Mamma al Lavoro: la Mia Esperienza - YouTube
Questo tema mi è stato richiesto molte volte da quando sono diventata mamma e anche se ho
tergiversato parecchio tempo perché non credo di avere nulla da insegnare su questo tema,
ho deciso che era il momento di condividere qualcosa. In particolar modo le paure che ho
avuto prima di diventare mamma, non tanto in relazione al diventare mamma di per sé
oppure all'idea del parto che, onestamente non sapendo nemmeno di preciso cosa fosse
non è una paura che mi ha sfiorato se non proprio poche ore prima del lieto evento,
no, non tanto questi pò di paura, ma tre paura in particolare che personalmente ho dovuto superare
gradualmente prima di decidere di fare questo passo. La prima mi vergogno un po' condividerla
però va detta perché credo sia un mito che deve essere sfatato o sì o sì, definitivamente..
Prima però un'importante informazione di servizio ricordati se stai guardando
questo video dal mio canale YouTube di attivare la campanellina delle notifiche
per sapere esattamente ogni volta che esce una nuova puntata. Se invece stai ascoltando
questa puntata dalla tua piattaforma podcast preferita ricordati alla fine di questa puntata
di lasciarmi 5 stelle se l'hai trovata almeno un poco utile, come spero la troverai [Musica]
Ok, ma torniamo a noi. Dicevamo.. la prima paura che ho dovuto superare è stata quella di perdere
il controllo sul mio corpo. Ora magari stai ridendo.. e adesso ci rido su anche io ma è
davvero stata una delle paure che mi ha portato a fare questo passo molto più tardi di quanto
avrei potuto. Non è che me ne do una colpa, sia chiaro, d'altronde viviamo in un mondo dove da
ragazzine fin da ragazzina cresciamo pensando sia normale proporzionare il nostro valore di persona
al numero che vediamo riflesso sulla bilancia però in modo inverso, ossia il nostro valore cresce più
piccolo e a quel numero. Oggi grazie ai social tra l'altro questa cosa si è amplificata in modo
davvero esponenziale anche se viene bilanciata dal cosiddetto movimento della body positivity
che sta prendendo sempre più piede, proprio tra l'altro grazie ai social. Ma tornando al
punto della della questione.. personalmente ho avuto un rapporto molto burrascoso con il mio
corpo fino ai 20 anni suonati direi. E quando finalmente sono riuscita a trovare l'equilibrio
l'idea di metterlo di nuovo a repentaglio e vivere nuovamente quella sensazione di totale mancanza
di controllo su quello che avrei visto accadere e avrei visto riflesso allo specchio mi terrorizzava
letteralmente. Sarebbe sciocco dire che durante la gravidanza non sono stata attenta a non lasciarmi
andare almeno completamente, sprofondando sul divano, mangiando biscotti tutto il giorno perché
diciamoci la verità la tentazione c'è stata più volte ma devo dire che guardandomi indietro non
ho fatto nulla di straordinario per mantenermi in forma per quanto i chili aumentassero ovviamente
di mese in mese ma per fortuna! I primi tre mesi non ho fatto praticamente quasi nulla in
termini di movimento perché avevo sempre una gran voglia di dormire e devo dire che sono
addirittura dimagrita con mia grande sorpresa per via delle nausee. Poi da il quarto mese mi sono
sentita una leonessa e ho ri iniziato a praticare yoga almeno tre volte a settimana ma in maniera
molto molto soft e molto blanda. Poi quando il pancione cominciato a diventare parecchio
ingombrante ho scoperto le passeggiate, che avevo sempre snobbato e che ormai sono diventate parte
integrante della mia routine e del mio dna, devo dire. Insomma, per farla breve ho preso 14 kg,
un pochino di più rispetto a quelli che avrei dovuto e per tornare a com'ero dodici mesi fa
me ne mancano da perdere 4/5. Ci ho messo un anno anzi di più per avvicinarmi a quella che
ero ma la verità è che non me ne sono neanche accorta. Devo dire che il lockdown ha reso i
primi mesi successivi alla mia gravidanza molto più intimi e isolati di quanto altrimenti non
sarebbe stato. E se tornassi indietro oggi non cambierei una virgola, probabilmente cercherei
quella tranquillità in ogni caso proprio perché mi ha permesso con il senno di poi dedicarmi alla mia
piccola senza l'ansia di dover tornare com'ero perché dovevo espormi perché dovevo incontrare
persone. Quindi senza l'ansia di dover fare rewind in tempi record. Quindi se la paura di non tornare
più come prima e anche la tua parcheggiamola subito. Non ascoltare chi dice che ci metterai
un giorno a tornare come prima, che lo farai uscire da lì sotto e voilà, sei come prima perché
non è vero o meglio non è così quasi per nessuno almeno nessuno che io abbia conosciuto finora.
Non lo stato sicuramente per me ma posso dirti che non ha minimamente influito sul mio umore,
sul mio stato d'animo e tutta quella grande paura che avevo di sentirmi fuori controllo in realtà
non si è mai verificata. Sono sempre stata anzi devo dire che non mi sono mai sentita così in
armonia con il mio corpo come in questo periodo durante la gravidanza e anche dopo. La seconda
paura che mi sono ritrovata a dover affrontare almeno personalmente è stato quello che quando
fosse diventata mamma tutto si sarebbe fermato. Quindi questa è l'altra paura che mi ha bloccato
per molto tempo, quindi temere che ogni progetto si fermasse che tutto quello che stavo facendo
avrebbe dovuto conoscere un momento di stallo inevitabile quando fosse arrivata la mia piccola.
In fin dei conti il mio punto di forza è creare contenuti per la mia tribù dentro e fuori Biz
Academy e non solo Biz Academy ma tutti gli altri miei progetti. Ma per creare ci vuole tempo ci
vuole anche concentrazione. Quindi la paura c'era ed era molto forte però sono riuscita ad ovviare
a questo rischio facendo leva su una capacità che ho allenato per moltissimo tempo, ossia quella di
organizzarmi. Praticamente ha giocato d'anticipo sapendo che avevo sei mesi di pura energia perché
sono stata fortunata in questo senso, quindi tolti i primi tre di totale sonnolenza, sapevo che avevo
sei mesi per avvantaggiarmi con la creazione di contenuti per almeno i primi sei mesi successivi
al parto, quindi era un bel po' di roba. Ho preso un calendario di carta che purtroppo ha buttato
e quindi non riesco a farti vedere oggi ma da lì ho suddiviso le settimane in focus diversi.
Ad esempio tot puntate per Impact Girl, tot training per la membership di Biz Academy,
tot interviste/puntate per La Svolta School.. insomma, non ci crederai ma un passetto alla
volta, non ci credevo nemmeno io alla fine, sono arrivata al nono mese che ero coperta per 13 mesi
con i contenuti che mi servivano una volta che avessi dato alla luce. Cioè, di fatto, potrei dire
che sto ancora vivendo di rendita adesso, anche se poi, a dirla tutta causa Covid il calendario
editoriale si è stravolto ed è cambiato in buona parte, ma questa è un'altra storia. Il punto è che
facendo leva sull'energia degli ultimi sei mesi di gravidanza mi sono aiutata avvantaggiandomi
moltissimo. Ovvio che non posso dire che è stato solo merito mio, sarebbe una sciocchezza!
Una gravidanza serena e tranquilla è stata la chiave per permettermi di fare tutto il resto,
quindi ci tengo a precisare che sono stata anche molto fortunata. Ma poi c'è un'altra paura che
mi ha accompagnato e che tuttora devo dire spesso la trovo nel taschino, ogni tanto la trovo sulla
spalla, mi dà il buongiorno quando mi sveglio ed è la paura di non sentirmi abbastanza, la paura
di non essere all'altezza di essere una buona mamma. Il fatto che non è che se non ti senti
all'altezza poi torni indietro come potresti fare con un progetto lavorativo, non c'è più indietro..
quindi si va avanti! E devo dire che la paura di non riuscire a coniugare casa, bimba e lavoro,
la mia relazione, le mie amicizie quindi il fatto di non riuscire ad essere una buona mamma ma anche
una buona amica una buona CEO, una buona creatrice di contenuti, una buona tribe leader per la tribù,
per le mie tribù come quella della Svolta School o di Biz academy.. Sono paure che sono state lì
e mi hanno mi hanno accompagnato, mi stanno accompagnando tuttora in certi momenti perché
vivo spesso quella dicotomia che vive una mamma che lavora, quella in cui quando lavori ti senti
in colpa perché vorreste stare da un'altra parte ma quando stai con il tuo bimbo o con la tua bimba
pensi “ah cacchio, devo ancora fare quella cosa!”. Però devo dire una cosa, che non sono mai stata
più grata di avere un progetto digitale fra le mani e un team che lavora da remoto come da quando
sono mamma, oltre che da quando è scoppiato il Covid, devo dire. Non so cosa o come avrei fatto
se avessi avuto un lavoro chiamiamolo normale, cioè un lavoro che avrebbe deciso per me quanti
mesi sarei potuta stare accanto alla mia bimba e quando sarei dovuta tornare in ufficio. Il
digitale mi ha permesso di viaggiare per il mondo per moltissimi anni, se mi segui da un po' lo sai
e da un po' mi consente di crescere Sofia con la massima flessibilità di tempo e di spazio.
Ci sono in particolar modo 3 assetti della mia attività digitale che hanno continuato
a funzionare in automatico, naturalmente li avevo preparati prima, anche quando poi mi sono fermata
perché mi sono dovuta fermare durante i primi mesi di vita della mia bimba. Il primo è stato
sicuramente le mie landing page, perché sono più di una, e i miei funnel di email, quindi
il fatto di avere delle pagine dove i visitatori che mi scoprono sul web possono atterrare e senza
la mia presenza costante possono iscriversi per poi scaricare una risorsa gratuita, guardarsi
una masterclass ed essere guidati in un percorso, in un viaggio di comunicazione attraverso le mie
newsletter già create in anticipo e sviluppate poi impostate nel sistema dell'auto risponditore
in modo automatico è stato sicuramente un aspetto cruciale. Di fatto è l'assetto che mi ha sempre
aiutato nel digitale a giocare di flessibilità, che mi ha sempre aiutato a recuperare quella
libertà e quella flessibilità che il digitale ti regala se lo sai utilizzare con testa. Poi
un'altra cosa molto importante di questo periodo sono state le campagne di advertising “always on”
quindi delle campagne impostate in maniera tale da poter essere sempre attive e poter guidare
con costanza, continuamente, magari non devo lumi enormi ma dei volumi costanti di visitatori alle
pagine più strategiche del mio sito quindi a delle landing page dedicate e poi ai miei funnel e le
quelli alle nostre pagine di vendita. E un altro elemento cruciale è stato sicuramente il traffico
organico. Quando si parla di traffico organico si parla di traffico che arriva organicamente
da più fonti. In questo contesto mi riferisco in particolar modo al traffico che arriva da Google
attraverso il nostro blog, che a mio avviso, e se mi seguì già lo sai perché lo dico in tutte
le salse, è molto più potente di quello che arriva dai social per un motivo molto semplice
che da un punto di vista anche algoritmico ma non solo, anche di necessità della tua presenza,
è molto più flessibile e molto più automatizzabile un blog. Chiaro che quando tu raggiungi con dei
tuoi articoli un certo tipo di posizionamento quel posizionamento non è garantito per sempre.
Te lo devi sudare per arrivarci e poi te lo devi anche mantenere aggiornando il tuo blog,
però la cosa bella è che questi articoli, questi vari approfondimenti poi si fanno forza l'uno
con l'altro e quando tu riesci ad accumulare tutta una serie di articoli che pubblichi con
costanza ma tutti in blocco sempre con costanza perché a Google piace di più quindi gradualmente
programmati nel tempo poi ti crei un assetto che funziona anche senza di te, anche senza che tu
sia sempre su questo benedetto smartphone, se stai guardando la puntata dal tuo smartphone :)
Ora, il timore di non riuscire a coniugare tutto c'era comunque, perché parliamoci chiaro digitale
o no le cose da fare sono sempre tantissime. Nel mio caso c'era un team da coordinare,
decisioni da prendere, senza contare che la nascita della mia piccola ha coinciso proprio
con il culmine di una transizione importantissima nella mia carriera di imprenditrice digitale e
poi naturalmente il Covid, che ha significato 0 aiuti esterni anche solo per pulire casa o
per tenere la bimba.. insomma un bel casino devo dire! Ma ci sono state almeno tre cose,
in realtà sono molti di più ma posso individuare tre fattori chiave che mi hanno sicuramente
aiutato ad unire bimba e lavoro con la massima armonia possibile. La prima è stata rendermi conto
che diventare mamma significava improvvisamente avere molto meno tempo e questo mi ha brutalmente
costretta a selezionare con la S maiuscola le cose da fare e questo mi ha aiutato ad individuare
le vere priorità e non solo al lavoro. Quindi diciamo che dire no a cose e persone iniziative
su cui magari prima mi sarei tuffata perché “sia mai che mi perdo qualcosa” è diventato molto più
semplice anzi direi fisiologico, quindi potrei dire che la maternità ha curato la mia sos ossia
sindrome da oggetto scintillante, il fatto di correre ad essere a sinistra cercando di fare
mille cose e devo dire che mi piace parecchio. Un'altra cosa che mi ha aiutato moltissimo è
stato responsabilizzare di più il mio team investendolo del potere di prendere decisioni
laddove necessario anche senza di me. Che non puoi fare tutto da sola è qualcosa che dico sempre,
bimbi oppure no. Quest'idea che dobbiamo essere o possiamo essere tuttologhe perché esistono corsi
là fuori che ci dicono che sì puoi fare tutto da sola, ti fai il sito, ti fai il funnel, diventi
una copywriter, diventi una commerciale in poche settimane fa e così fai colì e poi ban! Ecco ti
arriva la porta in faccia appunto, perché ti rendi conto che non ha nessun senso provare a fare tutto
da sola, non puoi. Oppure magari ci sei anche riuscita ma a che prezzo?Magari stai impazzendo
e non ne puoi più e non è certo questo quello che avevi immaginato, giusto? Ovvio che un team
non è qualcosa che puoi avere subito, iniziare da sole a volte è l'unico modo. Ma quando parlo
di team non mi riferisco a un esercito di persone che lavorano con noi full time. Per un progetto
digitale a volte basta un bravo web developer, un bravo programmatore che ci aiuti con le cose
più tecniche al momento del bisogno oppure un assistente virtuale che ci dia una mano con alcune
delle nostre task giornaliere. Sono sconvolta da quante ragazze arrivano nella membership di Biz
Academy smarrite e completamente insoddisfatte per non essere riusciti a fare tutto da sole..
ma non si può, punto! Ecco perché, sempre nella membership di Biz Academy mettiamo a disposizione
dei pacchetti anche a ore con talenti di nostra massima fiducia perché non si può, non si può
fare tutto da sole. Se hai un team e fai comunque fatica a delegare, cosa che accade molto spesso,
e quindi tra i ragazzi hanno sempre bisogno di chiederti ogni cosa, niente paura perché sotto
al video di questa puntata troverai il link ad una tecnica molto simpatica per facilitare,
diciamo così, proprio questo la delega. Ma passiamo all'ultima cosa e non meno importante
anzi forse la più importante di tutte che mi permette di unire bimba e lavoro in armonia: un
compagno che mi sostiene a spada tratta, dividendo come ogni sfida pre e post gravidanza. Devo dire
che non tutte le persone con cui sono stata si sono dimostrate, diciamo così, così potenzialmente
adatte a diventare dei padri di famiglia. Mi ricordo ancora delle conversazioni assurde
con personaggi che mi facevano intravedere una realtà di grande libertà finanziaria dove io sarei
rimasta a casa ad accudire i figli. Loro avrebbero continuato a diciamo così, portare la cacciagione
in casa, come se vivessimo nella preistoria. Avere un compagno che ti supporta e non solo da un punto
di vista ideale teorico è fondamentale, non credo potrei mai parlare di armonia tra bimbe lavoro
senza al mio. E per questo non smetterò mai di ammirare tutte le mamme single che per i motivi
più diversi si ritrovano a crescere e mantenere i propri bimbi da sole, siete le mie eroine! A voi
va tutta la mia stima e tutto il mio rispetto. Mi sento di concludere questa una puntata
decisamente poco business di Impact Girl, sottolineando che non c'è nulla di male nel
decidere di non volere un figlio, solo prima di arrivare a questa conclusione definitiva,
chiediamoci perché. Io ho pensato per tanto tempo di non volerne uno, di non essere proprio portata,
quando in realtà nel mio caso specifico era solo paura, anzi tante paure unite insieme e ora mi
chiedo perché diavolo non l'ho fatto prima! Se questa puntata di Impact Girl ti è
stata utile e la stai guardando dal sito Biz-academy.it/podcast oppure da YouTube, lasciami
un commento qui sotto e raccontami come fai tu ad unire bimbi e lavoro, soprattutto se ne hai
più di uno sono tutta orecchie e non vedo l'ora di conoscere i tuoi spunti le tue riflessioni, i tuoi
trucchetti, i tuoi segreti e le tue strategie. Se invece stai ascoltando su Itunes Spotify o
la tua piattaforma podcast preferita, aspetto le cinque stelle per aiutare
Impact Girl a raggiungere più donne possibili. Questo è tutto per la puntata di oggi,
spero di averti dato qualche utile spunto che potrai implementare sin da subito,
se crescere un business in cui credi sul web in modo autentico e proficuo è parte dei tuoi
piani e non sei ancora entrata a Biz-academy puoi farlo visitando il sito Biz-academy.it
Noi come sempre ci sentiamo e vediamo alla prossima puntata di Impact Girl [Musica]