40. I SENTIERI DEL MONDO
Learco Finisterra era un uomo che camminava in fila indiana. Anche se non c'era nessuno con lui. Anche se nessuno lo precedeva e nessuno lo seguiva. Sempre in fila indiana. Come le formiche. Ma da solo. Con passo luminoso, raccontano i testimoni, e ondeggiante -una falcata che sembrava un raggio di sole.
Percorreva i suoi giorni come cammini obbligati. Ogni svolta era ad angolo retto, preciso: novanta gradi verso sud, verso est, verso nord, verso ovest.
Non esistevano curve nei suoi tragitti, soltanto incroci e linee rette per andare a comprare il giornale, arrivare al lavoro, raggiungere un appuntamento o passeggiare. Sempre a piedi. Rigorosamente a piedi. Una vita tutta a piedi lungo meridiani e paralleli, che considerava i sentieri del mondo.
Sono lì, esistono, segnalati nelle carte, tracciati appositamente dall'uomo -diventati la rete che tiene insieme la Terra. Tanto vale seguirli, usarli in qualche modo, diceva, non trascurarli, ché poi crescono le erbacce, e magari si cancellano.