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"Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello, VIII - Adriano Meis (Prima parte)

VIII - Adriano Meis (Prima parte)

VIII: Adriano Meis (Prima parte) Subito, non tanto per ingannare gli altri, che avevan o voluto ingannarsi da sé, con una leggerezza non deplorabile forse nel caso mio, ma certamente non degna d'encomio, quanto per obbedire alla Fortuna e soddisfare a un mio proprio bisogno, mi posi a far di me un altr'uomo. Poco o nulla avevo da lodarmi di quel disgraziato che per forza avevano voluto far finire miseramente nella gora d'un molino. Dopo tante sciocchezze commesse, egli non meritava forse sorte migliore. Ora mi sarebbe piaciuto che, non solo esteriormente, ma anche nell'intimo, non rimanesse più in me alcuna traccia di lui.

Ero solo ormai, e più solo di com'ero non avrei potuto essere su la terra, sciolto nel presente d'ogni legame e d'ogni obbligo, libero, nuovo e assolutamente padrone di me, senza più il fardello del mio passato, e con I'avvenire dinanzi, che avrei potuto foggiarmi a piacer mio. Ah, un pajo d'ali!

Come mi sentivo leggero! Il sentimento che le passate vicende mi avevano dato della vita non doveva aver più per me, ormai, ragion d'essere. Io dovevo acquistare un nuovo sentimento della vita, senza avvalermi neppur minimamente della sciagurata esperienza del fu Mattia Pascal. Stava a me: potevo e dovevo esser l'artefice del mio nuovo destino, nella misura che la Fortuna aveva voluto concedermi.

« E innanzi tutto, » dicevo a me stesso, « avrò cura di questa mia libertà: me la condurrò a spasso per vie piane e sempre nuove, né le farò mai portare alcuna veste gravosa. Chiuderò gli occhi e passerò oltre appena lo spettacolo della vita in qualche punto mi si presenterà sgradevole. Procurerò di farmela più tosto con le cose che si sogliono chiamare inanimate, e andrò in cerca di belle vedute, di ameni luoghi tranquilli. Mi darò a poco a poco una nuova educazione; mi trasformerò con amoroso e paziente studio, sicché, alla fine, io possa dire non solo di aver vissuto due vite, ma d'essere stato due uomini. Già ad Alenga, per cominciare, ero entrato, poche ore prima di partire, da un barbiere, per farmi accorciar la barba: avrei voluto levarmela tutta, li stesso, insieme coi baffi; ma il timore di far nascere qualche sospetto in quel paesello mi aveva trattenuto. Il barbiere era anche sartore, vecchio, con le reni quasi ingommate dalla lunga abitudine di star curvo, sempre in una stessa positura, e portava gli occhiali su la punta del naso. Più che barbiere doveva esser sartore. Calò come un flagello di Dio su quella barbaccia che non m'apparteneva più, armato di certi forbicioni da maestro di lana, che avevan bisogno d'esser sorretti in punta con l'altra mano. Non m'arrischiai neppure a fiatare: chiusi gli occhi, e non li riaprii, se non quando mi sentii scuotere pian piano. Il brav'uomo, tutto sudato, mi porgeva uno specchietto perché gli sapessi dire se era stato bravo.

Mi parve troppo!

- No, grazie, - mi schermii.

- Lo riponga. Non vorrei fargli paura. Sbarrò tanto d'occhi, e:

- A chi?

- domandò. - Ma a codesto specchietto.

Bellino! Dev'essere antico... Era tondo, col manico d'osso intarsiato: chi sa che storia aveva e donde e come era capitato lì, in quella sarto-barbieria. Ma infine, per non dar dispiacere al padrone, che seguitava a guardarmi stupito, me lo posi sotto gli occhi. Se era stato bravo!

Intravidi da quel primo scempio qual mostro fra breve sarebbe scappato fuori dalla necessaria e radicale; alterazione dei connotati di Mattia Pascal! Ed ecco una nuova ragione d'odio per lui! Il mento piccolissimo, puntato e rientrato, ch'egli aveva nascosto per tanti e tanti anni sotto quel barbone, mi parve un tradimento. Ora avrei dovuto portarlo scoperto, quel cosino ridicolo! E che naso mi aveva lasciato in eredità! E quell'occhio! « Ah, quest'occhio, » pensai, « così in estasi da un lato, rimarrà sempre suo nella mia nuova faccia! Io non potrò far altro che nasconderlo alla meglio dietro un pajo d'occhiali colorati, che coopereranno, figuriamoci, a rendermi più amabile l'aspetto. Mi farò crescere i capelli e, con questa bella fronte spaziosa, con gli occhiali e tutto raso, sembrerò un filosofo tedesco. Finanziera e cappellaccio a larghe tese. Non c'era via di mezzo: filosofo dovevo essere per forza con quella razza d'aspetto. Ebbene, pazienza: mi sarei armato d'una discreta filosofia sorridente per passare in mezzo a questa povera umanità, la quale, per quanto avessi in animo di sforzarmi, mi pareva difficile che non dovesse più parermi un po' ridicola e meschina. Il nome mi fu quasi offerto in treno, partito da poche ore da Alenga per Torino.

Viaggiavo con due signori che discutevano animatamente d'iconografia cristiana, in cui si dimostravano entrambi molto eruditi, per un ignorante come me. Uno, il più giovane, dalla faccia pallida, oppressa da una folta e ruvida barba nera, pareva provasse una grande e particolar soddisfazione nell'enunciar la notizia ch'egli diceva antichissima, sostenuta da Giustino Martire, da Tertulliano e da non so chi altri, secondo la quale Cristo sarebbe stato bruttissimo. Parlava con un vocione cavernoso, che contrastava stranamente con la sua aria da ispirato.

- Ma si, ma si, bruttissimo!

bruttissimo!

Ma anche Cirillo d'Alessandria! Sicuro, Cirillo d'Alessandria arriva finanche ad affermare che Cristo fu il più brutto degli uomini. L'altro, ch'era un vecchietto magro magro, tranquillo nel suo ascetico squallore, ma pur con una piega a gli angoli della bocca che tradiva la sottile ironia, seduto quasi su la schiena, col collo lungo proteso come sotto un giogo, sosteneva invece che non c'era da fidarsi delle più antiche testimonianze. - Perché la Chiesa, nei primi secoli, tutta volta a consustanziarsi la dottrina e lo spirito del suo ispiratore, si dava poco pensiero, ecco, poco pensiero delle sembianze corporee di lui. A un certo punto vennero a parlare della Veronica e di due statue della città di Paneade, credute immagini di Cristo e della emorroissa. - Ma sì!

- scattò il giovane barbuto. - Ma se non c'è più dubbio ormai! Quelle due statue rappresentano l'imperatore Adriano con la città inginocchiata ai piedi. Il vecchietto seguitava a sostener pacificamente la sua opinione, che doveva esser contraria, perché quell'altro, incrollabile, guardando me, s'ostinava a ripetere : - Adriano!

- ... Beronike , in greco.

Da Beronike poi: Veronica ... - Adriano!

( a me ). - Oppure, Veronica, vera icon : storpiatura probabilissima... - Adriano!

( a me ). - Perché la Beronike degli Atti di Pilato... - Adriano!

Ripeté così Adriano ! non so più quante volte, sempre con gli occhi rivolti a me. Quando scesero entrambi a una stazione e mi lasciarono solo nello scompartimento, m'affacciai al finestrino, per seguirli con gli occhi: discutevano ancora, allontanandosi. A un certo punto però il vecchietto perdette la pazienza e prese la corsa.

- Chi lo dice?

- gli domandò forte il giovane, fermo, con aria di sfida. Quegli allora si voltò per gridargli:

- Camillo De Meis!

Mi parve che anche lui gridasse a me quel nome, a me che stavo intanto a ripetere meccanicamente: - Adriano ... -. Buttai subito via quel de e ritenni il Meis . « Adriano Meis!

Si... Adriano Meis: suona bene... » Mi parve anche che questo nome quadrasse bene alla faccia sbarbata e con gli occhiali, ai capelli lunghi, al cappellaccio alla finanziera che avrei dovuto portare. « Adriano Meis.

Benone! M'hanno battezzato. Recisa di netto ogni memoria in me della vita precedente, fermato l'animo alla deliberazione di ricominciare da quel punto una nuova vita, io era invaso e sollevato come da una fresca letizia infantile; mi sentivo come rifatta vergine e trasparente la coscienza, e lo spirito vigile e pronto a trar profitto di tutto per la costruzione del mio nuovo io. Intanto l'anima mi tumultuava nella gioja di quella nuova libertà. Non avevo mai veduto così uomini e cose; l'aria tra essi e me s'era d'un tratto quasi snebbiata; e mi si presentavan facili e lievi le nuove relazioni che dovevano stabilirsi tra noi, poiché ben poco ormai io avrei avuto bisogno di chieder loro per il mio intimo compiacimento. Oh levità deliziosa dell'anima; serena, ineffabile ebbrezza! La Fortuna mi aveva sciolto di ogni intrico, all'improvviso, mi aveva sceverato dalla vita comune, reso spettatore estraneo della briga in cui gli altri si dibattevano ancora, e mi ammoniva dentro: « Vedrai, vedrai com'essa t'apparirà curiosa, ora, a guardarla cosi da fuori! Ecco là uno che si guasta il fegato e fa arrabbiare un povero vecchietto per sostener che Cristo fu il più brutto degli uomini... » Sorridevo.

Mi veniva di sorridere così di tutto e a ogni cosa: a gli alberi della campagna, per esempio, che mi correvano incontro con stranissimi atteggiamenti nella loro fuga illusoria; a le ville sparse qua e là, dove mi piaceva d'immaginar coloni con le gote gonfie per sbuffare contro la nebbia nemica degli olivi o con le braccia levate a pugni chiusi contro il cielo che non voleva mandar acqua: e sorridevo agli uccelletti che si sbandavano, spaventati da quel coso nero che correva per la campagna, fragoroso; all'ondeggiar dei fili telegrafici, per cui passavano certe notizie ai giornali, come quella da Miragno del mio suicidio nel molino della Stìa ; alle povere mogli dei cantonieri che presentavan la bandieruola arrotolata, gravide e col cappello del marito in capo. Se non che, a un certo punto, mi cadde lo sguardo su l'anellino di fede che mi stringeva ancora l'anulare della mano sinistra. Ne ricevetti una scossa violentissima: strizzai gli occhi e mi strinsi la mano con l'altra mano, tentando di strapparmi quel cerchietto d'oro, così, di nascosto, per non vederlo più. Pensai ch'esso si apriva e che, internamente, vi erano incisi due nomi: Mattia-Romilda , e la data del matrimonio. Che dovevo farne? Aprii gli occhi e rimasi un pezzo accigliato, a contemplarlo nella palma della mano.

Tutto, attorno, mi s'era rifatto nero.

Ecco ancora un resto della catena che mi legava al passato!

Piccolo anello, lieve per sé, eppur così pesante! Ma la catena era già spezzata, e dunque via anche quell'ultimo anello! Feci per buttarlo dal finestrino, ma mi trattenni.

Favorito così eccezionalmente dal caso, io non potevo più fidarmi di esso; tutto ormai dovevo creder possibile, finanche questo: che un anellino buttato nell'aperta campagna, trovato per combinazione da un contadino, passando di mano in mano, con quei due nomi incisi internamente e la data, facesse scoprir la verità, che l'annegato della Stìa cioè non era il bibliotecario Mattia Pascal. « No, no, » pensai, « in luogo più sicuro... Ma dove?

Il treno, in quella, si fermò a un'altra stazione.

Guardai, e subito mi sorse un pensiero, per Ia cui attuazione. provai dapprima un certo ritegno. Lo dico, perché mi serva di scusa presso coloro che amano il bel gesto, gente poco riflessiva, alla quale piace di non ricordarsi che l'umanità è pure oppressa da certi bisogni, a cui purtroppo deve obbedire anche chi sia compreso da un profondo cordoglio. Cesare, Napoleone e, per quanto possa parere indegno, anche la donna più bella... Basta. Da una parte c'era scritto Uomini e dall'altra Donne ; e lì intombai il mio anellino di fede. Quindi, non tanto per distrarmi, quanto per cercar di dare una certa consistenza a quella mia nuova vita campata nel vuoto, mi misi a pensare ad Adriano Meis, a immaginargli un passato, a domandarmi chi fu mio padre, dov'ero nato, ecc. - posatamente sforzandomi di vedere e di fissar bene tutto, nelle più minute particolarità. Ero figlio unico: su questo mi pareva che non ci fosse da discutere.

« Più unico di così... Eppure no!

Chi sa quanti sono come me, nella mia stessa condizione, fratelli miei. Si lascia il cappello e la giacca, con una lettera in tasca, sul parapetto d'un ponte, su un fiume; e poi, invece di buttarsi giù, si va via tranquillamente, in America o altrove. Si pesca dopo alcuni giorni un cadavere irriconoscibile: sarà quello de la lettera lasciata sul parapetto del ponte. E non se ne parla più! E vero che io non ci ho messo la mia volontà: né lettera, né giacca, né cappello... Ma son pure come loro, con questo di più: che posso godermi senza alcun rimorso la mia libertà. Han voluto regalarmela, e dunque... » Dunque diciamo figlio unico.

Nato... - sarebbe prudente non precisare alcun luogo di nascita. Come si fa? Non si può nascer mica su le nuvole, levatrice la luna, quantunque in biblioteca abbia letto che gli antichi, fra tanti altri mestieri, le facessero esercitare anche questo, e le donne incinte la chiamassero in soccorso col nome di Lucina. Su le nuvole, no; ma su un piroscafo, sì, per esempio, si può nascere. Ecco, benone! nato in viaggio. I miei genitori viaggiavano... per farmi nascere su un piroscafo. Via, via, sul serio! Una ragione plausibile per mettere in viaggio una donna incinta, prossima a partorire... O che fossero andati in America i miei genitori? Perché no? Ci vanno tanti... Anche Mattia Pascal, poveretto, voleva andarci. E allora queste ottantadue mila lire diciamo che le guadagnò mio padre, là in America? Ma che! Con ottantadue mila lire in tasca, avrebbe aspettato prima, che la moglie mettesse al mondo il figliuolo, comodamente, in terraferma. E poi, baje! Ottantadue mila lire un emigrato non le guadagna più cosi facilmente in America. Mio padre... - a proposito, come si chiamava? Paolo. Sì: Paolo Meis. Mio padre, Paolo Meis, s'era illuso, come tanti altri. Aveva stentato tre, quattr'anni; poi, avvilito, aveva scritto da Buenos-Aires una lettera al nonno... Ah, un nonno, un nonno io volevo proprio averlo conosciuto, un caro vecchietto, per esempio, come quello ch'era sceso testé dal treno, studioso d'iconografia cristiana. Misteriosi capricci della fantasia!

Per quale inesplicabile bisogno e donde mi veniva d'immaginare in quel momento mio padre, quel Paolo Meis, come uno scavezzacollo? Ecco, sì, egli aveva dato tanti dispiaceri al nonno: aveva sposato contro la volontà di lui e se n'era scappato in America. Doveva forse sostenere anche lui che Cristo era bruttissimo. E brutto davvero e sdegnato l'aveva veduto là, in America, se con la moglie lì lì per partorire, appena ricevuto il soccorso dal nonno, se n'era venuto via.

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VIII - Adriano Meis (Prima parte) VIII - Adriano Meis (Erster Teil) VIII - Adriano Meis (Part One) VIII - Adriano Meis (Primeira parte)

VIII: Adriano Meis (Prima parte) Subito, non tanto per ingannare gli altri, che avevan o voluto ingannarsi da sé, con una leggerezza non deplorabile forse nel caso mio, ma certamente non degna d’encomio, quanto per obbedire alla Fortuna e soddisfare a un mio proprio bisogno, mi posi a far di me un altr’uomo. Imediatamente||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Immediately, not so much to deceive others, who had or wished to deceive themselves, with a lightness not deplorable perhaps in my case, but certainly not worthy of commendation, as to obey Fortune and satisfy a need of my own, I set about making myself another man. Poco o nulla avevo da lodarmi di quel disgraziato che per forza avevano voluto far finire miseramente nella gora d’un molino. I had little or nothing to commend me about that wretch whom they had perforce wanted to put miserably into the gora of a mill. Pouco ou nada me recomendava aquele infeliz que tinha sido obrigado a acabar miseravelmente no desfiladeiro de um moinho. Dopo tante sciocchezze commesse, egli non meritava forse sorte migliore. After so many foolishnesses committed, he perhaps did not deserve better fate. Ora mi sarebbe piaciuto che, non solo esteriormente, ma anche nell’intimo, non rimanesse più in me alcuna traccia di lui. |||gostado|||||||||||||||| Now I would have liked that, not only outwardly, but also intimately, no trace of him remained in me.

Ero solo ormai, e più solo di com’ero non avrei potuto essere su la terra, sciolto nel presente d’ogni legame e d’ogni obbligo, libero, nuovo e assolutamente padrone di me, senza più il fardello del mio passato, e con I’avvenire dinanzi, che avrei potuto foggiarmi a piacer mio. ||já|||||||||||||livre|||||||||||||||||||||||||||||||| I was alone now, and more alone than I was I could not have been on the earth, dissolved in the present of every bond and every obligation, free, new and absolutely master of myself, without the burden of my past, and with the coming in front of me, that I could make myself like mine. Ah, un pajo d’ali! Ah, um pajo d'ali!

Come mi sentivo leggero! |||leve como uma pluma Il sentimento che le passate vicende mi avevano dato della vita non doveva aver più per me, ormai, ragion d’essere. Io dovevo acquistare un nuovo sentimento della vita, senza avvalermi neppur minimamente della sciagurata esperienza del fu Mattia Pascal. |||||||||||||desastrosa||||| I had to acquire a new feeling of life, without even availing myself of the miserable experience of the late Mattia Pascal. Stava a me: potevo e dovevo esser l’artefice del mio nuovo destino, nella misura che la Fortuna aveva voluto concedermi. It was up to me: I could and should have been the architect of my new destiny, to the extent that Fortune had wanted to grant me.

« E innanzi tutto, » dicevo a me stesso, « avrò cura di questa mia libertà: me la condurrò a spasso per vie piane e sempre nuove, né le farò mai portare alcuna veste gravosa. |antes de|||||||||||||||||||||||||||||| "And above all," I said to myself, "I will take care of this freedom of mine: I will lead her out in the open and always new ways, and I will never let her carry any heavy clothes. Chiuderò gli occhi e passerò oltre appena lo spettacolo della vita in qualche punto mi si presenterà sgradevole. Procurerò di farmela più tosto con le cose che si sogliono chiamare inanimate, e andrò in cerca di belle vedute, di ameni luoghi tranquilli. ||||||||||costumam-se||||||||||||| I'll try to get away more quickly with the things that one is inclined to call inanimate, and I'll go in search of beautiful sights, of pleasant quiet places. Mi darò a poco a poco una nuova educazione; mi trasformerò con amoroso e paziente studio, sicché, alla fine, io possa dire non solo di aver vissuto due vite, ma d’essere stato due uomini. I will gradually give myself a new education; I will transform myself with loving and patient study, so that, in the end, I can say not only that I have lived two lives, but that I have been two men. Già ad Alenga, per cominciare, ero entrato, poche ore prima di partire, da un barbiere, per farmi accorciar la barba: avrei voluto levarmela tutta, li stesso, insieme coi baffi; ma il timore di far nascere qualche sospetto in quel paesello mi aveva trattenuto. |||||||||||||||||encurtar||||||||||||||||||||||||| Já em Alenga, para começar, tinha ido a um barbeiro algumas horas antes de partir para cortar a barba. Il barbiere era anche sartore, vecchio, con le reni quasi ingommate dalla lunga abitudine di star curvo, sempre in una stessa positura, e portava gli occhiali su la punta del naso. Più che barbiere doveva esser sartore. Calò come un flagello di Dio su quella barbaccia che non m’apparteneva più, armato di certi forbicioni da maestro di lana, che avevan bisogno d’esser sorretti in punta con l’altra mano. He descended like a scourge of God on that beard that no longer belonged to me, armed with certain wool master scissors, which needed to be supported at the tip with the other hand. Non m’arrischiai neppure a fiatare: chiusi gli occhi, e non li riaprii, se non quando mi sentii scuotere pian piano. I didn't even dare to breathe: I closed my eyes, and didn't open them again, except when I felt myself shake slowly. Il brav’uomo, tutto sudato, mi porgeva uno specchietto perché gli sapessi dire se era stato bravo. The good man, all sweaty, handed me a mirror so I could tell him if he had been good.

Mi parve troppo! It seemed too much! Parecia demasiado!

- No, grazie, - mi schermii.

- Lo riponga. Non vorrei fargli paura. I don't want to scare him. Sbarrò tanto d’occhi, e:

- A chi?

- domandò. - Ma a codesto specchietto. ||este|

Bellino! lindo Dev’essere antico... Era tondo, col manico d’osso intarsiato: chi sa che storia aveva e donde e come era capitato lì, in quella sarto-barbieria. |redondo||cabos|de osso|entalhado|||||||||||||||| Ma infine, per non dar dispiacere al padrone, che seguitava a guardarmi stupito, me lo posi sotto gli occhi. Se era stato bravo!

Intravidi da quel primo scempio qual mostro fra breve sarebbe scappato fuori dalla necessaria e radicale; alterazione dei connotati di Mattia Pascal! vi testemunhei||||||||||||||||||||| I intuited from that first havoc what monster shortly would escape from the necessary and radical; alteration of Mattia Pascal's features! Ed ecco una nuova ragione d’odio per lui! And here is a new reason to hate him! Il mento piccolissimo, puntato e rientrato, ch’egli aveva nascosto per tanti e tanti anni sotto quel barbone, mi parve un tradimento. ||||||||||||||||||||traição Ora avrei dovuto portarlo scoperto, quel cosino ridicolo! E che naso mi aveva lasciato in eredità! And what a nose he had bequeathed to me! E quell’occhio! « Ah, quest’occhio, » pensai, « così in estasi da un lato, rimarrà sempre suo nella mia nuova faccia! ||||||||lado||||||| Io non potrò far altro che nasconderlo alla meglio dietro un pajo d’occhiali colorati, che coopereranno, figuriamoci, a rendermi più amabile l’aspetto. Tudo o que posso fazer é escondê-lo o melhor que posso por detrás de um par de óculos de lentes escuras, o que não vai colaborar e muito menos fazer-me parecer mais amável. Mi farò crescere i capelli e, con questa bella fronte spaziosa, con gli occhiali e tutto raso, sembrerò un filosofo tedesco. I will grow my hair and, with this beautiful broad forehead, with glasses and all satin, I will look like a German philosopher. Finanziera e cappellaccio a larghe tese. Financiera and cappellaccio with wide brims. Non c’era via di mezzo: filosofo dovevo essere per forza con quella razza d’aspetto. There was no middle ground: philosopher I had to be with that kind of appearance. Ebbene, pazienza: mi sarei armato d’una discreta filosofia sorridente per passare in mezzo a questa povera umanità, la quale, per quanto avessi in animo di sforzarmi, mi pareva difficile che non dovesse più parermi un po' ridicola e meschina. Il nome mi fu quasi offerto in treno, partito da poche ore da Alenga per Torino.

Viaggiavo con due signori che discutevano animatamente d’iconografia cristiana, in cui si dimostravano entrambi molto eruditi, per un ignorante come me. |||senhores||discutiam bastante||||||||||||||| Uno, il più giovane, dalla faccia pallida, oppressa da una folta e ruvida barba nera, pareva provasse una grande e particolar soddisfazione nell’enunciar la notizia ch’egli diceva antichissima, sostenuta da Giustino Martire, da Tertulliano e da non so chi altri, secondo la quale Cristo sarebbe stato bruttissimo. ||||||||||||áspera|||||||||||||||||||||||||||||||||| Parlava con un vocione cavernoso, che contrastava stranamente con la sua aria da ispirato.

- Ma si, ma si, bruttissimo!

bruttissimo!

Ma anche Cirillo d’Alessandria! Sicuro, Cirillo d’Alessandria arriva finanche ad affermare che Cristo fu il più brutto degli uomini. L’altro, ch’era un vecchietto magro magro, tranquillo nel suo ascetico squallore, ma pur con una piega a gli angoli della bocca che tradiva la sottile ironia, seduto quasi su la schiena, col collo lungo proteso come sotto un giogo, sosteneva invece che non c’era da fidarsi delle più antiche testimonianze. ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||jugo||||||||||| - Perché la Chiesa, nei primi secoli, tutta volta a consustanziarsi la dottrina e lo spirito del suo ispiratore, si dava poco pensiero, ecco, poco pensiero delle sembianze corporee di lui. A un certo punto vennero a parlare della Veronica e di due statue della città di Paneade, credute immagini di Cristo e della emorroissa. - Ma sì!

- scattò il giovane barbuto. - Ma se non c’è più dubbio ormai! ||||||agora - But if there is no doubt now! Quelle due statue rappresentano l’imperatore Adriano con la città inginocchiata ai piedi. Il vecchietto seguitava a sostener pacificamente la sua opinione, che doveva esser contraria, perché quell’altro, incrollabile, guardando me, s’ostinava a ripetere : The old man continued to peacefully uphold his opinion, which must have been contrary, because the other one, unwavering, looking at me, persisted in repeating : - Adriano!

- ... Beronike , in greco.

Da Beronike poi: Veronica ... - Adriano!

( a me ). - Oppure, Veronica, vera icon : storpiatura probabilissima... ||||distorsão| - Or, Veronica, true icon: very probable distortion ... - Adriano!

( a me ). - Perché la Beronike degli Atti di Pilato... - Adriano!

Ripeté così Adriano ! non so più quante volte, sempre con gli occhi rivolti a me. |||||||||voltados|| I don't know how many more times, always with his eyes on me. Quando scesero entrambi a una stazione e mi lasciarono solo nello scompartimento, m’affacciai al finestrino, per seguirli con gli occhi: discutevano ancora, allontanandosi. |desceram||||||||||||||||||||| A un certo punto però il vecchietto perdette la pazienza e prese la corsa. |||||||||||||corrida At one point, however, the old man lost his patience and took off running.

- Chi lo dice?

- gli domandò forte il giovane, fermo, con aria di sfida. |||||||||desafio the young man asked him firmly, defiantly. Quegli allora si voltò per gridargli: Then he turned to shout him:

- Camillo De Meis!

Mi parve che anche lui gridasse a me quel nome, a me che stavo intanto a ripetere meccanicamente: - Adriano ... -. It seemed to me that he was also shouting that name to me, to me who was meanwhile mechanically repeating: - Adriano ... -. Buttai subito via quel de e ritenni il Meis . « Adriano Meis!

Si... Adriano Meis: suona bene... » Mi parve anche che questo nome quadrasse bene alla faccia sbarbata e con gli occhiali, ai capelli lunghi, al cappellaccio alla finanziera che avrei dovuto portare. |||||||||||||||||||chapéu grande|||||| It also seemed to me that this name squared well with the shaved, bespectacled face, the long hair, and the financier's cap I was supposed to wear. « Adriano Meis.

Benone! M’hanno battezzato. Recisa di netto ogni memoria in me della vita precedente, fermato l’animo alla deliberazione di ricominciare da quel punto una nuova vita, io era invaso e sollevato come da una fresca letizia infantile; mi sentivo come rifatta vergine e trasparente la coscienza, e lo spirito vigile e pronto a trar profitto di tutto per la costruzione del mio nuovo io. Decisiva||límpido puro||||||||||||||||||||||||elevado|||||alegria|||||renovada|||||||||vigilante||||tirar|||||||||| Cleanly severed all memory in me of the previous life, stopped my mind at the deliberation of starting a new life from that point, I was invaded and relieved as if by a fresh childish gladness; I felt as if my consciousness was remade virgin and transparent, and my spirit alert and ready to profit from everything for the construction of my new self. Intanto l’anima mi tumultuava nella gioja di quella nuova libertà. Non avevo mai veduto così uomini e cose; l’aria tra essi e me s’era d’un tratto quasi snebbiata; e mi si presentavan facili e lievi le nuove relazioni che dovevano stabilirsi tra noi, poiché ben poco ormai io avrei avuto bisogno di chieder loro per il mio intimo compiacimento. Não|||||||||||||||||desembaraçada||||||||||||||||||||||||||||||| I had never seen men and things like that; the air between them and me had suddenly become almost muted; and the new relations that were to be established between us presented themselves to me as easy and mild, for very little now I would need to ask of them for my own intimate pleasure. Oh levità deliziosa dell’anima; serena, ineffabile ebbrezza! ||||||êxtase Oh delicious levity of the soul; serene, ineffable intoxication! La Fortuna mi aveva sciolto di ogni intrico, all’improvviso, mi aveva sceverato dalla vita comune, reso spettatore estraneo della briga in cui gli altri si dibattevano ancora, e mi ammoniva dentro: |||||||||||separado||||||||||||||||||| Fortune had loosened me of every tangle, suddenly, it had left me out of the common life, made a stranger spectator of the trouble in which the others were still struggling, and admonished me inside: « Vedrai, vedrai com’essa t’apparirà curiosa, ora, a guardarla cosi da fuori! Ecco là uno che si guasta il fegato e fa arrabbiare un povero vecchietto per sostener che Cristo fu il più brutto degli uomini... » There goes one who spoils his liver and angers a poor old man to claim that Christ was the ugliest of men.... " Sorridevo.

Mi veniva di sorridere così di tutto e a ogni cosa: a gli alberi della campagna, per esempio, che mi correvano incontro con stranissimi atteggiamenti nella loro fuga illusoria; a le ville sparse qua e là, dove mi piaceva d’immaginar coloni con le gote gonfie per sbuffare contro la nebbia nemica degli olivi o con le braccia levate a pugni chiusi contro il cielo che non voleva mandar acqua: e sorridevo agli uccelletti che si sbandavano, spaventati da quel coso nero che correva per la campagna, fragoroso; all’ondeggiar dei fili telegrafici, per cui passavano certe notizie ai giornali, come quella da Miragno del mio suicidio nel molino della Stìa ; alle povere mogli dei cantonieri che presentavan la bandieruola arrotolata, gravide e col cappello del marito in capo. |||||||||||||árvores|||||||||||comportamentos estranhos|||||||||||||||||||bochechas|inchadas|||||neblina|inimiga dos oliveiras||||||||||fechados|||||||||||||||se espalhavam|espantados|||coisa||||||||ao ondular|||||||||||||||||||||||||||||||bandeira enrolada|||||||| Se non che, a un certo punto, mi cadde lo sguardo su l’anellino di fede che mi stringeva ancora l’anulare della mano sinistra. |||||||||||||||||apertava||||| Except that, at a certain point, my gaze fell on the ring of faith that still gripped the ring finger of my left hand. Ne ricevetti una scossa violentissima: strizzai gli occhi e mi strinsi la mano con l’altra mano, tentando di strapparmi quel cerchietto d’oro, così, di nascosto, per non vederlo più. I received a violent shock: I squinted and squeezed my hand with my other hand, trying to snatch that gold ring, so, secretly, so as not to see it again. Pensai ch’esso si apriva e che, internamente, vi erano incisi due nomi: Mattia-Romilda , e la data del matrimonio. Che dovevo farne? What was I to do with it? Aprii gli occhi e rimasi un pezzo accigliato, a contemplarlo nella palma della mano.

Tutto, attorno, mi s’era rifatto nero.

Ecco ancora un resto della catena che mi legava al passato!

Piccolo anello, lieve per sé, eppur così pesante! Ma la catena era già spezzata, e dunque via anche quell’ultimo anello! Feci per buttarlo dal finestrino, ma mi trattenni.

Favorito così eccezionalmente dal caso, io non potevo più fidarmi di esso; tutto ormai dovevo creder possibile, finanche questo: che un anellino buttato nell’aperta campagna, trovato per combinazione da un contadino, passando di mano in mano, con quei due nomi incisi internamente e la data, facesse scoprir la verità, che l’annegato della Stìa cioè non era il bibliotecario Mattia Pascal. ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||o afogado||||||||| « No, no, » pensai, « in luogo più sicuro... Ma dove?

Il treno, in quella, si fermò a un’altra stazione. |trem|||||||

Guardai, e subito mi sorse un pensiero, per Ia cui attuazione. Eu guardei|||||||||| provai dapprima un certo ritegno. ||||embaraço Lo dico, perché mi serva di scusa presso coloro che amano il bel gesto, gente poco riflessiva, alla quale piace di non ricordarsi che l’umanità è pure oppressa da certi bisogni, a cui purtroppo deve obbedire anche chi sia compreso da un profondo cordoglio. I say this, because I need to apologize to those who love the beautiful gesture, unreflective people, who like not to remember that humanity is also oppressed by certain needs, to which unfortunately must obey even those who are understood by deep condolences . Cesare, Napoleone e, per quanto possa parere indegno, anche la donna più bella... Basta. Cesare, Napoleone and, as unworthy as he may seem, even the most beautiful woman ... Enough. Da una parte c’era scritto Uomini e dall’altra Donne ; e lì intombai il mio anellino di fede. |||||||||||enterraré|||||fidelidade On one side was written Men and on the other Women; and there I bowed my ring of faith. Quindi, non tanto per distrarmi, quanto per cercar di dare una certa consistenza a quella mia nuova vita campata nel vuoto, mi misi a pensare ad Adriano Meis, a immaginargli un passato, a domandarmi chi fu mio padre, dov’ero nato, ecc. - posatamente sforzandomi di vedere e di fissar bene tutto, nelle più minute particolarità. Ero figlio unico: su questo mi pareva che non ci fosse da discutere.

« Più unico di così... Eppure no!

Chi sa quanti sono come me, nella mia stessa condizione, fratelli miei. Si lascia il cappello e la giacca, con una lettera in tasca, sul parapetto d’un ponte, su un fiume; e poi, invece di buttarsi giù, si va via tranquillamente, in America o altrove. ||||||jaqueta|||||||||||||||||||||||||| Si pesca dopo alcuni giorni un cadavere irriconoscibile: sarà quello de la lettera lasciata sul parapetto del ponte. E non se ne parla più! E vero che io non ci ho messo la mia volontà: né lettera, né giacca, né cappello... Ma son pure come loro, con questo di più: che posso godermi senza alcun rimorso la mia libertà. And it is true that I did not put my will into it: neither letter, nor jacket, nor hat.... But I am also like them, with this more: that I can enjoy my freedom without any remorse. Han voluto regalarmela, e dunque... » Dunque diciamo figlio unico.

Nato... - sarebbe prudente non precisare alcun luogo di nascita. Come si fa? Non si può nascer mica su le nuvole, levatrice la luna, quantunque in biblioteca abbia letto che gli antichi, fra tanti altri mestieri, le facessero esercitare anche questo, e le donne incinte la chiamassero in soccorso col nome di Lucina. Su le nuvole, no; ma su un piroscafo, sì, per esempio, si può nascere. On the clouds, no; but on a steamer, yes, for example, one can be born. Ecco, benone! nato in viaggio. I miei genitori viaggiavano... per farmi nascere su un piroscafo. Via, via, sul serio! Una ragione plausibile per mettere in viaggio una donna incinta, prossima a partorire... O che fossero andati in America i miei genitori? Perché no? Ci vanno tanti... Anche Mattia Pascal, poveretto, voleva andarci. E allora queste ottantadue mila lire diciamo che le guadagnò mio padre, là in America? Ma che! Con ottantadue mila lire in tasca, avrebbe aspettato prima, che la moglie mettesse al mondo il figliuolo, comodamente, in terraferma. With eighty-two thousand lire in his pocket, he would have waited before, for his wife to bring his son into the world, comfortably, on the mainland. E poi, baje! And then, baje! Ottantadue mila lire un emigrato non le guadagna più cosi facilmente in America. Mio padre... - a proposito, come si chiamava? Paolo. Sì: Paolo Meis. Mio padre, Paolo Meis, s’era illuso, come tanti altri. Aveva stentato tre, quattr’anni; poi, avvilito, aveva scritto da Buenos-Aires una lettera al nonno... Ah, un nonno, un nonno io volevo proprio averlo conosciuto, un caro vecchietto, per esempio, come quello ch’era sceso testé dal treno, studioso d’iconografia cristiana. Misteriosi capricci della fantasia!

Per quale inesplicabile bisogno e donde mi veniva d’immaginare in quel momento mio padre, quel Paolo Meis, come uno scavezzacollo? For what inexplicable need and whence was it coming to me to imagine at that moment my father, that Paul Meis, as a daredevil? Ecco, sì, egli aveva dato tanti dispiaceri al nonno: aveva sposato contro la volontà di lui e se n’era scappato in America. Doveva forse sostenere anche lui che Cristo era bruttissimo. ||||||||muito feio E brutto davvero e sdegnato l’aveva veduto là, in America, se con la moglie lì lì per partorire, appena ricevuto il soccorso dal nonno, se n’era venuto via. And he had seen him there in America really ugly and indignant, if with his wife there to give birth, as soon as his grandfather received him, he had come away.