi fossi. Yes, But they would have wanted to know first, and with foundation, who I was. Ah, pure in faccia potevano sputarmi, schiaffeggiarmi, bastonarmi: dovevo pregare che picchiassero sodo, sì, quanto volevano, ma senza gridare, senza far troppo rumore... Due ufficiali! |even||||to spit at me|to slap me|to beat me||||they hit|hard|||||||||||| |||||me cuspir|me dar tapas|me bater||||batessem forte|com força|||||||||||| E se per poco avessi loro scoperto il mio vero stato, ma prima di tutto non m'avrebbero creduto, chi sa che avrebbero sospettato; e poi sarebbe stato inutile, come per Adriana: pur credendomi, m'avrebbero consigliato di rifarmi prima vivo, giacché un morto, via, non si trova nelle debite condizioni di fronte al codice cavalleresco... ||||||||||||||||||||||||||||||||believing me|||||||||||||||appropriate||||||chivalrous E dunque dovevo soffrirmi in pace l'affronto, come già il furto? |||to suffer myself||||||| Insultato, quasi schiaffeggiato, sfidato, andarmene via come un vile, sparir così, nel bujo dell'intollerabile sorte che mi attendeva, spregevole, odioso a me stesso? ||slapped|challenged|to go away|||||||||of the intolerable|||||contemptible|||| ||esbofeteado|desafiado||||||desaparecer|||||||||desprezível|||| No, no! E come avrei potuto più vivere? come sopportar la mia vita? |to endure||| No, no, basta! basta! Mi fermai. Mi vidi vacillar tutto all'intorno; sentii mancarmi le gambe al sorgere improvviso d'un sentimento oscuro, che mi comunicò un brivido dal capo alle piante. ||to stagger|||||||||||||||||shiver|||| |||||||||||||||||||calafrio|||| « Ma almeno prima, prima... » dissi tra me, vaneggiando, « almeno prima tentare... perché no? |||||||deliriously||||| |||||||divagando||||| se mi venisse fatto... Almeno tentare... per non rimaner di fronte a me stesso così vile... Se mi venisse fatto... avrei meno schifo di me... Tanto, non ho più nulla da perdere... Perché non tentare? ||||||||||||||||||||||nojo|||||||||||| Ero a due passi dal Caffè Aragno. ||||||Aragno « Là, là, allo sbaraglio! |||recklessness |||desastre total " There, there, on the run! » E, nel cieco orgasmo che mi spronava, entrai. |||orgasm|||it urged| ||||||me impulsionava|

Nella prima sala, attorno a un tavolino, c'erano cinque o sei ufficiali d'artiglieria e, come uno d'essi, vedendomi arrestar lì presso torbido, esitante, si voltò a guardarmi, io gli accennai un saluto, e con voce rotta dall'affanno: ||||||||||||||||||to stop|||turbid|hesitant|||||||I indicated|||||||from the anguish |||||||||||||||||||||turbado|||||||||||||||pelo esforço - Prego... scusi... - gli dissi. - Potrei dirle una parola?

Era un giovanottino senza baffi, che doveva essere uscito quell'anno stesso dall'Accademia, tenente. ||young man|||||||||from the Academy| ||||bigode|||||||| Si alzò subito e mi s'appressò, con molta cortesia. |||||she approached|||courtesy |||||aproximou-se||| - Dica pure, signore...

- Ecco, mi presento da me: Adriano Meis. Sono forestiere, e non conosco nessuno... Ho avuto una... una lite, sì... Avrei bisogno di due padrini... Non saprei a chi rivolgermi... Se lei con un suo compagno volesse... ||||||||||||||||godfathers|||||||||||| ||||||||||discussão||||||padrinhos|||||me dirigir|||||||

Sorpreso, perplesso, quegli stette un po' a squadrarmi, poi si voltò verso i compagni, chiamò: |||||||to look at me||||||| |||||||me examinar||||||| - Grigliotti! Grigliotti Grigliotti

Questi, ch'era un tenente anziano, con un pajo di baffoni all'insù, la caramella incastrata per forza in un occhio, lisciato, impomatato, si levò, seguitando a parlare coi compagni (pronunziava l'</I>erre</I> alla francese) e ci s'avvicinò, facendomi un lieve, compassato inchino. |||||||||mustaches|||candy|stuck||||||smoothed|slicked||||||||he pronounced|||||||||||||measured| |||||||||bigodes|para cima||bala de goma|enfiada||||||alisado|engraxado||||||||||||||||||||||inclinação respeitosa Vedendolo alzare, fui sul punto di dire al tenentino: « Quello, no, per carità! ||||||||lieutenant|||| quello, no! ».

Ma certo nessun altro del crocchio, come riconobbi poi, poteva esser più designato di colui alla bisogna. |||||group|||||||designated|||| |||||grupo||reconheci||||||||| Aveva su la punta delle dita tutti gli articoli del codice cavalleresco. He had on his fingertips all the articles of the code of chivalry.

Non potrei qui riferire per filo e per segno tutto ciò che egli si compiacque di dirmi intorno al mio caso, tutto ciò che pretendeva da me... dovevo telegrafare, non so come, non so a chi, esporre, determinare, andare dal colonnello ça va sans dire ... come aveva fatto lui, quando non era ancora sotto le armi, e gli era capitato a Pavia lo stesso mio caso... Perché, in materia cavalleresca... e giù, giù, articoli e precedenti e controversie e giurì d'onore e che so io. |||to refer||thread||for|mark||||||he pleased||||||||||||||to telegram|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||chivalrous||||||||||jury||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||expor determinar||||coronel|||||||||||||||||||||||||||||||e assim por diante||||||||júri de honra||||| Avevo cominciato a sentirmi tra le spine fin dal primo vederlo: figurarsi ora, sentendolo sproloquiare così! |||||||||||imagine||hearing him|to ramble| ||||||||||||||falar sem parar| I had begun to feel between my thorns from the first time I saw him: let alone now, hearing him rant like that! A un certo punto, non ne potei più: tutto il sangue m'era montato alla testa: proruppi: ||||||||||||mounted|||I burst |||||||||||||||explodi - Ma sissignore! ma lo so! Sta bene... lei dice bene; ma come vuole ch'io telegrafi, adesso? |||||||||I telegrams| Io son solo! Io voglio battermi, ecco! ||to hit me| battermi subito, domani stesso, se è possibile... senza tante storie! Che vuole ch'io ne sappia? Io mi son rivolto a loro con la speranza che non ci fosse bisogno di tante formalità, di tante inezie, di tante sciocchezze, mi scusi! |||||||||||||||||||trivialities||||| ||||||||||||||||||||||bobagens||

Dopo questa sfuriata, la conversazione diventò quasi diverbio e terminò improvvisamente con uno scoppio di risa sguajate di tutti quegli ufficiali. ||outburst|||||argument|||||||||disjointed|||| Depois|||||||divertida||||||explosão|||estrondosas|||| Scappai via, fuori di me, avvampato in volto, come se mi avessero preso a scudisciate. |||||inflamed|||||||||slashes |||||avermelhado|||||||||chicotadas Mi recai le mani alla testa, quasi per arrestar la ragione che mi fuggiva; e, inseguito da quelle risa, m'allontanai di furia, per cacciarmi, per nascondermi in qualche posto... Dove? |||||||||||||||||||I distanced myself||fury||to chase myself|||||| |||||||||||||||perseguido||||||||me esconder|||||| A casa? Ne provai orrore. E andai, andai all'impazzata; poi, man mano rallentai il passo e alla fine, arrangolato, mi fermai, come se non potessi più trascinar l'anima, frustata da quel dileggio, fremebonda e piena d'una plumbea tetraggine angosciosa. |||in a frenzy||||I slowed|the|||||arranged||||||||to drag||beaten|||mockery|trembling||||lead-colored|gloom|anguished |||descontroladamente||||desacelerei||||||exaurido||||||||arrastar|||||zombaria|||||plumbéia|| Rimasi un pezzo attonito; poi mi mossi di nuovo, senza più pensare, alleggerito d'un tratto, in modo strano, d'ogni ambascia, quasi istupidito; e ripresi a vagare, non so per quanto tempo, fermandomi qua e là a guardar nelle vetrine delle botteghe, che man mano si serravano, e mi pareva che si serrassero per me, per sempre; e che le vie a poco a poco si spopolassero, perché io restassi solo, nella notte, errabondo, tra case tacite, buje, con tutte le porte, tutte le finestre serrate, serrate per me, per sempre: tutta la vita si rinserrava, si spegneva, ammutoliva con quella notte; e io già la vedevo come da lontano, come se essa non avesse più senso né scopo per me. ||||||||||||||sudden|||||anguish||stupidified||||||||||stopping||||||||||||||they closed||||||they closed||||||||||||||they depopulated|||you remained||||wandering|||silent|dark||||||||||||||||||it tightened||||||||||||||||||||||||| |||||||||||||||||||||estupidido||||vagar||||||parando-me||||||||||||||se fechavam||||||se fechassem||||||||||||||se esvazias|||ficasse||||errante|||silenciosas|escuras||||||||||||||||||||se apagava||||||||||||||||||||||| I remained for a while astonished; then I moved again, without thinking, relieved all of a sudden, in a strange way, of all ambasms, almost stupefied; and I resumed wandering, I don't know for how long, stopping here and there to look in the store windows, which were gradually closing, and it seemed to me that they were closing for me, forever; and that the streets little by little became depopulated, so that I remained alone, in the night, wandering, among silent, dark houses, with all the doors, all the windows closed, closed for me, forever: all life was shutting in, shutting out, muted with that night; and I already saw it as if from afar, as if it had no more meaning or purpose for me. Ed ecco, alla fine, senza volerlo, quasi guidato dal sentimento oscuro che mi aveva invaso tutto, maturandomisi dentro man mano, mi ritrovai sul Ponte Margherita, appoggiato al parapetto, a guardare con occhi sbarrati il fiume nero nella notte. ||||||||||||||||maturing yourself|||||||||||||to look|||wide||||| ||||||||||||||||maturando em mim||||||||||||||||||||| And lo and behold, at last, unintentionally, almost driven by the dark feeling that had invaded everything in me, maturing inside me as I went, I found myself on the Margaret Bridge, leaning against the parapet, gazing with wide eyes at the black river in the night.

« Là? Un brivido mi colse, di sgomento, che fece d'un subito insorgere con impeto rabbioso tutte le mie vitali energie armate di un sentimento d'odio feroce contro coloro che, da lontano, m'obbligavano a finire, come avevan voluto, là, nel molino della Stìa . |shiver||||dismay|||||to rise||||||||||||||||||||they forced me|||||||||| ||||||||||||||||||||||||||||||me obrigavam|||||||||| A shudder seized me, of dismay, which made all my vital energies rise up at once with angry impetus, armed with a feeling of fierce hatred against those who, from afar, were forcing me to end up, as they had wanted, there, in the mill of the Stìa . Esse Romilda e la madre, mi avevan gettato in questi frangenti: ah, io non avrei mai pensato di simulare un suicidio per liberarmi di loro. ||||||||||circumstances|||||||||||||| ||||||||||||||||||simular|||||| Esse Romilda and her mother, had thrown me into these predicaments: ah, I would never have thought of feigning suicide to get rid of them. Ed ecco, ora, dopo essermi aggirato due anni, come un'ombra, in quella illusione di vita oltre la morte, mi vedevo costretto, forzato, trascinato pei capelli a eseguire su me la loro condanna. ||||having been|turned around|||||||||||||||||||||||||| |||||vaguei||||||||||||||||||pelos|||||||| And behold, now, after wandering two years, like a shadow, in that illusion of life beyond death, I saw myself compelled, forced, dragged by the hair to execute on me their sentence. Mi avevano ucciso davvero! Ed esse esse sole si erano liberate di me...

Un fremito di ribellione mi scosse. |tremor||||it shook |um estremecimento|||| E non potevo io vendicarmi di loro, invece d'uccidermi? ||||to take revenge on myself||||of killing me ||||me vingar||||de me matar Chi stavo io per uccidere? Un morto... nessuno...

Restai, come abbagliato da una strana luce improvvisa. ||dazzled|||||sudden Vendicarmi! to avenge myself Dunque, ritornar lì, a Miragno? |to return||| uscire da quella menzogna che mi soffocava divenuta ormai insostenibile; ritornar vivo per loro castigo, col mio vero nome, nelle mie vere condizioni, con le mie vere e proprie infelicità? |||||||||unsustainable|||||||||||||||||||own|unhappiness Ma le presenti? Potevo scuotermele di dosso, così, come un fardello esoso che si possa gettar via? |to shake them|||||||excessive||||| |sacudir elas|||||||pesado||||| Could I shake them off, just like that, like an exorbitant burden that could be thrown away? No, no, no! Sentivo di non poterlo fare. I felt I could not do that. E smaniavo lì, sul ponte ancora incerto della mia sorte. |I was desperate|||||||| And I was groaning there on the bridge still uncertain of my fate.

Frattanto, ecco, nella tasca del mio pastrano palpavo, stringevo con le dita irrequiete qualcosa che non riuscivo a capir che fosse. ||||||overcoat|I felt|I tightened||||restless|||||||| Enquanto isso||||||casaco|tateava|apertava||||inquietas|||||||| Alla fine, con uno scatto di rabbia, la trassi fuori. ||||snap||||| ||||um impulso||||a tirei| Era il mio berrettino da viaggio, quello che, uscendo di casa per far visita al marchese Giglio, m'ero cacciato in tasca, senza badarci. ||||||||||||||||||||||to pay attention to us |||chapéu pequeno|||||||||||||||||||prestar atenção Feci per gittarlo al fiume, ma - sul punto - un'idea mi balenò; una riflessione, fatta durante il viaggio da Alenga a Torino, mi tornò chiara alla memoria. ||to throw it||||||||||||||||||||||| Fiz||jogá-lo||||||||||||||||||||||| « Qua, » dissi, quasi inconsciamente, tra me, « su questo parapetto... il cappello... il bastone... Sì! " Here, " I said, almost unconsciously, to myself, " on this parapet ... the hat ... the stick ... Yes! Com'esse là, nella gora del molino, Mattia Pascal; io, qua, ora, Adriano Meis... Una volta per uno! as if|||||||||||||||| Como esse|||||||||||||||| Ritorno vivo; mi vendicherò! |||I will take revenge |||me vingarei Un sussulto di gioja, anzi un impeto di pazzia m'investì, mi sollevò. |a jolt||||||||it overwhelmed me|| |um sobressalto||||||||me atingiu|| Ma sì! ma sì! Io non dovevo uccider me, un morto, io dovevo uccidere quella folle, assurda finzione che m'aveva torturato, straziato due anni, quell'Adriano Meis, condannato a essere un vile, un bugiardo, un miserabile; quell'Adriano Meis dovevo uccidere, che essendo, com'era, un nome falso, avrebbe dovuto aver pure di stoppa il cervello, di cartapesta il cuore, di gomma le vene, nelle quali un po' d'acqua tinta avrebbe dovuto scorrere, invece di sangue: allora sì! |||to kill|||||||||||||tortured|tortured|||that Adriano||||||||liar||||||||||||||||||hemp||||papier-mâché||||rubber||||||||tinged|||||||| |||||||||||||||||despedaçado|||aquele Adriano|||||||||||aquele Adriano||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Via, dunque, giù, giù, tristo fantoccio odioso! |||||puppet| |||||fantoche| Away, therefore, down, down, sad hateful puppet! Annegato, là, come Mattia Pascal Una volta per uno! Quell'ombra di vita, sorta da una menzogna macabra, si sarebbe chiusa degnamente, così, con una menzogna macabra! |||||||||||dignified||||| That shadow of life, which arose from a gruesome lie, would have closed worthily, thus, with a gruesome lie! E riparavo tutto! |I repaired| |eu consertava| Che altra soddisfazione avrei potuto dare ad Adriana per il male che le avevo fatto? Ma l'affronto di quel farabutto dovevo tenermelo? |the affront|||scoundrel||keep it for myself ||||||aguentar isso Mi aveva investito a tradimento, il vigliacco! ||||||coward ||||||covarde Oh, io ero ben sicuro di non aver paura di lui. Oh, I was quite sure that I was not afraid of him. Non io, non io, ma Adriano Meis aveva ricevuto l'insulto. |||||||||the insult |||||||||o insulto Ed ora, ecco, Adriano Meis s'uccideva. |||||he killed |||||se suicidava Non c'era altra via di scampo per me! Un tremore, intanto, mi aveva preso, come se io dovessi veramente uccidere qualcuno. |tremor||||||||||| |tremor||||||||||| Ma il cervello mi s'era d'un tratto snebbiato, il cuore alleggerito, e godevo d'una quasi ilare lucidità di spirito. |||||||fogged||||||||hilarious|lucidity|| |||||||desembaraçado|||||||||lucidez|| Mi guardai attorno. Sospettai che di là, sul Lungotevere, ci potesse essere qualcuno, qualche guardia, che - vedendomi da un pezzo sul ponte - si fosse fermata a spiarmi. |||||||||||||||||||||||at me I suspected that over there, on the Lungotevere, there might be someone, some guard, who - seeing me for a while on the bridge - had stopped to spy on me. Volli accertarmene: andai, guardai prima nella Piazza della Libertà, poi per il Lungotevere dei Mellini. ||||||||||||||Mellini ||||||||||||||Mellini Nessuno! Tornai allora indietro; ma, prima di rifarmi sul ponte, mi fermai tra gli alberi, sotto un fanale: strappai un foglietto dal taccuino e vi scrissi col lapis: Adriano Meis . ||||||to remake myself|||||||||||I tore||||||||||| |||||||||||||||||arranquei||||caderno||||||| Che altro? Nulla. L'indirizzo e la data. Bastava così. Era tutto lì, Adriano Meis, in quel cappello, in quel bastone. Avrei lasciato tutto, là, a casa, abiti, libri... Il denaro, dopo il furto, l'avevo con me. Ritornai sul ponte, cheto, chinato. |||quiet|bent ||||inclinado Mi tremavano le gambe, e il cuore mi tempestava in petto. ||||||||it thundered|| ||||||||batia|| Scelsi il posto meno illuminato dai fanali, e subito mi tolsi il cappello, infissi nel nastro il biglietto ripiegato, poi lo posai sul parapetto, col bastone accanto; mi cacciai in capo il provvidenziale berrettino da viaggio che m'aveva salvato, e via, cercando l'ombra, come un ladro, senza volgermi addietro. ||||||||||||||||||folded|||I placed||||||||||||||||||||||||||to turn myself| |||||||||||||||||||||o coloquei||||||||||||||||||||||||||virar|para trás I chose the place least illuminated by the headlights, and immediately took off my hat, put the folded ticket in the ribbon, then put it on the parapet, with the stick beside it; I threw in my head the providential travel cap that had saved me, and so, looking for the shadow, like a thief, without turning back.