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I nomi fanno il mondo - Gian Luca Favetto, 9. LA MANO

9. LA MANO

Ibn-al-Sadal si tagliò all'altezza del polso con un coltello infuocato. Un taglio netto. Il sangue subito nero, aggrumato. La carne e le ossa bruciate. Impugnò, non senza coraggio, il suo arto sinistro e lo lanciò dall'altra parte del muro. Non crediate abbia voluto farsi uno sconto: Ibn-al-Sadal, come suo padre, come il padre di suo padre, era mancino. La sensibilità della sua mano sinistra era famosa e celebrata in tutto il territorio che dalla valle della Bekaa si estende vasto fino al deserto di Kavir -conosciuta come da noi la mano preziosa di Eric Clapton, come da noi la mano velluto di Ilie Nastase o la mano implacabile di Michael Jordan.

Aveva sacrificato la mano del cuore. Il muro era altissimo. Il primo tentativo fallì. Riprese quel pezzo ormai perduto di sé, si allontanò di qualche passo e provò un nuovo lancio: una parabola perfetta aiutata dal vento. La donna che attendeva dall'altra parte la raccolse e la strinse al petto. Finalmente Ibn-al-Sadal potè toccare con mano il suo amore, la pelle morbida ambrata di Sherina Ajanìa, figlia di Baruk Haradei, signore di Ecbatabal, suo nemico mortale.

9. LA MANO 9. THE HAND.

Ibn-al-Sadal si tagliò all'altezza del polso con un coltello infuocato. Un taglio netto. Il sangue subito nero, aggrumato. La carne e le ossa bruciate. Impugnò, non senza coraggio, il suo arto sinistro e lo lanciò dall'altra parte del muro. Non crediate abbia voluto farsi uno sconto: Ibn-al-Sadal, come suo padre, come il padre di suo padre, era mancino. La sensibilità della sua mano sinistra era famosa e celebrata in tutto il territorio che dalla valle della Bekaa si estende vasto fino al deserto di Kavir -conosciuta come da noi la mano preziosa di Eric Clapton, come da noi la mano velluto di Ilie Nastase o la mano implacabile di Michael Jordan.

Aveva sacrificato la mano del cuore. Il muro era altissimo. Il primo tentativo fallì. Riprese quel pezzo ormai perduto di sé, si allontanò di qualche passo e provò un nuovo lancio: una parabola perfetta aiutata dal vento. La donna che attendeva dall'altra parte la raccolse e la strinse al petto. Finalmente Ibn-al-Sadal potè toccare con mano il suo amore, la pelle morbida ambrata di Sherina Ajanìa, figlia di Baruk Haradei, signore di Ecbatabal, suo nemico mortale.